*Eccoci
al primo allenamento con Zizou come allenatore. Ricordo molto bene quei
giorni perchè ero esaltata. Infatti Zizou e Karim erano spesso vicini
in allenamento a parlare e scherzare insieme, con James nei pressi.
Zizou chiamava di continuo Karim, ci sono video che lo testimoniano!
Così come ci sono altri video che testimoniano che James gli è stato
particolarmente appiccicato a toccarselo di continuo. Insomma, il Karim
conteso! Buona lettura. Baci Akane*
7. SONO QUELLO CHE SE LO TROMBA!
James arrivando mi stringe
la spalla e si siede accanto a me, nel suo sedile accanto al mio.
Dall’altra sua parte è appena arrivato Gareth.
- Pronto per il grande evento? - Chiede allegro. Io lo guardo senza capire.
- Quale? -
James mi dà una spallata ridendo.
- Zizou che diventa allenatore! -
Mi copro il viso con le mani scuotendo la testa.
- Siete tutti così esaltati! Tutti che mi dicono robe… - James rimane stranito.
- Ma non sei felice? -
Allora apro le braccia sbottando esasperato:
- Certo che lo sono, ma
sembra che sia stato eletto presidente d’America! - James ride e in
quello Cris, dall’altro lato di Toni che mi sta a sinistra, dice con il
suo tono acuto.
- E’ così emozionato che non sa nemmeno dire quanto lo è e cerca di fare finta di nulla! -
- L’avevo sospettato… - Risponde James allegramente.
- Karim vuole fare il duro, ma è sempre una facciata! -
- L’hai preso in pieno! -
- Secondo me cade al primo giro di campo, quando incrocia Zizou! -
I due scemi continuano a
parlare di me da una parte all’altra come se io non fossi presente,
così brontolando mi alzo infilandomi i pantaloni della tuta per
allenarmi.
- Ehi sono qua, eh?
Smettetela di fare finta che io non ci sia! - Cris e James ridono come
due scemi ed io faccio un broncio che viene spazzato via dalla voce
squillante di Sergio che dice che stanno venendo a riprendere il saluto
di Zizou.
- Come saluto? Non ci
incontra in campo? - Chiedo subito col cuore in gola al sentire il suo
nome. Che scemo che sono, l’ho incontrato prima, mi ha scopato. Beh, ma
ora è diverso…
- Sì, il primo saluto da
allenatore. Vogliono riprenderci. - Spiega Sergio e ci stupisce che
sappia tutte queste cose. James e Cris si guardano oltre la mia testa e
quella di Toni e si ammiccano. Io sgomito James e tiro una scarpa a
Cris che la prende al volo e me la rilancia.
Poco dopo il mondo si
annulla quando lo vedo con la sua tuta da allenatore, con la sua ZZ
incisa sopra. Sorridente, calmo, tranquillo e bello.
Mi mordo il labbro e mi perdo ogni commento, tutt’intorno a me il mondo svanisce, è un mescolo di voci, sorrisi e saluti.
Lui, qua con noi come allenatore.
E’ meglio di come me l’aspettassi e non è ancora iniziata sul serio.
Sospiro e James mi dà una
gomitata per svegliarmi, così si alza e lo saluta, io dietro di lui lo
imito, lo guardo e sorrido così felice che potrei morire, una stretta
di mano, una pacca a vicenda e scivoliamo via, oltre. Perché fra noi
certe cose sono superflue e delle semplici strette significano altro.
Ma sono così felice che muoio davvero all’idea che l’avrò con me ogni giorno, di nuovo.
Sono così perso e preso da lui, che non noto cosa succede intorno a me e che James indugia in modo particolare su di me.
In campo ci sono gli
applausi dagli spalti per Zizou, hanno aperto le porte ai tifosi e ai
giornalisti per il primo allenamento del prescelto.
C’è un’atmosfera incredibilmente euforica.
Per smorzare questa
pressione carica di aspettative, ci dice di iniziare subito a correre e
noi lo facciamo diligentemente. Dopo il riscaldamento Zizou ci raduna e
ci fa il primo discorso ufficiale da allenatore, parole semplici che
ricordano molto i modi di Ancelotti e mentre lui parla, tutti
l’ascoltano in religioso silenzio e sono sicuro che lo stanno pensando.
E’ come se il mister, il
vero mister, non se ne fosse andato. Zizou continuerà la sua opera, lo
farà a modo suo, bene. Sono felice. Sono felice e basta.
Sono sicuro che andrà bene ed io farò tutto quello che posso per aiutarlo.
Dopo gli allenamenti
sorprendentemente bellissimi, dove sono stato in una costante nuvola
rosa e saltavo tutte le volte che sentivo il mio nome nella bocca di
Zizou, io e Cris ci tratteniamo come sempre e con noi si fermano anche
James e Isco. Ognuno fa rifiniture per quel che necessita, Zizou
ci lascia fare e non si intromette, non si ferma nemmeno come faceva
quando era il secondo di Ancelotti, però va bene così. Credo che ora
avrei un po’ di imbarazzo, lui e James insieme potrebbero crearmi
turbamenti inaspettati.
Nella prima mezz’ora ognuno
prova cose proprie, Cris per esempio prova i calci di punizione da ogni
distanza, io provo altri movimenti sotto porta, solo che da solo non mi
viene facile, ho bisogno di uno che mi accompagni nella manovra e
magari uno che mi contrasti. Con Zizou facevamo un po’ questo e quello.
Guardo Cris, di solito mi aiuta lui ed io lo faccio a mia volta con
lui, ma ora sembra preso dal fatto che i calci piazzati non gli vengono
con la stessa frequenza di prima, così non lo chiamo.
Guardo James e Isco che parlano fitto insieme mentre fanno un paio di cose in coppia, così fischio e li chiamo.
- Mi date una mano? -
E nel giro di poco uso
entrambi. Poco dopo si unisce a noi anche Cris che come sempre si
impone e dice che io e lui dobbiamo fare le manovre in combinazione
perché in partita è così che tendenzialmente siamo chiamati a fare,
mentre James e Isco provano a contrastare.
Poi proviamo certe cose a tre e propongo di scambiare un po’ i ruoli.
L’ora in più vola così.
Negli spogliatoi è sotto le docce che James me lo chiede.
- Tu che lo conosci bene,
cosa credi che farà con me e Isco? - Chiede senza mettere il soggetto.
Io ovviamente capisco di cosa parla.
- Chiedeteglielo, no? - Io la faccio semplice. Con me Zizou parla. Forse sono l’unico.
James fa una di quelle facce incerte e Isco parla per lui.
- Non abbiamo tutta questa
grande confidenza. Se non ce lo dice lui forse facciamo una brutta
figura andandoglielo a chiedere. -
- Perché siete nello stesso ruolo? - Si intromette Cris.
Isco si stringe nelle spalle con aria un po’ stufa.
- Non è chiaro, no? Io e
James nasciamo con dei ruoli definiti, trequartista centrale, però
siamo sempre stati usati in moltissimi ruoli tranne che quello. -
- In effetti sembra che il
ruolo del fantasista si sia perso… - I tre ne parlano per un po’ mentre
esauriamo le docce e avvolti negli asciugamani usciamo.
- Ragazzi, lui era un
dieci. Giocava nel ruolo del trequartista centrale, era un fantasista!
E’ matematico che tornerà ad usare quel ruolo! - Questo toglie a tutti
ogni dubbio e Cris fa uno strano sorrisino mentre James fa una strana
faccia. Isco è come sempre il primo ad illuminarmi.
- Bene, io e lui siamo dei
fantasisti. Come fa? Si continuerà come con Benitez che ci metteva o
uno o l’altro? - Mi stringo nelle spalle dispiaciuto.
- Lui ha detto che ci sono
solo i BBC insindacabili. Per il resto voi due siete molto importanti
ed intende utilizzarvi. - Ricordo a memoria tutte le sue parole della
prima conferenza. Cris, si intromette iniziando a vestirsi.
- Se volete giocare nel
vostro ruolo originale, in campo è uno solo e voi siete due e per di
più sullo stesso livello. Se siete disposti a scendere a compromessi
come abbiamo fatto con Ancelotti… - Isco sospira e ciondola con la
testa.
- E’ diverso… lì io ho
dovuto andargli incontro perché avevamo gravi mancanze e il mister non
ha avuto scelta che impiegarmi in centrocampo. Ovvio che all’occorrenza
si fa tutto… -
- Ma giocare nel proprio ruolo è tutta un’altra cosa… - Conclude Cris per lui, comprensivo.
Alla fine i due si mettono
a parlare insieme mentre si vestono ed io, quasi pronto, noto James un
po’ abbattuto, in disparte, che traffica con i lacci delle scarpe. Così
io che gli sono seduto vicino perché le nostre postazioni sono vicine,
gliele prendo e gliele snodo in un attimo, lui mi guarda con quel suo
faccino dolce ed io sorrido morbido.
- Non fasciarti la testa. -
Lui fa un delizioso broncio, io sto un po’ a pensarci mentre completo
la preparazione, loro fanno altrettanto e sulla porta li vedo ancora un
po’ preoccupati, specie James.
Così, sebbene non è una cosa che normalmente farei e che mi piace fare, alla fine decido di fare uno strappo alla regola.
- Ok. Facciamolo. - Si
girano tutti e tre a guardarmi malizioso e James è pure rosso. Io
realizzo che devono aver pensato qualcosa di zozzo. Del resto fra Cris
e Isco che domande… ovvio che capiscono la versione porno di qualunque
cosa.
- Andiamo da Zizou! -
- Ma sarà andato ormai! - Io rido fragorosamente.
- Zizou? E’ in ufficio che
fa le schede di valutazione! - Con questo mi sto dando la zappa sui
piedi, perché sebbene Cris e James sanno di me e Zizou, Isco no e lui è
un Sergio con qualche anno in meno. Ha la lingua lunga. Sospiro
insofferente. Speriamo bene.
Isco infatti si accende tutto pieno di domande, tre quarti me ne pone.
- Schede? E tu come lo sai? -
- Le ho viste. - Risposta logica mentre esco.
- E perché dici ‘andiamo’ e non ‘andate’? - Che domande sceme!
Sospiro innervosendomi, mentre li guido in ufficio, Cris ci segue più per curiosità che altro.
Vuole vedere come me la cavo.
- Perché vi accompagno! - Che domande.
- Ma perché!? Possiamo andarci da soli! - Allora mi fermo con le braccia larghe ed esasperato.
- E allora andate! - Isco sta per rispondere con la sua aria polemica, ma James allarmato comincia a blaterare.
- No no vieni anche tu! -
- Ma perchè? - Isco proprio
non capisce, realizza che ci deve essere qualcosa che gli sfugge,
specie perché Cris se la ride come uno scemo.
- Perché lui ha una buona influenza su Zizou! - Ormai lo chiamano tutti così. Un po’ ne sono geloso.
- Ok, ho notato, ma non ci
mangia mica se andiamo a bussargli e gli chiediamo una cosa legittima!
Oltretutto lo dicevo da prima di farlo, ora che lo dice lui tu sì, ma a
patto che ci sia Karim! Cosa cambia Karim? - Cris vuole spanciarsi ma
per qualche strano motivo evita.
- Karim è il… - James si
chiude la bocca con le mani in tempo e mi guarda con aria allarmata e
di scuse, lo stava per dire. Io lo fulmino con lo sguardo e Isco guarda
me e lui con aria da ‘e ora che succede?’
Ovviamente non mi dà tregua.
- Avanti, voglio sapere! Cosa? Perché lui sì? Cos’è? -
- E’ che Zizou è impegnato ed ha cose da fare e poi rompergli le scatole dal primo giorno mi sembra esagerato… -
- Allora perché con Karim
sì? - Isco, che di solito non è completamente scemo, insiste come un
martello pneumatico capendo che il punto della situazione è proprio lì.
Alla fine sospiro e lo guardo in procinto di dargli una testata.
- Karim lo rabbonisce! - James forse se ne tira fuori elegantemente, ma Isco lo fissa ancora sospettoso.
- Non era quello che stavi
per dire prima. Karim è? - Io scuoto la testa ed alla fine busso alla
porta del suo ufficio dove, parlando e parlando, siamo arrivati.
- Sono quello che se lo
tromba, Isco! Ecco cosa sono! Adesso vedi di mettere i manifesti così
non ci sono problemi su chi gioca! Gioca chi ha tutte le gambe intere!
- La minaccia non è per niente velata e lui rimane a bocca spalancata
ed aria totalmente shoccata mentre Cris in parte ride come uno scemo
James si scusa con me per aver provocato tutto questo.
- Non preoccuparti, prima o poi qualcun altro lo saprà. Speravo non fosse proprio lui.. -
- Sì? - La voce calma di Zizou risponde al di là della porta ed io parlo per gli altri due.
- Karim. - Abilmente evito di dire che sono con Isco e James.
-Vieni! Non serve che
bussi, lo sai… - E questo gli muore in gola mentre sbuco con le due
appendici. Uno mortificato, l’altro shockato. Non serve dire chi è
cosa.
- E’ che non ero solo… -
Zizou inarca le sopracciglia un po’ basito, ma si controlla
egregiamente come sempre. Io faccio un sorrisino di scuse e continuo. -
Scusa, so che è assolutamente presto per parlare di certe cose, ma loro
si stanno struggendo per una questione. - Zizou ci mette un nano
secondo a capirlo e non mi fa finire.
- Vi avrei parlato io
domani stesso. - Dice infatti sempre calmo ed anche incoraggiante.
Infatti indica ai due le poltroncine che prima hanno parzialmente
coperto il misfatto di me sotto la scrivania fra le sue gambe.
- Parliamo ora, visto che ci siete. -
Sorrido dietro di loro
mentre si accomodano silenziosi, da dietro gli faccio l’occhiolino e
gli indico col dito che ci vediamo stasera. Lui fa un cenno. Poi ci
salutiamo formali ed esco lasciandoli soli a parlare di calcio e ruoli.
Le cose sono cominciate, in
qualche modo. In generale direi bene, ma con una strana punta di… non
saprei proprio… James è strano, Isco ha scoperto di me e Zizou… Sergio
per poco non mi sgamava. Credo di dovermi preparare a un po’ tutto,
questa volta. Ma chi se ne fotte, sono qua con il mio Zizou! Non conta
niente altro. Andrà tutto benissimo!
A casa, al computer,
ripenso agli allenamenti che sono trascorsi bene, semplici e senza cose
strane di mezzo, ci ha introdotto degli esercizi nuovi e siccome certe
cose me le faceva fare quando mi allenava in privato, mi ha chiamato di
continuo per mostrare l’esempio o per fare l’esercizio con lui.
La cosa mi è piaciuta da morire e questo ha creato nel giro di poco un avvicinamento sempre più repentino di James.
In realtà non me ne sono
reso conto subito, solo ora che riguardo le foto per trovare qualcosa
mio e di Zizou da mettere su internet.
James è sempre qua nei dintorni miei e suoi. Noi due siamo spesso a parlarci e si sente prevalentemente ‘Karim’ e ‘Karim’.
James è discreto infatti non me ne sono reso conto sul momento.
Ripenso un po’ più
accuratamente a certi episodi che non ho notato, ma ad esempio ora ha
questa mania di prendermi il viso fra le mani mentre ride e scherza con
me.
A me piace quando lo fa, piace il suo sorriso.
Poco dopo la voce tuonante di Zizou mi ha richiamato dicendo di cominciare.
Sul momento non ho notato
niente, solo ora che rivedo foto e video on line per pubblicare
qualcosa nei miei profili, ci penso e realizzo.
Tipo James che mi chiama e attira la mia attenzione, Zizou che mi urla di fare questo o quello.
E’ vero, è proprio così. Ci devo fare caso anche in allenamento!
Ridacchio. Le cose si stanno per fare interessanti.