CAPITOLO CXII:
LIMITE DI DEMARCAZIONE

Non mi aspettavo tutta questa solidarietà, una volta che tutti sanno cosa sta succedendo.
In effetti, non mi aspettavo nulla, se devo essere onesto.
Mourinho non mi convoca per le prime partite e gli basta poco, a Cris, per partire in quarta.
Temevo che facesse qualcosa e sapevo che non sarebbe bastato fargli promettere di non mettersi in mezzo e non parlare con lui, però il primo punto arriva dopo l'andata di supercoppa contro il Barcellona, quando Cris è fra quelli che fa una pessima prestazione. In effetti tutti la fanno, coi media Mou non è leggero, però ha ragione nel dire che non abbiamo giocato bene.
Io non sono stato convocato, sono rimasto in tribuna.
Non ho detto nulla, non ho cercato il dialogo, aspetto che mio padre risolva qualcosa con il Milan e trovino un accordo, ci stanno lavorando ma ci sono problemi.
Dopo quella partita, Mou grida contro a tutti chiedendo che razza di squadra sia quella e come si fa a giocare così. Gli dice di tutto, furiosamente.
Poi si prende in parte Cris ed è qua che mi preoccupo. Siccome ero allo stadio, dopo la sconfitta sono sceso dai ragazzi per dargli coraggio e sono stato fermato dalle sue urla.
Stavo per farmi avanti quando Mou ha detto a Cris di seguirlo.
Mi metto dietro l'angolo, non è carino da parte mia origliare, ma non voglio che si facciano influenzare dalla mia presenza. Spero sempre che Cris non dica nulla, ma so che se Mou esagera quello non si fermerà.
Io, in tutta onestà, non so cosa sperare. È che non voglio essere la causa della rottura di tutti.
- Si può sapere cosa ti prende? Non ti riconosco più! - Esclama allora. Io sospiro, come fa a chiederglielo? Lo sa bene cosa succede. Se le cerca.
Non vedo l'espressione di Cris ma so bene che faccia fa, lo conosco.
Stringo i pugni mentre risponde trattenendosi a fatica, si sforza di essere educato, ma non le manda a dire.
- Lo sai cos'ho... -
Bene, accontentati di questo.
- I tuoi problemi personali e privati devono rimanere fuori dal calcio, quando scendi in campo non voglio scuse! Tu sei un campione e devi giocare da campione! - Sento che Cris esita e sospira un paio di volte, sta contando mentalmente fino a dieci.
- Posso parlarti con chiarezza? -
- Devi farlo! È questo che voglio! - Risponde subito Mou.
- Non mi piace quello che sta succedendo intorno a Riky, è una cosa che mi sta sull'anima e non posso farci nulla! Lui mi ha fatto promettere di rimanerne fuori, però anche se ci provo non posso non pensarci e preoccuparmi. È questo che mi sta succedendo! Vederlo in tribuna quando il suo posto è in campo, è una cosa che mi manda fuori di testa! Giusto o sbagliato che sia, la motivazione è questa. - Ha parlato calmo e con educazione, vorrei picchiarlo lo stesso ma del resto se uno glielo chiede, lui risponde... Mou se l'è cercata, sapeva cos'aveva. Sa che io e lui stiamo insieme, è la prima cosa che mi ha chiesto e capisco perchè. Sapeva che se mi fosse successo qualcosa, lui l'avrebbe presa male. Non ci possiamo fare niente, è questo che siamo.
- Non sono cose che ti devono influenzare! Finchè non so che fine farà Riky, non lo posso considerare parte della squadra! Ed in ogni caso è una cosa fra me e lui! A voi non deve importare nulla! Dovete solo giocare! - Cris sospira ancora scontento, poi conclude.
- Tu mi hai chiesto cos'ho ed io ti ho risposto. Ho questo. Non posso essere spensierato e felice se a lui succede una cosa simile. È impossibile. Tu fa quello che ritieni giusto, sei l'allenatore. Però io avrò sempre a cuore Riky, in ogni caso. Ci sono certe cose che sono più importanti di altre. -
- E Riky è fra queste? - Cris non risponde ma penso che la sua faccia dica tutto. Lo immagino.
Li vedo sfilare senza aggiungere nulla ed io sospiro scontento.
Cosa sto facendo?
Si può sapere?
Beh, alla fine io non sto facendo nulla. Fanno tutto loro. Posso oppormi ma ho già detto quello che vorrei. Per cui è inutile parlarne.

La volta dopo mi convoca ma non mi mette in formazione, però mi unisco a loro, dormo con Cris e lui si rischiara nettamente. Siamo tutti sorpresi di questa convocazione ma non mi faccio illusioni, lui sì, lui ci spera così come gli altri.
Però va che Cris scende in campo con tutt'altro umore, io me ne sto in panchina e giocano tutti meglio tanto che riescono a recuperare e vincere la supercoppa di Spagna contro il Barcellona.
Non male come risultato.
La cosa sorprendente è che Cris segna ma non esulta.
Comincia la sua crociata. Vedendo che non mi ha messo in campo, è normale.
È coerente con sé stesso, non sarà mai falso. Cosa pretendono? Cosa credono tutti?
Io proprio non capisco. Comunque ha segnato e giocato bene anche senza essere particolarmente felice. Ad ogni modo si è vista la differenza da quando sono convocato a quando non lo sono. In pratica da quando mi ha vicino a lui e dormiamo insieme la notte prima della partita, a quando invece non ci sono.
Comunque sono buono ma non scemo.
Mou mi ha convocato solo per Cris, non aveva certo l'intenzione di farmi giocare.
È per questo che non vado a festeggiare con loro e a prendere coppa e medaglie.
Non è la mia vittoria, questa.
Mi ha usato per manipolare la luna di Cris, mi ha usato come una prostituta per farlo giocare meglio.
C'erano certi momenti in cui Cris mi guardava, guardava me nello specifico, faceva un gran sospiro, io battevo le mani incitandolo e lui andava e faceva meglio. Nell'intervallo mi si è attaccato come fossi il suo salvagente, io l'ho incitato e gli sono stato vicino, ma dentro di me macinavo.
Quanta ipocrisia!
Pensa davvero che non se ne rende conto, Cris?
Infatti quando segna ma non esulta è il primo dei tanti messaggi.
Stai attento, non sai cosa stai per raccogliere, Mourinho. Non ne hai idea.
Tu pensi di essere invincibile, di poter permetterti tutto, anche insultare la gente, colleghi come te. Però sappi che c'è un limite a certe cose.
Questo è un limite preciso.
Finirai per rovinarti da solo.
Quando sono seduto nello spogliatoio, pronto per tornare a Madrid quando i ragazzi avranno finito, una presenza mi fa alzare la testa.
Mi sembra che il gelo cali improvviso, come nei film sul sovrannaturale, quando appare il fantasma e tutto si cristallizza, il fiato si condensa e tu senti un fortissimo senso d'inquietudine.
Rimango seduto dove sono, serio, livido. Non sorrido di circostanza, non cerco pose che onestamente sono stufo di adottare. Rispetto per chi?
Mi hanno insegnato a darlo a tutti a priori. Ma sto giungendo ad una conclusione che non pensavo proprio.
Qualcuno non se lo merita, il rispetto.
- Tu non fai parte della squadra, che sei qua? I tuoi compagni sono fuori a festeggiare e tu nemmeno vai a prendere la medaglia? Cos'è, ti hanno ceduto già al tuo Milan e non lo so? - Come dice 'tuo Milan', con derisione e disgusto.
Respiro piano e a fondo, rimango impassibile, poi senza togliere gli occhi da quello di Mourinho, rispondo calmo e lento.
- Quella non è una medaglia che mi riguarda. -
Penso che persino lui non si potesse aspettare una cosa simile da me. Non sto dando di matto, non sto gridando o facendo piazzate. Però sto buttando giù una maschera. Era una maschera d'educazione a fin di bene, ma se non la vuole, ecco qua Ricardo Kakà.
Lui inarca le sopracciglia mentre mi si avvicina piano, incredulo di quel che ho detto. Infatti con quel suo tono ironico e polemico, dice:
- Come? E a chi riguarda? Allora sei davvero stato ceduto? - Penso che ci speri ardentemente. Io faccio un sorrisino amaro che lo raggela, lo vedo perchè lui toglie quella sua aria strafottente e mi guarda incredulo, fermo.
- Pensi che solo perchè sono una persona gentile, non possa dire le cose come stanno? Che non abbia il coraggio di guardarti negli occhi e dirti quello che penso? - Parlo sempre gentilmente, ma c'è una tensione netta nella mia voce. Sto fermo perchè altrimenti tremerei dalla rabbia, ho paura di me stesso quando sono in quegli stati.
- E allora dillo! Di cosa si tratta? Tu non dici mai quello che pensi! Stai sempre zitto ed ingoi! Mi stupirebbe sentirti dire quello che pensi! Nascondi sempre tutto quello che puoi! - Come gli leggo bene dentro...
- Penso che mi hai usato come una prostituta, oggi. Mi hai convocato per far sì che Cris giocasse bene e ti portasse alla vittoria e così è stato. Penso che tu ora andrai dal presidente a dirgli di non vendermi perchè sai che se me ne andrò, Cris avrà un calo netto perchè non è ancora pronto a separarsi da me. Tu pensavi che lo fosse e quindi mi hai trattato come hai voluto fare sin dal primo istante in cui mi hai visto. Non so se è perchè sei interista ed io milanista ed è un odio recondito di quei tempi, oppure perchè odi le persone semplici e tranquille come me. Qualunque motivo tu abbia, sappi che oggi hai passato un limite di demarcazione e dovresti prepararti alle conseguenze. Conseguenze che, per inciso, avrai di certo. Tu puoi conoscere il calcio e le tattiche, io però conosco le persone che mi circondano. Non ho chiesto niente a nessuno se non di starne fuori. Ma sappi che hai passato il famoso limite e da lì non posso più fare niente. Dovrai assumerti le tue responsabilità per quello che succederà quest'anno. - Visto che si aspettava tutto tranne che questo, rimane proverbialmente senza parole, mi alzo calmo e sempre con una tranquillità pazzesca visto quanto fremo dentro di me, gli vado davanti. Dopo un po' che lo osservo aggiungo placido.
- Comunque sappi che non ti renderò la vita più facile andandomene. Mio padre mi ha detto che non c'è niente da fare col Milan ed io gli ho detto che non voglio andare in altre squadre. -
Mou si riprende e impassibile tenta una risposta in suo stile.
- Per me puoi fare quel che ti pare! Che me ne importa se te ne vai o resti? Sono cazzi tuoi! - Scuoto la testa e faccio un sorriso ancora amaro.
- Credimi... la differenza c'è. La noterai fra un po' di tempo, capirai molto bene qual è questa differenza. - Che se me ne andavo subito, i ragazzi ci rimanevano male ma se la mettevano via e ricominciavano. Ma vedendomi qua, vedendo il modo in cui mi tratterà, scoppierà la guerra e dopo aver parlato con Iker ne ho la conferma.
Tutti, chi più chi meno, faranno qualcosa a modo loro.
Perchè quel limite lui l'ha passato ed ormai non si torna indietro.
- Se ti vedessero ora cambierebbero tutti idea. - Dice mentre gli passo oltre e lui si volta verso di me con l'intento di ferirmi. Mi fermo e calmo mi giro verso di lui con un'aria sempre controllata ed impassibile. Vorrei gridare.
- Io non oso immaginare invece cosa succederebbe se vedessero te... intendo il vero José Mourinho... non quello che si sforza di farsi amare per poter allenare meglio. Intendo quello che non gli importa davvero della squadra ma solo dei titoli e che non guarda in faccia a nessuno. Quello che lecca i giocatori chiave finchè gli servono e poi appena può li scarica senza il minimo rispetto. - Apro la porta, esco e prima di sparire dice gelido guardando dritto davanti a me: - Vi aspetto in corriera... -
Con questo me ne vado.
Penso d'averlo preso in contropiede, non si poteva aspettare che rispondessi e soprattutto non in questo modo. Del resto ognuno ha i suoi limiti, lui ha passato i suoi ed io i miei.
Detto questo, non gli mancherò mai davvero di rispetto, ma quel che andava detto, andava detto.
Deve capire che da qui in poi non avrà sconti da nessuno, perchè stasera ha proprio esagerato.
Convocarmi solo per rigirarsi l'umore di Cris e farlo giocare bene?
Lui è sceso in campo sperando che io entrassi, sperando di vedermi lì con lui, per cui ha giocato con l'entusiasmo che tutto si stesse risolvendo.
Invece ero lì solo per farlo giocare bene senza pensieri per la testa.
Pensa che sia stupido? Pensa che ora non l'abbia capito?
Pensa che gliela farà passare liscia?
Andiamo... non conosce bene Cris.
Se José Mourinho arriverà a pentirsi di qualcosa della sua illustre carriera, sarà proprio di quest'ultimo anno che prevedo negativo al massimo.
Tanto non cambierà mai idea su di me, non tornerà mai sui suoi passi e questa sarà la sua rovina. Non perchè io gli porto la vittoria o cose simili, ma perchè questa sua posizione ingiusta provoca una frattura.
È il modo in cui mi tratta e mi mette da parte, che non va bene. Poteva farlo con rispetto e dignità, ma lui non guarda in faccia nessuno... e raccoglierà quello che semina.

Cris è il primo a salire, non mi ha scritto ma sapeva dove mi avrebbe potuto trovare.
Ho gli occhi chiusi e la musica alle orecchie, cerco di calmarmi mentre ripenso a quello che gli ho detto.
Si siede accanto a me, mi prende la mano e intreccia le dita alle mie. Non fa altro perchè da fuori potrebbero vederci, non si è mai troppo sicuri all'esterno, anche se siamo dentro.
Apro gli occhi e mi tolgo la musica dalle orecchie, mi giro verso di lui e faccio un sorriso tirato, mi impegno ma non esce niente di particolarmente buono. Lui increspa la fronte, era comunque poco felice in generale ma a questa mia espressione si lascia andare.
- Riky? -
Mi chiede infatti. Mi strofino le labbra cercando le parole giuste per spiegare quello che ho fatto e che sicuramente mai e poi mai penserebbe possibile. Io che faccio una cosa simile?
- Ero negli spogliatoi ad aspettare che prendeste le medaglie quando Mou è venuto a vedere perchè non c'ero. - Qua Cris fa un'espressione sorpresa e poi ansiosa.
- E cosa vi siete detti? - E' sempre spaventato dal fatto che qualcuno osi troppo con me, ma ormai sono grande ed ho imparato come si fa a cavarsela da soli. Grazie a Cris.
- Gli ho detto che ho capito quello che ha fatto e che non mi è piaciuto, quel titolo non mi appartiene. - Silenzio, Cris non stacca gli occhi da me, sa che c'è altro, così gli racconto il dialogo e solo alla fine sospira scuotendo il capo.
- Non mi è piaciuto nemmeno a me, l'ho odiato un sacco mano a mano che andavano avanti i minuti e vedevo che non ti faceva scaldare. Non capisco proprio. Se tu avessi problemi fisici è un conto, ma stai bene ed hai dimostrato di essere in forma, quest'estate che ti ha fatto fare le amichevoli. Hai segnato, hai fatto segnare... come può dire che non sei in forma? - Potremmo parlarne per sempre.
- Non è una questione tecnica. Lui dice che comunque ormai ho perso il mio livello e che in squadra ci sono moltissimi altri migliori di me. Che sia vero o meno non è per questo che lui mi tiene davvero da parte. È una cosa personale! Non gli sono mai piaciuto! Magari gli piacciono i tipi più ribelli di me, adorava Ibra, no? - Non dico che ora adora lui perchè penso che la sua sia solo convenienza. Provo a dire qualcosa per dare un senso a tutto ciò, ma non ne usciremo mai.
Cris sospira ancora scuotendo il capo, quindi appoggia la nuca all'indietro sullo schienale alto e si lascia andare alla stanchezza.
- Anche io gli avevo detto una cosa qualche giorno fa... -
- L'ho sentita... - Mormoro piano. Lui non se la prende, credo se l'aspettasse. In qualche modo so sempre tutto quello che lo riguarda.
- Non sono ipocrita e non inizierò ora. Sono coerente con me stesso. Non posso essere felice quando ci sono tante tensioni all'interno della squadra, specie se derivano tutte da problemi che ti riguardano. Lui lo sa bene, ma gliel'ho detto e da qui in poi si gestisca come meglio crede. Se pensa che gioirò quando gioco solo perchè gioco bene si sbaglia di grosso. Farò il mio dovere, ma non sarò mai contento. Finchè le cose con te stanno così, non lo sarò mai. - E' categorico e non pretendo più di fargli cambiare idea. È inutile. Ognuno fa le sue scelte che devono essere portate avanti a tutti i costi.
- Mio padre ha detto che con il Milan non c'è niente da fare. A momenti il mercato si chiude ed io resterò qua. Spero solo che lui cambi idea, perchè ho paura che sto per perdere un anno di calcio. - Mi esprimo liberamente e la sua presa aumenta sulla mia mano, lo sento spaventato dalla stessa cosa, smarrito.
- Dovevi chiedergli di mandarti ovunque pur di farti andare via... - So che gli pesa perchè non è pronto a separarsi da me. Alla fine tiro la mano con la sua e giro la testa verso di lui, fa altrettanto, ci guardiamo, ci avviciniamo fin quasi a baciarci e mentre gli altri arrivano e si siedono tutti allegri, sussurro.
- Sono io a non essere davvero pronto a lasciarti. Potevo farcela se fossi tornato al Milan. Ma non posso separarmi da te per andare in un altro posto estraneo. Non potrei mai. - Lui si perde nei miei occhi così come io faccio coi suoi, ci sorridiamo sollevati ed è il primo momento sereno e di pace di questa lunghissima serata. Santo cielo, hanno vinto la supercoppa di Spagna contro il Barcellona. Come è possibile non essere più felici di così?
È proprio vero. Ci sono altre cose che contano nella vita, persino per un calciatore.

Dopo di questo, iniziano le discussioni con un Iker che cerca sempre di non mancare davvero di rispetto, ma che mi difende e dice quel che pensa e con Sergio che invece il rispetto lo manca senza problemi.
Cominciano così le panchine anche per loro e la guerra si allarga.
Solo che se per Iker manca un portiere valido a sostituirlo e non può davvero fare sempre a meno di lui, con Sergio la questione è diversa perchè Mou scopre letteralmente Rafael Varane che si rivela un ottimo difensore centrale.
La cosa finisce con Iker e Sergio che discutono sul da farsi, io che convinco Sergio a non esagerare e Pepe e Celo che si mettono in mezzo.
Apriti cielo.
Con questo cominciano le panchine anche per loro. A turno, insomma, tutti vengono a farmi compagnia. Persino Mesut che non si mette mai in mezzo esprime un parere sul fatto che, in base agli ultimi allenamenti, io sembravo più in forma di lui e finisce a farmi compagnia. Con questo Sergio torna a polemizzare indossando la maglia di Mesut sotto la propria, che si vede chiaramente. Risultato? Di nuovo Sergio vicino a me.
La costante sono io, così come che Cris resta sempre là davanti. Cambia tutti ma non lui.
Ovvio, non è scemo. Sa che non può fare a meno di lui.
Karim lo alterna a Gonzalo e non gli fa mai fare a nessuno dei due una partita di novanta minuti, Sergio e Pepe li alterna a Rafa, Celo lo alterna a Fabio, a seconda di chi polemizza o lo guarda più male nel momento. Su Iker sta meditando vendetta... perchè so che è così che sta facendo...
Appena avrà un valido sostituto ti dico io che fine fa Iker, aspetta solo una scusa.
Angel è il solo che non gli va mai davvero contro, non che Mesut e Sami l'abbiano mai fatto davvero, Mesut ha detto mezza parola una volta ma tanto gli è bastata anche se poi non ha più detto nulla. Perchè Mou ha capito da che parte sono e se può li punisce comunque. Anche se si salvano perchè sono tedeschi e non si mettono in mezzo a nulla di natura.
La situazione degenera sempre più per tutti a turno.
Xabi è troppo intelligente per fare una brutta fine, lui si è espresso chiaramente contro Mou ed il suo sistema privo di senso, però non gli dirà mai nulla. Non è nel suo carattere.
Però le frecciatine subdole le tira.
Di quelle che uno non sa se sono rivolte a te o cosa. Del tipo: la squadra gioca male per colpa di uno di quei suoi cambi da punizione e Xabi passandogli davanti lo guarda e si mette un dito nell'occhio. Ora uno può pensare che avesse un moscerino dentro. Oppure che stesse dicendo a Mou che deve smetterla di fare il cieco e di aprire gli occhi!
Insomma, lui è davvero abile, mi piace il suo stile.

In pratica le cose si muovono piano piano in questa direzione sempre più tesa, chi più chi meno dimostra il suo dissenso verso la questione che sta sbocciando ed io personalmente penso che più che per me, sia una cosa di principio contro il mister in sé, perchè non si sta comportando bene. Al mio posto poteva esserci chiunque. Sta dimostrando di essere stato falso perchè mi ha sempre aiutato e sostenuto quando stavo male, ora che sto bene e non ha motivi per tenermi fuori, ha dovuto calare la maschera e dirmi in faccia che non gli piaccio. Però non è giusto e non è coerente. Deve valutarmi con obiettività e dire se davvero gli altri meritano più o meno di me.
In ogni caso sta facendo il dittatore, è un disastro. Sta perdendo di vista l'obiettivo di chi fa calcio, ovvero giocare, divertirsi e vincere. Lui ora tutto quello a cui pensa è dare lezioni a destra e a manca ed infatti stiamo perdendo punti dal Barcellona in modo davvero imbarazzante. Le cose possono anche peggiorare, visto che c'è di mezzo pure la Champions League.
Su questo sfondo, Cris fa la sua seconda mossa.
All'ennesima panchina che mi rifila e all'ennesima partita dove lui segna ma non esulta in modo davvero chiaro, uscendo si ferma davanti a tutti i microfoni che trova quando di solito ne concede uno a stento.
Si ferma e dice testuali parole che rimarranno incise indelebili nella mia mente, perchè questo è il suo modo di lottare per me e lo sta facendo in modo da non rompere davvero la promessa che mi ha fatto. Non affronta Mourinho in modo diretto, non ci sono vere guerre di mezzo con lui.
Però è la dichiarazione d'amore più grande che potesse farmi e la fa in diretta mondiale.
- Non esulto perchè non sono felice. Sono triste. Non è una questione di soldi e nemmeno personale, è una cosa interna alla squadra ed i diretti interessati sanno. Però non è una situazione che mi fa felice, perciò non esulto. - Ripete il concetto di essere triste molte volte e questo mi paralizza, giuro che non mi aspettavo una cosa simile.
Dire al mister che non è contento di quello che succede è un conto, non esultare ai goal è un altro. Ma dire al mondo intero che non è felice per una situazione interna alla squadra quando ad avere problemi qua siamo solo io col mister... beh, questo è decisamente molto!
Tutti hanno fatto qualcosa a modo loro, Iker e Sergio sono quelli che si sono schierati ed esposti di più. Cris fin'ora era rimasto a margine, ma penso che ci sia qualcos'altro da cui devo guardarmi, credo che da ora ne vedremo molte di più.
Questa si chiama guerra fredda, ma io ho paura che un giorno si trasformerà in una guerra nucleare perchè io conosco Cris.

A casa ci ritroviamo dopo esserci separati per prendere le rispettive macchine. Stiamo o da lui o da me, dipende.
Oggi vado io da lui, appena entro la prima cosa che faccio è andare da lui che sta ai fornelli. Di solito ha governante che fa anche da cuoca, lui non si cucina e non fa nulla da solo. Però quando sa che ci sono io ed ultimamente capita molto spesso, la fa venire solo quando non siamo in casa. Altrimenti andiamo da me.
Stasera siamo qua e lui pensa di cucinare qualcosa, un profumo di aglio e spezie mi fa capire che aveva della carne in marinatura. Questo non mi distrae. Di solito funzionerebbe, lui che cucina? È una rarità!
Però ora arrivo diretto, lo prendo per le spalle, lo giro, gli afferro il viso fra le mani e con lui che rimane basito e spiazzato per la mia reazione decisa, lo bacio. Niente lingua, solo le labbra sulle sue, ben schiacciate. Non respiro, chiudo gli occhi e assaporo questo istante.
L'istante in cui lui continua a fare tutto quello che può per me, a stupirmi, a dichiararmi quanto mi ama.
Potrebbe arrivare a farlo. A dirlo chiaramente.
Amo Riky, tutto quel che faccio è sempre per lui. Ed anche lui... quest'anno resterà e lo passerà d'inferno e tutto perchè non era pronto a lasciarmi di già!
Lo so che vorrebbe dirlo.
Però si trattiene perchè sa che ne morirei, sebbene anche io vorrei. Comunque lo dichiara a modo suo. Senza fare nomi ma essendo chiaro.
Quando mi separo ho la fronte sulla sua, lui non tocca nulla perchè ha le mani tutte sporche e la griglia aperta che si scalda.
- E questo? - Sorrido divertito, sorprendendo me stesso per primo.
- Lo sai per cos'è! - Esclamo. Lui ridacchia.
- Pensavo ce l'avessi con me, che mi avresti detto di tutto, che non dovevo... - Scuoto la testa e sospiro buttando giù la maschera con stanchezza e sollievo insieme.
- La verità è che sono felice d'averti dalla mia parte e lo sono ancora di più se lotti per me a modo tuo. Lo stai facendo nel modo giusto. Questo ti porterà contro tutti i media e miliardi di linguacce che maligneranno sul vero motivo della tua tristezza... Iniesta che si è preso il premio come miglior giocatore dell'anno, il tuo stipendio che è inferiore a quello di non so bene chi e chissà quali altre malignità. Però io so quanto è stato altruista invece quel che hai fatto. So cosa c'è dietro e so quanto ti è costato non dire nomi e cognomi per preservarmi a modo tuo. E ti ringrazio per quello che stai facendo. So che ti costa farlo così, a modo mio e non a modo tuo. Però sono fiero di te. Perchè sei cresciuto tanto e sono orgoglioso di te, sono così contento di essere il tuo compagno che non hai idea! - Lo dico tenendo gli occhi chiusi ed usando un fiume di parole inarrestabile, lui sorride, lo sento che sorride. Vorrebbe abbracciarmi ma non può perchè mi sporca. Quindi lo bacio di nuovo fino a che non trova la voce per rispondermi, è emozionato, ma figurati io...
- So che mi ami e volevo dimostrarlo in qualche modo, senza però andare contro il tuo modo di vedere le cose. Perchè so quanto sono importanti per te. Però anche per me era importante dare questo messaggio. Non importa cosa penseranno, non importa proprio... io dovevo dirlo. -
Però tutti sappiamo che se Mou lo cercherà per un chiarimento, Cris non gliele manderà a dire, ma in quel caso se le sarà cercato.
Non so quanto potrà andare davvero avanti questo labile equilibrio, onestamente.
- Grazie. - Dico allora baciandolo ancora, stringendolo anche al suo posto.
Solo ora vedo quanto avanti siamo arrivati. L'anno scorso non riuscivamo a vivere separati, eravamo fermi al punto di tre anni prima, non eravamo cresciuti e maturati, eravamo così dipendenti uno dall'altro. Ed ora guarda. Ora guarda qua... affrontiamo le nostre battaglie e ce la facciamo anche da soli. Le facciamo nel modo migliore. Siamo due persone mature capaci di vivere ognuno per conto proprio ma che insieme sono più forti, sereni e felici.
Era questo che volevo. Era questo punto. Ora dobbiamo stabilizzarci, dobbiamo consolidarci fino a che saremo pronti per vivere anche distanti.
L'anno scorso non ce l'avremmo mai fatta, mai. Quest'anno potremmo ma è meglio aspettare.
Io penso che il prossimo ce la faremmo. Avremmo la maturità necessaria per farcela, la consapevolezza granitica che fra noi non cambierà niente. Nessuna paura, nessun timore. Solo certezze.


Da qui in poi comincia la famosa guerra fredda, nessuno parla in modo chiaro in faccia a nessun altro, c'è una specie di falso quieto vivere dove ci si parla per dovere, ma al di là di questo, non c'è niente di cui spartire. Siamo all'inizio dell'anno di calcio, ma sembra che questa sarà l'impostazione dell'anno intero.
Iker ha diverse discussioni col mister, ma cerca sempre di fermarsi in tempo, Sergio non ce la fa. Insomma. Tutto come sempre.
Vedo Cris abbastanza sotto controllo. Dico abbastanza perchè in effetti con lui non puoi mai sapere.
Sembra una bomba pronta ad esplodere.
Lo vedo ogni volta che si avvicina il mister che tende i muscoli, quando parlano insieme lui ha la vena della tempia in rilievo e significa che ha la pressione alle stelle. Quando se ne va indurisce sempre un sacco la sua espressione. Io osservo tutto da lontano, pronto ad intervenire, sperando che non serva. Ma è come se sapessi che in ogni caso succederà ed in ogni caso non potrò evitarlo, non potrò fare niente.
Quando il mister dice ai microfoni con la sua solita aria polemica, dopo una brutta prestazione della squadra:
-Ci sono certe persone che pensano che il calcio non sia la cosa più importante! - Mi viene da ridere.
Riconoscerei le sue parole fra mille!
È unico!
Scuoto la testa e non dico più nulla, a questo punto a cosa serve?
Penso che riproverò ad andare via a Gennaio, sono passati dei mesi, non ho giocato, sto perdendo troppo tempo e sono i miei ultimi anni a calcio, sono i più importanti. Prima ho avuto tanti infortuni, sono rimasto molto indietro. Non posso stare così tanto fermo. Se continua davvero a non farmi giocare, a Gennaio ci riproverò ad andarmene, solo che resto dell'idea che sarebbe traumatico andare in un'altra squadra al di là del Milan. Già mi separo da Cris, se poi vado in una nuova squadra come penso di riprendermi? Ho bisogno di amore e sostegno per esprimermi al meglio e qua ce la faccio, quando posso dimostrarlo, solo grazie a Cris. Quest'anno ancora non ho potuto, ma in questi anni passati sì ed è andata così. Io ce l'ho fatta grazie al grande sostegno di Cris. Per questo dico ok cambiare ed andare dove mi farebbero giocare, ma deve essere un posto in cui mi adorano. So che è egocentrico da parte mia, ma mi conosco, sono emotivo, non ce la farei.
Per cui il Milan è la sola spiaggia alternativa.
A Gennaio ci riproverò. Cosa posso sperare se non questo?
Fra me e Cris le cose si sono rinforzate molto, non è l'ideale separarci ma è meglio di prima, adesso abbiamo avuto tempo per elaborare la cosa ed accettarla.
Ovviamente le cose non vanno mai come uno pianifica. Figurarsi.
Del resto capire che José e Cris si sono parlati è un conto, sapere cosa si sono detti è tutt'altra cosa.
Forse dovevo fermarmi a realizzarlo, ma non vedendo spargimenti di sangue non ho pensato servisse. Non posso tenerlo al guinzaglio, no?
Ma, come dico sempre, Cris non smetterà mai di sorprendermi.
Perchè cado letteralmente dalla sedia quando sento che sono convocato per l'amichevole-piccolo torneo della prossima settimana, al contrario di Cris che è spedito in tribuna.
È qua che capisco che si sono decisamente parlati e non solo. Perchè abbiamo fatto altre amichevoli e partite di serie Z dall'inizio dell'anno, ma Cris era sempre convocato ed io no o se lo ero, non giocavo.
Ora la linea di partenza dice che io giocherò e non me ne capacito. Anche se è una partita che per Mou non conta, precedentemente non mi aveva mai messo comunque in campo per principio. Mai, quest'anno. E soprattutto... Cris in tribuna al posto mio?
Sul serio?
Cosa cavolo hanno combinato quei due?! Cosa ha fatto Cris?”

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E' vero che...
E' vero che l'andata di supercoppa hanno giocato male ed al ritorno bene, è vero che all'andata Riky era in tribuna e Cris ha giocato malissimo, al ritorno era in panchina e Cris ha giocato bene, ma non ha esultato al goal. Cris per i primi mesi della stagione gioca, bene o male che sia, segna, ma non esulta mai. Ad un certo punto cerca i microfoni di diverse emittenti televisive e dice proprio quelle parole che ho citato. Che è triste e che non esulta per questo. Per una condizione interna della squadra, non è una questione di soldi o personale. I diretti interessati sanno. Ovviamente scoppia il putiferio perchè prima dicono che è perchè Iniesta è stato eletto miglior giocatore di non so che, poi visto che è una cavolata, dicono che Cris è triste perchè prende poco rispetto ad altri che prendono di più. Ovviamente non dicono poi che Cris rifiuta il rinnovo del contratto per un sacco di volte, in quel periodo ed anno. Un rinnovo che gli proponeva di andare a 17 mln invece che restare ai 12 che aveva. Non viene mai detto, chi lo segue lo sa perchè si prende la briga di avere le notizie di prima mano. In ogni caso le cose stanno così.
La squadra non convince e comincia a perdere punti su punti, ma è anche colpa delle sostituzioni e delle panchine punitive di Mou che spesso tiene fuori gente non perchè non è in forma, ma perchè ha osato esprimere un parere contrario al suo. In breve, Mou instaura un regima dittatoriale dove uno gioca solo se sta zitto e non esprime pareri contrari ai suoi. Ovviamente questo significa disastro. Iker discute spesso, si sa che ci sono tensioni ed è assurdo perchè è una personcina gentile che sta fuori dai guai. Però non essendoci un valido portiere sostituto, Mou deve per forza farlo giocare lo stesso, mentre tutti ruotano, Pepe, Sergio, Marcelo, Fabio, persino Mesut che è sempre stato il suo preferito... insomma, è un disastro!
Ad un certo punto Mou se ne esce con queste parole, che ricordo molto bene.
'Ci sono giocatori che pensano che il calcio non sia la cosa più importante'.
Ebbene, chiaramente deriva da una discussione con qualche giocatore. E chi in quel periodo dichiarava di essere triste? Cristiano!