CAPITOLO IX:
MOLTE LE DOMANDE E POCHE LE RISPOSTE

Quando Riky uscì dallo studio del mister, Zinedine lo aspettava insieme a Cris, il quale era certo che avrebbe fatto la predica del suocero anche a lui.
Ovvero 'se lo fai soffrire di strozzo'.
Ci rimase male quando non fu chiamato, comunque si avvicinò in contemporanea a Zinedine, anch'egli in apprensione.
- Come è andata? - Chiese Cris svelto. Riky sospirò come per dire che era finita.
- Non ha gridato né nulla, ma ha voluto sapere bene tutto e capire come è stato possibile. Penso di essere riuscito a fargli capire che ti amo e che non l'ho cercata, ma che non la puoi controllare quando ti succede. Ha giocato tanto il fatto che siamo compagni di squadra e che comunque ci saremmo visti ogni giorno lo stesso e resistere sarebbe stato impossibile. Oltretutto il punto l'ho fatto quando gli ho detto che sono andato molto in crisi i primi due anni e che ad un certo punto volevo mollare anche il calcio. Non è stata una cosa alla leggera... -
- Ma ha capito? Ci separerà? Come ha concluso? - Cris era molto in apprensione e Riky sorrise per calmarlo.
- Non preoccuparti. Ci farà fare le cose come sempre, se ritiene che è meglio stare in gruppi separati non sarà un boicottaggio! - Ne avevano passate già tante, averne paura era normale.
Cris annuì e fece per tirarselo verso la sala comune e passare dell'altro tempo insieme, ma Zinedine a quel punto prese Riky a sua volta per la spalla e lo fermò.
- Ho bisogno di te. Oltretutto devi cominciare col tuo programma personale. Ti accompagno. -
Cris lo fissò così male che non sarebbe servito dire quello che pensava.
Riky, capendo che lo stava per dire lo stesso, lo spinse frettoloso dicendo che si sarebbero visti più tardi e che andava tutto bene.
Cris non era convinto ma loro sparirono prima che potesse dire A.
Nel tragitto, Zinedine semplicemente si scusò volendo farlo da solo.
- Mi dispiace, non volevo, però non faceva che chiedere perchè parlavate tanto e stavate tanto insieme, ha cominciato a dire che sei cambiato da 4 anni fa, che non sa bene come, che sei un po' strano... io ho provato a dirgli che sei cresciuto, hai altri bisogni... ma poi non so come ma è uscito che gli elementi che ti circondano ti hanno portato a smaliziarti, diciamo... e lui ancora non capiva cosa centrasse il tuo risveglio sessuale con il tuo cambiamento. Che tu eri sposato e con figli e che non incideva... allora gli ho detto che te la fai con Cris da 3 o 4 anni... e l'ho piantato in asso! - Riky per poco non cadde, venne tenuto su da Zinedine che rise e poi si scusò ancora.
- Non volevo, giuro. - Zinedine non era famoso per sapersi controllare sempre.
Riky alla fine sospirò e in palestra si sistemò per gli esercizi dove il preparatore lo aspettava.
- Non fa nulla, è meglio che lo sappia. Detestavo nasconderglielo. -
Zinedine era certo che avrebbe detto così alla fine.
Riky stava per uscire dal piccolo spogliatoio quando venne fermato sempre dall'altro che cambiò discorso.
- Come sta Karim? - Era il solo che sapeva del suo interesse per lui ed alla fine era meglio approfittarne e chiedergli qualcosa ogni tanto.
Riky cominciò a sentirsi una spia solo in quel momento ed in imbarazzo rispose sinceramente, incapace comunque di mentire.
- E' un po'... è un po' confuso e perso. Non sa cosa fare, non sa cosa vuole... è nella fase delle domande... vuole capire intanto cosa vuoi tu e poi se sei un chiodo scaccia chiodo oppure se ti vuole per davvero. E poi se puoi essere la persona giusta. E se dopotutto la vuole, la persona giusta... gli ho parlato del suo senso di libertà, gli ho detto che non manda tutto a quel paese perchè è stronzo, ma perchè ha bisogno di sentirsi libero di fare ciò che vuole, anche se poi magari non lo fa. Però questo è l'anti relazione. E lui non ha idea se preferisce una relazione, dopotutto, o la libertà. Ed in caso se la vuole con te. È... è completamente nel pallone! - Concluse Riky sentendosi anche male per aver detto tutto.
Zinedine ci rimase di sasso, non si aspettava questa reazione, lo credeva più una tigre selvaggia indomabile.
- E' molto tormentato, Zinedine. Sarebbe bene almeno capire cosa vuoi tu da lui... sarebbe un primo passo importante, per lui. - Il francese rimase a rifletterci, non immaginava una reazione così di Karim ed il fatto che fosse tanto tormentato lo attraeva anche più di prima.
- Gli hai detto che ti ho parlato? - Riky scosse il capo.
- Non sa che io so... però dopotutto non so molto. So solo che in qualche modo sei interessato a lui e che senti un'affinità con lui... -
Zinedine annuì, poi senza scomporsi, disse:
- Ti ringrazio. Non voglio metterti in difficoltà, ma ne ho parlato solo con te e sapendo che sei molto vicino a Karim... -
Riky sospirò capendo che non gli avrebbe detto di più.
- Zinedine, cosa gli devo dire? Non posso nascondergli che mi parli e mi chiedi di lui... -
L'altro non cambiò ancora una volta espressione.
- Non posso impedirti di dirgli niente, però vorrei gestirla a modo mio... per questo se evitassi te ne sarei grato, non ti sto impedendo nulla, comunque. - Riky si sentì libero e al tempo stesso obbligato e non si invidiò.
- Buon lavoro. - Disse a Riky prima di andarsene con un sorriso che non diceva niente.
Le cose si stavano mettendo in un modo molto strano.
Di fatto non sapeva molto se non che si stava interessando a Karim. Ma come? E se era solo uno sfizio, un passatempo e lui lo illudeva e lo montava e poi era una delusione? In queste cose bisognava restarne fuori, ma nessuno dei due lo stava tenendo fuori.
Quando andò in palestra, il brasiliano non vide Cris che aveva aspettato Zinedine, per cui non seppe che poi si parlarono anche loro.


Cris aveva capito che Zinedine e Riky parlavano di cose che non riguardavano il calcio. I primi giorni aveva lasciato correre pensando che comunque erano amici di vecchia data, anche se non ai livelli di un Roby... però poi visto che la cosa proseguiva in maniera sospetta, si decise ad andare direttamente alla fonte. Non Riky. Non voleva fare la parte del geloso con lui. Un po' lo era ma più che altro era una questione d'esclusione. Odiava sentirsi escluso. Tutto lì.
Zinedine sussultò, non si aspettava di vederlo lì.
- Cristiano, ti serve qualcosa? - Chiese spaesato, poi si ricordò che in palestra c'era Riky ed alzò le mani in avvertimento. - Non disturbarlo, per favore. È importante che si concentri sui suoi esercizi... - Già solo per questo impedimento Cris gli avrebbe detto un bel vaffanculo, ma decise di dargli una seconda occasione.
- Cercavo te. Posso parlarti? - Zinedine guardò l'ora. Aveva ancora un po' di tempo, così annuì e cominciò a camminare nel corridoio affiancato da Cristiano.
- Dimmi pure... - Disse gentilmente. Zinedine era una specie di muro, non ti faceva capire veramente quello che gli passava per la testa se non voleva o se non arrivava ad uno di quei momenti in cui esplodeva ed era meglio stargli alla larga.
Tutti sapevano di quel suo lato del carattere. Derivava anche da quella sua mania tipica francese di contenersi e tenersi le cose dentro. Quel controllo.
Poi però scattavano.
“Tutti uguali i francesi...” Pensò riferendosi anche a Karim il quale tendeva a chiudersi e a non mostrare molto di sé per poi dar di matto in certi momenti.
“O forse sono loro che si somigliano davvero come dice Riky...” Decise di mettere da parte la questione ed arrivare subito al punto.
- Non prendermi per un fidanzato geloso, però vorrei sapere cosa avete tanto da parlare tu e Riky... perchè è chiaro che non è solo di calcio! -
Zinedine a quello ridacchiò ironico:
- Non ti prendo per un fidanzato geloso però lo sei... - Cris si rese conto che lo sembrava davvero ma non si fece prendere in contropiede e tenne la conversazione in mano.
- Vedila come vuoi. In questo momento non siamo giocatore ed allenatore... per favore... di cosa parlate? Perchè io odio sentirmi escluso! So che non c'è motivo di essere geloso! Io non sono mai geloso di Riky perchè mi fido ciecamente di lui. Non andrebbe mai con un altro nemmeno sotto coercizione! Però mi dà fastidio quando vengo escluso da qualche aspetto della sua vita... infatti anche quando capita di allenarci in gruppi diversi a me dà fastidio. Non è per stare sempre con lui 24 su 24... è che mi irrita che lui faccia qualcosa che io non faccio. -
Zinedine si impressionò della spiegazione e di come stava apparendo Cristiano, esternamente non dava molto quest'idea anzi, sembrava uno capace di divertirsi molto con chiunque. Ma forse questo non c'entrava molto...
- Sei possessivo! -
Cristiano ne era consapevole.
- E anche ossessivo. Io passo ore, quando non sono con lui ed ho tempo libero e non so cosa fare, a guardare per internet cosa mettono in giro di lui, quali sono le notizie che si inventano o cosa pubblica sui suoi profili... pensa che è così che ho scoperto che c'è un gruppo di fan che ci vede come una coppia e ci ha dato un nome, criska. Cosa di cui vado orgoglioso! Però voglio dire... sono così, sono malato. Ora non pretendo di allenarmi sempre con lui e partecipare a tutto, ma vorrei almeno sapere... di cosa diavolo parlate così tanto che non puoi farlo con me lì? - Nel finale era stato un tantino insistente. Zinedine scoppiò in una sonora risata, se la concedeva di rado.
Cris rimase di merda a guardarlo sganasciarsi, infatti lo fissò torvo in attesa che finisse. Si fermarono dal camminare in una zona cieca e sicura, così Zinedine dopo un paio di respiri profondi si raddrizzò, si asciugò le lacrime e lo guardò decidendo che era meglio rispondergli.
- Non parliamo di calcio. Parliamo di Karim. - Cris si era figurato mille cose ma certamente non quella.
Rimase a bocca aperta a fissarlo incredulo, lo stava prendendo in giro?
- Di Karim?! - Chiese infatti senza parole.
Zinedine sorrise padrone di sé di nuovo.
- Sì... niente di che, gli chiedo come sta e lui mi risponde gentilmente. So che è in una fase delicata perchè è andato via Gonzalo e ha passato un anno complicato anche con Mourinho... così voglio solo assicurarmi che si riprenda, è importante per il gruppo... - L'aveva messa giù con un'eleganza ed una furbizia acutissima.
Ma Cris, memore delle chiacchierate sclero con Karim, sapeva che non era così come diceva e basta. Così tese le labbra in una specie di broncio, ci pensò un po', lo fissò con occhi sottili e concentrati e poi disse sicuro.
- Non è solo questo... so che state combinando qualcosa tu e Karim... e lo tieni sulle spine... vuoi vedere la sua reazione! Stai facendo fare la spia a Riky perchè sai che lui sa tutto e non sa mentire ad una domanda diretta! Ma così gli fai venire le paranoie! Prima o poi lo dirà a Karim! - Cris era partito, non gli serviva una conferma e Zinedine imprecò per un istante per averlo indirizzato, era molto sveglio.
- Allora. E' una cosa che voglio gestire a modo mio, perchè Karim è un elemento... particolare... e necessita di metodi particolari. So che presto Riky dirà del mio interesse per lui, però fa parte del mio metodo. - Non voleva dirgli molto di più e sperò che a Cris bastasse. In quel momento i due si guardarono e gli occhi di Cris brillarono pericolosamente. Zinedine rabbrividì. Che sguardo era quello?
- E' divertente e intrigante... non mi dici di più del tuo diabolico piano? - Zinedine sorrise e scuotendo la testa riprese a camminare decidendo che il discorso era finito. Cris lo rincorse continuando. - Dai, per me fai bene! Karim ha bisogno di essere gestito e picchiato! Deve diventare matto dietro a qualcuno che però lo tiene in mano, perchè Gonzalo si faceva gestire mentre José era... troppo fuori di testa! Non aveva un metodo. Scopavano e litigavano e basta! A lui serve uno che sappia cosa fa e... - Zinedine si fermò e alzò le mani per fermare lui ed il suo entusiasmo.
- Ti ringrazio del sostegno, ma ti chiedo di non interferire... - Anche questo era tipico suo. O dei francesi. In ogni caso la cosa si faceva interessante, si disse Cris.
- Karim si sta rodendo il fegato perchè non capisce cosa vuoi e non sa cosa vuole lui... -
- Tecnicamente è lui che mi ha chiesto di andarci piano e che non vuole correre perchè vuole fare le cose per bene e non ha ancora le idee chiare... per cui mi sto limitando a fare come ha chiesto e niente di più... - Puntualizzò Zinedine sperando di spegnerlo. Cris però sapeva bene cosa stava succedendo, ormai l'aveva capito, e sorridendo sornione gli diede una pacca sulla spalla.
- Sì, certo... però intanto ci provi e lo mandi fuori di testa spingendolo a desiderarti come un disgraziato! - Zinedine fece un sorrisino soddisfatto a quella rivelazione. Cris era forse più obiettivo di Riky che invece cercava di non esagerare. O, magari, la verità stava nel mezzo.
- Se mi desidera per le volte che ci avviciniamo, sono cose sue. Io non lo obbligo a far nulla. -
Cris accentuò il suo sorriso.
Continuava a pensare che fosse geniale.
- Hai il mio appoggio! - Con questo se ne andò.
Zinedine rimase fermo a fissarlo mentre se ne andava contento, poi scosse la testa e pensò che fosse proprio un bell'elemento.
Alla fine però poteva essere utile anche lui... Karim ne stava uscendo davvero matto.

Lo sguardo che Cris lanciò a Karim quando tornò da lui, fu qualcosa di insuperabile.
Karim ci mise poco a capire che aveva fatto qualcosa, però non gli interessava davvero, poteva fare quello che voleva Cris... era troppo pieno di problemi da solo per mettersi a cercare di capire anche lui.
Karim cercò di distrarsi a calcio, la cosa funzionò per metà. Appena vedeva Zinedine il suo umore tornava a sotterrarsi, per cui cercava di evitarlo. Non era facile visto che era il vice allenatore che dava un sacco di indicazioni, però non insisteva nello stargli troppo appresso. Due anni fa era stato sempre con lui, in campo. Ora quasi non lo guardava. Salvo poi, quando gli andava, cercare di farselo.
Zinedine non era per niente chiaro e cristallino. Lo metteva alla prova, glielo aveva detto chiaramente. Però non andava bene così, Karim aveva bisogno di qualche certezza, di capire, di essere sicuro su cosa volesse. Se stava solo giocando con lui per puro sadismo, poteva girare al largo.
E poi parlava tanto con Riky, perchè diavolo parlava così tanto con lui?
Che avevano sempre da dirsi e da ridere insieme?
Era sicuro non parlassero solo di calcio, loro proprio si divertivano ed erano molto in confidenza.
Riky sapeva dei suoi problemi con Zinedine, come poteva essere così attaccato a lui?
Poteva fare quello che voleva ma non gli sembrava corretto. E Riky era sempre corretto.
In quei momenti finiva per fissarli molto ma molto torvo.
Si sentiva bruciare di gelosia, ma si dava dell'idiota perchè guardava Cris e lo vedeva sereno e beato, significava che non aveva problemi. Era lui?
Stava diventando paranoico?
Nel mezzo di un esercizio che eseguivano insieme, decise di fargli una domanda apparentemente generica per testare il terreno.
- Senti Cris... ma tu sei mai geloso di Riky? - Glielo chiese anche perchè effettivamente non ne poteva essere sicuro. Cris era un tipo da essere geloso, ma non lo aveva mai visto geloso di Riky... Cris, che capì al volo il motivo della sua domanda, giocò eccellentemente il suo ruolo e facendo finta di niente rispose semplicemente alla domanda.
- No perchè? - Karim inarcò le sopracciglia incredulo.
- Dai, non può essere che uno come te non lo sia... - Cris rise.
- Do l'idea di uno geloso? -
- No, ma possessivo e ossessivo sì! - Cris rimase colpito dal fatto che avesse colto quella sfumatura. Del resto lo conosceva da quattro anni.
- Sì è vero, sono così... però Riky non mi dà motivo di essere geloso, quindi... mi limito ad essere ossessivo... - Non era certo che ci fosse differenza, si disse Karim.
- Cosa cambia? E poi perchè non saresti geloso? Parla anche lui in modo confidenziale e spesso con altri... -
Cris pensò con cura alle parole da dire.
- Essere ossessivi non sempre include la gelosia. Io sono ossessionato da Riky nel senso che vorrei sempre stare con lui, fare tutto quello che fa lui, sapere quello di cui parla con gli altri... ma per pura condivisione. Vorrei potermi cucire su di lui senza mai staccarmi! È questo il mio modo di amare. Ossessivo. Però non perchè non mi fido di lui. È solo che voglio stare tutto il tempo con lui. Mi fido, so che non mi tradirebbe mai, non mi dà motivo di essere geloso. Lui è una persona affettuosa e positiva ed è amico di tutti. Con tutti parla in modo confidenziale divertendosi. È così che è lui... però non andrebbe mai con un altro. Sono sicuro che mi ama. Non sono davvero geloso di lui. Solo ossessivo. Vorrei passare la mia esistenza in costante comunione con lui! - Karim rabbrividì guardandolo come se fosse pazzo.
- Cris, sei da brivido! Fai paura! - Cris non capiva proprio perchè.
- Perchè mai? -
- Fammi indovinare, cerchi foto sue per internet quando non sei con lui? - Cris fece un sorriso sornione da 'beccato'.
- Come lo sai? -
Karim rise rilassandosi finalmente.
- Non lo so, ho tirato ad indovinare! - Cris lo spinse con una spalla divertendosi. - Sei malato... - Borbottò fra i denti.
- Ma non geloso! - E questa era una stoccata per Karim il quale, invece, era chiaramente geloso, ma non poteva dire niente né fare battutine, perchè altrimenti avrebbe potuto capire che Zinedine faceva apposta ad appartarsi tanto con Riky, per vedere le reazioni del ragazzo.
Al momento, però, Karim non prometteva niente di buono.

Incapace di aspettare con pazienza che Zinedine si decidesse a fargli capire qualcosa... o di capirsi lui stesso... subito dopo gli allenamenti, Karim seguì Zinedine e prima di fargli raggiungere lo spogliatoio dello staff, lo prese per un braccio e con nessuna gentilezza lo tirò in una stanza sul corridoio, un magazzino pieno di attrezzi ammassati con poca organizzazione.
Zinedine, sorpreso del gesto, rimase in mezzo alla stanza a guardarlo mentre si chiudeva a chiave la porta alle spalle.
Pensò che gli sarebbe saltato addosso, aveva l'espressione da 'non ce la faccio più', però Karim, dopo aver preso un gran respiro si decise a fargli la domanda fatidica.
- Mi stai mettendo ancora alla prova? - Zinedine, spaesato, chiese inarcando le sopracciglia molto calmo.
- Perchè lo dici? - Rimase un po' deluso dal fatto che non gli facesse nulla di fisico.
- Perchè stai tanto con Riky e ridete un sacco e con me a stento mi parli! Eppure non è che sono nessuno! - Karim si dimostrò prepotente ed egocentrico e a Zinedine piacque molto. Sorrise compiaciuto senza però farsi vedere effettivamente contento. Si trasformò in scherno, la sua espressione.
- Credi che ogni cosa che faccio dipenda da te? Lo sai che sono molto impegnato e che ho molte cose per la testa. Escluso questo, ho anche delle amicizie... ed una vita in generale! - Fu molto duro e freddo, detto questo fece per superarlo per uscire, ma Karim gli sbarrò la strada e si mise davanti, attaccato alla porta. Zinedine rimase a quel mezzo passo da lui, quasi addosso, ritirò la mano ed attese senza scomporsi, fissandolo dritto negli occhi col suo sguardo magnetico.
- No, non dipende da me... ma l'altro giorno ci siamo baciati e mi hai detto che mi hai messo alla prova. Ed adesso penso che tu stia continuando. È legittimo! - Zinedine sospirò paziente senza ancora una volta dimostrarsi in qualche particolare modo.
- Sei sempre stato tu a baciarmi. - Puntualizzò.
Karim cominciò ad innervosirsi.
- Ed in piscina? - Zinedine non ebbe il minimo problema a rispondere:
- Anche! -
Karim andò a fuoco ma non per la timidezza, bensì per la rabbia.
- Cosa diavolo dici?! Mi hai provocato tutto il tempo, cazzo! Lo volevi ed io te l'ho dato! -
Zinedine allora tornò ad avvicinarsi per quel po' che rimaneva fra loro, ora lo sfiorava col corpo, proprio come le altre sere. Ancora non lo toccava.
- E come ti avrei provocato? Sei sempre stato tu a prendere l'iniziativa, alla fine... - Zinedine era stato abile quelle volte e lo era ora. Karim stava impazzendo, ogni volta che gli si avvicinava scattava quel desiderio folle di toccarlo e perdersi in lui. Come ci riusciva?
Si morse il labbro pensando che stare lì era stupido. Ma non si sarebbe mosso. Ancora non alzò le mani su di lui, quindi erano praticamente attaccati ma non si toccavano.
- Così! Ti avvicini e aspetti che io ti salti addosso. E poi rispondi volentieri a tutto quello che ti faccio! - Rispose deciso. Zinedine fece quel sorriso malizioso che scioglieva sempre Karim e non mosse il passo rimanente.
- Quindi ora ti sto provocando? - Karim annuì deciso, con ogni parte di sé che fremeva. - Sto aspettando che mi baci, secondo te? -
- Non è così? -
Zinedine sorrise indecifrabile.
- Sei presuntuoso. -
Karim voleva anche picchiarlo, ora.
- Vuoi dire che non ti piaceva farlo? E che ti metti così vicino a me per nulla? - ne era certo, certissimo che fosse così. Non era un idiota, Karim. Erano le cose che faceva lui con chi voleva farsi. Li faceva delirare fino a non poterne più.
Zinedine gli stava rigirando contro tutti i suoi sistemi.
- E perchè non sono mai io a baciarti? - L'altro non mollava e Karim questa volta non voleva cadere nella sua trappola.
- Perchè vuoi che lo faccia io, ti piace di più! Mi vuoi controllare, vuoi avermi nelle tue mani e far di me ciò che vuoi! Però non capisco se è un gioco sadico del cazzo senza motivo, oppure se vuoi davvero qualcosa da me... e se è così, cosa! - Karim glielo stava chiedendo ma per Zinedine era presto rispondere, decise di non sbilanciarsi e di lasciarlo crogiolarsi ancora un po'.
- Ed ora per uscire devo passare sul tuo cadavere o ti fai da parte? - Chiese per vedere a quel punto cosa avrebbe fatto. A Zinedine stava piacendo sempre più, Karim. Lui e la sua forte impazienza.
- Mi devi una risposta. -
Zinedine non ci pensava proprio a dargliela di già. Così semplicemente lo prese per i fianchi aderendo il corpo al suo, Karim trattenne il fiato ed allargò le braccia indeciso su cosa fare. Non ebbe voce in capitolo, lo girò su sé stesso fino ad invertire le posizioni e a mettersi contro la porta, di spalle.
Le bocche quasi si toccavano, però il resto di loro era entrato finalmente in contatto e Karim stava per svenire, fra quelle braccia e quei modi. Voleva solo che lo facesse ma che fosse lui... voleva che fosse lui, ma lui non lo faceva mai. Arrivava lì e poi lasciava che fosse Karim... e a Karim non piaceva. Piaceva ma voleva più che fosse Zinedine.
Sperò lo baciasse, però così non fu e quando aprì la porta, se ne ansò lasciandolo barcollante in mezzo alla stanza, incapace di pensare e di realizzare che non aveva fatto niente.
Se non era lui, pensò Karim, Zinedine non lo faceva. Arrivava a quel punto e non andava oltre.
Ma cosa voleva?
Era chiaro che gli piaceva quando lo baciava, però poi... poi era così incomprensibile. Ed ora che glielo aveva chiesto, non gli aveva risposto.
Perchè non gli diceva niente?
Forse aveva solo voluto giocare con lui e arrivare a quel punto. Qualche bacio e basta. Forse dopotutto non voleva niente.
O forse Riky sapeva perfettamente di cosa si trattava. Visto che Zinedine non si decideva, era ora di cambiare fonte. Non poteva prendere lui stesso una decisione senza sapere cosa volesse
Zinedine da lui. Senza sapere se ne valesse la pena. Non poteva proprio.