CAPITOLO
XLIII:
CONTANDO
I MINUTI
“L'ho
fatto solo per combattere la noia.
Ho
visto chi avevo in squadra.
Pochi
giorni fa hanno acquistato anche Karim Benzema, viene dal campionato
francese. Dicono che potrebbe essere il nuovo Zidane. Ce ne vuole di
strada, ma vediamo com'è. A guardarlo
sembra
un uovo, con quella testa quasi pelata!
Sorride
poco.
Iker
Casillas lo conosco bene, anche Sergio Ramos e gli altri giocatori
della nazionale spagnola. Grandi campioni. Sergio è fuori di testa,
Iker sembra una persona seria... è il portiere migliore in
circolazione.
Stanno
acquistando anche Xabi Alonso ed altri che non conosco bene. Poi ci
sono anche Pepe... cavolo è vero non avevo collegato!
C'è
Marcelo che conosco ma non di persona.
Gonzalo
Higuain. Argentino. Punta. Promette bene, non so molto nemmeno di
lui.
B,ehè,
Raul si sa... cazzo Raul!
È
lui che ha il 7!
Ed
io tutto convinto che prendevo il 7!
Ma
ormai Riky ha preso l'8... e che cosa prendo io?
Voglio
un numero vicino al suo così quando ci schieriamo prima di giocare
siamo vicini. Prenderò il 9. E poi il 9 è comunque da attaccanti.
Peccato
per il 7.
Ma
sono contento di giocare con Raul, è una leggenda.
Che
bellezza!
È
il capitano. Uno dei Galaticos.
Ha
giocato con Beckham, Ronaldo il fenomeno, Zidane e Roberto Carlos!
Con
questo un po' il tempo passa. Poi finisce che mi disinteresso dei
miei compagni ormai nuovi e mi metto a cercare immagini su Riky.
Sono
un innamorato depresso imbarazzante.
Mi
piace usare il computer e per passare il tempo gioco a modificare le
foto. Tolgo i seccatori di mezzo fra me e lui e ci avviciniamo in
molte di queste. È divertente e sono portato per la tecnologia.
Quando concludo di modificare un paio di foto sono soddisfatto e le
tengo nel mio archivio. Magari le manderò in giro!
Cazzo,
però, mi manca.
Ho
deciso di non farmi sentire mai per primo ma lui sembra sparito e mi
chiedo se quando ci rivedremo sarà come prima o peggio.
Per
me sarà peggio!
Sospiro
seccato e chiudo il computer andandomene a crogiolarmi al sole.
Che
palle!
Perchè
mi sono complicato la vita con lui?
Passavo
i miei giorni fra calcio e sesso occasionale, orgie e cazzate con gli
amici. Andava tutto così bene!
Perchè
ora mi sono fissato su di lui?
Devo
riuscire a distrarmi, devo trovare qualcun altro. Ci sarà qualcun
altro in grado di distrarmi, no?
Mica
esiste solo lui su questo mondo!
Resto
imbronciato per tutti i giorni che mi separano da Madrid e dalla mia
presentazione e di tanto in tanto Wayne mi chiama facendosi insultare
perchè mi prende in giro, il mio umore non è molto gentile.
I
miei amici sono andati per conto loro, a me non interessa. Sono nella
fase che non mi importa. Non mi importa proprio.
Voglio
solo rivederlo.
Passeranno
questi giorni che mi separano da lui?
Metà
luglio... come posso aspettare metà luglio per rivederlo?
La
presentazione va liscia come l'olio, mi piace essere al centro
dell'attenzione, acclamato da tutto e da tutti.
Scelgo
il 9 anche se sono seccato di questo.
Me
ne farò una ragione.
Il
9 è l'anno in cui io e lui ci riuniamo, è bello comunque.
Però
non vedo l'ora di andarmene. Qua lui ancora non c'è e mi rendo conto
che ormai non sto bene da nessuna parte. Né a casa mia, né nel mio
nuovo stadio, né con gli amici. Tanto vale che provo a fare un po'
di vera vacanza!
Raggiungerò
i miei amici.
La
cosa non ha funzionato molto, mi sforzo un po' di non mandarli a
cagare, passiamo moltissimi giorni in barca, siamo tutti ragazzi e
tutti o gay o bisessuali. Capita che questi ultimi avvicinino qualche
ragazza e si passa del tempo con loro.
Quando
adocchio qualche fotografo approfitto di una di loro e fingo di
flirtare un po'. Non mi importa che pensino che sono gay,
praticamente mi son dichiarato, però ora come ora il mio umore non
mi permette di sopportare niente, specie un giornalista che mi chiede
se sono gay.
Direi
di sì e che sono innamorato di Kakà!
Non
è proprio l'ideale.
Mi
premunisco dalla mia stessa distruzione.
Alla
fine mi diverto, mi piacciono le giornate così passate a tuffarmi e
a prendere il sole.
Riesco
a non angosciarmi troppo ma ad un certo punto, circa a tre quarti,
non resisto e con la luna particolarmente storta gli scrivo un sms.
So che non dovevo, mi ero ripromesso di non farlo, ma non ho molta
forza di volontà in certi casi.
'Come
stai? Mi manchi!'
Del
resto io sono sempre stato chiaro con lui. È lui quello confuso, non
io.
Mi
risponde dopo un po' e prima che quel benedetto sms arrivi mi sento
un'anima in pena!
'Bene,
grazie. E tu come stai?' Non mi dice se gli manco, faccio il broncio
come un bambino e mi metto a pancia in giù.
E
sbilanciati!
'Bene
ma se facevamo la vacanza insieme sarei stato meglio!'
Glielo
dovevo dire. Non potevo evitare!
Sta
un po' prima di ribattere.
'Lo
sai che avevo bisogno di staccare prima di rivederti. Staremo così
tanto insieme...'
'Perchè
ero io la causa della tua confusione!' E' una cosa che mi
inorgoglisce perchè significa che sono importante per lui, ma non so
se è già pronto ad ammetterlo...
'Mi
hai aperto gli occhi ed adesso devo guardare ciò che non volevo
vedere.'
E'
molto diplomatico, ma io ho paura che riesca a guardare queste cose
perchè è lontano da me.
Se
prende la decisione sbagliata io... io non so come potrò stare con
lui da ora in poi!
Ho
accettato un miliardo di clausola rescissoria convinto che finchè
lui era qua io non sarei mai voluto andarmene e che poi sarebbe
bastato non rinnovare per altri anni ed andarmene al termine del
contratto. Certo che poi se uno offre 100 milioni a Perez, voglio
vedere se non accetta! Il miliardo serve a portarmi via senza bisogno
del consenso del presidente, ma se lui vuole mi può vendere in un
qualunque momento.
Però
se Riky mi dà il maledetto ben servito io devo vivere con lui ed
essergli solo amico.
E
non so se saprei piegarmi a questo.
Non
lo so proprio.
'Se
ti servono gli occhiali ti consiglio io quale paio scegliere, sono
bravo in queste cose!'
Questa
cosa non so come mi esce, la può vedere come la cazzata che sembra
oppure leggerci tra le righe.
'Ne
riparliamo quando ci rivediamo, a metà luglio. Ormai manca poco.'
E'
diplomatico e non si sbilancia proprio per un cazzo.
Lo
odio quando fa così!
Poi
quando mi ha davanti si scioglie e non resiste!
'Non
vedo l'ora!'
Ed
ancora non dice niente che mi fa contento.
Ormai
è concentrato sul corretto modo di porsi, ma voglio vedere se quando
mi avrà davanti saprà essere ancora così bravo.
Non
penso che rinuncerò a lui così facilmente.
Dovrà
resistere, se pensa di riuscirci. Faremo le docce insieme ogni
giorno, dopo gli allenamenti. Quanto pensa di resistere veramente?
Lui
fa i conti senza l'oste!
Vedrà
chi la spunta, in un modo o nell'altro ottengo sempre ciò che
voglio.
Non
sono mai stato più contento di concludere le vacanze!
Non
ne potevo più.
Quando
mi hanno detto che ho un'intervista prima di cominciare il ritiro con
la squadra, ho fatto i salti di gioia.
Ovviamente
con Riky!
Salutato
tutti, ho fatto le valige e sono andato. L'altra volta avevo già
portato alcune cose, ora porto il resto.
Respirare
l'aria di Madrid è più bello, ora, perchè so che lo sto per
rivedere.
Mi
sento scemo, ma non posso farci niente. È così che va.
La
prima cosa che faccio quando arrivo è guardare verso casa di Riky,
chissà se è già arrivato.
Ci
sarà anche la sua famiglia... potrei andare a salutarli, in fondo.
Entro
in quella che sarà la mia nuova casa, è bella grande ed è stata
arredata proprio come volevo.
Non
ci sono ancora i cani però mia madre me li porterà, penso che alla
fine si trasferirà qua a Madrid anche lei.
Appena
arrivato non mi metto nemmeno comodo, vado subito a suonare nella
villa accanto, quella di Riky, vedo movimento dentro quindi penso che
siano arrivati. Sarà tutta la famiglia.
Conoscerò
lei per la prima volta. E suo figlio. Sei pronto, Cristiano?
Non
è presto?
Non
me ne frega, non vedo l'ora di vederlo!
Ho
aspettato troppo, ora non mi scapperà più!
-
Sì? - Dal citofono una voce femminile.
-
Sono Cristiano... -
-
Ronaldo? - Penso non sia abituata a certe cose. Sorrido.
-
Sì... - mi chino per farmi vedere meglio dalla videocamera. Il
cancello si apre ed io passo il giardino anteriore che si presenta
per gli ospiti, molto ordinato e con delle aiuole da piantare. Si
divertirà sua moglie.
La
porta di casa viene aperta poco dopo, è lei.
So
che viso ha perchè ho cercato le foto.
È
molto dolce, ha sempre questi sorrisi meravigliosi e luminosi, è una
ragazza semplice, acqua e sapone, i capelli lunghi e neri, gli occhi
due onici e non ha niente di stravagante addosso.
-
Cristiano! Non mi aspettavo di incontrarti di già! Che sorpresa! -
Sembra
però subito a suo agio, io le tendo la mano e le bacio le guance in
modo formale, lei mi invita ad entrare. Ci sono molte scatole
all'ingresso, devono essere le loro cose. Io ho avuto chi lavorava
per me in tal senso e comunque non avevo molto di mio. Non sono uno
che accumula molte cose se non vestiti, scarpe e cose da indossare.
-
Posso offrirti qualcosa? Sei arrivato adesso anche tu? Riky mi ha
detto che avete scelto casa insieme, vi siete trovati qua per caso e
avete deciso di prendere queste perchè erano vicine... avete fatto
bene, visto che vi conoscete già! - Vorrei approfittarne per
indagare a modo mio. Pensavo fosse più traumatico, ma è molto
spigliata ed alla mano, mi ha messo subito a mio agio e fa zig zag
fra la roba. Sono invece curioso di vedere suo figlio, ne parlava
molto quando era con me.
Lo
adora.
Ho
visto le foto di quando era piccolino, per il resto non ce ne sono
poi così tantissime.
Però
sembra somigliargli molto.
-
Sì grazie, un thé freddo se hai. - Lei apre il frigo.
-
Sì, guarda, abbiamo appena fatto un po' di spesa... - Mi offre un
bicchiere di thé.
-
Riky? - Chiedo prendendolo. Se mi dice che arriva subito non indago
nemmeno...
-
E' andato a prendere altre cose che mancavano indispensabili, sai
lampadine e cose così. Luca è andato con lui. Non si separa mai da
suo padre. Quei due vivono in simbiosi! - Fantastico, sono solo con
lei.
Ora
ne approfitto alla grande.
-
Vieni, sediamoci, non penso ci metterà molto! - Mi porta al
soggiorno. Fondamentalmente è tutto arredato e pronto come casa mia,
quindi loro devono solo metterci le loro cose.
Mi
accomodo nel suo divano e lei si sistema accanto rivolta verso di me.
È molto familiare e a suo agio.
-
Allora, come ti trovi qua? -
-
E' presto per dirlo. Non ho incontrato ancora nessuno... - Lei
sorride.
-
Giusto è vero... anche noi siamo appena venuti quindi... ma sono
contenta che conosca te, è un buon punto di partenza. Ha detto che i
media ti dipingono in una cattiva luce ma è totalmente sbagliata.
Non bisogna mai guardare l'apparenza, io glielo dico sempre. Ma non è
uno che lo fa. - Le piace molto parlare di lui. Lo adora.
Chissà
se lo ama davvero.
Però
vorrei solo vedere Riky...
-
Com'è? Ricordo che quando l'ho visto a Madrid l'altra volta era
molto triste... - Ma che abile che sono.
Sospira
e si fa un po' tirata.
-
Eh... è dura per lui. Sai, siccome c'era aria di trasferimento ed
era molto teso ed intrattabile, mi ha chiesto di portare Luca lontano
da lui. Sono molto simbiotici loro due e se Riky è nervoso Luca
comincia a stare male. Allora l'ho preceduto in Brasile. Quando è
successo non eravamo insieme, me l'ha detto solo il giorno dopo. Dice
che non ricorda cosa è successo la notte, quando ha firmato. Sa di
aver firmato e poi è il buio. Mi ha fatto preoccupare molto. È
rimasto sconvolto. Non l'ho mai visto così! - Posso solo immaginare
cosa debba essere stato. Io ho provato a sentirlo, ma era
completamente sotto shock.
-
Cercavo di tirarlo su e distrarlo, un po' ci sono riuscito. Sai, con
quella di vedere Madrid, scegliere casa... come è stato poi? -
-
Beh, ci ha messo parecchio per la casa, ha detto d'aver seguito tutte
le fasi dell'arredamento, ha scelto molte disposizioni perchè non si
fidava. E poi è stato molto impegnato con il nuovo club, ha detto,
quindi sono cose che l'hanno distratto. Quando è venuto era molto
strano, pensieroso. Si perdeva sempre nel suo mondo. Sai, lui ha
questo... questo modo di fare. A volte si chiude. Quando ha problemi
li elabora fra sé e sé, a volte addirittura somatizza. È molto
emotivo ma non vuole esternare i suoi problemi. Però è troppo
cristallino, uno ci arriva che sta male. È evidente. Solo che non
parla mai del motivo. Glissa, sai... ha fatto così anche con me, poi
mi ha parlato, una sera... - Ma non vedeva l'ora di parlare, questa
ragazza!
Non
lo fa abbastanza con Riky?
Forse
era preoccupata per lui e non vedeva l'ora di parlarne con qualcuno.
-
Mi ha detto che un suo amico sta passando un brutto momento di
crisi... è sposato e si è reso conto di amare un altra persona.
Ragazzo, per di più... insomma, questa cosa l'ha un po' distratto
dal pensiero fisso di Milano ed un po' l'ha demoralizzato in qualche
modo. Tiene molto ai suoi amici e vive i loro problemi come fossero
suoi. -
Cavolo,
Riky!
Meno
male che non vuoi peccare!
Hai
detto un sacco di palle a tua moglie, altro che non tradirla più!
È
comprensibile, per carità, ma sa un po' di ipocrisia. Chissà cosa
pensa di fare con me!
-
E cosa gli hai detto? - Come se fosse importante. Lei sbatte gli
occhi non capendo cosa mi interessi ed io mi rendo conto che è
strano chiederlo così aggiungo in fretta: - Me ne ha parlato anche a
me! È una cosa che l'assilla. Si parlava di calcio e di questa
cosa... - Si rasserena e ci pensa per farmi il riassunto.
-
Lo immagino, è così lui. In realtà quando sta bene puoi parlare di
qualsiasi cosa, però quando sta male per una cosa è solo quello
l'argomento di conversazione. Sempre. Sempre. Sempre quello
all'infinito. Anche a costo di ripetere gli stessi dialoghi. Si
ossessiona con le cose. - Che tipo. Penso che devo ancora conoscerlo
davvero.
-
Comunque gli ho detto che se il suo amico ha una natura specifica è
perchè Dio ha quel piano per lui e dovrebbe seguirla. È
comprensibile il suo errore ed è chiaro che ormai che è sposato lo
sarà per sempre, però se Dio ha un altro piano dovrebbe capire di
quale si tratta e seguirlo lo stesso perchè deve essere il meglio
per lui. Però ci sono molti pro e contro da considerare, così è
semplice ma in realtà non lo è... - Immagino i dettagli.
Sorrido
per fermarla prima che cominci. Quanto ama parlare!
-
E' giusto. La natura è natura, non la puoi sopprimere, secondo me.
Prima o poi sei costretto a seguirla. Sei così e basta! - Annuisce,
io sono più breve ed incisivo ed ho le idee chiare.
-
Com'è stato per te lasciare la tua squadra? Eri legato anche tu, mi
pare... è stata una di quelle sorprese sapere che avevi firmato
anche tu. - Ecco una cosa che vorranno sapere tutti. Lei
assolutamente non saprà mai la verità.
-
Eh, è stata dura anche per me. Il Manchester era la mia famiglia...
però il Real è il mio sogno di bambino. Sognavo questa maglia
quando guardavo i Galaticos giocare e speravo di farne parte, un
giorno. Così è stato. Quando ho sentito l'offerta ci ho pensato
molto, ma poi ho deciso che ne sarebbe valsa la pena. -
piega
la testa di lato.
-
Sì nel tuo caso è diverso, lo volevi. -
-
Mi mancano anche gli altri però ho l'entusiasmo di questa sfida, a
me piacciono moltissimo le sfide. Sono diverso da Riky. Meno emotivo.
Mi lego ma non ai suoi livelli. Per me Ferguson resterà sempre un
padre e Wayne un fratello, però sono riuscito a staccarmi. Riky è
stato costretto perchè potendo scegliere non avrebbe mai lasciato il
suo di padre. Ancelotti, giusto? E nemmeno i suoi fratelli... - Non
ho idea di chi siano, né se ci sia uno in particolare. So che
definisce 'fratello nero' Robinho, ma non è un suo compagno
milanista.
Quando
sto per chiederle qualcosa di personale su Riky -volevo capire quanto
scopano- la porta d'ingresso si apre ed il mio cuore comincia a
battere impazzito.
Dio
mio, ero a casa sua e parlavo con sua moglie con gran faccia tosta ed
andava tutto bene. Ora arriva lui ed io divento scemo!
Che
razza di effetto mi fa?
Non
è nemmeno calato dopo tutto il tempo che ho passato senza vederlo.
La
frenesia si impossessa di me, mi metto a tremolare e battere i piedi
nervoso, non mi muovo e lei si alza. Per un istante tutto esplode. Lo
rivedo.
Dopo
settimane passate a pensarci e a guardarlo per computer, lo sto
rivedendo. Lo sto rivedendo.
Un'emozione
simile è diversa da tutte le altre mai provate e la prima cosa che
penso quando lo vedo, fra il cuore che impazzisce e tutto, è che lui
con suo figlio sia l'amore assoluto, l'amore universale, proprio.
Quell'amore
con la A maiuscola. Meravigliosi. E mi perdo in loro.”