IL MODO
IN CUI LO GUARDI
Dopo
l’ennesima intervista avuta insieme a Ricardo, Cristiano fu avvicinato
dall’allenatore José che ne aveva appena finita una a sua volta nello
stesso studio.
La
sua aria era come al solito sicura di sé ed accattivante, quindi senza
esitazione disse in portoghese stretto al suo attaccante guardandolo
fisso negli occhi:
-
Dì, vuoi che lo scoprano tutti? - Diretto e sfacciato. Cristiano aveva
capito benissimo ma fece finta di nulla vista la folla che ancora
girava per lo studio. Ricardo poco più in là a parlare con un’altra
persona.
-
Che cosa? - José alzò spazientito il sopracciglio:
-
Non fare il Riky della situazione! - Poi proseguì più esplicito, visto
che quell’idiota voleva così: - Che sei perso per lui! - Indicò il
brasiliano che sorrideva amabilmente.
Cristiano
ebbe un moto di stupore che però controllò bene:
-
Perché lo dici? -
-
Perché è vero! - La pazienza stava di nuovo scivolando via. Quel tipo
aveva il potere di innervosirlo tanto facilmente, ma anche di
deliziarlo in vari altri modi, sporadicamente…
-
Non ho detto niente! - Cristiano decise di tagliare corto ma voleva
capire perché dicesse una cosa simile. Avrebbe voluto discutere anche
sul fatto dell’essere perso per Ricardo, cosa che non voleva ammettere
tanto facilmente, ma per il momento era più importante il resto.
José
sbuffò seccato, quindi con l’aria da ‘devo sempre spiegarti tutto’, si
decise:
-
Lo guardavi come un fesso! -
-
Un fesso?! - Sperava non lo dicesse sul serio ma ad una occhiata
attenta comprese che invece lo pensava eccome.
-
Sì! Un fesso! Sai, quello sguardo da triglia innamorata perdutamente…
mentre lui parlava tu avevi quella faccia lì! Guardati le foto delle
interviste, era così esplicita che di sicuro ti hanno fatto il primo
piano! - Così dicendo, senza volere risposte, il mister se ne andò
lasciandolo solo a contemplare Ricardo con la medesima aria di cui
parlava José poco prima.
“Ma
che dice quello? Mica lo guardavo come un fesso… e poi non sono
innamorato!”
Ma
dirlo a sé stesso era peggio che mentire ad un altro. Non ci credeva
nemmeno impegnandosi e mentre scartava anche questa considerazione
andava incontro a Ricardo che sorridente gli stava già parlando a
proposito del siparietto simpatico che avevano fatto nell‘intervista,
imitandosi l’un l’altro!
Da
quella posizione poteva vederlo tanto bene che mai, come se fosse lì
per lui!
Piazzato
con le mani ai fianchi, Cristiano si stava occupando del suo passatempo
preferito.
No,
non il calcio e nemmeno il sesso. Si trattava di fissare Ricardo.
Il
giovane era tornato da poco ad allenarsi con gli altri e sebbene
mantenesse un ritmo più basso rispetto alla squadra ed ai suoi stessi
canoni, il portoghese non si privava della sua fissazione prediletta.
Il
suo compagno di letto si muoveva via via sempre meglio e con maggiore
sicurezza senza presentare fastidi al ginocchio che l’aveva tenuto
fermo tanto a lungo, quindi mentre riprendeva gli esercizi Cristiano
invece che farli con lui -come avevano sempre fatto- poiché al momento
avevano un divario troppo grande vista la piena forma dell’ala del Real
Madrid che non aveva mai smesso di giocare al contrario del
trequartista, si metteva comodo comodo nell’angolo migliore del campo a
guardarlo con un’aria tutta da immortalare!
Ad
eccezione della corsa che faceva sempre con lui anche se questo
significava andare più piano del suo solito. Erano cose che gli erano
mancate troppo.
A
quello come sempre, puntuale, era arrivato lo squalo a vedere come mai
il principino avesse deciso che poteva farsi una pausa!
Appena
José gli si avvicinò capì subito chi stava guardando e con l’aria
sicura di sé e di nuovo carica di malizia, l’ammonì:
-
Te lo stai mangiando! - E non stava esagerando!
Cristiano
non si stupì e non smise di guardare il suo prediletto, quindi
sorridendo ironico rispose:
-
E’ buonissimo! - A José piacque particolarmente quell’uscita visto che
rise di gusto, dopo di che concluse con un severo ma comunque
divertito:
-
Te lo mangi dopo! E se non ti muovi dovrai aspettare! -
All’eventualità
di non poter mettere le mani sul suo dolce preferito, si riscosse e si
decise ad andare a fare i propri, di esercizi, sperando che finissero
presto e che altrettanto presto Ricardo potesse essere con lui!
José
rimase lì a contemplare entrambi i suoi giocatori, quindi scuotendo la
testa si disse che il fenomeno portoghese non si sarebbe comunque mai
smentito.
E
non poteva che esserne contento, dopo tutto!