NOTE:
l'anno di tennis inizia con un torneo di esibizione fuori campionato
mondiale (ATP). Rafa, Nole e Stan c'erano, il migliore è stato Nole
ovviamente, Stan non aveva voglia e Rafa è parecchio indietro, infatti
ha perso la prima partita giocata, contro Andy. Non mi aspettavo
tornasse bene visto tutti i mesi di stop di quest'anno, però è peggio
di quel che immaginavo. Fortunatamente ha vinto la finalina contro
Stan, che però ripeto, non aveva molta voglia di giocare, ma contro
Rafa si è impegnato un po' di più. Insomma, piano piano dà segni di
risveglio. Nole dal canto suo, dopo aver vinto contro Stan si è dato
malato e non ha fatto la finale contro Andy... ed io mi son detta che
sicuramente se era la finale contro Rafa, avrebbe giocato. Comunque ci
sono due bellissime foto insieme dei due che ridono insieme. Si vede
quanto sia bello il rapporto che c'è fra loro, non si può proprio
fraintendere! Buona lettura. Baci Akane
ANNO NUOVO
"Rafa
è un giocatore incredibile al Roland Garros. Non c'è altro segreto, è
un combattente ed è questo che lo ha portato così in alto e non lo ha
fatto mai mollare, nonostante tutti i problemi che ha avuto. E' un
atleta straordinario che vive per le sfide, per i trionfi. Molti
avrebbero desistito al posto suo, ma non Rafa. Lui trova sempre una via
d'uscita, supera gli ostacoli e torna più forte di prima.
Nonostante i problemi fisici sono sicuro che darà il massimo per essere
al meglio nel prossimo anno e lotterà di nuovo per il titolo a Parigi.
Sarà una nuova sfida, ma mi batterò per diventare il campione anche
quel torneo, è il mio obiettivo principale"
- Novak Djokovicsu Rafael Nadal -
Non
che si fossero visti esclusivamente in quell'occasione, ma ricominciare
la stagione di tennis era entusiasmate ed ancor di più se potevano
farla insieme.
Abu
Dhabi era un piccolo torneo di esibizione fuori campionato e si teneva
tre giorni prima dell'inizio ufficiale dell'ATP tour.
Era facoltativa l'iscrizione, Roger infatti non ci era andato.
Stan sì, su suggerimento del suo compagno.
“Tu devi allenare le forze, io le devo risparmiare. Abbiamo una certa differenza d'età!” Aveva detto.
Risultato: uno Stan per nulla convinto di stare lì senza di lui.
Oltre
a lui erano venuti sia Rafa che Nole, quest'ultimo super felice e super
elettrico. Si ricominciava e finalmente con Rafa. Non poteva che essere
al settimo cielo.
Rafa, invece, era solo molto concentrato.
Quando
lui e Nole si incontrarono ad Abu Dhabi, spruzzava arcobaleni da ogni
buco, poteva illuminare tutti gli Emirati da solo. Tale gioia non si
spense quando vide Rafa serio e pensieroso, nemmeno quando poi, dopo
varie peripezie argute, riuscirono a ritrovarsi in camera soli.
Rafa
lo salutò appena, mentre lui buttò letteralmente all'aria tutti i
propri averi strillando come una ragazzina davanti al proprio idolo.
- Amore mio! Inizia il tennis! - Rafa, senza guardarlo e mettendo giù il proprio borsone, borbottò ancora rigorosamente serio.
-
Non è vero tennis, è un torneo di esibizione, il vero torneo inizia
ufficialmente domenica. - Nole non si perse di certo d'animo e
saltellando gli andò alle spalle circondandolo da dietro.
- Certo, ma è il preludio al vero torneo! Questo significa aria di tennis sul serio! -
Rafa non lo degnò di uno sguardo limitandosi a scrollarselo di dosso come avrebbe potuto fare con della polvere.
-
No, significa rendersi conto di quanto si è indietro col programma di
preparazione! - Rafa, pragmatico e pessimista nonché severo con sé
stesso, sgusciò dall'altra parte attaccando il telefono alla spina per
caricarlo. Nole abbassò le braccia, poi si grattò la nuca ed alzò le
spalle senza perdersi d'animo.
-
Bene, mentre ti crogioli nella tua palla di miseria, rapisco Stan e lo
obbligo ad allenarsi con me! Lui sarà sicuramente più felice di te! Si
è messo insieme da un mese con Roger. Sarà raggiante! -
Nole
per un motivo o per l'altro aveva seguito tutte le loro evoluzioni ed
aveva fortemente tifato per loro. Adorava Stan, come un po' tutti, ed
era contentissimo che i due si fossero messi insieme.
Rafa
non disse nulla, nemmeno lo degnò di uno sguardo, rimanendo a fissare
il proprio telefono e pensare a quel che gli stava particolarmente
sull'anima.
-
Nole, guarda che io gioco oggi, quindi non sarà un allenamento
intensivo o parto stanco... - Disse Stan incrociato da Nole che l'aveva
abbracciato di slancio complimentandosi con lui di persona.
Stan,
preso alla sprovvista, aveva fatto cadere tutto l'occorrente che si
stava portando dietro per allenarsi e Nole glielo aveva raccolto
dicendo di prestargli asciugamano e racchetta che voleva allenarsi con
lui.
- Va bene, è giusto per fare qualcosa! - Stan a quel punto lo guardò scettico.
-
Pensavo che Rafa fosse quel qualcosa! - Nole storse il naso senza
abbassare il proprio sorriso, accompagnando ancora Stan verso il campo
a disposizione per l'allenamento dei giocatori.
- Beh, è il solito musone, non mi caga... - Stan alzò il sopracciglio scettico.
- E perchè mai? Avete già litigato? - Nole si mise a ridere allegro.
-
Già? Per noi è la norma! Ma è più bello perchè così facciamo una pace
passionale come piace a me! - Stan rise, specie perchè l'aveva detto
con l'aria da maniaco che lo contraddistingueva.
- Voi siete il classico caso di 'Dio li fa poi li accoppia!' - Disse scherzando in prossimità del campo.
-
L'hai detto fratello! - Continuarono a ridere e a parlare
dell'immusonito Rafa fino alla destinazione, Nole rimase in attesa di
racchetta ed asciugamano.
-
Allora posso allenarmi con te? - Stan alzando le spalle gli lanciò
quanto pretendeva, mormorando piano, facendo attenzione a non farsi
sentire da altri.
- Ti devo un favore. - Nole cadendo dalle nuvole lo guardò incuriosito.
-
Ah sì? - Stan annuì arrossendo, suo malgrado rispose guardando in
basso, mentre trafficava con alcune cose nel borsone. Nole, accanto a
lui, lo fissava curioso.
-
Quando dovevo decidere se fidarmi o no di Roger, mi sono ricordato di
quel che mi avevi detto quel giorno a Shangai. Che si sente il
sentimento degli altri. Specie se è amore vero. Così gli ho dato
l'occasione di farmelo sentire. - Nole sospese la propria modalità
buffone quasi sempre avviata e attese che Stan lo guardasse, quando
finalmente lo fece, sorrise intenerito. - Grazie per quello. - Concluse
impacciato. Nole gli tese il pugno e smorzando la tensione gli strizzò
l'occhio.
-Sempre disponibile per le mie perle di saggezza! -
Stan ridacchiò scuotendo il capo per poi andare in campo, seguito a ruota da Nole che si sistemò nell'altra metà campo.
I
due si allenarono parlando di diverse cose, niente di personale vista
la moltitudine di gente presente. Poi alla fine, riunendosi una volta
conclusa, Stan piegò la testa e come se gli venisse in mente qualcosa
di importante che forse avrebbe dovuto dirgli prima, diede un colpetto
al piede di Nole dicendo casualmente questo:
-
Occhio a Rafa... - Nole, il quale era distratto da un altra persona che
gli parlava, lo congedò e si concentrò di nuovo su di lui, mentre si
asciugava dal sudore. L'aria attenta.
-
In che senso? - Stan, sempre parlando piano per non essere sentito
dagli altri, prese il proprio borsone e cominciò ad avviarsi verso le
camere, seguito da un Nole curioso.
- Nel senso che... sai, Roger mi ha detto una cosa particolare. -
- E sarebbe? - Visto che c'entrava Roger, Nole doveva stare attento.
-
Sarebbe che non vuole partecipare a tutti i tornei con me, ogni tanto
sì ma non vorrebbe farli tutti insieme... - Nole non ci arrivò subito e
corrugando la fronte, chiese il motivo. - Perchè dice che rischiamo di
distrarci troppo. A parte che poi per lui giocare contro di me è un
trauma. Io gioco il doppio meglio, ma per lui è il contrario. Cioè
gioca bene, ma con fatica, non gli piace battermi o giocare per questo.
Insomma, è una sofferenza in generale. -
- Ma gli piace passare del tempo con te! - Stan strinse le spalle e piegò la testa.
-
Sì certo... ma noi ci vediamo spesso al di là dei tornei. Comunque se
uno è in una città e l'altro quella settimana è libero, passa un giorno
o due da lui. Però dice che è diverso passare insieme tutta la durata
del torneo. E poi comunque ogni tanto va bene ma non sempre. Perchè ci
distraiamo troppo. Lui ora deve dosare bene le forze e deve
concentrarsi bene sul tennis perchè gli anni avanzano e non è come
prima. Per cui mi ha fatto questo discorso. Per me è diverso, non devo
dosare le forze e al contrario lui mi aiuta a concentrarmi e caricarmi.
Quindi abbiamo fatto questo patto. Qualche torneo ci iscriviamo
insieme, ma qualcuno no. Nei suoi io non devo andare, nei miei lui deve
cercare di venire. Chiaro... sempre di nascosto si parla. - Nole aveva
seguito bene il discorso, Stan era stato chiaro ed esaustivo, ma non
capiva cosa c'entrasse l'esordio con 'occhio a Rafa'.
- E Rafa che c'entra? - Stan si strinse nelle spalle arrivando alla camera vicina a quella loro.
-
Non so, Rafa è un fanatico, no? Sai, Roger è il professionale, tu lo
stacanovista... ma Rafa è fanatico! Quindi forse arriverebbe a fare
ragionamenti simili. No? Se li fa Roger... Rafa deve ritrovare la
forma, è stato fermo per mesi... se pensa che tu sei una distrazione,
non so se farebbe come Roger scendendo a compromessi. Rafa è
fanatico... stai attento alle sue paturnie! - Nole rimase impalato
sulla porta a ripensare al suo discorso con aria ora seria e grave,
mentre la fifa saliva da dentro, capendo che aveva dannatamente
ragione.
-
Questo sei tu che ricambi il favore del consiglio geniale? - Disse
infine mentre Stan stava entrando in camera. Questi si fermò e ridendo
alzò le spalle.
- Se funziona, sì! - Nole però gli tirò un calcio amichevole.
-
Spero che non funzioni, cazzo! Non voglio essere piantato da Rafa per
il tennis! Con tutta la fatica che ho fatto per averlo! - Stan però si
limitò a ridere e a fargli gli auguri mentre entrava in camera propria
per riposare un po'.
In
camera Rafa non c'era, naturalmente era andato ad allenarsi da solo e
ci mise il doppio del suo tempo. Nole decise di lasciarlo fare mentre
si faceva una doccia rinfrescante.
Rimase
rigorosamente nudo ad aspettarlo, steso nel letto a pancia in giù,
mentre giocava a cose idiote al telefono sventolando i piedi come un
ragazzino.
Stan gli aveva detto delle cose molto utili, ma lui non era tipo da fasciarsi la testa prima di romperla.
Rafa rientrò con un'aria un po' pensierosa, più o meno la stessa avuta durante il resto della giornata.
Le
danze si erano aperte con una foto ufficiale tutti insieme, la quale
aveva visto Rafa imbronciato. Solo Nole era stato capace di farlo
ridere e distrarre.
Lo stesso successe in quel momento.
Entrando
in camera, ogni pensiero strano di Rafa venne scacciato via dalla
visione del suo ragazzo nudo con i piedi all'aria. Vedendolo, Nole mise
da parte il telefono ed appoggiando il viso sulla mano, sorrise
radioso, gli occhi gli si illuminavano sembrando davvero più chiari.
Rafa adorava il suo sguardo in quei momenti. Era completamente diverso.
Non glielo diceva mai, ma voleva ridesse sempre. Visto che lo faceva,
non serviva esporsi in tal senso.
- E se non ero io? - Disse chiudendosi svelto la porta dietro di sé.
-
Ci sarebbe stata una falla nel sistema! Come può entrare qualcun altro
dalla nostra camera? - Disse logico Nole. Rafa rise scuotendo la testa,
mettendo giù il proprio borsone d'allenamento.
Rafa
era molto più sudato di come era stato lui prima, si avvicinò al
comodino per mettere giù il proprio telefono ed in quello fu afferrato
da Nole che l'attirò abbassandolo bruscamente e senza complimenti.
Lo spagnolo si lamentò con la sua bocca sulla propria.
-
Ehi... - Suo malgrado lo baciò per poi dire poco dopo, sentendo l'altra
mano, quella che non gli teneva il polso, infilarsi sotto i
pantaloncini dalla parte della gamba, a raggiungere l'inguine. Rafa lo
fermò.
- Nole, sono lurido! Devo farmi una doccia! - Nole però in risposta lo tirò giù.
- Mi piaci lurido! - Rafa rise più forte ritrovandosi a forza steso sotto di lui, a pancia in su sul letto.
Le sue mani ovunque, sotto i vestiti che ora gli aveva alzato ed abbassato con una facilità disarmante.
-
Non è vero! Sono sudato, puzzo, sono tutto appiccicoso! Ho un sapore
orribile! - Continuò la lista delle cose che non andavano mentre Nole,
imperterrito, l'assaggiava sul collo effettivamente sudato scendendo
sul petto, scavalcando la maglietta arrotolata in alto. Con la lingua
gli percorse il petto, gli succhiò i capezzoli e raggiunse l'addome
intenzionato ad andare sull'inguine. Poco prima, però, si fermò.
-
Rafa, ma sei dimagrito! - Rafa a quello fece una smorfia di 'se n'è
accorto' e facendo per sgusciare via, fu riabbassato senza possibilità
di obiezione. Nole allora lo guardò meglio piegando la testa di lato.
- No no, tu sei dimagrito! Ed anche parecchio! - Rafa, rassegnato, alzò la testa verso l'alto esasperato.
- Capita! - Nole lo guardò torvo, ora non giocava più e lo teneva con impegno steso sotto di sé.
-
No, a noi atleti non capita a meno che non facciamo una dieta di
proposito, ma tu avevi un corpo perfetto! Se uno con un corpo perfetto
dimagrisce, è perchè ha qualcosa che non va! - Rafa sbuffò spazientito
allargando le braccia.
- Capita anche questo! - Rispose seccato.
-
Perchè? - Chiese come un mastino mentre gli tornava in mente il
discorso di Stan. Le mani ancora a schiacciarlo giù, obbligandolo a non
muoversi.
-
Cosa significa perchè? Perchè capita di avere qualcosa che non va? -
Fece polemico Rafa. Fra i due, toni simili erano normali.
-
Cos'hai che non va? Ti sei ristabilito fisicamente o stai ancora male e
non me lo vuoi dire? - Chiese serio e imperterrito. Rafa non sapeva se
dargli una testata o accettare il terzo grado doveroso. Sapeva se ne
sarebbe accorto.
-
Sto bene, Nole. Ho avuto dei mesi in cui pensavo non sarei mai riuscito
a recuperare ed ho potuto riprendere ad allenarmi ai miei soliti
ritmi... -
- Da folle... - Aggiunse Nole serio.
-
Da poco. - Continuò come niente Rafa, rassegnato. Solo con lui poteva
esserlo. - Avevo paura non fosse sufficiente il tempo di preparazione.
- Nole però, che lo conosceva molto bene, piegò la testa e serio ma non
più come un mastino, chiese.
-
Ed ora? Lo pensi ancora? - Rafa non voleva dirglielo, parlare di certe
sue debolezze le rendeva ancora più debolezze. Era come un grave
difetto e lui odiava mostrarli, però se glielo chiedeva così diretto,
fissandolo serio negli occhi, non poteva negarlo.
Oltretutto era Nole.
-
Sì. Sono sicuro di non essere pronto alla stagione, ma ormai ci siamo e
non posso farci nulla. Dovrò migliorare velocemente cammin facendo. -
Nole sospirò scuotendo il capo.
- Perchè non me ne hai parlato in questi mesi? - Rafa strinse le spalle.
-
Mi vergognavo. Non volevo ammetterlo. - Era la pura verità, ma Nole era
infastidito lo stesso che non si fosse aperto lo stesso.
- A volte parlarne ti aiuta a capire quanto sei idiota a pensarlo! - Disse semplicemente. Rafa ridacchiò nervoso.
- Lo so. Però non è facile. -
- Ne hai parlato con Roger? - Nole ne era sicuro, ma con sua sorpresa lo sentì negare.
- Con nessuno. - Questo un po' lo aiutò.
-
Non devi pensarci, la tua grande dote è la tua forza di volontà. Ti ho
visto vincere più partite solo col tuo spirito combattivo e la tua fame
di trionfo, piuttosto che con la tua vera forza effettiva. Ti capitano
gli anni negativi, ti capitano i problemi fisici, i momenti duri. Ma
sei sempre uscito da tutto e sai con cosa? Con la tua testardaggine,
con la tua fame di vittorie, con la tua voglia di farcela. In un modo o
nell'altro ne sei sempre uscito, te la sei sempre cavata. E sei
arrivato sempre in cima. Quindi di cosa hai paura? Finchè hai quella
fame, andrà tutto bene! - Rafa colpito dalle sue parole, sorrise
addolcito senza saper cosa dire.
Aveva
ragione, ma da solo non sarebbe mai stato in grado di vedere le cose da
quella prospettiva. La prospettiva oggettiva ed esterna di qualcun
altro.
Lui
si vedeva sempre inadeguato, ma in quel caso era vero che era indietro
ed aveva paura di perdere ancora posizioni. Per lui era inaccettabile,
dopo tutti i sacrifici fatti per arrivare lì dov'era. Già ora essere
terzo invece che primo era atroce.
Però doveva ascoltare Nole, lo diceva da compagno e da rivale, oltre che da grande intenditore di tennis.
La sua dote era la fame di vittorie. La sua ambizione.
Dopo
qualche istante passato a pensarci e convincersene, Rafa ed il suo
sorriso liberamente addolcito come di rado si mostrava, andò incontro
al viso ancora vicino di Nole e chiese un bacio che gli arrivò.
Le
labbra si trovarono calme come poche volte erano, si assaporarono e
assaggiando il sentimento ormai sempre più grande che viveva fra loro,
lo spagnolo gli posò una mano sulla guancia carezzandolo. Dopo quel
lungo bacio, mormorò.
- Grazie. - Sulla sua bocca.
Nole, senza fiato per il gesto e la parola, gli vennero gli occhi lucidi.
Vivere per quei momenti, così rari e speciali, era la scelta migliore.
Aveva lottato e spesso lo faceva ancora, perchè Rafa era una lotta continua. Lo era lui e la storia con lui.
Ma alla fine non se ne pentiva mai.
Ne valeva sempre la pena.
Anche
se poi, la sera successiva, dopo la sconfitta bruciante contro Andy, la
sparata della giornata di Rafa fu un furioso e convintissimo:
-
ADESSO BASTA! IO E TE DOBBIAMO SMETTERLA PER UN PO'! IO NON CE LA
FACCIO A REGGERE QUESTI RITMI! FINCHE' NON RIPRENDO LA MIA FORMA IO E
TE NON SCOPIAMO PIU'! - Cosa che fece seriamente ricredere Nole ed il
suo romanticissimo 'ne vale sempre la pena'.
“I miei coglioni! A volte altro che lottare con lui! Gli sparerei e basta!”
-
Dai. Rafa... dici così perchè hai perso, ma sapevi che sarebbe
successo. Lui ha giocato moltissimo a tutti i tornei possibili, tu sei
fermo da molto e... - Ma Rafa non gli fece finire il ragionamento
logico perchè, con un calcio al borsone che si rovesciò in camera,
ruggì feroce come suo solito.
-
NO UN CAZZO! SAPEVO DI ESSERE INDIETRO E DI PERDERE, MA NON SAPEVO DI
NON POTER REGGERE SIA TE CHE IL TENNIS! ORA DEVO RECUPERARE LA FORMA E
LE FORZE E CON TE CHE MI SFIANCHI A LETTO NON CI RIESCO! PER TE E'
FACILE! SEI IN FORMA SMAGLIANTE! NON CAPISCI QUANTO SIA FATICOSO FARE
ENTRAMBE LE COSE! IO NON POSSO ADESSO! -
E sentendolo, Nole mandò a quel paese sia Rafa che Stan che glielo aveva annunciato.
“Lui
e Roger dovrebbero sposarsi! Altro che io e Rafa accoppiati da Dio e
puttanate simili! Fanno gli stessi ragionamenti! Li voglio uccidere!”
Nole
provò il serio istinto di piantarlo ed andarsene, ma per qualche
ragione rimase e seduto sul letto pazientò che la furia divina cessasse.
Rafa
prese a calci ancora un paio di cose e solo quando una pallina gli
ritornò sulla fronte, si decise a darsi una regolata. Allora si fermò,
sospirò profondamente, abbassò la testa e rimase impalato in mezzo alla
stanza, pugni chiusi e broncio serrato.
Nole
contò ancora qualche secondo, poi si alzò e si avvicinò, dopo di che in
silenzio l'avvolse con le braccia, lo strinse e lo baciò.
- Ce la farai. -
Rafa ricambiò l'abbraccio affondando il viso contro il suo collo, annuendo.
-
Ripetimelo ogni ora da qui in poi. - Disse Rafa pieno di dubbi e rabbia
e scoraggiamento. Nole, sorridendo intenerito, lo ripeté baciandogli la
guancia.
-
Ce la farai. - Poi arrivò alla bocca. - Ce la farai. - E l'altra
guancia. - Ce la farai. - E l'orecchio. - Ce la farai. - Nole continuò
a baciargli ogni angolo e a ripeterglielo fino a che Rafa si mise a
ridere cercando di allontanarlo, cosa impossibile visto che pareva
incollato.
- Ho detto ogni ora, non ogni secondo! - Si lamentò.
-
Metterò la sveglia all'orologio! - Rispose mordendogli la spalla e
attirandolo nel letto dove lo stese con sé, ricoprendolo col proprio
corpo.
Rafa si fece fare sentendosi meglio, sia per lo scatto furioso che per la soluzione di Nole. Beh, insomma... per Nole stesso.
Ma
quando le mani del compagno si infilarono sotto la maglietta con
l'unica evidente intenzione, Rafa gliele fermò deciso, poi con
altrettanta decisione disse brutale:
-
Guarda che non scherzavo quando dicevo che non potevamo scopare durante
i tornei! - La risata di Nole risuonò per cinque minuti nell'aria, Rafa
rimase serio a guardarlo, aspettando che la smettesse. Quando lo fece,
riprese sempre convinto. - Magari non durante tutti i tornei. Se a
qualcuno non partecipo io ma tu sì, ti raggiungo e facciamo quel che
vuoi, ma quando partecipo io no. - Nole alzò un sopracciglio mentre in
risposta, visto che non poteva muovere la mano, andò a leccargli
l'orecchio, uno dei suoi punti deboli. Rafa si morse il labbro con una
smorfia. - Ok, magari solo le sere prima delle mie partite. - Nole
scese sul collo a succhiarlo. - Beh, dipende dalle partite... - Con la
punta della lingua si mise anche a disegnare sulla pelle più sensibile.
Rafa piegò la testa di lato per dargli un miglior accesso. - Comunque
solo finchè non riprendo la forma di prima. - Nole rise continuando il
trattamento con la lingua che intanto era risalita sul mento. - E solo
finchè gioco. Quando esco dal torneo non serve più fare astinenza! -
Nole ormai rideva troppo per continuare, infatti nascondendo il viso
contro la sua guancia, continuò felice di avere tanto potere su di lui.
-
Forse è meglio che mi fai un libretto di istruzioni, non vorrei
sbagliarmi su cosa posso fare e quando... sai, farti arrabbiare è
pericoloso! -
Fu il turno di Rafa di ridere e circondandolo con entrambe le braccia gli diede una serie di pizzicotti sulla schiena.
-
Comunque è solo per il sesso il giorno prima delle mie partite
impegnative dei primi mesi dell'anno. Continuiamo a stare insieme lo
stesso! - Nole a questo si rallegrò e sentendosi davvero meglio, alzò
la testa e lo guardò attento, poi con la sua tipica aria ironica e
maliziosa, disse divertito:
-
Quindi in quei momenti posso masturbarmi davanti a te? Non è sesso, non
scopiamo, ma almeno mi faccio da solo guardandoti dal vivo. Dovrebbe
essere un buon compromesso, no? - Rafa passò dai pizzicotti ai morsi e
ribaltando le posizioni gli salì sopra e gli tolse la maglia senza
troppe cerimonie.
-
Provaci e vediamo che succede! - La cosa l'allettava molto, ma Nole
voleva approfittare del trattamento completo che, se aveva capito bene,
ora gli poteva dare.
-
Beh, ma se ne parla al prossimo torneo difficile! - Rafa ridendo gli
chiuse la bocca con la propria, prima che ne sparasse altre facendogli
passare la voglia di fare l'amore con lui.
Cosa praticamente impossibile, comunque.
FINE