CAPITOLO IX:
MOLTE LE DOMANDE E POCHE LE RISPOSTE
Quando Riky uscì dallo studio del
mister, Zinedine lo aspettava insieme a Cris, il quale era certo che
avrebbe fatto la predica del suocero anche a lui.
Ovvero 'se lo fai soffrire di strozzo'.
Ci rimase male quando non fu chiamato,
comunque si avvicinò in contemporanea a Zinedine, anch'egli in
apprensione.
- Come è andata? - Chiese Cris svelto.
Riky sospirò come per dire che era finita.
- Non ha gridato né nulla, ma ha
voluto sapere bene tutto e capire come è stato possibile. Penso di
essere riuscito a fargli capire che ti amo e che non l'ho cercata, ma
che non la puoi controllare quando ti succede. Ha giocato tanto il
fatto che siamo compagni di squadra e che comunque ci saremmo visti
ogni giorno lo stesso e resistere sarebbe stato impossibile.
Oltretutto il punto l'ho fatto quando gli ho detto che sono andato
molto in crisi i primi due anni e che ad un certo punto volevo
mollare anche il calcio. Non è stata una cosa alla leggera... -
- Ma ha capito? Ci separerà? Come ha
concluso? - Cris era molto in apprensione e Riky sorrise per
calmarlo.
- Non preoccuparti. Ci farà fare le
cose come sempre, se ritiene che è meglio stare in gruppi separati
non sarà un boicottaggio! - Ne avevano passate già tante, averne
paura era normale.
Cris annuì e fece per tirarselo verso
la sala comune e passare dell'altro tempo insieme, ma Zinedine a quel
punto prese Riky a sua volta per la spalla e lo fermò.
- Ho bisogno di te. Oltretutto devi
cominciare col tuo programma personale. Ti accompagno. -
Cris lo fissò così male che non
sarebbe servito dire quello che pensava.
Riky, capendo che lo stava per dire lo
stesso, lo spinse frettoloso dicendo che si sarebbero visti più
tardi e che andava tutto bene.
Cris non era convinto ma loro sparirono
prima che potesse dire A.
Nel tragitto, Zinedine semplicemente si
scusò volendo farlo da solo.
- Mi dispiace, non volevo, però non
faceva che chiedere perchè parlavate tanto e stavate tanto insieme,
ha cominciato a dire che sei cambiato da 4 anni fa, che non sa bene
come, che sei un po' strano... io ho provato a dirgli che sei
cresciuto, hai altri bisogni... ma poi non so come ma è uscito che
gli elementi che ti circondano ti hanno portato a smaliziarti,
diciamo... e lui ancora non capiva cosa centrasse il tuo risveglio
sessuale con il tuo cambiamento. Che tu eri sposato e con figli e che
non incideva... allora gli ho detto che te la fai con Cris da 3 o 4
anni... e l'ho piantato in asso! - Riky per poco non cadde, venne
tenuto su da Zinedine che rise e poi si scusò ancora.
- Non volevo, giuro. - Zinedine non era
famoso per sapersi controllare sempre.
Riky alla fine sospirò e in palestra
si sistemò per gli esercizi dove il preparatore lo aspettava.
- Non fa nulla, è meglio che lo
sappia. Detestavo nasconderglielo. -
Zinedine era certo che avrebbe detto
così alla fine.
Riky stava per uscire dal piccolo
spogliatoio quando venne fermato sempre dall'altro che cambiò
discorso.
- Come sta Karim? - Era il solo che
sapeva del suo interesse per lui ed alla fine era meglio
approfittarne e chiedergli qualcosa ogni tanto.
Riky cominciò a sentirsi una spia solo
in quel momento ed in imbarazzo rispose sinceramente, incapace
comunque di mentire.
- E' un po'... è un po' confuso e
perso. Non sa cosa fare, non sa cosa vuole... è nella fase delle
domande... vuole capire intanto cosa vuoi tu e poi se sei un chiodo
scaccia chiodo oppure se ti vuole per davvero. E poi se puoi essere
la persona giusta. E se dopotutto la vuole, la persona giusta... gli
ho parlato del suo senso di libertà, gli ho detto che non manda
tutto a quel paese perchè è stronzo, ma perchè ha bisogno di
sentirsi libero di fare ciò che vuole, anche se poi magari non lo
fa. Però questo è l'anti relazione. E lui non ha idea se preferisce
una relazione, dopotutto, o la libertà. Ed in caso se la vuole con
te. È... è completamente nel pallone! - Concluse Riky sentendosi
anche male per aver detto tutto.
Zinedine ci rimase di sasso, non si
aspettava questa reazione, lo credeva più una tigre selvaggia
indomabile.
- E' molto tormentato, Zinedine.
Sarebbe bene almeno capire cosa vuoi tu da lui... sarebbe un primo
passo importante, per lui. - Il francese rimase a rifletterci, non
immaginava una reazione così di Karim ed il fatto che fosse tanto
tormentato lo attraeva anche più di prima.
- Gli hai detto che ti ho parlato? -
Riky scosse il capo.
- Non sa che io so... però dopotutto
non so molto. So solo che in qualche modo sei interessato a lui e che
senti un'affinità con lui... -
Zinedine annuì, poi senza scomporsi,
disse:
- Ti ringrazio. Non voglio metterti in
difficoltà, ma ne ho parlato solo con te e sapendo che sei molto
vicino a Karim... -
Riky sospirò capendo che non gli
avrebbe detto di più.
- Zinedine, cosa gli devo dire? Non
posso nascondergli che mi parli e mi chiedi di lui... -
L'altro non cambiò ancora una volta
espressione.
- Non posso impedirti di dirgli niente,
però vorrei gestirla a modo mio... per questo se evitassi te ne
sarei grato, non ti sto impedendo nulla, comunque. - Riky si sentì
libero e al tempo stesso obbligato e non si invidiò.
- Buon lavoro. - Disse a Riky prima di
andarsene con un sorriso che non diceva niente.
Le cose si stavano mettendo in un modo
molto strano.
Di fatto non sapeva molto se non che si
stava interessando a Karim. Ma come? E se era solo uno sfizio, un
passatempo e lui lo illudeva e lo montava e poi era una delusione? In
queste cose bisognava restarne fuori, ma nessuno dei due lo stava
tenendo fuori.
Quando andò in palestra, il brasiliano
non vide Cris che aveva aspettato Zinedine, per cui non seppe che poi
si parlarono anche loro.
Cris aveva capito che Zinedine e Riky
parlavano di cose che non riguardavano il calcio. I primi giorni
aveva lasciato correre pensando che comunque erano amici di vecchia
data, anche se non ai livelli di un Roby... però poi visto che la
cosa proseguiva in maniera sospetta, si decise ad andare direttamente
alla fonte. Non Riky. Non voleva fare la parte del geloso con lui. Un
po' lo era ma più che altro era una questione d'esclusione. Odiava
sentirsi escluso. Tutto lì.
Zinedine sussultò, non si aspettava di
vederlo lì.
- Cristiano, ti serve qualcosa? -
Chiese spaesato, poi si ricordò che in palestra c'era Riky ed alzò
le mani in avvertimento. - Non disturbarlo, per favore. È importante
che si concentri sui suoi esercizi... - Già solo per questo
impedimento Cris gli avrebbe detto un bel vaffanculo, ma decise di
dargli una seconda occasione.
- Cercavo te. Posso parlarti? -
Zinedine guardò l'ora. Aveva ancora un po' di tempo, così annuì e
cominciò a camminare nel corridoio affiancato da Cristiano.
- Dimmi pure... - Disse gentilmente.
Zinedine era una specie di muro, non ti faceva capire veramente
quello che gli passava per la testa se non voleva o se non arrivava
ad uno di quei momenti in cui esplodeva ed era meglio stargli alla
larga.
Tutti sapevano di quel suo lato del
carattere. Derivava anche da quella sua mania tipica francese di
contenersi e tenersi le cose dentro. Quel controllo.
Poi però scattavano.
“Tutti uguali i francesi...” Pensò
riferendosi anche a Karim il quale tendeva a chiudersi e a non
mostrare molto di sé per poi dar di matto in certi momenti.
“O forse sono loro che si somigliano
davvero come dice Riky...” Decise di mettere da parte la questione
ed arrivare subito al punto.
- Non prendermi per un fidanzato
geloso, però vorrei sapere cosa avete tanto da parlare tu e Riky...
perchè è chiaro che non è solo di calcio! -
Zinedine a quello ridacchiò ironico:
- Non ti prendo per un fidanzato geloso
però lo sei... - Cris si rese conto che lo sembrava davvero ma non
si fece prendere in contropiede e tenne la conversazione in mano.
- Vedila come vuoi. In questo momento
non siamo giocatore ed allenatore... per favore... di cosa parlate?
Perchè io odio sentirmi escluso! So che non c'è motivo di essere
geloso! Io non sono mai geloso di Riky perchè mi fido ciecamente di
lui. Non andrebbe mai con un altro nemmeno sotto coercizione! Però
mi dà fastidio quando vengo escluso da qualche aspetto della sua
vita... infatti anche quando capita di allenarci in gruppi diversi a
me dà fastidio. Non è per stare sempre con lui 24 su 24... è che
mi irrita che lui faccia qualcosa che io non faccio. -
Zinedine si impressionò della
spiegazione e di come stava apparendo Cristiano, esternamente non
dava molto quest'idea anzi, sembrava uno capace di divertirsi molto
con chiunque. Ma forse questo non c'entrava molto...
- Sei possessivo! -
Cristiano ne era consapevole.
- E anche ossessivo. Io passo ore,
quando non sono con lui ed ho tempo libero e non so cosa fare, a
guardare per internet cosa mettono in giro di lui, quali sono le
notizie che si inventano o cosa pubblica sui suoi profili... pensa
che è così che ho scoperto che c'è un gruppo di fan che ci vede
come una coppia e ci ha dato un nome, criska. Cosa di cui vado
orgoglioso! Però voglio dire... sono così, sono malato. Ora non
pretendo di allenarmi sempre con lui e partecipare a tutto, ma vorrei
almeno sapere... di cosa diavolo parlate così tanto che non puoi
farlo con me lì? - Nel finale era stato un tantino insistente.
Zinedine scoppiò in una sonora risata, se la concedeva di rado.
Cris rimase di merda a guardarlo
sganasciarsi, infatti lo fissò torvo in attesa che finisse. Si
fermarono dal camminare in una zona cieca e sicura, così Zinedine
dopo un paio di respiri profondi si raddrizzò, si asciugò le
lacrime e lo guardò decidendo che era meglio rispondergli.
- Non parliamo di calcio. Parliamo di
Karim. - Cris si era figurato mille cose ma certamente non quella.
Rimase a bocca aperta a fissarlo
incredulo, lo stava prendendo in giro?
- Di Karim?! - Chiese infatti senza
parole.
Zinedine sorrise padrone di sé di
nuovo.
- Sì... niente di che, gli chiedo come
sta e lui mi risponde gentilmente. So che è in una fase delicata
perchè è andato via Gonzalo e ha passato un anno complicato anche
con Mourinho... così voglio solo assicurarmi che si riprenda, è
importante per il gruppo... - L'aveva messa giù con un'eleganza ed
una furbizia acutissima.
Ma Cris, memore delle chiacchierate
sclero con Karim, sapeva che non era così come diceva e basta. Così
tese le labbra in una specie di broncio, ci pensò un po', lo fissò
con occhi sottili e concentrati e poi disse sicuro.
- Non è solo questo... so che state
combinando qualcosa tu e Karim... e lo tieni sulle spine... vuoi
vedere la sua reazione! Stai facendo fare la spia a Riky perchè sai
che lui sa tutto e non sa mentire ad una domanda diretta! Ma così
gli fai venire le paranoie! Prima o poi lo dirà a Karim! - Cris era
partito, non gli serviva una conferma e Zinedine imprecò per un
istante per averlo indirizzato, era molto sveglio.
- Allora. E' una cosa che voglio
gestire a modo mio, perchè Karim è un elemento... particolare... e
necessita di metodi particolari. So che presto Riky dirà del mio
interesse per lui, però fa parte del mio metodo. - Non voleva dirgli
molto di più e sperò che a Cris bastasse. In quel momento i due si
guardarono e gli occhi di Cris brillarono pericolosamente. Zinedine
rabbrividì. Che sguardo era quello?
- E' divertente e intrigante... non mi
dici di più del tuo diabolico piano? - Zinedine sorrise e scuotendo
la testa riprese a camminare decidendo che il discorso era finito.
Cris lo rincorse continuando. - Dai, per me fai bene! Karim ha
bisogno di essere gestito e picchiato! Deve diventare matto dietro a
qualcuno che però lo tiene in mano, perchè Gonzalo si faceva
gestire mentre José era... troppo fuori di testa! Non aveva un
metodo. Scopavano e litigavano e basta! A lui serve uno che sappia
cosa fa e... - Zinedine si fermò e alzò le mani per fermare lui ed
il suo entusiasmo.
- Ti ringrazio del sostegno, ma ti
chiedo di non interferire... - Anche questo era tipico suo. O dei
francesi. In ogni caso la cosa si faceva interessante, si disse Cris.
- Karim si sta rodendo il fegato perchè
non capisce cosa vuoi e non sa cosa vuole lui... -
- Tecnicamente è lui che mi ha chiesto
di andarci piano e che non vuole correre perchè vuole fare le cose
per bene e non ha ancora le idee chiare... per cui mi sto limitando a
fare come ha chiesto e niente di più... - Puntualizzò Zinedine
sperando di spegnerlo. Cris però sapeva bene cosa stava succedendo,
ormai l'aveva capito, e sorridendo sornione gli diede una pacca sulla
spalla.
- Sì, certo... però intanto ci provi
e lo mandi fuori di testa spingendolo a desiderarti come un
disgraziato! - Zinedine fece un sorrisino soddisfatto a quella
rivelazione. Cris era forse più obiettivo di Riky che invece cercava
di non esagerare. O, magari, la verità stava nel mezzo.
- Se mi desidera per le volte che ci
avviciniamo, sono cose sue. Io non lo obbligo a far nulla. -
Cris accentuò il suo sorriso.
Continuava a pensare che fosse geniale.
- Hai il mio appoggio! - Con questo se
ne andò.
Zinedine rimase fermo a fissarlo mentre
se ne andava contento, poi scosse la testa e pensò che fosse proprio
un bell'elemento.
Alla fine però poteva essere utile
anche lui... Karim ne stava uscendo davvero matto.
Lo sguardo che Cris lanciò a Karim
quando tornò da lui, fu qualcosa di insuperabile.
Karim ci mise poco a capire che aveva
fatto qualcosa, però non gli interessava davvero, poteva fare quello
che voleva Cris... era troppo pieno di problemi da solo per mettersi
a cercare di capire anche lui.
Karim cercò di distrarsi a calcio, la
cosa funzionò per metà. Appena vedeva Zinedine il suo umore tornava
a sotterrarsi, per cui cercava di evitarlo. Non era facile visto che
era il vice allenatore che dava un sacco di indicazioni, però non
insisteva nello stargli troppo appresso. Due anni fa era stato sempre
con lui, in campo. Ora quasi non lo guardava. Salvo poi, quando gli
andava, cercare di farselo.
Zinedine non era per niente chiaro e
cristallino. Lo metteva alla prova, glielo aveva detto chiaramente.
Però non andava bene così, Karim aveva bisogno di qualche certezza,
di capire, di essere sicuro su cosa volesse. Se stava solo giocando
con lui per puro sadismo, poteva girare al largo.
E poi parlava tanto con Riky, perchè
diavolo parlava così tanto con lui?
Che avevano sempre da dirsi e da ridere
insieme?
Era sicuro non parlassero solo di
calcio, loro proprio si divertivano ed erano molto in confidenza.
Riky sapeva dei suoi problemi con
Zinedine, come poteva essere così attaccato a lui?
Poteva fare quello che voleva ma non
gli sembrava corretto. E Riky era sempre corretto.
In quei momenti finiva per fissarli
molto ma molto torvo.
Si sentiva bruciare di gelosia, ma si
dava dell'idiota perchè guardava Cris e lo vedeva sereno e beato,
significava che non aveva problemi. Era lui?
Stava diventando paranoico?
Nel mezzo di un esercizio che
eseguivano insieme, decise di fargli una domanda apparentemente
generica per testare il terreno.
- Senti Cris... ma tu sei mai geloso di
Riky? - Glielo chiese anche perchè effettivamente non ne poteva
essere sicuro. Cris era un tipo da essere geloso, ma non lo aveva mai
visto geloso di Riky... Cris, che capì al volo il motivo della sua
domanda, giocò eccellentemente il suo ruolo e facendo finta di
niente rispose semplicemente alla domanda.
- No perchè? - Karim inarcò le
sopracciglia incredulo.
- Dai, non può essere che uno come te
non lo sia... - Cris rise.
- Do l'idea di uno geloso? -
- No, ma possessivo e ossessivo sì! -
Cris rimase colpito dal fatto che avesse colto quella sfumatura. Del
resto lo conosceva da quattro anni.
- Sì è vero, sono così... però Riky
non mi dà motivo di essere geloso, quindi... mi limito ad essere
ossessivo... - Non era certo che ci fosse differenza, si disse Karim.
- Cosa cambia? E poi perchè non
saresti geloso? Parla anche lui in modo confidenziale e spesso con
altri... -
Cris pensò con cura alle parole da
dire.
- Essere ossessivi non sempre include
la gelosia. Io sono ossessionato da Riky nel senso che vorrei sempre
stare con lui, fare tutto quello che fa lui, sapere quello di cui
parla con gli altri... ma per pura condivisione. Vorrei potermi
cucire su di lui senza mai staccarmi! È questo il mio modo di amare.
Ossessivo. Però non perchè non mi fido di lui. È solo che voglio
stare tutto il tempo con lui. Mi fido, so che non mi tradirebbe mai,
non mi dà motivo di essere geloso. Lui è una persona affettuosa e
positiva ed è amico di tutti. Con tutti parla in modo confidenziale
divertendosi. È così che è lui... però non andrebbe mai con un
altro. Sono sicuro che mi ama. Non sono davvero geloso di lui. Solo
ossessivo. Vorrei passare la mia esistenza in costante comunione con
lui! - Karim rabbrividì guardandolo come se fosse pazzo.
- Cris, sei da brivido! Fai paura! -
Cris non capiva proprio perchè.
- Perchè mai? -
- Fammi indovinare, cerchi foto sue per
internet quando non sei con lui? - Cris fece un sorriso sornione da
'beccato'.
- Come lo sai? -
Karim rise rilassandosi finalmente.
- Non lo so, ho tirato ad indovinare! -
Cris lo spinse con una spalla divertendosi. - Sei malato... -
Borbottò fra i denti.
- Ma non geloso! - E questa era una
stoccata per Karim il quale, invece, era chiaramente geloso, ma non
poteva dire niente né fare battutine, perchè altrimenti avrebbe
potuto capire che Zinedine faceva apposta ad appartarsi tanto con
Riky, per vedere le reazioni del ragazzo.
Al momento, però, Karim non prometteva
niente di buono.
Incapace di aspettare con pazienza che
Zinedine si decidesse a fargli capire qualcosa... o di capirsi lui
stesso... subito dopo gli allenamenti, Karim seguì Zinedine e prima
di fargli raggiungere lo spogliatoio dello staff, lo prese per un
braccio e con nessuna gentilezza lo tirò in una stanza sul
corridoio, un magazzino pieno di attrezzi ammassati con poca
organizzazione.
Zinedine, sorpreso del gesto, rimase in
mezzo alla stanza a guardarlo mentre si chiudeva a chiave la porta
alle spalle.
Pensò che gli sarebbe saltato addosso,
aveva l'espressione da 'non ce la faccio più', però Karim, dopo
aver preso un gran respiro si decise a fargli la domanda fatidica.
- Mi stai mettendo ancora alla prova? -
Zinedine, spaesato, chiese inarcando le sopracciglia molto calmo.
- Perchè lo dici? - Rimase un po'
deluso dal fatto che non gli facesse nulla di fisico.
- Perchè stai tanto con Riky e ridete
un sacco e con me a stento mi parli! Eppure non è che sono nessuno!
- Karim si dimostrò prepotente ed egocentrico e a Zinedine piacque
molto. Sorrise compiaciuto senza però farsi vedere effettivamente
contento. Si trasformò in scherno, la sua espressione.
- Credi che ogni cosa che faccio
dipenda da te? Lo sai che sono molto impegnato e che ho molte cose
per la testa. Escluso questo, ho anche delle amicizie... ed una vita
in generale! - Fu molto duro e freddo, detto questo fece per
superarlo per uscire, ma Karim gli sbarrò la strada e si mise
davanti, attaccato alla porta. Zinedine rimase a quel mezzo passo da
lui, quasi addosso, ritirò la mano ed attese senza scomporsi,
fissandolo dritto negli occhi col suo sguardo magnetico.
- No, non dipende da me... ma l'altro
giorno ci siamo baciati e mi hai detto che mi hai messo alla prova.
Ed adesso penso che tu stia continuando. È legittimo! - Zinedine
sospirò paziente senza ancora una volta dimostrarsi in qualche
particolare modo.
- Sei sempre stato tu a baciarmi. -
Puntualizzò.
Karim cominciò ad innervosirsi.
- Ed in piscina? - Zinedine non ebbe il
minimo problema a rispondere:
- Anche! -
Karim andò a fuoco ma non per la
timidezza, bensì per la rabbia.
- Cosa diavolo dici?! Mi hai provocato
tutto il tempo, cazzo! Lo volevi ed io te l'ho dato! -
Zinedine allora tornò ad avvicinarsi
per quel po' che rimaneva fra loro, ora lo sfiorava col corpo,
proprio come le altre sere. Ancora non lo toccava.
- E come ti avrei provocato? Sei sempre
stato tu a prendere l'iniziativa, alla fine... - Zinedine era stato
abile quelle volte e lo era ora. Karim stava impazzendo, ogni volta
che gli si avvicinava scattava quel desiderio folle di toccarlo e
perdersi in lui. Come ci riusciva?
Si morse il labbro pensando che stare
lì era stupido. Ma non si sarebbe mosso. Ancora non alzò le mani su
di lui, quindi erano praticamente attaccati ma non si toccavano.
- Così! Ti avvicini e aspetti che io
ti salti addosso. E poi rispondi volentieri a tutto quello che ti
faccio! - Rispose deciso. Zinedine fece quel sorriso malizioso che
scioglieva sempre Karim e non mosse il passo rimanente.
- Quindi ora ti sto provocando? - Karim
annuì deciso, con ogni parte di sé che fremeva. - Sto aspettando
che mi baci, secondo te? -
- Non è così? -
Zinedine sorrise indecifrabile.
- Sei presuntuoso. -
Karim voleva anche picchiarlo, ora.
- Vuoi dire che non ti piaceva farlo? E
che ti metti così vicino a me per nulla? - ne era certo, certissimo
che fosse così. Non era un idiota, Karim. Erano le cose che faceva
lui con chi voleva farsi. Li faceva delirare fino a non poterne più.
Zinedine gli stava rigirando contro
tutti i suoi sistemi.
- E perchè non sono mai io a baciarti?
- L'altro non mollava e Karim questa volta non voleva cadere nella
sua trappola.
- Perchè vuoi che lo faccia io, ti
piace di più! Mi vuoi controllare, vuoi avermi nelle tue mani e far
di me ciò che vuoi! Però non capisco se è un gioco sadico del
cazzo senza motivo, oppure se vuoi davvero qualcosa da me... e se è
così, cosa! - Karim glielo stava chiedendo ma per Zinedine era
presto rispondere, decise di non sbilanciarsi e di lasciarlo
crogiolarsi ancora un po'.
- Ed ora per uscire devo passare sul
tuo cadavere o ti fai da parte? - Chiese per vedere a quel punto cosa
avrebbe fatto. A Zinedine stava piacendo sempre più, Karim. Lui e la
sua forte impazienza.
- Mi devi una risposta. -
Zinedine non ci pensava proprio a
dargliela di già. Così semplicemente lo prese per i fianchi
aderendo il corpo al suo, Karim trattenne il fiato ed allargò le
braccia indeciso su cosa fare. Non ebbe voce in capitolo, lo girò su
sé stesso fino ad invertire le posizioni e a mettersi contro la
porta, di spalle.
Le bocche quasi si toccavano, però il
resto di loro era entrato finalmente in contatto e Karim stava per
svenire, fra quelle braccia e quei modi. Voleva solo che lo facesse
ma che fosse lui... voleva che fosse lui, ma lui non lo faceva mai.
Arrivava lì e poi lasciava che fosse Karim... e a Karim non piaceva.
Piaceva ma voleva più che fosse Zinedine.
Sperò lo baciasse, però così non fu
e quando aprì la porta, se ne ansò lasciandolo barcollante in mezzo
alla stanza, incapace di pensare e di realizzare che non aveva fatto
niente.
Se non era lui, pensò Karim, Zinedine
non lo faceva. Arrivava a quel punto e non andava oltre.
Ma cosa voleva?
Era chiaro che gli piaceva quando lo
baciava, però poi... poi era così incomprensibile. Ed ora che
glielo aveva chiesto, non gli aveva risposto.
Perchè non gli diceva niente?
Forse aveva solo voluto giocare con lui
e arrivare a quel punto. Qualche bacio e basta. Forse dopotutto non
voleva niente.
O forse Riky sapeva perfettamente di
cosa si trattava. Visto che Zinedine non si decideva, era ora di
cambiare fonte. Non poteva prendere lui stesso una decisione senza
sapere cosa volesse
Zinedine da lui. Senza sapere se ne
valesse la pena. Non poteva proprio.