CAPITOLO VII:
CHIARIMENTI VIA TELEFONO

"Ho il sonno leggero, appena c'è una sola minima vibrazione nell'aria, anche se sono in piena notte, lo sento subito. 
Il mio cellulare ha la vibrazione, così mi sveglio e prendo il telefono, leggo il messaggio e lo rileggo per un paio di volte. 
Riky. 
Ha bisogno urgente di parlarmi.
Ok, forse sto ancora sognando. Ci ho pensato così tanto che mi ha scritto ma sono io che sogno, non c'è dubbio.
Torno a dormire, in fondo è prestissimo. Mi rigiro mezz'oretta cercando di riprendere sonno e solo quando capisco che no, sono dannatamente sveglio, lo realizzo.
Non stavo dormendo!
Mi tiro su a sedere di scatto e lo prendo di nuovo, rileggo ed eccolo ancora.
Deve parlarmi, posso chiamarlo?
Certo!
Mi schiaffeggio la faccia e mi decido col cuore che galoppa come un idiota.
Sono felice, è stupido da parte mia, ma sono felice.
Così niente, parto con la fantasia. Magari si è accorto di essersi innamorato di me. Bella stronzata... anche se fosse, cosa impossibile, viviamo io a Londra e lui a Milano, mi spiegassero come potrebbe essere possibile una relazione a tale distanza. Ok, Milano Londra sono 2 orette di aereo, forse qualcosa meno. Poi dipende dal fuso orario ma di fatto sono 2 ore.
E' possibile, con tutti i soldi che abbiamo prendere un aereo è una passeggiata, lo vedo per la giornata, sto con lui, lo scopo quanto voglio, poi torno su a casa. Insomma, non è impossibile.
Però non si tratterà di questo, è sicuro!
Prendo finalmente la linea, ad ogni squillo il cuore salta. Sono un autentico coglione. Non ne sono innamorato, è impossibile, non lo conosco davvero e poi io che mi innamoro? Quando mai!
Però sono contento di sentirlo.
La sua voce trema quando mi risponde, è sottile e parla in portoghese, la nostra lingua. 
È una voce molto tenera... che scemo, una voce tenera. È una voce normale, non tenera... beh, insomma, è gradevole!
- Riky? - chiamo. 
- Sì... ciao... cosa.. cosa ti prende? - Sto fermo. 
No questa è davvero bella... è lui che mi chiede di parlarmi e mi chiede cosa mi prende? 
- Dimmelo tu! - Rispondo allora. La mia voce è roca per il sonno interrotto, tossisce e mi stendo nel letto, il rumore delle lenzuola lo raggiungono.
- Stavi dormendo? - Sorrido malizioso.
- Sono ancora a letto... - silenzio. Sta arrossendo? Me lo immagino... 
- Dimmi tutto, Riky... - tossisce ancora, si fa forza. Di cosa mai dovrà parlarmi?
- Scusami, non volevo svegliarti. Ti ho scritto prima di pensare che da te sono un'ora indietro e che stavi dormendo. Sarebbe stato comunque presto ma insomma... - 
- Riky, è ok... sono io che ho il sonno leggero ed ho sentito il vibro del telefono anche se dormivo... dimmi cosa ti prende! - E tutta questa pazienza e gentilezza da dove viene? 
Si fa finalmente coraggio. Non so immaginare cosa deve dirmi e sono molto curioso.
- Ecco vedi... è da un po' che io faccio lo stesso sogno... ed ora ho cominciato a vedere dettagli anche da sveglio... come flash ad occhi aperti... è sempre la stessa cosa ricorrente, quindi lo trovo strano. Solo oggi ho visto l'ultimo dettaglio. - Quanto la fa lunga. 
- Riky non sono uno psicoterapeuta, non capisco un cazzo di sogni! - Anche se mi fa piacere che abbia pensato a me. Cosa mi crede, il suo confidente? 
- No no... vedi, io sogno te! Cioè noi due sotto la doccia che... - Sospende la frase, non riesce a dirla tutta ma immagino bene di cosa si tratta.
- Sogni quello che abbiamo fatto? - Credo che svenga, sta un po' senza dire nulla e nemmeno respira. Allora preoccupato lo richiamo. - Riky ci sei? Tutto bene? - Forse per me è tutto troppo facile... io non devo combattere con certe scoperte sconvolgenti. A me hanno comunque sconvolto poco la prima volta che l'ho capito. Sono gay, bene... chi se ne importa? Se sono così ci posso fare poco... o lo accetto o lo reprimo e visto che non so reprimermi restava solo una cosa. Accettarmi. 
- Non proprio... io pensavo che non avessimo fatto niente... e poi ero ubriaco, non ero cosciente... come lo devo considerare? Se non ero cosciente non ero veramente io, forse non ci devo dare peso ma mi sembra così strano... abbiamo fatto quelle cose? - Sorrido intenerito, mi viene voglia di mangiarlo.
- Non c'è niente di male, eh? Seguiamo la nostra natura, ciò che siamo non lo possiamo combattere né reprimere a lungo. Prima o poi viene fuori... per te è venuto fuori un po' tardi ma era inevitabile. Vedi... hai tendenze che reprimi per cultura ed educazione, un giorno incontri uno che invece lo vive senza problemi, ne parliamo fino allo sfinimento ed i tuoi ormoni partono. Come se togliessi la sicura. E' come aprire un coperchio. Finalmente ne parli, ci pensi, il dubbio esce, lentamente diventa certezza e curiosità, poi ossessione... e tu cerchi di reprimere ma non serve a nulla, la natura è la cosa più forte che esista... alla fine appena il tuo controllo si è allentato, il risultato è stato inevitabile... ora riflettici con calma, se hai bisogno di parlarne con uno che ha già passato tutto io sono disponibile, ma rilassati. Non è niente di male. Ciò che sei, sei. Semplice. -
Per me lo è ma lui non risponde, lo sento male. Penso che forse dovrei andare da lui... 
- Vuoi che ti raggiunga? - A questo si sveglia.
- No no no per carità... io... io vedrò di questa cosa da solo... - Ha il terrore di vedermi, bene... o insisto e lo violento o lascio perdere. È il momento per dimostrare a me stesso che non me ne importa davvero e che era uno stupido puntiglio.
Resto fermo un po', quanto? Lui aspetta. Cosa aspetta? Che io dica 'no invece arrivo!'
Ridacchio. Mi aspetta. È ovvio che lo voglia... potrei cuocermelo un po', fingo di fare come vuole e poi gli capito là durante l'anno quando non se lo aspetta... perchè no...
- Sei sicuro che non vuoi che venga? Sai, l'unica cosa che ti può aiutare è provare, così ti fai chiarezza e capisci di cosa si tratta... - Ora sto sconfinando in un territorio che non è per niente di mia competenza.
- Cris, in ogni caso io sono sposato. In questo caso il problema principale non è che io sia gay o cosa... è che sono sposato. Punto. Non intendo esplorare niente, né per curiosità né per chiarezza. Qualunque cosa sia morirà subito. Non so se è semplice attrazione per te o perchè mi hai aperto la mia natura nascosta, però non lo scoprirò mai. - E' molto chiaro e calmo mentre mi risponde, penso che ci abbia riflettuto così tanto da avere trovato la risposta pronta e forse ha pure rotto il cazzo a qualche suo amico.
Dimenticavo che è sposato ed è religioso.
- Ma dai, cosa vuoi che sia un tradimento? Senza amore poi... - Sorride scettico.
- Ah perchè se è senza amore va bene? Cris, io sono un cristiano evangelista praticante, il che vuol dire che applico il vangelo nella mia vita quanto più posso e non è un modo di fare tanto per fregiarmi del titolo di credente. Io lo faccio perchè ne sono convinto, ora dovrò convivere con questo pensiero atroce e sarà difficilissimo, pensa tu se dovessi approfondire il discorso per capire di cosa si tratta! Non lo farò mai. Tanto più che io e te forse non ci incontreremo chissà per quanto tempo. Se fossimo compagni di squadra sarebbe diverso, il vederti ogni giorno sicuramente complicherebbe le cose e la mia posizione ed io dovrei per forza affrontare la cosa in qualche modo anche contro la mia volontà, ma per fortuna siamo lontani e non serve che la cosa prosegua... - Questo discorso mi rivolta lo stomaco e mi alzo a sedere di scatto, incupisco il mio volto che fortunatamente non vede nessuno.
Che diavolo di uscite sono?
- Stai mettendo la testa sotto la sabbia consapevolmente e volontariamente... lo sai che è una stronzata? Prima o poi ti troverai ad affrontare questa cosa e sarà peggio, perchè se aspetti è sempre peggio! - Anche questo lo dico per esperienza ma non personale. Ho visto compagni fingere di non essere gay perchè terrorizzati dalla cosa, alla fine hanno mandato a puttane il matrimonio nel peggiore dei modi, la famiglia li odiano e praticamente hanno fatto scandalo perchè non sono più riusciti a gestire la cosa!
Ho usato un tono duro, lo so, ma non me ne importa. Deve sapere che è scemo!
- Lo so Cris ma ho ragione nel dire che tu sei lontano e che non ne vale la pena in ogni caso! Metti che sei tu che mi hai provocato queste cose... che facciamo, prendiamo l'aereo per vederci ogni fine settimana? Nascondendoci da tutto e tutti? Io dovrei lasciare mia moglie per te? Cosa dovrei fare anche se scoprissi che sei tu e non è solo una questione di natura? In ogni caso è... -
- Che male ci sarebbe a rivoluzionare la vita per me? Io per te lo farei se fossi innamorato! Metterei la testa a posto, la pianterei con i divertimenti del cazzo, niente più scandali e mi dichiarerei pure apertamente! Cioè più ancora di così! Insomma, sono disposto a tutto! Però tu per me no! -
Sono scoppiato e forse non dovevo perchè stiamo parlando di cose che alla fin fine non sono nemmeno effettive. Vero?
- Cris è tutta una supposizione, no? Non sappiamo mica se sia così... e poi tu... tu l'hai fatto per... perchè? - Si rende conto che non me l'ha nemmeno chiesto, che non gli importava!
Sbuffo seccato.
- Perchè sono un coglione! Ne avevo voglia e l'ho fatto, non c'era niente altro dietro! Cosa pensi, che mi innamori così facilmente? Tu non puoi capire questo modo di fare... seguire i capricci del momento, non reprimersi, andare e fare e basta senza preoccuparsi delle regole imposte da altri repressi stitici del cazzo! -
Ormai soni partito, parlo concitato ed in modo maleducato, Riky penso ci rimanga male, mi dispiace ma non so cosa farci, io penso che sia assurdo quello che dice e non so frenare la lingua.
- Lo vedi che allora non vale la pena che esploro per capire di cosa si trattava da parte mia? A che pro? Non ci sono delle premesse valide dopotutto... per te era divertimento ed io ho un matrimonio da portare avanti! -
Penso di non essere mai stato più nervoso di così. Tremo tutto e quando sono incazzato a questi livelli e non posso fare sostanzialmente nulla per risolvere la cosa, mi viene da piangere. È una reazione nervosa vera e propria.
Contraggo la mascella, quanto bruciano le sue parole, mi indispettiscono, mi scavano dentro, mi stanno proprio sul cazzo.
- E cosa pensi di fare con lei? Glielo dirai? Bravo cristiano che sei se non lo fai! Ometti un peccato simile per ipocrisia? Oppure glielo dici e mandi a puttane il tuo adorato matrimonio? Ed una volta che lei ti pianta magari hai il coraggio di venire da me a chiedermi se possiamo far chiarezza fra noi, no? - Sono partito, sto sparando parole al veleno senza nemmeno volerle dire. Tutta questa mia reazione infervorata dimostra quanto ci tengo e non voglio che sembri così, cazzo!
L'ho mortificato e forse anche fatto a pezzi, penso che non sappia proprio che fare ora.
Sono un autentico stronzo, lo so!
- Io non lo so cosa farò, ok? Però so cosa non farò! Non approfondirò un bel niente con te perchè a te non importa davvero e non trovo il senso di complicarmi l'esistenza con uno come te! - La voce gli trema al punto che penso che pianga e voglio farlo anche io.
- Uno come me? - Silenzio. È tagliente questo filo sottile che intercorre fra noi, penso che non lo volesse dire ma lo pensava.
Bene.
- Io non intendevo... - Cerca di rimediare, balbetta e non sa nemmeno che dire. Ridicolo!
- Senti, non sta a fingere che tanto io so cosa pensa di me la gente, pensavo che andassi oltre le apparenze ma evidentemente sei come loro! Corri a riparare un matrimonio fasullo che hai messo su per combattere i tuoi evidenti istinti omosessuali... fingi che vada bene, fatti pure convincere a non dirle niente e illuditi di poter dimenticare tutto. Fallo pure! Fa quel cazzo che ti pare, per quel che mi riguarda non siamo costretti a rivolgerci la parola se mai ci incontreremo sul campo! Fanculo! - Con questo riattacco e guardo il telefono come se fosse il mio nemico, sto per lanciarlo con uno scatto d'ira assurda, ho voglia di spaccare qualcosa, non mi sono mai sentito più furibondo di ora...
Però suona quando sto per farlo: il suo nome.
D'istinto metto giù. Lo insulto se rispondo.
Torna a chiamare. Torno a mettere giù.
Chiama ancora e sto per spegnerlo ma non so se è per volontà o per errore, però rispondo.
- Smettila, hai rotto! Va per la tua strada, fa quel cazzo che vuoi ed io farò lo stesso! Come hai detto tu non siamo compagni di squadra, non dobbiamo vederci e nemmeno andare d'accordo! Non siamo esattamente niente! Buona giornata! - Sto per chiudere ma la sua voce grida alterata, sento una nota di disperazione, per questo non metto giù e mi fermo.
- Cris ti prego! - Mi immobilizzo, il telefono a qualche centimetro dall'orecchio. Aspetto. Cosa, poi, non so.
Non so nemmeno cosa sia quello che ci sta capitando. In teoria non dovrebbe essere niente ma... ma mi sa di qualcosa...
Visto che non metto giù continua. Ha un tono più basso ma è sempre agitato e terrorizzato da qualcosa. Cosa?
Piange, quasi.
- Cris ti prego non lasciamoci da arrabbiati... io... devi scusarmi, non volevo dire che ti giudico uno superficiale od un poco di buono come pensano tutti. Sicuramente fai cosa discutibili ma solo Dio può giudicare, io non lo farei mai... è che io non so cosa mi stia succedendo e sono spaventato e non so cosa fare in generale, figuriamoci nello specifico. È una cosa totalmente in contropiede. Vorrei sapere tutto ma non so niente. Sono solo gay? Sono bisessuale? Sei solo tu? E Carol? Cosa significa? Ho avuto fretta di sposarla, eravamo due bambini ed è stato appena ho cominciato a provare cose strane e fortissime per Andriy ed io non so, non è mai successo niente con lui ma stava e se fosse rimasto penso che sarebbe stata diversa la mia storia. Io ora sono così confuso che non so davvero cosa fare e tu sei lontano e non provi niente, l'hai fatto tanto per fare quindi io credo che sia meglio che provi ad aggiustare le cose qua in qualche modo e basta. Però non lo so. In ogni caso non voglio offenderti e farti stare male. Non... non arrabbiarti con me... ti prego... io penso che tu sia in gamba nonostante tutti pensino il contrario. Ti piace il divertimento e per farlo fai cose fuori dalla norma e allora? Finchè non fai male a nessuno non c'è niente di male... - Ne dice di cose e mi ci perdo perchè poi la sua voce è dolce e mi fa tenerezza. Starei ore ad ascoltarlo. Si è calmato, parlando, ma era molto agitato. Si sente che ci tiene e capisco quando uno è sincero. È molto dolce. È vero.
Sospiro, lascio che si calmi e poi che ne so cosa dire ora?
- Dai... non sono arrabbiato, prima sì ma ora... lascia stare, devi vedere come sistemare tutto lì... sappi però che se ti serve una mano in qualche modo, che ne so... io se posso aiutarti... -
Sono morbido e mi vergogno del mio scoppio, però anche lui si vergogna del suo.
- Siamo pari. Ricominciamo? - Ci tiene. Preme molto sul sistemare con me. Sorrido, come vorrei averlo davanti. Sono cose che non mi piace provare, penso che non mi porteranno a niente di buono.
- Non penso potrei avercela seriamente con te... non a lungo... - Alla fine lo faccio contento e lo sento che sorride e che è sollevato e ne sono felice, mi sento meglio, al settimo cielo. Voglio farlo ridere sempre, non angosciare.
Merda Cris, metti giù questo telefono e va a farti qualcun altro o sarai finito prima di subito.
- Grazie, lo so che sei in gamba... io non ascolto mai le voci degli altri. Quando ti ho conosciuto di persona mi hai messo subito simpatia, ho parlato benissimo e scherzato e questo significa che al di là di quello che provo e che sono, mi trovo bene con te e mi piaci come persona. Forse è strano ma è così! - Non è strano ma bellissimo.
- Tu mi vizi! - Non ha molto senso ma intendevo dire che mi coccola anche se non lo merito. Alla sua risata mi viene in mente che sarà padre ed è inevitabile per me dirlo, ma non volevo riportarlo bruscamente alla realtà.
- Sarai un padre fantastico. - Questo ha il potere di buttarlo giù da un treno in corsa.
Si zittisce e penso sia di nuovo scuro.
- Scusa, non volevo ricordarti che... -
- Lascia perdere, hai ragione... sarò padre... devo prepararmi a questo... non voglio che questo bimbo ne soffra per niente al mondo, non lo permetterei mai. Devo pensare a lui, lui sarà la mia risposta in questa confusione. - Bene, mi sono colpito sui coglioni da solo. Lo stomaco si contrae ed ho la nausea ma mi sforzo di incoraggiarlo, dico qualche puttanata a caso, lo tiro su, gli dico che fa bene e di chiamarmi per qualunque cosa perchè io ci sono già passato ed anche se siamo diversi non importa... lui mi lascia più sereno e tranquillo e così ci salutiamo.
Quando metto giù mi accascio contro il cuscino, premo il viso e smetto di respirare.
Non piango e non ho voglia di farlo ma la verità è che è una bella merda, a volte, vivere senza cuore. Non è una mia scelta, semplicemente assecondo me stesso. Però a volte potrei semplicemente innamorarmi e potrei essere considerato seriamente e non solo come un divertimento od uno che vuole divertirsi e basta. Ma che considerazione possono avere gli altri di me se io mi do pena solo per fare il coglione?
È divertente, certo, ma arrivano sempre momenti come questi che mi sento vuoto... indietro... e mi chiedo... ma saprei amare?
Non lo so proprio...
Prendo il telefono e scorro la rubrica, sto per chiamare Wayne ma che cazzo lo chiamo a fare? Quello è sensibile come un rigurgito di vacca!
Sbuffo e scuoto la testa. Me la vedrò da solo. E poi c'è poco da vedere. Non c'è futuro ed io nemmeno lo voglio, si complicherebbe tutto e non voglio cose complicate.
Basta.”