NOTE: Questa fic nasce dopo la super
partita di Riky e Cris di ieri sera che hanno fatto con mia somma
sorpresa. A parte il Criska goal, hanno giocato entrambi benissimo
come se fossero altri e con loro anche il resto della squadra. Ho
voluto segnare sul calendario questo giorno speciale con una fic. Ho
così approfittato per inserire anche altre cose dell'anno che sono
successe davvero. Nel loro dialogo parlano tutte di cose vere, le
cose di cui si accusano d'aver detto e fatto sono vere non inventate
da me. Per certe cose ci sono le foto. Insomma, questi due vivono
l'uno per l'altro. Quando Riky è in tribuna Cris gioca di merda (è
arrivato addirittura a fare il suo primo autogoal in carriera),
quando Riky è a bordo campo gioca molto meglio, quando è in partita
con lui è di nuovo il fenomeno che tutti conosciamo, non ci sono
paragoni. Sono cose che uno deve saper notare perchè ci sono. Nella
speranza che ci siano altre partite così, ecco la fic. Ah i
riferimenti all'intervista di Cris sono veri, quello che dice in
prima riga è una citazione paro paro di questa. Ripeto, non ho
inventato nulla, ciò di cui parlano è tutto vero. Ovviamente io in
più ho messo il loro rapporto (che per me è assolutamente reale. Lo
dice anche Cris!).
Buona lettura. Baci Akane
PICCOLI GESTI
- Qual è la persona con cui hai più
rapporto? -
- Kakà. Con lui ho un ottimo rapporto,
passiamo molto tempo insieme anche nella vita privata. -
Ecco come uccidere una persona.
Quando Riky ascoltò di Cris
l'intervista qualche giorno dopo, si sentì decisamente male,
spaventatissimo all'idea di che cosa quella dichiarazione avrebbe
potuto scatenare.
Aveva il terrore che da ogni cosa che
lui dicesse o facesse poi potesse finire male, che tutti capissero,
che si facessero domande, che si chiedessero perchè loro due erano
così speciali...
Dire che passavano così tanto tempo
insieme anche nel privato era azzardato per non parlare del fatto che
Cris aveva molti rapporti stretti in amicizia, Pepe, Marcelo, Fabio.
Cris aveva detto Kakà.
Riky lo vide come un manifesto e
temette sinceramente la catastrofe.
Per questo quando lo vide,
successivamente, fu per rimproverarlo.
Aveva quella sua aria da professorino
severo, l'indice sventolato davanti alla faccia in modo falsamente
iracondo.
- Cris, quelle cose le devi evitare! -
Esclamò agitato.
Cris fece finta di non capire e
inarcando le sopracciglia si chiese di cosa parlasse.
- Quali? - Per lui non c'era niente di
male, anzi. Avrebbe fatto molti più manifesti, se solo gli avesse
dato il via libera.
- Dai che lo sai! - Fece perentorio
Riky sempre gesticolando ansioso. Cris rise.
- Era solo un'intervista ed ho solo
detto la verità. Con te passo un sacco di tempo insieme nel privato!
-
Riky arrossì per il tono allusivo che
aveva usato e per le mani scivolate sui fianchi.
- Dai, Cris... lo sai che potrebbero
sempre chiedersi certe cose... - Era la sua fissa e sempre lo sarebbe
stato.
Cris gli baciò le labbra dolcemente,
divertito.
- Lo so e ne sarei felice ma stai
tranquillo... mi spupazzerò Fabio un po' per deviare le voci! - Riky
sospirò in un misto fra la disapprovazione ed il sollevato. Non era
felice che Cris usasse il loro amico per una cosa del genere, anche
se era in amicizia era meschino.
- Però potresti trattenerti così non
avresti bisogno di fare lo scemo con lui! Lo sai che non mi piace...
- Cris adorava la sua sincerità. Lo baciò di nuovo sprizzando
felicità da ogni poro!
- Va bene, starò buono... -
- Però se ora chiedono cosa significa
che passiamo tanto tempo insieme nel privato? - Le sue mille paure, i
suoi mille dubbi. Cris rise mordendogli la spalla leggero.
- Allora deciditi. Cosa vuoi che
faccia? Devio con Fabio o no? - Riky stesso era confuso, alla fine
sospirò.
- Lascia stare... qualche abbraccio in
partita può essere sufficiente... - Cris pensò che fossero cose
normali gli abbracci in partita ma non gli disse nulla per non
agitarlo. Se la gente scopriva della loro relazione ne poteva essere
solo che contento.
Pensò anche che ultimamente si
abbracciava tantissimo con Sergio e Karim, nelle partite, e che se si
sarebbe dovuto seguire quella teoria allora doveva avere relazioni
con tutti. Quelli con Riky, quando non li controllavano ed erano
spontanei, erano diversi. Era come se si prendessero il fiato l'uno
dall'altro, si stringevano con forza, affondavano il viso, chiudevano
gli occhi, brillavano e splendevano. Erano abbracci diversi, pieni,
carichi.
La differenza era anche che, appunto,
loro due passavano molto tempo insieme al di là del campo.
A parte gli allenamenti, quando il
mister non li metteva in gruppi diversi, anche nelle occasioni extra
calcio, quindi presentazioni, interviste, serate di beneficenza, la
scusa era sempre buona per stare insieme. Nelle cene sempre seduti
allo stesso tavolo.
E poi la gente non lo poteva sapere
perchè erano bravi a depistarli, ma con 'passiamo molto tempo
privato insieme' si intendeva che vivevano praticamente insieme visto
che Irina era una donna di copertura e che sapeva di loro e che Carol
abitava in Brasile coi figli.
Dopo essersi preso ciò che gli
spettava di diritto, ovvero la sua bocca, Cris replicò come un
bambino che puntualizzava una cosa per capriccio.
- E poi sei tu che hai cominciato
mettendo sul tuo profilo quella foto nostra scrivendo il tag
'fratelli' e facendo l'abbreviazione del tuo nome come il mio! KK8 &
CR7! Sei stato tu! A me è rimasta qua che io non ho potuto
ricambiare! - Riky arrossì, ci riusciva ancora dopo anni che stavano
insieme e Cris lo trovava splendido ogni volta.
- Ma cosa dici, avevi ricambiato
dicendo prima della fine del mercato di gennaio che per te io
rimanevo e che comunque mi volevi in squadra... -
Anche quello era accaduto davvero.
Ormai Cris nelle sue interviste faceva continui riferimenti a lui e
la cosa spaventava il ragazzo.
Cris rise.
- Quello non era niente, normale
amministrazione. L'hanno detto tutti che speravano rimanessi. -
- Sì però poi hai litigato col mister
per colpa mia.. -
- Ma non è una cosa che il mondo ha
saputo! O meglio hanno saputo del litigio ma non di cosa, poi ho
detto che è stata una questione personale e che abbiamo risolto così
non chiedono più, però nessuno sa di cosa si trattava davvero. -
- E a settembre, quando dicevi che eri
triste e poi sorridevi solo quando ero in campo? - Erano tutte
dichiarazioni che per lui che sapeva i retroscena ed i riferimenti,
erano chiari. Aveva paura lo fossero anche per gli altri.
- No, tranquillo... la gente ha pensato
che fosse solo per soldi la mia scontentezza! -
- Ma hai detto che non era per soldi e
che era una questione interna alla squadra e che chi di dovere già
sapeva. - Riky non mollava mai, sembrava morbido ma era testardo, si
fissava sulle cose ed alla fine Cris gli lasciava sempre l'ultima
parola.
- Ti pare che mi abbiano creduto? -
- Ti hanno alzato lo stipendio per
tenerti la bocca chiusa sui problemi del club e tu hai continuato ad
essere triste. Eri smaccato! -
- Certo che lo ero, dovevano capire che
non era per soldi ma per altro! -
- E quando giocavo tu tornavi a
sorridere quando segnavi. Se non giocavo facevi la faccia seria e non
esultavi! Non pensi che uno potesse aver fatto uno più uno? -
- Senti un po', sei tu che quando poi
hai giocato una delle volte in cui io non c'ero ed hai segnato hai
fatto il gesto del mangiarti le unghie perchè io me le mangio
sempre! Me l'hai dedicato! -
- Sì però non ho assolutamente detto
a chi fosse riferito... ho detto che era una dedica ad un amico
speciale e nessuno ha mai saputo! -
- E non pensi che possano aver fatto
uno più uno? Mi mangio sempre le unghie! - Gli fece il verso e Riky
la linguaccia. Alla fine risero e mollarono l'argomento.
- Ok, basta. Non ne veniamo a capo... -
Chiuse Cris.
- Alla fine ci amiamo e stiamo insieme,
anche se stiamo attenti come maniaci è normale che qualcosa ci
sfugga. Spesso ci teniamo a dare dei piccoli segni. Ci amiamo... -
Riky questo lo capiva ma restava spaventato dall'idea che il mondo
potesse capire.
- Se dovessero capire qualcosa
l'affronteremo. Tanto non giocheremo insieme per sempre, anche se le
cose dovessero andare bene e tu dovessi rimanere fino a fine
contratto come me, nel 2015 ce ne andremmo in squadre diverse...
allora potremo stare rilassati! - Cris pensava che la cosa potesse
sollevare Riky visto che ora era tanto ipocondriaco. Non era
esattamente così...
Il brasiliano sospirò e tirò fuori il
labbro inferiore.
- Sì ma ci vedremo di meno, dovremo
usare skype per vederci tramite uno schermo ed un aereo per
abbracciarci. Sarà diverso. -
Riky quando ci pensava era amareggiato.
- Però non avrai di che preoccuparti
se il mondo ci scopre! - Riky pensava che a volte fosse insensibile,
poi pensava che era solo ottuso.
Contrariato infatti gli rispose.
- Sì però anche se ne giova la mia
serenità ne risente il fatto che mi mancherai fisicamente accanto
ogni santa ora della mai giornata! - Cris si sciolse. Lo amava troppo
quando faceva così. Tanto contraddittorio quando spontaneo.
L'abbracciò cullandoselo un po'.
- Dovremo solo abituarci a qualcosa di
nuovo e diverso. Ora viviamo insieme, in simbiosi. Poi sarà diverso,
ci vedremo di meno ed in modo diverso da prima ma lo faremo lo
stesso. E poi prima o poi smettiamo di giocare a calcio ed anche se
ci mettiamo ad allenare, non lo so, comunque saremmo liberi di fare
ed andare dove vorremmo. Tu smetterai necessariamente prima di me,
verrai dove sono io e farai perdere per un po' le tue tracce, poi
quando e se vorrai ti metterai ad allenare sempre nei miei paraggi.
Se non giochi a calcio è diverso, sei molto più libero, non hai più
gli occhi di tutti addosso... - Era la prima volta che ne parlava.
Facevano sempre progetti futuri per non trovarsi impreparati, però
era la prima volta che diceva di quando non avrebbero giocato.
Riky sapeva che era una cosa che
angosciava Cris. L'idea di non giocare più.
Diceva che da quel momento voleva
giocare ancora dieci anni.
Aveva il fisico per riuscirci ma dopo i
trent'anni tutto cambiava e Riky lo stava giusto testando.
- Ti amo ed in qualche modo risolveremo
perchè c'è la volontà di stare insieme e farlo funzionare. È
proprio questo il punto. Se il sentimento è incerto e non si è
sicuri non va avanti quando ci si separa. Ma guarda David ed Iker...
o Sergio e Fernando... non giocano più nella stessa squadra da anni
e sono separati dal mare... eppure continuano a stare insieme e
quando si rivedono in pubblico lo si nota da come si guardano, si
toccano, si parlano. Non è mai finita fra loro. Si tratta solo di
adattarsi ad altri ritmi ed esigenze, di usare altri mezzi... ma se
lo si vuole, si fa tutto. -
Cris era sollevato, ora. Ne aveva
parlato perchè in quei giorni aveva affrontato l'argomento in
un'intervista dove gli avevano chiesto quanto pensava di giocare
ancora, lui aveva detto che potendo sperava in altri dieci anni.
Aveva ventotto anni, a trentotto si poteva giocare ancora ma si
doveva avere un ottimo fisico. Tendenzialmente a quell'età ci
arrivavano i difensori ed i portieri. Gli attaccanti, specie così
dinamici, era difficile ma non impossibile.
Allora aveva cominciato a pensare anche
a lui e Riky dopo il calcio. Non gli piaceva pensare in generale al
dopo calcio però l'idea che con Riky sarebbero stati molto più
liberi era l'unica nota positiva che lo sollevava. Così ne aveva
parlato ora con lui.
Fu il suo turno di carezzarlo
dolcemente.
- Andrà benissimo, sempre. Perchè noi
vogliamo stare insieme. Ed il sentimento è reale e concreto e
soprattutto serio. -
Del resto dopo un tempo simile passato
sempre insieme, una relazione non poteva finire solo perchè ci si
vedeva di meno ed in modo differente da prima. Dopo oltre tre anni di
relazione a quei livelli era così. Come essere sposati.
Cris l'osservò e parve pensarci,
tuttavia dopo un po' se ne uscì con ben altro che non c'entrava più
con quell'argomento ma bensì con quello di prima.
- E poi fai anche tu un sacco di gesti
in partita per me, spesso mi cerchi per primo, nelle interviste mi
difendi sempre, quando ti chiedono se sono meglio io o Messi tu dici
sempre io, non fai mai mistero di quanto mi ammiri! E dici di
continuo che sono un ottimo amico ed una persona in gamba, mi aduli
sempre coi media! - Riky rise di gusto scuotendo il capo e guardando
il cielo.
- Non ci posso credere, ti è rimasta
sull'anima! - Cris impuntò ancora i piedi come un bambino.
- Certo! Tu mi dici di stare attento ma
sei il primo che poi fa le cose per me! -
Riky questa volta usò malizia.
- Però ora sei tu che imiti la mia
esultanza... le dita al cielo sono una cosa tipica mia, lo sai.
Adesso è da un po' che le fai anche tu... - Cris arrossì per la
sconfitta che stava assaggiando, pensò disperatamente a qualcosa da
ribattere ed alla fine, in extremis, trovò qualcosa.
- Però stasera eri tu che mi sei
venuto sempre incontro. Mi hai proprio cercato mentre io stavo fermo
e gli altri mi venivano addosso. Eri sempre tu! Io no eh? Te lo
ricorderai! Anche quando ero con Karim tu sei arrivato ed hai fatto
il panino con noi due, quando ero con Fabio idem, quando ero con
Sergio pure... insomma, tu e sempre tu! Poi non venirmi a dire che
sono io! - Riky rise di gusto al suo broncio infantile, era davvero
preso dall'argomento. Voleva averla vinta ed alla fine si decise a
lasciargli la parola.
- Ok Cris... hai vinto. È colpa mia!
Ora sei contento? -
- No, me la dai solo per farmi
smettere! - Ma si stavano divertendo, non era un vero litigio infatti
Riky per farlo tacere cominciò a ricoprirgli il viso di tanti baci e
fra uno e l'altro una parola.
- Siamo pari, allora. Perchè sia tu
che io facciamo sempre qualcosa l'uno per l'altro. Ma dobbiamo stare
attenti. Resta che ti amo. Va bene così? - All'ennesimo bacio Cris
soddisfatto più che mai lo strinse per la vita e lo fece come si
doveva.
Durante la partita che aveva giocato
quellasera -José doveva essere stato di particolare buon umore per
schierare Riky dal primo minuto e tenerlo per settanta minuti!- Cris
aveva fatto una tripletta ed un goal l'aveva fatto Karim su assist di
Cris. Uno dei goal di Cris erano stati invece assistiti da Riky. In
generale avevano giocato tutti bene, al settimo cielo, e Riky aveva
fatto una splendida partita, di alto livello. Aveva portato al quasi
goal molte volte sia Cris che altri ed in altre occasioni aveva quasi
segnato. Insomma, aveva portato esattamente il valore creativo ed
euforico alla squadra che era mancato in quel periodo di assenza
forzata.
L'umore di tutti ne aveva giovato,
specie di Cris.
E Riky era sempre stato il primo a
cercare Cris sapendo che non voleva esagerare e tentava di
trattenersi.
C'era stato tuttavia un momento
preciso, durante la partita, che Riky era arrivato, l'aveva
abbracciato e subito dopo erano giunti tutti gli altri loro compagni
a coprirli e a creare un perfetto casino intorno a loro. Esattamente
in quel momento Cris ne aveva approfittato e l'aveva baciato.
Semplicemente perfetto, si era detto.
Nessuno era stato capace di notarlo con precisione, però
effettivamente lì quando tutti li avevano assaliti loro si erano
stretti di più, le loro teste erano andate a contatto. Qualcosa
c'era stato, però con tutti gli altri intorno difficile vederlo se
uno non sapeva cosa cercare.
Riky non replicò niente. Non poteva
certo negare che gli era piaciuto.
No di certo.
Quello era il loro rapporto, un
continuo tirare e mollare, scoprirsi e coprirsi, dichiararsi e
ritrarsi. L'istinto di esprimere ciò che provavano era immenso, poi
però la paura di essere scoperti li faceva fare marcia indietro. Il
loro rapporto era questo e funzionava perfettamente specie per questo
motivo.