NOTE:
l'ho scritta da qualche settimana, diciamo che apro la nuova serie sul
tennis, questa vede protagonista la coppia Rafa-Nole, con la
collaborazione extra di Roger di tanto in tanto. Roger avrà una sua
serie a parte, perchè lo devo coccolare, se lo merita. Ma veniamo a
noi. Questa seria si chiamerà Dopo il match ed i titoli varieranno, non
saranno più inerenti al tennis. Rafa e Nole si sono messi insieme
facendo spettacolo, tipico loro. Adesso vediamo come proseguono le cose
insieme. La fic si colloca nel primo dei tornei asiatici, dove Rafa ha
partecipato prima di scoprire che aveva l'appendicite. Una delle prime
notti, si sono visti Rafa e Nole insieme ad un evento in città, di
sera. E in quel periodo impazzava una canzone che io adoro e che ogni
volta mi faceva pensare a Rafa e a Nole... e di più non dico, ma poi
verrete tormentati come me, quando l'ascolterete. Perchè sembra fatta
per loro e perchè Nole balla ed è uno showman! Ok, adesso buona
lettura. Baci Akane
BAILANDO
Io ti guardo e perdo il fiato
Quando tu mi guardi mi sobbalza il cuore
(Mi batte lento il cuore)
E nel silenzio il tuo sguardo dice mille parole
La notte nella quale supplico che non sorga il sole
(Ballando, ballando, ballando, ballando)
Il tuo corpo e il mio riempiono il vuoto
Su e giù (su e giù)
(Ballando, ballando, ballando, ballando)
Questo fuoco dentro me mi sta facendo impazzire
Mi sta facendo arrivare al limite
Con il tuo fisico e la tua chimica anche la tua anatomia
La birra e la tequila, la tua bocca con la mia
Io non ne posso più (Io non ne posso più)
Io non ne posso più (Io non ne posso più)
Con questa melodia, il tuo colore, la tua fantasia
Con la tua filosofia la mia testa è vuota
Io non ne posso più (Io non ne posso più)
Io non ne posso più (Io non ne posso più)
Voglio stare con te, vivere con te
Ballare con te, passare con te una notte folle
(una notte folle)
ah, baciare la tua bocca
(baciare la tua bocca)
Tu mi guardi e mi porti in un'altra dimensione
(Io sono in un'altra dimensione)
I tuoi battiti accelerano il mio cuore
(I tuoi battiti accelerano il mio cuore)
Che ironia del destino non poterti toccare,
Abbracciarti e sentire la magia del tuo profumo!
(Ballando, ballando, ballando, ballando)
Il tuo corpo e il mio riempiono il vuoto
Su e giù (su e giù)
(Ballando, ballando, ballando, ballando)
Questo fuoco dentro me mi sta facendo impazzire
Mi sta facendo arrivare al limite
Rafael fu attirato da una musica che ultimamente si sentiva spesso in giro, era una canzone molto ascoltata, di ultima uscita.
Non
era tipo da unirsi alla gente per fare serate, non durante i tornei, ma
in quel caso stava passando per andare in camera dopo la cena fuori e
fu inevitabilmente attirato da quella canzone, in realtà gli piaceva
perchè era in spagnolo e avendo riconosciuto le prime note, avevano
fatto come da calamita.
Era il ristorante del posto che li ospitava, aveva una sala per intrattenere il pubblico.
La
canzone era Bailando di Enrique Eglesia e appena avvicinato alla
soglia, partì la voce che gli fece capire immediatamente di chi si
trattava.
- Yo te miro, se me corta la respiración
Cuanto tu me miras se me sube el corazón
(Me palpita lento el corazon)
Y en silencio tu mirada dice mil palabras
La noche en la que te suplico que no salga el sol -
La
sua voce inconfondibile si levò al microfono e riconoscendo Novak,
Rafael rimase in angolo sullo stipite per non farsi vedere da tutti e
passare il più inosservato possibile.
Quella
sera c'era il karaoke e lui, chiaramente, era stato chiamato in
un'esibizione. Dato che lui era l'esibizionista per eccellenza, detto
fatto. Si era alzato ed aveva scelto una canzone. Non una in inglese,
famosa, facile.
Una in spagnolo. Certo, ultimamente si sentiva solo quella, però era in spagnolo...
“E' impazzito del tutto, non c'è altra spiegazione... cosa si mette a cantare in spagnolo?”
A
parte il ridere che gli fece subito coprire la faccia, forse era
bravino a ballare, ma a cantare era un disastro, dopo poche parole
dette con una pronuncia da matti, si rese conto del doppio significato
che la canzone aveva per loro.
Novak
cantava male, stonato, sbagliando tutte le parole a parte quelle facili
(bailando), ma la cosa davvero che meritava era l'aria con cui faceva
tutto: molto convinto, da latin lover, come se fosse il più bello, il
più bravo ed il più sexy. Tanto che pure ballava.
“Il
ballare in effetti lo aiuta a sembrare meno ridicolo...” E dopo poco,
si rese conto di quanto lo era davvero... Dopo un'occhiata attenta,
alzò un sopracciglio scettico fino a che divenne davvero malizioso:
“Meno ridicolo non è il termine adatto, sta dicendo castronate che io
capisco solo perchè sono bravo, e poi è davvero una gallina a cantare,
ma porca puttana, i movimenti li sa fare!”
Novak
roteava il bacino come sapeva fare e muoveva il busto e le gambe a
ritmo, molto languidamente, ma al tempo stesso vivace. Insomma, era
quasi perfetto.
“Che sia maledetto, lo stronzo!”
Lo
maledì di più quando fra una giravolta e l'altra, cantando certi versi
specifici particolari che, guarda caso, aveva imparato a dire proprio
bene, lo agganciò con lo sguardo ammiccandogli, accentuando i movimenti
'su e giù' col bacino:
- (Bailando, bailando, bailando, bailando)
Tu cuerpo y el mio llenando el vacío
Subiendo y bajando (subiendo y bajando) -
Appunto... 'su e giù'...
“Lo
ucciderò così imparerà ad esibirsi in pubblico con canzoni tanto
equivoche. E se notano che fissa me? Ma poi non ha idea di cosa dice? O
forse sì? No perchè qua si va sul porno, oltre che sull'eccessivo!”
Ma
Novak proseguì impietoso, convinto e sicuro, senza mollare un soffio né
la canzone né il balletto. Tanto che poi ad un certo punto Rafael si
scaldò in modo inequivocabile. Novak sapeva farsi guardare, c'era poco
da fare. Lo accendeva come le prime volte!
- (Bailando, bailando, bailando, bailando)
Ese fuego por dentro me esta enloqueciendo
Me va saturando
Con tu física y tu química también tu anatomía
La cerveza y el tequila y tu boca con la mía
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Con esta melodía, tu color, tu fantasía
Con tu filosofía mi cabeza esta vacía
Y ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Ya no puedo mas (ya no puedo mas)
Yo quiero estar contigo, vivir contigo
Bailar contigo, tener contigo
Una noche loca (una noche loca)
Ay besar tu boca (y besar tu boca)
Yo quiero estar contigo, vivir contigo
Bailar contigo, tener contigo una noche loca
Con tremenda loca
(Ooooh, ooooh, ooooh, ooooh)
Tu me miras y me llevas a otra dimensión
(Estoy en otra dimensión)
Tu latidos aceleran a mi corazón
(Tu latidos aceleran a mi corazón)
Que ironía del destino no poder tocarte
Abrazarte y sentir la magia de tu olor
(Bailando, bailando, bailando, bailando)
Tu cuerpo y el mio llenando el vacío
Subiendo y bajando (subiendo y bajando)
(Bailando, bailando, bailando, bailando)
Ese fuego por dentro me esta enloqueciendo
Me va saturando. -
Le parti su cui si concentrava in modo particolare erano:
'Questo fuoco dentro me mi sta facendo impazzire
Mi sta facendo arrivare al limite
Con il tuo fisico e la tua chimica anche la tua anatomia '
'Io non ne posso più (Io non ne posso più) '
'Voglio stare con te, vivere con te
Ballare con te, passare con te una notte folle
(una notte folle)
ah, baciare la tua bocca
(baciare la tua bocca)
Tu mi guardi e mi porti in un'altra dimensione '
per non parlare del gran finale:
'Che ironia del destino non poterti toccare,
Abbracciarti e sentire la magia del tuo profumo! '
Rafael si sentiva totalmente in subbuglio e con gli ormoni al massimo, chiaramente era quello che aveva voluto ottenere.
Conoscendolo, appena finì la musica, Rafael scappò in camera per evitare che lo tirasse in ballo visto che gli piaceva farlo.
Se
ne era andato scuotendo la testa dopo che era diventato di mille
colori, ormai aveva voglia, aveva una voglia matta e Novak si sarebbe
preso le sue responsabilità, chiaramente quello che aveva voluto
ottenere.
Ripensò
alle parole della canzone che effettivamente sembrava fatta apposta per
loro e per quello che Novak gli aveva ripetuto dall'inizio di quella
relazione iniziata proprio solo col sesso e finita con quel pazzo che
lo implorava di avere una vera storia.
“Se
l'era preparata da molto, ci scommetto. La prima volta che l'ha sentita
se l'è tradotta intuendo che era perfetta e si è allenato in spagnolo
per poterla cantare alla prima occasione, questa era perfetta, sapeva
che ero nei paraggi perchè gli avevo appena scritto un sms che stavo
per andare in camera. Giuro che se non arriva subito lo uccido!”
Rafael
era in uno stato tremendo e come se non bastasse la propria suoneria
era esattamenbte quella canzone, perchè sì, gli piaceva davvero molto
anche a lui.
Appena la sentì saltò su e rispose immediatamente prima di avere un orgasmo al ricordo perpetuo di Novak che ballava.
-
Nole, porta subito il tuo culo qua o non riuscirai a giocare altre
partite perchè ti spacco le ossa! - Disse acceso come una miccia di
dinamite.
La risata di Novak gli rispose, la sua solita allegra risata.
-
Anche io ti adoro, tesoro! È sempre un piacere sentire quanto mi vuoi!
- Era ironico perchè prendeva in giro i suoi modi poco carini che
riservava solo a lui, Rafa rispose con un secco:
- Stupido! - Che non diceva grandi cose, ma l'essenziale.
- E' che non sapevo se dopo la mia esibizione avresti gradito la mia presenza lì! - Rispose sempre ridendo ironico.
- Muoviti! - Con questo chiuse bruscamente.
Dopo
pochi istanti, sentì bussare alla porta. Rafael fu in due secondi ad
aprire, lo afferrò per la maglia e lo tirò dentro. Una volta davanti a
lui e alla sua faccia da schiaffi, rimase indeciso sul da fare. La mano
aperta davanti alla sua faccia fra un incrocio sul prenderlo e baciarlo
oppure schiaffeggiarlo.
- Tu... tu... - Ma non sapeva nemmeno cosa dirgli ed in che tono, era tutto incerto, un tripudio contrastante di emozioni.
Novak,
capendo quale era il suo dilemma, lo aiutò a decidere facendo partire
dal telefono la canzone appena cantata. Fortunatamente questa volta
lasciò ad Enrique il compito di allietarli. Novak si limitò ad alzare
le braccia in alto e ad ancheggiare girando su sé stesso a ritmo.
Partiva giusto sulla seconda voce che era un po' più facile, anche se
non di molto.
-
Nole! - Disse Rafael abbassando mani e braccia ed indietreggiando
spiazzato. Gli occhi spalancati, l'aria da 'ma ti sembra il caso?' e il
viso sempre più rosso.
Lo
sguardo incollato al suo sedere che sapeva piacere nel muoversi in quel
modo, il resto lo stava facendo la canzone e le parole a dir poco
perfette, davvero perfette.
Riascoltandolo, Rafael dovette convenire di nuovo.
Perfette per loro e per quella che era sempre stata la loro storia.
Rafa e le sue idee, Nole e i suoi desideri.
Perchè le parole non erano altro che quelle.
'Io ti guardo e perdo il fiato
Quando tu mi guardi mi sobbalza il cuore
(Mi batte lento il cuore)
E nel silenzio il tuo sguardo dice mille parole
La notte nella quale supplico che non sorga il sole
(Ballando, ballando, ballando, ballando)
Il tuo corpo e il mio riempiono il vuoto
Su e giù (su e giù)
(Ballando, ballando, ballando, ballando)
Questo fuoco dentro me mi sta facendo impazzire
Mi sta facendo arrivare al limite
Con il tuo fisico e la tua chimica anche la tua anatomia
La birra e la tequila, la tua bocca con la mia
Io non ne posso più (Io non ne posso più)
Io non ne posso più (Io non ne posso più)
Con questa melodia, il tuo colore, la tua fantasia
Con la tua filosofia la mia testa è vuota
Io non ne posso più (Io non ne posso più)
Io non ne posso più (Io non ne posso più)
Voglio stare con te, vivere con te
Ballare con te, passare con te una notte folle
(una notte folle)
ah, baciare la tua bocca
(baciare la tua bocca)
Tu mi guardi e mi porti in un'altra dimensione
(Io sono in un'altra dimensione)
I tuoi battiti accelerano il mio cuore
(I tuoi battiti accelerano il mio cuore)
Che ironia del destino non poterti toccare,
Abbracciarti e sentire la magia del tuo profumo!
(Ballando, ballando, ballando, ballando)
Il tuo corpo e il mio riempiono il vuoto
Su e giù (su e giù)
(Ballando, ballando, ballando, ballando)
Questo fuoco dentro me mi sta facendo impazzire
Mi sta facendo arrivare al limite.'
Nel
mezzo di un 'bailando' e l'altro, specie di un 'su e giù' e di un 'non
ne posso più', Novak decise di coinvolgere la statua Rafael e
mettendogli le braccia intorno al collo, gli si strusciò addosso sempre
a ritmo movimentato ed erotico. Il bacino con gran cura sul suo e le
mani di Rafael finalmente sui suoi fianchi ad accompagnarlo, mentre si
guardavano e Novak ogni tanto sottolineava qualche verso su cui batteva
in modo particolare, gli occhi maliziosi allacciati ai suoi sconvolti
ed ormai persi, pieni di voglie, incontenibile.
All'ennesimo
'non ne posso più', Rafael concordò. L'eccitazione era durissima nei
pantaloni e sentiva anche quella di Novak, sempre più accentuata.
Lui era ben dotato e gli bastava poco per farsi sentire in quel senso, per farlo impazzire.
Rafael
se lo premette addosso e lo baciò aprendo bene la bocca, costringendolo
a fare altrettanto, incapace di trattenersi oltre.
Intrecciò
subito le lingue fra loro e continuarono a ballare in quel modo, girare
su loro stessi e a farsi prendere dalla musica anche nel bacio pieno di
desiderio.
Quando la musica finì, tornò il silenzio ed i due si separarono pur rimanendo allacciati e vicinissimi.
- Sei un pagliaccio... - Disse Rafael ancora carico di desiderio, ridacchiando, ma senza separarsi da lui.
-
E mi adori per questo! - Disse con la sua solita autostima alta. Rafael
rise e scosse la testa, Novak si beò del suo ragazzo, si beò di come
gli si mostrava rilassato e divertito, di come non lo contrastava più,
di come ormai gli piaceva e ne aveva bisogno. Si beò di tutto e Rafael,
in risposta, gli prese i lembi della maglia e gliela sfilò da sopra la
testa. Novak alzò le braccia e tornò ad abbassarle intorno al suo
collo, col sorrisino malizioso di prima.
-
Voglio stare con te, vivere con te Ballare con te, passare con te una
notte folle - Ripeté Novak semi serio, sempre quel piccolo sorrisino
tipico suo stampato in viso.
- Una notte folle. - Fece eco Rafael visto che nella canzone facevano così. Lui la conosceva altrettanto vene.
- Ah, - sospirò: - baciare la tua bocca - Mormorò Novak baciandolo velocemente.
- Baciare la tua bocca. - Continuò Rafael facendo altrettanto.
-
Tu mi guardi e mi porti in un'altra dimensione. - E lo sguardo di
Rafael era davvero penetrante e perforante, a volte aveva proprio lo
sguardo da felino, lo metteva totalmente in subbuglio e certe cose non
cambiavano mai.
- Io sono in un'altra dimensione. - Ripeté Rafael come gli rispondesse con la scusa di seguire la canzone.
-
I tuoi battiti accelerano il mio cuore - Novak nel dirlo riavvicinò le
labbra alle sue, scendendo con le mani sul suo petto. Il cuore di
Rafael era davvero al massimo, lo desiderava ed era emozionato per
quelle parole, per quel che si stavano dicendo.
-
I tuoi battiti accelerano il mio cuore... - Concluse lo spagnolo
intrecciando di nuovo le labbra e le lingue mentre posava le mani sul
suo petto, allo stesso modo che stava facendo Novak col proprio.
Ora
erano fermi, si stavano solo baciando ascoltando i loro battiti, le
loro voglie, i desideri che ormai erano al limite massimo.
Le
mani di Novak risalirono prendendogli il viso, lo carezzò e lo separò
di pochi centimetri per appoggiare la fronte alla sua e sempre ad occhi
chiusi, preso da quel che provava, ripeté un altro pezzo della canzone
che era diventato il loro inno.
-
Questo fuoco dentro me mi sta facendo impazzire Mi sta facendo arrivare
al limite. - E a questo punto, Rafael si separò togliendosi la propria
maglia, tornando poi fra le sue braccia e scivolando con le mani sui
fianchi e poi dietro, sui suoi glutei, sotto i pantaloni, attirandolo a
sé possessivo.
-
Ya no puedo mas... - Sussurrò Rafael citando un'ultima volta la
canzone, questa volta in spagnolo. Novak sorrise capendo e schiudendo
le labbra, gli andò incontro con la lingua prima di unirsi a lui. Dopo
fu ancor più perfetto.
Scivolarono
sul letto nudi in un istante, i corpi annodati, incastrati, così
stretti, come se non riuscissero a prendersi un minimo di spazio.
Come se non potessero.
Nella
mente le parole della canzone a ripetizione e il ritmo che li
accompagnava nei movimenti uno sull'altro, la pelle umida, sempre più
sudata ed accaldata, lucida li faceva scivolare addosso. I sapori ormai
confusi e la voglia alle stelle, solo loro, solo quello. Solo il
bisogno disperato di sentirsi, aversi, prendersi e darsi.
I
battiti ormai esplosi nel petto e le dita intrecciate mentre uno
scivolava nell'altro, le bocche che si davano e si respiravano nelle
spinte, l'eccitazione alle stelle, il calore sempre più alto, la mente
in fiamme, persa in una notte folle dove i loro due corpi si erano di
nuovo uniti in un ballo forse infinito, in ogni caso semplicemente
perfetto.
Scivolarono nel piacere, si immersero in esso e se ne bearono.
Poi solo le braccia di uno e le mani dell'altro, il petto, i battiti ed i respiri sempre più regolari.
Poi, il coraggio di dire quel che ancora Novak non aveva osato e Rafael non era riuscito.
-
E' quasi amore... - Perchè con lui non ci si poteva sbilanciare, era un
rischio troppo alto. Qualche istante di silenzio e poi finalmente la
sua risposta.
-
Direi di sì... - Perchè non era Novak che gli diceva che era quasi
innamorato, era Novak che chiedeva a Rafael se era quasi
innamorato.
Rafael
avrebbe potuto dire di sì, ma la paura che fosse ancora troppo presto
nonostante quanto tempo fosse già passato a tirarsi l'un l'altro, prese
il sopravvento e Novak si accontentò di quel piccolo grande nuovo
passo, quello che poteva considerare il suo premio.
FINE