NOTE: non so come mi sia venuta su... ultimamente sento parlare spesso di questi 5 tennisti, giovani promettenti, che tutti sperano siano il futuro del tennis ed hanno tutte le carte in regola per esserlo. Così mi sono un po' informata su di loro ed alla fine mi è uscita fuori sta fic! Una cosa divertente con cui poi finisco anche per celebrare Roger, Rafa e Nole. Niente di serio, comunque! A volte sembro fatta di chissà cosa quando scrivo! Si può leggere anche senza conoscere i giocatori, tanto io quando ho scritto non li conoscevo chissà che! Ho fatto una piccola leggenda con le foto così potete avere un'idea. Buona lettura. Baci Akane PS: pur in pochi anni, ma si sta già instaurando una bella rivalità fra Dom e David, da lì la mia scelta di...

DAVID GOFFIN:  7/12/90 (25 - sagittario) - Belga - 13esimo Ranking - 5 anni nell'ATP - 2 titoli vinti.
DOMINIC THIEM: 3/9/93 (22 - vergine) - Austriaco - 14esimo Ranking - 3anni nell'ATP - 5 titoli vinti.
NICK KYRGIOS: 27/4/95 (20- toro) - Australiano - 20esimo Ranking - 4 anni nell'ATP - 1 titolo vinto. 
BORNA CORIC: 14/11/96 (19 - scorpione) - Croato - 49esimo Ranking - 3 anni nell'ATP - 0 titoli vinti.
ALEXANDER ZVEREV: 20/4/1997 (18 - ariete) - Tedesco - 54esimo Ranking - 2 anni nell'ATP - 0 titoli.


IDOLI

alex e nickalex e domalex e bornanick e daviddavid e dom


Il campanello suona e un pimpante Borna va ad aprire alla porta, quando si ritrova il sorridente Dominic, gli butta le braccia al collo e stringe con un saluto un po’ eccessivo rispetto al rapporto che poi hanno.
Dom non si fa problemi e risponde con un abbraccio, poco dopo viene trascinato dentro e spinto verso un imbarazzato Alexander, che rimane impalato e diventa di mille colori.
- Ehi, ciao… - Dice impacciato.
- Ciao, tutto bene? - Chiede Dom in tedesco visto che uno è austriaco e l’altro tedesco.
- Sì, benissimo, e tu? -
- Bene, bene! - Poi si rivolge a Borna, il proprietario di casa. - Mi ha stupito l’invito, in realtà… cioè che me l’avessi fatto tu, ma a casa sua, dicendo che era una specie di festa di compleanno sua… - La spiegazione di Dom è caotica, non capirebbe se non sapesse lo scenario.  Alex arrossisce ancora di più, la pelle è particolarmente bianca e si vede subito quando si imbarazza.
- Sì, sai… io e Borna siamo molto amici e voleva fare una festa di compleanno e quando gli ho chiesto chi sarebbe venuto, lui mi ha detto che eravamo solo noi due! Così gli ho detto che razza di festa era in due. -
- Sì, gli ho detto di invitare chi voleva, ma lui ha detto tutto scorbutico ‘ma io conosco poche persone!’ Allora gli ho preso il cellulare ed ho guardato la sua rubrica. Leggevo i nomi e lui diceva ‘no’ ‘no’ ‘no’… al tuo ha detto ‘beh, però…’ così ti ho scritto io a nome suo! - La spiegazione di Borna è molto variopinta, com’è nel suo stile.
Così Dom ride.
Dom e Alex hanno fatto un doppio insieme, si sono ritrovati per caso a parlare durante un torneo e siccome parlavano la stessa lingua e c’era feeling, Dom gli ha proposto di fare un doppio insieme, perché tutti parlavano di lui, di Alex, come il nuovo giovane talento, la promessa dell’ATP… e siccome voleva provarlo, l’ha invitato a giocare un doppio insieme. Il feeling è nato spontaneo.
Dom però non sa che Alex in realtà è uno zuccherino con poche persone, solo quelle che gli piacciono. Borna è un suo caro amico, un anno solo di differenza, sono nel professionismo quasi dallo stesso periodo, hanno disputato diversi incontri e tornei insieme.
Dom è, invece, solo il ragazzo che gli piace!
- E chi altri c’è, alla fine? - Chiese Dom il quale non era imbarazzato nonostante chiunque al suo posto lo sarebbe stato.
- Bah, ho chiesto a David… -
- David chi? - Salta su subito Dom.
- Goffin! - Dom si accende come un albero di natale e Borna lo nota subito, mentre Alex fa finta di nulla. -
- Ah, davvero? - Borna annuisce capendo che forse il suo piano geniale per avvicinare il suo amico Alex al suo innamorato Dom, forse poteva andare per aria per colpa proprio di David, invitato praticamente a caso. - E come mai? - Nella sua testa l’idea era stata semplice: se Dom e Alex devono appartarsi, non possiamo essere in tre o quattro… così aveva cercato qualcun altro da invitare.
- E come mai lui? E’ tuo amico? - Borna scuote il capo ricordando come è successo.
- No… passava di lì ed io e Alex stavamo parlando di chi invitare, parlavamo di te e David era lì, sentendo il tuo nome si è girato come se l’avessimo chiamato, così l’abbiamo coinvolto nel discorso e a quel punto che vuoi… lo inviti, no? - Borna si sta mangiando le mani per averlo fatto.
“Quello scatto era un segnale, ma vai tu ad immaginare che fra lui e Dom c’è qualcosa! Maledizione, mi sa che ho fatto una gran stronzata!”
Nel pensarlo il campanello suona e Dom si illumina di nuovo, mentre Alex comincia finalmente a chiedersi come mai sia tanto felice all’idea di vedere David.
I tre, che sono passati all’inglese per capirsi, lasciano andare Borna ad aprire il quale fa gli onori di casa.
Poco dopo appare con un impacciato e rigido David che, appena vede Dom, si illumina di uno di quei rari sorrisi che sfodera in certe occasioni e che demoliscono tutti.
Se Alex ha un viso d’angelo e due occhi che rispecchiano il cielo, quelli di David sembrano l’acqua dei Caraibi. Cristallina, chiara, limpida.
Gli occhi di Dom si fissano su di lui all’istante e per un momento non c’è, non esiste, è svanito.
- Anche tu qua? - Dice come se non lo sapesse, senza vedere minimamente Alex che comunque non conosce molto.
Che poi beh, conosce ancora meno Borna, ma eccolo lì a casa sua a festeggiarlo solo perché gli ha rifilato la palla che lui e Dominic sono amiconi. Cosa che non è proprio vera, perché ad essere amici sono Dom e Alex.
- Sì, che coincidenza! - Sono un po’ impacciati, ma si fanno vicini ed il secondo successivo sono lì a parlare fitto fitto come se nulla fosse.
“Alla faccia della vaga conoscenza!”
Si disse Borna che ricordava il dialogo con David quel giorno in sala relax nell’albergo di uno dei tornei che avevano disputato insieme.
David non è mai stato uno che parla molto, quando lo si incontra e si deve fare un po’ di vita comune, lui è sempre quello più silenzioso. Però ora lì con Dom, il quale c’è da dire che ha un carattere molto espansivo, parla come se non facesse altro dalla mattina alla sera.
I loro occhi sono illuminati, mentre si guardano. Brillano davvero e Borna ci mette due secondi a trovare conferma dei suoi terrori.
“Che imbecille che sono stato! Cosa mai poteva fregare a David del mio compleanno?” Per un momento aveva pensato che fosse un tentativo impacciato di provarci con lui e visto che era carino, aveva deciso di accettare.
- Comunque chi altri dovrebbe venire? Parlavi di una festa di compleanno, giusto? - Borna si ricorda della questione, mentre Alex sta per tagliarsi le vene, così guardando l’ora constata che è davvero tardi.
- A questo punto non so se viene… - Dom e David danno a Borna quello che hanno portato, un dolce ed una torta salata, non sapendo che cosa portare.
E’ una situazione un po’ anomala, ma Dom è socievole ed ha accettato per quello, mentre David puntava proprio a Dom, quindi non gli importava del festeggiato.
Però sapendo come ci si comporta se si è ospiti, hanno fatto il loro.
- Ma mancherebbe solo uno? - Borna stringe le spalle.
- Volevo fare una cosa intima solo con un paio di noi di tennis… una specie di auspicio… ci ritroveremo qua fra qualche anno e rivedremo le nostre posizioni in classifica… cose così! - Dom guarda Borna stupito.
- Per cui per te siamo noi i futuri campioni? - Borna sorride gasato.
- Mi sono fatto la top 5 del dopo Federer, Nadal, Djokovic, Murray e Wawrinka! - I quattro si guardano pensando che ora la cosa comincia ad avere senso, anche se qualcuno forse avrebbe chiamato qualcun altro, ma in generale l’idea ha senso, una specie di sfida che si sarebbe consumata negli anni.
Vediamo se ho ragione, vediamo se ci arriviamo.
Dom sorride compiaciuto di essere nella top 5 di Borna, David sorride perché sorride Dom.  Idem Alex. Borna vuole solo far loro un filmino.
- Scusa, a questo punto ci devi togliere la curiosità… - Fece Dom fa due calcoli.  - Chi sarebbe il quinto? - A quello la porta suona.
Nella testa di Borna erano successe due cose: una la sfida dei futuri Top 5, una sorta di trucco motivazionale. L’altro era di fare da cupido. Le due cose non erano nate insieme, ma quando si era trovato a pensare prima ad una e poi, a distanza di tempo, all’altra, aveva capito che poteva prendere due piccioni con una fava.
Borna va ad aprire sorpreso che alla fine si sia presentato e appena apre si ritrova una bottiglia di vino davanti alla faccia ed un grugnito.
- Non sapevo che cazzo portare! -
Borna la prende spaesato, poi sorride colpito della sua presenza e del pensiero, e lo prende a braccetto trascinandolo dagli altri che non stanno nella pelle per  sapere chi è il fantomatico quinto.
Ed eccolo lì, Nick in tutto il suo broncio che fissa male tutti quanti.
- NICK KYRGIOS?! - Esclama Dom quasi strillando. Borna annuisce convinto.
- Vorrei sapere che diavolo ci faccio io qua! Non è una festa di compleanno? Non conosco il festeggiato e tanto meno ci azzecco qualcosa con gli altri invitati! E poi dov’è il casino? Siamo in cinque, cazzo! - Nick comincia a lamentarsi e Alex alza gli occhi azzurri al cielo, seccato di tutti quei lamenti, mentre David si estranea con la mente.
Borna a quel punto risponde schietto senza peli sulla lingua:
- Ti ho invitato perché sei solo ed hai bisogno di socializzare! - Nick lo fissa come se fosse impazzito.
Come osa quella pulce dire una cosa simile?
- Ehi, stai scherzando? -
- No! Sei Come Mark Lenders! Uno stronzo col talento! Però diavolo se tu fra qualche anno sarai nella top 5 con noi! - Nick si è perso un bel po’ di passaggi e lo fissa come se fosse del tutto suonato, mentre gli altri lo guardano ammettendo che non dice poi tante cazzate.
- In effetti ricorda Mark Lenders. Lo stronzo col talento… - Ammette Dom finendo fulminato da Nick.
- Ma che c’entra il fatto che deve socializzare? - Chiede indispettito Alex con le braccia conserte ed ancora il broncio sul bel visetto. Nick fissa male anche lui e Borna si stringe nelle spalle.
- Beh, sai… quelli stronzi sono stronzi perché sono soli, ma se avessero degli amici forse sarebbero meno stronzi… -
- Ehi, io sono presente, eh? - Ricordò loro un seccatissimo Nick con le braccia conserte.
- Beh, tu non sei meno stronzo con gli altri, uno riceve quello che da! -
- Sì beh, non voglio la carità! Voi siete sciroccati! E da David non me lo aspettavo! - Con questo Nick fa per andarsene, ma David, preso in causa, torna fra i presenti e risponde mentre intorno si era creato il caos. Appena lui parla, tutti si zittiscono e appare quasi chiaro il suo ruolo.
- Io sono stato tirato dentro come te, ma ormai che siamo qua tanto vale rimanerci, no? - Nick si ferma e il mondo si fa zitto. Nick si gira e tutti gli occhi sono su di loro. Nick risponde:
- Perché dovrei? Mi hanno dato dello stronzo che fa la carità di amicizia! Io non ho bisogno di nessuno, sto bene da solo, che cazzo! - David piega la testa di lato e inarca le sopracciglia con aria ovvia, poi calmissimo risponde:
- Chi dice che non ha bisogno di nessuno è il primo ad averne. - Silenzio. Lo stupore pronto ad esplodere. Tutti fissano Nick convinti che lo mandi a cagare e se ne vada. Ed invece fa il broncio ma si siede nel divano alzando un piede con la scarpa sopra, nella sua tipica posa accartocciata scomposta.
Gli altri fissano prima Nick e poi David stupiti, increduli di quel che è appena successo.
Poi David si siede vicino a Nick, tirando giù il piede che, secondo miracolo della serata, resta giù.
- Allora, che si mangia? - Chiede gentile, con un sorriso gentile.
“Roger Federer!” Pensa abbagliato Borna il quale aveva già pensato per lui quel ruolo… non tanto per il talento o il tipo di gioco, quanto proprio per il tipo di persona che è.  “Ci avevo visto giusto, cazzo!”
Borna ha provato ad assegnare ognuno di loro ad uno degli attuali Top 5, ma non è stato facile perché ognuno ha le proprie caratteristiche di gioco e tende ad uno o all’altro, ma immaginare nel futuro come possono evolvere è molto difficile.
“Sono piuttosto sicuro dell’accoppiata Alex-Nadal…” Aveva pensato Borna in quei giorni.  “Ma fra Dom e David chi è più simile a Roger?”
- David è Roger! - Esclama improvvisamente Dom sedendosi dall’altra parte di David. Vicino a lui si fionda Alex. Borna si sistema nella poltrona, dopo aver portato fuori le portate che sembra consumeranno nel divano. Apre la musica, tira fuori cinque bicchieri e si guarda bene dall’aprire il vino, totalmente fuori luogo per degli atleti.
Ci pensa Nick ad aprirla da sola.
- Di che diavolo parlate? - Chiede versando da bere solo per sé e per David.
Dom lo guarda male e per ripicca gli prende la bottiglia e se la versa da solo, così Alex per non essere da meno versa anche lui per sé stesso.
Borna evita accuratamente.
“Quando saranno tutti ciocchi, qualcuno dovrà indirizzarli nelle varie camere, no?”
Il giudizioso Borna!
- Borna ha fatto questa serata per lanciare una specie di sfida… - Spiega Dom, il quale fa a gara con Borna a chi parla di più.
- Ho immaginato, una volta che gli attuali top 5 non ci saranno più, chi li avrebbe rimpiazzati. E li ho invitati qua stasera. Come per… motivarci, sfidarci… fra qualche anno ci ritroveremo qua e vedremo se avevo ragione, dopotutto! - Nick rise schernendolo dell’idea, mentre Alex lo fissò male perché era sempre così maleducato.
- E David è Roger per quale ragione? - Chiese poi strafottente, nel suo tipico modo di fare.
- Perché ha il suo ruolo, il carattere gli somiglia molto… -
- Roger è molto più aperto e socievole, è allegro, coinvolgente, solare… - David inizia con l’elenco delle doti di Roger e tutti capiscono chi è il suo idolo.
- Non dirmi, il tuo preferito è lui! - Lo prende in giro Dom. David arrossisce, anche la sua carnagione è chiara e si vede subito.
- E’ un grande. - Ammette.
- E’ un grande ed è indubbiamente il più grande di tutti, ma se si parla di preferenza personale, il mio è Nole! - Risponde subito Dom sorseggiando il suo bicchiere e sgranocchiando delle patatine.
- Infatti nei giorni passati pensavo chi fra te e David poteva essere Roger, promettete entrambi molto bene e siccome lui è il più grande di tutti i tempi sai, è una scelta che pesa… però mettendoci dentro anche i modi di fare, guardandovi anche come persone, oltre che come giocatori, direi che tu sei Nole! - Dom fa un grande sorriso compiaciuto.
 - E mi sta bene! Nole forse sarà quello che ha tardato di più a diventare il numero uno… ma ora che è lì non lo leva nessuno! -
- Perché non ha Rafa e Roger a rompergli le palle! Ora loro non sono più quelli che erano… quando Rafa e Roger erano primi, si sono spodestati a vicenda perché c’erano loro… e Nole, pure… non era facile rimanere primo, capisci? Nole ora ci riesce perché non ha rivali, non ha quello che Rafa ha fatto con Roger! - Dice Alex dicendo la sua di un argomento a cui ha pensato molto.
- Ma Roger è rimasto in testa per 4 anni, eh? E’ record! - Ricorda David. Borna alza le mani.
- Abbiamo già detto che Roger è il migliore fra i migliori, però Alex ha ragione. Nole è forte e nessuno lo mette in dubbio, ma ora sembra imbattibile perché non ha il Rafa della situazione. Anzi, mi correggo, non ha quello che fa ciò che ha fatto Rafa con Roger quando lo ha buttato giù dal podio dopo ben 4 anni di supremazia! - Borna centra il punto e tutti concordano.
- Però rimane fortissimo, lui non ha mai mollato, da quando è arrivato nella top 4, non si è più levato da lì. Nel 2011 è salito primo, dopo 7 anni di tentativi, e poi ora dopo altri 3, è tornato numero uno e ci resterà chissà per quanto… certo, il problema della rivalità mancante è vera, però lui è forte e ci ha sempre provato senza mollare. Ed ora fa paura. Basta ritrovarti davanti a lui per capire che non hai scampo, capisci? - Dom è molto preso dall’argomento, come un po’ tutti. David sorride vedendolo così acceso.
- Sì sì… voi due siete Roger e Nole, c’è poco da fare… - Ognuno si era beccato il proprio preferito. Entrambi soddisfatti si guardarono orgogliosi, gli occhi brillavano un po’ per la piccola vittoria, un po’ perché erano insieme a fare quel discorso divertente.
- E Rafa? - Chiede Alex a Borna come se fosse lui quello che può deciderlo.
- Beh, non c’è mica solo lui… - Si difende Borna perché l’argomento Rafa è complicato.
Nella sua mente sarebbe propenso per dare Andy a Nick e Rafa ad Alex, mentre lui si prenderebbe Stan, tutte scelte ben motivate, ma ha un’intuizione su Rafa e non può dirla.
- Io adoro Roger.  Il mio preferito è lui. - Dice come se la domanda fosse quella.
- Nessuno te l’ha chiesto! -
Risponde scorbutico Alex che si protende verso l’amico puntandolo minaccioso col broncio ed il bicchiere di vino mezzo vuoto che già fa il suo effetto.
- Però anche se il mio preferito è Roger, penso che per il mio difetto dell’incostanza e per il fatto che mi deconcentro in certe situazioni, perché non gestisco sempre bene la mia emotività, sono più Stan. -
- Non ci importa! Voglio sapere di Rafa! - Ribatte rognoso Alex tirando fuori il suo caratterino che fa ridere Dom e lascia stupito David.
“In quanto  prodigiosità direi Dom, ma alla fine gli ho dato Nole perché anche come modi di fare ed un po’ lo stile ricorda Nole…” Anche questo non lo dice.
- Ma io non sono il giudice supremo! - Alex si versa altro vino, ormai non ha il controllo anche perché almeno bevendo non sente troppo la delusione per Dom che muore dietro a David… ben ricambiato!
- Sei tu che hai iniziato questo gioco e tu adesso lo continui! Spara! - Ringhia sempre testardo e vagamente isterico. Nick lo fissa sorpreso, non immaginando un caratterino simile.
- Fammi indovinare… - Fa allora Borna rassegnato. - Ad entrambi piace Rafa! - Con questo sparo nella notte tutti si zittiscono e fissano prima Alex, rossissimo, e poi Nick sorpreso.
- Come fai a dirlo? - Chiede Nick.
- Intuizione? - Prova Borna.
- Non esiste! -
- Comunque ci ho azzeccato? - Chiede Borna curioso. Nick fa una smorfia di sufficienza.
- A me non piace nessuno. - Ma Borna ride.
- Andiamo… -
- E da cosa dici che mi piace Rafa? - Questa volta Nick lo mette in un angolo e lui deve provare a spiegarsi.
- Da quello che ho capito di te quando ti piace qualcuno sei particolarmente provocatorio. E’ il tuo modo di esprimerti, giusto? E quella volta che ci hai giocato contro hai fatto quella mossa spaccona per farti notare da lui, per farti ricordare. In modo da non essere uno dei tanti che gli è riuscito di batterlo… ma quello che l’ha fatto con quel colpo fra le gambe da spaccone! Magari così ti sei fatto odiare da lui, e conoscendo un po’ il tipo è probabile… però l’hai fatto! Perché ti piace. Giusto? E’ il tuo preferito? Ci ho preso? - Nick alza le spalle e cerca di sminuire la cosa, beve ancora un po’ e mangia qualcosa, così Dom interviene.
- Se non ricordo male hai visto alcune sue partite… - Che loro guardassero le partite dei migliori era normale.
- Tutti guardiamo le partite di Rafa! -
- Non allo stadio e nei giorni liberi, fuori torneo! - Dom, abile osservatore, non molla la presa ed alla fine Nick, sbuffando, lo ammette.
- Ok, mi piace! Appena posso vado a vederlo dal vivo e quel giorno ho voluto lasciare il segno! Ho cercato la mossa più indimenticabile e mi è venuta quella! - Borna ride alzando le braccia in alto in segno di vittoria.
- Lo ricordi un po’. Rafa è un toro! Chiuso con chi non conosce, simpaticissimo con chi conosce e gli piace, addirittura dolce con qualcuno… e una furia scatenata in campo! Dici Rafa e dici passione! E tu, carattere di merda a parte, di furia e passione non ti manca! -
- Perciò sarei io Rafa? - Alex lo fissa come se lo stesse tradendo e non dice nulla, Borna però sente il suo sguardo addosso e lì, sospirando, esprime l’altro dubbio.
- Però anche Alex ha qualcosa di Rafa… un po’ nel gioco, un po’ nel fatto che Rafa è considerato il prodigio perché ha avuto la scalata più veloce di tutti. Basta pensare che per arrivare secondo gli ci sono voluti tre anni, per altri tre è rimasto secondo fisso rivaleggiando con il Roger numero uno dei record e poi, dopo ben sei anni totali di ATP, è arrivato primo. Cioè… Roger era secondo solo dopo 5 anni, Rafa dopo 3, capisci? - Tutti capiscono bene cosa intende.
- Quindi per il discorso dell’essere prodigi…? - Chiede David incuriosito guardando Dom, il quale è completamente estraneo al paragone, dal suo punto di vista.
Borna piega la testa ma poi fa una smorfietta.
- Sì, Dom sembra essere vicino alla cosa… ma sono più convinto di associarlo a Nole per… beh, il resto. -
- Quindi? - chiedono impazienti Alex e Nick. Borna così riprende le sue elucubrazioni.
- Ok, il fattore prodigio è una cosa. L’altra che spicca di Rafa, oltre a tutto quello che ho già detto, è l’ambizione. Rafa era ambizioso, lo è sempre stato. E molto, ma molto competitivo. E’ questo che l’ha portato ad essere il miglior rivale di Roger e poi anche di Nole. - Silenzio. Ora erano tutti confusi tranne Dom che aveva capito.
- Alex è competitivo, ambizioso e soprattutto prodigio. Lasciando perdere la sua attuale posizione in classifica, ha anche iniziato da pochissimo… Alex è chiamato uno dei prodigi, Rafa stesso l’ha recentemente definito uno dei futuri numeri uno… - Alex sorride tutto orgoglioso del paragone… in parte perché viene da Dom, in parte perché è, appunto, su Rafa!
- Ma io sono aggressivo e passionale come lui, nel gioco! Ed uso molta forza, posso fare il gioco da fondo campo come il suo! - Nick si inalbera per prendersi il ruolo che vuole ed ora non gliene frega di mostrarsi troppo affezionato ad un Rafa che probabilmente lo odia!
Alex a quel punto salta su.
- Però non ci sono solo quelle cose, ci sono altre caratteristiche da vedere! - Borna aveva proprio paura di quello, conoscendo i caratteracci di entrambi aveva paura che potessero finire per azzuffarsi. In un attimo si instaura un fittissimo botta e risposta fra bevute e mangiate, a cui nessuno riesce ad intromettersi.
- E a te cosa frega di essere Rafa? -
- Che c’entra, si parla! -
- No no, io mi sono esposto, ho ammesso che mi piace! -
- Buon per te! Ma se io sono Rafa, io sono Rafa! - Come se fosse un gioco di ruolo ed in ballo ci fossero punti vita.
- Un cazzo! C’entra anche chi preferiamo! L’ha chiesto a tutti! Persino a me! -
- Ma non basta questo! Che a loro piacessero quelli è una coincidenza! A lui piace Roger, ma si è preso Stan! -
- Non importa! E’ una cosa che pesa! -
- Un cazzo! Senti, io sono competitivo, ambizioso e prodigio! Lo dicono gli altri, non io! Tu sei solo aggressivo e passionale! Essere una furia in campo non ti associa ad uno dei migliori giocatori mai esistiti! - E da questa frase lui si scava la fossa.
- A te chi piace? Perché non lo dici? Così capiamo di cosa parliamo! - chiede provocatorio improvvisamente. Alex arrossisce e boccheggia.
“A parte Dom?” Pensa Borna.
“ Non è chiaro chi gli piace?”
Questo lo pensano anche gli altri.
- Nessuno. - Dice testardo. Nick si alza in piedi con le braccia conserte e il bicchiere di vino in una mano, batte il piede in attesa, con sfida. Alex si alza a sua volta per dire che non ha paura di lui.
- Avanti! -
- Nessuno! -
- Ti piace Rafa, perché non lo ammetti? Se l’ho ammesso io… - Borna ha una delle sue famose intuizioni, ovvero che il modo in cui piace ad Alex sia un po’ ossessivo, però non sa come dirlo senza scavargli la fossa, così decide che visto che ha voluto bere vino, adesso si arrangia da solo.
- Non è vero! -
- Quando hai giocato contro di lui hai perso di proposito perché ti dispiaceva batterlo! - Questo lo dice a caso, senza nemmeno ricordarsi esattamente la partita, sa solo che è successo.
Questo è come una scintilla.
Alex si morde il labbro e poi, senza resistere più, la spara.
- Non ho perso apposta! Sono andato in casino, ok? Ho capito che stavo per batterlo! Mi bastava un colpo e l’avrei battuto! E siccome era lui e che avevo impiegato 24 ore a concentrarmi perché stavo per incontrare proprio Rafa, ero sotto pressione, non sono più riuscito a gestire le emozioni e sono andato in casino! Ho capito che era il match point e nel panico ho fatto quel tiro di merda! Ho sbagliato il tiro più facile di tutti! Cazzo! Ed ora non mi ricorderà mai visto che al primo incontro non ho lasciato il segno! Lui ha battuto Roger la prima volta che l’ha incontrato! - Alex parte e non si ferma più e tutti si ammutoliscono perché in effetti ha detto quello che ormai tutti avevano pensato, ma la sensazione è che ora possa arrivare a dire anche di più.  - Ed io non me lo perdono perché a volte il primo incontro è determinante ed io ho perso in modo stupido e lui non mi ricorderà mai, sarò insignificante! Ha detto delle belle cose su di me, ma poi sicuramente si è ricreduto! Come fa un futuro numero uno a perdere il match point in quel modo? Mi sono emozionato perché stavo per battere l’ossessione della mia vita! - Nick non ha proprio nulla da dire, nemmeno mezza derisione, e Borna si alza in piedi sapendo che ora lo deve raccogliere e che quello è un gioco di merda.
Sapeva che nell’assegnare Rafa avrebbe fatto danni, per pensarci aveva capito che piaceva molto ad entrambi e visti i caratteracci, aveva capito.
Ma ormai è tardi, Alex capisce d’aver fatto una brutta figura e visto che lui odia profondamente farne, prende e va via su per le scale, chiudendosi in una camera. Borna si mette le dita sulla fronte e preme chiudendo gli occhi cercando di portare indietro il tempo senza successo.
- Sapevo che finiva così, per quello cercavo di non dare Rafa a nessuno! -
- Sapevi di questa sua ossessione? - Chiede Dom sorpreso come tutti.
- No… ma avevo capito… e conoscendolo sapevo che reagiva male. Cioè se lui non fosse stato altrettanto preso da Rafa… - Nick, preso in causa, decide per chissà quale arcano motivo di raggiungerlo, Borna fa per seguirlo e fermarlo pensando che possono solo scannarsi, ma alla fine Nick fa l’aria seria e tranquilla.
- E’ colpa mia, l’ho provocato io perché è la mia mania. Quando ne ho l’occasione lo faccio… ma in realtà è stato stupido. - Borna sbianca guardandolo. Mai avrebbe pensato di ritrovarsi in quella situazione. Di sentirgli dire proprio quelle parole.
Così alza le mani e lo lascia andare.
Borna si siede nella poltrona e guarda perplesso David e Dom i quali hanno capito che ora non è proprio il caso di fare nulla.
- Ma come ti è venuta in mente questa serata? - Chiede Dom. Borna ride e sentendosi di troppo anche con loro, decide di dileguarsi con una scusa qualunque.
“Certo potevo invitare qualcun altro e fare numero pari! Vai a pensare tu che Nick e Alex finivano in camera e David e Dom nel divano!”
Borna, sentendosi solo e abbandonato, va a tagliare il dolce e a fare il caffè, perdendo quanto più tempo possibile, chiuso ben bene in cucina.

Nel divano. Dom e David riprendono a parlare come se niente fosse, tornano ad essere ognuno il mondo dell’altro e le cose tornano a scorrere così belle e perfette.
- Comunque secondo me sei tu il prodigio, dovevi essere tu Rafa! - Dice David semi serio. Dom ride di gusto e lo ringrazia.
- Mi piace Nole! Sa sdrammatizzare tutto, è una dote che conta. E poi non ha paura di affrontare le situazioni fra le più disparate. - David, incuriosito da quell’input, continua a parlarne ed il tempo trascorre come se gli altri non esistessero.

Nick entra in tutte le camere finché non trova Alex a fare a pezzi una scatola che conteneva chissà cosa.
I pezzi sono così piccoli che sembrano coriandoli e la sua espressione è dura e furiosa, ma non piange, anche se vorrebbe farlo.
- Dai, non volevo… è come dicevate. Sono stronzo di natura, se posso farlo lo faccio, non c’è un perché, ma non dovevo provocarti fino a questo punto per una sciocchezza simile… - Alex vedendolo di primo impatto vorrebbe mandarlo a quel paese, ma poi il fatto che proprio lui si scusi improvvisamente lo sgonfia e gli ridà la capacità di respirare.
Nick allora si avvicina e gli toglie il cartone di mano, sfiorando le sue.
Alex ha ancora quel broncio bellissimo da principino offeso che cerca di farsela passare.
Nick lo guarda e lo trova bello, come l’ha trovato bello appena ha messo piede nella casa.
- E poi come diceva prima Borna… quando mi piace qualcuno per farmi notare faccio lo stronzo, perché non so come provarci in modo normale. Perché so che vengo sempre respinto e quindi a quel punto conta che non mi dimentichi. E faccio lo stronzo! - Alex sospira e aggrotta la fronte senza capire.
- Cioè mi stai dicendo che ti piaccio? - Nick sorride ed è il primo sorriso della serata e forse il primo e basta.
- Non si chiede, lo si capisce e se ne prende atto! - Alex fa di nuovo il broncio, ma a questo punto Nick gli mette la mano sulla guancia e gli carezza il labbro all’infuori col pollice, ha un’aria dolce nel guardarlo, perché lo trova troppo bello quando è indispettito.
- E adesso cosa vuoi fare? - Chiede dimostrando di non aver capito per nulla la lezione, dimenticando Rafa per un piccolo momento.
- Non hai proprio capito, eh? - Alex si oscura.
- Se te lo chiedo… -
- No, non hai capito che non si chiede! Si capisce si accetta. O si respinge, dipende. -
- Ma cosa?! - Alex torna polemico come tende ad essere sempre ed alla fine Nick gli chiude la bocca con un bacio che gli toglie il respiro.
Alex finalmente si zittisce e dopo un momento risponde alle sue labbra che gli chiedono di aprirsi per lui, lo accontenta e gli porge la lingua con delicatezza. Nick è più irruente e gestisce i bacio con la sua solita passione, ci mette fuoco anche lì e Alex si ritrova ubriaco sia del vino che del suo sapore, che è comunque simile al suo per via del vino.
Quando si separano per prendere fiato, Alex appoggia la fronte a quella di Nick, chiude gli occhi e cattura quella piacevole e strana sensazione.
- Comunque Rafa sono io! - Nick a questo ride e gli pizzica la guancia.
- Scordatelo! Sono io! - Così si separano ed uscendo dalla camera continuano a parlarne senza però litigare seriamente.
- Ma io ne sono proprio ossessionato! -
- L’ho capito, ma anche a me piace! Ed io odio il mondo intero! -
- Ma non glielo hai dimostrato visto che l’hai battuto con quel colpo di merda! -
- E visto che tu invece gli hai concesso la vittoria hai più diritto ad essere Rafa? -
- Certo, io gli voglio più bene! -
- Ma io me lo scoperei in venti posizioni diverse! - Alex arrossisce.
- Anche io! -
- Tu ti faresti scopare da lui in venti posizioni diverse! -
- Beh certo, però è uguale! -
Quando arrivano da David e Dom che stanno solo amabilmente parlando, stanno facendo quel discorso e il belga e l’austriaco si fermano e lo ascoltano incuriositi.
- No ma prego, continuate… quali erano le posizioni? - Chiede Dom divertito, mentre David arrossisce insieme ad Alex.
- Dov’è Borna? - Chiede il tedesco cercando di uscire da quella situazione difficile. E’ solo a quel punto che si rendono conto che manca proprio il proprietario di casa.
- Oddio, è sparito e non è più tornato! - Esclama Dom dispiaciuto.
E’ solo dopo un’ora che si ricordano di lui e vanno a cercarlo, ma quando lo trovano in cucina, si sta mangiando la sua fetta di torta da solo e quasi tutti ridono. Nick non ride ovviamente, perché altrimenti significherebbe che Borna aveva ragione ad invitare lo stronzo Mark Lenders per farlo socializzare.
“Manco fossi un cane da portare al parco!”
Pensa fra sé e sé cercando di non ridere con loro.
Alla fine, nonostante non fossero per nulla amici tranne che Alex e Borna e Dom e David, la serata finisce che il gruppo più strano di tutti si crea nel modo altrettanto più strano e forse è vero che si ritroveranno solo fra altri dieci anni a vedere in che posizioni sono, però nel frattempo quella sera avrà lasciato in loro il segno.