NOTE: c’è una foto che ammirerete sotto, il pranzo avvenuto in chiusura della stagione con tutta la società al completo. E, ovviamente, Cris e Riky erano seduti vicini. Dalla foto si evince che stavano scrivendosi fingendo indifferenza. Ma il mio occhio di falco ha captato tutto! Eheh! Buona lettura demenziale! Baci Akane

SMS

criska

/ Dance again - Jennifer Lopez ft Pittbull /

Il pranzo conclusivo della stagione era nel suo pieno regime.

Come ad ogni occasione importante, la società riuniva ogni singolo membro di quella grande famiglia al solito ristorante di lusso. Un ristorante che solitamente ne vedeva di cotte e di crude, dietro le quinte.
E con dietro le quinte si intendevano le salette a parte che ogni ristorante che si rispettasse aveva, salette dove gli ospiti potevano aspettare gli amici sorseggiando un aperitivo e poi tornare per il digestivo ed altre chiacchiere finali e, naturalmente, i bagni. Dei grandi bagni super accessoriati e super puliti nonché super grandi.
Oltre a quello c’era un ampio giardino per passeggiare e digerire fra una pietanza e l’altra o fumarsi una sigaretta in pace.
Insomma, il posto ideale per qualunque gruppo numeroso e pretenzioso.
Ed il Real Madrid di pretese ne aveva molte, fra un elemento e l’altro.
Od una coppia e l’altra.
Nel tavolo degli extra comunitari -gli spagnoli tendevano a fare gruppo fisso- c’erano Angel, Gonzalo, Fabio, Marcelo, Pepe e, ovviamente vicini, Cristiano e Ricardo.
Per riuscire a mettersi nello stesso tavolo e di fianco avevano faticato perché in realtà c’era sempre chi faceva a gara a prendersi uno e l’altro. Di solito Cris era conteso da Marcelo, Pepe e Fabio, quelli che facevano più gruppo fisso con lui -Pepe e Fabio connazionali e Marcelo il fratellino adottivo-, volevano sempre accaparrarselo perché con lui ridevano un sacco.
E poi Fabio sperava sempre di poter avere Cris un giorno…
Riky invece era conteso dal resto della squadra perché fra l’altro Ricardo, Raphael, Alvaro e Gonzalo non si sapeva chi lo corteggiava di più…
Quel giorno, però, Cris non aveva avuto pietà e si era seduto per primo al tavolo mettendo un cartello sul posto accanto. Se l’era preparato il giorno prima e non si era per niente vergognato d’averlo messo lì…
‘Riservato’.
A tutti quelli che lo puntavano e chiedevano per chi, lui rispondeva ‘il mio amico immaginario’!
Alla fine Ricardo si era materializzato e nessuno aveva detto niente, avrebbero potuto arrivarci anche da soli…
Una volta seduti e cominciato con gli antipasti, la conversazione con gli altri del tavolo si avviò per bene e il primo a scrivere il messaggio a Cris fu Riky. Lo fece con un’espressione naturale come se stesse scrivendo alla moglie e non al compagno che aveva accanto…
‘Grazie amore!’
Tenero e dolce come solo lui sapeva essere. Anzi. Come tutti si aspettavano lui fosse!
Cristiano non aveva esitato a rispondere subito con nonchalance, come se anche lui rispondesse ad Irina e non a quello che aveva vicino. Sempre fingendo la più totale indifferenza.
Come se già tutto il mondo non sapesse.
Bè… c’erano i soliti fotografi rompiscatole ed un sacco di gente indiscreta che non doveva sapere come i dirigenti, gli amministratori e i servienti!
‘Potevo uccidere se non mi facevano stare vicino a te!’
In pieno bimbo style!
Riky soffocò a stento un sorrisetto e rispose a sua volta beato e sereno.
‘ Sì però ora stacca il piede dal mio!’
Da sopra il tavolo apparivano le persone più equilibrate del mondo che conversavano allegramente con gli altri, ma sotto al tavolo il bordello che c’era… fra Pepe e Marcelo che si facevano fra di loro coi piedi, Fabio che cercava di allungarsi più che poteva per raggiungere quelli di Cris e lui che lo evitava come la peste per stare in mezzo a quelli di Riky e lui che…
‘Ben se quell’altro li toglie dai tuoi!’
Ecco appunto… Gonzalo, seduto vicino a Riky e da sempre con un forte debole per il brasiliano, stava puntando i suoi piedi con un discreto successo, dal momento che non poteva fare scenate per scrollarselo di dosso.
‘E come faccio, gli pesto il piede?’
‘Certo!’
‘Ma non posso, è mio amico!’
‘E’ uno stronzo che ci prova con te!’
‘Ed io che devo sopportare la corte spietata che ti fa Fabio?’
‘Come fai a saperlo?’ Cris faticò a non guardarlo sorpreso e a mantenersi indifferente ma ci riuscì continuando a parlare con gli altri come niente. Riky comunque in quello era più bravo…
‘Non sono cieco! È sempre lì che prova a sostituirsi a me!’
C’erano anche molte foto a testimoniarlo in effetti. Di Fabio che riusciva ad accaparrarsi la vicinanza di Cris che, vanitoso, egocentrico e narcisista com’era ci godeva nel farsi corteggiare. E poi era suo amico, no?
Cris si soffocò con l’acqua. Aveva sempre pensato che Riky non l’avesse mai notato, di solito non ci faceva caso!
‘Ma amore, sei geloso?’
‘No se tu non lo sei di Gonzalo che ci prova con me!’
‘A proposito, se non ti toglie la mano dal ginocchio giuro che la inforchetto e poi me la mangio al posto del risotto!’
Sempre sorridendo amabilmente con gli altri. Riky fece orecchie da mercante di proposito per dargli una lezione.
‘Ma come faccio se sono occupato a scrivere con te?’
Cris questa volta gli lanciò uno sguardo di fuoco che spostò all’ultimo su Gonzalo il quale, comunque, non lo cagava nemmeno di striscio troppo occupato ad attirare l’attenzione di Riky per dirgli qualcosa…
Questi pure gli rispose mentre leggeva il messaggio di risposta con naturalezza.
‘Ti faccio vedere io come si toglie una mano da un ginocchio!’ Quando lo vide alzarsi gli venne un colpo, pensava davvero gli desse un pugno ma poi lo stupì annunciando che andava al bagno.
Ricardo ci rimase male aspettandosi qualcosa di meglio ma poi capì perché l’aveva detto.
All’istante, come se non aspettasse altro, Fabio si alzò per seguirlo. Fu allora che Ricardo capì e si alzò prima di Fabio raggiungendolo a velocità di record che stupì tutti.
Fabio tornò a sedersi sapendo che non aveva senso andare con Cris se c’era già anche Riky…
Quando furono in bagno i due si guardarono sfidandosi con sguardi sottili e provocanti per un po’, poi Cris chiuse a chiave l’enorme, spazioso e pulitissimo bagno di lusso e facendo sempre finta di niente, come prima al tavolo, raggiunse gli appositi urinatoi per fare i propri bisogni.
Riky, appoggiato ad uno dei lavandini, se ne stupì e ci rimase male e con spontaneità disse perplesso:
- Che fai? - Domanda epica…
Cristiano con faccia tosta famosa e assodata, ora che erano soli e beati non si sprecò e fece il solito attore consumato.
Quindi rispose con ironia:
- Piscio? - Solito linguaggio poco da principe. Del resto era Ricardo, quello…
Ricardo arrossì.
- Lo vedo, ma pensavo fosse un invito per… - Si fermò rendendosi conto che gli stava praticamente chiedendo di fare ‘altro’. Non l’aveva mai fatto, non così esplicitamente ed a freddo… solitamente Cris lo scaldava a tal punto che poi quasi lo implorava indecentemente, ma quando era in sé non era mai arrivato a chiederglielo.
Il portoghese si girò e lo guardò con occhi brillanti e sguardo intenso che diceva tante di quelle cose che fece arrossire di nuovo Ricardo, più di quanto non fosse già avvampato.
- Erano secoli che non arrossivi così con me! - Commentò infatti spontaneo il sadico facendolo diventare ancora più rosso mentre si aggrappava ormai convulsamente al lavandino. Alla disperata ricerca di qualcosa che per cambiare argomento, sparò la prima cosa che gli venne in mente.
- Se tu la smetti di farti corteggiare da Fabio facendogli credere che abbia speranze, io metto a posto Gonzalo! - Cristiano si scrollò dopo aver finito, alzò lo sguardo e cercò di immaginare Ricardo ‘sistemare’ Gonzalo, poi voltandosi mentre si tirava su la zip del completo elegante che indossava, disse:
- Io e te abbiamo concezioni diverse di ‘sistemare’ qualcuno! -
Ricardo dovette convenire con lui.
- Questo è vero. Specie se tu consideri il ‘sistemare’ in senso negativo ed io positivo! -
Cris si avvicinò col suo solito passo sicuro fino ad arrivargli davanti, poi sorridendo nel modo di chi la sapeva lunga, invece di lavarsi le mani nel lavandino accanto od in uno degli altri mille posti lungo la parete con gli specchi, usò proprio quello su cui era appoggiato il suo ragazzo.
Infilò infatti le braccia fra i suoi fianchi e appoggiandosi completamente a lui, divaricando le gambe in modo da incastrarsi, mise il mento sulla spalla per guardare dietro di lui e specchiandosi in quella che considerava una posa splendida, aprì il rubinetto e con tranquillità si lavò le mani:
- Ed ora che combini? - Chiese Ricardo con evidente retorica.
- E’ la serata delle domande stupide? - Disse senza il minimo timore di offenderlo. Del resto ormai stavano insieme da due anni. Bè, quell’estate lo sarebbero stati.
Ricardo non rispose ma non perché era offeso, bensì perché sentiva qualcosa di poco equivoco premergli sul bacino.
Era ancora appoggiato al lavandino e si teneva allo stesso sforzandosi di ignorare Cris. Sforzandosi, appunto.
- Forse è la serata delle conversazioni stupide… - Commentò comunque riferendosi alla conversazione per messaggio che avevano avuto prima rimanendo seduti vicini e fingendo di scriversi con chissà chi!
Cris ridacchiò oltre la sua spalla e chiudendo il rubinetto sgocciolò le mani pensando bene di asciugarsele… sotto la camicia di Ricardo!
Questi quando lo sentì che gliela tirava fuori dai pantaloni fece per gridare ma soffocò con ottimi riflessi la propria bocca contro il suo collo. Mordendoglielo.
L’acqua era fredda e l’impatto fu shockante nonostante il caldo.
Ricardo soffocò per non farsi sentire di là. Attaccato a quello dei maschi, c’era il bagno delle femmine, infatti, ed anche se non ce n’era una, potevano sempre esserci le solite maledette orecchie indiscrete di cui lui aveva una dannata paura. Era Ricardo che insisteva sempre per stare attenti a non sembrare troppo una coppia. Con scarsi risultati, infatti!
A Cris comunque piacque avere i suoi denti sul collo e continuò ad asciugarsi le mani sulla sua schiena calda e liscia. Sarebbe stato ore a carezzargliela, sempre.
- La smetti che poi si bagna la camicia? - Mormorò sulla sua pelle, Cris rabbrividì ma rispose con un sorriso sadico:
- Troppo tardi… - Ricardo soffocò un altro gridolino insultandosi mentalmente perché lui stesso si sentiva fortemente checca in quel momento, però fu presto dimenticato dalla lingua di Cris che si abbatteva sul suo orecchio delineandolo come dovesse sussurrargli un segreto che avrebbe dovuto sentire solo lui.
Il brasiliano trattenne il fiato in difficoltà. Voleva sospirare ma si ostinava ad obbligarsi a trattenere qualunque verso ed ormai Cris lo imprigionava lì. Non che gli dispiacesse. Così come non gli dispiaceva il suo bacino contro il proprio da cui percepiva chiaramente un certo rigonfiamento poco sospetto…
Quando la lingua sfuggì dall’orecchio per scivolare giù sul collo, Riky piegò la testa dall’altra parte allungando lo spazio a sua disposizione, socchiuse occhi e bocca sospendendo anche il fiato oltre che la voce e si prese ai suoi fianchi piuttosto che al lavandino.
Cris delineò quella linea del collo che adorava in modo particolare mordicchiando la base che si sentiva di più, poi con le mani si portò sul davanti, sempre sotto la camicia, e cominciò a slacciargli i bottoni partendo dal basso. Quando fu del tutto aperta anche Riky gli aveva tirato fuori la sua per potersi infilare meglio sotto i pantaloni ed ai boxer soliti che sembravano una seconda pelle da tanto che erano attillati e fini.
Le sue dita raggiunsero i glutei stringendoli con passione e desiderio crescente quando l’altro arrivò ai suoi capezzoli occupandosi di tormentarglieli e stuzzicarglieli a dovere.
E le labbra si decisero ad incontrarsi ed unirsi mescolando i loro sapori insieme alle lingue che si intrecciarono inesorabilmente, come dovessero darsi ossigeno o registrare un film porno.
Mentre lì sopra erano occupati ad esplorare ogni singolo centimetro di bocche e lingue, le mani erano impegnate in attività simili. Ovvero esploravano a loro volta con molta dovizia altre zone dei rispettivi corpi perché mentre uno si stava insinuando fra le sue natiche, l’altro si stava occupando del suo inguine.
I pantaloni slacciati e la mano dentro ai boxer un po’ più comodi e i sospiri contro la bocca.
Sospiri che Cris liberò quando decise di inginocchiarsi a terra ai suoi piedi per continuare con la propria ciò che le mani avevano ampiamente cominciato a stimolare.
Il resto lo fece la sua lingua esperta e le sue labbra che Ricardo amava definire ‘vergognosamente esperte’. Del resto di pratica in vita sua ne aveva fatta fin troppa!
Quando le mani di Riky accompagnarono la sua testa finendo quasi per spettinare i suoi capelli sempre perfetti, capì quanto ‘vergognosamente esperto’ fosse anche quella volta e si compiacque aumentando il ritmo vertiginosamente, fin quasi ad arrivare al culmine e alla soddisfazione come spesso era accaduto in quel bagno che ne aveva viste tante e da parte di molti!
Solo quando si staccò e Riky smise di martoriarsi la bocca a suon di morsi auto inflitti -la solita fobia di essere sentito mentre gridava come un ossesso-, non riuscì a trattenere uno strozzato: - E bè? - che fece ridere Cris che ebbe la cattiva idea di farlo premendo il volto fra le sue cosce. Ricardo alzò il braccio e si soffocò per non gridare ed il compagno decise di accontentarlo in qualche altro modo. Dopotutto se lo meritava perché era vero che la tirava lunga con Fabio di proposito solo per farlo ingelosire, sapeva quanto ci stava male in realtà nel trattenersi dal gridargli istericamente di lasciare in pace il suo e solo suo ragazzo!
Si rialzò e senza farsi un solo minimo problema per il luogo in cui erano -e quando mai se ne erano fatti?- si abbassò i propri pantaloni insieme ai boxer il minimo necessario per fargli capire il messaggio fin troppo esplicito. Ricardo lo fissò con occhi sgranati non riuscendo a crederci che volesse quello nello specifico proprio lì ed in quel modo e come se non fosse già chiaro, Cris calcò la mano sull’indecenza e sulla volgarità che spesso prediligeva alla dolcezza piegandosi a novanta sul lavandino, succhiandosi il labbro e chiedendolo pure a voce:
- Dai, tesoro… non le vuoi le mie scuse per farti ingelosire tanto con Fabio? Devo andare a chiedere a lui se gli va di scoparmi? Lo sai che lo farebbe subito seduta stante… - A questo Ricardo si accese e si infiammò. Anche troppo. E trasformandosi in un brutale qualcuno che non era, si piegò su di lui per dietro e gli porse la mano sulle labbra, il ragazzo la leccò capendo che l’avrebbe accontentato e aggiungendo la propria saliva alla sua, cominciò a lubrificare entrambi… non che avessero particolare bisogno, con la voglia che avevano ora… però le dita di Riky entrarono con una facilità disarmante, in Cris che, non potendo proprio resistere, tornò a chiederlo fra gemiti poco eleganti ma parecchio erotici:
- Scopami, Riky, ti prego! -
Non dovette chiederglielo di nuovo. Capì subito cosa succedeva al compagno quando lo stuzzicava al punto da farlo parlare in quel modo… capì perché lo faceva e capì quanto bello fosse essere attivi in quel modo, anche se tendeva ad esserlo raramente.
A quel punto Ricardo l’accontentò e senza dire niente, prendendolo per i fianchi, lo penetrò mettendoci comunque la sua eterna delicatezza. Cris avrebbe anche apprezzato più brutalità, eccitato com’era, ma gli piacque anche così perché quello era il suo Riky e lo stava prendendo da dietro come gli piaceva tanto a lui…
Ben presto le spinte si fecero più profonde e veloci, il ritmo crebbe d’intensità fino a che le voci di entrambi si unirono fra gemiti sempre più forti e sentiti. Sentiti anche nell’altro bagno occupato da due impiccioni che non avevano potuto evitare di spiarli appiccicando l’orecchio allo specchio!
I colpi anche più rumorosi mandarono in tilt Ricardo che non riuscì a riprendersi e a ragionare, quindi andò con maggior forza e quasi violenza, ad un certo punto.
Quasi.
Non sarebbe mai potuto esserlo nemmeno volendo, ma a Cris bastò per venire auto stimolandosi allo stesso ritmo delle sue spinte.
Vennero insieme senza remore e contenimenti di alcun genere… liberandosi con sollievo, fondendo anche le loro voci ed i respiri alterati oltre che i corpi già perfettamente sincroni anche nel piacere.
Ricardo crollò su Cristiano piegandosi su di lui, adagiato sulla sua schiena ed entrambi ringraziarono quel lavandino che li reggeva. Ascoltarono i respiri ed i battiti andare all’unisono sempre meno agitati per poi calmarsi molto piano insieme ai sensi che tornavano, cessando una tempesta spaventosa.
- Sei sempre il solito… - Mormorò Riky all’orecchio di Cris, sfinito. La camicia la indossava ancora ma era tutta aperta e la schiena era bagnata ed i pantaloni erano scesi a metà coscia con i boxer. Cris non era messo meglio, però lui la camicia e la cravatta le aveva ancora allacciate ed intatte mentre aveva al ginocchio pantaloni e boxer. E rimanevano piegati l’uno sull’altro sopra al lavandino.
- Fiero di esserlo! - commentò infatti tutto orgoglioso, specie nel sentire le sue braccia che lo cingevano alla vita e il viso che si coccolava contro l’incavo della sua spalla.
- Ora però smettila di farti toccare la gamba da Gonzalo o lo uccido! - Aggiunse lugubre e convinto alla fine. Al che Riky non poté che controbattere così…
- E tu smettila di alimentare il fuoco di Fabio! - Tale lo considerava… solo una mera cotta passeggera, una fiammella a senso unico.
Cosa che effettivamente era.
Cris si limitava a godere nello stuzzicare Riky che a sua volta gliela faceva vedere con Gonzalo, altra fiammella bruciante per Riky!
Alla fine rimasero un po’ in silenzio ad aspettare di vedere se dovessero ricominciare e quando appurarono che era il caso di darci un taglio, fu Riky a sancire la tregua cercando le labbra di Cris, lo fece girandogli il volto verso il proprio e avutolo tutto per sé lo prese con la sua dolcezza che nessuno mai avrebbe potuto tirare fuori in quel modo, non per Cris che era totalmente perso per lui.

Quando uscirono tornarono a fingere che niente fosse successo e che avessero solo trovato fila in bagno, sembravano ristabiliti e perfetti. Solo quando Riky si chinò in avanti Gonzalo -e chi?- notò che la schiena del brasiliano era un po’ bagnata…
- Che hai lì? -
- Che ho? - Chiese Ricardo sperando di essere convincentemente ingenuo.
- Mah… sembri bagnato… - Marcelo si soffocò con l’acqua e quando Gonzalo gli toccò la camicia bagnata per capire cosa fosse, Ricardo divenne una corda di violino mentre gli arrivava un messaggio proprio in quell’istante a trarlo in salvo dal non rispondere e far cadere tutto.
‘Gli cavo il cuore con un cucchiaio!’
Cris ovviamente.
Ricardo fu bravo a tornare a fingere indifferenza e come se rispondesse alla moglie, scrisse senza far capire che invece parlava ancora con il ragazzo accanto:
‘Ti porterò le arance in prigione!’
Cris non si perse d’animo…
‘Preferisco le banane!’
Riky ci avrebbe potuto giurare.
Il messaggio successivo arrivò ad entrambi…
‘Che diavolo vi scrivete da tutta la sera!?’
Il solito impiccione che doveva sapere sempre tutto… Riky e Cris non poterono questa volta trattenere un risolino perfettamente sincrono ed identico, anche se poi quello di Cris fu più tendente al maniaco di quello di Riky…
Il resto del pranzo lo passarono loro tre a messaggiarsi -con Marcelo che faceva leggere tutti i messaggi a Pepe- insieme. Come fossero degli idioti. Che poi erano.
Bè, magari Riky meno di loro…

FINE