NOTE:
c’è una foto che ammirerete sotto, il pranzo avvenuto in chiusura della
stagione con tutta la società al completo. E, ovviamente, Cris e Riky
erano seduti vicini. Dalla foto si evince che stavano scrivendosi
fingendo indifferenza. Ma il mio occhio di falco ha captato tutto!
Eheh! Buona lettura demenziale! Baci Akane
SMS
Il pranzo conclusivo della stagione era nel suo pieno regime.
Come
ad ogni occasione importante, la società riuniva ogni singolo membro di
quella grande famiglia al solito ristorante di lusso. Un ristorante che
solitamente ne vedeva di cotte e di crude, dietro le quinte.
E
con dietro le quinte si intendevano le salette a parte che ogni
ristorante che si rispettasse aveva, salette dove gli ospiti potevano
aspettare gli amici sorseggiando un aperitivo e poi tornare per il
digestivo ed altre chiacchiere finali e, naturalmente, i bagni. Dei
grandi bagni super accessoriati e super puliti nonché super grandi.
Oltre
a quello c’era un ampio giardino per passeggiare e digerire fra una
pietanza e l’altra o fumarsi una sigaretta in pace.
Insomma,
il posto ideale per qualunque gruppo numeroso e pretenzioso.
Ed
il Real Madrid di pretese ne aveva molte, fra un elemento e l’altro.
Od
una coppia e l’altra.
Nel
tavolo degli extra comunitari -gli spagnoli tendevano a fare gruppo
fisso- c’erano Angel, Gonzalo, Fabio, Marcelo, Pepe e, ovviamente
vicini, Cristiano e Ricardo.
Per
riuscire a mettersi nello stesso tavolo e di fianco avevano faticato
perché in realtà c’era sempre chi faceva a gara a prendersi uno e
l’altro. Di solito Cris era conteso da Marcelo, Pepe e Fabio, quelli
che facevano più gruppo fisso con lui -Pepe e Fabio connazionali e
Marcelo il fratellino adottivo-, volevano sempre accaparrarselo perché
con lui ridevano un sacco.
E
poi Fabio sperava sempre di poter avere Cris un giorno…
Riky
invece era conteso dal resto della squadra perché fra l’altro Ricardo,
Raphael, Alvaro e Gonzalo non si sapeva chi lo corteggiava di più…
Quel
giorno, però, Cris non aveva avuto pietà e si era seduto per primo al
tavolo mettendo un cartello sul posto accanto. Se l’era preparato il
giorno prima e non si era per niente vergognato d’averlo messo lì…
‘Riservato’.
A
tutti quelli che lo puntavano e chiedevano per chi, lui rispondeva ‘il
mio amico immaginario’!
Alla
fine Ricardo si era materializzato e nessuno aveva detto niente,
avrebbero potuto arrivarci anche da soli…
Una
volta seduti e cominciato con gli antipasti, la conversazione con gli
altri del tavolo si avviò per bene e il primo a scrivere il messaggio a
Cris fu Riky. Lo fece con un’espressione naturale come se stesse
scrivendo alla moglie e non al compagno che aveva accanto…
‘Grazie
amore!’
Tenero
e dolce come solo lui sapeva essere. Anzi. Come tutti si aspettavano
lui fosse!
Cristiano
non aveva esitato a rispondere subito con nonchalance, come se anche
lui rispondesse ad Irina e non a quello che aveva vicino. Sempre
fingendo la più totale indifferenza.
Come
se già tutto il mondo non sapesse.
Bè…
c’erano i soliti fotografi rompiscatole ed un sacco di gente indiscreta
che non doveva sapere come i dirigenti, gli amministratori e i
servienti!
‘Potevo
uccidere se non mi facevano stare vicino a te!’
In
pieno bimbo style!
Riky
soffocò a stento un sorrisetto e rispose a sua volta beato e sereno.
‘
Sì però ora stacca il piede dal mio!’
Da
sopra il tavolo apparivano le persone più equilibrate del mondo che
conversavano allegramente con gli altri, ma sotto al tavolo il bordello
che c’era… fra Pepe e Marcelo che si facevano fra di loro coi piedi,
Fabio che cercava di allungarsi più che poteva per raggiungere quelli
di Cris e lui che lo evitava come la peste per stare in mezzo a quelli
di Riky e lui che…
‘Ben
se quell’altro li toglie dai tuoi!’
Ecco
appunto… Gonzalo, seduto vicino a Riky e da sempre con un forte debole
per il brasiliano, stava puntando i suoi piedi con un discreto
successo, dal momento che non poteva fare scenate per scrollarselo di
dosso.
‘E
come faccio, gli pesto il piede?’
‘Certo!’
‘Ma
non posso, è mio amico!’
‘E’
uno stronzo che ci prova con te!’
‘Ed
io che devo sopportare la corte spietata che ti fa Fabio?’
‘Come
fai a saperlo?’ Cris faticò a non guardarlo sorpreso e a mantenersi
indifferente ma ci riuscì continuando a parlare con gli altri come
niente. Riky comunque in quello era più bravo…
‘Non
sono cieco! È sempre lì che prova a sostituirsi a me!’
C’erano
anche molte foto a testimoniarlo in effetti. Di Fabio che riusciva ad
accaparrarsi la vicinanza di Cris che, vanitoso, egocentrico e
narcisista com’era ci godeva nel farsi corteggiare. E poi era suo
amico, no?
Cris
si soffocò con l’acqua. Aveva sempre pensato che Riky non l’avesse mai
notato, di solito non ci faceva caso!
‘Ma
amore, sei geloso?’
‘No
se tu non lo sei di Gonzalo che ci prova con me!’
‘A
proposito, se non ti toglie la mano dal ginocchio giuro che la
inforchetto e poi me la mangio al posto del risotto!’
Sempre
sorridendo amabilmente con gli altri. Riky fece orecchie da mercante di
proposito per dargli una lezione.
‘Ma
come faccio se sono occupato a scrivere con te?’
Cris
questa volta gli lanciò uno sguardo di fuoco che spostò all’ultimo su
Gonzalo il quale, comunque, non lo cagava nemmeno di striscio troppo
occupato ad attirare l’attenzione di Riky per dirgli qualcosa…
Questi
pure gli rispose mentre leggeva il messaggio di risposta con
naturalezza.
‘Ti
faccio vedere io come si toglie una mano da un ginocchio!’ Quando lo
vide alzarsi gli venne un colpo, pensava davvero gli desse un pugno ma
poi lo stupì annunciando che andava al bagno.
Ricardo
ci rimase male aspettandosi qualcosa di meglio ma poi capì perché
l’aveva detto.
All’istante,
come se non aspettasse altro, Fabio si alzò per seguirlo. Fu allora che
Ricardo capì e si alzò prima di Fabio raggiungendolo a velocità di
record che stupì tutti.
Fabio
tornò a sedersi sapendo che non aveva senso andare con Cris se c’era
già anche Riky…
Quando
furono in bagno i due si guardarono sfidandosi con sguardi sottili e
provocanti per un po’, poi Cris chiuse a chiave l’enorme, spazioso e
pulitissimo bagno di lusso e facendo sempre finta di niente, come prima
al tavolo, raggiunse gli appositi urinatoi per fare i propri bisogni.
Riky,
appoggiato ad uno dei lavandini, se ne stupì e ci rimase male e con
spontaneità disse perplesso:
-
Che fai? - Domanda epica…
Cristiano
con faccia tosta famosa e assodata, ora che erano soli e beati non si
sprecò e fece il solito attore consumato.
Quindi
rispose con ironia:
-
Piscio? - Solito linguaggio poco da principe. Del resto era Ricardo,
quello…
Ricardo
arrossì.
-
Lo vedo, ma pensavo fosse un invito per… - Si fermò rendendosi conto
che gli stava praticamente chiedendo di fare ‘altro’. Non l’aveva mai
fatto, non così esplicitamente ed a freddo… solitamente Cris lo
scaldava a tal punto che poi quasi lo implorava indecentemente, ma
quando era in sé non era mai arrivato a chiederglielo.
Il
portoghese si girò e lo guardò con occhi brillanti e sguardo intenso
che diceva tante di quelle cose che fece arrossire di nuovo Ricardo,
più di quanto non fosse già avvampato.
-
Erano secoli che non arrossivi così con me! - Commentò infatti
spontaneo il sadico facendolo diventare ancora più rosso mentre si
aggrappava ormai convulsamente al lavandino. Alla disperata ricerca di
qualcosa che per cambiare argomento, sparò la prima cosa che gli venne
in mente.
-
Se tu la smetti di farti corteggiare da Fabio facendogli credere che
abbia speranze, io metto a posto Gonzalo! - Cristiano si scrollò dopo
aver finito, alzò lo sguardo e cercò di immaginare Ricardo ‘sistemare’
Gonzalo, poi voltandosi mentre si tirava su la zip del completo
elegante che indossava, disse:
-
Io e te abbiamo concezioni diverse di ‘sistemare’ qualcuno! -
Ricardo
dovette convenire con lui.
-
Questo è vero. Specie se tu consideri il ‘sistemare’ in senso negativo
ed io positivo! -
Cris
si avvicinò col suo solito passo sicuro fino ad arrivargli davanti, poi
sorridendo nel modo di chi la sapeva lunga, invece di lavarsi le mani
nel lavandino accanto od in uno degli altri mille posti lungo la parete
con gli specchi, usò proprio quello su cui era appoggiato il suo
ragazzo.
Infilò
infatti le braccia fra i suoi fianchi e appoggiandosi completamente a
lui, divaricando le gambe in modo da incastrarsi, mise il mento sulla
spalla per guardare dietro di lui e specchiandosi in quella che
considerava una posa splendida, aprì il rubinetto e con tranquillità si
lavò le mani:
-
Ed ora che combini? - Chiese Ricardo con evidente retorica.
-
E’ la serata delle domande stupide? - Disse senza il minimo timore di
offenderlo. Del resto ormai stavano insieme da due anni. Bè,
quell’estate lo sarebbero stati.
Ricardo
non rispose ma non perché era offeso, bensì perché sentiva qualcosa di
poco equivoco premergli sul bacino.
Era
ancora appoggiato al lavandino e si teneva allo stesso sforzandosi di
ignorare Cris. Sforzandosi, appunto.
-
Forse è la serata delle conversazioni stupide… - Commentò comunque
riferendosi alla conversazione per messaggio che avevano avuto prima
rimanendo seduti vicini e fingendo di scriversi con chissà chi!
Cris
ridacchiò oltre la sua spalla e chiudendo il rubinetto sgocciolò le
mani pensando bene di asciugarsele… sotto la camicia di Ricardo!
Questi
quando lo sentì che gliela tirava fuori dai pantaloni fece per gridare
ma soffocò con ottimi riflessi la propria bocca contro il suo collo.
Mordendoglielo.
L’acqua
era fredda e l’impatto fu shockante nonostante il caldo.
Ricardo
soffocò per non farsi sentire di là. Attaccato a quello dei maschi,
c’era il bagno delle femmine, infatti, ed anche se non ce n’era una,
potevano sempre esserci le solite maledette orecchie indiscrete di cui
lui aveva una dannata paura. Era Ricardo che insisteva sempre per stare
attenti a non sembrare troppo una coppia. Con scarsi risultati, infatti!
A
Cris comunque piacque avere i suoi denti sul collo e continuò ad
asciugarsi le mani sulla sua schiena calda e liscia. Sarebbe stato ore
a carezzargliela, sempre.
-
La smetti che poi si bagna la camicia? - Mormorò sulla sua pelle, Cris
rabbrividì ma rispose con un sorriso sadico:
-
Troppo tardi… - Ricardo soffocò un altro gridolino insultandosi
mentalmente perché lui stesso si sentiva fortemente checca in quel
momento, però fu presto dimenticato dalla lingua di Cris che si
abbatteva sul suo orecchio delineandolo come dovesse sussurrargli un
segreto che avrebbe dovuto sentire solo lui.
Il
brasiliano trattenne il fiato in difficoltà. Voleva sospirare ma si
ostinava ad obbligarsi a trattenere qualunque verso ed ormai Cris lo
imprigionava lì. Non che gli dispiacesse. Così come non gli dispiaceva
il suo bacino contro il proprio da cui percepiva chiaramente un certo
rigonfiamento poco sospetto…
Quando
la lingua sfuggì dall’orecchio per scivolare giù sul collo, Riky piegò
la testa dall’altra parte allungando lo spazio a sua disposizione,
socchiuse occhi e bocca sospendendo anche il fiato oltre che la voce e
si prese ai suoi fianchi piuttosto che al lavandino.
Cris
delineò quella linea del collo che adorava in modo particolare
mordicchiando la base che si sentiva di più, poi con le mani si portò
sul davanti, sempre sotto la camicia, e cominciò a slacciargli i
bottoni partendo dal basso. Quando fu del tutto aperta anche Riky gli
aveva tirato fuori la sua per potersi infilare meglio sotto i pantaloni
ed ai boxer soliti che sembravano una seconda pelle da tanto che erano
attillati e fini.
Le
sue dita raggiunsero i glutei stringendoli con passione e desiderio
crescente quando l’altro arrivò ai suoi capezzoli occupandosi di
tormentarglieli e stuzzicarglieli a dovere.
E
le labbra si decisero ad incontrarsi ed unirsi mescolando i loro sapori
insieme alle lingue che si intrecciarono inesorabilmente, come
dovessero darsi ossigeno o registrare un film porno.
Mentre
lì sopra erano occupati ad esplorare ogni singolo centimetro di bocche
e lingue, le mani erano impegnate in attività simili. Ovvero
esploravano a loro volta con molta dovizia altre zone dei rispettivi
corpi perché mentre uno si stava insinuando fra le sue natiche, l’altro
si stava occupando del suo inguine.
I
pantaloni slacciati e la mano dentro ai boxer un po’ più comodi e i
sospiri contro la bocca.
Sospiri
che Cris liberò quando decise di inginocchiarsi a terra ai suoi piedi
per continuare con la propria ciò che le mani avevano ampiamente
cominciato a stimolare.
Il
resto lo fece la sua lingua esperta e le sue labbra che Ricardo amava
definire ‘vergognosamente esperte’. Del resto di pratica in vita sua ne
aveva fatta fin troppa!
Quando
le mani di Riky accompagnarono la sua testa finendo quasi per
spettinare i suoi capelli sempre perfetti, capì quanto ‘vergognosamente
esperto’ fosse anche quella volta e si compiacque aumentando il ritmo
vertiginosamente, fin quasi ad arrivare al culmine e alla soddisfazione
come spesso era accaduto in quel bagno che ne aveva viste tante e da
parte di molti!
Solo
quando si staccò e Riky smise di martoriarsi la bocca a suon di morsi
auto inflitti -la solita fobia di essere sentito mentre gridava come un
ossesso-, non riuscì a trattenere uno strozzato: - E bè? - che fece
ridere Cris che ebbe la cattiva idea di farlo premendo il volto fra le
sue cosce. Ricardo alzò il braccio e si soffocò per non gridare ed il
compagno decise di accontentarlo in qualche altro modo. Dopotutto se lo
meritava perché era vero che la tirava lunga con Fabio di proposito
solo per farlo ingelosire, sapeva quanto ci stava male in realtà nel
trattenersi dal gridargli istericamente di lasciare in pace il suo e
solo suo ragazzo!
Si
rialzò e senza farsi un solo minimo problema per il luogo in cui erano
-e quando mai se ne erano fatti?- si abbassò i propri pantaloni insieme
ai boxer il minimo necessario per fargli capire il messaggio fin troppo
esplicito. Ricardo lo fissò con occhi sgranati non riuscendo a crederci
che volesse quello nello specifico proprio lì ed in quel modo e come se
non fosse già chiaro, Cris calcò la mano sull’indecenza e sulla
volgarità che spesso prediligeva alla dolcezza piegandosi a novanta sul
lavandino, succhiandosi il labbro e chiedendolo pure a voce:
-
Dai, tesoro… non le vuoi le mie scuse per farti ingelosire tanto con
Fabio? Devo andare a chiedere a lui se gli va di scoparmi? Lo sai che
lo farebbe subito seduta stante… - A questo Ricardo si accese e si
infiammò. Anche troppo. E trasformandosi in un brutale qualcuno che non
era, si piegò su di lui per dietro e gli porse la mano sulle labbra, il
ragazzo la leccò capendo che l’avrebbe accontentato e aggiungendo la
propria saliva alla sua, cominciò a lubrificare entrambi… non che
avessero particolare bisogno, con la voglia che avevano ora… però le
dita di Riky entrarono con una facilità disarmante, in Cris che, non
potendo proprio resistere, tornò a chiederlo fra gemiti poco eleganti
ma parecchio erotici:
-
Scopami, Riky, ti prego! -
Non
dovette chiederglielo di nuovo. Capì subito cosa succedeva al compagno
quando lo stuzzicava al punto da farlo parlare in quel modo… capì
perché lo faceva e capì quanto bello fosse essere attivi in quel modo,
anche se tendeva ad esserlo raramente.
A
quel punto Ricardo l’accontentò e senza dire niente, prendendolo per i
fianchi, lo penetrò mettendoci comunque la sua eterna delicatezza. Cris
avrebbe anche apprezzato più brutalità, eccitato com’era, ma gli
piacque anche così perché quello era il suo Riky e lo stava prendendo
da dietro come gli piaceva tanto a lui…
Ben
presto le spinte si fecero più profonde e veloci, il ritmo crebbe
d’intensità fino a che le voci di entrambi si unirono fra gemiti sempre
più forti e sentiti. Sentiti anche nell’altro bagno occupato da due
impiccioni che non avevano potuto evitare di spiarli appiccicando
l’orecchio allo specchio!
I
colpi anche più rumorosi mandarono in tilt Ricardo che non riuscì a
riprendersi e a ragionare, quindi andò con maggior forza e quasi
violenza, ad un certo punto.
Quasi.
Non
sarebbe mai potuto esserlo nemmeno volendo, ma a Cris bastò per venire
auto stimolandosi allo stesso ritmo delle sue spinte.
Vennero
insieme senza remore e contenimenti di alcun genere… liberandosi con
sollievo, fondendo anche le loro voci ed i respiri alterati oltre che i
corpi già perfettamente sincroni anche nel piacere.
Ricardo
crollò su Cristiano piegandosi su di lui, adagiato sulla sua schiena ed
entrambi ringraziarono quel lavandino che li reggeva. Ascoltarono i
respiri ed i battiti andare all’unisono sempre meno agitati per poi
calmarsi molto piano insieme ai sensi che tornavano, cessando una
tempesta spaventosa.
-
Sei sempre il solito… - Mormorò Riky all’orecchio di Cris, sfinito. La
camicia la indossava ancora ma era tutta aperta e la schiena era
bagnata ed i pantaloni erano scesi a metà coscia con i boxer. Cris non
era messo meglio, però lui la camicia e la cravatta le aveva ancora
allacciate ed intatte mentre aveva al ginocchio pantaloni e boxer. E
rimanevano piegati l’uno sull’altro sopra al lavandino.
-
Fiero di esserlo! - commentò infatti tutto orgoglioso, specie nel
sentire le sue braccia che lo cingevano alla vita e il viso che si
coccolava contro l’incavo della sua spalla.
-
Ora però smettila di farti toccare la gamba da Gonzalo o lo uccido! -
Aggiunse lugubre e convinto alla fine. Al che Riky non poté che
controbattere così…
- E
tu smettila di alimentare il fuoco di Fabio! - Tale lo considerava…
solo una mera cotta passeggera, una fiammella a senso unico.
Cosa
che effettivamente era.
Cris
si limitava a godere nello stuzzicare Riky che a sua volta gliela
faceva vedere con Gonzalo, altra fiammella bruciante per Riky!
Alla
fine rimasero un po’ in silenzio ad aspettare di vedere se dovessero
ricominciare e quando appurarono che era il caso di darci un taglio, fu
Riky a sancire la tregua cercando le labbra di Cris, lo fece girandogli
il volto verso il proprio e avutolo tutto per sé lo prese con la sua
dolcezza che nessuno mai avrebbe potuto tirare fuori in quel modo, non
per Cris che era totalmente perso per lui.
Quando
uscirono tornarono a fingere che niente fosse successo e che avessero
solo trovato fila in bagno, sembravano ristabiliti e perfetti. Solo
quando Riky si chinò in avanti Gonzalo -e chi?- notò che la schiena del
brasiliano era un po’ bagnata…
-
Che hai lì? -
-
Che ho? - Chiese Ricardo sperando di essere convincentemente ingenuo.
-
Mah… sembri bagnato… - Marcelo si soffocò con l’acqua e quando Gonzalo
gli toccò la camicia bagnata per capire cosa fosse, Ricardo divenne una
corda di violino mentre gli arrivava un messaggio proprio in
quell’istante a trarlo in salvo dal non rispondere e far cadere tutto.
‘Gli
cavo il cuore con un cucchiaio!’
Cris
ovviamente.
Ricardo
fu bravo a tornare a fingere indifferenza e come se rispondesse alla
moglie, scrisse senza far capire che invece parlava ancora con il
ragazzo accanto:
‘Ti
porterò le arance in prigione!’
Cris
non si perse d’animo…
‘Preferisco
le banane!’
Riky
ci avrebbe potuto giurare.
Il
messaggio successivo arrivò ad entrambi…
‘Che
diavolo vi scrivete da tutta la sera!?’
Il
solito impiccione che doveva sapere sempre tutto… Riky e Cris non
poterono questa volta trattenere un risolino perfettamente sincrono ed
identico, anche se poi quello di Cris fu più tendente al maniaco di
quello di Riky…
Il
resto del pranzo lo passarono loro tre a messaggiarsi -con Marcelo che
faceva leggere tutti i messaggi a Pepe- insieme. Come fossero degli
idioti. Che poi erano.
Bè,
magari Riky meno di loro…
FINE