NOTE: Cris oggi (beh, ieri...) compie 30 splendidi anni ed ho sentito in giro la notizia che non avrebbe festeggiato come al solito, perchè evidentemente non è poi così felice di farli. Non so se sia vero, ma la foto che ha messo di ringraziamento agli auguri lo ritrae in totale tenuta da casa e non certo in una festa per lui. Potrebbe aspettare il derby e festeggiare dopo, in ogni caso ora è a casa ed io ho pensato anche al fatto che da una settimana circa è molto nervoso ed ho fatto 1+1: e se fosse nero per i suoi 30 anni? Non a tutti piace farli, lui è un po' narcisista (un po' tanto forse) e può essere. Ma se dietro tutto ciò c'è una motivazione ben più profonda che riguarda il suo amore Riky? Oggi Riky infatti non ha fatto gli auguri a Cris. 1: Riky nel periodo a Madrid non ha mai fatto gli auguri a Cris via social perchè glieli faceva di persona. 2: solo l'anno scorso, che erano separati, glieli ha fatto sul suo profilo. 3: quest'anno non glieli ha fatti. Li ha fatti a Neymar e ad un suo amico, ma non a Cris. La mia logica deduzione è che in qualche modo sia tutto collegato ed ecco come l'ho districata. Perchè la criska regnerà per sempre sovrana in ogni caso e ci credo che un giorno un coming out (o 2...) ci sarà. Chi vivrà vedrà! Buon compleanno Cris. E comunque l'85 è una splendida annata, punto e basta. (per inciso sono dell'85 anche io! :-P ) Buona lettura. Baci Akane.

UN SOLO REGALO





Chiudo lo schermo del portatile stizzito e scuoto la testa indurendo l'espressione.
Per essere i miei trenta, è il giorno peggiore della mia vita!
Compleanno di merda!
Comincia a pesarmi, comincia a pesarmi tutto.
Io a 30 sono un gay, non mi sposerò mai per questo a meno che non sia per un matrimonio falso e di convenienza, la persona che amo, con cui sto, è dall'altra parte del mondo e per vederlo devo fare i salti mortali, dobbiamo per lo più trovare sistemi per confondere la gente per non fargli capire la verità che vorrei gridare e finchè non lasciamo entrambi il calcio, come minimo, non possiamo pretendere di vivere insieme come vorremmo.
Non è esattamente quello che avrei immaginato da ragazzo.
A 30 ho vinto 3 Palloni D'Oro, sono il calciatore più forte in circolazione, non lo sono dell'intera storia di calcio, ma ho speranze di eguagliare Leo. Insomma professionalmente sono realizzato anche più di quel che osavo sognare.
Ma dal punto di vista personale... porca puttana!
Ho un figlio fantastico fatto con una stronza ed è tutto quello che saprà di famiglia vera. Amo un ragazzo famoso quanto me e non posso viverlo alla luce del sole, lui sta a 10 ore di volo ed io vivo fra skype e telefono e voli lunghissimi ogni tanto.
Eppure l'idea di lasciarlo mi demolisce, è mille volte meglio questo che senza di lui del tutto.
Però a volte mi pesa tutto questo.
Mi pesano quei maledetti chilometri di distanza.
Vorrei avere un calo esemplare a calcio ed essere giustificato ad andare subito a giocare in America, vorrei giocare di nuovo con lui.
Cazzo, passo le ore a pensare a lui e quando non siamo al telefono immagino come sarebbe tornare a giocare in coppia.
E lui oggi non solo mi ha detto che non può venire anche se io faccio trenta fottutissimi anni di merda che odio profondamente, ma non mi fa nemmeno gli auguri pubblici.
Sì, stanotte è stato il primo a chiamarmi, abbiamo fatto sesso telefonico e tutto... ma cazzo!
Non mi ha fatto gli auguri personalizzati su internet. L'ha fatto per Neymar e l'altro suo amico e non per me: gli altri anni c'era sempre quindi non me li ha mai scritti tramite social, l'anno scorso non è riuscito ad esserci e me li ha fatti tramite il suo profilo, pubblicamente. Sa che mi piace quando fa sapere al mondo che pensa sempre a me. Quest'anno dice che non viene e non mi scrive gli auguri pubblici come mi piace e dovrei stare bene il giorno dei miei 30 anni?
Voglio sparire.
Voglio poter prendere il mio aereo e sparire dal mondo.
Perchè non posso sparire?
Dio, cosa chiedo?
Chiedo solo lui!
Lui e basta.
Non può mancarmi tanto una persona. C'è stata la pausa natalizia e l'ho visto, poi a Gennaio è stato moltissimo con me perchè lui era in ferie prima di cominciare con gli Orlando City. Eppure non è abbastanza. Vorrei che vivesse di nuovo con me.
Voglio gridarlo al mondo che sto con lui, che lo amo. Che anche lui ama me, che non ama sua moglie. L'ho incitato a continuare la recita con lei per evitare il massacro mediatico che avevano cominciato. Ma vorrei poter dire che è solo mio.
Anche se facessi coming out non è questo che voglio fare.
Voglio dire che amo Riky.
Voglio dirlo.
Per i miei trent'anni voglio solo questo regalo.
Dire che amo Riky.
Dirlo al mondo.
E lo voglio qua.
Posso avere Riky qua?
Posso?
Perchè non posso averlo qua?
Dopotutto non faccio nemmeno la festa, non ho preteso nulla, non mi sono fatto regali, non voglio festeggiarlo.
Voglio solo Riky.
Il campanello mi riscuote dai miei tragici pensieri di trentenne triste e solo -ho anche mandato il piccolo da mia madre per non fargli sorbire il mio tragico umore- e impreco.
- Gli ho detto che non voglio vedere nessuno, non voglio festeggiare dei trenta merdosissimi anni! Sto invecchiando e starò solo a vita, cosa dovrei festeggiare? Che non posso stare con il mio amore alla luce del sole? Che lo posso vedere solo dopo 10 ore di volo? Che non lo posso toccare? - Vado ad aprire brontolando seccato convinto di dover rifiutare Marcelo, Pepe e Fabio, ma appena apro la porta il mondo si ferma. Io mi fermo. Il respiro, il cuore, ogni funzione vitale.
I sensi si annebbiano e c'è un istante in cui penso di essere anche fisicamente inconsistente.
Il suo viso si materializza davanti a me e sconvolto lo fisso a bocca spalancata come se avessi visto un morto.
- Allora, dov'è la festa? - Chiede allegro e stupito di non trovare il casino dei soliti anni. La sua voce è reale, mi raggiunge sul serio.
A questo punto un'ondata di calore mi invade ed arriva immediata agli occhi.
Il secondo dopo gli butto le braccia al collo e ci nascondo il viso contro, lo stringo fortissimo fino a soffocarlo mentre tremo e singhiozzo subito come un bambino.
Le sue braccia intorno al mio corpo, le mani sulla mia nuca, carezze, sorrisi ed:
- Ehi, ehi... - Che mi fa morire... - Addirittura? - Cerca di alleggerire una reazione spropositata. Lui non aveva idea di quanto male mi ha fatto stare con il suo 'no non posso venire sono con la squadra'.
Non ne ha proprio idea.
Ed io svengo per un momento fra le sue braccia, mi mancano le forze, mi cedono le gambe. Mi sorregge completamente e mentre dietro di lui scoppia un fortissimo
- SORPRESA! - di coro ed un fiume umano sfila intorno a nei entrando in casa mia fra applausi e pacche sulla testa e sulla schiena, capisco che è il regalo di questa famiglia di spostati che ho per amici.
Mi hanno dato l'unico regalo che avevo chiesto per i trent'anni.
L'unico.
E Riky, ridendo, mi trascina in casa senza mollarmi, io non lo lascio e lui non ci prova. Non so chi sono gli altri, cosa facciano e cosa succede.
Non lo lascio nemmeno per baciarlo. Ho paura che sia uno dei miei sogni.
E c'è un momento in cui penso alle volte in cui mi manca così tanto che penso di non farcela e non so come fare a sopravvivere alla mancanza. Vorrei solo vederlo di più e forse più lo vedo, più sto male. Ma poi è qua fra le mie braccia e sto così bene che dimentico come stavo prima, quando piangevo a dirotto rifiutando la gioia degli altri.
E Riky aveva fatto un piano, mesi fa.
Aveva detto che avremmo lasciato le rispettive compagne ufficialmente e pochi mesi dopo avremmo fatto i passi necessari uno verso l'altro, prendendoci i tempi giusti.
Il coming out di entrambi, il tornare insieme in squadra o almeno nello stesso campionato o nello stesso continente, il farci rivedere con queste scuse insieme e poi il far parlare apertamente di noi fino, una volta pronti, a dirlo.
Era serio. Io non ci ho mai creduto, non volevo lo facesse perchè non ho mai pensato che sarebbe stato pronto, non lo sarà mai ed ora ne ho la conferma.
Non può perchè ha troppo da perdere rispetto a quello che ha costruito di sé.
È considerato come un Santo ed anche se nessuno lo è, fare quello che voleva l'avrebbe messo in croce e non si sarebbe vissuto serenamente. Ho avuto anche paura che quella sarebbe stata la fine della nostra storia.
Razionalmente me ne sono reso conto, ma era bello pensare di poterci vivere, un giorno, alla luce del sole.
Per me è diverso. Io posso farlo.
Posso fare coming out ed intendo farlo, un giorno. Quando avrò preparato mio figlio, ho già cominciato. Un giorno lo farò.
Però va bene così.
Non posso esporre Riky ad un supplizio come quello che affronterebbe nel fare quello che voleva fare.
Alla fine l'ho fatto desistere. So che è la cosa più giusta. Però ci ho sperato e ci spererò lo stesso, con una piccola parte di me.
Che un giorno le cose si mettano in modo tale da poterlo dire e vivere alla luce del sole e serenamente.
Lo spero davvero.
Perchè lui è la mia vita e sempre lo sarà e potremo stare male per mille motivi, potranno esserci mille difficoltà, ma niente cambierà il fatto che io lo amo e lui ama me e finchè c'è questo sentimento assoluto di base, il resto sarà sempre affrontabile e sopportabile.
Anche le volte in cui sto così male che penso di non farcela, anche quelle sono affrontabili. Perchè poi lo sento, lo vedo, l'abbraccio e penso che ne vale la pena.
Anche se prima sto male.
Ne vale la pena perchè non sono cose che Palloni D'Oro o Champions League mi daranno mai.
Perchè ho compiuto trent'anni ed ho pensato tutto il giorno che volevo vederlo, volevo solo vederlo.
Fanculo, i suoi amici si tengano i social network, io mi tengo l'originale!
Riky è mio, brutte merde!
Ed ora, finalmente, posso iniziare la festa perchè mi sciolgo dalle sue braccia, lo bacio, mi giro e vedo i miei soliti amici, fra compagni di squadra e non, che fanno casino mettendo musica a palla ed iniziando a bere e mangiare e capisco che sono un coglione a pensare che sono un trentenne solo e triste con l'amore a 10 ore da me.
La mia famiglia, al di là di mio figlio, ce l'ho e sono loro.
Vi amo, ragazzi.
Sono il ragazzo più fortunato del mondo.

FINE