CAPITOLO
CVII:
PREPARANDOSI
AD UNA PROMESSA IMPORTANTE
“Mi
alzo dal letto con l'idea fissa numero uno e prima ancora di alzarmi
e andare a pisciare, prendo il telefono e grattandomi poco finemente
sotto ai boxer, chiamo Iker.
La
sua voce è assonnata, poi l'ascolto meglio e mi correggo. È roca.
-
Iker? Ti ho interrotto? - Aggrotto le sopracciglia per poi ascoltare
i suoi gemiti.
-
N-no... - Ma ovviamente rido.
-
Sei un pessimo bugiardo! -
Sospira.
-
Beh, è un orario critico... - Esclama fra un gemito e l'altro.
Guardo
l'orologio e mi rendo conto che è molto più presto di quel che
pensavo, per cui chiudo un occhio come se gli chiedessi scusa a
distanza, ma senza farmi vedere e continuo.
-
Ho un disperato bisogno di un tuo favore! -
-
Alle sei del mattino? - Chiede cercando di non apparire troppo
scorbutico, non potrebbe mai esserlo. Mi stringo nelle spalle.
-
Alle sei del mattino ci penso... dovevo chiedertelo prima che ti
organizzassi. Sei a Madrid, vero? Mica sei a Milano da David! -
-
David è infortunato, non gioca al Milan... è venuto a trovarmi a
Madrid... - A questo mi batto la fronte, me l'aveva detto che era
spesso qua, io gli ho chiesto di farmelo vedere ogni tanto perchè è
sempre un onore incontrare il grande David, ma credo sia geloso. O
forse David vuole essere solo del suo Iker.
-
Ok... ho bisogno che oggi tu prima degli allenamenti prenda Riky e lo
porti da qualche parte, lo devi tenere occupato! -
Questo
sembra strano, infatti anche se sta scopando mi chiede perchè, così
gli spiego il resto.
-
Oggi è il nostro anniversario ed io ho passato venti giorni a
pensare a cosa regalargli e cosa fare perchè doveva essere speciale
e... e mi ritrovo oggi con ancora un cazzo in mano! Lui sicuramente
ha già preso qualcosa e sicuramente me lo vorrà dare stamattina,
prima degli allenamenti. Però io non ce l'ho, lo devo prendere. Per
cui visto che poi abbiamo gli allenamenti e che poi ci fermiamo a
dormire al centro sportivo, devo assolutamente prenderlo di mattina!
-
Iker
forse si perde nel suo orgasmo e temo di dover ripetere tutto. Lo
sento gemere bello forte e per un momento mi viene voglia di andare
da Riky e saltare tutto quanto per mangiarmelo come David sta facendo
con Iker, ma il bisogno di prendergli un regalo supera il sesso. Non
voglio che rimanga male se non gli do niente quando lui me lo darà.
-
Iker, diavolaccio, hai sentito o devo ripetere tutto? - Ringhio
seccato. Lui fa uno stano verso irriproducibile, poi la sua voce
cambia.
-
Certo che ha sentito, non è deficiente! Ho sentito anche io! Ci
occuperemo noi del piccolo Riky, ora lasciaci in pace che dobbiamo
finire! - David, l'inconfondibile accento e la sua voce che, ammetto,
è la cosa più sexy io abbia mai sentito.
Boccheggio
per un istante, non ero preparato al cambio di persona.
-
Ciao David, come stai? - Chiedo di riflesso perchè in effetti voglio
saperlo.
-
Bene, grazie... ormai sono quasi guarito, sto facendo molta
riabilitazione, ma siccome io sono io la posso fare dove voglio.
Anche a Madrid! - Scuoto la testa. Non mi stupisce per nulla.
-
Dovrebbero incoronarti re! - In qualche modo riesce sempre a fare
quello che vuole. Lo invidio.
Forse
un giorno riuscirò anche io a fare quello che fa lui.
-
Come, non lo sai? Io sono già re! - Il fatto che si metta a
disquisire con me mentre sento che bacia Iker è davvero da premiare.
Si dice che solo le donne possano fare due cose insieme e che gli
uomini siano settati solo per una per volta. Gli statistici non
conoscono bene David Beckham!
Lo
ammiro sempre di più e ridendo non posso che concordare.
-
Mi ero perso l'incoronazione... -
-
La mia corona la sto baciando... - Oh, ma quanto è dolce nella sua
megalomania spropositata... sta dicendo che Iker lo fa sentire il re
del mondo! Ma è dolcissimo!
Questa
me la segno, la devo dire a Riky e farla passare per mia, gli
brilleranno gli occhi!
Così
pimpante mi assicuro che abbiano davvero capito e che non mi lascino
piombare l'amore della mia vita in casa alle otto.
-
Sì, però avete capito? Alle otto Riky uscirà di casa per venire da
me e passare tutta la mattina con me, non ho avuto il coraggio di
dirgli che non potevo altrimenti mi avrebbe chiesto perchè ed io a
lui non so mentire. Non avevo cuore di dirgli 'non ho ancora scelto
un regalo degno di te!' -
David
sospira e Iker ride. Che due...
-
Penso che fosse chiaro la prima o la seconda volta che l'hai detto...
- Dice Iker paziente.
-
Senti, ma cosa gli prendi, alla fine? - Questo è David, il curioso.
Alla fine forse rinunciano al sesso. Credo. In effetti li sento
muoversi.
-
Beh... pensavo ad un classico che non abbiamo ancora sfruttato perchè
non osavamo, od eravamo in rotta, o c'erano mille altri
impedimenti... -
Rimbrotto.
David
Capisce subito.
-
Un anello? Oh, io adoro gli anelli! Fa la foto e fammelo vedere! -
-
Ma ve li scambiate uguali? - Chiede Iker, suppongo abbiano il viva
voce.
-
No no, non lo metterebbe mai se sa che ce l'ho anche io. Sarebbe
felice, però non lo indosserebbe per paura che qualcuno li noti. Io
voglio che lo abbia sempre addosso... -
-
Beh, resta sposato, dovrà mettere anche la fede credo... - Alzo le
spalle.
-
Bah... per quello che è il loro rapporto, ormai... - A questo Iker
si drizza, lo immagino mentre si mette a sedere di scatto e spinge in
parte David che non gradisce e si lamenta.
-
Cosa? Si lasciano? Riky e Carol?! Ma stai scherzando? - Infatti
questa sarebbe la reazione tipo di chiunque altro sulla faccia della
Terra. Sospiro infastidito, questo argomento è delicato per me
perchè fino ad ora avevo ammirato molto Carol, ma adesso mi sta
crollando. Lentamente sto diventando insofferente verso di lei e se
solo osa venirmi a dire qualcosa... guai!
-
No figurati! Mai! Lei non lo lascerebbe mai libero! Poi sai che
scandalo? La coppia più accreditata del mondo, due santi in Terra,
che si lasciano? Guai! Passerebbero l'inferno e lo farebbero passare
ai figli. Senza contare che ci rimetterebbe pure la prestazione a
calcio di Riky, emotivo com'è! -
-
Non potrebbe mai sopravvivere ad attacchi e critiche come fai tu... -
Dice Iker concordando, più tranquillo per la spiegazione.
-
No, infatti... però comunque sono separati in casa, fanno la parte
della coppia felice un po' per i figli e le loro famiglie, un po' per
il resto del mondo. Ma di fatto... beh, non va bene! - Gli dico la
versione breve, ma Iker percepisce fastidio nella mia voce.
-
Non ti sta bene? Tu con Irina fai la stessa cosa... - Mi fa notare
senza paura ma con tatto.
-
Lo so, ma non mi dà fastidio il fatto che fingano... a me... a me dà
fastidio lei! - Lo sento sorridere.
-
E' normale... -
-
Non è gelosia... potevo esserlo prima, ma ora so che lui ama me e
che per lei prova al massimo affetto o sensi di colpa. È che lei...
non so... Irina sa com'è e si costruisce in un certo modo con
consapevolezza, volendolo! Non è ipocrita! Per questo mi piace.
Carol no... Carol pretende che con la sua falsa perfezione che ora
costruisce di proposito perchè sa di non esserlo più, di esserlo
davvero, capisci? Lei si sente perfetta solo perchè fa la perfetta.
Irina sa di non essere perfetta e di essere una falsa perfetta. Non
ha la pretesa di esserlo davvero! Non so, mi sa di ipocrita e falsa!
Uno che sa di essere falso e che lo fa di proposito, non lo è
davvero. - E' un pensiero contorto che viene dopo aver annusato il
profumo di caffè.
Iker
sospira e non so cosa capisca perchè poi il sospiro sfocia in
gemito, David deve essere tornato all'attacco.
-
Beh, dai, sono le sette, avete un'ora per prepararvi e catturare Riky
appena esce di casa. Se gli fate capire che siete d'accordo con me,
ve ne pentite! -
David
ride ed Iker acconsente, prima di salutarmi però aggiunge una cosa
al volo.
-
Cris... -
-
Mmm? -
-
Non essere troppo severo con lei, non è facile vivere nelle scarpe
degli altri e tu sei il migliore che può capire questo concetto,
visto quanto ti criticano per motivi infondati. - Sospiro. Come
sempre Iker è Iker.
-
Lo so che hai ragione, ma quando si tratta di lui non ci posso fare
niente, è più forte di me, io... io non sopporto le cose che lo
possono turbare in qualche modo! E lei lo turba! -
-
Dovete trovare il vostro equilibrio ora che Carol sa tutto. -
Conclude calmo ed indulgente.
-
Sì... ma penso che lei finirò sempre più per detestarla! Credo sia
più forte di me! - Iker ridacchia e David chiude la comunicazione.
Sospiro
ripensando al dialogo appena avuto e proprio con Carol e la sua falsa
dolcezza in mente, suonano alla porta. Apro il citofono e guardo il
display della persona che, fuori dal cancello, suona alle sette del
mattino.
E
rimango paralizzato.
Carol!
Oh
cazzo, ed adesso che diavolo faccio?
Che
diavolo ci fa qua?
Per
un momento ho l'istinto di chiamare Riky e chiedergli cosa devo fare,
ma poi mi freno.
Se
sa che Carol è qua la prima cosa che fa è precipitarsi e non può
stare con me, stamattina.
Mi
mordo il labbro e fisso il suo viso mentre torna a suonare. Ha un
sacchetto in mano e sembra la vicina cordiale che tutti vorrebbero
avere.
In
realtà è una serpe, ecco cos'è!
Falsa,
ipocrita e doppiogiochista.
Ok,
Cris, frena. Non è davvero così male, solo che io sono di parte.
Molto di parte.
La
vedo un po' come Ade, il re degli Inferi che tiene il mondo
dell'Aldilà chiuso.
Ma
se pensa di potermi allontanare in qualche modo da Riky si sbaglia di
grosso!
Non
ho idea di che cosa voglia da me ma non ne ho paura. Sono pronto ad
affrontarla.
È
solo la prima volta che succede.
Mi
sta bene.
Fanculo
Carol!
Riky
è mio!
Sono
io che l'ho amato sul serio per quello che era, con tutti i suoi
difetti... difetti che sono stato il primo a scoprire. Sono io che ho
visto il suo vero volto e che ho fatto venire a galla il vero
diamante che aveva dentro.
Io
che lo amo sul serio!
Io
che ho fatto l'impossibile per lui, per aiutarlo, per non perderlo.
Apro
la porta e l'accolgo in mutande come sono, senza turbarmi per nulla
di lei o del fatto che la moglie di Kakà è a casa mia. Se qualcuno
vedesse sai che film si farebbe.
Fortuna
che qua i fotografi non arrivano.
Carol
varca la soglia di casa mia dopo un po' e si ferma appena mi vede
mezzo nudo, io inarco le sopracciglia strafottente senza salutarla,
sono pronto alla guerra che sono convinto sia venuta a fare, ma a
questo punto, memore di tutti gli sguardi micidiali che mi ha sempre
mandato di nascosto in questi ultimi tempi, fa una cosa che mi lascia
senza parole.
Abbassa
lo sguardo ed arrossisce imbarazzata.
Cosa?
Questo
mi smonta immediatamente e la voglia di combattere va completamente a
quel paese.
-
Cosa... cosa c'è? - Chiedo vacillando.
Lei
tossicchia e cerca di dirlo.
-
Ecco... ecco io... ho bisogno di parlarti. So che non ci siamo
rivolti la parola da quando... da quella volta... e mi ero ripromessa
di non farlo mai. Volevo limitarmi a gestire la mia parte di vita in
modo che voi non me la rovinaste però... per farlo davvero ho
bisogno di voi. - A questo punto il gelo mi sale da dentro ed esce
facendomi impallidire. È venuta ad implorarmi di lasciare Riky per
permetterle di ricominciare con lui? Ma lo sa che anche se lo
facessi, e non lo farei mai, lui comunque non l'amerebbe mai? È me
che continuerebbe a chiamare ed implorare, non lei.
Però
poi alza gli occhi, i suoi grandi occhi da cerbiatta, e speranzosa
chiede:
-
Potrei... potrei fare colazione con te mentre te ne parlo? Ho preso
delle brioche! - E' davvero sfacciata... e davvero brava nel
tentativo di impietosirmi! È l'attrice più brava che abbia mai
visto.
Così
le indico di accomodarsi in cucina e ancora profondamente incerto sul
modo in cui io debba pormi, le dico che vado a mettermi qualcosa
addosso.
Quando
torno ha messo su il caffè, si scusa per averlo fatto ed i nervi mi
saltano. Sono stato bravo fino ad ora, non potevo fare di meglio.
-
Senti, smettila con questo atteggiamento da falsa buona e remissiva!
Non ho mai incontrato una con più palle di te! Sii semplicemente te
stessa, trattami come ti va di trattarmi e se devi insultarmi fallo!
So che mi odi! So che per te sono la somma dei tuoi guai e che se io
non esistessi tutto sarebbe perfetto per te! Per cui smettila di
essere tanto carina e gentile! Tu mi stai odiando e non serve che lo
nascondi! Dimmi quello che hai da dirmi! - Carol rimane basita dalla
mia reazione, non aveva ancora fatto niente. Comunque alza le mani e
sgrana ancora di più gli occhi sperando di salvarsi.
-
No tu mi hai frainteso, non verrei mai qua ad insultarti... però ho
bisogno di parlare con te perchè... - Altro sospiro insofferente,
scuoto la testa e alzo gli occhi al cielo.
-
Carol! - Con questo si zittisce e abbassa lo sguardo. Sta in silenzio
per un po' e questo è anche peggio.
Vuole
farmi credere che mi sbaglio di grosso?
Ma
lo so! Io so benissimo che cosa ha dentro, perchè glielo leggevo
negli occhi quando mi guardava in queste settimane.
Non
sono idiota!
Al
silenzio che non sblocca per niente, mi avvicino snervato e
abbassandomi per guardarla in viso e farmi guardare a sua volta, dico
perentorio e senza pietà.
-
Guardami. - Le ordino. Lei lo fa spaventata ed io con occhi sottili e
furiosi, continuo. - Lo so che mi odi. Dillo e sarà il primo passo
verso la vera te stessa che stai cercando. Dimmi quel cazzo che pensi
una volta per tutte. Trattami come vorresti fare. Fallo... perchè
questo falso buonismo mi manda in bestia! Odio le persone false che
si convincono di essere davvero brave e che fanno di tutto per
convincere il mondo! -
Continuo
fino a che lei esplode e mi guarda completamente trasformata, quasi
feroce, una tigre ferita. Altro che cerbiatto. Stringe le mani sul
bordo della cucina a cui è appoggiata per dietro, alza gli occhi e
sono pieni di risentimento e astio, i lineamenti duri come la pietra.
-
Certo che ti odio! Non ho mai odiato niente in vita mia come ho
odiato te! Mi hai rovinato la vita! Se non fossi arrivato ad aprire
gli occhi a Riky non sarebbe successo nulla! Avrebbe ignorato la sua
natura per sempre e sarebbe potuto essere sempre quel ragazzo di cui
mi sono innamorata! Quindi ogni volta che ti vedo vorrei solo
cancellarti! Tu, prepotente, viziato, egoista esemplare di ragazzino
che pensa che solo perchè desidera qualcosa, se la può prendere
schioccando le dita! Tu che non sapevi cos'era l'amore prima di Riky,
che eri vuoto e povero di spirito, prima di Riky. Tu che devi tutto a
lui... ciò che sei, se sei un uomo, se sei qualcuno, se hai un cuore
lo devi a lui, a lui! Tu che me l'hai portato via! - Dice tutto a
denti stretti e sibilando, quasi non la sento, a volte addirittura
ringhia, mi fa paura. Se mi morde mi avvelena. Però non muovo un
passo, rimango davanti a lei e la fisso vittorioso. Sapevo che era
questo che pensava, che era così che voleva guardarmi e trattarmi. E
se potesse mi picchierebbe, ma è troppo educata per farlo.
-
Non hai sbagliato su niente! Ero un'autentica merda e me lo sono
preso per egoismo, però mi ha reso uomo, mi ha dato un'anima ed ora
non esiste niente che non farei per lui. E vuoi sapere una cosa?
Anche se non esistevo non ti avrebbe mai amato sul serio! Un giorno
vi sareste guardati ed avreste capito quanto vuota sarebbe stata la
vostra vita! Perchè io e solo io sono la persona destinata a lui. Ad
essere amato da lui. E nessuno al mondo né ora né mai saprà amarlo
quanto me! E di questo ne sono sicuro! Non intendo cedere di un
passo, Carol. Se eri venuta per impietosirmi e spingermi a mettermi
da parte ti sbagli! Riky ha scelto me e lo farà ogni giorno della
sua vita! - Lo so. Ne sono troppo sicuro e mentre lo dico incisivo e
furioso, trattenendo a stento l'esplosione, Carol è come se si
bloccasse e se vedesse senza il vetro smerigliato che aveva prima
davanti agli occhi.
Da
affilata e severa diventa shockata e sospesa, fino a che mi guarda
senza capire, senza capacitarsene di come io possa avere ragione, in
qualche modo. O di come possa dire queste cose. O non lo so.
A
questo punto si fa forza, si capisce che si costringe e con una
fermezza che comunque trema, dice piano:
-
Sono qua per sapere come hai fatto a tirargli fuori il vero sé
stesso e a far sì che si accettasse... perchè io sono qua che sto
cercando di capire chi sono e come accettarmi prima di rovinare la
sola cosa che mi sia rimasta, la più importante. Ho paura di perdere
i miei figli se non... se non accetto me stessa... se non capisco
come sono... se non trovo il mio equilibrio in questo nuovo caos...
come... come ha fatto Riky. E visto che l'hai aiutato tu, devi dirmi
come hai fatto. - Questo mi sega completamente le gambe perchè mai
avrei pensaro che era qui per questo, ma capisco che è onesta e che
non sta fingendo.
Ok,
ora cosa le dico?
Bella
domanda...
Mi
lascia basito, senza parole, sconvolto. La fisso e lei fissa me e per
un momento vorrei anche non essere stato completamente stronzo. Poi
la mia bocca si apre.
-
Se me l'avessi chiesto un secondo fa ed in un altro modo, ti avrei
detto che sei una falsa ipocrita e che non puoi fare nulla per
questo. - Lei spalanca ancora gli occhi, sta per piangere. Sono un
mostro se mi ci metto. Ma poi mi ammorbidisco. - Vorrei che parlassi
con Irina, avete più cose in comune di quanto sembra... io... sai,
anche lei fa delle cose per apparire in un certo modo preciso. Ma lo
fa apposta, coscientemente. Tu... tu non hai coscienza di te. Non sai
chi sei ma sai ciò che vuoi essere. Però devi capire chi sei
davvero, prima di essere chi vuoi. - Ma che bravo che sono. - Lei ha
trovato il suo equilibrio e penso potrebbe aiutarti. Io non so come
ho fatto... ho solo visto Riky e me ne sono innamorato. Ho solo
lottato per ottenere ciò che volevo più di ogni altra cosa,
cambiando me stesso per primo, scendendo a tutti i compromessi del
mondo pur di averlo, pur di farmi accettare da lui. Io... ho
camminato con lui... è così che siamo arrivati a questo punto. Non
ho fatto niente di speciale. L'ho visto per quel che era e l'ho amato
con tutti i suoi difetti. Così lui è riuscito ad amare sé stesso.
- Non so come mi esca e non so se l'aiuti, in tutta onestà spero di
sì perchè per quanto mi dia fastidio e mi urti, alla fin fine è in
una tarda fase di cambiamento e non è certo facile... non credo
proprio... ma ci siamo passati tutti e l'abbiamo superata. Persino io
sono passato da egoista infantile ad adulto capace di amare.
Se
ce l'ho fatta io... e se ce l'ha fatta Riky... ce la farà anche lei.
Non
ho soluzioni concrete, non so cosa dirle per aiutarla. So solo che
prima o poi capita a tutti qualcosa che ci fa scontrare con la dura
realtà e che ci fa vedere per quel che siamo. Poi accettarci o meno
è tutto un lavoro personale.
La
scelta dell'anello non è facile perchè io vorrei qualcosa pieno di
brillanti ed appariscente, adoro l'oro bianco ed i diamanti piccoli,
vorrei una cosa di questo tipo, enorme.
Però
naturalmente Riky non è tipo da queste cose, è molto discreto nei
gusti e già ha il problema della fede di Carol, se gli presento
questa roba non lo indosserebbe mai!
Sospiro
spazientito mentre vaglio tutti gli anelli ed alla fine viene a
servirmi un gioielliere di quelli super checche a cui manca solo una
scritta in fronte.
È
super effeminato, super gesticolante e super qualunque altra cosa.
Mi
riconosce, mi fa i complimenti, mi lecca alla grande e si capisce che
darebbe un rene per leccarmi davvero ovunque, io paziente aspetto che
finisca col suo orgasmo per poi cominciare.
-
Premetto che non sono qua per me. Ho delle indicazioni precise da
parte di mia sorella che mi ha commissionato un anello particolare da
trovare... solo che mi ha dato degli ordini che proprio non sono di
mia competenza, io ho i gusti completamente diversi. - Vediamo se
sono abbastanza abile da fargliela bere. Penso che da come mi guarda
berrebbe qualunque cosa da me.
Se
è gay e mio fan, sicuramente sa che lo sono anche io, ma non voglio
certo mettermi in piazza così o Riky mi uccide.
-
Ok... spiegami un po' cosa ti ha detto... -
-
Il suo ragazzo è un tipo molto mite e discreto ed ama le cose
discrete. Dunque dovrebbe essere un anello comunque maschile e
comunque non sfarzoso. Però nemmeno una semplice fedina come tutte
le altre. Anche se sfora un po' dallo stampo fedina va bene, perchè
è uno un po' fuori dalle righe, ma non eccentrico. Non so se mi
spiego... - Lui mi osserva con attenzione e forse si perde nel mio
bellissimo viso.
Questo
sistema è perfetto per chi sa che sono gay e che cerco un anello per
il mio ragazzo, perchè lui lo capisce ed io non lo ammetto ma so che
lo sa.
Infatti
penso capisca.
-
Comprendo bene. - Dice infatti. - Niente fede classica, ma niente
cose appariscenti, qualcosa di maschile ed un po' diverso dal solito
anello, un tocco di originalità ma non troppo eccentrico, che al
tempo stesso sappia di discreto ma che abbia un'impronta di chi lo
regala. - Questo ragazzo ha proprio centrato il tutto. Lo guardo con
ammirazione mentre capisco perchè fa questo lavoro e perchè di
solito sono sempre gay.
Loro
sono imbattibili in questo settore.
-
Perfetto! - Dico infatti illuminandomi. Non nominiamo più mia
sorella e il 'lui' del regalo diventa qualcosa di definito e nebuloso
insieme.
Tira
fuori un paio di anelli e sono piuttosto buoni, in effetti ha capito
bene. Potrebbero andare bene per Riky.
-
Ecco, vanno bene ma... sai, io pensavo a qualcosa che anche se è
discreto è meno comune lo stesso... non so, con un particolare che
non si vede spesso. -
-
Escludendo categoricamente brillantini, hai detto... - Dice pensando
mentre apre cassetti e cofanetti. Io annuisco e dopo un po' di
ricerca trova quello che voleva. E che volevo.
Appena
lo vedo capisco che è lui!
Sorrido
a trentadue denti e lo prendo fra le dita infilandomelo. Cosa darei
per averne uno identico e poterlo indossare anche io. Però se
l'avessi avrei la tentazione di metterlo sul serio e non è il caso.
L'anello
è in argento ma sembra acciaio per la forma abbastanza spessa, ma
non troppo. In mezzo c'è una piccola striscia nera. Questo è
quanto. Ma è perfetto perchè è maschile, non sembra una fede, non
è appariscente ma nemmeno troppo comune e lui potrebbe
tranquillamente metterlo.
Mi
emoziono appena lo vedo e sospiro.
-
E' lui! - Si capisce da come lo tengo fra le dita che è per il mio
ragazzo e lui incrocia le mani sotto il mento e sorride estasiato. La
cosa diventa imbarazzante, per cui alla fine decido di liquidarmi da
solo e vado oltre.
È
perfetto.
Quando
glielo darò si scioglierà, poi dovrò solo convincerlo ad
indossarlo. Tanto Carol sa tutto, basta che quando sono insieme in
pubblico abbiano le loro fedi e per il resto è perfetto!
Ora
devo solo aspettare stasera ed il gioco è fatto. Sono sicuro che è
perfetto per lui, che rientra proprio nel suo gusto perchè è
estremamente sobrio!
Come
sono felice, felicissimo!
Non
vedo l'ora.”