CAPITOLO IX:
SCAPPARE NON SERVE

Lascio andare la testa all'indietro mentre accompagno la sua contro il mio inguine.
La sua bocca stringe sul mio cazzo, gli piace averlo sulla lingua, sentire la consistenza.
Me lo bagna abbondantemente e mi piace, mi piace sentire il rumore della sua bocca che me lo lubrifica, la lingua che lecca abbondantemente.
Sospiro e gemo mentre gli faccio aumentare l'intensità del pompino e Gerard mi accontenta.
Si eccita anche lui, lavora sul suo stesso cazzo mentre mi fa.
- Sì... sì Gery... Sì continua... così... oh, sì... - Ho la mania di dire sempre qualcosa quando mi eccito, a volte sono parecchio volgare, altre mi limito a queste semplici cose.
Il piacere sale in fretta ed è esattamente ciò che volevo.
Mi lascio andare nella sua bocca e dalla reazione mi sembra abituato.
È la prima volta che lo facciamo, ma avevo capito che aveva dei precedenti. Non so con chi onestamente ma non me ne frega niente onestamente.
L'orgasmo è la cosa migliore che io conosca.
E segnare.
Gli applausi, le lodi, la gente che mi adora e grida il mio nome. Uno stadio intero radunato solo per me che mi fissa, mi osanna.
Queste sono le cose che mi piacciono.
Il sesso, un bell'orgasmo liberatorio, non importa dove, un buco vale l'altro.
E non pensare a niente. Non esistono problemi. Vivo per queste cose e sono cose semplici per cui vivere, non ci sono complicazioni, va bene così. È tutto perfetto.
Non mi interessano i casini.
Gerard si libera del mio sperma, non è uno che ingoia, mi osserva per capire se intendo ricambiare, proseguire in altro modo o se sono soddisfatto.
In questo momento mi viene in mente Riky ed il suo sguardo incerto d'attesa.
Aveva questo sguardo tutto il maledetto tempo che siamo stati insieme a parlare da soli.
Come se non osasse chiederlo ed aspettasse che io prendessi l'iniziativa.
Ripensare a lui mi fa tornare il nervoso che mi ha portato da Gerard.
Così lo prendo per le braccia e lo tiro su in piedi davanti a me, gli tolgo la mano dal suo cazzo eccitato e mi avvento su di esso.
Riprendo il suo stesso lavoro e aspetto un attimo, lo guardo.
Ha un gran bel cazzo, devo essere sincero. È grande, grosso il necessario e perfetto. Ci sono quelli che ce l'hanno piccolo, sottile, storto, con la cappella chiusa... il suo è perfetto. Mi perdo a guardarglielo. La mano tira indietro la pelle che scopre la cappella, poi la ricopro col movimento e torno a scoprirla. Così fino a che non cresce troppo ed è completamente teso.
Allora gli lecco la punta, mi piace farlo. Gliela dipingo ed insisto sul piccolo buco. Sospira. Gli piace.
Scendo con la lingua sulla sua asta. È largo e lungo. E le vene sono già tutte esposte, senti come pulsano. Lo avvolgo con le labbra, alzo gli occhi famelici su di lui, mi osserva, si morde la bocca, non ce la fa più. È in tensione, cerca di resistere ma è davvero messo male.
Lo sto uccidendo.
Malizioso lo sfido a resistere ancora e pompo. Muovo la testa facendo l'ingoio con la gola, risucchio e faccio di proposito il rumore con le labbra, quel rumore che mi piace tanto di chi succhia come un invasato.
Glielo faccio sentire quanto mi piace il cazzo.
Penso proprio che stia per venire. Muove il bacino contro la mia bocca come se mi stesse scopando ed io ne ho voglia, ora. Ho una voglia matta di essere scopato.
Voglio avere il suo cazzo dentro. È un cazzo fottutamente bello. Lo voglio.
Anche Riky aveva fame di cazzo quella sera, glielo volevo mettere dentro ma è crollato prima, l'innocentino. Era la sua prima volta. Ora ha una voglia matta, me lo immagino a farsi seghe mentre mi pensa. Sicuramente lo sta facendo.
Così mi stacco e mormoro maligno.
- Hai un cazzo fantastico... - Gerard riesce anche ad avvampare incredulo che glielo dica, Riky faceva così di continuo e mi eccitava tremendamente.
Non ci voglio pensare, non voglio perchè per lui non sono abbastanza. Che si fotta. Io mi faccio fottere. Mi diverto. Vado avanti senza casini. Come cazzo mi pare.
Allora mi alzo e lo prendo per i fianchi, gli lecco le labbra che non ha fatto altro che muoversi. Se c'è una cosa di cui vado fiero è di come accendo gli uomini. Riesco a fargli fare qualunque cosa.
- Non ti va di mettermelo dentro? - Gerard è stravolto, è eccitato e si vergogna, non osa ripetere ma vorrebbe ed in ogni caso vuole scoparmi.
- Dentro? - Cerca di tornare in sé, si aggrappa alle porcherie che dico.
Io ridacchio e gli lecco la guancia come un animale in calore mentre lo prendo per dietro e l'attiro a me, contro di me, i cazzi si strofinano e crescono eccitandosi di nuovo. Il suo non è ancora venuto.
- Sì... nel mio culo... non me lo vuoi mettere? Io ho bisogno di sentirlo dentro. Lo voglio dentro. Hai un cazzo fottutamente bello... mettimelo dentro ti prego... -
Non devo pregarlo molto, la parte attiva che c'è in lui esce ed esplode, prima che venga solo sulle mie parole da porco schifoso, mi gira bruscamente ed io mi piego in avanti in fretta, mi succhio il dito e mi appoggio al muro come una troia, penso che sia d'accordo sul paragone, sta un istante a fissarmi mentre gli do letteralmente il culo. È già pronto e largo per lui, è la tipica curvatura da gay, questa. Di chi scopa ripetutamente da dietro.
Mi prende per i fianchi ed entra ed io finalmente mi calmo.
Il fuoco che mi faceva impazzire mi dà tregua, lui si muove col suo bel cazzo grande ed io sospiro. Grazie, non smettere.
- Più forte... - mi accontenta. -Oh Gery... continua così... sì... - Riky avrebbe voluto mettersi in questa posizione, io avrei dovuto entrare e scoparmelo così. Dovevo farlo.
Però preferisce mettere la testa sotto la sabbia e tanto non ci vedremo più, magari.
Che ipocrita.
- Più forte... sfondami... ti prego... - Mi escono volgarità contro il mio controllo, eccitato lo faccio crescere, si muove sempre più forte mentre mi squarcia ma ormai sono abituato a scopare in tutti i modi e provo solo piacere. È così bello... ne voglio ancora. Ne voglio di più. È l'unica fottutissima cosa che non mi fa pensare a quelle scomode e Riky è scomodo.
- Gery... Gery vieni... - Non ci mette molto in effetti.
Viene e mi inonda, mi mette il fuoco dentro ed io mi spengo lentamente, stacco i contatti col mondo e mi accascio contro il muro, lui addosso a me, sulla mia schiena, la bocca sul mio orecchio, ansima. Ansimiamo insieme.
- Cris... - Alla fine mi riporta di qua.
- Mmm... - Sono sfinito pure io e non potevo chiedere di meglio.
- Da chi scappi? - E' una domanda che non mi sarei mai aspettato, che significa? Corrugo la fronte e cerco di capire, attivare il cervello dopo che ho fatto tanto per spegnerlo è traumatico.
- Che cazzo dici... - Prendo tempo e lui mi lascia permettendomi di girarmi ma le gambe mi tremano, si piagano le ginocchia ed allora mi tiene e mi spinge contro il muro aderendo su di me. Siamo ancora nudi e sudati ma sfiniti. È come una specie di abbraccio. Mi prende il viso fra le mani, è strano, è quasi dolce. Quasi. E mi torna in mente Riky.
Cazzo, perchè continuo a pensare a lui?
- Scappi da qualcuno. Ti sei innamorato e non vuoi? - Perchè non voglio? Perchè dà per scontato che sono io che non voglio? Non può essere lui che non vuole?
- Sono uno che scopa sempre, mi piace scopare ed ho scopato. Sei uno dei pochi decenti di questa squadra se non l'unico, fisicamente. Volevo scopare. Ho capito che sei gay anche tu e ti ho preso. Non scappo da nessuno. - Mi altero e forse è questo che mi frega.
Lui sorride e mi sfiora la guancia con le labbra. Che modi sono?
- Va bene anche se non me lo vuoi dire. Però non si può scappare in eterno. Prima o poi lo affronterai. - Perchè diavolo in ogni caso non si fa i cazzi suoi?
Seccato provo ad allontanarlo, lo prendo per la vita e lo spingo ma lui resta ed io sono ancora sfinito per il sesso.
- Guarda che non sono io che scappo... - Questa la dovevo trattenere. Taci Cris!
- E' lui che non ti vuole? - Chiede stupito. Ora mi guarda ed io apro gli occhi che avevo tenuto chiusi. Ci fissiamo ed i suoi occhi sono così belli, di questo colore così particolare perchè non capisco mai se siano grigi o blu, mi colpiscono sempre.
- Non è lui... - Non voglio apparire come quello scaricato anche se... anche se forse alla fin fine è così... Gerard sembra capire più di quanto dovrebbe ed ho voglia di picchiarlo per un attimo, ma mi tiene troppo immobile e non riesco.
- E' lontano? - Perchè ci azzecca su tutto? Mi innervosisco come non pensavo di poter fare. Non credevo di potermela prendere in effetti.
- Anche! - Rispondo seccato girando la testa di lato come per chiuderlo fuori, sono insofferente e voglio andarmene. Io cerco sesso per non pensare e lui mi ci fa pensare! È uno scopamico del cazzo!
- E cos'altro c'è? Non gli piaci? - torno a fissarlo astioso, battagliero. Come diavolo osa dirlo?
- No non è certo questo! - Esclamo subito piccato. Lui fa un sorrisino come per dire 'preso!' e siccome se non gli spiego, lui continua a pensare quello che gli pare, parlo prima di rifletterci.
- No, non è così! Gli piaccio ma non ha le palle di ammetterlo! - Ed anche ora sembra che pensi 'sì le solite cose che ci si dice per non soffrire troppo.'
- Ha appena scoparto di essere gay grazie a me ed ha paura di questa cosa, la rifiuta, non la vuole vivere ed affrontare ed allora preferisce per comodità mettermi da parte, perchè sono lontano e non ne valgo la pena. Sono uno che pensa solo ai divertimenti, che non faccio sul serio, che non... - Gerard mi mette la mano sulla guancia di nuovo e mi calma. È come se mi mettesse il silenziatore. Smette di ridere con lo sguardo e di prendersi gioco di me, sta serio e gli dispiace ed è di nuovo dolce. Ci si può innamorare di lui. Magari mi succedesse, sarebbe così facile.
- Non lo potrà ignorare per sempre. Che ci provi. In un modo o nell'altro tornerà. Tornano sempre se è giusto che tornino. Se è vero che lui è preso da te ma non lo ammette, prima o poi dovrà farlo. Tu vivi la tua vita tranquillo. La vita vi porterà il conto. - Che sicurezza. Io non credo a queste puttanate del destino, però mi piace fidarmi di lui, questa volta, perchè è comodo.
- Io non sono capace di innamorarmi, non so come si fa, mi piace divertirmi, mi piacciono le cose facili e lui è difficile. - Concludo amaro. Gerard però sorride ancora. Continua a restare convinto di questa cosa e non gliela toglierò dalla testa. Però non mi dà tantissimo fastidio.
Se fosse stato Wayne l'avrei ammazzato ma con Wayne non avrei mai scopato, è come se fosse mio fratello. E poi è brutto!
- Le persone cambiano, crescono... non devi fare niente, solo vivere la tua vita e non dannarti dietro di lui. Si dice che se è destino le cose arriveranno. Non pensarci. - La fa facile. Intanto ho scopato e pensavo sempre a Riky.
Stringo le labbra poco convinto. Prima o poi funzionerà questa cosa del sesso per distrarmi. Ha sempre funzionato. Ok che non avevo niente di cui distrarmi, però mi andava bene.
Non mi sto innamorando, mi danno fastidio i suoi ragionamenti e poi è orgoglio. Non è disposto a rivoluzionarsi per me, mi ha rifiutato. È solo orgoglio, il mio, principio e niente altro.
- Tanto non mi interessa, è solo per principio. Ha osato rifiutarmi per paura e comodità... però può fare quello che vuole. - Ribadisco.
Ma il suo sorrisetto divertito mi fa capire che non ci crederà mai ed allora che pensi quello che gli pare. Basta che mi scopi di nuovo perchè un cazzo come il suo non so dove posso trovarlo!
E poi è carino!
- E comunque complimenti per il cazzo! - Gerard ride e preferisco così.
- Complimenti per il linguaggio! - Non ha torto.
- Ti piaceva, prima, eh? - Lo circondo con le braccia invece di respingerlo e lo tengo a me, è un momento bello, mi piace avere un po' di intimità anche dopo aver scopato. Di solito non ci perdo tempo però a volte mi va.
Mi sfiora il naso col suo in un altro gesto intimo che mi piace ed è dolce nei suoi sorrisi comunque maliziosi.
- Mi piacevano anche altre cose... - Ok, l'ha accettato. Scoperemo da bravi amici giusto per passare il tempo. Ci sta bene. Ci piace. Sappiamo come stanno le cose e ci vanno bene così.
Ecco i rapporti che voglio. Altro che sentimenti e casini. Chi li vuole quelli? Io no!


Scopare con Gerard è facile come lo è farlo con gli altri. A volte anche con delle ragazze, a volte.
Lo faccio come mi pare e finalmente non penso più tantissimo a Riky. Più o meno.
- Pensi che basti? - Mi chiede un giorno a bruciapelo Wayne. A volte vorrei capire come diavolo è suddiviso il suo cervello. Perchè penso che sia suddiviso in scopare e mangiare. Però lui il compagno fisso ce l'ha, un altro calciatore fra l'altro... quindi penso che sia anche 'amore' da qualche parte.
Però non penso ci sia 'acutezza' anche se ogni tanto se ne esce con cose apparentemente prive di senso. Che poi invece il senso ce l'hanno.
- Cosa vuoi dire? - Chiedo mentre corriamo uno di fianco all'altro.
- Lo sai, non dire cagate. - è vero che non so di che cazzo parla, comunque.
- Quando ti va di dirmi di che cazzo parli posso rispondere! -
Wayne sospira paziente e poi mi rivela il mistero.
- Di scopare come un riccio solo per non pensare all'unico che vorresti farti! -
Ah beh, è Mister Stranamore!
- Sì Wayne... come vuoi... - Sono polemico. Lui ha questa fissa, che io sia innamorato di Riky. E regolarmente me lo tira fuori. Non lo sento da mesi, non lo vedo da quella volta e lui continua a dire ste stupidaggini!
- Dai Cris, non lo puoi ignorare. Ti fai chiunque, non solo Gerard. Che capisco perchè ti fai Gerard, il suo cazzo è leggendario, però è chiaro che lo fai per quello. - Gli do un po' di corda perchè altrimenti è peggio e mi tormenta di più.
- Ed in cosa è chiaro, sentiamo! -
- In tutto! Dai, io ti conosco. - La semplifica perchè non sa cosa dire.
- Scopo esattamente come prima, perchè è diverso?! - Wayne scuote il capo.
- E' diverso! Prima lo facevi quasi a caso, quando ti capitava... ora sembri li cerchi di proposito. - Non ha senso.
- Per me non basta. - Alla fine mi spinge.
- Fa come credi, sappi che scopare per non pensarci non serve. Lo devi risentire e riprovarci. Tanto tu se vuoi una cosa la ottieni. Ti sei arreso troppo facilmente. -
Artiglio le dita. Perchè non mi lascia in pace? Io non ci voglio pensare!
- Fanculo, Wayne! Io sto bene, non devo sentire nessuno! - Non lo chiamerò mai e poi mai. Non mi serve. Non lo voglio. Sto bene così!

Poi però a fine allenamento trattengo Gerard e scopo con lui.
Il suo cazzo leggendario mi fa scordare di Riky ed al tempo stesso me lo ricorda. Non so perchè. Non si somigliano eppure è così. Forse perchè ne abbiamo parlato quella volta...
non mi cambia molto scopare però mi distrae e mi svuoto sia il cazzo che la mente. È tutto quello che cerco.
Gerard non dice più nulla, solo Wayne insiste ed è anche l'unico a sapere il nome.
Non sono così idiota. Ci penso perchè è un puntiglio, l'unico che non mi sono fatto fino in fondo e mi ha rifiutato.
Non c'è altro.
Questo dimostra solo una cosa. Il mio smisurato orgoglio senza fine! Il mio ego... che ego che ho... un ego di quelli pazzeschi. Non so accettare un no!
Rido di me e vengo in Gerard ed intanto ho continuato a pensare a Riky.
Sono malato.”

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E' vero che...
Cristiano e Gerard Piqué erano insieme al Manchester United ed è vero che è ben dotato, un paio di volte si è visto che non era a riposo ed è difficile non capire!
Avevano un buon rapporto, infatti quando si sono ritrovati rivali in Spagna, sono fra i pochi che vanno d'accordo, si salutano sempre e quando uno dei due perde l'altro lo consola.