CAPITOLO XXV:

COMPLETEZZA




Quando lo vedo piangere dopo l'ennesima uscita dal torneo mi si stringe il cuore.
Piange ed in parte è colpa mia che non lo sostengo.
Non sono d'accordo con quel che vuole fare, ma le parole di Rafa mi risuonano nella mente mentre lo guardo dalla televisione, al sicuro nella mia camera d'albergo.
Amare è sostenere chi ami anche se non sei d'accordo con quel che fa o che pensa.
Non sono uno in grado di amare?
Forse è vero.
O forse sono egoista e vedo solo quello che va bene per me, per la mia vita.
Stanley si sta trascinando e sta affondando e sarà colpa mia se andrà sempre peggio, perchè non voglio aiutarlo, non voglio abbracciarlo e dirgli che sta andando bene, che sta facendo bene, che sono dalla sua parte.
Ripenso ai miei momenti chiave dove ho trionfato, quando pensavo di non farcela.
Prima o dopo c'era sempre la sua voce che mi incitava e mi diceva che lui era certo che io ce l'avrei fatta. Che non ci sono altre strade per me che la vittoria.
È un motivatore eccezionale.
Il mio Stanley ha bisogno di me ed io devo andare da lui.
Aspetto un po' per dargli il tempo di lavarsi, cambiarsi e tornare in albergo, poi esco e vado da lui.
Quando busso so che è dentro, non mi annuncio, un paio di persone passano ma non sanno che sto bussando alla porta di Stanley, non c'è certo scritto il suo nome.
Lui pensando che sia uno del suo team mi apre e rimane di sasso quando mi vede, io sorrido e lui si asciuga sconvolto le lacrime col dorso della mano.
È così a pezzi ed io non lo vedevo, non capivo, non capivo il livello raggiunto.
Quando diceva che ne aveva abbastanza e che non ce la faceva più non capivo a cosa si riferiva, ma ora ripensandoci sono un idiota.
Stanley ha un grado di sopportazione inumano, nella sua vita ha sopportato di tutto, dalle cose gravi a quelle meno gravi, ma che comunque nessuno ingoierebbe. Si è soffocato fino alla maturità, poi sono arrivato io ed ho iniziato a liberarlo. Mi ha ascoltato ed ha seguito i miei consigli perchè ero io a darglieli.
Se io ora gli dico di non lasciare sua moglie perchè è una sicurezza riguardo la nostra storia, lui non la lascerà anche se non ci parliamo da giorni.
Ho potere su di lui, come ce l'ho su molte altre persone.
Devo rendermene conto ed usare quel potere a fin di bene, per aiutarli. Come ho fatto in passato.
Entro anche se lui non mi fa entrare. È fragile, sul punto di crollare e non rialzarsi più.
- Mi dispiace... - Dico piano. Poi chiudo la porta e lo cingo rifugiandogli il capo contro il mio collo. - Non capivo quanto male stessi. Non capivo. Perdonami. - Lascio che si sciolga, che si rilassi e che si aggrappi a me. Pensavo mi avrebbe respinto furioso, Rafa l'avrebbe fatto, Nole l'avrebbe fatto, me lo sarei meritato. Anche lo Stan dei tempi migliori. Ma non questo, questo che è in bilico su un filo sottile sospeso in un burrone infinito e buio.
Lo prendo in tempo prima che si butti e lo tengo così forte che sono sicuro non andrà giù.
Sento i suoi singhiozzi che scuotono tutto il suo corpo, un pianto disperato, liberatore, rigenerante. Butta via il marcio e lascia entrare il buono.
Stringo gli occhi e una piccola lacrima di commozione mi scende mentre mi trasmette tutta la sua emotività, tutto quel che prova che è così forte che posso viverlo io sulla mia pelle. Mi arriva come un pugno allo stomaco e si espande come un'ondata di calore, come una scalmana che parte dalle viscere e prende ogni particella.
Piango senza una ragione personale, piango perchè piange lui.
Ti è mai capitato?
A me è capitato ora, con lui.
Piangere perchè chi ami piange e sta male, non sei tu a provare quel che prova lui, ma lo senti e lo vivi perchè lui te lo trasmette. I suoi sentimenti sono così intensi che li vivi.
Sconvolto piango con lui, ma più calmo.
Accolgo la sua disperazione e lascio che butti fuori tutto, poi piano piano le mie carezze, i miei baci sulla sua testa, fra i capelli ancora umidi per la doccia, i miei 'ok' lo calmano.
Lento, regolare, placido, tranquillo.
Quando sento che smette di singhiozzare, mormoro:
- Devi lasciarla. Fai quello che vuoi, anche se vuoi stare single va bene. Ma fallo. Lascia tua moglie e sentiti di nuovo libero di fare e dire ed essere chi vuoi. In ogni caso ti sosterrò, non mi allontanerò mai da te. Mai. Vuoi dichiarare al mondo che sei bisessuale ed hai una storia con un uomo? Fallo! Non ti lascerò, non mi allontanerò. - Estremizzo le sue intenzioni per fargli capire che vanno comunque bene.
Lui dopo un po' con le mani sui miei fianchi alza la testa e mi guarda coi suoi grandi occhi dorati in questo momento, pieni di lacrime, bagnati e belli. Bello come il suo viso.
- Non voglio fare coming out. Non lo farò mai. Voglio solo lasciare Ilham! Perchè con lei è un inferno, mi riempie di domande e non sono in grado di fingere nulla. Alexia ne soffre, c'è una brutta atmosfera ed io non posso nemmeno respirare più! Voglio lasciarla per sentirmi libero di fare quello che voglio. E di farti venire da me quando abbiamo qualche momento insieme al di fuori del tennis. E per poter parlare tutte le ore che voglio con te al telefono come faccio sempre senza dover poi sempre litigare. Senza dovermi difendere per ogni singolo gesto che faccio. Voglio solo lasciarla. Non ho pensato al dopo. Non farò coming out, non so se cercherò una storia da copertina per coprire noi due o cos'altro. Ma voglio solo lasciarla e basta. - Sorrido dolcemente, gli prendo il viso fra le mani e l'accarezzo.
- Allora lasciala. - Semplice. Ed è così semplice, ora, fare pace, riunirsi, ritrovarsi e vivere ancora da qui in poi. Semplice perchè lo faremo insieme. - A me andrà bene tutto. Sarò sempre dalla tua parte. Anche quando io farei diversamente. - Stan sorride finalmente fra le goccioline ferme sulle sue ciglia chiare. Gliele pulisco con le labbra, gli bacio gli occhi che chiude e scendo sulle guance coperte dal solito filo di barba. Non sono guance lisce e perfette, ma sono le sue e le adoro.
E poi arrivo alle labbra che mi aspettano aperte e si intrecciano alle mie. Ci fondiamo fino a tirare fuori le lingue e proseguire con esse.
Un bacio dolce, un po' salato di lacrime, ma dolce perchè lento, calmo e assaporato.
Un bacio che sa di noi.
Non saremo mai una coppia passionale come Rafa e Nole, non finiremo sui muri picchiandoci e poi facendo sesso selvaggio. Magari litigheremo perchè è normale, saranno momenti gelidi quelli che intercorreranno fra noi, non di fuoco, ma poi faremo pace. Il nostro sapore non sarà una paella piccante piena di ingredienti e gusti.
Il nostro sapore sarà la colazione alla francese. Croissant e cappuccino.
Un tocco d'amaro subito surclassato dall'equilibrio del latte e dello zucchero e poi la dolcezza e morbidezza del croissant che si scioglie in bocca, sulla lingua.
Questo sarà il nostro sapore.
- Andrà tutto bene. - Mormoro anche se è la prima volta che lo penso e prima ero convinto dell'opposto. Andrà tutto bene perchè qualunque cosa l'affronteremo insieme. E la supereremo.
- Ti amo. - Dice Stanley rifugiandosi fra le mie braccia e stringendosi a me come un cucciolo appena trovato per strada. I gatti sono più randagi, lui è un cagnolino, è coccolo con chiunque riesce a connettersi con lui, non sono molti, ma con quei pochi si abbandona come nessuno fa.
Forse siamo solo io e Nole.
In ogni caso  non lo lascerò mai.
- Ti amo. - sussurro baciandogli la fronte.
Scoppiare d'amore. Non avevo mai capito questo termine. Ora sì.


Sto facendo la mia sacrosanta colazione leggendo dall'app sul mio i-phon le notizie sul tennis odierne, come faccio ogni mattina da quando Stanley mi ha insegnato cosa sono. Quando sfogliando le news mi fermo sulla miniatura di una foto che attira la mia attenzione non poco. Aggrotto le sopracciglia.
Riconoscerei il suo faccino delicato fra mille. Ma si è fatto fare delle foto a torso nudo?
Ma come, non mi ha detto nulla?
Apro la serie di foto lasciando perdere la notizia scritta che spiega di cosa si tratta e stavo bevendo il cappuccino quando mi ritrovo a tossire l'anima.
La vita mi passa davanti, sono principalmente bei momenti, non posso lamentarmi, ma sostanzialmente sto morendo.
Mirka, preoccupata, viene con uno dei gemelli in braccio e mi dà colpetti sulla schiena chiedendomi se va tutto bene o se deve chiamare un medico.
Scuoto la testa e mi riprendo a fatica.
Ok, stavo soffocando, ma non è colpa mia.
Mirka sbircia il telefono, a volte è ficcanaso ma la cosa bella è che ormai sa che sto con Stanley ed anche se per delicatezza non glielo spiattello in mille modi diversi, non serve che mi affanno ad inventare scuse.
Quando vede Stanley in foto capisce perchè stavo morendo e sebbene di solito parlerebbe male di lui, qua si mette a ridacchiare. La cosa mi sembra davvero pazzesca.
- Beh, capisco. - Fa infatti divertita. Io la fisso male.
- Capisci cosa?  -
- La reazione! - Fa lei. Io la guardo istintivamente corrucciato. Cosa che di solito cerco di non essere.
- E' Stanley nudo! - Dico schietto indicando le foto. Lei torna a guardare con occhio divertito.
- Lo vedo bene! - Poi capto una nota d'apprezzamento e capisco cosa intendeva.
- Un momento, lo stai apprezzando? - Lei si raddrizza ed alza le spalle facendo la faccia innocente:
- Difficile il contrario... - Continuo a fissarla male. - Insomma, è un bel vedere. In queste foto è venuto molto bene. -
- Ma è nudo! -
- Eh già... quando lo vedi digli da parte mia una cosa. - Si volta e fa per tornare nell'altra stanza dove ci sono gli altri figli che fanno il bagnetto. Si ferma e mi dà un'occhiata divertita. - Digli 'Ben fatta!' -
E qua scoppio come una dinamite:
- MACCHE' BEN FATTA! NON CI SI FA FOTOGRAFARE NUDI! ANCHE SE E' PER UN GIORNALE E LA RICHIESTA E' SERIA E NON E' UNA COSA RUBATA! INSOMMA! - Non so nemmeno se abbia senso quel che dico.
Insomma, le foto sono professionali e fatte in studio, lui ha la racchetta ed è in posizione di gioco per cui penso riguardi qualcosa a livello sportivo, non lo so. Non mi interessa. Non leggerò l'articolo per principio!
Però non si fa. NON SI FA!
Me lo ripeto mentre chiudo le foto e tiro fuori il suo numero nelle ultime chiamate effettuate.
Appena il suo 'Allo' mi risuona nelle orecchie, io non riesco proprio a controllarmi. Di solito è una delle mie migliori qualità, ma ora no.
- COME ALLO! - Parto in tedesco, la mia lingua. - COME TI SALTA IN MENTE DI FARTI FOTOGRAFARE NUDO? -
La sua risata risuona nelle mie orecchie e la voglia di uccidere mi invade.
- Le hai viste? -
- Era difficile il contrario! - Dico seccato cercando di non urlare.
- Ti sono piaciute? -
- No! - Sbotto arrabbiato.
- Come? Dai, secondo me sono venute bene, il fotografo era bravo... -
- Non mi interessa! - Stan ridacchia, si sta divertendo.
- A Donna piacciono, ha detto che ho fatto bene! -
- A tutto il pubblico femminile e gay piacciono se è per questo! - Grugnisco.
- Sembri Rafa! - Risponde lui sempre divertito.
- Penso che anche a lui siano piaciute! -
- Beh, lui è gay... - Constata logicamente. Che voglia di... - Nole ha detto che voleva farle lui, ma siccome ho vinto io il Roland lo hanno chiesto a me. Ha detto che sono bellissime! -
- Anche a Mirka piacciono e per piacere a lei delle foto tue significa che... -
- Wow! È un giorno memorabile! -
- E comunque non nominare Donna in mia presenza! -
Donna è Donna Vekic, una giocatrice di tennis un po' frivola che ha diversi flirt, uno di questi è Stan o almeno lui vuole farlo credere a tutti. Dice che è la sua copertina... so che lo fa per me, perchè così lui sembra che si sia lasciato da Ilham per un altra donna e noi due possiamo avere il solito rapporto simbiotico senza destare sospetti. Però mi irrita.
- Non ti va mai bene niente! - Dice col broncio, ma penso stia ridendo in realtà. Me lo immagino tutto felice mentre ha questa conversazione delirante.
Io mi calmo un po'.
- Beh, in primo luogo sono il tuo uomo, è normale che detesti per principio i tuoi flirt, veri o falsi che siano. Così come tu odi Mirka. -
 - Io odio Mirka perchè lei odia me! - Anche se ultimamente si tollerano a vicenda. Perchè i loro mondi non entrano in collisione.
- E poi come può andarmi bene che ti mostri completamente nudo al mondo? -
- Ma è una buona causa... hai letto l'articolo? L'hanno fatto tutti i migliori atleti mondiali... -
- Non me ne frega nulla! Tu sei nudo e ti vedono tutti! - Questa è gelosia e penso sia la prima volta che lo mostro così platealmente, ma mi sento rodere dentro. Mi infastidisce che il mondo lo veda e lo apprezzi.
Non pensavo di ritrovarmi a pensarlo ma... Stanley deve essere solo mio. In ogni sua parte. In ogni contesto.
- Non ti facevo così possessivo. - Dice poi sorpreso e piacevolmente colpito.
- Dì che l'hai fatto per vedere come reagivo. - La sua risatina mi dà conferma e sospiro cercando di calmarmi. -Beh, ci vediamo a Wimbledon! - Dico secco cercando la mia dignità persa.
- Ehi ehi, sembrava una minaccia! -
- Ma non mi dire! - E con questa vena polemica chiudo la conversazione.
Vedrà a Wimbledon se non lo punisco!
Come ha osato fare una cosa simile senza nemmeno avvertirmi?
Quel piccolo bastardo!
Ora che si sente libero da ogni tipo di catena fa quel che gli pare. Ma adesso è troppo libero! Devo ricordargli che se tiene alla mia salute, deve pensare anche a me!
A parte questo sono contento che il mio Stanley sia sbocciato.
Ha vinto lo slam rosso, uno slam anche molto difficile perchè di solito lo vince Rafa e comunque la terra rossa non è una superficie facile.
So che lui va bene lì e che non ha avuto molto modo di dimostrarlo, ma io lo so.
L'ho incitato molto ad ogni partita del Roland ed anche quando mi ha battuto ai quarti lui era estremamente dispiaciuto per me.
È questo che amo di lui.
Era dispiaciuto per aver battuto me e poi lo è stato per aver battuto Nole.
Si capisce quando uno è onesto perchè è spontaneo e ripetitivo, abbracciava e consolava di continuo.
È questo che amo di lui, il suo grande cuore. Quando ama qualcuno, lo fa fino in fondo e non posso certo dire che non ami Nole o me. Ci ama in modo diverso, ma ci ama.
Si merita quella vittoria.
Quando ha lasciato la moglie non pensavo che potesse stare così meglio, perchè ero sicuro si ripetesse la storia della volta scorsa. Messo in croce dai media, sarebbe tornato sui suoi passi. Ma è diverso perchè questa volta si rifugiava in me, la volta scorsa non aveva un rifugio vero e proprio.
Per questo ora ha funzionato.
Adesso era sostenuto da me, stava con me. E sentendosi libero si è aperto e lasciato andare.
Ha fatto un Roland pazzesco e si è meritato la vittoria.
Così come so che si merita ogni cosa che ottiene, per questo lo sosterrò sempre, anche se magari giocherà contro di me.
Vederlo sorridere è la mia più grande vittoria. Vedere che quel fondo di tristezza nei suoi occhi non c'è più.
È una persona fantastica e non lo dico perchè lo amo e sta con me. Lo dico perchè lo conosco e so che lo è.
Merita la felicità ed io non gliela farò mai mancare.

/Stan/
'E' incredibile, non è mai successo con nessuno prima d'ora. Si è creata una connessione speciale, fra noi, in quel momento. I suoi sentimenti verso di me erano autentici e mi ha fatto molto piacere sentirli. Stan è una persona incredibile e rispecchia il significato di sportività. Gli auguro ogni bene'
Queste grosso modo sono le parole di Nole nell'intervista che fa a Wimbledon, il giorno d'apertura.
Sorrido ascoltandole.
Mi è venuto spontaneo, quel giorno, quando l'ho battuto in finale abbracciarlo e consolarlo di continuo. So quanto ci tenesse a quel titolo ed era quella grande occasione unica e forse irripetibile. Quante volte capita che Rafa non arrivi in finale? È successo solo un'altra volta nella storia del tennis. E poi vinse Roger la finale.
Lo Slam rosso era l'unico mancante a Nole, l'accesso per entrare nella storia.
L'ho consolato in campo, fuori e poi negli spogliatoi dopo.
Siamo entrambi felicemente impegnati, finalmente, e non abbiamo fatto nulla di quel genere, però l'ho coccolato tanto perchè ero io lì e lui ne aveva bisogno.
Solo coccole.
Sono un po' turbato da quel che provo per lui, so lucidamente che non è paragonabile a quel che provo per Rog. Però è un sentimento davvero molto forte.
Penso che in qualche modo lo amo e lui ama me, ma anche lui ama di più Rafa.
Semplicemente amiamo più altre persone, ma ci amiamo a modo nostro, in un modo che capiremo solo noi.
Quando lo incrocio dopo l'intervista ci stiamo preparando per una nuotata in piscina, è un istante in cui siamo soli nello spogliatoio. Lo vedo e con le sue parole nella mente che mi hanno riempito il cuore, gli prendo il viso fra le mani e sorridendo gli stampo un bacio sulle labbra. È una cosa che di solito farebbe lui, ma non ho potuto evitarlo.
Ha detto delle cose bellissime su di me e il ricordo di quel giorno di cui parlava, di poche settimane fa, è vivido in me.
Lo amo a modo mio, ma amo di più Roger.
- Questo lo vincerai tu. - Dico poi piano senza bisogno di specificare per cosa l'ho baciato. Lui mi guarda e mi carezza il viso con dolcezza. - non dire a Roger che te l'ho detto, ma razionalmente penso lo vincerai tu. Anche se mi andrà il cuore per lui! - Un cuore diviso in due, devo dire.
Nole ride e mi pizzica il sedere con l'altra mano libera, io squittisco e salto come sempre e mi libero dirigendomi in piscina dove ci sono già Roger e Rafa, ci eravamo dati appuntamento tutti e quattro. Cioè non insieme, a coppie, ma casualmente nello stesso momento. Sappiamo che a quest'ora di solito la piscina che gli organizzatori del torneo danno disponibile insieme a diverse aree, è libera.
Appena di là Nole prende la rincorsa e si tuffa quasi su di loro schizzandoli. Roger ride e Rafa si mette ad imprecare scorbutico cercando di affogarlo. Partono insulti in spagnolo che ormai conosco.
Ridendo mi tuffo anche io con discrezione e raggiungo Roger che mi viene incontro, quando ci incontriamo ci baciamo, poi mi butta sott'acqua imprevedibilmente.
Quando riemergo tossendo perchè non me lo aspettavo, lui risponde cattivo:
- Te l'avevo promesso. - Inarco le sopracciglia. - Per le foto nudo! -
Rafa e Nole che han smesso di uccidersi a vicenda, sentendo parlare delle foto, si inseriscono ridendo:
- Comunque ben fatta, Stanely! - Dice Nole. Roger lo fulmina.
- Sì, devo dire che sono proprio belle. - Fa Rafa. Roger fulmina anche lui che inghiotte a vuoto e cerca di rimediare in difficoltà. - Le foto... - Ma non è un gran rimedio. Nole ride e Roger si mette a nuotare per conto suo e Rafa pensando che ora ce l'abbia con lui lo rincorre. Io scuoto la testa e mi rilasso guardandoli.
Non c'è niente che chiederei ora come ora.
La mia vita adesso è perfetta, non mi sento incompleto. Sono felice, realizzato ed ho tutto.
Guardo Roger ridere mentre scappa da Rafa fingendo di avercela con lui.
Ho davvero tutto.

FINE