NOTE:
Roger esce prima del primo round al Miami Open, il giorno dopo Rafa si
ritira durante la sua prima partita perché si sente male. Non potevo
non scrivere questa cosuccia!
Buona lettura. Baci Akane
COLPO DI CALORE
Rafa si infila sotto la
doccia fredda e vi rimane fermo per un paio di istanti, senza sentire
minimamente il congelamento shoccante che dovrebbe provare.
Rimane lì a raffreddarsi, occhi
chiusi, mani appoggiate alla parete piastrellata, capo chino e il getto
freddo che punta direttamente sulla nuca dove i capelli mossi e più
corti del solito, cadono in avanti, bagnati e appiattiti.
L’acqua fredda scivola sul
resto del corpo avvolgendolo e rimane lì fino a che un vago senso di
sollievo non lo prende, dopo di che esce dalla doccia, si avvolge
nell’asciugamano e bagnato com’è si butta sul letto.
Ha preso di corsa tutte le
proprie cose ed è andato svelto in camera, in albergo, furioso con sé
stesso per quel ritiro forzato, quel malessere maledetto che l’ha colto
dopo un primo set vincente come quello.
Quando le cose vanno bene, arriva sempre qualcosa a rovinare tutto.
Rafa sta male ed è furioso, ma non ha la forza di spaccare tutto, così si butta lì e basta.
Poco dopo la porta bussa e lui pensando che sia suo zio o qualcun altro della squadra, va ad aprire trascinandosi a forza.
Ha chiesto un’oretta da solo per riprendersi e riposare, poi sarebbe andato a farsi visite e quant’altro.
In realtà cerca solo di sbollire la rabbia.
Quando si ritrova il viso di
Nole è sorpreso, per un momento si era dimenticato della sua esistenza,
poi guarda il telefono ancora nella borsa di tennis, chiuso.
- Scusa, ho dimenticato di
accenderlo. - Nole si guarda furtivo intorno ed entra di corsa, Rafa si
avvia a letto, ancora avvolto nell’asciugamano, ancora gocciolante. Si
butta sopra a pancia in giù e affonda la guancia sul cuscino che bagna,
ma se ne frega.
- Come stai? Mi hai fatto
preoccupare, pensavo svenissi da un momento all’altro… - Nole si
avvicina al letto e si siede sopra, quando lo tocca sulla schiena si
rende conto che è bagnato, sale sulla testa e aggrottato dice: - Ma hai
fatto la doccia fredda? -
Rafa annuisce.
- E ci credo che poi stai male, sei pazzo? - Rafa scaccia la sua mano infastidito.
- Stavo per morire! Dovevo
contrastare la temperatura interna! Hai presente quando fai una sauna
senza la doccia fredda dopo? E’ la stessa cosa! - Nole gli tocca la
fronte ignorando la sua mano che l’ha allontanato e Rafa si gira sulla
schiena mettendosi su a sedere, appoggia le spalle sulla spalliera e
lascia che l’asciugamano si apra, non se ne cura, così Nole ne
prende un altro e comincia ad asciugargli la testa.
- Non puoi stare bagnato! E se hai anche tu il virus di Roger? -
Rafa si lascia fare infastidito.
- Come faccio ad avere il virus di Roger? -
Roger è uscito pochi giorni prima dal torneo per un virus intestinale.
- Non lo so, dimmelo tu! - Questa risposta è uno schiocco che spezza il silenzio creandone un altro più scomodo e disagevole.
Rafa realizza cosa ha inteso,
gli toglie le mani e l’asciugamano e lo fissa torvo. I capelli
spettinati sulla fronte gli danno una splendida aria selvaggia.
- E questo cosa significa? -
Nole alza le spalle e fa finta
di non aver detto niente di particolare, quindi si china nell’altro
borsone per tirare fuori un cambio di intimo e di abiti.
- C’è un modo in cui avresti
potuto prendere il virus intestinale di Roger? - Rafa lo fissa con
sguardo così sottile e furioso che mette a disagio anche Nole, il quale
si sforza di non dimostrarlo.
Gli asciuga il corpo con l’asciugamano e Rafa torna a dargli una manata per farlo smettere, sempre più infastidito.
- Piantala! - Nole alza le mani
in segno di resa e si alza in piedi lasciandogli il cambio al proprio
posto, Rafa lo ignora e si mette a sedere coi piedi giù, in punta sul
bordo del letto, l’aria battagliera, anche se provata ed il viso
rossissimo.
- Io sto male, mi sono ritirato
al primo turno di un master mille, ho collezionato fin qua solo una
semifinale che è stato il meglio della mia stagione fino ad ora e tu mi
vieni a fare scenate di gelosie proprio ora e proprio su Roger? - Nole
sospira e alza le spalle facendo la faccia completamente tranquilla, si
appoggia al balcone della finestra da cui il sole pomeridiano punta.
- Io non ho fatto mica scenate,
la stai facendo tu! Vestiti! - Dice poi come se fosse collegato. Rafa
lascia perdere tutto e si alza com’è, cioè nudo. Gli gira la testa e
barcolla, ma si raddrizza subito e col dito indice puntato verso di lui
e l’aria furiosa, da mastino, ruggisce:
- No, quella è una scenata. A
modo tuo, ma lo è! Ti conosco! Tu non insinui per scherzare! Tu insinui
perché ti rode qualcosa! Quando vuoi scherzare lo fai come si deve! -
Rafa lo conosce bene e Nole cerca di rimanere impassibile e calmo,
braccia conserte, gambe incrociate. Non vuole dargli la soddisfazione.
- Mettiti nella mia posizione.
Ti ho visto tramite la televisione. Si sapeva solo che stavi male e che
ti sei ritirato al terzo set. Pochi giorni prima Roger è tornato a casa
con un virus intestinale. Cosa dovrei pensare? Il virus si prende solo
per contatto diretto. - Rafa a questo punto vorrebbe colpirlo, ma si
limita a prendergli le braccia incrociate sul petto e a tirargliele giù
rabbioso con un gesto secco. Nole rimane sorpreso, ma non riesce ad
usare molta forza e questo è indicativo.
- Senti un po’, perché non lo dici chiaramente? Chiedilo! -
- Non ho bisogno di farlo, mi
conosci e sai cosa sto pensando, comunque sono stato sufficientemente
chiaro. - Nole ora è freddo e non si scompone, rimane con le braccia
giù, appoggia le mani dietro di sé, al balcone.
- Io sto male, sto facendo
l’ennesima stagione di merda! Finalmente mi sentivo mentalmente pronto
a ricominciare da capo, mi sentivo di poter fare un altro bel torneo e
sto male e mi devo ritirare e tu pensi a queste stronzate ed insisti!
Io… io voglia di prenderti a pugni! Non sa che voglia che c’ho! Quella
partita era in mano mia! La potevo vincere con un doppio sei a due ed
invece devo rinunciare ancora perché sto male e tu stai qua ad alludere
a me e a Roger! Come se non ne avessimo parlato a sufficienza di noi
due! Non siamo mai stati insieme, non staremo di certo ora! Perché
diavolo ti fissi su queste stronzate? Perché? Non sai quanto mi fa
imbestialire! Io sono alle prese con problemi a tennis e tu sei geloso
di cose che non esistono! E la fiducia dove sta? - Rafa parla e gira su
sé stesso e per la stanza, cammina veloce e a scatti, gesticolando, poi
alla fine si ferma improvviso e puntandolo di nuovo col dito, sbotta: -
Io non ti ho mai fatto scenate anche se spesso ne ho motivo e… - Rafa
però traballa a quel punto, sbianca per un capogiro particolarmente
forte che non va via subito come al solito e istintivamente allunga la
mano come per aggrapparsi a qualcosa per non cadere. Quando Nole vede
che sta andando giù sulle ginocchia, scatta e lo prende per la mano
tesa, poi gli prende tutto il braccio e lo tiene su preoccupato.
C’è un momento di silenzio, dove i due sono vicini, uno sostiene l’altro che gli si appoggia, si lascia aiutare.
Docile Rafa si fa portare piano
al letto e si fa sedere. Nole si china davanti a lui e lo tiene per le
braccia, pronto a stenderlo se serve.
- Mettiti giù… - Dice dolcemente, come se non avessero appena avuto una discussione. Rafa scuote il capo.
- Sto meglio. E’ stato un momento. - Nole sospira e prende i boxer portandoglieli aperti ai piedi.
- Infila. - Ordina.
- Posso fare io… -
- Infila! - Rafa alla fine si
rassegna e si lascia vestire. Quando indossa tutto, Nole lo torna a
sedere e gli pettina i capelli, Rafa ha gli occhi chiusi e respira
infastidito.
- Sto bene, posso fare io… - Nole a questo punto fa un sorrisino malizioso.
- Ed io poi come mi scuso? -
Rafa allora apre gli occhi e lo guarda sorpreso che l’abbia detto così
in fretta. Di solito fa la guerra fredda per giorni per poi tornare a
parlargli come niente fosse, come se non avessero mai litigato.
Nole così si siede vicino a lui sul letto, gli volta il viso con un dito sul mento e sorride dolcemente.
- Scusami hai ragione, non era
il momento. Sono un imbecille. E poi è una cosa superata. Se avevi
l’influenza intestinale eri piegato sul water a vomitare, bastava ci
pensassi meglio. E’ solo che tu e lui avete sempre questo rapporto
speciale ed anche se è un argomento che abbiamo ampiamente sviscerato,
per me è difficile… a volte sono solo troppo insicuro. - Rafa lo guarda
sorpreso, mezzo divertito e Nole rincara. - Non ridere, sono insicuro.
La spavalderia, i giochi continui mi aiutano a nasconderlo, ma lo sono.
Ho sempre avuto sensi di inferiorità a te e a Roger, per questo non
riuscivo a battervi. E vi ho sempre visto come una coppia splendida…
irraggiungibili, per me, anche da quel punto di vista. So che ne
abbiamo già parlato e già fatto fuori tutto. Però è questo. A volte
sono solo troppo insicuro. Scusa. Mi fido di te. So che se ti stufi di
me e vuoi andare con qualcun altro, con lui per di più, prima me ne
parleresti e solo dopo ci andresti. - Rafa sospira e appoggia la fronte
alla sua.
- Coglione, non ci andrò mai!
Ho perso quel treno e poi sei arrivato tu. Sono felice così. E’ vero, a
modo nostro ci amiamo, ma entrambi abbiamo altre persone nel nostro
cuore. Smettila con questi discorsi. Sei tu quello perfetto per me. -
Sentirglielo dire riempie Nole di pace e gli circonda le spalle con il
braccio, la mano sulla nuca umida ad attirargli il volto verso di
sé. Rafa si lascia andare, nasconde il viso nel suo collo e sospira
sereno, cominciando finalmente a stare meglio.
Cerca la sua mano alla cieca,
Nole gliela dà, intrecciano le dita e rimangono così per un po’, in
silenzio. Poi Nole con dolcezza mormora sul suo capo:
- Ti rifarai nella stagione rossa, vedrai. -
Rafa annuisce e si tranquillizza, è di questo che ha bisogno.
- Tu non inizi mai bene, sia le
partite che le stagioni, quando capita, poi finiscono sempre male. Non
devi vedere come inizi, ma come finisci. Il test giusto è la terra
rossa, adesso vedrai che prendi il volo! Mentalmente sei forte, Gennaio
e Febbraio sono state le consuete parentesi, non vai mai bene in quei
mesi… - Nole gli dà qualche nozione tecnica e Rafa si lascia
convincere, poi alza la testa e gli trova le labbra. Lo ringrazia
silenzioso, poi si separa di un soffio e sorridendo malizioso, dice:
- Comunque non è un virus, è solo un colpo di calore! Non sto cercando di contagiarti! - Nole ride e gli pizzica la guancia.
- Ci mancava anche questa, ora!
E poi io sono troppo forte, impossibile ammazzarmi! - Nole torna a
scherzare come si deve e Rafa ridendo gli tira il labbro coi denti per
poi succhiarglielo. Il secondo dopo sono persi uno nella bocca
dell’altro e tutto torna a sparire, Miami, i colpi di calore, i virus,
Roger e il tennis. Ci sono solo loro due che stanno bene perché sono
insieme. Tutto lì.