CAPITOLO LXXVI:
UN PROBLEMA TIRA L'ALTRO

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E' un anno molto complicato, questo, per me e per il calcio.
Gioco a singhiozzi e faccio del mio meglio ma non ho continuità e solo verso la fine guarisco dalla pubalgia per scontrarmi con un altro tragico problema che mi si affaccia e che faccio di tutto per ignorare, ma non è facile.
Il mio ginocchio.
È quello che è già stato operato, però torna a farmi male ad un certo punto e mi sembra un incubo.
Guarisco dalla pubalgia e già so che finirò di nuovo fermo per il ginocchio. Quando comincia c'è solo un finale.
Carol sa di tutti questi problemi a calcio, quindi ha molta pazienza, mi lascia i miei spazi, vede che mi isolo tanto e cerco molto la compagnia di Cris ed Iker, poi ogni tanto ci sono anche altri compagni.
Ho faticato ad allacciare dei rapporti, non è che fossero brutti o cosa, ma ero distante e diffidente. Non c'era un motivo preciso. Forse mi sentivo un peso, mi sentivo in difetto verso di loro e quindi mi ritraevo convinto che non mi vedessero di buon occhio.
Ho avuto alcuni sempre costantemente dalla mia parte e sono ovviamente Cris, Iker ed il capitano Raul.
Raul è un gran giocatore ed una gran persona. Lui e Cris fanno un'ottima combinazione, in campo.
Poi ogni tanto spunta Karim, a volte Sergio. Dipende...
Però Iker è una persona dolcissima, ogni giorno mi chiede come sto e mi dice qualcosa per distrarmi, mi fa forza.
Sono sempre uno che sorride, non voglio fare la parte del peso, però a volte mi perdo nei miei vari dolori e mi chiedo quanto potrò resistere.
Ho il mondiale, potrebbe essere il mio ultimo mondiale, ci tengo troppo a giocarlo.
Devo giocarlo.
Così sono giorni che ne parlo con Cris ed Iker.
- Dovresti fermarti ora e curarti bene, così eviteresti l'operazione, perchè sai che finirai per operarti! - Cris è molto agitato ogni volta che ne parliamo, per cui questa volta ha chiamato Iker perchè vuole convincermi a fermarmi.
Io sono molto deciso sull'argomento.
- So che hai ragione, Cris. Però questo dovrebbe essere il mio ultimo mondiale e se mi fermo ora non mi convoca e non lo potrò fare. Ormai è alle porte, è ora che devo sforzarmi e giocare. Ho un buon rapporto col mister, però giustamente se mi fermo non mi può convocare! -
- Ma come diavolo puoi giocare con quel ginocchio! Che mondiale pensi che farai?! -
Cris è alterato e Iker guarda uno e l'altro di continuo.
- Farò del mio meglio, ce la metterò tutta! Si tratta di sopportare qualche fitta ogni tanto e di resistere! Poi mi fermerò e mi curerò! -
- Riky, tu non hai idea di quanto male potresti avere, potresti non farcela! Non basta la volontà! - Sospiro e scuoto il capo mentre il cuore galoppa nel petto e guardo Iker nella speranza che mi aiuti. Non voglio litigare con lui ma non è raro che succeda se parliamo di questo. Cris è apprensivo e protettivo, è normale che lo sia, però deve lasciarmi fare. Deve capire. Questa cosa è importante.
- Cris non ha torto, Riky... potresti comunque non riuscire a giocare una volta al mondiale... devi esserne consapevole... -
- Ci penserò quando ci sarò! Intanto devo lavorare per arrivarci! - Esclamo preso. Non posso avere contro anche lui!
Cris si rinvigorisce perchè ce l'ha dalla sua parte, cosa di cui non aveva molto bisogno, così gesticola mentre continua fissandomi con quella sua aria convinta e battagliera:
- Ma ci sono le visite mediche, se non ti giudicheranno idoneo comunque potresti sacrificarti per niente, ora! Farai peggiorare una situazione per nulla! -
A questo punto mi alzo, punto il dito sul tavolo del suo salotto e lo fisso estremamente serio e risoluto oltre che corrucciato:
- Non rinuncerò mai al mondiale senza aver fatto tutto quello che posso! Mai! Se comunque non ci arriverò sarà dopo che le avrò tentate tutte! - Poi faccio per andarmene in bagno a sbollirmi, ma torno e aggiungo alterato: - E comunque mi tengono in considerazione! -
- E cosa farai, giocherai con le infiltrazioni? - Esclama Cris proteso verso di me coi suoi gesti teatrali di quando si arrabbia e perde la testa. Non si alza però è chiaro che vorrebbe farlo. Io allargo le braccia ed alzo ancora la voce esasperato ma risoluto:
- Se sarà necessario! -
Poi mi chiudo la porta dietro.
Mi sciacquo il viso respirando affannosamente un paio di volte.
Dannazione. Dannazione! Ancora problemi a calcio! Perchè?
Cosa ho fatto?
È davvero il prezzo perchè tradisco mia moglie? Il prezzo per vivere il mio vero amore?
Non posso credere che sia così, Cris ha ragione quando dice che Dio è molto più grande di questo. Però da quando mi sono messo con lui ne ho una dietro l'altra nel calcio!
Come è possibile?
Non posso cedere, questa cosa è troppo importante!
Dopo un po' bussano e siccome non sono uno che si chiude a chiave, mi sorprendo a far entrare Iker e non Cris.
Mi sgonfio subito e mi siedo nel water prendendomi il viso fra le mani, scuoto la testa e prendo dei respiri per calmarmi. Sono completamente fuori di me principalmente perchè ho litigato con Cris e odio farlo.
- Mi dispiace ma io ci tengo! Ho passato un anno terribile per il calcio e tutto quello che chiedo, tutto ciò a cui tengo è... giocare questo mondiale. Per me la nazionale viene prima del mio club, so che non dovrebbe essere così, ma il Brasile è casa mia, amo il Brasile. Sia la squadra che il Paese. Voglio farlo. Ho sempre desiderato questo, questo mondiale qua. Quello del 2010. Viverlo più da protagonista, fare per lui tutto quello che posso! È una cosa sciocca, ci sono cose molto più importanti e non valgono un ginocchio che potrebbe deteriorarsi al punto da tenermi fermo per mesi però... io so che se non lo faccio, se non ci provo in tutti i modi, poi me ne pento. E credimi che nessuno di voi, Cris per primo, vorrebbe vedermi in quelle condizioni! Nelle condizioni di uno che si pente di qualcosa. Quando io mi pento non sono sostenibile per nessuno! Comincio ad affondare e a ripetere sempre le stesse cose, divento negativo, depresso... tutti voi vi pentireste d'avermelo impedito! Dovete lasciarmelo fare. Se fallirò ed avrò delle conseguenze saranno il prezzo che pagherò... ma se non lo faccio nessuno riuscirà a sopportarmi. Fidati! - Credo di essere tanto agitato quanto incisivo e convincente. Ho avuto il cuore che batteva in gola tutto il tempo, gesticolavo e sudavo. Iker allarga le mani e mi ferma con la sua calma, ha ascoltato con attenzione e non ha un'espressione contrariata né nulla, è solo preoccupato.
- Nessuno può impedirti nulla, Riky. -
- Ma ho bisogno di avervi dalla mia parte! Ne ho bisogno! -
Imploro e non me ne rendo conto, così mi viene davanti, si inginocchia davanti a me e mi abbraccia. È un abbraccio pieno e dolce, lo sento molto e torno a respirare.
- Ci avrai sempre. Però saremo anche preoccupati. Possiamo preoccuparci? - Sorrido contro il suo collo per smorzare la tensione.
- Certo... - Così mi prende per le spalle e mi allontana per guardarmi in viso indulgente e sempre questa sua fermezza, questa sua dolcezza. È così semplice e pulito.
Capisco cosa ci vede David. Si può perdere la testa per la sua estrema semplicità.
- Devi capire una cosa, però. Se tu ora ti sforzerai arriverai al mondiale e forse con altri sforzi lo potrai anche giocare. Però poi è matematico che dovrai stare fermo, lo sai? Dei mesi, perchè più si aggrava, più dovrai stare fermo. - Annuisco mentre i suoi occhi adulti non mi lasciano scampo.
- Lo so. Però non posso pentirmi di questo. Il mondiale conta troppo. -
Annuisce lui e sorride calmandomi. Mi sto aggrappando a lui come fosse il mio salvagente, così mi carezza la testa e indica fuori.
- E' solo preoccupato per te, lui guarda avanti ai mesi futuri ed ha paura che non li reggerai... - E so perchè lo pensa.
Sospiro, annuisco e mi alzo ringraziandolo, prendendogli il viso fra le mani ed appoggiando la fronte sulla sua, è uno dei miei modi per farlo.
Dopo di questo esco e vado da lui, Iker esce con me, io e lui ci guardiamo seri, c'è tensione e non lo sopporto.
Iker saluta con un sorriso imbarazzato e se ne va, così io rimango solo con lui che non sa se guardarmi o cosa fare. È sempre seduto al tavolo, stringe il bicchiere con quello che ha bevuto e se lo rigira fra le mani, poi vedo che l'altra ha le dita senza pellicine. Si è di nuovo mangiato tutto fino a sanguinare.
Vado da lui sospirando, mi inginocchio come ha fatto Iker prima con me e gli prendo il dito, lo succhio e dopo che smette di sanguinare lo tengo fra le mani. Così finalmente ci guardiamo. Siamo sempre seri e c'è qualcosa che non dovrebbe esserci.
Si chiamano ombre. Voglio che vadano via.
È dispiaciuto quanto me, però più di tutto è in pensiero e preoccupato.
- So che ti ho fatto passare un anno terribile, a casa. So cosa divento quando ho un pensiero che mi ossessiona. - Dico alla fine paziente tornando quello di sempre. Sembra respirare meno teso anche lui, stringe la bocca per dire che è così. - Hai paura che quando starò fermo per il ginocchio, perchè comunque succederà, io non riuscirò a resistere. Hai paura che sarà terribile, che non la supererò, che ti farò passare un inferno... - Cris scuote il capo e scivola via dalle mie mani per prendermi il viso fra le sue, si avvicina al mio.
- Riky... non è per il mio probabilmente anno infernale se tu sarai depresso per il calcio o cose così... è perchè tu starai male. Ho visto quanto puoi stare male per le cose in generale, ti prendi tutto a cuore e vivi tutto al centodieci percento, tu vivi di cuore ogni cosa. Ed è per questo che sei fantastico e ti amo. Perchè hai avuto cuore anche per me e me lo hai trasmesso, mi hai insegnato ad usare il mio. Però è anche quello che ti fa stare tanto male... spesso per cose che non meriterebbero. Però è la tua bellezza. Ed io ho il terrore che tu starai troppo male poi... - Mi viene una vampata di commozione che mi rende gli occhi lucidi, penso che sto per piangere ma prima voglio dirgli questo, voglio fargli sapere quanto è fantastico e quanto lo amo.
Però ho lo stomaco e la gola annodati, così per cercare fiato lo abbraccio alzandomi a sedere a cavalcioni su di lui. Ricambia cingendomi la vita e ci stringiamo forte togliendoci a vicenda il respiro. Amandoci anche solo così. Come in partita, quando lui segna, o sono io a segnare, e ci amiamo togliendoci il fiato.
- Ti amo. Se mi starai accanto supererò tutto. Non conta quanto male starò, so che non sarò solo. Amore, io starò peggio se non lo farò. Prendi il modo in cui pensi che starò per i mesi che dovrò fermarmi per guarire bene e moltiplicalo. È così che starò se rinuncio a questo mondiale. Fidati che mi conosco. - Penso che rabbrividisca al pensiero, così sorrido e mi asciugo la lacrima che era scesa, infatti carezzo la sua guancia con la mia umida e sa che mi sono commosso per il modo in cui tiene a me. Non esiste ancora uno che arrivi a questi livelli e penso che potrà anche superarlo.
Finisce che mi bacia e basta mentre mi carezza la schiena e la nuca ed io lo amo e lo amerò per sempre, qualunque cosa succeda.
So che lo amerò sempre.


La convocazione è un gran sollievo e quando escono gli accoppiamenti dei gironi, c'è la conferenza stampa di noi del Real che parteciperemo al mondiale per parlare proprio di quello.
Io e Cris arriviamo insieme abbracciati, ridendo felici.
- Alla fine ce l'hai fatta, eh? Altro che angelo, sei un diavolo! - Sono troppo felice per il traguardo raggiunto, spruzzo raggi solari da ogni poro e alla fine non può che rassegnarsi.
- Se mi sono messo con te cosa pensi che sia? - Dico ridendo come lui, quando sto bene scherzo e da come gli altri si divertono sempre, penso che apprezzino.
- Mi stai dando del diavolo anche a me? - Dice fingendosi offeso, visto che ormai siamo quasi alle nostre postazioni, rallentiamo e ci fermiamo.
Mi piace camminare abbracciandolo, mi ha sostenuto un sacco, mi ha sopportato, ha lottato molto ed ora ce l'abbiamo fatta e siamo qua insieme.
La sensazione che mi dà averlo abbracciato a me davanti a gente, giornalisti e fotografi che immortalano il momento, è elettrizzante. Per un momento vorrei poterlo baciare e dichiararci ma ci pensa lui, al momento di lasciarci.
- Non penserai di essere un santo! Anche perchè conosco solo un santo in squadra e si chiama Iker! - E' il soprannome di Iker, per cui lui ride e mentre ci separiamo mi tocca il sedere, la cosa mi fa ridere isterico più forte mentre salto sul posto. Questo me la paga!
- Almeno così mi merito la nomea di diavolo! - Alla fine ci sediamo uno di qua ed uno di la di Iker, siamo posizionati così. Lo fisso di sbieco per ammonirlo e dirgli di non farlo più davanti a tutti.
Mi ha toccato il sedere e già eravamo entrati abbracciati ridendo. Ok, va bene ridere e abbracciarci, siamo felici delle convocazioni e siamo amici, ma il sedere era troppo. Così mi farà morire giovane.
Iker ci guarda allibito perchè siamo elettrici.
- Felici? - Chiede ad entrambi.
- Hai da chiederlo? - Dice Cris. - A momenti spara fuochi d'artificio dalle orecchie! - Commenta ridendo ancora. Iker si unisce a lui.
- Si nota in effetti. -
- Eh, sono contento... - Mi giustifico stringendomi nelle spalle.
- Non si era capito! - Commentano in coro, uno ironico e l'altro semplicemente divertito.

La conferenza inizia, parliamo a turno. Quando parla Cris mi perdo a fissarlo attraverso Iker, quando parlo io sento il suo sguardo pungente e affilato su di me, sempre attraverso Iker. Penso che Iker in effetti si senta attraversato abbastanza spesso.
Poi parla lui e noi cerchiamo di non fissarci troppo, di sottecchi ogni tanto.
Quando finalmente passano a sentire gli altri, Cris si protende verso di me per dirmi una cosa. Ovviamente sempre attraverso Iker che, povero, ormai è rassegnato a fare da spartiacque.
- Quando hai detto che San Iker lo contrasterete coi vostri giocatori... - Dice quindi con occhi furbi, Iker lo guarda curioso di vedere dove vuole arrivare. Io nel rispondere alle domande ho detto che 'a San Iker noi del Brasile risponderemo con altrettanti bravi giocatori.' - non hai paura che poi le ire del Signore si ripercuotano su di te? No, visto che ogni tanto ti vengono idee del genere... -
Ma guarda che scemo!
Mi ritorce contro le mie paranoie e le storpia! Non sono queste le cose che dico, anche se riconosco che potrebbero esserlo in effetti... però lui le ha manipolate e per di più me le dice come una presa in giro davanti ad Iker!
- Il Signore comprenderà che è per una buona causa! - Dico divertito sempre proteso verso Cris. E quindi attraverso Iker a cui Cris è appoggiato alla spalla.
- E cioè vincere la Coppa del Mondo? Ti sembra una buona causa?! - A questo rispondo ancora a tono, sempre col sorriso:
- No, ma ridimensionare uno che vola troppo alto lo è! -
Cris sembra non cogliere subito l'ironia:
- Iker non è mica un montato, o non sarebbe Santo! -
- Ma io non mi riferivo a lui, infatti! - Visto che ancora non capisce, gli do un indizio: - Conosco solo un altro che ha la testa montata ed un'elevazione da urlo! - Questa volta è chiaro che mi riferisco a lui e solo ora capisce e si mette a ridere perchè effettivamente è un dialogo assurdo, reso ancora più tale dal fatto che parliamo di uno come se non ci fosse ed invece è proprio fra noi due che ci ascolta e ride con noi.
Ancora più divertente è stato che lui non capisse che mi riferivo a lui quando era chiaro.
Per tutto il resto della conferenza parlottiamo, un po' io, un po' lui con Iker ed un po' di nuovo noi due... penso che siamo tutti al settimo cielo ed è normale, ma penso anche che dobbiamo goderci questi momenti sereni e spensierati, perchè potrebbero seguirne alcuni non altrettanto felici. Questo pensiero non mi oscura perchè la mia idea di peggioramento è lontana e spero che sarà ammortizzata dal fatto che vinceremo noi la Coppa. Lo spero. Così almeno mentre sono in riabilitazione mi godo la sensazione d'averla vinta e mi consolo così!
Beh, che posso dire a questo punto?
Ormai sono dentro... che Dio mi assista.
So che i miei amici, fra cui Iker e Cris, lo faranno, però un aiuto più grande mi sa che mi servirà.”

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E' vero che...
Riky dopo aver risolto con la pubalgia ed essere tornato più o meno a giocare regolarmente, ha cominciato ad avere fastidi al ginocchio che aveva già operato tempo addietro, però lui proprio per poter giocare il mondiale che era convinto sarebbe stato il suo ultimo, ha insistito a giocare lo stesso. Il mondiale lo ha giocato facendo le infiltrazioni al ginocchio, questo ha peggiorato la sua condizione obbligandolo ad operarsi quell'estate, dopo il famoso mondiale.
E' vero che in quella conferenza stampa i due sono entrati insieme abbracciati e ridendo e che al momento di separarsi Cris gli ha toccato il culo!