CAPITOLO XLI:
MANTENERE LE DISTANZE

Lo guardo dallo specchietto retrovisore finchè non sparisce ed una morsa allo stomaco mi attanaglia.
Ti prego, fa che non sia l'ultima volta che... che eravamo così... fa che quando torni non mi dica che non vuole più quelle cose e che resteremo solo amici... ti prego... ti prego!
Stringo il volante ed ingrano la prima, accendo l'auto e parto a razzo sgommando come un dannato.
Allo stesso modo imbocco l'autostrada, in pochissimo tempo mi metto a correre. Accelero e arrivo all'ultima marcia, premo sul pedale e la lancetta dei chilometri orari sale vertiginosamente.
Stringo gli occhi dietro ai miei occhiali da sole, il motore è silenzioso così apro la musica e la metto a tutto volume, ora trema un po', sento il sedile vibrare per i bassi.
Viaggio ad una velocità spaventosa, supero i duecento e dribblo macchine come faccio a calcio con la palla.
Non so perchè mi sento così, non stavamo insieme, poteva succedere, stava per succedere, doveva.
Se ne è andato. L'ho lasciato andare. Me lo potevo prendere quando volevo perchè potevo.
Se decidevo non mi avrebbe resistito, guarda ieri sera che roba!
Stava per scoparmi lui. Se volevo... se volevo... ma lo volevo però ho questa dannata cosa che mi è uscita da quando l'ho conosciuto. Non forzarlo.
Perchè lo perderei e lui non lo vorrei perdere.
Potrei averne altri, anche simili magari. Non è il solo. Belli come lui, dolci come lui, puri, ingenui e... e fantastici!
Potrei anche innamorarmi di altri!
Però mi sono fissato in lui.
Cazzo, sto perdendo tanto di quel tempo... ed ora devo aspettare un sacco prima di sapere che ne sarà di noi.
Capisci? Un sacco!
Settimane!
Poi quando mi vedrà forse, e non è nemmeno detto, si degnerà di dirmi cosa ha deciso.
E lui deve starsene da solo ed io pure.
Cosa farò?
Ho delle settimane da passare con gli amici e non me ne fotte.
Vorrei solo essere etero.
Come vorrei!
Non mi sarei mai preso di lui, avrei una ragazza e magari anche un figlio!
Un figlio!
Mi piacerebbe essere padre, perchè no!
Magari non ne sarò capace però mi piacerebbe.
Un giorno magari.
In qualche modo...
Al momento però vorrei solo potermi schiantare.
Vedo l'uscita che dovrei prendere e la supero, vado oltre e continuo a correre finchè il rifornimento richiama.
Allora mi devo fermare ad una pompa di benzina, poi vado al bar a bere un thé fresco.
Al banco c'è un ragazzo che mi occhieggia, forse mi sta riconoscendo. E forse è anche un po' gay.
Potrei approfittarne. Sarebbe quello che mi ci vuole ora per distrarmi.
Fallo, Cris. Lo faresti senza problemi.
Scuoto la testa ed esco.
Voglio lui, non un altro.
Sospiro e me ne vado ma non corro come prima.
Finchè riesco aspetto, quando non ce la farò più vedrò cosa fare.


Le settimane passano in sordina, è strano, non so dire bene... è come se mi fossi addormentato dopo che Riky se ne è andato ed io mi risvegli solo quando mi arriva un suo sms.
Non ci eravamo scritti e sentiti. Io ho dato per scontato che lui preferisse così e dal fatto che effettivamente non mi ha calcolato, penso d'aver avuto ragione.
Mi sta dimenticando così bene.
Col cuore in gola ignoro i miei amici che mi parlano e guardo cosa mi scrive.
'Io sono a Madrid per la presentazione, mi hanno chiesto di scegliere la maglia. Che numero prendi tu?'
Questa domanda mi lascia di stucco. Non mi chiama, non mi saluta, non mi dice un cazzo. Solo che numero prendo.
Ma che gliene frega?
Stizzito per la sua mancanza di interesse, rispondo senza pensarci:
'Il 7!'
'Il 7?! Perchè?' Vuole litigare?
Sbuffo.
'Avevo il 7 al Man.'
'E quindi è il tuo numero fortunato?'
Alzo le spalle e faccio una smorfia. Non è che sia proprio così. Ho avuto il 7 solo al Manchester United ma non ci ho fatto molto caso. Ho avuto una carriera gloriosa ma non è che il 7 sia il mio numero.
Penso d'aver detto 7 per un altro motivo e aggrottando le sopracciglia ci penso. Eppure un motivo ci deve essere, non ho sparato un numero a caso...
Aspetto un po' prima di rispondere, così torna a scrivermi.
'Ci sei?' Ma vuole proprio saperlo!
Assottiglio gli occhi, gli importa veramente. Chissà perchè. Forse vuole scegliere un numero vicino al mio. Non capisco proprio perchè ci tenga a saperlo ma nel sentirmi meglio per questo suo misterioso interesse, capisco perchè il 7.
Con un ghigno sulle labbra rispondo.
'Quando hai vinto il pallone d'oro?'
Me lo posso immaginare mentre arrossisce.
Sono stato di pessimo umore in questi giorni senza di lui, come un sonnambulo che si svegliava male e mordeva tutti.
Ora lui mi scrive ed io salto di gioia come un deficiente.
Bravo, Cristiano!
'Nel 2007...' Cazzo, perchè non lo posso vedere?
Sta sorridendo? È imbarazzato?
È arrossito!
Mi mordo le labbra.
'Ci siamo conosciuti davvero quella volta.' Voglio metterlo a caratteri cubitali. Che non si dimentichi mai di quello che provo e del fatto che lo aspetto. Non è cambiato niente per me. Così è come dirglielo senza dirlo veramente.
Sono soddisfatto di me.
'Allora io dovrei prendere l'8 in tuo onore, se tu prendi il 7 in mio...' E' un ragionamento che andrebbe bene se fossimo fidanzati, non so se se ne rende conto. Aspetto qualche istante mentre cerco di smettere di sorridere come un deficiente.
'Perchè io l'ho vinto nel 2008...'
Per un momento non so cosa dire. Sono spaesato. Mi lancia un sacco di segnali contraddittori e stargli dietro è un'impresa.
'Quando fai tu la presentazione? Io ce l'ho stasera...' Cambia discorso e non mi dice se prenderà l'8 o no. Io posso benissimo dire che prendo il 7 perchè è il mio numero, ce l'avevo al Manchester. Tutti penseranno che è per quello che l'ho preso. Però mi piace dirgli che è anche per l'anno che per noi significa di più.
La prossima volta andremo insieme, a quella premiazione. Da Madrid.
Ci penso ed il sorriso che mi si forma è così evidente che tutti mi guardano, allora mi allontano per non farmi vedere.
'Il 6.'
'Io sono stasera...' Aspetto un po', non saprei cosa dirgli, cioè lo so però penso che è sempre meglio lasciarla gestire a lui, ho questa convinzione.
Così non ha di che pentirsene o da rinfacciarmi niente.
Poi io mi conosco, so che sono veramente bestiale.
'Come stai?' Alla fine mi decido a chiederglielo, non è niente di male dopotutto, gli ho lasciato i suoi spazi ed ora mi ha scritto lui per primo.
'Bene. Non ho fatto progressi ma mi sento più sereno.' E' brutto da dire ma non credo l'abbia detto con cattiveria, è stato solo onesto.
Ed io non posso essere da meno. Non sono un santo.
Nemmeno lui lo è.
Lo stomaco si è contratto e il viso ha assunto in pochissimo tempo un sacco di sfumature diverse.
'Perchè sei lontano da me.' Non potevo evitare di dirlo, se l'è cercata. Penso che non gli importi poi molto. Forse la cosa del numero è solo una montatura per tenermi buono, saremo comunque compagni di camera.
'Non è vero, non è per questo!' Esclama di getto. Sei ridicolo!
'Certo che è così! Finchè eri con me stavi male ed eri squilibrato, ora sei tranquillo e stai bene perchè non stai con me.'
Non sono un idiota, le capisco bene le cose.
'No Cris, non volevo dire questo. Mi serviva di isolarmi e basta. Non perchè eri tu!'
'Ma è da me che avevi bisogno di isolarti! Ero io che ti facevo stare male!'
insisto.
Litighiamo per sms e forse è meglio perchè così non gli urlo in faccia e non lo mortifico.
E fanculo che ancora in questo stato penso a non fargli troppo male!
'Tu mi facevi sentire troppo bene.'
Questo ha il potere di calmarmi e fermarmi del tutto.
Sto in silenzio per un po', non gli scrivo niente. Non so cosa rispondergli ed alla fine lui torna subito, mi pare di percepirla la sua ansia.
'Non ti chiamo perchè ho paura di sentire troppo la tua mancanza.'
Non può dirmi queste cose. Non lo capisce?
Mi dice tutto quello che gli passa per la testa senza filtrarlo, a volte mi uccide perchè mi ferisce, altre mi porta al settimo cielo. Non se ne rende conto.
Come posso fare con lui?
'Anche tu mi manchi.'
E di nuovo sembriamo due fidanzati.
Devo ricordarmi che non lo siamo ma è difficile se fa così. Però sto di nuovo meglio.
Gli manco.
Sta combattendo con sé stesso. La voglia di abbandonarsi a me e di lasciarmi.
Ho ancora un sacco di paura mentre ci penso.
'A metà mese ci rivediamo. Abbiamo un paio di interviste insieme e poi inizia il ritiro.'
Dice pratico come se volesse ricordare a sé stesso che è solo un tempo limitato, quello che passiamo separati.
Sospiro per l'ennesima volta.
'Tu mi fai diventare matto.' Non posso trattenerla.
'Perchè?' Ha pure il coraggio di chiedermelo?!
'Riky passi da trattarmi come il tuo fidanzato a... a come uno da lasciare!'
Per non dire che ha già lasciato.
'Hai riassunto il nodo del mio dilemma interiore.'
Il fatto che lo ammetta è positivo, è un bel progresso.
Non so più cosa dire ed alla fine odio lasciarmi arrabbiato con lui, anche lui non lo sopporta quindi, di nuovo come due fidanzati, concludo.
'Vado a fare un tuffo, ci sentiamo più avanti.'
Però penso che se debba fare un viaggio in sé stesso non dovrebbe risentirmi finchè non mi vede.
Logicamente me ne rendo conto. La pratica è tutt'altra cosa.
'Buon tuffo!'
Ovviamente quando torno dagli altri li obbligo a tornare indietro con lo yot che mi serve una televisione ed un impianto satellitare da premio oscar!
- Ma che cazzo dici! Abbiamo deciso di... - Tentano di opporsi ma li fulmino col mio peggior sguardo e tono.
- Voglio tornare! - Non discutono.
La sera divento matto per trovare un posto che trasmettono, riesco a beccare non so nemmeno io come, il canale ufficiale del Real Madrid ed è in momenti come questi che ringrazio che quello sia uno dei club più famosi del mondo.
Riesco a vederlo nel breve servizio che fanno, lui così splendente e sorridente davanti a millemila persone che sono lì per lui e l'acclamano.
Faranno qualcosa in suo onore. Beh, sono fortunati. È un grande onore averlo in squadra. Calcisticamente ora come ora è uno dei migliori in circolazione. Umanamente è ancora meglio. Casini interiori a parte.
È davvero incredibile.
Sono felice che ci sia.
Ed è bello. È un po' abbronzato. Sorride impacciato ma non è quella felicità che gli avevo visto con la sua squadra. Penso sia inevitabile. Ha gli occhi un po' spenti. Spero che sia solo per l'impatto di ritrovarsi in un altro stadio, con altri tifosi.
Alza la maglia ed è la numero 8.
Il sorriso che faccio è qualcosa di fortemente imbarazzante ma mi importa poco. Sono solo in questo momento perchè gli altri sono usciti.
È bello, il mio Riky con l'8 in mio onore.
La dolcezza assoluta.
Lo adoro.
Mi fa diventare matto ma lo adoro lo stesso.
Mi manca un sacco, non vedo l'ora di rivederlo dal vivo.
Spero che questi giorni volino.”

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E' vero che...

Riky prende l'8 ma dice che è per una motivazione di origini, non certo perchè Cris ha preso il Pallone D'oro nel 2008!
Cris il primo anno ha dovuto poi prendere il 9 perchè il 7 l'aveva Raul, poi quando Raul se ne va si mette il suo 7. Cris aveva il 7 anche al Manchester ed è famoso per essere il suo numero, però naturalmente non può non saltare all'occhio l'incredibile 'coincidenza' che Cris ha il 7 e Riky ha vinto nel 2007 e Riky ha l'8 e Cris ha vinto nel 2008... poi la verità la sanno solo loro!
La presentazione di Riky al Barnabeu avvenne il 30 Giugno 2009 mentre quella di Cris il 6 Luglio.