NOTE: considerate questa come
l'ennesima alternativa alla situazione sentimentale di Karim... ho
scoperto che Karim ha molti rapporti a dir poco equivoci e che fanno
pensare molto, uno di questi è col suo connazionale Jeremy Menez. Se
volete vedere delle foto qua c'è l'album completo:
https://www.facebook.com/media/set/?set=a.570352489689544.1073741920.535328716525255&type=3
Devo ammettere che Karim mi piace con
tutti, lo accoppio con chiunque perchè è lui il fulcro, non la
coppia... è un tipo estremamente interessante e di lui ho questa
visione per niente fedele, anti relazione e quant'altro!
Sto elaborando anche un'altra storia
per lui, con un altro individuo ma non dico nulla.
Buona lettura. Baci Akane
LIBERTA'
Karim entrò facendo un gran chiasso
buttando giù le cose con cui era venuto, quindi un borsone,
telefono, chiavi e occhiali scuri.
Sbuffò e andò dritto in cucina prima
ancora di salutare o dire qualcosa.
Prese una birra fresca dal frigo e la
bevve pregustandosi l'inizio delle sue vacanze in cui aveva diritto
di bere quello che voleva.
Fece un poco aggraziato rutto e poi,
soddisfatto, appoggiò la bottiglia nel tavolo per andare in
soggiorno a cercarlo.
Avevano quell'appartamento in comune da
poco, l'avevano preso in un paesino sperduto della Francia vicino al
confine con la Spagna. Gli era parso più sensato. L'idea era stata
dell'altro, Karim non ci avrebbe mai pensato ma non si era comunque
opposto.
Così quando avevano un momento o
c'erano le varie pause dei club, si trovavano lì senza dover andare
uno dall'altro. Era più o meno metà strada.
Lo trovò intento a parlare al
telefono, più che parlare annuiva, per cui entrando non l'aveva
notato. Non diceva nulla.
Aveva le spalle al salotto e guardava
fuori dalla finestra. E faceva un 'mmm' di tanto in tanto.
Karim sogghignò andandogli dietro.
Doveva essere sua madre.
Gli mise le mani sui fianchi e non lo
girò verso di sé, non serviva parlare per fargli sapere che era
lui, non era entrato in silenzio e comunque solo loro due avevano le
chiavi di quel posto e ne conoscevano l'esistenza.
Gli mise le labbra sul collo mentre
l'altro piegava la testa di lato per dargli un accesso migliore.
Non mise giù la conversazione e non
fece una piega anche se il 'mmm' fu più teso quando le mani dai
fianchi scivolarono in avanti, sul ventre.
In realtà si erano visti da poco, solo
che si erano detti di dover passare da casa e fare le valige.
Cominciò a baciargli il collo per
distrarlo, mentre le dita salirono il petto e raggiunsero i capezzoli
tormentandoglieli. La mano libera schiacciò su una delle due
fermandolo, ma l'altra fu libera di continuare.
Karim ridacchiò contro il suo collo,
sentiva il suo respiro farsi corto e mantenere il contegno fu davvero
difficile. Infatti alla fine la salutò di fretta e mise giù.
- Karim, sei un cinghiale! - Disse
riassumendo in breve tutto quello che aveva pensato da quando era
entrato.
Karim rise ancora più forte ma senza
staccarsi da lui, gli stava anche completamente appoggiato.
- E tu mi sei mancato! - Il ragazzo fra
le sue braccia rise.
- Non è vero... -
- Anche se ci siamo visti da poco mi
sei mancato lo stesso... non ci vediamo mica così spesso, durante
l'anno... - Commentò Karim senza smettere di carezzarlo e baciarlo
fra una parola e l'altra. Si stava rivelando anche molto possessivo.
- Non è per questo... io non ti manco
mai perchè sai come superare i momenti in cui ti dovrei mancare,
quando sei a Madrid ed io a Parigi... - Karim tornò a ridere e gli
morse il collo facendolo lamentare, poi continuò succhiando e
l'altro sospirò gemendo, non si mosse ovviamente.
- Sei terribile... -
Quando ne fu soddisfatto, Karim staccò
le labbra e con una mano, uscita dalla sua maglietta, gli girò il
viso poco gentilmente verso il proprio, lo guardò, si appropriò dei
suoi occhi incredibilmente blu e poi lo baciò senza dire altro.
Le labbra si schiusero e si unirono
subito, le lingue giocarono in tanti vortici ubriacanti... non era
una vera mancanza, ma era un stare bene insieme. Era diverso.
Karim stava prendendo come al solito
piede, afferrati i lembi inferiori della maglietta del compagno,
l'alzò per togliergliela, lui ridacchiò e si staccò girandosi
verso di lui anche col resto del corpo, alzò le braccia e l'aiutò
nel gesto.
A torso nudo, Karim mise poi le mani
dietro il proprio collo, prese la sua stessa maglietta e se la sfilò
da sopra. Compiuto quell'importante operazione, lo circondò
possessivo di nuovo attirandolo a sé. Si spostarono dalla finestra
per ovvie ragione e lo appoggiò al muro tornando a baciarlo vorace e
frenetico. Le labbra si facevano strada fra le sue senza delicatezza
di mezzo, lo bruciava come non si vedessero da settimane e non solo
da due giorni.
Alla fine il ragazzo rise nel bacio e
lo interruppe non riuscendo più a continuare. Quando Karim gli diede
spazio ed ossigeno, nascose il viso contro il suo collo ridendo
ancora più forte.
Karim, sospirando seccato ed
impaziente, aspettò mettendosi le mani ai fianchi e guardando in
alto.
- Quando ti pare la finisci... -
Borbottò burbero.
Il compagno continuò a ridere per un
bel po' e smise solo al suo tuonare. - JAY! - Così Jeremy smise e si
rialzò, tornarono a guardarsi ma aveva ancora poca intenzione di
fare il serio.
- Che diavolo! - Brontolò ancora Karim
riprendendolo per la vita e schiacciandoglisi contro.
Jeremy gli circondò il collo con le
braccia e lo tenne a sé rabbonendolo con un sorriso furbo.
- Scusa ma ho pensato che non ci
vediamo da due giorni e sembra che sono settimane! Abbiamo appena
avuto la nazionale... - Karim si strofinò le labbra ma ancora non
rideva. Aveva delle labbra maledettamente belle, con delle curve
morbide che facevano venir voglia di succhiarle.
- E con ciò? Non potevi aspettare a
ridere? - Jeremy gli baciò l'orecchio.
- Non è facile controllarsi... e poi
non hai nemmeno negato quello che ho detto... - Karim tirò la testa
indietro per guardarlo di nuovo. Non capiva a cosa si riferisse ed
interrogativo lo espresse senza bisogno di parlare. Jeremy ridendo
continuò. - No sai... se ti dico che non senti la mia mancanza
perchè sai come distrarti e tu non neghi nemmeno... beh, potrei
prendermela! - Karim questa volta rise ed il suo broncio delizioso si
distese in qualcosa di altamente malizioso. Si avventò sul suo collo
baciandoglielo con languore, senza aggredirlo come prima.
- Sei geloso? Vuoi che ti dica che
invece mi manchi lo stesso anche se passo il tempo con altri? -
Jeremy tornò a ridere. Fortunatamente lo conosceva o non avrebbe
potuto essere così rilassato. E soprattutto la relazione non sarebbe
ancora viva.
- Sei forte, sai? Potrei offendermi,
potresti ferirmi, potrei stufarmi, un giorno... e tu ammetti
candidamente anche che passi il tempo con altri! - Karim sbuffò
staccandosi di nuovo dal suo collo e lo guardò torvo.
- Ma vuoi litigare? Se vuoi litigare
dillo e ti accontento! Lo sai com'è fra noi... abbiamo concordato
insieme... sono stato chiaro. Non sono uno fedele e nemmeno da
relazioni serie. Se vuoi vedermi e stare con me nel tempo libero ed
in nazionale sei il benvenuto, ma non mi puoi fare scenate o
pretendere castità e consacrazione! Non sono tipo! - Era vero, ne
avevano parlato.
Jeremy conosceva Karim da molto tempo,
erano dello stesso anno ed avevano giocato nello stesso campionato
francese per diverso tempo, poi Karim era andato a Madrid e Jeremy a
Parigi. Però il punto d'incontro era sempre stata la nazionale.
Karim era stato chiamato in nazionale maggiore un po' prima di
Jeremy, però era lo stesso da un bel po' di tempo che si
conoscevano. Le prime volte erano andati a letto insieme senza
impegno e senza nemmeno parlarsi. Avevano voluto la stessa cosa e non
c'erano state conseguenze di alcun tipo.
Poi un giorno Jeremy gli aveva chiesto
cosa fossero, visto che ogni volta che si incontravano per il calcio
finivano puntualmente a letto insieme.
Karim aveva detto che erano due amici
che scopavano e basta. A Jeremy era andata bene, però aveva
cominciato a studiarsi meglio Karim fino a capire che tipo fosse.
Fino ad innamorarsene.
Fortunatamente di lui aveva capito una
cosa essenziale per non farlo scappare. Non gli dovevi mettere il
guinzaglio, altrimenti lo perdevi. Se invece gli lasciavi fare quello
che voleva, poi tornava sempre.
Così si era limitato ad assecondarlo e
a tenergli sempre la porta aperta.
I due non si telefonavano mai se non
per concordarsi quando vedersi.
Era stato Karim a cominciare al di là
del calcio.
Qualche giorno di vacanza insieme con
degli amici in comune. Poi senza gli amici. Poi durante il
campionato, quando c'erano delle pause settimanali.
Non si vedevano assiduamente e alla
fine approfittavano prevalentemente della nazionale, però capitava
di stare insieme anche al di là.
Quell'appartamentino ora era molto
comodo, Jeremy aveva giocato d'azzardo nel prenderlo, ma alla fine
era andata bene perchè Karim l'aveva accettato di buon grado.
Jeremy non aveva bisogno di sentirsi
dire la versione ufficiale, però la discussione era stata fatta ai
tempi.
Karim non era fedele e non voleva
relazioni serie. Punto.
Però tornava sempre da lui.
Non si erano mai detti che si amavano
né avevano idea se ci fosse del sentimento. Per Jeremy c'era amore,
ma Karim non si fermava nemmeno a pensarci.
Andava bene così.
Nel frattempo aveva avuto una relazione
con José Mourinho ed una con Gonzalo Higuain.
Jeremy, ripensando un po' a quello con
un sorriso particolare sulle labbra, quando Karim lo stava per
baciare di nuovo, gli fece una domanda incuriosito.
- E con Gonzalo? - Karim indurì lo
sguardo. Non gli chiedeva mai dei suoi passatempi. Non si
confidavano.
- Che vuoi sapere? - Chiese stranito.
Jeremy non lo lasciò, scivolò con le
braccia intorno alla vita, poi continuò con molta calma e
tranquillità.
- Come è andata? Ho saputo che ha
chiesto il trasferimento... pensavo fosse preso da te... - Karim fece
una specie di ghigno che era qualcosa di amaro e sadico al contempo.
- Non è facile essere presi da me per
molto tempo... lo sai bene... - Jeremy ridacchiò sapendo cosa
intendeva.
- Ha preteso una relazione seria? -
Karim annuì facendosi serio ed infastidito.
- Non gli bastava più scopare con me e
basta. E quando mi ha visto andare a letto di nuovo per l'ennesima
volta con José mi ha chiesto di sceglierne uno. Io allora ho detto
che se era per quello la scelta era fra tre. - Jeremy inarcò
sorpreso le sopracciglia.
- Gli hai parlato di me? - Non lo
faceva mai con nessuno.
Karim annuì senza vederci un problema.
- Ha detto che aveva notato che eravamo
amici in nazionale ma pensava che l'indecisione fosse fra lui e
José... e non fra lui, José e te! - Sogghignò di nuovo fingendo
divertimento per una cosa che, in realtà, non lo divertiva davvero.
Era una posa per non dover aprirsi e dire cose profonde ed intime.
Jeremy lo sapeva e non chiedeva mai.
- Quindi ha deciso di cambiare aria e
togliersi dal quadrato? - Karim annuì.
- E Mourinho? -
Karim alzò le spalle.
- Con lui è finita ancora prima di
iniziare. Abbiamo avuto una relazione distruttiva un anno, poi mi
sono rotto il cazzo ed ho chiuso. Mi sono fatto Gonzalo per passare
il tempo. E nel frattempo ricascavo volentieri nel letto di José. E
poi beh, lo sai... c'eri tu... - Jeremy rise.
- Affollata la tua vita... -
- Troppo per uno semplice e pulito come
Gonzalo... penso che José potrebbe accettarlo ma non sa niente
nemmeno lui... -
- Non se ne è andato per questo? -
- No... si era rotto della squadra.
Voleva andare già l'anno scorso ma siccome le cose fra noi andavano
ancora bene aveva deciso di restare. Però ero stufo di lui e di
tutti i litigi furiosi e le sue pretese. È un diavolo ed io non sono
certo un santo... non poteva funzionare. E comunque non voglio cose
serie e fisse. -
- Avete scopato ancora durante l'anno
però... - Karim annuì.
- Sì però una cosa che è finita è
finita. Ha capito che se restava fra noi non sarebbe mai cambiata e
non c'era più niente che valesse la pena per lui qua. A Londra starà
meglio, credo. È meglio così, in fondo... - Jeremy allora si fece
due conti e stupito inarcò le sopracciglia.
- E così ora sei solo con me... wow,
la cosa mi spaventa... non è che comincerai a diventare ossessivo
compulsivo con me? - Era un'eventualità... se Karim si annoiava e
non aveva niente da fare -e con niente da fare si intendeva sesso-
diventava intrattabile e si cacciava nei guai. Come prendere delle
multe da capogiro.
- Rimedierò presto... per questa
estate dovrai sorbirmi, però! Sai che voglio divertirmi... ti
sacrificherai? - Jeremy voleva dire volentieri, ma sapeva che se
l'avesse detto lui avrebbe pensato che era preso, cotto e finito. Era
vero ma Karim non doveva pensarlo, così non rispose. Si limitò a
baciarlo e riprendere da dove si erano interrotti.
Jeremy aveva perso la testa per Karim
ma era contento d'aver trovato la chiave giusta con lui... alla fine
tornava sempre e senza doverlo chiamare. Era questo che contava per
lui.
Karim ne cambiava tanti, per sfizio era
andato con un sacco di ragazzi. Però quello fisso era sempre stato
lui.
Le lingue tornarono a trasmettere ad
entrambi quella scarica elettrica che li fece tremare dentro.
Era la cosa più vicino a 'relazione
seria' mai avuta da Karim, Jeremy sapeva farsi bastare quelle piccole
cose che lui gli dava, perchè sapeva vederle per quello che erano in
realtà.
Grandi conquiste.
Bisognava conoscerlo bene e capire come
trattarlo.
Per questo probabilmente bisognava
essere compatibili.
A Jeremy piaceva pensare che lo fossero
ed aspettava paziente il momento in cui Karim gli avrebbe detto che
lo amava e che voleva provarci seriamente con lui.
“Tanto questa è già una relazione
seria a tutti gli effetti... per uno come lui lo è...”
Karim, al contrario, preferiva
concentrarsi sulla sua bocca e sul suo corpo. Era lì per non
pensare, per non considerare niente e nessuno.
Non si era mai chiesto perchè tornava
sempre da lui, gli andava a genio, non gli rompeva le palle, non si
sentivano per telefono, non si raccontavano tutto, non si dovevano
consultare per ogni stronzata. Questo lo allontanava dall'idea
soffocante di relazione seria e fissa. Per questo poi tornava. Perchè
gli andava a genio.
E perchè gli piaceva fare sesso con
lui ancora come la prima volta. Non si era ancora stufato. Si diceva
solo questo.
Tutto lì.
Se Jeremy fosse preso o meno erano solo
affari suoi, finchè gli dava quello che voleva e come lo voleva,
andava tutto bene.
FINE