NOTE: entrambi convocati in nazionale,
Cris e Riky si separeranno per 2 settimane. Il problema non è la
separazione in sé ma il fatto che nel Portogallo c'è Veloso che
corre dietro a Cris e nel Brasile ci sono un sacco di nuovo giovani
che stravedono per Riky... la gelosia galoppa da parte di entrambi,
fortuna che ci sono gli amici come Marcelo, Pepe e Fabio che non li
lasceranno mai soli! Piccolo siparietto che mi è venuto in mente
stanotte vedendo delle foto di Riky in nazionale, in mezzo a molti
giovani che lo fissavano sognanti... Penso proprio che torneranno le
Cazzate Brasiliane! Buona lettura. Baci Akane
RACCOMANDAZIONI
- Giuro che se lo perdi di vista un
solo nano secondo ti rado a zero! - Minaccia molto efficace. Marcelo
impallidì e si prese il cesto di capelli fra le mani.
Lo fissò preoccupato e dopo aver
ingoiato a vuoto disse:
- Gli starò incollato come una mosca!
- Cris assottigliò gli occhi per rimproverarlo ancora. - Che ho
detto? -
- Lui sarebbe la cacca e tu la mosca? -
Marcelo guardingo rispose:
- Preferisci che lui sia la mosca? -
Cris gli puntò il dito contro il petto ancor più sul piede di
guerra di prima:
- No, preferisco che non gli dai né
della cacca né della mosca! - Marcelo esasperato alzò gli occhi al
cielo e rispose:
- Va bene, allora facciamo come... come
un francobollo! - Cris ci pensò e storse ancora la bocca.
- Io gli sto appiccicato come un
francobollo, sono il suo moroso! - Marcelo che era risaputamente
buono cominciava ad avere istinti omicidi.
- Come vuoi che gli stia appiccicato?
Fammi un paragone che ti garba e lo seguirò alla lettera! -
Cris si mise un dito sulle labbra e
serio come un idiota che faceva un discorso simile, ci pensò. Poi
soddisfatto e trionfante rispose:
- Come le api ed il miele! - In effetti
un paragone alquanto azzeccato...
- Immagino che lui sia il miele... -
Cris ora stava meglio e riusciva anche a scherzare:
- No guarda, l'ape è lui che è la
creatura più dolce e adorabile del mondo! - Marcelo sospirò,
sarebbe stato un lungo ritiro di nazionale... Cris era iper geloso ed
era convinto che dopo due anni che Riky non andava in nazionale le
nuove leve potessero saltargli addosso eccitati all'idea di avere il
mitico e splendido Kakà. Non che avesse torto. Neymar aveva davvero
saltellato per casa quando l'aveva saputo, guardato male da Paulo,
mentre Thiago aveva strappato un grugnito a Roby perchè si era
rivelato un po' troppo contento all'idea di poter finalmente giocare
con lui. Quando Thiago era arrivato in nazionale, Riky non c'era più
quindi non si erano mai incrociati. Si conoscevano perchè Riky e
Roby erano come fratelli e si adoravano, si erano visti in qualche
occasione, specie quando le squadre si erano scontrate, ma come
compagni di non si erano mai trovati. Era curioso.
Per non dire comunque anche tutti gli
altri ragazzi. Hulk aveva fatto un'espressione d'arrapato senza
precedenti, David Luiz si era leccato le labbra sprizzando luce da
ogni poro...
Cris sapeva bene la situazione, non
avrebbe mai lasciato il suo gioiellino nelle mani di quei bruti!
Che poi il problema era che non erano
davvero bruti... anzi... ma non era che pensasse che Riky potesse
tradirlo, era solo che, magari, poteva non accorgersi di quando gli
altri ci avrebbero provato con lui... e prima di rendersene conto si
sarebbe potuto trovare con la lingua di uno stronzo in bocca!
Aveva bisogno di una guardia del corpo,
Riky era una celebrità in Brasile, molto ma molto acclamato e
apprezzato. Stesso discorso nella nazionale.
- Ok, allora l'ape vola sul miele ad
assaggiare il suo nettare! - Disse Marcelo rendendosi conto del modo
in cui le api si occupavano del miele!
Così sogghignando partì correndo come
un idiota verso Riky più in là che aspettava di prendere l'aereo
per il ritiro nazionale con Marcelo.
Cris gli corse dietro e lo prese per i
capelli prima che potesse saltare addosso al suo amore, quindi gli
strinse il braccio intorno al collo e fece forza da dietro.
- Provaci e trovo il modo di farti
fuori a distanza! - Sapeva che non l'avrebbe mai fatto, stava bene
con Pepe...
Marcelo alzò le mani in segno di resa
e quando finirono di fare gli idioti, Riky era lì che li guardava
come lo si poteva fare con due mentecatti. Che poi erano.
Si ricomposero e Cris, conscio che
potevano esserci occhi, orecchi ed obiettivi indiscreti-comunque si
erano già salutati a dovere a casa- allungò la mano a Riky e la
strinse particolarmente forte. Poteva anche abbracciarlo però aveva
paura che poi gli sarebbe scappato un bacio...
- Tesoro, vedi di tenere a debita
distanza Miguel, questa volta... lui sì che pensa di poterti fare
chissà cosa! - Miguel Veloso era un compagno portoghese di Cris che
ci provava spudoratamente con lui da molto, Cris fingeva un po' di
starci perchè così, sosteneva, giocava meglio. La solita puttana.
Riky era tranquillo sulle sue fedeltà però non era tranquillo su
quel Miguel... per questo aveva gentilmente chiesto a Pepe di dargli
un occhio ed in caso di occuparsene alla sua maniera. La cui maniera
in questione consisteva nel non lasciare mai solo Cris ed in caso
fingersi il suo moroso pur di assicurare la virtù della suddetta
puttana!
Insomma, fra i macchinismi di tutti,
-perfino Fabio aveva un ruolo ovviamente... quello di chiamarlo ogni
giorno e dirgli con sincerità cosa faceva Cris- alla fine i piani
per sopravvivere a quelle due settimane di nazionale erano stati
fatti.
Si sarebbero ritrovati fra una
quindicina di giorni, dovevano resistere solo fino ad allora.
Cris e Riky si guardarono malinconici
all'idea di lasciarsi. Era poco tempo, se magari Riky se ne andava
dal Real davvero, a Gennaio, come pensavano di sopravvivere?
A volte rabbrividivano al pensiero.
- Dai, i giorni voleranno, amore. Andrà
tutto benissimo! - Riky il solito ottimista. Cris sospirò e sorrise
convincendosene solo in parte.
- Sì... mi manchi già... -
- Dai, amore, mi occupo io di lui...
come una mosca... ah no, cos'era? Un francobollo? No scusa... UN APE!
- E così dicendo, Marcelo, circondò la vita di Riky e lo trascinò
via con un'aria poco raccomandabile, una volta voltato ovviamente
abbassò la mano e gli toccò il sedere all'altro che saltellò al
contatto. Cris scosse il capo e rise pensando che era sempre il
solito ma che se non ci fosse stato sarebbe stato proprio da
inventare.
Prima di passare i gate ed essere
invisibili, Riky si voltò e gli sorrise dolcemente. Con
quell'immagine Cris poteva anche aspettare quei fottutissimi quindici
giorni!