NOTE: E poteva mancare la mia solita
fic da 'Riky se ne sta per andare'? Perchè chi segue le mie fic
criska sa che ne avrò fatte almeno 5 o 6 così, ad ogni finestra di
mercato da un due annetti su per giù e forse più, arriva puntuale
la probabilità che Riky parta ed io puntuale ci scrivo una fic. E
puntuale non succede mai nulla. Per cui ora scongiuro la cosa
scrivendolo come sempre. Se succederà davvero pazienza, se invece
non succederà meglio per i criska. Comunque la cosa di cui ho
scritto è avvenuta davvero nell'universo in cui i due stanno davvero
insieme (che poi sarebbe questo, diciamocelo che è tutto vero,
va!!). Comunque... ho cercato di scrivere tenendo in considerazione
tutti i fattori e soprattutto quanto io conosco Riky e Cris oltre che
per quello che so dalla A alla Z di questa situazione. Cioè a
livello pratico, teorico e conoscitivo. Forse non ha senso ciò che
sto scrivendo ma sono le 2.22 di notte, anche se non ho sonno credo
di non sapere ciò che dico. E poi ¾ di neuroni sono finiti nel
lutto perchè forse non vedrò più nuove cose criska (non ai livelli
a cui sono abituata). Amen. Che sia quel che sia, sti due si amano
davvero e continueranno ad amarsi, vedersi e stare insieme, proprio
come i becksillas insegnano!
Non serve la vicinanza per una
relazione, certo aiuta, ma se l'amore è autentico va avanti ad ogni
costo.
Buona lettura.
Baci Akane
IL BELLO DI OGNI COSA
Riky ne aveva già parlato molto con
Iker, ma non aveva ancora avuto il coraggio di dirlo a Cris. Però
era arrivato decisamente il momento.
Stavano parlando del motivo per cui
Cristiano non voleva rinnovare il contratto col Real.
- Lo sai perchè! - Disse Cris secco.
Riky voleva convincerlo a rinnovare per qualche strano motivo, forse
si sentiva responsabile. In effetti lo era, però non avrebbe mai
cambiato idea.
- Sì però non è giusto, non puoi
farti influenzare così. Se tu vuoi rimanere devi firmare al di là
di me! Ora non ci sono più tensioni, la squadra è serena, i ragazzi
sono sereni e ti vedono come la nuova guida. Sei la nuova colonna. Ti
trovi bene. Ti piacciono tutti. Adori anche Carlo! - Era vero, si
trovava bene con tutti, a cominciare col nuovo mister che chiamava
suocero.
Cris smise di navigare su internet
dall'i-phone e lo fissò esasperato dall'argomento.
- Ho detto che aspetto la fine del
mercato e poi decido! - Non ammetteva repliche e voleva che smettesse
di chiederglielo.
Riky sospirò e scosse il capo
versandosi da bere e mettendone anche a Cris seduto sul divano col
telefono.
- Non devi vedere cosa succederà con
me, anche se vado via e tu vuoi restare qua, firma e basta! - Gli
stava sfuggendo la conversazione di mano.
Succedeva quando parlava di cose che
gli stavano a cuore e gli stava a cuore Cris.
- No Riky! Se tu vai via io non ci
rimarrò qua! -
- Ma ti trovi bene! Non ci sono
problemi! - Riky dopo avergli messo il bicchiere sul tavolino, si era
messo a camminare per casa mettendo distrattamente in ordine, per
tenersi occupate le mani che altrimenti tremavano. Era dall'inizio
dell'estate che ci pensava. Da quando avevano cominciato a parlare di
Bale.
Non sapeva come dirglielo, ora però il
tempo stava scadendo.
- Anche tu! E Carlo ha detto che appena
recuperi bene giocherai come si deve, che lo spazio per te c'è! Non
sei più fra i cedibili finalmente, nessuno ti fa la guerra, i
dirigenti ti adorano, tutti ti adorano! Perchè... - Cris se ne rese
conto con un secondo treno e lo guardò torvo mettendo giù il
telefono e facendosi attento anche nella postura, lo sguardo torvo
fisso sulla figura in movimento di Riky che non osava fermarsi e
guardarlo. - Perchè dovresti andare via? Non è mai stato tutto
tranquillo e sereno come quest'anno, con te. Non hai proposte, non
c'è nessuno che ti ha scaricato, nessuno ti fa la guerra. Hai ottime
prospettive. Fai un programma di esercizi che ti fa migliorare a
vista d'occhio. E allora? - Riky sospirò e si strofinò il viso. Era
pronto alla guerra. Era pronto a puntare i piedi e negarlo fino alla
morte.
Non sapeva se era pronto in effetti.
Non voleva litigare con lui, non per quello, però sapeva che sarebbe
successo.
- Arriverà Bale, ormai mi pare
evidente. - Cris era sensibile all'argomento e si tese come una corda
di violino fissandolo fine e attento.
- E con ciò? È l'ultimo arrivato,
dovrà adattarsi lui a noi e non noi a lui! - Riky si strofinò le
labbra e si fermò appoggiandosi alla libreria davanti a lui.
- Lo so. Però è un problema logico e
tecnico. Ci sono troppi titolari e troppi pochi posti. Al di là di
Bale. E comunque è un problema che si aggiunge che ci piaccia o no.
Più di cento milioni per lui pensi che non cercheranno di
recuperarli vendendo altri? E i posti in campo? Angel, Mesut e Karim
non meritano il posto fisso in campo? E i vari Morata, Isco e
compagnia che promettono più che bene? -
- Anche tu lo meriti e lo avrai, appena
sarai pronto Carlo te lo darà! Te l'ha promesso! - Riky chiuse gli
occhi e si calmò respirando a fondo.
- E' proprio per questo. -
Cris si alzò ma non si mosse, fremeva,
voleva gridare e strepitare e fare un gran casino ma non con lui, con
lui non lo faceva mai, non poteva.
- E' proprio per questo cosa? - Riky
scosse il capo ed allargò le braccia risoluto:
- Che ci devo pensare bene! Carlo è
legato sentimentalmente a me, dopo che avrà fatto di tutto per
recuperarmi mi metterà in campo ma in ogni caso, obiettivamente, c'è
gente che lo merita di più e che anche in prospettiva del futuro lo
merita di più! Io sono verso la fine della mia carriera, ho preso e
dato tanto, ho avuto le mie soddisfazioni ed i miei problemi,
problemi che mi hanno fermato, che mi hanno tolto. Non recupererò
più tutto quello che mi hanno tolto. Devo essere realista. Ora come
ora, anche con tutto quello che potrò ottenere con questo programma,
non sarò meglio di un Angel, di un Mesut o di un Karim! Ed è questa
la sola verità! Devo essere obiettivo io visto che quelli che ho
intorno mi vogliono così bene che non ci riescono! Carlo non mi
scaricherebbe mai, Zinedine non mi scaricherebbe mai, perfino Perez
ora non mi scaricherebbe! Non l'ha fatto in condizioni peggiori,
figurati adesso! Ma scaricherà altri! Perchè Bale arriverà ed
anche se non arriva lo vedi, no? Per farmi giocare deve togliere
Karim! E dimmi se se lo merita! No che non se lo merita! Non è
giusto! Io ho 31 anni e troppi infortuni sulle spalle! Devo guardare
in faccia la realtà! - Cris però si mise a scuotere il capo forte
come se avesse un tic nervoso e si mise a camminare gesticolando come
un ossesso.
- No no e no! Non lo voglio sentire e
se lo ripeti mi arrabbio! - Anche se lo era già. Riky si zittì col
cuore che batteva forte. Forse anche quello di Cris batteva allo
stesso modo. Si fermò davanti a lui e lo fissò con un tale uragano
negli occhi da paralizzarlo. Era furioso, Cris. Furioso con la
situazione. - Dopo tutto quello che hai passato e che hai superato...
dopo quanto hai fatto per vincere tu, per uscirne, per conquistarti
il posto, per ottenerlo... Riky, ti rendi conto di cosa hai passato
per arrivare a questo punto? Ora ce l'hai! Hai un allenatore che ti
adora che ti dice che andrai bene, che giocherai! E tu che fai? -
- Carlo non è obiettivo! Migliorerò
ma non arriverò al livello giusto! E se devo togliere il posto a
qualcuno deve essere uno che lo merita meno di me. E non ci sono! Non
c'è nessuno! -
Riky aveva alzato la voce risoluto e
aveva fermato Cris per un istante. Questi non riusciva a battere gli
occhi, rimaneva fisso su di lui, rigido e duro lì piazzato davanti.
Non lo poteva accettare. Lo stava
rifiutando e Riky non sapeva come fare. Doveva capirlo.
- Cris... - Lo prese per le mani e le
congiunse nelle proprie all'altezza delle labbra. Poi con estrema
dolcezza, implorandolo con lo sguardo affinchè accettasse la cosa,
disse: - Bale arriverà. E se spendono 100 milioni per lui fidati che
venderanno indipendentemente dai posti in campo. E comunque la rosa
va sfoltita perchè ci sono dei campioni che stanno in panchina e non
lo meritano. Verrà mandata via gente. -
- Non tu! Per la prima volta tu non sei
fra i vendibili! Cazzo! Perchè diavolo devi... - Questa volta aveva
urlato e con uno scatto aveva fatto per allontanarsi e ritirare le
mani, ma Riky gliele aveva trattenute e l'aveva tirato a sé
costringendolo a stargli davanti, Cris fissava il pavimento duro. Se
l'avesse guardato si sarebbe sciolto e non voleva.
- Quante volte abbiamo affrontato il
discorso? Eri favorevole alla mia partenza. Non cambierà niente fra
noi, solo che torneremo a sentirci per telefono e computer e ci
vedremo con un aereo invece che con una macchina! E poi quando non
lavorerò più potrò stare dove vorrò... -
Cris alzò lo sguardo con uno scatto
furioso e contrario.
- Era diverso perchè Mou ti trattava
di merda ed io non ce la facevo a vederlo. Odio quando ti trattano
male, ma ora ti trattano bene, ti adorano! È bellissimo vederti che
parli e scherzi con loro, ora sei così rilassato e sereno... come...
come puoi? Hai lavorato tanto per arrivare a questo punto... - Riky
chiuse gli occhi e gli lasciò una mano per carezzargli il viso, era
agitatissimo e gli occhi bruciavano.
- Ho resistito perchè non avevo
scelta. Volevo andarmene l'estate scorsa e non ci sono riuscito.
Volevo andarmene a gennaio e non ci sono riuscito. Non sono rimasto
per lottare, ho lottato perchè sono rimasto. È diverso. Sono
stanco... - Cris gli prese la spalla con la mano libera e l'altra
strinse forte la sua, mise molta determinazione in quel gesto ed in
quello sguardo, così come nelle sue parole.
- Ma ora non hai lotte, ora le hai
superate, ora va tutto bene! -
Riky chiuse gli occhi.
- E se stanno tutti vedendo male? E se
in realtà il mio livello non sarà comunque sufficiente? -
- Aspetta Gennaio, se a Gennaio è come
dici tu te ne vai! - Cris era convinto che sarebbe andata bene, che
ora era solo spaventato per l'idea di non essere all'altezza, però
lui era sicuro che non era così. Avevano lottato tanto per questo.
Perchè non potevano avere un po' di serenità insieme?
Separati era stato fantastico, poi si
erano uniti ed avevano creduto fosse ancora meglio. Si erano
innamorati, era stato incredibile nonostante la fatica per convincere
Riky ad accettarlo. Però avevano avuto problemi in squadra di un
sacco di tipi... prima Riky di salute, poi col mister. Ora non c'era
più niente, niente... ed in coppia le cose andavano alla grande...
perchè doveva andarsene? Non era giusto.
Cris non poteva cedere, non era nel suo
DNA. Era uno che lottava fino allo strenuo e che non accettava quello
che non poteva cambiare. Mai.
Riky però sapeva guardare in faccia la
realtà. Gli prese il viso con entrambe le mani e si avvicinò
parlandogli piano.
- Cris, non sto dicendo che me ne
andrò, sto dicendo che potrebbe succedere. Bisogna vedere se è
fattibile, se c'è un posto dove potrei andare, se mi lasceranno
andare... però devi essere il primo a sapere che ci può essere
questa eventualità. E sarà un'idea mia, quindi non rivendicarti sul
club né nessuno. Carlo non c'entra nulla. Se tu sei felice qua, e so
che lo sei ora, rimani e basta. - Cris scosse il capo e chiuse gli
occhi rifiutando ostinatamente la cosa.
- Tu non te ne vai ed io resto. Sì che
sono felice, ma lo sono perchè ci sei tu qua ed hai superato tutto
quello che c'era da superare. Se te ne vai come pensi che potrò
essere felice? -
Cris ora stava cedendo ma non sulla
propria decisione, solo sull'emozione.
Si stava immaginando arrivare in campo
senza il suo sorriso solito. Si stava immaginando iniziare la
giornata senza il suo bacio.
Non voleva. Stava male. Aveva un
rifiuto fisico, gli veniva la nausea, gli veniva da piangere...
- Cris... - Mormorò piano sperando
riaprisse gli occhi, gli sfiorò le labbra con dolcezza e pazienza. -
Cris... - Ma non aprì ancora gli occhi. - Ti prego, guardami... - I
pollici carezzavano il suo viso.
- Se ti guardo ora piango. Perchè hai
già deciso. Ed io non voglio accettarlo. E se ti guardo piango
perchè lo accetto. - Riky non sapeva come fare, non voleva che
stesse così, non voleva che reagisse in quel modo.
- Ormai io non valgo più dei compagni
che ti ho nominato. -
- E' colpa di Bale! Se arriverà e tu
te ne andrai lo odierò così tanto da non poter giocare con lui! -
Riky aveva esattamente quella paura e non poteva andarsene senza aver
risolto il problema che stava per creare.
- Non mi fai essere onesto? Non mi
permetti di esserlo? Io sarei qua perchè piaccio come persona, non
perchè lo merito come giocatore. Non più di altri. Per cui se c'è
qualcuno che deve andare via sono io. Anche i tifosi lo dicono.
Perchè credi che abbiano fischiato? Si vocifera che possa andare via
Mesut, Angel, Karim... ed io no. Perchè io no? Non lo merito di più!
Hanno ragione. È giusto! E se non recupero a dovere e deludo
comunque? Io ho bisogno di giocare un buon campionato europeo ma
continuativamente e di recuperare tutto quello che posso senza
pressioni. Qua la pressione che avrei sarebbe insostenibile. Sotto il
giudizio della gente che mi fischia alla prima prestazione che non
va. Non sono abituato ai fischi, io non gioco bene sotto pressione! E
poi al di là di questo potrei deludere davvero. Siete tutti convinti
che andrò alla grande ma se non è così e avrò preso il posto a
qualcuno che è andato via che non voleva e che si meritava il posto?
-
Cris scosse il capo e si staccò
seccato sospirando contrariato, insofferente, con la voglia di
piangere.
Aprì gli occhi ma si voltò e si
diresse alla camera per andare a dormire.
- Non ne voglio più parlare! Tu
resterai e affronterai momento per momento come hai sempre fatto! E
tornerai alla grande! -
Riky guardò il Cielo cercando una mano
in Dio, questa volta non poteva farcela da solo.
- Cris... - Lo chiamò esasperato
seguendolo con le braccia pendolanti sconsolate. - Non lo puoi
sapere, nessuno lo può sapere! Sono stato fermo fra un problema e
l'altro due anni totali, giocavo ad intermittenza fra un problema e
l'altro, poi quando ho superato tutto il mister ha deciso che non ero
quello che voleva e mi ha tenuto in panchina ed è stato come fare un
terzo anno di infortunio. Andiamo... - Cris ora era in camera e si
spogliava rabbioso dandogli la schiena perchè non voleva ascoltarlo.
Lui così continuava a parlare. Prima o poi avrebbe dovuto
accettarlo. - Il primo anno ho giocato poco per la pubalgia. Poi ho
avuto problemi al ginocchio, l'ho sforzato ed ho dovuto operarmi e
stare fermo sei mesi. Poi ho avuto la ricaduta ed ho giocato poco per
questo la seconda parte del secondo anno. Poi ho sostituito Angel
infortunato ed ho giocato la prima metà del terzo anno, poi la
seconda Angel è tornato e Mou mi ha messo via. Il quarto anno non mi
ha praticamente considerato, non gli piacevo e non mi ha quasi mai
usato, giocavo le partite di seconda serie! Io un anno intero non
l'ho giocato! Sono completamente fuori forma, è impensabile che
torni ad un livello da... da Real Madrid! Ma sembra che nessuno lo
possa accettare! - Era paradossale perchè era arrivato a quel punto
per il troppo bene che gli volevano quelli che c'erano ora.
Cris smise di tentare di mettersi il
pigiama, non riusciva a trovare il lato dritto della maglia, così
l'appallottolò e la tirò nervoso a terra. Riky sospirò e smise di
parlare, fece il giro del letto e lo cinse da dietro dolcemente.
Appoggiò le labbra sulla curva della sua spalla, nell'incavo del
collo. Lo baciò e risalì all'orecchio dolcemente. Cris si stava
rilassando sotto il suo tocco, il suo abbraccio.
Era come se lo mettessero in una vasca
calda con l'idromassaggio.
- So che mi ami e non smetterai di
amarmi. E non smetteremo di stare insieme e volerci bene. Sarà solo
diverso, lo sappiamo, ne abbiamo parlato un sacco. Quante volte
eravamo pronti a separarci? Tu ti prendi un jet privato super veloce
ed un pilota sordo muto ed io un vibratore che sembra il tuo pene...
- Erano i discorsi che si facevano sempre quando parlavano di quando
si sarebbero dovuti separare.
Era arrivato il momento?
Così come un fulmine a ciel sereno?
- So che non ci lasciamo, sarà solo
diverso... è che... - Disse piano con voce spezzata. Si morse il
labbro e si girò trovando il coraggio di guardarlo.
- E' che ci avevo sperato, ci avevo
creduto. Che ora arrivasse l'agognato paradiso senza un solo
maledetto problema del cazzo! Avevo sognato che alzavamo la Decima
insieme... - A questo però la lacrima scese e di riflesso anche in
Riky.
Sorrise tristemente, era commosso dalla
tenerezza di Cris. Gli mise una mano sulla guancia, l'accarezzò e lo
girò verso il proprio viso quel millimetro rimanente, poi
semplicemente lo baciò.
Non poteva dire che lui aveva sempre
saputo che quella Decima non l'avrebbe alzata con lui ma con qualcun
altro.
Immaginarsi senza di lui era blasfemia,
Cris non poteva. Non poteva pensare di stare lì, allenarsi senza
Riky, senza i soliti che gli giravano intorno. Chi gli sarebbe
rimasto? Marcelo e Pepe? Andava via anche Fabio... non poteva
pensarci. Non poteva proprio.
- Non voglio rimanere senza di te. Per
questo non ho rinnovato. Se te ne vai non rinnovo e appena posso me
ne vado. Non me ne importa niente... per me è troppo, questo... e...
- Riky se lo rigirò fra le braccia e gli si mise davanti
circondandogli il collo con le braccia, pronto a baciarlo ancora. - E
penso che odierò profondamente Bale. -
Riky sospirò e rise occupandogli la
bocca con la propria prima di fargli dire altre sciocchezze.
- E se invece ti innamori di lui? -
Disse scherzando e stuzzicandolo! Cris in risposta gli pizzicò il
fianco così forte che uggiolò contro la sua bocca, quindi si separò
e gli diede uno schiaffo nel sedere per rimproverarlo.
- Ahi! -
- E tu non dire stronzate! Lo odierò e
basta! Mi sta incasinando la vita! Solo per colpa sua! Se non c'era
lui in arrivo non si parlava di tutte queste partenze e a te non
scattava il matto di sacrificarti per il bene di chissà chi! E se
vai via e comunque vendono lo stesso Karim? - Cris non avrebbe
mollato fino all'ultimo giorno e Riky sapeva che avrebbe continuato a
parlarne e provarci, però alla fine non era una decisione accanita,
la propria.
È solo che sapeva che era la cosa
giusta. Lo sentiva.
Era così e basta.
Riky gli chiuse la bocca separandosi e
sfilandosi la maglia, questo decisamente lo zittì ma fu ancora
meglio quando si abbassò davanti a lui e gli tolse i boxer
cominciando ad occuparsi della sua erezione. Cris a quello si spense
in fretta e immerse le dita fra i suoi capelli accompagnando i
movimenti.
- Sei un piccolo bastardo... - Disse a
denti stretti sapendo che faceva così per farlo smettere di parlare.
- Ho imparato dal migliore! - In
effetti era il suo sistema, di solito. Quando Riky cominciava coi
sermoni su Dio lui lo spogliava e gli saltava addosso. Funzionava
sempre.
Cominciò a spingere nella sua bocca e
capì che si stava già eccitando, così lo prese per il viso e
l'alzò, gli infilò le mani sotto l'elastico dei pantaloni e dei
boxer e glieli fece scivolare giù succhiandogli diversi punti sul
viso per arrivare all'orecchio.
- Amore... voglio che lo fai tu questa
volta... - Riky stava per chiedere cosa ma Cris infilò la lingua nel
suo orecchio, gli prese le mani e se le piazzò sul proprio sedere in
un chiaro messaggio. Riky avvampò. Riusciva ancora ad avvampare.
- Oh... - Disse solo. Cris rise contro
il suo collo del suo imbarazzo. Lo amava quando faceva così.
- Mmm... vediamo se riesco a
scioglierti... - Ci voleva un sistema preciso infallibile che
conosceva solo lui o che, per lo meno, poteva usare solo lui.
Cris lo allontanò e si lasciò cadere
sul letto, strisciò in mezzo e poi rotolò a pancia in giù, in
quello portò le ginocchia sotto di sé e si piegò allargando le
gambe e alzando la parte inferiore della schiena.
Gli stava facendo vedere quanto
perfette e delineate fossero le sue curve.
Riky non resisteva mai, il suo
fondoschiena era qualcosa di divino, per lui. Si leccò le labbra e
finì di spogliarsi rimanendo fermo in contemplazione ancora un po'.
C'era una cosa che gli piaceva che
facesse e Cris lo sapeva. Infilò la mano fra le gambe e la fece
spuntare fra le natiche, poi infilò il dito dentro dopo esserselo
leccato.
Riky l'aveva visto succhiarselo e poi
portarselo lì, questa cosa lo faceva sempre impazzire, perchè poi
si muoveva lentamente in modo così sensuale da porno star.
Riky non si rese conto che si stava
masturbando da solo guardandolo.
- Amore... - Lo chiamò lamentoso.
Anche la sua voce era un input.
Riky salì a gattoni sul letto, lo
raggiunse e gli tolse la mano da dietro, gli prese i glutei fra le
dita, strinse ed allargò, vide ciò che a breve sarebbe stato suo e
immerse il viso lì prendendolo intanto con la bocca e la lingua.
La mano era tornata sulla propria
erezione mentre Cris faceva altrettanto. Vedendolo distrattamente,
cambiò inguine e dal proprio andò su quello dell'altro.
Cris ora poteva anche morire felice, la
sua lingua dentro e le sue mani davanti. Non doveva fare niente
altro, solo godere.
Non pensò a quello che sarebbe potuto
succedere, per un momento non ci pensò.
Pensò solo a loro due e a quello che
sapevano darsi ancora dopo quattro anni insieme. Ancora come la prima
volta.
Riky era maturato, ora faceva cose che
prima non osava. Ed era davvero intraprendente. Lo sapeva fare. Era
il suo capolavoro erotico.
Il suo dolce giocattolo.
Però l'amava. Non aveva mai amato
nessuno e lui lo amava. Per questo sapeva che non sarebbe mai finita,
in ogni caso, a qualunque costo.
Quando lo sentì tirarsi su e
prendergli i fianchi e prepararsi ad entrare, esitò perchè voleva
sentirglielo chiedere. Era il loro gioco.
Cris non aveva di certo problemi.
Si prese con le mani ai lati del viso,
afferrò il lenzuolo e si preparò mentre si leccava il polso dove
c'erano i braccialetti di Riky.
Uno era quello della promessa,
l'avevano uguale ma Riky per paura di essere scoperto non lo
indossava sempre. L'altro era quello che gli aveva dato in cambio
dell'anello. Riky indossava la fede, la loro fede, e Cris quel
secondo bracciale che valeva come quella fede.
Per loro erano essere sposati.
Leccò i braccialetti che a volte
indossava insieme, a volte alternava, ma non se ne separava mai.
Poi strascicato lo chiamò.
- Entra, entra subito Riky... ti
prego... - voleva essere volgare e farlo impallidire ma ogni volta
che era lì in attesa che lo facesse, finiva per emozionarsi e
chiamarlo semplicemente.
Perchè sentire Riky dentro era sempre
come un sogno, come la realizzazione massima del loro rapporto.
Era qualcosa di talmente bello, per
lui, da non avere paragoni.
Gli divennero gli occhi lucidi pensando
che quella sarebbe stata una delle ultime volte da compagni di
squadra. Poi ci sarebbero stati gli aerei, i sotterfugi e le cose di
nascosto. Più di ora. Beh, non che ora non si nascondessero, anzi.
La fissa di Riky di stare attenti li spingeva a fare poco e niente
alla luce del sole.
- Ti amo... - Disse sentendolo mentre
entrava. Riky faticò a non piangere e rimanere concentrato. Cominciò
a muoversi e si perse in lui, quella sensazione di stretta sul
proprio membro eccitato, quell'essere perso uno per l'altro, quel non
ritrovarsi ma andarsi bene lo stesso perchè tanto si era in lui.
Era perfetto così.
Il resto, ogni altro problema, ogni
aspettativa, ogni probabilità era lontana, lontanissima.
Bastava esserci e non fisicamente.
Bastava esserci con l'anima.
E chiudendo gli occhi si videro uno
davanti all'altro mentre si sorridevano, si baciavano e si
stringevano.
Con l'anima c'erano sempre. Bastava
chiudere gli occhi.
Raggiunsero l'orgasmo quasi insieme, fu
così mentale da sconvolgerli profondamente.
Riky crollò di lato e Cris si voltò
salendogli sopra per un quarto, allacciò le gambe alle sue e cercò
le sue mani, le dita intrecciate.
Si baciarono a lungo mentre i respiri
tornavano regolari ed i cuori smettevano di scoppiare.
Poi, guardandosi negli occhi, Cris
sospirò e riuscì finalmente a dirlo senza la voglia di piangere e
gridare.
- Ti amo, ti amerò sempre qualunque
maglia indosserai. Lo sai. Mi dispiace che questo sogno finisca così
proprio ora. Speravo andasse avanti ancora un po'. Credevo avessimo
vinto... ma se sei sicuro che sia la cosa giusta allora lo devi fare.
È solo che mi mancherà baciarti al mattino negli spogliatoi e
vederti ridere in campo con me. E poi mi mancherà la sera il bacio
della buonanotte... e tutte le volte che possiamo stare insieme
perchè Carol non c'è coi bambini e mia madre tiene il mio. E fare
come una coppia sposata. Mi mancheranno queste cose. - Inghiottì
emozionato incapace di andare avanti. Riky aveva gli occhi lucidi a
sua volta ma sorrise sereno come sapeva fare, gli carezzò la nuca
tenendolo ancorato a sé e disse calmo.
- Però ci affezioneremo alle nostre
voci perchè impareremo a parlarci più di prima, non sprecheremo il
tempo che avremo insieme, non litigheremo e ci emozioneremo così
tanto, quando ci toccheremo, che sarà tutto nuovissimo, come
mettersi insieme per la prima volta. - Cris ebbe uno squarcio di quel
sogno e pensò che non fosse poi così male, da come ne parlava
doveva essere bello lo stesso.
- Diverso ma bello... - Forse a volte
le storie finivano perchè non c'era un rinnovamento, c'era solo un
'quello e sempre quello'. O forse era così solo per qualcuno.
- Sicuramente non ci annoieremo mai...
- Disse ancora Riky trovando un altro lato positivo. Era più forte
di lui, doveva trovare il bello di ogni cosa, anche la peggiore. Era
quello che amava tanto di lui.
- Se non vedessi tutte queste cose
belle e non le facessi vedere anche a me, andrei in depressione! -
Riky voleva evitare proprio questo e immaginando che avrebbe avuto
molte telefonate a cui far fronte con i suoi malumori perchè non
aveva il suo sorriso a calmarlo, sorrise e lo baciò senza dirgli
niente.
Si bearono uno dell'altro rimanendo
abbracciati e cogliendo ogni singolo atto insignificante, ogni
carezza, ogni tocco, ogni sguardo. E baciarsi e ribaciarsi come non
ne avessero abbastanza.
Fino a tornare a farlo perchè non si
poteva dormire. Si doveva approfittare di ogni istante, ogni secondo.
Sempre.
Si doveva.
Dopo il secondo sfiancante orgasmo dove
Cris era stato attivo, questi ansimante disse come se tutti gli
ormoni in circolo gli avessero dato una strana illuminazione.
- Ti pensi se il Manchester United fa
l'offerta sul serio? - Riky lo guardò confuso cercando di capire.
- A chi, a me o a te? - Cris a quello
sorrise ancora di più in modo preoccupante. Acceso.
- Appunto! - Riky capì e rise
stringendolo forte.
- Dici che ci potrebbero prendere
entrambi? -
- Si sa che voglio finire la carriera
lì... e visto che non rinnovo, il Manchester è pronto con l'offerta
appena capiscono che sono pronto ad accettare. Se si mettessero le
cose in modo da prenderci entrambi? Prima lascio che tuo padre tratti
con loro e ti porti là, poi me ne esco con 'voglio andarmene anche
io!' Il Manchester arriverebbe subito! Senza se e senza ma! Non
aspettano altro! - Riky continuò a ridere convinto che fosse solo
uno dei suoi soliti sogni ad occhi aperti.
Ma anche se fosse stato vero, erano di
certo pronti a tutto. Un altro bel sogno?
Perchè no? Questa volta magari sarebbe
andato meglio...
Sperare non faceva mai male.
Con questo poterono addormentarsi
sereni e più leggeri.
Era solo una questione di abituarsi al
nuovo ed al diverso. Non era quello il vero problema quanto l'averci
sperato per un momento, l'averci creduto. Che avessero vinto.
Ma non era una questione di vincere o
di perdere, era solo una questione di tempo e capolinea. Arrivava il
momento e basta. Bisognava solo saperlo vedere.
Tutto qua.