CAPITOLO XV:
ANCHE SE SI CAPISCE MALE...
Ora che Karim si era riavvicinato a
Zinedine, stava sempre meglio, ma la questione che attirò la sua
attenzione in quei giorni non fu quella quanto gli strani ricordi che
riaffioravano a tratti quando lo baciava o gli stava particolarmente
vicino. Quando Zinedine lo toccava in qualche modo.
Erano come dei ricordi dimenticati, ma
non potevano essere quelli perchè si trattava di loro due che
facevano sesso.
Quindi cominciò a pensare che fossero
i suoi sogni ad occhi aperti.
- Però ho la sensazione di averlo già
baciato! - Disse ad alta voce pensieroso, lì vicino c'era Mesut che
lo guardò con sguardo ovvio.
- Certo, un sacco di volte! - Karim
aveva aggiornato Mesut, quella sera.
Il ragazzo si era detto felice per lui
e aveva anche detto che faceva bene a cercare di aspettare e non
bruciare le tappe. Frequentarsi, approfondire, conoscersi, qualche
bacio ogni tanto, stare insieme quando ne avevano voglia... era
perfetto. Poi quando il coinvolgimento sarebbe stato reale e totale,
sarebbero riusciti a fare l'amore.
Erano così che si vivevano le
relazioni.
- No... la prima volta che l'ho
baciato... io ho avuto la sensazione di deja-vu, di averlo già
baciato. Ci ho pensato subito ma poi me ne sono dimenticato, e l'ho
ricordato quando ci siamo ribaciati. Ho sempre questa sensazione,
però ormai si sta perdendo perchè effettivamente ci baciamo spesso.
Non spessissimo ma sta capitando abbastanza regolarmente. -
Karim e Mesut si stavano avviando verso
le camere, Sami si era trattenuto per parlare con qualcun altro e
così i due avevano questo momento da soli.
Mesut lo guardò sulla porta non
sapendo proprio cosa dirgli e Karim scrollò le spalle decidendo di
lasciar perdere che tanto era assurdo.
- Come va con Sami? - Chiese
improvvisamente all'amico, come fosse una cosa che c'entrasse con
quello che stava dicendo.
Mesut aprì e chiuse gli occhi un paio
di volte fissandolo senza capire, incredulo della domanda a
bruciapelo. Karim di solito non faceva domande così!
- Bene, perchè? -
- Vi vedo girare molto con Luka, non è
che ha mire ad uno di voi e non ve ne siete accorti? - Mesut spalancò
gli occhi già grandi di loro e lo fissò cadendo dalle nuvole.
- E questa da dove ti esce? - Karim
alzò le spalle e si grattò la nuca sbadigliando.
- Non so! La mia vita ora sta tornando
abbastanza tranquilla e devo trovare intrighi in giro... -
Pepe stava passando proprio in quel
momento, tornando indietro dalla camera di Casemiro. Era anche
sconvolto, in effetti.
Sentendolo dire così, si fermò e lo
guardò con un'aria molto strana. I due aspettarono che dicesse
qualcosa, ma siccome non fu così, Mesut se l'asciugò
frettolosamente.
- Figurati, va tutto bene! Soliti
litigi che risolviamo subito... Luka si è unito a noi ultimamente,
era sempre solo e tu ci avevi piantato, così... - Karim sogghignò.
- Mi avete rimpiazzato per il palo! -
Il palo era il ruolo che Karim sosteneva di avere con loro due quando
uscivano insieme. Di norma non gli dava fastidio, ma da quando
soffriva per amore -o qualunque cosa fossa- preferiva evitare.
- Ma dai! Ti aspettiamo quando vuoi,
stronzo! - Mesut gli tirò uno schiaffo sulla spalla come al solito
per poi entrare in camera e salutarlo.
Karim proseguì verso la sua che
condivideva con Raphael ma notò che Pepe, quell'inquietante figura,
lo stava ancora seguendo e fissando. Stava pensando, o per lo meno lo
sguardo vuoto sembrava ponderasse.
- Che diavolo vuoi?!- Chiese
impaziente con la sua solita dolcezza!
Pepe aveva finito di elaborare
qualcosa, per cui prestò la sua attenzione a lui, si avvicinò e con
fare da cospiratore, disse convinto fosse una buona idea.
- Visto che ti annoi e che vuoi
intrighi per la questione dei casini e dell'adrenalina... - Cosa
ormai di dominio pubblico... - Ti va di dare una mano a Cris e Riky?
- Detta così parve grave e Karim impallidendo aprì la porta della
camera ed entrò tirandosi dietro il carlino coi capelli.
Pepe stupito di tale gesto si preoccupò
per la propria incolumità.
- Che succede a Cris e Riky? Mica hanno
problemi? - Pepe si sconvolse, Karim era preoccupato ed agitato per
qualcun altro!
- Karim... mi sorprendi... - Disse
senza frenare la lingua.
- Dimmi di loro! - Tagliò corto il
francese.
- Sì allora... penso che a Casemiro
piaccia Cris... non deve aver capito che sta con Riky, credeva
fossero molto amici e quindi si stava ingraziando Riky per riuscire
ad arrivare a Cris. Pensa che non era nemmeno sicuro che fosse gay,
Cris; l'ha chiesto a me! Come si fa? Cas è troppo ingenuo! -
- E' idiota per non essersi accorto che
stanno insieme! - Puntualizzò crudo Karim. Pepe rise convenendo con
lui.
- E' piccolo ed è appena arrivato, non
li conosce bene... e poi Riky è il suo idolo a calcio... ma
evidentemente... oh, mi ha chiesto se Cris è gay, aveva cercato di
capirlo ma non ci era riuscito! - Anche per Karim era effettivamente
chiaro.
- Eh già... a parte che cazzo, che
Cris è gay lo vedrebbe anche un prete! - Pepe rise. - A cosa
pensavi? Gli hai detto che stanno insieme e che giri al largo? -
- Non l'ho capito subito. Mi chiedevo
come mai fosse così strano e come mai volesse saperlo. Poi ho
capito... sta tanto con Riky che è apparentemente il migliore amico
di Cris... mi ha chiesto che sessualità ha... ormai ero uscito dalla
sua camera, non ho potuto chiarire la cosa! -
Karim sospirò e scosse il capo.
- Era chiaro che te lo chiedeva per
questo. -
Pepe fece un gesto sminuente con la
mano e proseguì.
- Insomma... pensavo solo di tenerlo
d'occhio e vedere che non faccia cazzate. Se a turno stiamo attenti e
vediamo di stargli sempre nei paraggi, possiamo evitare passivamente
dei danni. Cas è un giovane giocatore promettente, è ingenuo ma è
a posto. Se lo traumatizziamo dicendo bruscamente di farsi le seghe
da un'altra parte, magari non esce più dalla camera... io non so
te... Carlo non mi fa paura, ma Zinedine... - A quel nome Karim
cambiò viso e colore e non riuscì a trattenere un'esclamazione
spontanea.
- Altro che paura... - Però si frenò
in tempo prima di dire 'quello mi fa sesso e basta!'
Pepe non captò nemmeno quel segnale.
- Così pensavo di tenerlo d'occhio e
non lasciarlo mai solo con Cris... vediamo che combina. Perchè poi
sta sempre appresso a Riky e penso che voglia chiedergli di
intercedere presso Cris! E Riky è troppo gentile per smontarlo. -
- Nemmeno capirebbe perchè dovrebbe
intercedere! - Sbottò Karim concorde con lui.
Pepe rise di nuovo, Karim era molto
divertente, in effetti.
- Non che qualcuno possa mai separarli,
per carità... però volevo ridurre al minimo traumi e casini! -
Karim si trovò d'accordo con lui.
Dopotutto era giusto. Loro lo aiutavano
molto, ora ricambiava. Non era molto complicato: iInvece di pensare
sempre e solo a Zinedine, dava un occhio a Casemiro. Niente di
speciale.
- Potremmo semplicemente dirlo a
Cris... - Disse poi poco prima che Pepe uscisse dalla camera.
Si fermò e si voltò fissandolo come
fosse pazzo.
- Scherzi?! Cris è Attila l'unno in
certe cose! Non ha tatto! Gli riderebbe in faccia e lo
traumatizzerebbe a vita! - Karim si figurò la risata sguaiata di
Cris e concordò con lui.
Non era il caso.
- Ok, ci sto! - Pepe disse che avrebbe
chiesto una mano anche a Marcelo e Fabio. Marcelo era una boccaccia
grande, però non poteva nascondergli niente. Fabio era perfetto per
quel genere di cose, però aveva qualche problema personale
ultimamente.
Comunque ne avrebbe parlato anche a
loro.
Ci teneva che Casemiro si integrasse
bene, gli piaceva, era a posto come persona. Non era per niente
antipatico o snervante. Però era meglio stesse attento. Certe cose
erano off limits.
“I criska, per esempio...”
Si disse Pepe che ormai fra sé e sé
chiamava i due col soprannome di coppia dato dai fan e da lui
benedetto con una gran risata.
Il mattino seguente non ebbe niente a
che vedere con quello precedente.
Niente più broncio chilometrico, aveva
un sorriso che poteva illuminare tutto da solo, la cosa sorprese
tutti, poi videro con chi stava parlando.
Riky.
Quel giorno Carlo aveva detto a Riky
che si sarebbe allenato col gruppo, quindi si era subito concesso di
stare con Cris. Normalmente nell'arco di molte sessioni di
allenamento annuali, Riky cercava di suddividersi equamente fra tutti
i gruppetti per non far pensare che fosse di parte.
Però siccome in quel ritiro stava
facendo tanti allenamenti speciali per conto suo e che quindi con
Cris non ci stava sempre, le volte in cui era libero preferiva stare
con lui. Sempre che poi comunque Carlo o Zinedine non lo spostassero
perchè lui e Cris parlavano troppo.
Era vero questo fatto.
Quando stavano insieme parlavano
tantissimo e ridevano molto. Erano entrambe persone allegre ed in
quel periodo particolarmente felici, quindi se messe insieme lo erano
il doppio!
Comunque Carlo li aveva smistati nella
colonna degli 'ok'. Nel senso che non avevano problemi in campo
insieme, si capivano e se la intendevano perfettamente, non avevano
bisogno di perfezionare il loro feeling di gioco. Per cui si era
prefissato di provarli anche con altre combinazioni per vedere se
potevano raggiungere lo stesso livello anche con loro.
Oltretutto c'erano molti nuovi che non
conoscevano Riky ed i suoi schemi, di conseguenza capitava che se
giocava con Cris o quelli con cui giocava già dall'anno scorso,
allora le azioni proseguivano bene, ma se lo faceva con qualcuno di
nuovo poi non andava esattamente come doveva.
Di conseguenza nelle idee di Carlo
c'era la necessità di far conoscere e amalgamare altri elementi a
Riky.
Nel caso di Cris era diverso, erano gli
altri a doverlo conoscere, quindi in ogni caso il risultato era lo
stesso, ma per il motivo opposto. Anche lui doveva essere affiancato
ad altri che lo conoscevano di meno, affinchè gli passassero palle
buone e lui potesse infilarle in rete.
La sera prima avevano giocato bene,
Riky per un'ora di fila aveva dimostrato un'eccellente intesa con
Cris, i due avevano dato spettacolo per un paio d'azioni che
purtroppo non erano andate a segno, ma contava che ci fossero state.
Così Carlo aveva voluto premiarli
dicendo che potevano allenarsi insieme se lo volevano.
Cris si era illuminato di luce propria,
non aveva abbracciato Carlo solo perchè poi magari poteva prenderla
male.
Inizialmente Cris non lo conosceva
bene, sapeva solo che Riky lo adorava. Gli aveva messo un po' di
timore per il semplice fatto che Riky lo considerava come un padre e
quindi aveva paura di non piacergli come un genero. Sapeva che le
prime volte poteva anche fare una brutta impressione. Cris andava
approfondito e conosciuto, prima di avere un'opinione su di lui. Era
sempre sbagliata la prima.
Però coi giorni che passavano, si
erano entrambi conosciuti meglio, specie Cris aveva scoperto che
Carlo era una persona amabile e a posto, un serio professionista ma
anche aperto di mentalità e divertente. Ci teneva a conoscere tutti
e ad instaurare un buon rapporto con ognuno. Parlava con ogni
giocatore e lo metteva a suo agio, gli spiegava cosa voleva e cosa
pensava, insomma, si metteva in gioco per primo, non rimaneva una
persona enigmatica con le sue idee misteriose che non condivideva
mai.
I giocatori sapevano sempre cosa
pensava e cosa voleva e quando aveva dubbi li sondava con il diretto
interessato.
Lentamente questo modo di fare a Cris
piacque.
Era l'esatto opposto di Mourinho.
Con lui i primi due anni ci era andato
d'accordissimo, però era vero che non condivideva quello che
pensava. Lui era una persona molto divertente quando stava bene in un
gruppo e si interessava a tutti, però di fatto non diceva mai cosa
aveva davvero in mente. Se eri nelle sue grazie non avevi motivo di
preoccupartene, ma se qualcosa non andava era finita. Non riuscivi a
capire di cosa si trattava e cominciava a trattarti in modo odioso
senza darti la possibilità di chiarire o riscattarti. Chiudeva e
basta. Era un tipo molto netto ed estremo. Questa cosa a Cris non era
piaciuta per nulla.
Carlo era come l'acqua di ruscello.
Fresca e limpida.
Ti faceva sapere tutto, anche i dubbi
se ne aveva.
C'era dialogo!
- Riky, ma mi spieghi come mai quando
ti fai la doccia qua poi i tuoi capelli sono tutti mossi ed in
disordine, ma quando esci al mattino dalla camera sono come appena
usciti dal parrucchiere? - Stava chiedendo Pepe, il quale era lì con
Cris e Riky.
E Casemiro ovviamente.
- Non indovini? - Disse Riky con aria
divertita. Pepe capì subito cosa c'era.
- Non dirmelo... Cris è il tuo
parrucchiere personale? -
- Come hai fatto ad indovinare? - Cris
a quello si intromise, ma aveva un gran sorriso ed era al settimo
cielo. Aveva appena deciso che Carlo era in gamba e gli piaceva.
- No scusa... guarda che bel taglio che
si è fatto... ma se non se li tira con la piastra e non li tiene
bene non si capisce! Non è un peccato non evidenziare un taglio
così? Starà meglio, no? -
A Casemiro sfuggì il commento.
- Beh, hai ragione... cioè è un bel
taglio e vale la pena tenerlo bene... - Disse spinto dal fatto che la
pensava proprio come lui. Cris normalmente gli avrebbe detto di
girare al largo dal suo amore, ma lì era proprio felice ed in ogni
caso gli aveva dato ragione.
- Sì perchè ora ti spiego... - Fece
allora Cris tutto concitato e gesticolando verso Casemiro. Riky
vedendolo così spigliato e allegro pensò che forse le cose in
qualche modo si fossero sistemate. Cris non era più geloso ed
interagiva bene anche con Casemiro.
Così si rilassò e lo fissò con
un'aria da 'sentiamo cosa spari ora!', tutto interessato alla
cavolata del giorno, perchè lo conosceva e sapeva che quando
cominciava così era solo per sparare qualche cavolata.
- I primi anni lui non aveva un taglio,
aveva i suoi capelli stile classico. Io li definivo vecchi. Non era
niente di moderno! Allora... non devi avere un taglio corto, come
taglio lungo maschile ce ne sono molti di belli. Anche se li hai
mossi te li tiri con la piastra, impari ed insomma... il gioco è
fatto! Ho passato un sacco di tempo a convincerlo a modernizzarsi.
Alla fine ci sono riuscito, solo che se fosse per lui comunque si
limiterebbe a pettinarseli con la spazzola e basta... e poi non se li
tiene. Lo vedi quando esce dalla doccia... se li lascia così come
vengono, insomma! -
Casemiro pensò che era vero.
- Però certe volte sembra uscito dal
parrucchiere come oggi... - Disse timidamente, Pepe pensava che
stesse acquistando coraggio e non andava bene, ma in generale la
scena era divertente perchè Cris sparava cazzate e Riky lo fissava
come faceva con uno che sparava cazzate. Era qualcosa di intimo a suo
modo. Era lo sguardo di chi conosceva così bene l'altro che poteva
prevedere quanto sciocco fosse quello che stava per dire.
- Sì, sono le volte in cui glieli
sistemo io! - Disse trionfante ed orgoglioso.
- Hai capito cosa devo sopportare ogni
volta? - Casemiro rise alla risposta rassegnata di Riky ed a lui si
unirono anche gli altri.
- Guarda che lo faccio gratis, i miei
servizi sarebbero costosi perchè sono un parrucchiere eccellente! -
- Sì ma tanto ora si allena e si
rovina tutto il tuo capolavoro! - Disse Marcelo saltando a Riky sulla
schiena dopo aver captato il dialogo poiché era da quelle parti.
Riky rise e l'accolse volentieri, Pepe lo benedì perchè aumentando
il casino nel gruppo, il piccolo Cas, come lo chiamava mentalmente,
non trovava intimità con Cris.
Quando Karim gli lanciò la palla da
lontano per beccare proprio la testa di Cris, questi con ottimi
riflessi schivò e si mise a palleggiare, nel giro di poco Pepe
chiese udienza a Marcelo e Karim chiamò Cas con un fischio, così
Riky e Cris poterono stare un po' da soli. Relativamente da soli
perchè comunque sempre circondati da altri compagni.
Comunque il piano funzionava, si disse
Pepe.
Un po' lui, un po' Karim... ora ne
avrebbe parlato anche a Marcelo.
Quando Cas si sentì chiamare da Karim
si sentì a dir poco intimidito.
Di norma non si parlavano molto e
stavano in generale pochissimo insieme.
Karim lo intimidiva molto, ovviamente.
Ma cosa ci poteva fare? Se lo chiamava era cortesia andare.
Allora Karim gli lanciò la palla e
cominciò a palleggiare con lui, non gli disse niente di particolare
e Cas, stordito da tale insensato atteggiamento, gli chiese se gli
serviva per qualcosa di particolare. Lui allora alzando le spalle
quasi con strafottenza, disse:
- No, volevo solo fare due passaggi! -
Rispose semplicemente. Casemiro non commentò ed eseguì i passaggi
senza dire nulla.
Era strano ma era meglio non
contraddirlo, non gli dava un'idea molto socievole, quel tipo.
- Ma cosa succede qua? Il mondo è al
contrario? - La voce allegra ed ironica di Zinedine li distrasse e
Karim mancò la palla che venne raccolta con un colpetto del piede da
Zinedine, il quale era proprio lì fra loro.
- Perchè il mondo è al contrario? -
Chiese Karim circospetto.
- Perchè ti stai dando da fare anche
in allenamento! Hai iniziato tu a palleggiare con Casemiro, uno fra
gli ultimi arrivati... che non calcolavi mai! - Zinedine era furbo,
si disse Karim. Però lui non era da meno e senza frenare la lingua
espresse esattamente quello che fu il suo pensiero in quel momento.
Con strafottenza tipica sua.
- Cos'è sei geloso perchè considero
un altro ragazzo e non te? - Zinedine a quello alzò la palla che
aveva in mano proprio per tirargliela, lo sguardo affilato e
malizioso di chi si stava divertendo ma non voleva nemmeno essere
sfidato ad essere davvero vendicativo.
Se Zinedine diventava vendicativo erano
guai. Karim si ritrasse istintivamente sapendo che se gliela tirava
gli faceva male, ma alla fine la riabbassò circospetto.
- Stai attento a quello che dici
ragazzino... non sfidarmi, sai! - Non precisò motivazioni né
modalità. Karim sapeva e se la rise di sottecchi mentre riprendeva
la palla che gli lanciava sui piedi e la restituiva a Casemiro che
aveva riso per la scenetta... senza sapere bene perchè! Insomma,
erano stati divertenti!
Entrambi i due francesi non davano mai
l'idea di persone divertenti e spiritose, però lì era evidente che
anche loro, di tanto in tanto, scherzavano. La cosa l'aveva stupito e
gli era piaciuta molto.
Zinedine ovviamente si appuntò
mentalmente che l'avrebbe demolito in privato!