CAPITOLO XLVIII:
FUORI DAL NIDO

Sapevo che sostanzialmente non mi sarei trovato male, è che mi mancano i miei, tutto qua.
Guardo i nomi nella mia rubrica e penso che vorrei chiamarli e sentire che stanno facendo e come se la cavano, giusto stamattina leggevo il giornale, la Gazzetta che mi faccio arrivare a casa, e vedevo che è andato Leonardo come primo allenatore. Sono contento per lui, è stato quello che mi ha scoperto e mi ha voluto al Milan, mi ha sempre sostenuto e poi Ancelotti mi ha fatto da padre e mi ha 'tirato su'.
Ancelotti invece cosa farà? Mi dispiace che gli abbiano dato il ben servito ma là non guardano molto in faccia le persone. Fra me e lui hanno fatto un gran colpo di mercato, Ancelotti ha vinto tanto ed ora sarà richiesto. Spero vivamente che faccia una grande carriera.
Dopo aver pensato ai miei ragazzi, sospiro malinconico e Cris rientra guardandomi interrogativo. Cos'ha, il radar?
Vorrei sapere come ho fatto a ficcarmi in tutti questi guai, per inciso.
In camera con lui in un letto matrimoniale. Con quella specie di scommessa di far ridere Karim per avere il controllo di questo posto.
Solo ora ho capito cosa intendeva ed io ingenuo che gli ho pure detto di sì!
Non è che sono un asso nel far ridere. Cioè rido e scherzo ma non sono un pagliaccio!
- Che hai? - Chiede. Io lo guardo interrogativo seduto sul letto.
- Perchè? -
- Hai una faccia malinconica! - Mi starà addosso fino a questo punto?
Per un momento mi viene da sorridere. È apprensivo da morire.
Mi fa piacere, lo ammetto.
- Pensavo che è il primo ritiro senza i miei amici... - Dico piano abbassando lo sguardo.
- Te ne farai di nuovi. Mi sembrano in gamba anche questi... Karim ci farà ridere un sacco, vedrai! - Questo non so come lo colleghi al nostro discorso, però sorrido cercando di evitare di essere troppo pesante.
- Sicuramente. Però mi mancano, tutto qua. Immaginavo che quando sarei veramente entrato nella squadra avrei accusato il colpo. Sai prima... era come essere in vacanza e basta. Adesso... è tutto così diverso. Davvero. - Torno a calare il tono e non reggo il suo sguardo che mi penetra. Si siede vicino a me e mi circonda la schiena con un braccio, la sua mano mi carezza dolcemente. È sempre protettivo con me. Cerca ogni istante di saltarmi addosso però mi cura. Mi cura in tutti i modi. Sempre.
È incredibile.
Mi rilasso invece che tendermi perchè è più forte di me. Mi piace quando mi tocca e mi carezza. Non sono ipocrita. È così.
- Ti abituerai presto. È bello che siamo nella stessa squadra, no? Stesse maglie, stessa camera... lo pensavi possibile due anni fa? - Sospiro. Da un lato è bello, dall'altro è un disastro.
E comunque mi manca la mia squadra. I miei amici. Ero protetto, ero come... ero come il figlio di tutti, non so come dire. Facevano a gara a chi mi faceva stare meglio.
Così e come andare via da casa, lasciare il nido e volare nel mondo da solo.
Sarò capace?
Però poi guardo Cris che mi sta accanto sempre e comunque e penso... penso che in fondo non sono solo, ho lui che mi starà vicino, da ora in poi. E mi sento meglio. In modo diverso da come facevano i miei amici.
Prima ero come membro di una famiglia da cui ero nato, ora forse mi sentirò membro di un'altra famiglia. Una famiglia dove sono arrivato.
Lo guardo perso, come se lo vedessi per la prima volta.
Questa ipotesi è così chiara e cristallina che mi chiedo come abbia fatto a non vederla prima.
È così.
È come quando ci si sposa e si va via di casa, si fa famiglia, una famiglia propria.
È lo stesso principio.
È questo Cris per me?
La mia nuova famiglia?
Ma non famiglia come... come un altro fratello.
Famiglia come... il mio compagno...?
Cris nota che ho uno sguardo strano, diverso.
- Che c'è? Sembra hai avuto un'apparizione! - In effetti è così. Ma non so se sia giusta o se stia sragionando.
Tremo per un istante. Sono di nuovo in quella fase.
Io e lui soli, il resto del mondo sparisce. Non più una moglie, non più Dio, non più nessuno.
Tutto sparisce sempre quando sono solo con lui.
Mio Dio.
Mi sento avvampare, credo di andare nel pallone, prendo fiato ma non so cosa dire e annaspo. Cris si preoccupa e mi mette una mano sulla guancia.
- Riky, tutto bene? - Chiudo gli occhi per cercare di controllarmi.
Devo... devo tornare in me. Devo.
- Io non so se è una grande idea stare in camera con te. - Dico subito quasi sputassi un rospo. Ma non è quello a cui pensavo. Cris ci rimane malissimo e stacca la mano. Non oso aprire gli occhi ma guardo in basso.
- Vuoi che cambio camera? - Mette sempre tutto nelle mie mani. Sempre. Non va bene così! Non può.
Mi scioglie anche il braccio dalla mia schiena e mi sento nudo e perso. No, non lasciarmi, sei la sola famiglia che mi rimane e... ed è una famiglia diversa da quella che avevo prima...
- No! - Alzo gli occhi in fretta e rispondo di foga. Sono stato spontaneo e lui è sorpreso ma non capisce più. Normale.
- Cosa vuoi? Devi essere chiaro e sincero. - Sincero... stringo le labbra, sono così in difficoltà.
- Io... non lo so... ma non voglio che vai in un'altra camera... è solo che so che non sarà una buona idea. - Cris si rilassa e sorride ammaliante, furbo.
- Dipende dal punto di vista. -
Già...
Mi carezza il mento con l'indice e mi osserva mandandomi a fuoco. È sicuro di sé. Così sicuro di sé.
Vorrei esserlo anche io.
- Devo trovare delle risposte. Devo. - Dico cercando di ricordarmelo. Lui allora risale col dito sulla guancia e mi percorre i lineamenti come se fossi un tesoro. E non c'è niente che mi piaccia più di questo.
- Trovale. Io intanto farò in modo di non diventare matto. - La cosa mi sorprende molto, ovviamente. Aspetto che mi baci, perchè di solito a questo punto mi bacia. Gli ho detto io che non è giusto che accontenti i miei capricci.
- Andiamo? C'è una riunione prima di cena. - Trattengo il respiro e lo guardo come se avesse scherzato.
Lui nota che non me ne capacito e ridacchiando si alza e mi lascia andare. Ho l'istinto di riprenderlo ma mi trattengo.
- Potrei anche spogliarti e fare l'amore con te, se vuoi, ma rischiamo di essere interrotti sul più bello e mi secca! -
E' così che esco dalla camera, seguendolo perso e con la testa totalmente fra le nuvole e succede che mi scontro con Karim che usciva dalla sua camera come un treno senza guardare se passava qualcuno.
Mi faccio un discreto male e quando mi scosto e lo tocco sul petto e sulla spalla dove ho sbattuto, capisco perchè.
È un fascio di nervi!
Finisce che tocco con più intenzione di quanto avrei dovuto e Cris arriva a circondare Karim per il collo col suo braccio.
- Ehi, gli occhi puoi usarli anche per guardare! - Karim fa il suo solito broncio e comincia a lamentarsi. Mi sa che sarà sempre così!
- E lui non può guardare? Solo io devo? - Almeno ora mette più di qualche grugnito in fila uno all'altro. Non è che grugnisce ma parla con quell'accento fortissimo francese sparando parole in ogni lingua che conosce... e quando si parla in francese si tiene la bocca in quel modo che sembrano brontolii... lui poi ha una voce bassa e profonda e l'effetto è questo.
Cris ridendo lo corregge e gli dice la frase in spagnolo. Poi aggiunge:
- Ma lui guardava il mio culo, è giustificato! - Avvampo perchè è vero e Karim, vedendo che divento rossissimo e non nego, si mette a ridere.
Cris grida facendo spaventare il francese che lo torna a fissare torvo e minaccioso.
- Che cazzo... -
- Ho vinto la prima sfida della giornata! - Esclama Cris felice alzando le braccia in alto. Che scemo.
- Che sfida? - Intuisce che c'entra lui e non è carino dirgli su cosa abbiamo scommesso.
- Niente, si annoia! - Karim però non capisce e si lamenta -che novità- che non vuole essere messo in mezzo a cose strane.
A questo Cris torna ad abbracciarlo trascinandolo verso la sala che sarà riservata alle riunioni del club.
- Ah, ma a certe cose ti piacerebbe essere messo in mezzo! - Karim alza un sopracciglio e lo guarda interrogativo. Io non capisco cosa intende, per me Karim non vuole davvero essere messo in mezzo alle scommesse...
- Quali? - Chiede burbero. Cris lo guarda con aria di chi la sa lunga e malizioso fa l'occhiolino.
Ma cosa intende?
- Ho capito, la tua fama ti precede! - Però non dà altre risposte, va avanti e scivola via dalla presa di Cris. Cosa di cui sono contento.
Peccato che poi lui torni alla carica e non lo molli.
Non so poi di cosa parlano, resto indietro scontento. Non perchè sono stato messo da parte... ma insomma, ed io con chi sto? Beh, potrei accelerare il passo... una mano mi batte la schiena e mi giro, il viso sorridente ed incoraggiante di Iker mi fa ricambiare il suo saluto allo stesso modo.
- Come va? Ti sei sistemato bene con Cristiano? - Annuisco però fatico a tornare in me e lui nota subito che c'è qualcosa che non va: - Che c'è? Non ti trovi bene con lui? Se vuoi possiamo cambiare camera... - Scuoto il capo.
- No no, mi trovo bene con lui... che dici! Lo conoscevo già da prima, sai... abbiamo fatto due premiazioni insieme e... - Ma mi rendo conto che sto parlando troppo e troppo in fretta ed è segno di imbarazzo, quindi mi fermo, respiro a fondo e cambio argomento con noncuranza.
- Tu che opinione hai sui nuovi? Avete cambiato tanto, mi pare! - annuisce.
- Tanto davvero! Spero che la squadra non ne risenta... sai, è come mettersi insieme dall'oggi al domani. Molti non si conoscono e consideriamo che abbiamo cambiato i giocatori più importanti... - Comincia a parlare delle sue preoccupazioni e mi faccio coinvolgere molto facilmente, poi il discorso si sposta sul calcio in generale e su molte cose ed in un istante mi dimentico di Cris e di tutto il caos che ha scatenato in me. Solo quando in sala lo vedo seduto vicino a Karim faccio un piccolo broncio, ma Iker mi fa sedere accanto a lui e dall'altra parte mi si piazza subito Marcelo con Pepe. Pepe non lo conosco molto ma ovviamente Marcelo sì e sono lieto di ritrovarlo. Lui e Roby sono due gocce d'acqua, è impressionante... e pensare che invece non sono nemmeno parenti!
Passa subito tutto ed in men che non si dica mi rendo conto che per me è incredibilmente facile legare e creare rapporti, sono uno molto socievole che evidentemente piace.
Roby me lo diceva che non avrei avuto problemi in questo senso.
Però non posso non pensare, di tanto in tanto, che Cris potrebbe partecipare di più e smettere di isolarsi tanto con Karim. È come se io non esistessi più.
Non so, ormai ha vinto quella specie di sfida sciocca, cosa vuole ancora?
Sospiro insofferente e Marcelo torna a distrarmi.
Penso che farò bene a parlare con Iker un giorno di questi.
Roby mi ha consigliato di farlo con lui e ricordo di quando mi ha parlato della sua storia con David Beckham. Io sono stato compagno anche di David... potrebbe essere uno scambio utile, il nostro.


Quando arrivo in camera, dopo una cena passata con un po' tutti i nuovi compagni, o quasi per lo meno, mi sento meglio di prima.
È vero che mi mancano i miei amici e la mia squadra, però è anche vero che non è un problema di persone o sentirsi persi. È solo abituarsi ad una novità importante.
Imparare a vivere da soli... pur restando in mezzo alle persone.
In camera lo ritrovo ma è con Karim e sebbene il ragazzo non rida, sembrano affiatati.
- Ti dispiace se sta un po' con noi? Dice che Lass parla francese ma non riesce a legare molto... - Chissà perchè non mi stupisce. Anzi, è strano che leghi tanto con Cris.
Beh, penso che sia difficile non legare con lui.
Annuisco con un sorriso che so non è forzato, però dentro di me lo è.
Non ce l'ho con Karim ma pensavo di trovarmi solo con Cris. Pensavo che volesse... controllare la camera...
- E poi sei tu che hai il comando, stasera... - Lo dico in portoghese per non farlo capire a Karim che comunque non si intromette, si limita a stendersi sul letto e a mettersi comodo, di traverso.
Cris se ne ricorda e sorride illuminandosi. Come se se ne fosse dimenticato!
- Oh ma è vero! Bene... non ci sono problemi allora... - Poi però mi mette una mano sulla vita. Mi attira a sé e sussurra piano all'orecchio, sempre nella nostra lingua. - Potrei anche farti fare quelle cose che piacciono tanto a me e che fanno sempre notizia sui gossip! - Arrossisco perchè capisco che si tratta di quelle notti a tre, divento una statua rossa e... sono contento che accenni ad una cosa del genere. Non la farei nemmeno sotto tortura, ma se ci pensa a farla con me significa che sono ancora nei suoi pensieri. Non contavo che potesse prendersi da qualcun altro.
Forse dopotutto non è molto preso da me.
Sospiro deluso e li guardo sistemarsi sul letto.
- Allora, che fate voi per divertirvi la sera? - Chiede Karim, oddio, spero che Cris non glielo dica davvero.
Che speranze...
- Beh, il mio passatempo preferito è il sesso! - Ecco, ora guarda cosa capisce Karim.
Mi fissa stordito.
- State insieme?! - Ormai il mio colorito non sarà più normale. Io mi siedo su una sedia accanto al letto, non oso di certo mettermi con loro. Sono di traverso, stesi a pancia in giù, che mi guardano e Cris ride come uno scemo.
- Magari! -
- Non state insieme? - Karim ora non capisce e nemmeno io. A volte in effetti non gli sto più dietro.
- No... - Rispondo io prima che lo faccia lui. - Io sono sposato. - Karim allora mi fissa strafottente.
- E allora? - Mi mette a disagio.
- Come e allora? - Cris ride sguaiato e vorrei schiacciargli la testa sul cuscino ma evidentemente a Karim dà altrettanto fastidio questa risata assurda e gliela schiaccia lui. Lo rivaluto all'istante. Non è che Karim non mi piaccia. Lo trovo interessante in diversi modi e mi incuriosisce. Ma mi dà fastidio che stiano tanto insieme... soprattutto stesi nel mio letto!
- Lui crede tantissimo in Dio, è evangelista ed una specie di pastore... non tradirebbe mai sua moglie, sarebbe come tradire il signore. - Karim allora si alza a sedere ed incrocia le gambe. È bello che si sia integrato tanto facilmente con noi, ma ora comincia a diventare un po' invadente.
Chiedo perdono per il brutto pensiero, ma è vero.
Che gli importa di sapere tutte queste cose?
- Anche io credo. Sono musulmano. Non ai livelli di pregare prima di entrare in campo, ma credo. Ma la fede è una cosa, il divertimento e la vita sessuale è un'altra! - Penso di essere diventato pallido come un cadavere e Cris si mette a ridere di nuovo così tanto e così forte che Karim torna a schiacciargli la testa contro il materasso per soffocarlo. Allora io conto fino a venti, poi gli spiego con calma marcata. Perchè in realtà sono agitato. Quando parlo delle cose a cui tengo e so che gli altri non la pensano come me, mi agito. Come quando hanno dato contro a Cris! Tremavo!
- Io applico la mia fede ad ogni aspetto della mia vita, non solo a quello che mi fa comodo! - Bravo, questo va bene. Karim ha quell'aria dura, ora, ma non contro di me. È dura in generale. Penso faccia parte del suo particolare fascino.
- Se mi diverto scopando con chi mi pare, non manco di rispetto ad Allah. Non lo bestemmio, non lo rinnego! - No, questo non me lo può venire a dire specie se mi dice che è musulmano!
- Andiamo, non voglio certo farti io una lezione sulla tua stessa religione, ma se parli così significa che non sei un vero praticante. Forse sei un osservante, diciamo che credi in Dio nella maniera dei musulmani, ma non pratichi se parli così! - E' una religione molto rigida e con molte regole, fra l'altro.
Karim alza le spalle menefreghista ma non se la sta prendendo.
- Credo in un essere che ha creato tutto. Stop. La mia famiglia è musulmana ma non di quelle severe che se non segui crepi. Mi ha lasciato molto libero. Se mi chiedi i particolari dell'islam non te li so dire. Sono musulmano perchè la mia famiglia lo è. Credo in questo creatore e so che qualcuno lo chiama Dio, qualcuno Allah, qualcuno non lo so... -
Taglia corto, non è molto per il dialogo in generale e questo argomento probabilmente lo annoia. Mi avvicino e mi siedo nel letto per cercare di farmi capire, siamo nel mio campo e visto che ne parliamo ci tengo a essere chiaro. Io parlerei di questo per sempre.
Mi metto di fronte a lui e Cris appoggia la testa sulle mie ginocchia piegate. Mi fermo un istante e mi concentro su Karim che mi guarda per aspettare il resto.
Credo che Cris sia comodo ed in questo momento sembra un gatto. Mi piace. Sto di nuovo bene.
Non so cosa fosse successo prima.
- Non sono qua per sindacare su religioni, fedi e modi di credere. Però visto che ne parliamo te lo dico brevemente. Io sono molto praticante. Cerco di essere un cristiano in ogni aspetto della mia vita. Per me un tradimento è inconcepibile. - Cris non fiata, non si muove ed io ho paura che mi ricordi che però l'ho fatto.
Lo so che l'ho fatto. Per questo sto tanto male. Per questo non lo posso accettare facilmente.
- Ma se sei attratto da qualcun altro? Mi pareva di capire che fra voi... - Arrossisco di nuovo, Cris non si intromette, penso sia curioso di sapere come la penso, come me la sbrigo.
Inghiotto e mi faccio forza, mi intimidisco.
- Non ho problemi coi gay, ho molti amici gay. Se è natura è natura. Dio non sbaglia con la natura. Ci ha fatti vari sotto molti punti di vista. Dobbiamo accettarci e amarci tutti così... - Bravo, è un discorso perfetto, vediamo se lo accetta e chiude. Karim tira fuori il labbro inferiore e Cris mi distrae perchè mi prende le gambe e me la stende facendomele mettere davanti a quelle di Karim che sono incrociate come erano prima le mie. Preferisco così e lui si mette più comodo.
- Sì, sono contento. Anche io penso che non abbia importanza la differenza. Specie sessuale. Ho fatto una scopata con un ragazzo ed è stata fantastica! - Arrossisco. Che novità. - Ma non ti chiedevo quello. Pensavo che tu e lui... - Non posso scappare. E Cris non mi aiuta. Meglio, in effetti.
- Beh è... complicato... - La prima sera faccio già di questi discorsi? Fantastico!
- Non sei obbligato se non vuoi... - Solo ora mi rendo conto che a forza di parlare in spagnolo ed insegnargli, sta imparando abbastanza bene. Il suo accento resta delizioso.
- No ma... io ora sono in una fase delicata... non so bene come... cioè... - Karim alza le mani, vede che balbetto e mi ferma spazientito.
- Non importa, davvero! Qualunque cosa sia... per me Allah, Dio o chi per esso ci ha creati, gliene siamo grati. Non ammazziamo. Non feriamo nessuno. Non rubiamo. Al di là di questo, le nostre vite private le decidiamo noi. Punto. Non c'entra quello lassù. Non è lui che vive. Siamo noi. Dire che non facciamo una cosa per Lui è come nascondersi. Sei tu che non la vuoi fare. Non è Lui che non vuole. Possiamo fare tutto. Nessuno ci obbliga. - Il discorso di Karim è molto semplice, troppo. Somiglia vagamente a quello di Cris anche se il suo è meno menefreghista.
Non sarò mai d'accordo con questo modo di vedere le cose.
Se mi parlano di amore e mi dicono che non puoi combattere i tuoi veri sentimenti è un conto, lo capisco. Vale la pena pensarci. Ma se mi dicono che tanto Dio non ci fulmina beh, no. Non è questo il punto.
Non è per paura che mi punisca, è perchè penso non vivrei bene io. È per me. Non posso allontanarmi tanto da Lui.
La domanda resta però sempre quella. È vero che mi allontanerei o ha ragione Cris quando dice che ci sono tanti modi per stargli vicino lo stesso?”