CAPITOLO VI:
UN QUADRO PIU' COMPLETO
[da sapere prima di leggere: dopo gli
eventi precedentemente narrati, Riky ha cominciato a dare i primi
segni di cedimento rivelati da certe foto dove lui, pensieroso, fa
delle espressioni di molto sconforto e profondamente cupe.
Anche Iker, in un post dove si è fatto
fotografare con Karim e Cris, cerca di togliere l'attenzione da Cris
perchè tutti lo accusano di essere triste ingiustamente e dice che
anche Karim non sembra felice. Nella foto, infatti, si vede
chiaramente che ha qualcosa che non va.
La domenica di Liga, la partita del
Real Madrid deve essere rinviata per un blackout irreversibile
misterioso provocato da un sabotaggio dell'impianto elettrico del
Santiago Barnabeu. La partita viene rimandata al giorno dopo.]
***
Karim, accompagnato da Ricardo, ripensò
all'ultimo dialogo avuto con José.
- Perchè diavolo fai così con lui?
Cosa ti ha fatto? Hai passato 2 anni a sostenerlo e farlo giocare, ci
sono state partite in cui l'hai tenuto per 90 minuti anche se non
c'era proprio, stava male e non riusciva a giocare... ora che sta
bene, è in forma e può dare davvero qualcosa di buono è come se
fosse zoppo, ai tuoi occhi! Non è sensato questo tuo comportamento,
lo capisci? Cosa diavolo c'è che non va!? -
- Ho i miei motivi per comportarmi così
con lui! -
- Cosa? Vuoi dire che ti ha fatto
qualcosa per cui ora devi vendicarti? Sei innamorato di Cris ed
infierisci su Riky? -
- Smettila di dire stronzate! Non
c'entra Cris e Riky non mi ha fatto niente! Ho detto che l'avrei
riportato allo splendore di un tempo ed è una promessa che intendo
mantenere! -
Karim aveva davvero perso le staffe
tanto da dare un pugno alla porta per non darlo al suo viso. Quella
si era aperta violentemente ed aveva sbattuto senza fargli male alle
dita. Poi aveva gridato fuori di sé:
- NON PRENDERMI PER IL CULO DICENDO CHE
LO FAI PER AIUTARLO CHE E' UNA PUTTANATA! NON LO AIUTI IN QUEL MODO
UNO COSI'! -
A quel punto anche José aveva gridato.
Aveva avuto il coraggio di farlo nonostante lo stato furibondo di
Karim. Non che lui sapesse tirarsi indietro...
- QUELLO CHE VEDETE NON E' NEMMENO
LONTANAMENTE IL KAKA' CHE ERA PRIMA! IO VOGLIO CHE TORNI QUELLO MA
NON E' PIU' UNA QUESTIONE DI ALLENAMENTO! C'E' SOLO UNA COSA CHE LO
PUO' FAR TORNARE, LA MOTIVAZIONE! LO DEVO MOTIVARE AL PUNTO DA
TIRARGLI FUORI QUEL LATO DI SE' CHE NON HA MAI AVUTO, QUELLA
CATTIVERIA ORA GLI SERVE PER TORNARE A GIOCARE COME PRIMA! ED IO PER
QUESTO DEVO ESSERE UN MOSTRO CON LUI! HA UNA SOGLIA DI SOPPORTAZIONE
INUMANA, NON ESISTE UNO CHE SOPPORTA TUTTO QUESTO SENZA DIVENTARE
CATTIVO! SENZA REAGIRE CON RABBIA! PER TIRARGLIELA FUORI IO DEVO FARE
QUELLO CHE E' NECESSARIO, AD OGNI COSTO! STO APPARENDO COME UN
MOSTRO? MI RIMGRAZIERANNO QUANDO TORNERA' IL BAMBINO D'ORO DI PRIMA!
-
Ma Karim non si era impressionato per
niente, quasi che avesse capito anche questo e che lo facesse
imbestialire ancora di più.
Infatti gli aveva preso il colletto
della giacca e l'aveva avvicinato a sé sfiorandogli il viso col
proprio. A quel punto aveva ruggito a denti stretti, fissandolo come
volesse sbranarlo.
- Lui non ha quella cattiveria e quella
rabbia dentro di sé. Tutti ce l'hanno, non lui. Così facendo lo
spegnerai e basta, non lo riaccendi! Devi solo ficcarti in quella
testaccia di merda che non tutti hanno quel lato che dici tu. E poi
ha 30 anni, due interventi al ginocchio che l'hanno tenuto fermo per
mesi, una pubalgia, un'infiammazione sempre al solito ginocchio e Dio
solo sa quante altre cose fra infortuni e malattie sulle spalle che
ha avuto prima di Madrid! Non tornerà mai come prima, ma è ancora
un giocatore che può dare e fare tanto, tu però glielo devi
permettere e accettare che, semplicemente, in lui non c'è cattiveria
e con lui i tuoi metodi del cazzo non funzionano. Hanno funzionato
con me, funzionerebbero con Cris, con chi vuoi ma non con lui! Lo
stai solo spegnendo! -
- Non è come dici tu, vedrai che anche
lui è come tutti e che riuscirò a dargli la rabbia che gli serve
per fare l'ultimo passo. - José era troppo convinto di quello e
Karim alla fine l'aveva lasciato e scuotendo il capo aveva asserito
con una smorfia di disgusto.
- Sei tu che ti sbagli questa volta e
non vorrei essere in te quando ti renderai conto che con lui hai
perso su tutta la linea. Perchè per perdere uno come lui bisogna
essere degli enormi teste di cazzo. - José non aveva aggiunto
niente, per un proverbiale istante, comprendendo che quello era
probabilmente una specie di addio fra loro. Karim si ere solo fermato
sulla porta prima di uscire per mai più rientrare. E con uno sguardo
lugubre e tetro aveva ribattuto: - E per inciso per me tutta questa
storia che lo fai per recuperarlo, è un'enorme puttanata. Chissà
cosa credi che ti abbia fatto e lo vuoi punire. O magari non ti
piacciono quelli così puri e buoni ed allora te ne vuoi disfare e
fino ad ora che gli sei stato vicino eri un'ipocrita. Volevi fartelo,
te lo sei fatto quando Cris te l'ha permesso ed ora vuoi scaricarlo.
Magari proprio per avere Cris per te. Sei solo un pezzo di merda,
José, ed io e te abbiamo chiuso. -
Già, proprio con queste parole i due
si erano lasciati.
Proprio così.
Karim non ne aveva parlato con nessuno
se non con Mesut. Ricardo non sapeva niente ma in quell'istante aveva
capito.
Quando furono alle macchine, sicuri che
non li ascoltassero, Ricardo sospirò sinceramente dispiaciuto
vedendo in quello che accadeva all'amico qualcosa di ben più grave.
- Da quanto vi siete lasciati? -
Karim trattenne il fiato non
aspettandosi tale domanda. Alla fine sospirò e scuotendo il capo
lasciò andare le spalle tese. Alzò gli occhi al cielo per cercare
la forza di ricacciare indietro le lacrime che questa domanda diretta
gli aveva procurato.
- Da qualche giorno... non so... da
quando Cris è uscito con 'estoy triste'. - Riky sgranò gli occhi
sorpreso.
- Qualche giorno?! Qualche settimana! -
Karim strinse le spalle. - E non mi hai detto niente? - Karim fece
un'espressione amara.
- Avevi altro a cui pensare. - Riky
piegò le labbra in modo contrariato.
- Dovevi dirmelo invece, per me non ci
sono cose più importanti di amici e compagni. - Karim lo guardò con
un sorriso strano, un misto fra l'amaro e l'ironico.
- Dovrebbe sentirti quello stronzo che
pensa che hai un lato cattivo da tirare fuori per farti tornare a
giocare ai livelli di un tempo. - Ricardo parve non stupirsene, anche
se ora che Karim gli aveva detto di quello che era successo pensava
ci fosse anche un'altra motivazione per tutto quell'accanimento.
Gli carezzò il braccio e l'altro, come
se non avesse bisogno altro che di quello, l'abbracciò di slancio
sciogliendo di colpo i nervi. Riuscì a non piangere, ma non aveva
più la rabbia che aveva sempre. Solo voglia di andare via, lontano
da lui.
Riky lo cinse con dolcezza e fermezza
carezzandogli la nuca sui capelli corti.
- Mi spiace davvero... non doveva
andare così... sto creando un sacco di problemi davvero importanti e
seri a tutti... e non ho chiesto niente, non voglio che vi schierate
così. Io so che vi ho dalla mia, ma vi prego, fate il vostro lavoro
e smettetela di combattervi, non vi porterà a niente... ma tu... -
cercò con le labbra il suo orecchio e sussurrò: - devi pensare
anche per te, oltre che per me. Non puoi fare così. Anche se non ti
piace quello che mi sta facendo, lo ami. Dividi le due cose, affronta
la situazione e risolvila. Così ti pentirai per sempre d'aver
lasciato andare tutto in questo modo... - Ricardo sapeva sempre
cos'era meglio fare sopra ogni cosa, il punto era che in pochi
riuscivano a seguire i suoi consigli troppo giusti.
Karim sospirò e scosse il capo.
- Se lo vedo da solo lo picchio ed è
meglio che non succeda, per questo gli sto alla larga. È ipocrita,
dice un sacco di stronzate e non è per niente onesto. E poi... -
esitò per poi staccarsi da lui e abbassare gli occhi tormentato. -
penso che non provi più la stessa cosa di prima. Quello forse è
stata una passione fortissima del momento ma... ora... il voler
recuperarti del tutto usando le cattive è solo una stronzata. Io
penso che ce l'abbia davvero con te per qualche motivo e non posso
accettare che sia ipocrita con me. Può esserlo col mondo ma non con
me. -
Riky non seppe più cosa dire e
carezzandogli il viso lo lasciò andare.
Anche questo sulla coscienza gli si
aggiunse inesorabile.
Lo sguardo lo liberò solo a casa.
Un puro concentrato di sconforto
assoluto, il primo da quando aveva cominciato quella battaglia.
Cris lo raggiunse poco dopo, per non
destare sospetti ovviamente si muovevano con due macchine distinte.
Quando aprì la porta di casa capì
all'istante che stava male dall'odore che mancava. Non stava
cucinando.
Il ragazzo già cupo e seccato di suo,
fece una smorfia omicida. Voleva far fuori José però prima era più
importante prendersi cura del compagno.
Lasciò andare le proprie cose
all'ingresso e andò in soggiorno a colpo sicuro.
Si era riempito un bicchiere d'acqua
che non aveva ancora bevuto ed era in piedi alla finestra a guardare
fuori pensieroso e spento.
Cris sentì una morsa allo stomaco,
come se gli dessero dei pugni. Trattenne il fiato, si strofinò le
labbra e sospirando lo raggiunse piano cercando dentro di sé la
calma necessaria per essergli d'aiuto.
“Ci siamo!” Pensò infatti conscio
che quello era il preludio a ciò che aveva sempre saputo sarebbe
successo.
Dall'inizio di tutta quella storia lui
aveva subito capito che sarebbe andata così. Con un Riky in crisi ed
angosciato. Era quello che aveva cercato di evitare.
L'aveva intuito da quando, al proprio
compleanno, si erano 'sposati'.
Aveva cercato un modo per stringere il
rapporto spaventato dall'idea che potessero separarsi fisicamente
andando in squadre diverse. Si era rafforzato a fine campionato,
quando José non l'aveva più usato di punto in bianco.
Ora era una certezza, per questo di
giorno in giorno aveva espresso sempre più sé stesso. Incapace
comunque di fingere.
Bè, dopo quel giorno potevano dargli
un premio nobel.
Gli prese il bicchiere senza salutarlo
e, ancora in silenzio, dopo averlo posato, lo cinse da dietro.
Appoggiò il mento sulla sua spalla ed unì la guancia alla sua. Era
bello stare così... bè, lo sarebbe stato se fossero stati felici.
Riky era angosciato e Cris lo era per
lui. Non era giusto. Perchè tutto questo? Non riusciva proprio a
capirlo ma stava lontano da José perchè sapeva che se si fosse
messo ad aprire bocca con lui, cioè aprirla veramente, sarebbe stata
la fine. La fine vera. Dopo di che sarebbe potuto solo andarsene e
finchè Riky era lì, era impensabile.
Rimasero in silenzio, Cris a stringerlo
e Riky abbandonato fra le sue braccia.
Non doveva essere così. Non era
giusto.
- Karim ha lasciato José, hanno
litigato quando tu hai detto che eri triste. La scusa è stato il
modo in cui mi tratta, poi sicuramente si sono aggiunte altre cose.
Ho capito perfettamente che Karim pensa che José non lo ami più...
fra le righe ha detto che ti vuole tutto per sé e che quindi vuole
liberarsi di me. L'ha praticamente detto, non sono scemo. Dietro
questo loro lasciarsi c'è qualcosa di enorme... io sono solo una
scusa. Non... - Sospirò cercando la voce che gli mancava. - non
volevo che finisse così. Sono una scusa per far tirare fuori a tutti
i loro problemi con il mister. Ed intanto la squadra nell'insieme ci
va di mezzo! È una guerra dove io sono un capro espiatorio ma
nessuno lotta davvero per me a parte te. E per carità, è orribile
già così, se fossero davvero tutti per me sarebbe peggio. Però è
brutto lo stesso. È... è pesante... non capiscono il peso che mi
stanno dando... Sergio ha sempre detestato i suoi metodi arroganti ed
ora mi prende come scusa per dirglielo, Karim è sempre stato geloso
di te ed ora mi prende come scusa per lasciarlo, Xabi ha sempre
biasimato tutto di lui ed ora mi prende anche lui come scusa per non
parlargli più... Iker... mah... forse lui è il solo che non mi
prende come scusa per niente. - Cris aveva saputo che prima o poi
sarebbe venuto fuori quel discorso, che si sarebbe sfogato. Da un
lato ne era felice, era ora, ma dall'altro voleva sparare a tutti.
Come osavano ridurlo così?
E poi usarlo in quel modo... Riky non
era idiota, dannazione!
Infatti poi erano tutti arrabbiati con
José ma nessuno veramente triste come lo era Cris. Perchè in cuor
suo sapeva che non avrebbe ottenuto niente e vedeva giorno dopo
giorno Riky cedere e spegnersi. Si sforzava di sorridere, impegnarsi
ed essere quello di sempre ma lo faceva per lui, perchè non voleva
che se ne andasse da Madrid, perchè Madrid era il suo sogno.
Sapere che il tuo compagno soffriva
silenziosamente solo per non farti star male, era difficile da
mandare giù!
Lasciò che tirasse fuori tutto e
quando capì che non aveva più voce perchè stava per piangere,
carezzandogli il petto dolcemente disse cercando di essere sereno, di
non gridare ed inveire contro tutti i propri compagni di squadra:
- Tu pensa solo a portare avanti la tua
battaglia personale con quell'uomo, a modo tuo, come hai deciso di
farla. Al resto non pensarci. Di tutti gli altri vedo io. - Ricardo
si girò di scatto fra le sue braccia, preoccupato:
- Non devi! Se fai così mi viene un
colpo! Chissà cosa combini, poi! Non voglio che litighi con
nessuno... tu... tu stai già facendo troppo... e devi cercare di
continuare così come oggi... sei speciale. Nessuno ha fatto tanto
per me, non con tutto questo sentimento che ci metti tu. Non come lo
fai tu. Perchè stai andando contro te stesso pur di farmi contento.
Ed io so quanto ti costa. Tu... tu stai già facendo troppo... non
pensare ad altro. - Cris sorrise sorpreso da questa sua reazione.
Anche così non si smentiva mai.
Come faceva, José, a trattarlo così?
Come ci riusciva?
Gli baciò le labbra per calmarlo.
- Sta tranquillo... andrà tutto
bene... ti amo troppo per non occuparmi di te in tutti i modi che
posso farlo. - Riky non sapeva se sentirsi meglio o cosa, ma intanto
Cris tornò a prendersi la sua bocca togliendogli ogni angoscia,
pensiero o peso. Si prese con sé tutto e mentre le loro lingue si
intrecciavano, Riky si sentì leggero.
Ringraziò Dio perchè gli aveva dato
quel ragazzo e mentre lui faceva così, Cris aveva ancora istinti
omicidi verso Karim.
“Tutto questo è solo colpa sua! Se
Karim non lo lasciava prendendo una posizione tanto drastica a
favore, in apparenza, di Riky, José probabilmente avrebbe già
mollato la presa. Si sta accanendo tanto perchè quel coglione l'ha
lasciato per lui. E pensa che José sia cotto di me. Ma si può
essere più imbecilli? Li ammazzo entrambi così non ci sono
problemi!”
Cris, nel capire tutto questo,
cominciava a vedere un vago e lontanissimo spiraglio.
Se quei due avessero risolto tutto,
forse, FORSE, José avrebbe lasciato in pace Riky.
FORSE.
“Che poi magari c'è altro dietro...
chissà che idee assurde ha lo stronzo... un po' sarà la gelosia
verso Karim, un po' chissà cosa che riguarda le sue idee sul
calcio... mah... chi lo capisce, quello?”
Il quadro cominciava a prendere forma.
Quando al Santiago Barnabeu venne il
blackout totale, Cris non poté fare a meno di esclamare ironico:
- Hanno sabotato l'impianto elettrico per te! E' una protesta nei
confronti del mister, ci scommetti? -
Riky
e José, alla fine, non si erano parlati ma nemmeno Cris l'aveva
fatto, non seriamente. Aspettava il momento adatto, di essere più
tranquillo, di non saltargli alla gola e stringere.
Nel
frattempo il casino che Karim aveva fatto cercando di aiutare Riky,
occupava tre quarti del suo cervello.
Avrebbe
dovuto dirgliene quattro a quel francese scorbutico che osava
schierarsi dalla parte del proprio moroso aggravando una situazione
già grave di suo!
Ricardo
ovviamente non voleva ci litigasse ma Cris non intendeva tenere a
freno la lingua. Lui non era il suo allenatore!
Approfittando
del blackout che impediva di giocare la partita, e in attesa che
ripristinassero le luci, andò a cercare Karim...
Prima che
Riky si accorgesse della sua assenza era tardi, Cris era già
sparito ed alla scarsa luce presente negli spogliatoi e nei corridoi
adiacenti, capire dove fossero tutti era un'impresa.
Allarmato
andò da Iker, gli agguantò il braccio e sull'orlo dell'isteria
disse:
-
Hai mica visto Cris? - Iker che in quei giorni era già teso di suo,
saltò sul posto e fissandolo come fosse un killer disse
stridulo:
- Con questo buio è difficile vedere qualcuno! -
Esclamò. Riky avrebbe riso se non fosse stato troppo occupato a
preoccuparsi.
-
Non so se è andato a cercare il mister o Karim! In entrambi i casi
è un disastro ma sicuramente è meglio Karim, piuttosto... cioè...
si spaccano la faccia ma almeno non rischia di essere estromesso...
credo... - Karim e José si erano lasciati ma restava comunque il
ragazzo che quell'orco amava. Forse.
Iker
fece mente locale e nel cercare di farlo strizzò gli occhi.
-
Sul mister capisco ma... cosa c'entra ora Karim? - Quel pezzo gli
mancava. Riky sospirò e si strofinò il viso frenetico cercando di
calmarsi!
-
Lui ed il mister si sono lasciati ed hanno litigato praticamente per
me. Anche se ero la scusa. La verità è che Karim pensa che il
mister sia innamorato di Cris e che voglia togliermi di mezzo, per
questo mi tratta così. Ovviamente il mister è uscito di testa
quando l'ha sentito e secondo Cris si accanisce ancora di più
contro di me perchè Karim, invece, si è schierato con me! -
Iker
era riuscito a star dietro a tutto e pensando che Sergio avrebbe
detto 'Beautiful non è nulla a confronto', sorrise rilassandosi.
-
Dai, vedrai che sta parlando con Karim... - Riky però alzò il tono
della voce isterico:
-
E questo dovrebbe calmarmi? Gli darà un pugno e Karim ricambierà!
-
Iker
però ormai era in fase ubriacante per colpa di tutti quegli eventi
troppo intensi e gravi di quei giorni... era praticamente delirante.
-
Dai, con questo buio non si vedranno gli occhi neri! - Riky lo fissò
sgranando i propri e gli toccò la fronte preoccupato, ora, anche
per lui:
-
O questi intrighi ti hanno fatto impazzire, o hai bevuto, o hai la
febbre! -
Iker
rise.
-
Forse tutte! - Riky lo lasciò rendendosi conto che non poteva fare
niente per lui e sapendo che ubriaco non lo era di certo, si appuntò
mentalmente di ricordarsi di dirgli che quando era sotto pressione
era proprio strano.
-
Io lo cerco se lo vedi fermalo. Anzi. Fermali! E chiamami! -
Ma
quando stava per chiedere 'come', visto che non avevano i cellulari
in tasca, il bel brasiliano era già sparito.
Stava
per succedere qualcosa, se lo sentiva nel profondo.
Cris
in effetti stava parlando proprio con Karim, come da Riky supposto,
ma non si stavano picchiando. Per il momento.
Cris
puntando un dito contro al francese, ringhiava indignato. Erano in
uno stanzino lungo il corridoio degli spogliatoi.
-
Sei un grandissimo egoista! Lo sai che questa situazione non può
certo aiutare Riky! Cosa ti metti a difenderlo in questo modo? -
Karim, inizialmente, credette d'aver capito male.
-
Sei scemo? - Chiese col suo grazioso accento francese che mandava
tanto fuori di testa José.
-
No che non lo sono e tu? - Cris era lanciato e convinto ma vedendo
che Karim non ci arrivava, sbuffando, allargò le braccia con fare
teatrale, spiegando seccato:
-
Senti... sei il ragazzo di uno stronzo, dovevi arrivarci prima che
se ti schieri dalla parte di uno che per qualche assurdo motivo ha
preso di mira, poi quello oltre che torturarlo desidera anche
ucciderlo! - Spiegazione molto fantasiosa ma esplicativa. Karim
battendo più volte le palpebre capì cosa intendeva e mordendosi le
belle labbra piene, mormorò colpevole realizzando che forse, forse,
aveva ragione. Forse.
-
Dici che si accanisce ancora di più perchè ho difeso Riky? - Cris
alzò gli occhi al cielo esasperato.
-
Allora sei scemo davvero! - Cris non ce la faceva più a trattenersi
sempre con tutti, almeno con lui doveva sfogarsi.
Karim
si appoggiò al muro e sospirò capendo che più che altro quello
era un suo sfogo.
-
Io sono contrario al modo in cui lo tratta, quindi gliel'ho detto...
- Tentò calmo.
Cris
si aizzò come se gli avessero pestato un callo!
-
Tutti lo sono! Io pensi che non lo sia?! Pensi che la sparata del
'sono triste' quando mi aumentano lo stipendio, sono ricco, famoso,
bello, in lista per un secondo pallone d'oro, in una squadra
fortissima e prestigiosa sia così, un capriccio come pensano tutti
i media del cazzo? Ma devi ragionare quando ti schieri! Devi capire
qual è il modo migliore per aiutare la persona che vuoi aiutare...
tu sei il suo uomo, capisci? E' geloso! Se litighi con lui per Riky,
se prima pensava solo di pestarlo un po', poi finisce che lo
squarta! Nemmeno io, dopo quel primo scoppio a inizio settembre, ho
più parlato e litigato con lui. Sono stato al mio posto a denti
stretti e sguardi tetri! Perchè Riky mi ha detto che avrei
peggiorato la sua posizione ed aveva ragione! Devi... devi capire
queste cose, lo conosci meglio di me! - Karim rimase in silenzio ad
ascoltarlo. Gli dispiaceva, era innegabile. Ed aveva ragione, ma
nella foga del momento non ci aveva pensato, poi era subentrata la
gelosia verso Cris e le proprie convinzioni avevano fatto il resto.
-
Però io penso che lui abbia un debole per te e che la passione con
me sia finita. - Lo vomitò. Cris lo guardò come se avesse
bestemmiato.
-
E quindi pensi che punti a me? E perchè cazzo dovrebbe farlo? -
Era
già fuori di sé così senza ulteriori cazzate di mezzo ma Karim non
riusciva più a trattenerlo.
-
E' cambiato nei miei confronti e poi... dai, cosa significa questo
maltrattare Riky che è proprio il tuo compagno? Prima lo sosteneva e
poi di punto in bianco... - A Cris prudevano le mani, voleva
picchiarlo per le cavolate che stava sparando ma prima voleva essere
sicuro che lo fossero. Se fosse stato vero sarebbe stato davvero da
film.
-
Magari è cambiato perchè è innamorato! O magari gli hai rotto
davvero il cazzo ma cosa c'entro io?! Ha sempre avuto una
predilezione per me, come all'Inter l'aveva per Ibrahimovic! Non
c'entra... - Karim lo fermò fissandolo come se gli avesse dato la
conferma che gli serviva.
-
Guarda che Ibrahimovic è il suo ex! Stavano insieme all'Inter, poi
siccome José non crede nelle relazioni a distanza l'ha piantato.
Altro con cui ha avuto una storia è Pep Guardiola. Poi però se ne è
andato a New York per l'anno sabbatico e mi si attacca... - Cris
voleva capirci meglio, si sentiva come se lo stesse facendo a pezzi
lentamente. Le ossa erano dei carboni ardenti.
-
Aspetta fammi capire... - Chiuse gli occhi e si strofinò frenetico
la fronte corrugata, ci pensò qualche istante, poi aprì e lo fissò
torvo. - Quando tu e lui avete cominciato quella cosa del sesso lui
aveva una storia con Guardiola... - Karim annuì, non era un segreto.
- Poi quando lui ha lasciato la panchina ed è partito, a fine
stagione, l'ha lasciato e si è attaccato a te cominciando la storia
seria. - Che poi definire serio quello che avevano loro serviva
coraggio. Sembrava più che altro una lotta! - Ora che tu e lui forse
avete una delle vostre solite crisi del cazzo pensi che c'entri con i
problemi che ha con Riky... e pensi che voglia toglierlo di mezzo
perchè vuole me?! - Parlava come avesse a che fare con un
mentecatto, non poteva crederci, era davvero assurdo. Cose da film...
o da bambini... o da entrambi!
Karim
però non era mai stato tanto serio ed annuendo rimase in silenzio ad
aspettare che se ne convincesse pure lui. Non poteva essere. Dai,
andiamo... era... era la realtà, quella!
-
Ma... ma hai provato a chiedergli perchè questo cambiamento
improvviso verso Riky? Da che lo sosteneva a che... - gli morì la
voce in gola, l'espressione di Karim era molto strana ora... si morse
le labbra e le storse guardando in basso. Cris scattò in avanti
percependo qualcosa. - Che ti ha detto? - Il cuore gli batteva, forse
poteva avere una delle risposte più importanti della sua vita!
-
Ha... ha detto che è una strategia delle sue per recuperare quel che
resta di Riky... che quello che poteva con l'allenamento e la
costanza l'ha recuperato ma ciò che resta lo può ritrovare solo con
la rabbia... per... per questo lo tratta così. Per farlo arrabbiare
e tirare fuori quella grinta... per farlo tornare il campione di
prima... - Lo disse incerto, non sapeva se crederci o no. Secondo lui
era assurdo ma del resto... del resto era l'unica spiegazione
sensata. Cioè, non sensata ma alla Mourinho... sarebbe stata una
cosa da lui. Per recuperare dei giocatori aveva fatto anche di
peggio...
Cris
sospirò. Per un momento aveva pregato si trattasse di quello, almeno
sapere di non essere la causa principale di un tale maltrattamento
alla persona che amava era un conforto. Poi però si rese conto di
quanto meschino fosse lo stesso e diede una manata di palmo al muro,
accanto a Karim che sussultò.
-
Ma cazzo, si rende conto di cosa fa? Lo sta spegnendo di nuovo! Ho
fatto una fatica in passato a tirarlo su dal buio in cui era per
colpa dei problemi fisici! Ora che non ne ha ed è tornato questo lo
rigetta là perchè ha queste idee assurde ed incomprensibili! È
emotivo Riky! Ed è buono! Non gli tiri fuori la rabbia perchè non
ce l'ha! Cazzo, si sta sforzando come un matto per stare su e
sorridere nonostante tutto e non pesarmi, perchè mi vede scontento
di tutto questo... e... e lui lo fa per farlo tornare come prima?
Perchè gli serve la rabbia? RIKY NON E' UN GIOCATORE DI RABBIA! E'
BUONO ED E' QUESTA LA CARATTERISTICA CHE TUTTI ADORANO! PERCHE' CAZZO
NON PUO' SEMPLICEMENTE ACCETTARLO COSI' COM'E' INVECE DI CERCARE
SEMPRE DI CONFORMARLI A SE' ED AI SUOI CAZZO DI CANONI? NON GLI BASTO
IO? - Solo lì si rese conto che dopotutto Karim non aveva poi torto.
Cioè a José piaceva davvero molto Cris come giocatore e come
persona, non era mai stato un mistero. Lo reputava il migliore al
mondo, ancora meglio di Messi, l'aveva sempre detto onestamente. E
gli andava a genio quel suo impuntarsi con orgoglio ed egocentrismo
quando la squadra giocava male... quel suo voler fare a tutti i costi
bene. Anche se poi non ci riusciva sempre non importava, contava che
ci provasse con convinzione ed impertinenza. José adorava Cris, non
era un segreto. Ma non nel modo che intendeva Karim.
-
Senti io... bè, questo è quello che ha detto lui, io penso che
abbia iniziato per questo motivo ma che per strada abbia perso di
vista il vero obiettivo, cioè recuperare Riky, e che abbia
continuato per... bè, demolirlo e basta! Non so bene, ma c'è
dell'altro! Non è solo una questione di calcio, cazzo! Io lo
conosco, me lo sento! Lui non fa mai niente solo per una questione di
calcio, anche le scelte tattiche in campo ed in partita non sono mai
solo per il calcio e per vincere! C'è sempre dietro qualche
motivazione personale, qualche simpatia, qualche punizione per
qualcosa... o qualche premio, magari... insomma, lui è così! -
Cris
non sapeva più cosa dire, era svuotato e paralizzato. Troppe
evenienze, troppe opinioni, troppe ipotesi. Troppe cose.
Rimase
fermo appoggiato al muro con la mano accanto a Karim, a fissare il
pavimento con aria tragica e shockata. Cosa poteva fare per sapere
una volta per tutte la verità ed aiutare Riky?
Doveva...
doveva venirne a capo. Lui doveva avere delle risposte. Ora la posta
in gioco era davvero troppo alta. La serenità del suo compagno.
Karim
non trovando altro da dire, uscì dallo stanzino lasciandolo solo.
Anche lui non aveva più voglia di parlarne, anche per lui era dura,
dannazione. Si era lasciato con uno stronzo e non capiva proprio
perchè riuscisse ad amarlo, dannazione. Non lo capiva proprio.