CAPITOLO
CXII:
LIMITE
DI DEMARCAZIONE
“Non
mi aspettavo tutta questa solidarietà, una volta che tutti sanno
cosa sta succedendo.
In
effetti, non mi aspettavo nulla, se devo essere onesto.
Mourinho
non mi convoca per le prime partite e gli basta poco, a Cris, per
partire in quarta.
Temevo
che facesse qualcosa e sapevo che non sarebbe bastato fargli
promettere di non mettersi in mezzo e non parlare con lui, però il
primo punto arriva dopo l'andata di supercoppa contro il Barcellona,
quando Cris è fra quelli che fa una pessima prestazione. In effetti
tutti la fanno, coi media Mou non è leggero, però ha ragione nel
dire che non abbiamo giocato bene.
Io
non sono stato convocato, sono rimasto in tribuna.
Non
ho detto nulla, non ho cercato il dialogo, aspetto che mio padre
risolva qualcosa con il Milan e trovino un accordo, ci stanno
lavorando ma ci sono problemi.
Dopo
quella partita, Mou grida contro a tutti chiedendo che razza di
squadra sia quella e come si fa a giocare così. Gli dice di tutto,
furiosamente.
Poi
si prende in parte Cris ed è qua che mi preoccupo. Siccome ero allo
stadio, dopo la sconfitta sono sceso dai ragazzi per dargli coraggio
e sono stato fermato dalle sue urla.
Stavo
per farmi avanti quando Mou ha detto a Cris di seguirlo.
Mi
metto dietro l'angolo, non è carino da parte mia origliare, ma non
voglio che si facciano influenzare dalla mia presenza. Spero sempre
che Cris non dica nulla, ma so che se Mou esagera quello non si
fermerà.
Io,
in tutta onestà, non so cosa sperare. È che non voglio essere la
causa della rottura di tutti.
-
Si può sapere cosa ti prende? Non ti riconosco più! - Esclama
allora. Io sospiro, come fa a chiederglielo? Lo sa bene cosa succede.
Se le cerca.
Non
vedo l'espressione di Cris ma so bene che faccia fa, lo conosco.
Stringo
i pugni mentre risponde trattenendosi a fatica, si sforza di essere
educato, ma non le manda a dire.
-
Lo sai cos'ho... -
Bene,
accontentati di questo.
-
I tuoi problemi personali e privati devono rimanere fuori dal calcio,
quando scendi in campo non voglio scuse! Tu sei un campione e devi
giocare da campione! - Sento che Cris esita e sospira un paio di
volte, sta contando mentalmente fino a dieci.
-
Posso parlarti con chiarezza? -
-
Devi farlo! È questo che voglio! - Risponde subito Mou.
-
Non mi piace quello che sta succedendo intorno a Riky, è una cosa
che mi sta sull'anima e non posso farci nulla! Lui mi ha fatto
promettere di rimanerne fuori, però anche se ci provo non posso non
pensarci e preoccuparmi. È questo che mi sta succedendo! Vederlo in
tribuna quando il suo posto è in campo, è una cosa che mi manda
fuori di testa! Giusto o sbagliato che sia, la motivazione è questa.
- Ha parlato calmo e con educazione, vorrei picchiarlo lo stesso ma
del resto se uno glielo chiede, lui risponde... Mou se l'è cercata,
sapeva cos'aveva. Sa che io e lui stiamo insieme, è la prima cosa
che mi ha chiesto e capisco perchè. Sapeva che se mi fosse successo
qualcosa, lui l'avrebbe presa male. Non ci possiamo fare niente, è
questo che siamo.
-
Non sono cose che ti devono influenzare! Finchè non so che fine farà
Riky, non lo posso considerare parte della squadra! Ed in ogni caso è
una cosa fra me e lui! A voi non deve importare nulla! Dovete solo
giocare! - Cris sospira ancora scontento, poi conclude.
-
Tu mi hai chiesto cos'ho ed io ti ho risposto. Ho questo. Non posso
essere spensierato e felice se a lui succede una cosa simile. È
impossibile. Tu fa quello che ritieni giusto, sei l'allenatore. Però
io avrò sempre a cuore Riky, in ogni caso. Ci sono certe cose che
sono più importanti di altre. -
-
E Riky è fra queste? - Cris non risponde ma penso che la sua faccia
dica tutto. Lo immagino.
Li
vedo sfilare senza aggiungere nulla ed io sospiro scontento.
Cosa
sto facendo?
Si
può sapere?
Beh,
alla fine io non sto facendo nulla. Fanno tutto loro. Posso oppormi
ma ho già detto quello che vorrei. Per cui è inutile parlarne.
La
volta dopo mi convoca ma non mi mette in formazione, però mi unisco
a loro, dormo con Cris e lui si rischiara nettamente. Siamo tutti
sorpresi di questa convocazione ma non mi faccio illusioni, lui sì,
lui ci spera così come gli altri.
Però
va che Cris scende in campo con tutt'altro umore, io me ne sto in
panchina e giocano tutti meglio tanto che riescono a recuperare e
vincere la supercoppa di Spagna contro il Barcellona.
Non
male come risultato.
La
cosa sorprendente è che Cris segna ma non esulta.
Comincia
la sua crociata. Vedendo che non mi ha messo in campo, è normale.
È
coerente con sé stesso, non sarà mai falso. Cosa pretendono? Cosa
credono tutti?
Io
proprio non capisco. Comunque ha segnato e giocato bene anche senza
essere particolarmente felice. Ad ogni modo si è vista la differenza
da quando sono convocato a quando non lo sono. In pratica da quando
mi ha vicino a lui e dormiamo insieme la notte prima della partita, a
quando invece non ci sono.
Comunque
sono buono ma non scemo.
Mou
mi ha convocato solo per Cris, non aveva certo l'intenzione di farmi
giocare.
È
per questo che non vado a festeggiare con loro e a prendere coppa e
medaglie.
Non
è la mia vittoria, questa.
Mi
ha usato per manipolare la luna di Cris, mi ha usato come una
prostituta per farlo giocare meglio.
C'erano
certi momenti in cui Cris mi guardava, guardava me nello specifico,
faceva un gran sospiro, io battevo le mani incitandolo e lui andava e
faceva meglio. Nell'intervallo mi si è attaccato come fossi il suo
salvagente, io l'ho incitato e gli sono stato vicino, ma dentro di me
macinavo.
Quanta
ipocrisia!
Pensa
davvero che non se ne rende conto, Cris?
Infatti
quando segna ma non esulta è il primo dei tanti messaggi.
Stai
attento, non sai cosa stai per raccogliere, Mourinho. Non ne hai
idea.
Tu
pensi di essere invincibile, di poter permetterti tutto, anche
insultare la gente, colleghi come te. Però sappi che c'è un limite
a certe cose.
Questo
è un limite preciso.
Finirai
per rovinarti da solo.
Quando
sono seduto nello spogliatoio, pronto per tornare a Madrid quando i
ragazzi avranno finito, una presenza mi fa alzare la testa.
Mi
sembra che il gelo cali improvviso, come nei film sul sovrannaturale,
quando appare il fantasma e tutto si cristallizza, il fiato si
condensa e tu senti un fortissimo senso d'inquietudine.
Rimango
seduto dove sono, serio, livido. Non sorrido di circostanza, non
cerco pose che onestamente sono stufo di adottare. Rispetto per chi?
Mi
hanno insegnato a darlo a tutti a priori. Ma sto giungendo ad una
conclusione che non pensavo proprio.
Qualcuno
non se lo merita, il rispetto.
-
Tu non fai parte della squadra, che sei qua? I tuoi compagni sono
fuori a festeggiare e tu nemmeno vai a prendere la medaglia? Cos'è,
ti hanno ceduto già al tuo Milan e non lo so? - Come dice 'tuo
Milan', con derisione e disgusto.
Respiro
piano e a fondo, rimango impassibile, poi senza togliere gli occhi da
quello di Mourinho, rispondo calmo e lento.
-
Quella non è una medaglia che mi riguarda. -
Penso
che persino lui non si potesse aspettare una cosa simile da me. Non
sto dando di matto, non sto gridando o facendo piazzate. Però sto
buttando giù una maschera. Era una maschera d'educazione a fin di
bene, ma se non la vuole, ecco qua Ricardo Kakà.
Lui
inarca le sopracciglia mentre mi si avvicina piano, incredulo di quel
che ho detto. Infatti con quel suo tono ironico e polemico, dice:
-
Come? E a chi riguarda? Allora sei davvero stato ceduto? - Penso che
ci speri ardentemente. Io faccio un sorrisino amaro che lo raggela,
lo vedo perchè lui toglie quella sua aria strafottente e mi guarda
incredulo, fermo.
-
Pensi che solo perchè sono una persona gentile, non possa dire le
cose come stanno? Che non abbia il coraggio di guardarti negli occhi
e dirti quello che penso? - Parlo sempre gentilmente, ma c'è una
tensione netta nella mia voce. Sto fermo perchè altrimenti tremerei
dalla rabbia, ho paura di me stesso quando sono in quegli stati.
-
E allora dillo! Di cosa si tratta? Tu non dici mai quello che pensi!
Stai sempre zitto ed ingoi! Mi stupirebbe sentirti dire quello che
pensi! Nascondi sempre tutto quello che puoi! - Come gli leggo bene
dentro...
-
Penso che mi hai usato come una prostituta, oggi. Mi hai convocato
per far sì che Cris giocasse bene e ti portasse alla vittoria e così
è stato. Penso che tu ora andrai dal presidente a dirgli di non
vendermi perchè sai che se me ne andrò, Cris avrà un calo netto
perchè non è ancora pronto a separarsi da me. Tu pensavi che lo
fosse e quindi mi hai trattato come hai voluto fare sin dal primo
istante in cui mi hai visto. Non so se è perchè sei interista ed io
milanista ed è un odio recondito di quei tempi, oppure perchè odi
le persone semplici e tranquille come me. Qualunque motivo tu abbia,
sappi che oggi hai passato un limite di demarcazione e dovresti
prepararti alle conseguenze. Conseguenze che, per inciso, avrai di
certo. Tu puoi conoscere il calcio e le tattiche, io però conosco le
persone che mi circondano. Non ho chiesto niente a nessuno se non di
starne fuori. Ma sappi che hai passato il famoso limite e da lì non
posso più fare niente. Dovrai assumerti le tue responsabilità per
quello che succederà quest'anno. - Visto che si aspettava tutto
tranne che questo, rimane proverbialmente senza parole, mi alzo calmo
e sempre con una tranquillità pazzesca visto quanto fremo dentro di
me, gli vado davanti. Dopo un po' che lo osservo aggiungo placido.
-
Comunque sappi che non ti renderò la vita più facile andandomene.
Mio padre mi ha detto che non c'è niente da fare col Milan ed io gli
ho detto che non voglio andare in altre squadre. -
Mou
si riprende e impassibile tenta una risposta in suo stile.
-
Per me puoi fare quel che ti pare! Che me ne importa se te ne vai o
resti? Sono cazzi tuoi! - Scuoto la testa e faccio un sorriso ancora
amaro.
-
Credimi... la differenza c'è. La noterai fra un po' di tempo,
capirai molto bene qual è questa differenza. - Che se me ne andavo
subito, i ragazzi ci rimanevano male ma se la mettevano via e
ricominciavano. Ma vedendomi qua, vedendo il modo in cui mi tratterà,
scoppierà la guerra e dopo aver parlato con Iker ne ho la conferma.
Tutti,
chi più chi meno, faranno qualcosa a modo loro.
Perchè
quel limite lui l'ha passato ed ormai non si torna indietro.
-
Se ti vedessero ora cambierebbero tutti idea. - Dice mentre gli passo
oltre e lui si volta verso di me con l'intento di ferirmi. Mi fermo e
calmo mi giro verso di lui con un'aria sempre controllata ed
impassibile. Vorrei gridare.
-
Io non oso immaginare invece cosa succederebbe se vedessero te...
intendo il vero José Mourinho... non quello che si sforza di farsi
amare per poter allenare meglio. Intendo quello che non gli importa
davvero della squadra ma solo dei titoli e che non guarda in faccia a
nessuno. Quello che lecca i giocatori chiave finchè gli servono e
poi appena può li scarica senza il minimo rispetto. - Apro la porta,
esco e prima di sparire dice gelido guardando dritto davanti a me: -
Vi aspetto in corriera... -
Con
questo me ne vado.
Penso
d'averlo preso in contropiede, non si poteva aspettare che
rispondessi e soprattutto non in questo modo. Del resto ognuno ha i
suoi limiti, lui ha passato i suoi ed io i miei.
Detto
questo, non gli mancherò mai davvero di rispetto, ma quel che andava
detto, andava detto.
Deve
capire che da qui in poi non avrà sconti da nessuno, perchè stasera
ha proprio esagerato.
Convocarmi
solo per rigirarsi l'umore di Cris e farlo giocare bene?
Lui
è sceso in campo sperando che io entrassi, sperando di vedermi lì
con lui, per cui ha giocato con l'entusiasmo che tutto si stesse
risolvendo.
Invece
ero lì solo per farlo giocare bene senza pensieri per la testa.
Pensa
che sia stupido? Pensa che ora non l'abbia capito?
Pensa
che gliela farà passare liscia?
Andiamo...
non conosce bene Cris.
Se
José Mourinho arriverà a pentirsi di qualcosa della sua illustre
carriera, sarà proprio di quest'ultimo anno che prevedo negativo al
massimo.
Tanto
non cambierà mai idea su di me, non tornerà mai sui suoi passi e
questa sarà la sua rovina. Non perchè io gli porto la vittoria o
cose simili, ma perchè questa sua posizione ingiusta provoca una
frattura.
È
il modo in cui mi tratta e mi mette da parte, che non va bene. Poteva
farlo con rispetto e dignità, ma lui non guarda in faccia nessuno...
e raccoglierà quello che semina.
Cris
è il primo a salire, non mi ha scritto ma sapeva dove mi avrebbe
potuto trovare.
Ho
gli occhi chiusi e la musica alle orecchie, cerco di calmarmi mentre
ripenso a quello che gli ho detto.
Si
siede accanto a me, mi prende la mano e intreccia le dita alle mie.
Non fa altro perchè da fuori potrebbero vederci, non si è mai
troppo sicuri all'esterno, anche se siamo dentro.
Apro
gli occhi e mi tolgo la musica dalle orecchie, mi giro verso di lui e
faccio un sorriso tirato, mi impegno ma non esce niente di
particolarmente buono. Lui increspa la fronte, era comunque poco
felice in generale ma a questa mia espressione si lascia andare.
-
Riky? -
Mi
chiede infatti. Mi strofino le labbra cercando le parole giuste per
spiegare quello che ho fatto e che sicuramente mai e poi mai
penserebbe possibile. Io che faccio una cosa simile?
-
Ero negli spogliatoi ad aspettare che prendeste le medaglie quando
Mou è venuto a vedere perchè non c'ero. - Qua Cris fa
un'espressione sorpresa e poi ansiosa.
-
E cosa vi siete detti? - E' sempre spaventato dal fatto che qualcuno
osi troppo con me, ma ormai sono grande ed ho imparato come si fa a
cavarsela da soli. Grazie a Cris.
-
Gli ho detto che ho capito quello che ha fatto e che non mi è
piaciuto, quel titolo non mi appartiene. - Silenzio, Cris non stacca
gli occhi da me, sa che c'è altro, così gli racconto il dialogo e
solo alla fine sospira scuotendo il capo.
-
Non mi è piaciuto nemmeno a me, l'ho odiato un sacco mano a mano che
andavano avanti i minuti e vedevo che non ti faceva scaldare. Non
capisco proprio. Se tu avessi problemi fisici è un conto, ma stai
bene ed hai dimostrato di essere in forma, quest'estate che ti ha
fatto fare le amichevoli. Hai segnato, hai fatto segnare... come può
dire che non sei in forma? - Potremmo parlarne per sempre.
-
Non è una questione tecnica. Lui dice che comunque ormai ho perso il
mio livello e che in squadra ci sono moltissimi altri migliori di me.
Che sia vero o meno non è per questo che lui mi tiene davvero da
parte. È una cosa personale! Non gli sono mai piaciuto! Magari gli
piacciono i tipi più ribelli di me, adorava Ibra, no? - Non dico che
ora adora lui perchè penso che la sua sia solo convenienza. Provo a
dire qualcosa per dare un senso a tutto ciò, ma non ne usciremo mai.
Cris
sospira ancora scuotendo il capo, quindi appoggia la nuca
all'indietro sullo schienale alto e si lascia andare alla stanchezza.
-
Anche io gli avevo detto una cosa qualche giorno fa... -
-
L'ho sentita... - Mormoro piano. Lui non se la prende, credo se
l'aspettasse. In qualche modo so sempre tutto quello che lo riguarda.
-
Non sono ipocrita e non inizierò ora. Sono coerente con me stesso.
Non posso essere felice quando ci sono tante tensioni all'interno
della squadra, specie se derivano tutte da problemi che ti
riguardano. Lui lo sa bene, ma gliel'ho detto e da qui in poi si
gestisca come meglio crede. Se pensa che gioirò quando gioco solo
perchè gioco bene si sbaglia di grosso. Farò il mio dovere, ma non
sarò mai contento. Finchè le cose con te stanno così, non lo sarò
mai. - E' categorico e non pretendo più di fargli cambiare idea. È
inutile. Ognuno fa le sue scelte che devono essere portate avanti a
tutti i costi.
-
Mio padre ha detto che con il Milan non c'è niente da fare. A
momenti il mercato si chiude ed io resterò qua. Spero solo che lui
cambi idea, perchè ho paura che sto per perdere un anno di calcio. -
Mi esprimo liberamente e la sua presa aumenta sulla mia mano, lo
sento spaventato dalla stessa cosa, smarrito.
-
Dovevi chiedergli di mandarti ovunque pur di farti andare via... - So
che gli pesa perchè non è pronto a separarsi da me. Alla fine tiro
la mano con la sua e giro la testa verso di lui, fa altrettanto, ci
guardiamo, ci avviciniamo fin quasi a baciarci e mentre gli altri
arrivano e si siedono tutti allegri, sussurro.
-
Sono io a non essere davvero pronto a lasciarti. Potevo farcela se
fossi tornato al Milan. Ma non posso separarmi da te per andare in un
altro posto estraneo. Non potrei mai. - Lui si perde nei miei occhi
così come io faccio coi suoi, ci sorridiamo sollevati ed è il primo
momento sereno e di pace di questa lunghissima serata. Santo cielo,
hanno vinto la supercoppa di Spagna contro il Barcellona. Come è
possibile non essere più felici di così?
È
proprio vero. Ci sono altre cose che contano nella vita, persino per
un calciatore.
Dopo
di questo, iniziano le discussioni con un Iker che cerca sempre di
non mancare davvero di rispetto, ma che mi difende e dice quel che
pensa e con Sergio che invece il rispetto lo manca senza problemi.
Cominciano
così le panchine anche per loro e la guerra si allarga.
Solo
che se per Iker manca un portiere valido a sostituirlo e non può
davvero fare sempre a meno di lui, con Sergio la questione è diversa
perchè Mou scopre letteralmente Rafael Varane che si rivela un
ottimo difensore centrale.
La
cosa finisce con Iker e Sergio che discutono sul da farsi, io che
convinco Sergio a non esagerare e Pepe e Celo che si mettono in
mezzo.
Apriti
cielo.
Con
questo cominciano le panchine anche per loro. A turno, insomma, tutti
vengono a farmi compagnia. Persino Mesut che non si mette mai in
mezzo esprime un parere sul fatto che, in base agli ultimi
allenamenti, io sembravo più in forma di lui e finisce a farmi
compagnia. Con questo Sergio torna a polemizzare indossando la maglia
di Mesut sotto la propria, che si vede chiaramente. Risultato? Di
nuovo Sergio vicino a me.
La
costante sono io, così come che Cris resta sempre là davanti.
Cambia tutti ma non lui.
Ovvio,
non è scemo. Sa che non può fare a meno di lui.
Karim
lo alterna a Gonzalo e non gli fa mai fare a nessuno dei due una
partita di novanta minuti, Sergio e Pepe li alterna a Rafa, Celo lo
alterna a Fabio, a seconda di chi polemizza o lo guarda più male nel
momento. Su Iker sta meditando vendetta... perchè so che è così
che sta facendo...
Appena
avrà un valido sostituto ti dico io che fine fa Iker, aspetta solo
una scusa.
Angel
è il solo che non gli va mai davvero contro, non che Mesut e Sami
l'abbiano mai fatto davvero, Mesut ha detto mezza parola una volta ma
tanto gli è bastata anche se poi non ha più detto nulla. Perchè
Mou ha capito da che parte sono e se può li punisce comunque. Anche
se si salvano perchè sono tedeschi e non si mettono in mezzo a nulla
di natura.
La
situazione degenera sempre più per tutti a turno.
Xabi
è troppo intelligente per fare una brutta fine, lui si è espresso
chiaramente contro Mou ed il suo sistema privo di senso, però non
gli dirà mai nulla. Non è nel suo carattere.
Però
le frecciatine subdole le tira.
Di
quelle che uno non sa se sono rivolte a te o cosa. Del tipo: la
squadra gioca male per colpa di uno di quei suoi cambi da punizione e
Xabi passandogli davanti lo guarda e si mette un dito nell'occhio.
Ora uno può pensare che avesse un moscerino dentro. Oppure che
stesse dicendo a Mou che deve smetterla di fare il cieco e di aprire
gli occhi!
Insomma,
lui è davvero abile, mi piace il suo stile.
In
pratica le cose si muovono piano piano in questa direzione sempre più
tesa, chi più chi meno dimostra il suo dissenso verso la questione
che sta sbocciando ed io personalmente penso che più che per me, sia
una cosa di principio contro il mister in sé, perchè non si sta
comportando bene. Al mio posto poteva esserci chiunque. Sta
dimostrando di essere stato falso perchè mi ha sempre aiutato e
sostenuto quando stavo male, ora che sto bene e non ha motivi per
tenermi fuori, ha dovuto calare la maschera e dirmi in faccia che non
gli piaccio. Però non è giusto e non è coerente. Deve valutarmi
con obiettività e dire se davvero gli altri meritano più o meno di
me.
In
ogni caso sta facendo il dittatore, è un disastro. Sta perdendo di
vista l'obiettivo di chi fa calcio, ovvero giocare, divertirsi e
vincere. Lui ora tutto quello a cui pensa è dare lezioni a destra e
a manca ed infatti stiamo perdendo punti dal Barcellona in modo
davvero imbarazzante. Le cose possono anche peggiorare, visto che c'è
di mezzo pure la Champions League.
Su
questo sfondo, Cris fa la sua seconda mossa.
All'ennesima
panchina che mi rifila e all'ennesima partita dove lui segna ma non
esulta in modo davvero chiaro, uscendo si ferma davanti a tutti i
microfoni che trova quando di solito ne concede uno a stento.
Si
ferma e dice testuali parole che rimarranno incise indelebili nella
mia mente, perchè questo è il suo modo di lottare per me e lo sta
facendo in modo da non rompere davvero la promessa che mi ha fatto.
Non affronta Mourinho in modo diretto, non ci sono vere guerre di
mezzo con lui.
Però
è la dichiarazione d'amore più grande che potesse farmi e la fa in
diretta mondiale.
-
Non esulto perchè non sono felice. Sono triste. Non è una questione
di soldi e nemmeno personale, è una cosa interna alla squadra ed i
diretti interessati sanno. Però non è una situazione che mi fa
felice, perciò non esulto. - Ripete il concetto di essere triste
molte volte e questo mi paralizza, giuro che non mi aspettavo una
cosa simile.
Dire
al mister che non è contento di quello che succede è un conto, non
esultare ai goal è un altro. Ma dire al mondo intero che non è
felice per una situazione interna alla squadra quando ad avere
problemi qua siamo solo io col mister... beh, questo è decisamente
molto!
Tutti
hanno fatto qualcosa a modo loro, Iker e Sergio sono quelli che si
sono schierati ed esposti di più. Cris fin'ora era rimasto a
margine, ma penso che ci sia qualcos'altro da cui devo guardarmi,
credo che da ora ne vedremo molte di più.
Questa
si chiama guerra fredda, ma io ho paura che un giorno si trasformerà
in una guerra nucleare perchè io conosco Cris.
A
casa ci ritroviamo dopo esserci separati per prendere le rispettive
macchine. Stiamo o da lui o da me, dipende.
Oggi
vado io da lui, appena entro la prima cosa che faccio è andare da
lui che sta ai fornelli. Di solito ha governante che fa anche da
cuoca, lui non si cucina e non fa nulla da solo. Però quando sa che
ci sono io ed ultimamente capita molto spesso, la fa venire solo
quando non siamo in casa. Altrimenti andiamo da me.
Stasera
siamo qua e lui pensa di cucinare qualcosa, un profumo di aglio e
spezie mi fa capire che aveva della carne in marinatura. Questo non
mi distrae. Di solito funzionerebbe, lui che cucina? È una rarità!
Però
ora arrivo diretto, lo prendo per le spalle, lo giro, gli afferro il
viso fra le mani e con lui che rimane basito e spiazzato per la mia
reazione decisa, lo bacio. Niente lingua, solo le labbra sulle sue,
ben schiacciate. Non respiro, chiudo gli occhi e assaporo questo
istante.
L'istante
in cui lui continua a fare tutto quello che può per me, a stupirmi,
a dichiararmi quanto mi ama.
Potrebbe
arrivare a farlo. A dirlo chiaramente.
Amo
Riky, tutto quel che faccio è sempre per lui. Ed anche lui...
quest'anno resterà e lo passerà d'inferno e tutto perchè non era
pronto a lasciarmi di già!
Lo
so che vorrebbe dirlo.
Però
si trattiene perchè sa che ne morirei, sebbene anche io vorrei.
Comunque lo dichiara a modo suo. Senza fare nomi ma essendo chiaro.
Quando
mi separo ho la fronte sulla sua, lui non tocca nulla perchè ha le
mani tutte sporche e la griglia aperta che si scalda.
-
E questo? - Sorrido divertito, sorprendendo me stesso per primo.
-
Lo sai per cos'è! - Esclamo. Lui ridacchia.
-
Pensavo ce l'avessi con me, che mi avresti detto di tutto, che non
dovevo... - Scuoto la testa e sospiro buttando giù la maschera con
stanchezza e sollievo insieme.
-
La verità è che sono felice d'averti dalla mia parte e lo sono
ancora di più se lotti per me a modo tuo. Lo stai facendo nel modo
giusto. Questo ti porterà contro tutti i media e miliardi di
linguacce che maligneranno sul vero motivo della tua tristezza...
Iniesta che si è preso il premio come miglior giocatore dell'anno,
il tuo stipendio che è inferiore a quello di non so bene chi e
chissà quali altre malignità. Però io so quanto è stato altruista
invece quel che hai fatto. So cosa c'è dietro e so quanto ti è
costato non dire nomi e cognomi per preservarmi a modo tuo. E ti
ringrazio per quello che stai facendo. So che ti costa farlo così, a
modo mio e non a modo tuo. Però sono fiero di te. Perchè sei
cresciuto tanto e sono orgoglioso di te, sono così contento di
essere il tuo compagno che non hai idea! - Lo dico tenendo gli occhi
chiusi ed usando un fiume di parole inarrestabile, lui sorride, lo
sento che sorride. Vorrebbe abbracciarmi ma non può perchè mi
sporca. Quindi lo bacio di nuovo fino a che non trova la voce per
rispondermi, è emozionato, ma figurati io...
-
So che mi ami e volevo dimostrarlo in qualche modo, senza però
andare contro il tuo modo di vedere le cose. Perchè so quanto sono
importanti per te. Però anche per me era importante dare questo
messaggio. Non importa cosa penseranno, non importa proprio... io
dovevo dirlo. -
Però
tutti sappiamo che se Mou lo cercherà per un chiarimento, Cris non
gliele manderà a dire, ma in quel caso se le sarà cercato.
Non
so quanto potrà andare davvero avanti questo labile equilibrio,
onestamente.
-
Grazie. - Dico allora baciandolo ancora, stringendolo anche al suo
posto.
Solo
ora vedo quanto avanti siamo arrivati. L'anno scorso non riuscivamo a
vivere separati, eravamo fermi al punto di tre anni prima, non
eravamo cresciuti e maturati, eravamo così dipendenti uno
dall'altro. Ed ora guarda. Ora guarda qua... affrontiamo le nostre
battaglie e ce la facciamo anche da soli. Le facciamo nel modo
migliore. Siamo due persone mature capaci di vivere ognuno per conto
proprio ma che insieme sono più forti, sereni e felici.
Era
questo che volevo. Era questo punto. Ora dobbiamo stabilizzarci,
dobbiamo consolidarci fino a che saremo pronti per vivere anche
distanti.
L'anno
scorso non ce l'avremmo mai fatta, mai. Quest'anno potremmo ma è
meglio aspettare.
Io
penso che il prossimo ce la faremmo. Avremmo la maturità necessaria
per farcela, la consapevolezza granitica che fra noi non cambierà
niente. Nessuna paura, nessun timore. Solo certezze.
Da
qui in poi comincia la famosa guerra fredda, nessuno parla in modo
chiaro in faccia a nessun altro, c'è una specie di falso quieto
vivere dove ci si parla per dovere, ma al di là di questo, non c'è
niente di cui spartire. Siamo all'inizio dell'anno di calcio, ma
sembra che questa sarà l'impostazione dell'anno intero.
Iker
ha diverse discussioni col mister, ma cerca sempre di fermarsi in
tempo, Sergio non ce la fa. Insomma. Tutto come sempre.
Vedo
Cris abbastanza sotto controllo. Dico abbastanza perchè in effetti
con lui non puoi mai sapere.
Sembra
una bomba pronta ad esplodere.
Lo
vedo ogni volta che si avvicina il mister che tende i muscoli, quando
parlano insieme lui ha la vena della tempia in rilievo e significa
che ha la pressione alle stelle. Quando se ne va indurisce sempre un
sacco la sua espressione. Io osservo tutto da lontano, pronto ad
intervenire, sperando che non serva. Ma è come se sapessi che in
ogni caso succederà ed in ogni caso non potrò evitarlo, non potrò
fare niente.
Quando
il mister dice ai microfoni con la sua solita aria polemica, dopo una
brutta prestazione della squadra:
-Ci
sono certe persone che pensano che il calcio non sia la cosa più
importante! - Mi viene da ridere.
Riconoscerei
le sue parole fra mille!
È
unico!
Scuoto
la testa e non dico più nulla, a questo punto a cosa serve?
Penso
che riproverò ad andare via a Gennaio, sono passati dei mesi, non ho
giocato, sto perdendo troppo tempo e sono i miei ultimi anni a
calcio, sono i più importanti. Prima ho avuto tanti infortuni, sono
rimasto molto indietro. Non posso stare così tanto fermo. Se
continua davvero a non farmi giocare, a Gennaio ci riproverò ad
andarmene, solo che resto dell'idea che sarebbe traumatico andare in
un'altra squadra al di là del Milan. Già mi separo da Cris, se poi
vado in una nuova squadra come penso di riprendermi? Ho bisogno di
amore e sostegno per esprimermi al meglio e qua ce la faccio, quando
posso dimostrarlo, solo grazie a Cris. Quest'anno ancora non ho
potuto, ma in questi anni passati sì ed è andata così. Io ce l'ho
fatta grazie al grande sostegno di Cris. Per questo dico ok cambiare
ed andare dove mi farebbero giocare, ma deve essere un posto in cui
mi adorano. So che è egocentrico da parte mia, ma mi conosco, sono
emotivo, non ce la farei.
Per
cui il Milan è la sola spiaggia alternativa.
A
Gennaio ci riproverò. Cosa posso sperare se non questo?
Fra
me e Cris le cose si sono rinforzate molto, non è l'ideale separarci
ma è meglio di prima, adesso abbiamo avuto tempo per elaborare la
cosa ed accettarla.
Ovviamente
le cose non vanno mai come uno pianifica. Figurarsi.
Del
resto capire che José e Cris si sono parlati è un conto, sapere
cosa si sono detti è tutt'altra cosa.
Forse
dovevo fermarmi a realizzarlo, ma non vedendo spargimenti di sangue
non ho pensato servisse. Non posso tenerlo al guinzaglio, no?
Ma,
come dico sempre, Cris non smetterà mai di sorprendermi.
Perchè
cado letteralmente dalla sedia quando sento che sono convocato per
l'amichevole-piccolo torneo della prossima settimana, al contrario di
Cris che è spedito in tribuna.
È
qua che capisco che si sono decisamente parlati e non solo. Perchè
abbiamo fatto altre amichevoli e partite di serie Z dall'inizio
dell'anno, ma Cris era sempre convocato ed io no o se lo ero, non
giocavo.
Ora
la linea di partenza dice che io giocherò e non me ne capacito.
Anche se è una partita che per Mou non conta, precedentemente non mi
aveva mai messo comunque in campo per principio. Mai, quest'anno. E
soprattutto... Cris in tribuna al posto mio?
Sul
serio?
Cosa
cavolo hanno combinato quei due?! Cosa ha fatto Cris?”
______________________-
E'
vero che...
E'
vero che l'andata di supercoppa hanno giocato male ed al ritorno
bene, è vero che all'andata Riky era in tribuna e Cris ha giocato
malissimo, al ritorno era in panchina e Cris ha giocato bene, ma non
ha esultato al goal. Cris per i primi mesi della stagione gioca, bene
o male che sia, segna, ma non esulta mai. Ad un certo punto cerca i
microfoni di diverse emittenti televisive e dice proprio quelle
parole che ho citato. Che è triste e che non esulta per questo. Per
una condizione interna della squadra, non è una questione di soldi o
personale. I diretti interessati sanno. Ovviamente scoppia il
putiferio perchè prima dicono che è perchè Iniesta è stato eletto
miglior giocatore di non so che, poi visto che è una cavolata,
dicono che Cris è triste perchè prende poco rispetto ad altri che
prendono di più. Ovviamente non dicono poi che Cris rifiuta il
rinnovo del contratto per un sacco di volte, in quel periodo ed anno.
Un rinnovo che gli proponeva di andare a 17 mln invece che restare ai
12 che aveva. Non viene mai detto, chi lo segue lo sa perchè si
prende la briga di avere le notizie di prima mano. In ogni caso le
cose stanno così.
La
squadra non convince e comincia a perdere punti su punti, ma è anche
colpa delle sostituzioni e delle panchine punitive di Mou che spesso
tiene fuori gente non perchè non è in forma, ma perchè ha osato
esprimere un parere contrario al suo. In breve, Mou instaura un
regima dittatoriale dove uno gioca solo se sta zitto e non esprime
pareri contrari ai suoi. Ovviamente questo significa disastro. Iker
discute spesso, si sa che ci sono tensioni ed è assurdo perchè è
una personcina gentile che sta fuori dai guai. Però non essendoci un
valido portiere sostituto, Mou deve per forza farlo giocare lo
stesso, mentre tutti ruotano, Pepe, Sergio, Marcelo, Fabio, persino
Mesut che è sempre stato il suo preferito... insomma, è un
disastro!
Ad
un certo punto Mou se ne esce con queste parole, che ricordo molto
bene.
'Ci
sono giocatori che pensano che il calcio non sia la cosa più
importante'.
Ebbene,
chiaramente deriva da una discussione con qualche giocatore. E chi in
quel periodo dichiarava di essere triste? Cristiano!