NOTE:
in realtà avrei dovuto pubblicarla prima, subito dopo le Dinamiche da
Laver Cup, perché è proprio l’immediato seguito, stessa sera, ora
successiva in pratica, però alla fine i giorni volano ed io a volte me
li perdo proprio. Comunque i protagonisti sono Nick e Sascha, con POV
dell’autraliano. È il caso di fare il punto della situazione fra quei
due visto che li avevamo lasciati in una strana relazione di amicizia
con benefici aperti ad altri e che nel mentre... beh si sono aperti
parecchio! E niente, buona lettura. Baci Akane
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE
E così finalmente ci rivediamo, caro Sascha!
Ci incontriamo in corridoio uscendo dalle camere dopo la ristrutturazione, siamo distrutti ma lui molto, molto di più.
Jack che è con me mi vede soffermarmi davanti alla scena, e così ridacchiando mi fa l'occhiolino e va avanti.
Sascha e Grigor escono dalla camera per primi e parlottano.
- Dovremo lasciarlo dormire... -
- Sì ma deve venire anche lui, sicuramente ci rimarrebbe male nel perdersi il gala di chiusura. -
- Ho capito ma l'abbiamo fatto dormire poco... -
- Eh ma non poteva rimanere là... -
- Va bene tu vai
avanti, ci penso io... - L'espressione di Sascha è veloce ma
inequivocabile, un po’ di gelosia che Grigor nota e gli dà un
pizzicotto sulla guancia, un occhiolino e poi rientra.
La porta si chiude con
Grigor dentro e Sascha si gira e si ferma ritrovandosi me poco più in
là con le braccia conserte e l'aria curiosa, anche divertita e di sfida
direi.
Lui si ferma, sussulta, alza il mento e poi la luce nei suoi occhi torna divertita come sempre quando mi guarda.
Mi raggiunge, mi passa davanti e mi fa il dito medio.
Io ridendo lo inseguo verso gli ascensori:
- Mi sa che non servono più i miei servizi! -
Sascha mi sgomita mentre si infila per primo ed io ridendo lo inseguo:
- Ehi guarda che anche
io non ho bisogno dei tuoi per ora! - lui mi guarda sorpreso senza
capire e continuo come un treno: - Alla fine hai capito quanto sia
speciale Grigor! Sapevo che ci cadevi anche tu! E il povero Domi? -
- Come diavolo... - cerca di difendersi ma io ridendo lo spingo bonariamente:
- Non provarci, capisco subito quando uno si fa un altro! Quella era l'atteggiamento post sesso! -
- Tanto te lo sei fatto anche tu, che vuoi? - va sulla difensiva ed io blocco l'ascensore quando sta per arrivare.
- Niente, però mi devi spiegare di chi parlavate. - Sascha inarca le sopracciglia scettico.
- E devi fermare l'ascensore per quello? - scuoto la testa infilando le mani in tasca:
- No, ma voglio sapere
quello prima di dirti una cosa. Anzi chiederti. - Sascha non trova
tanto interessante la risposta che mi deve dare per cui risponde subito
come se non fosse niente di che:
- Oh solo David che si
è ubriacato ed ha retto meno di noi. Ha dato prima un bacio a me poi
uno a Gri e poi è crollato addormentato! L'abbiamo svegliato dopo una
mezz'ora ed adesso non sapevamo cosa fare. Soddisfatto? -
Rido di gusto.
- Sembra parli di
vostro figlio! E poi Gri? Siete già a quel punto? Wow! - lo prendo un
po in giro e lui incrocia le braccia al petto sulla difensiva, ma so
che si sta divertendo perché abbiamo questo modo di fare noi e ce la
spassiamo così:
- Sei invidioso?
Pensavo avessi già provato con lui! - continuo a ridacchiare, alzo le
spalle e sminuisco io ora guardando altrove.
- Qualcosa, non
completo, tu hai fatto tutto vedo... Voglio aggiornamenti eh? - e spero
che con questo capisca cosa volevo dirgli davvero, non voglio dirglielo
sul serio... Sascha mi fissa assottigliando gli occhi ed eccolo che ci
arriva.
- Nick cosa volevi
dirmi? - sbuffo e faccio una smorfia cambiando posizione come se fossi
in prigione, alla fine lo dico senza troppe cerimonie.
- Rimaniamo amici senza
benefici, ti va? - Sascha mi guarda come se fossi matto. Io sto per
dargli una testata e alla fine si riprende, per fortuna che è sveglio e
non irritante come gli altri.
- Jack? Ne ero sicuro!
Era l'unico con cui avevi un rapporto speciale che non ti eri mai
fatto! E non capivo perché ti ho sempre visto trasportato e felice con
lui! Alla fine ci siete riusciti! Sono contento! È quello giusto per te
perché ti accetta! E ti illumina tutto! Dai! - così visto che non sta
più zitto lo zittisco io con una mano sulla bocca, irritato.
- Hai finito o ti devo
mettere il mio uccello in bocca? - Sascha annuisce e ridacchia, così
tolgo la mano e allargo le braccia polemico:
- Siamo d'accordo? Amici e basta? Tutto ok? -
Annuisce shoccato ed io faccio ripartire l'ascensore che in poco arriva.
- Ma voglio i dettagli.
Che ti dia la voglia di qualcosa di serio è incredibile. - usciamo
insieme ridendo. Non mi stupisce che abbia capito subito che non me lo
ha chiesto Jack ma che me lo ha fatto venire voglia. Per questo mi
piace da matti questo ragazzo. Perché mi capisce al volo.
- Prima tu! - e così
prima lui, come se non vedesse l'ora Sascha comincia fitto fitto a
raccontarmi tutto e prima che me ne accorga le cose vanno da sole nella
direzione che spero sia la migliore per tutti. Lo spero davvero. Oggi
ci voglio credere.
- E quindi poi ho pensato...-
- Wow! - mi interrompe stupito.
- Smettila non è quello! - rispondo sgomitandolo e ridendo.
- Ah non è quella la cosa incredibile? - ride a sua volta.
- No! Poi ho pensato...
se non lo faccio ora forse non succederà più una cosa come questa. Sai
questa atmosfera... noi due insieme qua... e mi sono deciso, non ci ho
pensato tantissimo nel senso che volevo solo baciarlo. Cioè prima di
non farlo mai più... non so se ha senso...-
- Più di quel che sembra a te... - puntualizza con un sorrisino divertito. Mi fa piacere che capisca ma non avevo dubbi.
- Ed ora ho visto che non posso più farne a meno... - concludo sbrigativo pensando di aver concluso.
- E che non hai voglia di altri perché ti calma e ti basta. - Sascha è sempre una spanna sopra, glielo devo concedere.
- Per ora è così e lui
vuole lo stesso nel senso gli sta bene e per qualche miracolo gli
piaccio come sono e...- mi imbarazza dire certe cose ma le direi
solo a lui...
- È una cosa
meravigliosa Nick... - mi interrompe improvviso. Ci rimango di sasso e
poi sorrido ebete arrossendo da idiota. In sala lo vedo ben vestito,
così bello più che mai che parla e scherza con altri. È il raggio di
sole di questa festa per me.
- Grazie... tu con Grigor? - chiedo fermandoci indietro per sapere un po’ di cazzi suoi prima di non avere più modo.
- Nah non sono nella fase seria ed esclusiva! - sembra mi pesti un piede e preciso subito con una smorfia:
- Io non sono... -
- Si certo... - chiude
subito. - Comunque io voglio solo il tennis e delle valvole di sfogo,
delle distrazioni non impegnative. -
Sentendolo rido ancora, ma io e lui siamo sempre così:
- È incredibile che all'inizio volevamo cose opposte ad ora...-
- Io non volevo niente!
Né cose serie né distrazioni! Ma poi mi hai fatto capire che le
distrazioni non impegnative sono sane... - Sascha deve sempre avere
ragione o non si sente bene, così rido ancora e sollevo il mento con
aria di sfida
- Quindi ammetti che
avevo ragione? - Sascha si ricorda che inizialmente cercavo io
divertimento e lui non voleva saperne. Ridiamo ancora ripensandoci.
- Alla fine ci sono dei
pro molto importanti nell'avere le giuste valvole di sfogo. E per
rispondere a prima si... Grigor è speciale! Non potevo non provarlo! -
- Ti ho rovinato
proprio! - Sascha mi spinge e fa una smorfia ma poi si illumina senza
accorgersi e mi giro a guardare. Grigor arriva con un rincretinito
David che vorrebbe essere morto. Se lo tiene a braccetto e lo sostiene.
Ha un'espressione così dolce e solare mentre saluta tutti che mi viene
spontaneo guardare Sascha, non si accorge nemmeno della faccia ebete
che sta facendo e per un momento contemplo l'idea di non dire nulla e
lasciare che lo scopra da solo, ma poi mi ricordo che siamo amici
- Guarda che con lui non ci puoi andare tanto leggero sai...-
Sascha si riprende e mi guarda senza capire
- Cioè? -
- Cioè Grigor ti prende. Ha quel potere con tutti. -
- Per questo non sei
andato oltre l'assaggio? - ridacchio e saluto Grigor e David che ci
raggiungono. Poco dopo anche Jack e Diego e mentre il casino aumenta e
David soffre, io li guardo. Prima Sascha che fissa Grigor come se fosse
suo e basta. Poi Jack che mi prende il braccio ed una scarica mi
attraversa, lo guardo e sorrido come un idiota.
Un idiota che oggi è felice.