NOTE:
no niente di che, avevo una pausa particolarmente lunga da lavoro,
oggi, e mi è venuta su sta cosa ascoltando Enrique Iglesias. Perché lui
mi fa partire l’ormone per quel che riguarda Rafa e Nole. E’ una cosa
breve con un unico scopo. Fargli fare due porcherie. Non ci posso fare
nulla, devo scriverlo ogni tanto! Buona lettura. Baci Akane
FRA UN ALLENAMENTO E L’ALTRO
Proteso sul bordo della piscina col
telefono all’orecchio che non appoggio per non bagnarlo, parlo con mio
zio sul programma di oggi, perché ho una cosa da fare con uno sponsor e
devo anche infilarci gli allenamenti e insomma, ad un certo punto mi
perdo.
La mano di Nole si infila sotto al
mio costume, indosso sempre i pantaloncini larghi e lui potrebbe
passare da dove vuole, ma gli piace carezzarmi la schiena e scendere
giù fino ad infilarsi sotto l’elastico.
Trattengo il fiato sentendo le sue dita farsi strada nella mia fessura.
- Tutto bene Rafa? - Chiede mio zio. Io cerco di usare un tono normale.
- Sì sì certo… - Ma risulto un po’ troppo acuto.
Nole piazza la lingua nell’altro
orecchio, quello libero, ed io spalanco la bocca con una smorfia
sofferente. Mi fa morire. Ho i brividi. L’orecchio no, cazzo1
- Bene, quindi pensi di poter spostare quell’impegno con lo sponsor? Perché diavolo devi farlo proprio durante il torneo? -
- Eh, non sono io che mi occupo di
queste cose, zio… - Strascico la ‘o’ perché Nole si sposta con la
lingua sul collo e scende dietro, sulla schiena, a delinearmi i muscoli
insieme alle goccioline che mi percorrono il corpo. Siamo in piscina,
abbiamo fatto una nuotata insieme ed ora mi è suonato il telefono.
Certo la mia posizione non sarà
delle più caste visto che sono appoggiato coi gomiti al bordo e sono
inarcato mentre gli do la schiena.
Ed il culo di cui si sta accuratamente occupando.
- Ma dove sei? Si sente un rimbombo… -
- In piscina… - Avevo appena finito
di allenarmi e quando smetto se c’è la piscina disponibile faccio
sempre due tuffi. Per lui non è strano.
Certo se passa la vede sbarrata da dentro perché ci siamo io e Nole che facciamo porcherie, ma questi sono dettagli.
La sua lingua arriva proprio sulla
zona lombare, afferra il costume per bene e lo abbassa. Io mi isso sui
gomiti e mi spingo in avanti, piegandomi un po’, per uscire col
fondoschiena e dargli tutto l’accesso che vuole.
Lo sento sorridere sulla mia pelle
umida e la lingua continua la sua discesa mentre il mio costume vaga
sull’acqua senza più un padrone.
- Senti, o ne parliamo dopo o… -
- No, io devo saperlo subito se
devo cambiare gli orari che ti eri segnato! - All’idea che li cambi mi
irrito perché sono scelte mirate per stare con Nole. Cioè non nello
stesso campo, ma vicino a lui e nel suo stesso orario.
- No, non cambiarli, mi vanno bene
quelli! Parla con Gabby! - Gabby è una specie di agente, per me, si
occupa di queste seccature. Parla per me con sponsor, organizzatori,
burocrati e chiunque mi scocci con cose che non riguardano il tennis.
La voce però è tremolante perché Nole dopo avermi leccato ha iniziato ad infilarmi le dita dentro ed è difficile non reagire.
Maledetto.
- Rafa, cosa diavolo stai facendo? - Chiede visto che si capisce che non sono presente nella conversazione.
Sospiro spazientito.
- Cazzi miei, zio! Andiamo, parla
con lei, è lei che vede di queste cose… - Nole mi morde la chiappa ed
io soffoco a stento un urlo, lo scalcio ed è costretto ad alzarsi per
non venir colpito. - Non voglio che cambiate i miei orari di tennis,
però! Per il resto non mi importa! -
Con questo chiudo il telefono mentre Nole ormai è fuori e sembra arrabbiato perché non l’ho cagato ed alla fine l’ho scacciato.
- Nole… - Faccio massaggiandomi la
chiappa ed uscendo dalla piscina, mi siedo sul bordo dimenticandomi il
costume che galleggia. - Mi hai fatto male! E stavo parlando con mio
zio! - Mi giustifico mentre lui si asciuga e mi fissa supponente.
Maledetto, amo quando ha quello sguardo da padrone!
- E pensi di rimediare ora? - Mi appoggio con le mani e getto la testa all’indietro con un’aria lasciva che so adora.
- Sai che faccio tutto quello che vuoi! -
A Nole ci sono due cose che gli puoi dire per farlo tornare sui suoi passi e cambiare idea.
Una è ‘ci sono fotografi’, perché
in quel caso si mette su la sua maschera e fa quello che Novak Djokovic
deve fare davanti al mondo che lo guarda.
L’altra è ‘Faccio tutto quello che vuoi’. Ovviamente devo essere io a dirglielo.
Infatti lui stava per andarsene a
vestirsi, ma si ferma, getta l’asciugamano, si mette a gambe larghe su
di me e rimanendomi in piedi, sopra, mi carezza il viso con la sua
erezione che mi manda sempre fuori di testa. E’ il cazzo perfetto.
Grande, sufficientemente largo, dritto e dalla forma perfetta.
E lo sa usare!
Chiudo gli occhi ed apro la bocca,
tiro fuori la lingua e lui un po’ me lo mette dentro, gioca con me come
se fossi una bambola ed io gli lascio fare tutto senza nemmeno usare le
mani.
Infila e tira fuori, mi carezza,
gioca, si fa leccare e poi inizia a masturbarsi guardando la mia
faccia. Su cui poi ha il suo orgasmo.
Di solito non glielo faccio fare mentre so che è una di quelle porcate che a lui piace, non so perchè.
Ma quando dico quelle parole magiche, si suppone che sopporti qualunque cosa.
E lo sopporto.
Mi viene sul viso e sulla bocca che
mi lecco, ingoio quello che ha schizzato dentro e poco dopo la sua
lingua si infila nella mia bocca e ci baciamo.
Quando è soddisfatto, mi dà l’asciugamano con cui mi aiuta a pulirmi ed io con sguardo furbo sorrido.
- Adesso posso divertirmi io? - E
con questo lo prendo e lo spingo finendo di nuovo in acqua a riprendere
da dove avevamo interrotto.
Amo i tornei in cui siamo insieme!