*Eccoci
qua, scusate per le lunghe attese ma sono dietro a scrivere ed alla
fine il tempo libero non è davvero molto, poi devo anche fare i conti
con la stanchezza che mi impedisce di capire quel che leggo e quindi di
correggere bene. Allora. Siamo nell'estate del 2015, Carletto viene
mandato via perchè ha un anno che inizia benissimo e finisce male per
colpa degli infortuni sbagliati al momento sbagliato. E' un duro colpo
per i ragazzi che erano molto affezionati a lui, al suo posto viene
Benitez. Vediamo un po' quell'estate dal punto di vista di Zizou. Le
cose che scrivo sulle amicizie di Karim sono vere, ho trovato un
bell'articolo che parla della sua infanzia difficile nel quartiere
peggiore di Lione, lui famiglia di immigrati in un quartiere di
immigrati, cresciuto nel ghetto, salvato dal calcio (cosa comune a
molti calciatori in realtà) e protetto da degli amici che definire
difficile è un eufemismo. Che quando Karim torna a casa nel famoso
ghetto, e ci torna sempre, non ha bisogno di guardie del corpo perchè
lo proteggono i suoi amici è vero, la cosa mi ha impressionato specie
sapendo quel che è successo dopo. Buona lettura. Baci Akane*
29. SENZA UN PERCHÈ
La stagione non finisce bene,
per pochissimo perdiamo su ogni fronte e anche se ci è mancato davvero
poco per vincere la Liga, non ci siamo riusciti e ovviamente in questi
casi, anche se ci sono attenuanti evidenti quali gli infortuni nei
periodi peggiori, non si guarda in faccia niente e nessuno.
Carlo viene scaricato, la
squadra ci rimane molto male, si schiera nettamente dalla sua parte,
fanno quel che possono ma ovviamente possono poco.
Il brutto è che al suo posto viene preso Benitez e sebbene l’unico convintissimo sia Perez, non c’è molto da fare. Lo prende.
Avrà modo di vedere quanto inadatto è all’ambiente madridista.
Chi sale sul trono deve essere
consapevole che non sono ammessi errori, Carlo ha fatto nel complesso
un anno eccellente, all’inizio ha fatto record di imbattibilità, però
poi nonostante le motivazioni, se non vinci nulla vieni mandato via.
Perché il Real DEVE vincere.
E Carlo aveva portato la Decima dopo dodici anni di assenza di Champions.
Non è facile essere
l’allenatore, perché devi capire la mentalità da ‘o la vittoria o la
morte’ e non è una cosa che riesce a molti. Non di capirla, ma di
sopportarla.
Benitez non ha questa mentalità, io non gliel’ho consigliato, ma lui era convinto, proprio convinto, e non c’è stato verso.
Vedremo come vanno le cose.
Comunque non essere più
nell’equipe dell’ufficio sportivo non mi dà più di tanto voce in
capitolo e guardo passivo il mercato insensato che fanno.
La questione calcio mi assorbe
parecchio, ma nonostante osservo tutto attento, continuo a rimanere
concentrato sui miei molti doveri.
Le vacanze in famiglia non mi
permettono molti sbocchi con Karim, anche se mi impegno per vederlo e
quando succede è molto felice.
Mi capita di adocchiarlo coi
suoi amici che cammina nelle parti peggiori dei posti che visita e non
ha bisogno di guardie del corpo, i suoi amici sono dei guardaspalle
eccezionali.
Nessuno osa avvicinarsi a lui.
Certo sono quasi tutti di colore e con una certa fisicità imponente, lo
scortano come se lui fosse il principe.
Rimango impressionato a guardarlo e quando riesco a stare un po’ con lui facendo i famosi salti mortali, glielo chiedo.
- Ma i tuoi amici ti venerano
o sbaglio? - Karim si mette a ridere mentre si spoglia velocemente
lasciando i vestiti in giro per la camera.
- Devi vederci quando siamo a
Lione, nel nostro vecchio quartiere… - Inarco un sopracciglio curioso e
così mentre continua a togliersi i vestiti, spiega. Io sono interessato
e vado più lentamente, così poi mi aiuta. - È il quartiere peggiore di
Lione, ma visto che è dove sono cresciuto non l’ho mai rinnegato, non
ho mai smesso di andarci solo per il successo, così come i miei amici
non li ho mai scaricati, li incontro sempre, ogni volta che posso.
Quando vado io là da loro non ho bisogno di essere scortato. Vado in
giro con loro in totale tranquillità nonostante in giro sia pieno di
gang e di criminali che mi guardano. - Immagino la scena, nonostante le
sue mani mi frugano e mi distraggono. - Nessuno osa avvicinarsi. -
Rimango impressionato ad ascoltare.
- Quindi non hai bisogno di
guardie del corpo grazie a loro… beh, del resto fanno un certo non so
che… - Rispondo ironico, Karim ride e si inginocchia davanti a me.
Da qui in poi non ci sono più chiacchiere.
Più avanti ci ripenso, Karim
non ha mai rinnegato le sue origini, in nessun caso. E le sue origini
lo ricompensano così. Si prendono cura di lui, gli guardano le spalle.
Il contro è che rischia di avere la loro fama, loro di certo non ne
hanno una gran bella… può finire che gli altri, i media, i pezzi grossi
magari anche del calcio, i tifosi, gente che ha il potere, poi magari
lo associa alla compagnia con cui gira e fa di tutta l’erba un fascio.
Potrebbe pagare uno scotto troppo pericoloso.
- Stai attento però. - Dico
quando lo rivedo al centro sportivo, tornati dalle vacanze. Sapendo che
tornava, mi son fatto trovare qua per salutarlo senza farmi vedere da
nessuno. So come fare, non ci sono grossi problemi in questo.
Il loro tour estivo è tutto
asiatico ed australiano e non avranno molto tempo in realtà, ma Perez
ha seguito il consiglio di qualche irragionevole dei suoi.
Karim mi guarda senza capire mentre si riveste dopo l’orgasmo che ci siamo velocemente scambiati.
- Per cosa? - Così mi rendo conto che ho parlato senza spiegare.
- Ripensavo al discorso dei
tuoi amici. - Si aggrotta, diventa molto difensivo quando si parla di
loro, l’ho notato altre volte. Credo che i suoi lo riempiano di
discorsi a proposito.
- Perché? -
- Perché loro ti sono fedeli e
farebbero di tutto per te, ma restano persone complicate. - Ovviamente
so essere diplomatico, ma ovviamente Karim capisce cosa intendo e si
corruga.
- Vuoi dire che sono
delinquenti e quindi rischio di essere passato per delinquente anche
io? - Sospiro calmo sistemandogli il colletto della maglietta.
- Non delinquente, ma complice
e spesso i complici hanno vita altrettanto dura. Tu sei in una certa
posizione e non sei uno che ama le brutte voci. Non vai bene sotto
pressione. So che non ti piacciono questi discorsi, ma non avevo capito
quanto tu e loro foste uniti. E nemmeno quanto divario ci sia fra voi.
Tu sei una brava persona, sei uscito dal ghetto, ora sei padre. Però
loro sono rimasti lì ed anche se ne sono usciti è solo per ingrandire i
loro affari. Non voglio dire che siano criminali, però la fama a volte
per la gente conta più della verità. - Karim scuote la testa
allontanandosi seccato, sembra arrabbiarsi.
- Che discorsi di merda! Chi
se ne importa dell’opinione pubblica? Io so chi sono, non mi hanno mai
fatto un torto! Sai quanti scaricano gli amici dopo che hanno successo
solo perché non sono più ‘così’? - Fa le virgolette nell’aria. - Però
io sono sempre Karim, quel Karim! Ho avuto successo, ma non rinnegherò
mai me stesso. - Sospiro, mi rifaccio avanti e gli metto una mano sulla
guancia dove c’è la barba morbida. È proprio imbronciato e cupo.
- Lo so ed è bellissimo, è
questo che ti rende diverso. La gente di norma chiude col proprio
passato, tu sei sempre lo stesso. Però può essere un’arma a doppio
taglio. Se loro fanno qualcosa e tu non puoi controllarli, tu ci puoi
andare di mezzo. - Alza le spalle allontanandosi ancora seccato.
- E cosa dovrei fare? Non sentirli più in caso combinino qualcosa? - Sì, proprio così. Ma se glielo dico guai.
Sorrido, mi faccio avanti indulgente e gli prendo il mento fra le dita.
- Niente, solo tieni gli occhi
aperti, non dare per scontato che siano a posto, che non possano
coinvolgerti in affari loschi. Stai attento. - Perché tanto è inutile,
non chiuderà mai.
È che guardarli insieme mi ha
fatto impressione, sembra il comandate di una banda di criminali. Io so
che non è così, però gli altri non lo sanno. Rischia davvero che le
apparenze lo rovinino. Spero non succeda. Se dovesse accadere non so se
riuscirei a raccogliere i pezzi, perché ho visto da poco quanto è
fragile. Troppo fragile. Potrei non avere certi poteri.
Spero che tutto vada bene.
Mi irrita molto non essere con
lui nel tour estivo, ed è peggio quando mi guardo tutto il materiale
dell’addetto che li segue. Foto, video e quant’altro viene passato sul
sito ed io me lo guardo tutto, nella mia testa so che c’è dell’altro ma
non posso chiamare il fotografo e dirgli di mandarmi in privato tutto.
Anche se vorrei, visto che quel che mette già di suo è parecchio
fastidioso.
E quando dico fastidioso non rende.
Karim ha avuto una sorta di
exploit nei rapporti dopo che gli ho detto di aprirsi e gli ho rotto
tanto, perciò ora è più nel giro. In particolare con Luka, Jese,
Marcelo sono quelli con cui parla e scherza di più. Poi con Cristiano
si trova sempre molto bene vuoi per una questione di allenamenti
insieme, vuoi per l’intesa sul campo, ma insomma, è così.
Poi aveva cominciato ad intendersela con James, infatti mi saliva l’embolo ogni volta.
Però poi James si è
infortunato, poi si è infortunato Karim e così non sono più stati
insieme. Non che esulti dei loro infortuni, ma diciamo che se devo
tirare fuori qualcosa di positivo, è questo.
Diciamo che ho lasciato le cose in un precario equilibrio.
E poi guardo il loro tour dall’altra parte del mondo rispetto a dove sono io a lavorare con la squadra B e… dannazione.
Karim e James riprendono da dove si erano interrotti verso gennaio.
Non dico che mi mangio le mani, ma fremo per essere là, eppure devo accontentarmi di chiamarlo.
- Allora vedo che te la passi bene! - Dico con un tono apparentemente tranquillo, ormai sono bravo a controllarmi.
Karim, beata ingenuità, ci casca alla grande.
- Beh, qua sono delle belle
giornate ed anche se viaggiamo tanto e giochiamo poco, ci divertiamo
comunque. - questo è bello, sono davvero felice che si diverta. Peccato
che si diverte con James.
- Vedo vedo… - Dico vago.
- Vedi? - Poi si ricorda del
sito del Real che mette sempre tutto il materiale in tempo quasi reale.
- Ah sul sito dici! Mettono foto? - Annuisco.
- E video. -
- Ah non ho visto, andrò a
guardare. - Così poi puoi torturarmi meglio, perché ti conosco. Prendi
sempre la foto più bella che ti riguarda e la pubblichi nei tuoi
profili e dannazione, questa volta la foto più bella è proprio quella
con James. Come osa?
Lì poi ha uno sguardo mentre
gli parla all’orecchio… ha un’aria che… da felino che si appresta a
divorarsi la sua preda, ma prima la vuole leccare.
E poi James. James si morde il dito. Cioè quando ti mordi le dita mentre uno ti parla all’orecchio è perché ti sta piacendo.
Non me la danno a bere.
Trattieniti Zizou, non chiedergli se se lo è già fatto. Stai calmo.
- Ti vedo particolarmente in
sincronia con Luka e James… - Infatti poi anche in pullman si sono
seduti insieme di nuovo come in panchina ed han fatto altre foto tutti
sorridenti.
- Oh sì, mi trovo sempre meglio con loro, mi mettono tantissimo a mio agio e mi fanno morire dal ridere. -
Ridere, certo.
Non so se ci è o ci fa, forse vuole testarmi.
Allora stai zitto. Stai. Zitto.
- Bene, sono contento, vedrai che bella stagione che farai. - Mi sto facendo violenza, quando faccio così dopo un po’ esplodo.
Non so per quanto terrò duro,
forse dovrei mollare un po’ e lasciarlo legare con James, sarebbe la
cosa migliore. Se ha una storia con uno più vicino a lui d’età, suo
compagno di squadra per di più, è sicuramente una cosa positiva per
lui. Noi abbiamo ruoli, situazioni, età tanto diverse.
- Lo spero. Tu come stai
invece? - chiede curioso. Alzo le spalle come se mi vedesse e mi
appoggio allo schienale della mia poltrona, davanti ai miei occhi il
computer aperto sulla sua foto con James che parlano a due centimetri
dal viso uno dell’altro. Penso che spaccherò questo schermo.
- Bene, tutto tranquillo. Il
centro è un tempio buddista in questi giorni, senza di voi. - Karim
ride e così ci mettiamo a parlare di varie cose. Alla fine chiudo la
foto e spero di non vederla più.
Che speranza.
Poco dopo sul profilo di Karim
compare la stessa. Mi pareva strano, doveva per forza metterla. C’erano
tante foto carine che poteva mettere, anche con Luka ad esempio. no,
lui va a mettere quella con James.
Indurisco la bocca in
un’espressione battagliera, se gli occhi uccidessero sarebbero già
tutti morti. Nel giro di due minuti divoro almeno tre persone con cui
interagisco e siccome non è più un atteggiamento da me, mi stanno tutti
alla larga.
Sospiro esasperato e vado a
cambiarmi, mi metto in tenuta da palestra e vado a fare qualche
macchinario per sfogare un po’ i nervi.
Se non mi dice la verità lo uccido.
Anzi, meglio. Se non smette di farselo e farmelo capire, lo uccido.
Il video dove i due sono
vicini a guardare una partita di non so che gioco va di continuo su
quella scena, la scena che ho bloccato e rimesso a ripetizione.
Conoscere la tecnologia non ha sempre i suoi privilegi.
Sono con tutti gli altri
compagni di squadra, guardano qualcosa di molto divertente che succede
davanti a loro e Karim e James, attaccati uno all’altro, si guardano e
ridono come se intorno ci fossero cuori e fiori d’arancio. Non l’ho MAI
visto così, Karim. MAI.
Lui è felice, è allegro, è
solare, interagisce tanto, scherza, gioca, si lascia coinvolgere. In
anni di Madrid ho sempre faticato un sacco a farlo sciogliere e
comunque non ci sono mai riuscito bene. Ora con James è qualcosa di
sconvolgente.
Ricordo anche i riti di abbraccio pre partita che avevano a gennaio, che mi innervosivano tanto.
Karim non abbraccia nessuno di
sua iniziativa, se lo cercano accetta la mano, il braccio, la pacca. Ma
con James era spesso lui a cercare l’abbraccio.
Ci penso e ripenso mentre fisso il video che hanno messo in rete i tecnici del Real e mi irrita sempre più.
Sono persi nel loro mondo…
eppure ero convinto che James sbavasse per Cristiano. Beh, forse non è
mai stato ricambiato in quel modo e così ora si distrae con qualcuno di
ben diverso da lui. Karim è più virile di Cristiano in quel senso,
senza dubbio, e James è molto tenero e femminile, perciò è naturale che
sia attratto da uno come Karim, il suo opposto.
Potrebbero anche essere una
bellissima coppia, molto più omogenea di me e lui, noi in certe cose ci
somigliamo troppo, non completiamo uno le mancanze dell’altro. Non
siamo così ben assortiti come lo sono loro.
E poi James fa un gran bene a Karim, è aperto, anche nelle partite che fa estive gioca benissimo.
Dovrei farmi da parte,
razionalmente so che sarebbe un bene per Karim. Loro sono la coppia
giusta e mi semplificherei molto la vita.
Però…
Gli occhi non si staccano
dall’espressione sorridente di Karim che sorride a James. Eppure quel
sorriso è mio, era mio prima che James arrivasse, era mio prima che
qualcuno lo scoprisse, era mio prima e lo è ora e deve continuare ad
esserlo.
Non è una questione di cosa è
meglio a rigor di logica, è una questione che io voglio che lui
continui ad essere mio, punto. Non c’è un perché. È così.