CAPITOLO
LXII:
CONVIVENZA
COMPLICATA
“Questi
due mi faranno morire, sono diversi e a volte sembrano anche
incompatibili!
Se
Karim è un gatto, Cris è un cane! Infatti i loro animali domestici
sono proprio questi.
Cris
è un giocherellone e tormenta gli altri finchè esasperati non lo
mordono. O graffiano.
Però
Karim mi ha sorpreso, ora che sono tornati buoni e a cuccia posso
rendermene conto.
-
Karim... però... altro che gatto... sei anche una tigre, se vuoi! -
Lo dico mentre torno in cucina a cercare di fare qualcosa di sano da
mangiare, ma in effetti non c'è molto. E mi chiedo perchè abbia
preso tutti questi inscatolati...
Sono
inscatolati in pacchetti da cinque e tutti i pacchetti sono chiusi e
sigillati, significa che non ne ha mai aperto uno. Cosa dovrei fare a
questo punto, secondo loro?
Alla
fine mi arrendo. Non c'è proprio niente da cucinare, così ordiniamo
al giapponese del sushi e del riso coi gamberetti.
Mangiamo
in soggiorno, io propongo l'idea di stare in cucina sul tavolo, ma
loro vogliono stare stravaccati dove sono, così mi nascondo quando
il fattorino arriva. Non intendo farmi vedere.
Karim
si trascina alla porta e paga il pranzo, poi lo sistema sul tavolino
e mi dice che posso uscire.
Mi
sento scemo, ma cosa posso farci? Ho il terrore che qualcuno veda e
capisca.
Non
dicono niente, Cris ormai ci ride su ma penso che possa infastidirlo,
o per lo meno ne ho paura. Penso che potrebbe seccarlo molto.
-
Quanto pensi di andare avanti così? - Chiede a bruciapelo Karim dopo
un po' che ha iniziato a mangiare. Sia io che Cris lo guardiamo come
se avesse detto qualcosa di pazzesco, lui allora ripete spazientito.
- Credi di poter fare così per molto? Nasconderti come un maniaco
davanti a tutti quando sei con lui? Siete nella stessa squadra, siete
compagni. È normale che passate del tempo insieme! Perchè ti
preoccupi tanto? A me seccherebbe al suo posto! - Eccolo, senza peli
sulla lingua.
Sono
seduto vicino a lui perchè Cris non si è alzato dalla poltrona che
dice che da ora sarà sua. Non giro la testa verso Karim. Fisso le
mie mani ed il sushi e cerco di respirare.
Sto
fermo, non alzo il salmone per mangiare. Penso che tremerei.
Credo
che Cris mi stia guardando curioso della risposta. È protettivo, ma
non è che mi abbia offeso, quindi non credo che interverrà.
-
Ecco... io non so... non è facile lasciarmi andare... davanti ad
altri, dico. Se si tratta di quelli di cui mi fido è un conto ma...
non so chi può vedere e cosa può pensare e fare e... ed io ho il
terrore... -
Karim
però non penso che capisca ed io forse non sono molto chiaro.
-
Di cosa? Andiamo! Non fai nulla, non è che lo baci. Si tratta di far
vedere che passi del tempo con lui... -
Scuoto
la testa. Perchè si è intestardito tanto? Cosa gliene importa, poi?
-
Non sai cosa può pensare la gente se ci vede insieme al di là del
campo! Ed io devo cercare di controllare quello che mi riguarda
quanto più posso! -
Karim
sospira seccato.
-
Hai paura a farti vedere con me a fare shopping? - Ora lo guardo, la
domanda è strana e rispondo spontaneo.
-
Certo che no... -
-
E allora perchè con lui sì? Fate qualche pranzo insieme, no? Che
importanza ha?! Tutti i compagni di squadra lo fanno! Esistono anche
gli amici! Nasconderti così vi porterà a scoppiare, prima o poi! E
poi pensa anche a questo... - A questo punto Karim sventola la
bacchetta per mangiare che ci hanno fornito coi piatti. Ci guardiamo
ed io ho questo mio modo un po' intimorito di fissarlo. - si vedrà,
in campo, che siete tanto amici e legati. È normale che anche nel
tempo libero state un po' insieme. Se fai di tutto per non farti
vedere con lui sarà ancora più assurdo il vostro comportamento in
campo! - Non capisco cosa voglia dire né perchè faccia tutti questi
discorsi. Sta parlando tanto e non pensavo ne fosse nemmeno capace.
Sono inebetito a fissarlo.
-
Io non ci avevo pensato... -
-
Pensi di poter controllarti anche lì? 24 ore su 24? costantemente?
Fidati che è impossibile! - A questo impallidisco e mi si chiude lo
stomaco.
-
E... e cosa dovrei fare? -
Scuote
la testa.
-
Niente! Sii spontaneo! Dannazione, gli amici esistono! Finchè non vi
baciate in pubblico va bene... tu ti fai troppi problemi che non
esistono e finisce che si creano davvero! Guarda che lui prima o poi
si stufa delle tue paranoie! Piantala di fartele! -
Karim
lo sbotta e mi lascia senza parole, poi riprende a mangiare come
niente col gatto che lo fissa inquietante in attesa di cibo. È
abituato a mangiare i suoi resti...
Sono
proprio sorpreso del suo discorso e del consiglio che in effetti ha
più che senso. È davvero un buon consiglio. E' vero, ha ragione. Se
continuo ad imparanoiarmi così, prima o poi anche la pazienza di
Cris si esaurirà.
Forse
è meglio che mi do un regolata.
Dopotutto
è vero, gli amici esistono. E già tutti dicono che io e lui non
andremo d'accordo e ci oscureremo a vicenda. Figurati... ci amiamo,
in realtà!
Se
però cerco di controllare anche il tempo con lui poi... boh, forse
sto esagerando. È vero.
Guardo
Cris che mangia fingendo indifferenza, non vuole influenzare i miei
comportamenti e mi piace quando fa così.
-
E' un po' complicato. Però penso di poterci riuscire. Quindi anche
se dico che sono suo amico e rivelo particolari come, che ne so, che
ceniamo insieme e che parliamo molto e che siamo amici... va bene? -
Karim ride.
-
Va alla grande! Non lo potrete nascondere comunque il vostro legame.
Tanto vale chiarire subito che è amicizia. Se lo dici la gente non
penserà ad altro. E poi hai tua moglie, no? Magari lui si fa la
ragazza fissa, e se la sceglie famosa sarà ancora meglio, ed il
gioco è fatto! -
che
si preoccupi e ci dia tanti consigli è sorprendente. Penso che ci
abbia a cuore e lo dimostra a modo suo. È uno impacciato però si
lega alle persone. In questo caso a noi. E coglie tutto, anche se non
sembra.
-
Grazie... grazie dei consigli... sono molto buoni... - Mangio e poi
torno a fermarmi sospirando.
-
Con Carol è strano... riesco a reggere il gioco e sono sorpreso
perchè credevo di non riuscirci... -
-
E allora? Che problema c'è?! Meglio, no? - Cris lascia ancora
parlare Karim, penso che voglia farmi avere un punto di vista
diverso.
Mi
piace.
-
Sì... però moralmente è sbagliato. Sto sbagliando. Io dovrei dirle
tutto e farle decidere cosa fare... mi sto allontanando da Dio
tantissimo e l'idea mi angoscia, ma per Cris devo lottare e sono
pronto anche a questo. Solo che mi sto trasformando. O meglio. Sto
scoprendo che sono molto diverso da quello che credevo. -
Karim
fa uno strano sorriso.
-
Tutti siamo diversi da quello che pensiamo. E prima o poi ci
scopriamo. Non fermarti, continua a scoprirti, ma non combatterti.
Accettati e basta. Tanto sei così. - è così semplice, Karim! Come
fa?
Per
me è impossibile pensarla così e basta!
Io
ho mille se e mille ma ed anche Cris alla fine non è da meno.
E
lui è così lineare... ci fa bene un punto di vista come il suo.
Mi
sento meglio mano a mano che ci parlo. Cris lo vede quindi non si
intromette anche se sta molto attento.
-
Sono preoccupato... e non so che fare con lei... -
-
Ascolta... - Fa allora bevendo la coca cola e ruttando subito dopo.
-
Il rutto? - Chiedo disorientato. Cris ridacchia.
-
No. - E continua. - Finchè riesci a tenere il segreto tienilo e vivi
la vostra storia così perchè occhio non vede e cuore non duole.
Meno sa e meno soffre. Dirglielo servirebbe a te e a scaricarti la
coscienza, non lo faresti per lei che poi ci starebbe solo male e
basta. Poi quando non ce la farai più lo affronterai da uomo!
Nessuno è perfetto e Dio c'è anche se non sei come Gesù! Basta che
non ammazzi e non rubi! Per il resto ci passa sopra! - Oddio che
teorie! Che poi lui è musulmano, mi piace che mi parli pensando con
la mia testa ma semplificandola così come è lui.
Alla
fine sono visioni comode, però tutto sommato si vive bene anche così
e non ha torto, vuole dire che finchè non faccio cose gravi devo
essere meno intransigente con me stesso.
Rido
ed alla fine decido che va bene così e seguirò il suo consiglio.
Penso
di potercela fare.
Penso.
Non
lo so, ma quanto meno ci proverò. Si dice così, no?
Però
penso che non sia giusto lo stesso. Resto meschino. Devo arrendermi
al fatto che lo sono o devo lottare per cambiare e diventare come
vorrei essere?
Il
punto è che non è come vorrei, ma come dovrei. Perchè l'unica cosa
che voglio è vivere con Cris e basta.
È
questo il punto.
Accettarmi
o lottare?
E
lottare perchè, comunque?
Per
dovere o per volontà?
Resta
sempre tutto molto complicato.
Anche
se cerco di 'sistemarmi' e 'raddrizzarmi', il gran problema, per così
dire, è Cris. Io amo lui e sto con lui e non lo lascerò mai.
È
tutto qua la cosa.
Quindi,
alla fine, non c'è una vera soluzione.
Ma
quando sono in fase di dubbi alzo lo sguardo su di lui, lui fa
altrettanto e mi sorride con quella sua dolcezza. Un modo di fare che
riserva solo a me.
È
speciale e nessuno lo sa. Lo so solo io.
La
mia motivazione è lì e va bene. Sarà difficile, ma affronterò
tutto. Ne varrà la pena.
Gli
allenamenti pomeridiani avvengono sotto il sole cocente che qua a
Madrid risplende come fosse ancora piena estate.
Coi
ragazzi le cose vanno sempre meglio, ci conosciamo a vista d'occhio e
sono tutti simpatici. Non c'è quello pesante con cui fatichi a stare
e l'atmosfera è molto serena.
A
volte anche demenziale, in effetti.
Sono
passato da casa e sono stato un po' con la famiglia, poi ci siamo
rivisti qua come se non ci vedessimo da anni.
Cris,
appena negli spogliatoi, mi saluta subito con una carezza fra i
capelli. Credo che gli piacciano i miei capelli, è sempre che me li
tocca.
Sorrido,
mi piace quando lo fa.
Gli
altri notano, qualcuno sa, qualcuno avrà capito.
Sono
un po' teso, non so se posso fidarmi di loro e far capire chiaramente
che stiamo insieme...
-
Allora bene, vedo... - Chiede Iker quando Cris si allontana
brevemente per controllarsi allo specchio che il suo viso sia ancora
splendido come due secondi fa.
Mi
stringo nelle spalle e annuisco titubante, non so bene come muovermi
in mezzo agli altri...
-
Sì fra noi bene... è che ho paura di rovinare tutto con le mie
fisse... - Iker si sta cambiando e comincio anche io, nel mentre mi
guarda interrogativo così gli spiego un po' di cosa si tratta.
Lui
sorride.
-
Finchè sei con noi puoi stare tranquillo... è un posto sicuro...
sono cose normali, le relazioni fra compagni di squadra. È
comunissimo e quando due si mettono insieme è automatico accettarsi
ed aiutarsi. Vedrai sulla tua pelle che funziona così... - La
rassicurazione mi solleva molto e sorridendo lo ringrazio. Se almeno
qua con loro posso essere tranquillo, poi basta mi controllo fuori
dal club... sarebbe già qualcosa. Un posto dove sfogarmi ed essere
me stesso. Sembra quasi un sogno.
Cris,
arrivato per le ultime parole di Iker, gli sorride come per
ringraziarlo e poi mi fissa con la sua aria furba e maliziosa, mi
preoccupa, cosa starà pensando?
Tremo
un istante, ma poi non fa niente. Stranamente.
Finchè
apre il suo borsone di calcio, ci rovista dentro ed io, a torso nudo,
lo perdo di vista sedendomi per continuare a cambiarmi.
Mi
perdo nei miei pensieri, rifletto su quello che ha detto Iker, lo
sento vagamente sedersi vicino a me. Torno alla realtà quando sento
qualcosa a contatto con la mia pelle.
Qualcosa
mi scrive sulla spalla e quando mi giro vedo Cris con un pennarello
sottile per la pelle che mi scrive... spalanco gli occhi! Sta facendo
la C della sua firma!
No
che dico. Non la sta facendo. L'HA FATTA!
Sta
per continuare con il resto e tolgo subito il braccio fissandolo
sconvolto e scandalizzato.
-
Cris ma sei impazzito? Mi scrivi il tuo nome sulla spalla?! - Quasi
urlo, in realtà strido. Tutti si girano a vedere e ridono.
-
Così sei marchiato e sanno di chi sei! - Commenta Sergio il quale
evidentemente approva i suoi metodi megalomani!
Si
fiondano subito anche Marcelo e Pepe e ridendo gli danno il cinque.
Approvano anche loro.
Io
li fisso tutti.
-
Ma così non posso stare con la maglia senza maniche! -
Cris
e gli altri compari mi guardano faciloni.
-
E perchè? Guarda che devi solo allenarti, mica sfilare! -
-
Ascolta un attimo... ci sono i fotografi all'inizio di ogni
allenamento che fanno delle foto... possono benissimo... - Ma non mi
fanno finire, ridono e mi prendono in giro.
-
Certo e poi ti schiaffano su una prima pagina perchè hai una C sul
braccio! Sei un po' egocentrico, mio caro! - Cris lo fa per
schernirmi e rilassarmi ma ottiene un altro effetto.
L'effetto
scatola.
Quella
scatola dove ci metti dentro un sacco di cose e metti il coperchio
ignorando che non potrai metterci cose per sempre.
E
che poi esplode e tutto esce.
Ecco,
quell'effetto.
Così
mentre lui se la ride coi suoi compari infantili, io prendo il
pennarello dalla sua mano e gli faccio la mia K sulla sua spalla!
Poi
mi sento meglio anche se è una ripicca.
-
Ora vai con la maglia senza maniche! -
Questi
pennarelli si tolgono dopo che lavi e strofini bene, non si tolgono
subito, altrimenti non avrei fatto tutte queste storie.
Lui
si guarda la K e con occhioni luccicanti mi fissa.
-
Io quasi quasi me la tatuo! - Mi metto la mano sulla faccia e mi
schiaffeggio da solo. Ma con chi mi sono messo?
-
Dai, fatti fare tutto il nome allora! - Marcelo la notte non dorme
perchè gli manca Roby, il suo gemello non di DNA!
-
E poi sotto anche la dedica ovviamente! - Pepe non può tenere la
bocca chiusa.
Cris
ride insieme a loro e mi fissa porgendomi il braccio.
-
Dai, continua! Scrivi 'con amore al mio amore!' - Lo fisso, aspetta
davvero ma con quei due che ridono non posso certo prenderlo sul
serio.
E
poi non lo farei mai anche se fosse serio.
-
Il sole ti ha già fatto male! Ne hai preso troppo quest'estate! -
Con questo scuoto il capo e mi alzo continuando a cambiarmi
velocemente per allontanarmi da questi pazzi che non mollano,
cercando di convincermi a fargli tutta la firma.
Ovviamente
mi metto la maglietta a maniche corte, così non si vede... sono
fuorissimi davvero.
Cris
di suo non è sano, ma associato a queste due calamità naturali mi
fanno paura!
Quando
mi raggiungono in campo mi auguro di vedere anche lui con la maniche
corte.
Ma
dopotutto lo sapevo.
Lui
è l'esibizionista per eccellenza. Appena può mette subito in mostra
quello che gli piace di lui. E temo che una delle cose di lui che più
gli piacciono sono proprio io... non so, da come si guarda la K ne ho
il sospetto.
Penso
che sarà una convivenza complicata!”
____________________
Per
chi non sa...
In
questo fantomatico allenamento, Cris si presenta davvero con una K
sul braccio identica a quella della firma di Riky e, sempre nello
stesso allenamento, Riky lì vicino a lui con una faccia tragicomica
si guarda la sua spalla alzandosi la manica, ma non ci fa vedere cosa
guardi. Le ipotesi sono state tutte uguali. Si sono scritti a vicenda
la lettera del nome uno dell'altro, ma ovviamente Cris il coraggio di
farsi vedere l'ha avuto, Riky no!
Poi
la K non c'era più...