CAPITOLO
VIII:
MECCANISMO
DI DIFESA
“Apro
il CD che ho in macchina mentre giro e riprendo a guidare, sono sotto
shock e di solito la musica mi calma.
Poi
mi viene un colpo, Maria Callas. È un CD di Carol.
Io
preferisco il rock, sarà strano da parte mia ma è così. E poi beh,
ascolto anche quello che canta lei.
Mi
è piaciuto scrivere una canzone per lei, era una specie di
preghiera. Lei canta bene, ha una bella voce ed è una ragazza
dolcissima. Non potevo sposare una persona migliore.
Provo
un grande affetto per lei, penso di amarla.
Ora
vacillo dopo quello che è successo.
Ho
sempre pensato che se ami non tradisci, nemmeno da ubriaco.
In
ogni caso l'istinto dovrebbe portarti sempre verso la cosa più
importante della tua vita. In quel momento non è stata lei.
È
una cosa su cui devo pensare.
Svolto
in un'altra via che non è la nostra, non posso vederla ora.
Le
parole di Cristiano rimbombano nelle mie orecchie. Ha ragione. Non
posso assolutamente mettere la testa sotto la sabbia, però più che
gay o non gay dovrei concentrarmi sul tradimento.
Cosa
faccio?
Obiettivamente
non ero in me, ma l'ho fatto. Non voglio giustificarmi così e farla
facile.
Sospiro.
Non
lo so.
Però
sì... è successo. E dunque?
Sono
così confuso.
So
solo che litigare con Cristiano è stato traumatico, non potevo
lasciare che ci lasciassimo da arrabbiati, ho agito d'istinto. Io
odio litigare e con lui è stato shockante. Ora non va meglio...
cosa
faccio? Cosa devo fare?
Guido
senza meta, non posso fermare la macchina.
La
Callas fa un capolavoro con la voce in Madame Butterfly, mi ispira
sentimenti tragici.
Non
ho scelta, ne devo parlare con lei, non posso avere segreti.
Glielo
devo dire.
Devo.
Ero
ubriaco e non sapevo cosa facevo, se decide di lasciarmi lo capisco.
Sarò terribile, e poi ora è incinta.
Impallidisco
e mi strofino la bocca.
E
se abortisce? Non posso stressarla proprio nel momento più critico
della gravidanza... fermo la macchina davanti a Luis, la sua immensa
villa. Che esagerato, non sa nemmeno quanto si ferma, per quanto
tempo che è qua lui ha preso una casa simile?
Scendo
e mi decido.
Lui
è la persona più indicata fra quelli che sono al Milan perchè è
da sempre il mio compagno in nazionale, il mio punto di riferimento,
andiamo molto d'accordo e qua al Milan sta molto tempo con me.
E
non è uno troppo rigido.
Lascio
la Callas in macchina e scendo dalla macchina, mi dirigo al cancello
e leggo il lungo nome sul campanello.
Luis
Nazairo de Lima Ronaldo.
Suono
il campanello, ora non è così tardi.
Mi
risponde una delle sue governanti e mi annuncio, allora il cancello
si apre, sanno che io posso entrare liberamente. Potrebbe darmi una
chiave.
Lo
trovo ironico il fatto che prima parlavo al telefono con un Ronaldo
ed ora sono a casa di un altro.
E
che ho fatto... cose... con uno e sono un grande amico dell'altro...
da diventare schizofrenici insomma!
Potevo
fermarmi a prendere delle brioche almeno, mi vergogno come un ladro a
presentarmi qua così!
Sospiro
ed entro.
La
cameriera è molto gentile e parla in portoghese, è giovane e
formosa. Io penso che Luis a volte se le cerchi di proposito!
Ha
il vizio del tradimento e tutto il mondo lo sa e continua a
circondarsi di belle donne.
Ma
Bia non dice niente?
Quella
donna è una santa!
Mi
fa accomodare in soggiorno davanti al loro tavolo lunghissimo, scelgo
una sedia e mentre mi dice che 'il signore sta arrivando', ed io
penso che se Dio arrivasse non sarei degno di stare qua dentro, mi
chiede se gradisco qualcosa. Allora chiedo un caffè.
-
Lo vuole come lo beve il signor Luis? - Ma quante cerimonie. Ok, lo
ammetto. Mi trovo bene nella gentilezza e rispondo altrettanto
gentile e sorridente.
-
Sì, grazie. - Luis beve il caffè tipico brasiliano importato
direttamente dalla regione migliore.
Sparisce
e poco dopo appare il mio amico ed i suoi chili di troppo. Zoppica
sulle stampelle, faccio un'espressione contrita.
-
Ti ho disturbato, mi dispiace... - Luis si siede al tavolo dove alza
la gamba operata di recente e l'appoggia su una sedia. Sospira e mi
scaccia con la mano.
-
Ma dai, non dormo niente con questo dolore martellante! Mi hai fatto
un favore! - E' ancora in tenuta da notte, il suo pigiama leggero.
-
Mi dispiace... come va? - Chiedo indicando il ginocchio.
La
rottura del tendine rotulare non gli ci voleva proprio, sono cose
bruttissime. Anche io ho sempre problemi di ginocchia, fra l'altro, e
lo capisco bene.
-
Mah... cambiamo discorso va... - Evade su tutte le cose scomode, l'ha
sempre fatto. Lui è una persona fondamentalmente forte che gli piace
mostrarsi spavalda, come che non abbia problemi. Quindi parla sempre
di cose allegre o che non lo toccano personalmente.
È
proprio un tipo strano. A volte fa bene confidarsi ma rispetto la sua
volontà.
-
E Bia? - Beatriz è sua moglie e tutti la chiamano Bia. Si stringe
nelle spalle e si gratta colpevole la nuca pelata.
-
Mah... non saprei... penso che sia andata a stendersi i nervi
altrove! Sono intrattabile in questi giorni! - Per via del ginocchio
che forse non recupererà. Tutti lo pensano e nessuno ha il coraggio
di dirlo. Anche lui non lo pensa ma lo sa, dentro di sé, che è
esattamente questo il punto. Potrebbe aver finito la carriera. Quello
che ha subito è stato un infortunio gravissimo ma non sarò io ad
obbligarlo a parlarne.
-
Quindi l'hai fatto di nuovo? - Lo chiedo come fosse normale e lui sa
a cosa mi riferisco, fa un sorrisetto colpevole malizioso ed io
scuoto il capo. Lo sapevo che ero venuto dalla persona giusta,
dopotutto. Dio, non so in effetti quanto possa esserlo. Cosa vuoi che
mi dica?
'E
che problemi ci sono? Lo faccio anche io sempre!'
Storco
la bocca, ormai ci siamo.
La
cameriera ci porta i due caffé e la colazione, ha compreso anche me
nella preparazione ed alla fine alzo le spalle e mangio, lui le
lancia una lunga occhiata di fuoco e le fa l'occhiolino, lei fa un
risolino e se ne va.
Ecco,
appunto. Io odio assistere a certe cose!
In
imbarazzo mangio in silenzio e bevo il caffé sperando di sparire
subito, poi dopo un po' mi parla.
-
Cosa succede? Non è la solita visita in amicizia... - Passo molto
tempo qua con lui, non sarebbe strano ma ormai conosce le mie
espressioni ed ora sono teso e pensieroso.
Colpevole
abbasso lo sguardo e smetto di mangiare.
-
Ecco... - Esito mentre gioco con la tazza calda.
-
Problemi? - Non ci vuole un genio... Tiro in fuori il labbro ed alla
fine mi faccio forza pensando all'altro Ronaldo.
-
Sì... io... mi è capitata una cosa che non avrei mai pensato
nemmeno fra un milione di anni... ecco io.. ho tradito Carol... - Mi
sento un verme autentico e penso che dopo di qua mi infilerò in una
chiesa e non ne uscirò più.
-
E che problemi ci sono? Io lo faccio sempre! - Ecco appunto! Lui
semplicistico mi dice proprio quello che pensavo ed un moto di stizza
mi fa alzare gli occhi seccati nei suoi addirittura divertiti.
-
Per me è un problema, io non voglio fare così, ho la mia fede, i
miei principi... e lei non se lo merita... è una cosa orribile ed
ora non so cosa fare... mi sento così male che penso che non potrò
più guardarla negli occhi e glielo direi subito se non fosse
incinta! Come faccio? -
Ecco
il piccolo sfogo, il panico cresce nella mia voce e lui in silenzio
mi ascolta mentre continua ad ingozzarsi. Il suo rapporto col cibo è
assolutamente insano.
-
Stanotte ho scopato con un'altra perchè mia moglie non c'era... cosa
vuoi che ti dica, Riky? Non ti biasimo mica... per me non ci devi
nemmeno pensare, figurati dirlo a Carol! - Vorrei avere il coraggio
di prenderlo a sberle. Il nervo mi batte nella tempia, ho voglia di
gridargli che è insensibile!
-
Luis, per me è grave! Io non so cosa fare... come posso sopportarlo?
-
Sospira
e smette di ingozzarsi finalmente.
-
Perchè l'hai fatto? Mi racconti bene? -
Ok,
è il momento. Adesso chissà cosa dice. Penso che alzerà le spalle
e riderà.
Mi
faccio forza.
-
E' stato col tuo omonimo, Cristiano Ronaldo. Alla premiazione, più
di un mese fa... - Si ferma. Non respira nemmeno per un attimo. Mi
fissa come se fossi pazzo, l'ho shockato, wow.
-
Tu e lui? Davvero? - Io annuisco sentendomi una pezza da piedi,
sbatto la testa sul tavolo e lui ride. Ecco, lo sapevo. - Dai,
Riky... è comica la cosa! Proprio tu tradisci tua moglie e per di
più con un ragazzo! Sei da incorniciare! Sei il classico esempio di
come l'apparenza inganna! -
Ecco,
ha la sensibilità di un bisonte!
Tutti
criticano Cristiano e Luis per la loro condotta fuori dai campi,
perchè si rivelano libertini e poco seri e discutibili, però loro
sono come appaiono, non si nascondono, non si mascherano!
Quello
falso ed ipocrita alla fine sono io che vivo in base ad un'educazione
subita e mi opprimo di continuo nascondendo ciò che sono. Sembro un
angelo ma in realtà sono terribile. Ed ora l'ho dimostrato!
Spesso
trattengo a stento l'istinto di insultare qualcuno, non lo faccio
perchè non si fa, ma vorrei. Loro lo fanno e basta. E vengono
criticati.
Come
faccio a vivere così?
Io
penso veramente che sia orribile insultare la gente anche se magari
lo meritano, non lo faccio perchè penso che non sia giusto e
gentile. Così il tradimento. Non volevo farlo perchè è veramente
orribile, però mi è successo.
-
Io ero ubriaco, mi ha fatto festeggiare il premio, eravamo in camera
insieme ed è capitato. Ho perso il controllo. Lui ne aveva voglia ed
io non sapevo cosa facevo. Però abbiamo parlato tutto il giorno di
lui gay e cose simili, avevo la curiosità e appena ho tolto la
sicura è scattato tutto. Non lo so. Secondo Cris è la mia natura
che aspettava una scusa per uscire e lui è stato quella scusa. Può
essere. Oppure era lui. Lui che mi ha attratto a tal punto che non ho
resistito. Siamo stati molto bene insieme tutto il giorno. Abbiamo
riso e scherzato moltissimo, parlato di tutto, mi ha raccontato ogni
cosa che lo riguardava. Può essere che si sia instaurato un certo
feeling, io non lo so. Non ne ho idea. Fatto sta che è successo e
subito non l'ho ricordato. Nell'arco delle settimane hanno cominciato
i sogni, frammenti e basta. Poi i frammenti sono arrivati da sveglio
e stanotte è arrivato tutto il sogno. E la sua faccia. Ed ho
ricordato. E lui mi ha dato conferma. Io non so cosa fare. Non ero in
me ma dopotutto se l'ho fatto lo volevo, anche se ero ubriaco. E poco
conta il perchè. Ho tradito Carol e lei è incinta e non posso
dirglielo o rischia di perdere il bambino. Ma come faccio a stare con
lei come niente? A vivere e amarla e fare... -
-
Riky, non prenderti in giro dicendo che la ami. Provi un grande
affetto, per carità, ma non dirmi che la ami! Chi ama non tradisce
nemmeno da ubriaco, specie se non è il classico uomo da 'l'occasione
fa l'uomo ladro!' ci sono quelli sesso dipendenti che appena hanno
una figa aperta si infilano dentro, di chiunque sia. Non si
controllano proprio, parte l'ormone. Questi devono vivere da single.
Però diciamo che ci sono. Tu non sei fra questi. Non hai l'ormone a
mille, non pensi sempre al sesso, non è quello che ti fa scattare.
Tu semplicemente non amavi Carol, le vuoi solo un mondo di bene ed
appena c'è stata l'occasione giusta è scattato tutto. Ma non la
ami. - Silenzio. Non ha mai paura di dirmi le cose. Resto zitto a
lungo, non riesco a guardarlo, fisso la tazza vuota ed i miei respiri
arrivano ovattati a me.
È
vero?
Ha
ragione?
È
così e basta?
Scuoto
il capo.
-
Non lo posso accettare così facilmente... io l'ho sposata con
convinzione... come poteva essere una menzogna? -
Si
innesca in me un meccanismo strano auto difensivo che non avrei mai
pensato.
Luis
mi fissa incredulo.
-
Non lo so ma è evidente che era così. Il tuo desiderio di essere
'normale' era tale che non hai guardato la realtà. L'hai volutamente
ignorata. - Per lui è evidente ma per me no.
-
Io ero felice quel giorno, sono stato la persona più felice sulla
faccia della Terra! E sono convinto che l'amavo! -
-
Riky, parli al passato! 'L'amavi'! -
Resta
fermo nella sua convinzione ed io mi agito e mi alzo in piedi,
comincio a camminare nervoso su e giù e mi strofino il viso più
volte. Cosa devo fare?
Ha
ragione? No, non può avere ragione, lui non sa cosa provavo, non sa
cosa provo ora, lui dice quello che pensa ma non è la verità
assoluta!
Devo
pensare da solo, mi serve del tempo per chiarirmi le idee... e poi
ormai sono con lei, lei è incinta.
-
Ok... ci devo riflettere. L'ho appena saputo quindi mi serve del
tempo per ammortizzare il colpo. Capirò col tempo cosa è meglio
fare. Non lo devo decidere subito. Per ora è prioritario far passare
a Carol una buona gravidanza. Quando il bambino sarà nato io saprò
la verità e agirò di conseguenza. In ogni caso ero ubriaco, non
sapevo cosa facevo, può essere che sono solo sogni, allucinazioni
senza senso e che Cristiano mi abbia detto bugie per divertirsi alle
mie spalle, è tipo da farlo, potrebbe dopo tutto. Non lo conosco
bene. Perchè credergli ciecamente? - Continuo su questa linea che mi
sembra sensata e lo faccio con foga mentre Luis mi fissa come se
fossi pazzo, lui non capisce, non può capire. È troppo diverso da
me.
-
Non guardarmi così. Tu non sai cosa sto passando, io per ora ho
bisogno di credere in questo. - Lo dico e non lo ripeterò più
perchè è come un'ammissione.
Lui
stringe le labbra ed alza le mani in segno di resa.
-
Fai quello che credi, sai come la penso e se hai bisogno di una
spalla o qualcosa io ci sono. Per il resto io non sono il più adatto
a dare consigli morali, etici e sensati. Non so obiettivamente cosa
dovresti fare... sei tu quello sensato fra noi... - La cosa mi
rincuora, significa che la mia reazione dovrebbe essere giusta.
O
forse che dovrei tornare in me.
Non
lo so.
Sospiro
e sorrido grato che non insista. È un ottimo amico, lo sapevo.
Quando
esco da casa sua vado in chiesa, non ho il coraggio di confessarmi
però parlo con Dio fra me e me e l'atmosfera della chiesa mi aiuta a
trovare la serenità.
Prego
che mi aiuti a trovare la via che ho smarrito e che non mi abbandoni.
Di sicuro la ritroverò, lui cammina sempre con me, non mi lascerà
mai.
Dio
è con me. Dio è la via e la vita. Non devo disperare, troverò la
soluzione ed andrà tutto bene.
È
in lui che devo confidare. Lui la mia salvezza. Lui e solo lui.”
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E'
vero che...
Ricardo
è cristiano evangelista, ha una fede enorme, a Madrid ha anche fatto
costruire una Chiesa Evangelista, in passato ha fatto un corso di
teologia. Il suo rifugio è sempre stato Dio, ha sempre parlato con
Lui in ogni momento, persino prima di entrare in campo invoca sempre
la benedizione dall'alto e quando segna Lo ringrazia. Ogni lunedì
mattina, sul suo twitter e su FB mette una frase del vangelo per
augurare una buona settimana a tutti. Lui è così. Vive per Dio.
Il
suo motto è quello di confidare sempre in Lui, che in Lui tutto è
possibile e per Lui resistere vale sempre la pena. Questo è Ricardo
Kakà.
Luis
è Ronaldo il fenomeno, in quel periodo era al Milan ma si era fatto
il suo grave infortunio, era agli sgoccioli, stava ingrassando ed è
altrettanto vero che non è mai stato fedele a sua moglie Bia, ha
infatti 'seminato' varie donne, è una cosa risaputa.