CAPITOLO V:
COME UN'OSSESSIONE
- Ti sei divertito abbastanza? - Chiese
fingendosi seccato, in realtà era contento d'averlo divertito.
Zinedine smise di ridere per non
offenderlo, sapeva che era permaloso.
I due si stavano asciugando per
vestirsi, ma dovevano ancora togliersi il costume.
- Scusa ma siete molto comici voi due!
-
- Tu invece sembri divertirti di più
con Riky... - Non l'aveva pensata, l'aveva solo detta... Zinedine
alzò il sopracciglio incredulo della nota di gelosia.
- Conosco Riky meglio per cui ci parlo
di più... è una persona molto piacevole e si ride volentieri! - A
Karim la sviolinata su Riky non piaceva. Sapeva che persona era e
sapeva che era facile perdere la testa per lui.
Non voleva che fosse lui a prendere il
suo posto, dovette ricordarsi che prima ci aveva quasi provato con
lui e per testarlo, in risposta, si tolse il costume con molta
disinvoltura.
Rimase nudo mentre cercava i vestiti di
prima che aveva messo su una delle panchine, si piegò e prese i
boxer. Zinedine non gli staccò gli occhi dal suo piacente didietro e
si leccò le labbra, aveva uno sguardo a dir poco bruciante. Quando
Karim lo occhieggiò e per poco non si eccitò. Fu peggio alzarsi e
girarsi perchè anche lui si era tolto il costume ed ora era nudo.
Lo stava ricambiando con la stessa
moneta.
Ma bene.
Stavano giocando alla stessa identica
maniera e nel capirlo fecero pure gli stessi sorrisini.
“Forse siamo troppo simili, non so
come va a finire...”
Disse perplesso Karim divertendosi
comunque un sacco. Quando trovava uno che gli teneva testa a quel
modo si accendeva un sacco.
Ci fu quindi questo scambio di sguardi
molto vivo e molto uguale mentre trafficavano coi boxer per infilarli
senza avere una vera intenzione di farlo.
Le cose a quel punto erano due. O si
saltavano addosso e basta o, se volevano giocare ancora, si
rivestivano.
Non c'era altro.
Entrambi avrebbero voluto saltarsi
addosso però era effettivamente presto, era bello corteggiarsi e
conquistarsi un po', quel giocare uno con l'altro era molto
stimolante, dopotutto.
Alla fine Zinedine pensò di riprendere
il discorso interrotto.
- Non ero proprio arrabbiato con te...
ero solo... non so, deluso... il mio orgoglio ha subito un duro
colpo. Non era come mi aspettavo, a me piace essere più protagonista
ed in quel momento ho capito che non lo ero, tutto lì. Ho deciso di
andarmene su due piedi e troncare, però odio gli addii. Sono solo
andato. - Karim faticò a capire di cosa parlava, poi capì che era
il discorso di prima, su come l'anno precedente si erano lasciati.
Zinedine si avvicinò ma era ancora ignobilmente nudo e Karim cercava
di non guardargli l'inguine anche se era tutto ciò che voleva. Era
fisso sugli occhi ed anche quelli non scherzavano.
Quelli di Zinedine erano color nocciola
e sotto il sole brillavano sembrando più chiari. Però era
l'inclinazione profonda e felina che avevano, che lo facevano
fremere.
- Scusami. - Disse più vicino. Voleva
chiudere il discorso e ricominciare da capo, per cui quella
conversazione era necessaria. Non gli piaceva scusarsi ma in effetti
andarsene in quel modo era stato un po' esagerato, specie se Karim
non si era accorto d'aver chiamato José mentre avevano fatto sesso.
Karim rimase colpito dalle sue scuse e
decise che poteva approfittare di quel momento intimo che si era
creato di nuovo, quindi allungò la mano e gli prese i boxer per poi
buttarli alle spalle senza farci caso.
No, si disse Karim... non era bravo ad
aspettare una volta che decideva di volere qualcosa. Specie se era
così ben disposto...
Dopo appoggiò il polso sulla sua
spalla e scivolò in avanti avvicinandosi per quel mezzo passo
rimasto; sfiorando le sue labbra senza staccare gli occhi dai suoi un
secondo, disse piano:
- Sono contento che sei tornato, mi sei
mancato... è stato un anno tremendo e penso che se fossi rimasto
sarei stato più stabile e fermo... mi è mancato un punto di
riferimento ed è stato un casino perchè con José le cose andavano
di merda in quanto allenatore ma anche in quanto ex... per non dire
del resto della mia vita privata. È stato un continuo alto e basso.
Ero distratto ed a calcio non avevo un punto di riferimento... se...
se tu ci fossi stato mi avresti tenuto fermo e concentrato... - Non
specificò in quale senso. Era ovvio parlasse del calcio ma c'era
anche un sottinteso che a Zinedine piacque.
Preferì lasciare così senza
specificare.
- Mi dispiace che la mia assenza ti
abbia fatto male... - Karim fece un piccolo sorrisino rabbrividendo
per il tono basso e intimo.
- Non è stata colpa tua la mia
crisi... però penso che mi avresti aiutato molto... tu... quando ci
sei stato mi hai aiutato sotto molti punti di vista... molti anche
indirettamente... non sai bene quanto mi hai aiutato... -
Zinedine ora era interessato alla cosa
ma si chiedeva anche quando l'avrebbe baciato, perchè ora era di
nuovo chiaro che puntava a quello. La conversazione si sarebbe
conclusa con un bacio, stava solo vedere quando.
Per fargli capire che lo aspettava, gli
mise le mani sui fianchi e se l'appoggiò addosso, i bacini vennero
finalmente a contatto l'uno con l'altro ed entrambi trattennero
turbati i respiri.
- Mi piacerebbe saperlo... - Karim si
focalizzò sulla cosa più importante in quel momento.
- Mi hai fatto capire che avevo
tendenze gay... ho approfondito e capito che lo sono davvero. Sei
stato tu a iniziarmi l'istinto... - Zinedine si sentì estremamente
fiero di sé stesso e con l'espressione che diceva precisamente
questo, chiese compiaciuto:
- Ah sì? - Karim annuì, poi dopo
essersi strofinato le labbra scivolò con l'altra mano sulla sua
schiena e poi giù sul suo sedere sodo da atleta. Lo strinse fra le
dita e lo attirò a sé con passione.
Ovviamente anche questo piacque a
Zinedine.
- E perchè non me ne hai parlato e non
hai approfondito con me? - Karim preso in contropiede da quella
domanda così diretta e sensata, capì che non ne aveva la più
pallida idea.
Si irrigidì contro di lui e Zinedine
sentì ogni muscolo a contatto con sé stesso diventare di marmo per
un istante, quindi lo carezzò sui fianchi dove lo teneva.
- Non lo sai? - Stessa sorte con le
labbra, lo stava accarezzando con le sue.
Karim le teneva aperte pronte per
riceverlo, corrugò la fronte per quella domanda a cui non sapeva
rispondere. Ne aveva parlato con José, aveva provato con lui. Non
era stata una cosa premeditata a cui aveva pensato un sacco... se
l'era trovato davanti, gli aveva chiesto aggressivamente cosa avesse
e lui gli aveva spiegato che pensava di essere gay, quando gli aveva
detto che per capirlo doveva solo provarci, l'aveva fatto con lui.
Gli era piaciuto. Avevano cominciato ad andare a letto insieme. Era
stato sempre più bello. Si erano innamorati. C'era stato un
coinvolgimento molto particolare.
- Non ero sicuro, eri anche il mio
idolo, poteva essere quel tipo di ammirazione profonda... -
Zinedine voleva sia baciarlo che
saperlo.
- Ma perchè con José? - Karim non si
chiese come lo sapesse, ormai lo sapevano tutti.
Alzò le spalle e sempre con la fronte
corrugata ricambiò le carezze sulle labbra fra una frase e l'altra.
- Perchè quella sera in cui io mi
stavo chiedendo cosa fosse, lui era lì. Mi ha aiutato a capire che
lo ero. Doveva essere solo sesso, poi è diventato qualcosa di più...
- A Zinedine poteva bastare.
E poi gli aveva detto che era il suo
idolo, aveva capito di esserlo ma non glielo aveva mai detto ed era
bello sentirlo.
- Ed adesso perchè lo stai facendo?
Non sono solo il tuo idolo? - Karim fece un sorrisino a dir poco
ubriacante, di quelli a cui pochi resistevano.
Aumentò la presa sui suoi glutei e
mosse il bacino contro il suo strofinandosi, quel muoversi lento ma
pressante, diede alla testa a Zinedine... il quale era facile a
perderla.
- Voglio togliermi questo maledetto
sfizio che ho da quella volta! Sei il mio idolo ma sei anche
maledettamente sexy e credo di volerti un casino, alla fine... - Per
i perchè doveva aspettare.
Zinedine stava per dire che però aveva
già provato quella notte, ma Karim seccato dal parlare aprì di più
le labbra ed infilò la lingua fra le sue pronte a parlare.
Zinedine rimase senza fiato dal gesto,
l'accolse e ricambiò chiudendo gli occhi e piegando la testa di
lato.
Fu molto più di un semplice bacio.
Fu una promessa ed uno spiraglio di
quanto avrebbero potuto avere approfondendo ulteriormente.
“Decisamente nessuno di noi è capace
di aspettare troppo... mi ero detto di avere un po' di pazienza, ma
che poi in un modo o nell'altro sarebbe stato mio. È il secondo
giorno e ci stiamo già baciando. Direi che a nessuno piace
aspettare!”
Con questo compiacente pensiero, mosse
le mani sulla schiena e lo strinse possessivo allo stesso modo che lo
stava facendo Karim, solo che mise una mano sulla nuca per gestire il
suo volto ed impedirgli di staccare prima che non lo volesse lui.
I loro sapori si confusero nelle bocche
unite diventando incandescenti, non si sarebbero più staccati.
Karim si muoveva contro di lui come se
si carezzasse con tutto il suo corpo e Zinedine ne godeva
obbligandolo a continuare.
Era alla sua altezza, pensava Zinedine
ubriaco di lui. Quante cose avrebbe potuto fargli fare?
Ed era bello che non si fosse perso in
inutili paranoie. Si era lasciato da un mese con Gonzalo dopo un anno
pieno di litigi con mezzo mondo e tradimenti.
E poi il pensiero avuto mentre parlava
con Riky.
Forse nessuno è in grado di tenersi
uno come lui.
Ma Zinedine non era forse uguale?
Selvaggio, indomabile, ingestibile,
incomprensibile...
Solo che crescendo si era calmato, era
maturato ma la base era quella. Per questo si attraevano tanto, si
sentivano uguali in qualche modo, lo stesso bisogno di libertà
eppure al tempo stesso di appartenenza.
Quel desiderio di essere capiti.
E come si poteva essere capiti se non
da uno uguale a te?
Presero fiato e appoggiarono le fronti
una all'altra, con gli occhi chiusi ed ansimanti. Si stavano
eccitando ma non era ancora una cosa ingestibile.
Karim smise di muoversi e Zinedine
gliene fu grato.
Doveva essere passata l'ora del pranzo
da un pezzo.
- Sarà meglio andare... - Disse
cercando di essere pratico e tornare sulla Terra. Doveva essere in
grado di gestire tutto, altrimenti era come tornare indietro.
Non voleva più essere quello che
perdeva le occasioni importanti perchè non controllava le cose e
soprattutto sé stesso.
Karim, scosso da quell'idea che non gli
piaceva per niente, tornò a baciarlo e questo fece ridere Zinedine
che dopo un breve scambio lo spinse con decisione.
- Dai... stasera avremo tempo. Adesso
non c'è più. - Karim voleva obiettare ma con la prospettiva di
riprendere quella sera poteva accettarlo.
Così mordendosi le labbra fece un
passo indietro e lo lasciò andare chinandosi a raccogliere i propri
boxer. Zinedine ridacchiando glieli prese e se li indossò, non erano
i propri ma avevano la stessa taglia.
A Karim la cosa fece ridere, così andò
ad indossare i suoi che prima aveva buttato dietro di sé.
Non dissero più niente, si limitarono
a lanciarsi sguardi molto intensi e maliziosi l'un l'altro, poi una
volta vestiti ed usciti dallo spogliatoio, percorsero l'ampia stanza
della piscina, ora deserta. Zinedine, camminando, aveva riacceso il
telefono spento per avere originariamente un'oretta tutta per sé.
Quando vide le mille chiamate ricevute
da un sacco di gente, sempre per lavoro, sospirò e sbuffò.
- Ecco che il mondo non può
sopravvivere per più di un'ora senza di me! - Esclamò sull'uscio.
Karim lo guardò aspettandosi qualcosa prima di uscire, Zinedine si
accorse che si era fermato e che attendeva, così sorridendo
malizioso e divertito si protese verso di lui e lo salutò:
- A dopo... - e gli baciò velocemente
le labbra. Riuscendo a godere anche di quell'istante.
Così andava meglio, si disse Karim
vedendolo uscire subito attaccato al telefono.
Era impegnato e non aveva nemmeno idea
di quanto.
Non arrivarono insieme, Karim era
comunque tardi, gli altri erano già ai secondi. A parte Cris e Riky,
nessuno sapeva di quello che stava accadendo fra lui e Zinedine,
questi infatti erano molto riservati e non ne davano cenno in alcun
modo. Così Karim andò da loro, aveva bisogno di parlare ma al loro
tavolo c'erano anche i soliti e fedeli compagni, quindi decise di
aspettare un momento migliore.
Cercò Zinedine che però non vide
arrivare, in compenso notò come Gonzalo lo guardava di sottecchi
nell'altro tavolo.
Sospirando tornò al proprio antipasto.
Si era consolato in fretta. Questo
dimostrava una volta di più che non era capace di avere relazioni
serie...
Zinedine non arrivò a pranzo, loro
erano già nella sala relax ma essendo troppo abitata decisero per la
camera di Karim, così pensò di chiamare anche Sami e Mesut per non
dover ripetere le cose due volte.
I cinque non si ritrovavano spesso
tutti insieme, erano molto amici ma non confidenti come lo erano
Karim, Sami e Mesut o Karim, Cris e Riky.
- Prima di cominciare ho una domanda. -
Chiese Sami serio.
- Cosa c'è? - Chiese seccato Karim.
- Perchè dobbiamo parlare riuniti sul
letto come degli adolescenti in gita scolastica? -
Mesut annuì deciso.
- E' imbarazzante! - Karim sbuffò:
- Potete anche stare stesi per terra o
appesi al soffitto, basta che mi ascoltate! -
- No ma così è più intimo! - Disse
Cris eccitato come un bambino, era curiosissimo di sapere
l'evoluzione.
- E' carino, no? E poi più comodo... -
Ribatté Rily facendo sorridere tutti. A volte sembrava un bambino
anche lui, ma nel senso più puro e tenero del termine.
Alla fine rimasero tutti dove erano.
- Allora... se avete finito di
discutere sulle posizioni, io comincio! -
- Ma cosa c'è di così importante?
Sembra una riunione del 007! - Sami era polemico quella volta. Di
solito era Mesut quello polemico.
Karim sbuffò di nuovo e lo fulminò
con lo sguardo.
- Se mi lasci dire... - Sami allargò
gli occhi come per dire 'sbrigati' e Cris e Riky ridacchiarono alla
scena, non li aveva mai visti tutti insieme così. Erano divertenti.
- Prima in piscina con Zinedine... -
- Dai, cosa è successo? - Saltò su
curioso ed eccitato Cris. Karim ora fulminò lui.
- Ma lasciatemi raccontare, cazzo! - A
questo ridacchiò Riky.
- Scusa, dai. - Fece poi.
Karim ci riprovò.
- Allora... ci siamo baciati! -
- E poi uno pensa che devi raccontare
chissà cosa, cazzo! Sarebbe strano che non l'aveste fatto! - Sami,
questa volta, oltre che polemico era anche seccato ed acido.
Karim indurì l'espressione, Mesut
temette di perdere il moroso di lì a breve.
- Sicuramente ha qualcos'altro da
confidarci, lascialo parlare. -
- E' lui che non parla! Tante cerimonie
per un 'ci siamo baciati!' - Non che avesse torto!
Karim stava caricando il pugno per
tirarglielo, ma Riky gli prese la mano e la mise giù.
- Ti è piaciuto? - Domanda sciocca.
- Certo! -
- E vi siete fatti altro? - Cris ora
voleva i dettagli, cosa che di solito né Mesut né Sami erano
particolarmente volenterosi di sapere. Infatti lo fissarono strani.
- No. Più o meno... insomma, quando ve
ne siete andati eravamo nudi, ci stavamo cambiando. Lì ci siamo
baciati. E strofinati un po', eravamo nudi, gli ho acchiappato il
culo... era così sodo! -
Cris sembrava assetato di sangue, ne
voleva sapere di più, mentre Riky era bordeaux e super imbarazzato.
Mesut era addirittura annoiato mentre Sami fissava Cris come se fosse
un animale raro, incredulo che fosse davvero dipendente da questi
dettagli maniaci.
- Altro? Solo strofinamenti e baci? Dai
Karim, mi deludi! - Esclamò preso Cris.
Karim si stese nel mezzo del cerchio
sul suo letto e sbuffò a pancia in su fissando il soffitto. Era
insofferente.
- No... è questo... stavamo per
cominciare, o per lo meno io... ma lui ha detto che era tardi... però
ha detto che stasera riprendevamo! - Era deluso.
- Tutto qua?! Tu hai chiamato tutti in
pompa magna solo per questo? Cioè un bacio nudi? Karim, che palle! -
Così Sami, seccato più di prima, si alzò dal letto e tirandosi
dietro Mesut il quale evidentemente non aveva autonomia decisionale,
fece per andare alla porta. Karim li trattenne.
- Dai, ho bisogno di parlare, cazzo! -
Mesut tirò Sami a sua volta e lo riportò indietro, ma non si
sedettero sul letto. Uno scelse una sedia e l'altro il comodino.
Molto meglio così.
- Cosa vi siete detti? - Chiese Riky
con dolcezza. Lui era il solo ad aver parlato anche con Zinedine e a
poterlo illuminare un po'.
- Prima parlavamo di come ci eravamo
lasciati l'anno scorso. È andato via senza salutare nessuno. Lui mi
ha seguito tutto l'anno e poi se ne è solo andato. Durante l'anno ci
siamo rivisti per quel premio ma sembrava come nulla fosse
successo... stasera ne abbiamo parlato. Mi ha detto che era rimasto
male perchè non aveva trovato lo spazio che voleva, così con
l'orgoglio ferito se ne è andato. Detesta gli addii... però ci sono
rimasto male. Abbiamo parlato un po' di varie cose, sapete,
dell'anno... non sono andato nei particolari. Che però se ci fosse
stato sarebbe stato diverso... -
- Sono delle confidenze toste da
fare... - Ammise Cris il quale capiva che sicuramente avevano portato
a qualcosa di più che a dei baci.
- Mi son sentito di dirlo, lui ha detto
che gli è dispiaciuto. -
- Come diavolo siete passati a
baciarvi? - Chiese Cris che non capiva il nesso...
Karim strinse le spalle.
- Si capiva che lo volevamo. Abbiamo
fatto una gara a nuoto, poi ci siamo messi vicini a parlare in
piscina, io mi sono avvicinato, lui mi ha imprigionato, abbiamo
parlato vicinissimi. E poi io ne avevo voglia e sai come sono fatto.
Se lo voglio lo faccio. Non c'è un perchè! Volevo provarlo anche
due anni fa quando mi seguiva in squadra... però poi alla fine sono
stato con José. -
- Lo dici come se fosse un gusto di
gelato... 'volevo prendere fragola ma poi ho preso mandorlato'! Che
sono anche gusti completamente diversi! Stai parlando di persone...
perchè uno piuttosto che l'altro? - Chiese Sami preso dal discorso
sconnesso ed insensato di Karim.
Non aveva di certo torto.
Karim fece il broncio provando a
capire.
- Non lo so. Ho agito d'istinto, due
anni fa ho passato molto tempo con Zinedine, il mio idolo. Sono stato
molto bene con lui, mi ha aiutato tanto a calcio, mi ha calmato... e
mi ha messo il dubbio che io fossi gay. Ero attratto da lui ma era la
prima volta per un uomo, così mi è capitato di parlarne con José...
e con lui ho provato per capire se lo fossi. Una volta che ho provato
mi è piaciuto ed ho fatto tutto... non è che volessi, è successo!
-
- Per questo non avete resistito molto.
Avete dei caratteri di merda e non vi volevate davvero, vi siete
fatti trasportare... - Disse Mesut che conosceva meglio anche José.
- Ok. Ma Gonzalo? Che diavolo è
successo con lui? - Chiese Cris il quale non aveva capito bene tutto
il meccanismo intero.
Karim si tirò su a sedere esasperato.
- Non lo so, volevo togliermi dalla
testa José! E poi mi è piaciuto. -
- Ma perchè non hai troncato quando
hai capito che non era davvero quello che volevi? - Chiese Cris
insistendo.
- Perchè non ero sicuro se lo volevo o
no... quando ci lasciavamo mi mancava! -
- Cazzo, l'hai tradito, sei andato con
altri... non è che vi lasciavate e basta. Tu non eri convinto di
lui, è chiaro! Perchè tornavi sempre? - Cris non mollava e Karim
onestamente non aveva le risposte che cercava.
- Senti, non lo so! Io agisco
d'istinto! Lui mi capiva e mi piaceva essere capito! Sapeva che avevo
bisogno di avvelenarmi per godere della pace che mi sapeva dare...
sapeva che ero dipendente dall'adrenalina e che dovevo
disintossicarmi e... e cazzo! Capiva sempre perchè facevo tutto! -
- E' questo che cerchi. Qualcuno che ti
capisca. Ma anche qualcuno da amare e che ti ami. - Riky,
sentimentalmente, esclamò questo una volta che ne venne a capo.
Karim lo guardò e cominciò a negare veloce.
- No no, non voglio amore e sentimenti,
non sono tagliato! -
- Ora ne sei spaventato, ma non hai
avuto le persone giuste. José e Gonzalo non erano le persone giuste.
Quando la troverai... sarà tutto diverso! - Lui era idealista ma
parlava così anche per esperienza, insisteva molto su queste cose ma
Karim ormai era convinto che non ci fosse niente da fare.
- No senti, ci sono quelli che possono
avere relazioni e quelli che non possono! -
- Ma con Zinedine? - La domanda del
secolo.
Mesut.
Karim lo guardò come se avesse chiesto
il senso della vita.
- Zinedine cosa? - Chiese cauto.
- Perchè ora ti stai fissando con lui?
-
- Che ne so! È stato lui a provocarmi
i miei primi istinti gay, così ora che sono di nuovo libero... -
- Vuoi dimenticare Gonzalo? - Chiese
Sami pratico.
Karim alzò le spalle.
- Sì? - Ma non era convinto.
- Devi saperlo tu... hai parlato con
Gonzalo in questi giorni? -
Scosse la testa.
- Non ne vale la pena... se ne andrà,
ci siamo lasciati male dicendo che io non sono uno da relazione e che
alla fine l'ho solo consumato... non c'è niente che dobbiamo dirci.
- Era stato risoluto e deciso.
- Quindi Zinedine... l'hai baciato per
sfizio... - Chiese Cris provando ad entrare nella sua testa strana.
Erano in quattro per capire Karim e non
ci riuscivano molto bene.
- Sì... - Ma ancora non era convinto.
- C'è dell'altro? - Chiese Riky
dolcemente.
Karim arricciò le labbra prima di
rispondere, guardò le proprie mani.
- Non so... è un po' un'ossessione
Zinedine. Ogni volta che entra in qualche modo nella mia vita me la
sconvolge. L'altra volta me l'ha migliorata ma poi mi ha anche fatto
capire che genere mi piace... ed ora mi chiedo... perchè dopo anni
che vedo bei ragazzi nudi, il dubbio mi viene proprio con lui? - Non
sapeva nemmeno di avere questa domanda dentro di sé.
Stupì tutti e sé stesso per primo,
Riky fu il più veloce a rispondere e gli prese una mano per
rassicurarlo.
- Hai tutto il tempo che vuoi,
prenditelo e vivila con calma. Tu hai bisogno di tempo, lo sai. Tendi
a fare le cose precipitosamente prima di sapere il perchè e solo
dopo lo capisci. Adesso rifletti con calma. Sicuramente significa
qualcosa, Zinedine. -
Karim lo guardò spaventato.
- Non voglio relazioni, finiscono tutte
male. -
- Però l'hai cercato tu. - Gli fece
notare Mesut.
Era vero. Si erano un po' attratti,
però era stato Karim in effetti ad avere le iniziative.
- Forse dovrei prima capire perchè
l'ha fatto Zinedine... - Azzardò Karim.
- Parla anche con lui, più
chiaramente. Chiediglielo. - Concluse Sami senza dargli un effettivo
parere personale. Non lo faceva mai, così come Mesut. Davano solo
degli input, era la loro caratteristica.
Cris, alla fine, si alzò
stiracchiandosi sinuoso guardando l'ora.
- Può anche solo essere un maledetto
sfizio, è la tua fissa, la tua ossessione, il tuo idolo... non
significa che tu ti stai prendendo da lui, che lui sia la tua persona
speciale o cose così. Tutti ne abbiamo una, Riky ha ragione. Se non
troviamo la persona giusta possiamo avere tutte le storie che
vogliamo, andranno tutte in merda. Solo una andrà bene. Quella
giusta. Però non significa che solo perchè lui è il tuo puntiglio,
debba per forza essere lui la tua persona... capito? Non... non
nutrire aspettative, non farti visioni specifiche. Prima analizza e
poi vedi... - Questo era stato il consiglio migliore e Karim si stupì
che glielo dicesse. Infatti, meravigliato, disse candido.
- Questo me l'aspettavo da tutti ma non
da te! Di solito mi dici 'scopatelo e vedi cosa provi!' mi hai sempre
detto così tutte le altre volte! - Infatti nel frattempo aveva anche
provato a farlo con Mesut, sempre su suggerimento di Cris.
- Riky è quello che mi consiglia di
riflettere... ed in questo non è cambiato... ma tu sei quello che mi
dicevi di buttarmi... -
- E tu, somaro, ti buttavi sempre!
Perchè sei così! Ami buttarti! Però poi fai disastri! - Riassunse
seccato Mesut ricordando l'aneddoto!
Gli altri risero, Karim fece una
smorfia ma alla fine conclusero scherzando e cambiando argomento, si
misero a parlare di loro e dei diversi modi di dare consigli.
Era un gruppo eterogeneo, si dissero
alla fine piacevolmente colpiti dall'essersi scoperti in una riunione
inattesa.
Si conoscevano ma non così bene da
scoprirsi per la prima volta.
Era bello.