*Eccoci
con un altro capitolo. Abbiamo lasciato Rafa e Nick negli spogliatoi
insieme dopo che Nick ci ha provato con Rafa sotto le docce. Un po' di
casini per Rafa che in qualche modo riesce a cacciarsi sempre nei guai,
da bravo spagnolo. Ormai la questione fra Rafa e Roger è sempre più
grande e sempre più irrisolta. Ed arriva la prima notte. Buona lettura.
Baci Akane*
2. TIPICI CASINI PER RAFA
Mille pensieri si susseguono
mentre usciamo dal locale docce, quando andiamo di là nello spogliatoio
con l’asciugamano avvolto in vita ed i corpi gocciolanti, ci ritroviamo
schifosamente soli e penso peste e corna di quei due idioti.
Sospiro e scuoto la testa alla stessa maniera di Nick, così ci notiamo e ci mettiamo a ridere per spezzare l’imbarazzo pesante.
Non ne parliamo più, facciamo finta di nulla.
- Comunque devi trovare delle
motivazioni per giocare a tennis. Devi vedere tu quali, però senza
motivazioni è difficile. Tu hai un grande talento, ma è sporcato dalla
mancanza di motivazione. -
Lui coglie la palla al balzo e torna a parlare di questo, ora senza mascherare mostra la sua predilezione per me.
- Con te gioco bene perché mi
piaci e voglio colpirti, ma in generale non gioco a tennis perché mi
piace, ma perché ne sono capace. -
Piego la testa e stringo le
labbra contrariato mentre mi tolgo l’asciugamano e mi asciugo, lui fa
altrettanto e rimango distratto dal suo corpo alto, affusolato e
muscoloso al punto giusto con un tatuaggio sul braccio, una scritta, la
pelle mulatta perché ha padre greco e madre della malesia. Che sia
finito in Australia è curioso.
- Avevo capito che il tuo idolo fosse Roger. - Lui ridacchia.
- Lui è il mio idolo, tu sei
quello che mi piace. Come persona, come tennista e come ragazzo. -
SBAM! Questo è il rumore immaginario della sua dichiarazione contro la
mia faccia che mi stordisce. Lo sapevo, ma sentirselo dire così è
tutt’altra cosa.
Ok, è un bel tipo, in quanto
gay apprezzo un bel corpo od un bel ragazzo, così come gli uomini etero
apprezzano le donne anche se sono impegnati. La cosa non cambia.
Però sono felice con Nole ed
ho un Roger che mi rende la vita impossibile perché anche se sta con
Stan, anche lui ha in mente me. Situazioni complicate. Ogni tanto viene
fuori questa nostra vicendevole predilezione. Quel desiderio proibito
mai realizzato e sfogato che entrambi sappiamo se dovesse succedere
sarebbe un disastro.
Entrambi amiamo profondamente
i nostri compagni, ma penso che per ognuno ci siano più anime gemelle
nella propria esistenza o nel mondo. Quando ne incontriamo due nello
stesso momento è un casino, una delle due prevale chiaramente, ma
l’altra è lì e se la continuiamo a frequentare comunque crea casino e
ci confonde. Questa è la mia situazione con Roger.
Entrambi abbiamo altre anime
gemelle, ma ci siamo anche noi. Finora abbiamo gestito tutto, abbiamo
fatto le nostre scelte in base a diversi fattori, siamo felici con chi
abbiamo vicino.
Ma ci sarà sempre quel piccolo
rimpianto uno nell’altro e quel che proviamo, quest’attrazione segreta,
questo innegabile sentimento, ci sarà sempre comunque. Punto.
Come un sogno proibito, il sogno proibito che abbiamo tutti.
Rimango ebete, nudo, con le
mutande in mano che mi dimentico di indossare, lui altrettanto nudo che
si gode il momento in cui mi ha shoccato e proprio su questo la porta
si apre e guarda chi fa il suo ingresso trionfale?
- Rafa, ti sei addormentato?
Aspetto te per... - Si ferma, si zittisce, ci guarda e la sua boccaccia
malefica riprende: - Ho interrotto qualcosa? -
E così mi giro di mille colori
super imbarazzato e gli tiro la prima cosa che ho sotto mano, le mie
mutande. Lui se le becca in faccia e ride allentando la tensione, Nick
risponde per me iniziando a vestirsi.
- Ci stavamo dichiarando amore
eterno, sei stato inopportuno, ma tu puoi fare tutto, quindi ti
perdoniamo! - Ed ormai Nick è lanciato, ha scoperto che dire le cose
come stanno è molto divertente se puoi sconvolgere gli altri e se lo
fai ridendo gli altri penseranno che scherzi e quindi che male c’è?
Io sbuffo e mi riprendo le mutande da Roger mentre ride e fischia insieme.
- Oh mi sa che qualcuno deve
essere informato di qualcosa qua... - Sbianco e dopo aver preso le
mutande lo spingo malamente fuori.
- Vai a farti un giro. - Poi
lo riprendo prima che varchi la soglia, siccome lo prendo per il
colletto lo strozzo. - Anzi aspetta! - E così dicendo gli frugo
disinvolto nelle tasche e gli prendo i telefoni. Poi lo spingo fuori e
chiudo la porta.
- Così non fai danni! - La sua
risata mi accompagna mentre lo insulto, quando mi giro vedo uno
sconvolto Nick mezzo vestito, io ancora nudo con le mie mutande ed i
suoi telefoni in mano.
- È solo scemo, lascia
perdere... - Il mio primo pensiero è che Nick possa aver capito che
parlava di Nole, non so come potrebbe averlo capito, ma vai tu a
sapere.
Poi lui scuote la testa e decide di parlare. Che cazzo però!
- Ma quindi la fedal è vera?!
Non credevo che lo fosse! Per questo prima... ok, scusa, se avessi
saputo non ci avrei mai provato, ma sai... era una grande occasione
e... no, è impossibile vincere con Roger. Lui è Dio! - E così mi copro
la faccia, con le mie mutande appunto.
Ecco fatto, ho anche peggiorato la situazione!
- Non è come pensi. - Ma lui
sembra convinto, così mentre mi vesto in fretta super colorato di rosso
e super imbarazzato, mi parte la suoneria per Nole che è specifica per
lui perché Enrique l’ha scritta pensando alla nostra situazione
complicata. Bailando fa il suo ingresso e guai se non rispondo perché
sa che ora dovrei essere in camera e sicuramente vuole assicurarsi che
io non dorma con Roger. Non abbiamo ancora pensato alle camere, ma ora
mi viene in mente che forse non è andato in camera perché vuole stare
con me. Oh no, eh?
- Sì sì ci sono scusa! -
Rispondo dopo un paio di squilli. Mi guardo bene dal dire il suo nome e
spero che nel silenzio tombale non si senta la sua voc... non riesco a
finire il mio pensiero e a sentire cosa dice Nole, che vedo Nick con
gli occhi spalancati e sotto shock perché sì, ha sentito chiaramente la
voce di Nole.
Oh, fanculo!
- MA MI ASCOLTI O ROGER TI È GIÀ SALTATO ADDOSSO? ORA LO AMMAZZO! SAPEVO CHE DOVEVO VENIRE! - E urla l’idiota!
- Piantala, sono ancora negli spogliatoi... -
- ANCORA?! MA RAFA, SO CHE AVETE FINITO DA UN SACCO! CON CHI TE LA FAI? - E perché cazzo deve urlare!?
- Se non la smetti di
strillare giuro che vado in camera con Roger di proposito! - A
questo punto che lo nascondo a fare? Mentre parlo imbarazzato ed
arrabbiato ed in difficoltà guardo Nick che intanto si è vestito e si è
seduto nella panchina con l’aria di chi è al cinema. Sconvolto,
interessato, meravigliato.
Io mi copro la faccia mentre
cerco di infilarmi i pantaloni con una mano, a questo punto prendo il
telefono con la spalla e concludo l’operazione con più agio.
- Se lo fai sarà l’ultima cosa che avrai fatto. -
- Potrei non avere scelta perché credo siano tutti andati, io sto facendo tardi e lui è qua fuori che aspetta. -
- Ma gli hai detto che non starai in camera con lui perché non voglio? -
- Sì che gliel’ho detto, ma credo che prenda le decisioni con la sua testa! - Cosa normale di solito.
- Adesso lo chiamo! - Parte in quarta.
- Non risponde. - Ed ora mi maledico.
- Come non risponde? Che ne sai? -
Fanculo Rafa.
- Gli ho requisito i telefoni. - Silenzio.
- Cosa? - Quel tono che non promette niente di buono.
- Sì... perché voleva
chiamarti... - Il problema è che Nole sa quando mento perciò devo
essere sincero, ma sta per succedere un casino. Mi siedo perché così
non posso finire di vestirmi, ma intanto mi metto calzini e scarpe.
Nick ancora mi fissa interessato, sente tutto. Ma proprio tutto.
- Perché? - Chiede ancora col tono da adesso uccido tutti.
- Perché è stupido. -
- Sì sono d’accordo, ma non
risponde alla domanda. - Con Nole scherzi sempre, tranne quando è
geloso. Quando è geloso non ci scherzi altrimenti è finita.
- Io e Nick ci siamo messi a
parlare ed abbiamo fatto tardi, quando Roger è entrato a vedere cosa
facevamo ci ha visti ancora nudi e sai che ha la testa di una teenager
americana. Per stuzzicarmi ha detto che ti voleva chiamare, gli ho
preso i telefoni e l’ho cacciato. Questo è tutto. - Silenzio.
Oh andiamo Nole, non stare zitto. Nick tende l’orecchio come faccio anche io preoccupato.
- Nole? - A questo punto che lo nascondo a fare?
- Con Nick? - Questo è sufficiente, Nick mi guarda senza capire che problema c’è se io ero qua con lui a parlare nudo.
Ma dai, non lo sai? Se ne sono accorti tutti che tu hai un debole per me!
- Sì, stavamo solo parlando, è entrato proprio quando... -
- Sì sì ok. Fra cinque minuti
chiamo Roger, se non risponde lui sai cosa succederà. - E con questa
gelida affilatissima e traumatica sentenza, mette giù.
Ok sono finito.
- Cazzo. - Impreco. Appena
chiudo velocissimo schizzo in piedi e finisco di vestirmi, poi la sola
cosa a cui riesco a pensare è raggiungere Roger in fretta per
restituirgli i telefoni, devo anche istruirlo e dirgli che non mi metta
ancora di più nei guai.
Ma che cazzo, ma perché tutte a me?
Sto per uscire di corsa con il
mio borsone quando mi fermo e vedo Nick ancora sconvolto, così mi
fermo, mi gratto la nuca e sospiro con una smorfia di difficoltà.
- Ne parliamo domani? - Lui alza le spalle, fa un’espressione buffa ed annuisce, ma penso sia ancora sotto shock.
Spero che nel frattempo non lo sappia tutto il mondo.
Ma lui? Ma proprio lui doveva saperlo? Ma perché?
Non conosco Nick così bene da
sapere quanto è affidabile, so che ci sono quelli di cui mi fido, Andy
è affidabile. Nick chi lo sa?
Con questo pensiero fisso
corro per i corridoi cercando disperatamente Roger, lo trovo nella sala
d’attesa e di relax del nostro team con divani, poltroncine, sedie,
tavoli e il necessario per bere, mangiare qualcosa e passare il tempo.
È solo, è seduto nel divano ed
ha gli occhi chiusi perché si annoia, oggi non ha nemmeno giocato.
Spalanco la porta, faccio un respiro rumoroso di sollievo e gli tiro i
telefoni che prende al volo con aria da ‘sei pazzo?’
Poi mi avvicino e lo punto furioso con le dita.
- Rispondi e quando ti dice che non dormirai con me tu digli... -
- Certo che dormo con te! Si
sono già sistemati tutti ormai! Che faccio, li butto giù dal letto
perché siamo Rafa e Roger, siamo risaputi amici ma Rafa ha un fidanzato
geloso? -
Chiudo gli occhi e mi copro la
faccia pregustandomi una di quelle lunghissime litigate sfinenti. Mi
accuccio ai suoi piedi e lui mi carezza la testa arruffata e bagnata
che non ho nemmeno pettinato.
- Su su, lo convinco io che va tutto bene. -
- È già tutto male! Ha
chiamato prima, ho finito per dirgli di me e Nick nudi, di te che vuoi
dormire con me, di me che ho i tuoi telefoni... peggio di così... gli
manca solo di sapere che Nick ci ha ufficialmente provato con me e si è
dichiarato ed ora sa che io sto con Nole e che Nole è geloso di te! Se
viene a sapere anche questo mi lascia! - Sono melodrammatico ed
esagerato come ogni spagnolo, Roger si accende di interesse e dice un
‘davvero?!’ Sul telefono che suona.
Cinque minuti spaccati.
Roger con aria sorniona
risponde ed io mi aggrappo alle sue ginocchia e lo guardo con aria da
cane bastonato implorante, accucciato ai suoi piedi. Lui rimane lì e mi
guarda divertito mentre risponde subdolo.
- Ciao Nole. Sì Rafa mi ha
detto. Non devi preoccuparti, sai che anche io sono felicemente
impegnato. Non faremmo mai nulla contro i nostri amori. - Sembra lo
prenda in giro.
- Basta che non dorma con te. -
- No, non dormirà con me. Se
con dormire con me intendi venire a letto con me. Se invece intendi che
staremo nella stessa camera... per questo purtroppo è tardi. Hanno
tutti dato per scontato che io e lui fossimo nella stessa camera ed
ormai stanno anche già dormendo. Rafa era una lumaca... colpa di
Nick... - Sta per dirgli che ci ha provato con me ma istintivo e di
riflesso gli pizzico un capezzolo attraverso la felpa azzurra uguale
alla mia, la divisa della squadra europea.
- Come Nick? Che c’entra lui ora? -
Lui si tende e fa la faccia
dolorante con la bocca spalancata, io lo minaccio con lo sguardo truce
e maschera bene la voce spezzata.
- Eh niente, sai che Rafa è gentile, Nick era lento e lui l’ha aspettato. - Gli lascio il capezzolo e lui sospira.
- Perché erano nudi quando sei
venuto? Anzi, dove sono gli altri che hanno fatto il doppio con loro? -
Lui si stringe nelle spalle perché sinceramente non ne ha idea. Mi
guarda per sapere la risposta ed io mi stringo nelle spalle come lui
perché non lo so.
- Ah boh... -
- Ma dov’è Rafa? - inizio a scuotere la testa dicendo che non devo essere qua, ma Roger risponde per conto suo.
- Dove vuoi che sia? Se siamo
compagni di stanza ed io l’aspettavo ed ha dovuto correre a consegnarmi
i telefoni prima che tu lo lasciassi, è qua davanti a me! - La risata
di Nole spezza un po’ la tensione che mi stava uccidendo, così appoggio
istintivamente la testa sulle gambe dello scemo che ridendo a sua volta
mi carezza come se fossi il suo cagnolino.
Forse questa non è la
posizione migliore, né il posto migliore. Ma io e lui abbiamo un
rapporto molto diverso da quello che hanno i comuni rivali-amici. Noi
siamo anime gemelle con altre anime gemelle come fidanzati. È diverso.
È come se fossimo amanti con la testa e l’anima, ma non col corpo.
- È terrorizzato? - Chiede Nole divertito.
- Se la sta facendo sotto! - Risponde sincero Roger, divertito anche lui.
- Ridete, ridete a mie spese!
Io sono innocente e voi mi fate diventare matto! - Brontolo lasciando
le gambe di Roger, Nole ride ancora insieme a Roger che mette il viva
voce.
- Sei in viva voce. - dice a questo punto.
- Bene. Rafa, sai che riesco a
sapere quando mi nascondi qualcosa o quando menti. - Inghiotto a vuoto
alla minaccia. Sì che lo so. - Bene, non devo aggiungere altro. -
E con questo prendo il telefono dalla mano di Roger.
- Anche io ti amo, brutto scemo! Buonanotte! - Dopo di questo chiudo la conversazione su lui che ride.
Poi rimango seduto per terra accanto a Roger che mi guarda divertito e scuotendo la testa.
- Sai, Stan prima di venire mi
ha detto: ‘se vuoi toglierti lo sfizio con Rafa una volta per tutte è
questo il momento. Se lo fai me lo dici che io me lo tolgo con Nole e
siamo tutti e quattro pari!’ - Io lo guardo sconvolto incredulo che
abbia detto una cosa simile. Roger fa il serio e alza la mano in segno
di giuramento. - È vero! - Mi copro il viso con una mano.
- Sono tutti partiti con
questa storia! È solo un torneo dove giochiamo nella stessa squadra!
Non abbiamo nemmeno fatto un doppio insieme! -
- Domani lo facciamo, abbiamo deciso di inserirci domani. - Annuisco con aria preoccupata e tremolante aggiungo.
- Sì, ma è un doppio, un
torneo di esibizione praticamente, per divertire tutti. Andiamo, che
bisogno c’è di essere così ansiosi ed apprensivi? Quante volte abbiamo
avuto mille occasioni di saltarci addosso? Quante partite uno contro
l’altro e poi nudi sotto la doccia? Perché ora sono tutti impazziti? -
Questo in effetti non lo capisco, e Roger alza le spalle con la sua solita calma e semplicità.
- Beh, vedi... è il mondo che
ci mette insieme, no? Sai, la questione fedal e tutto... è un evento
messo in piedi solo per vederci insieme ed ora hanno tutti questa fissa
e vuoi o no anche i nostri ragazzi si fanno influenzare dagli altri. È
un po’ la loro paura da sempre, sanno che abbiamo questa ‘gigantesca
questione irrisolta’. E così ora che tutti ne sono convinti, loro ne
hanno paura. Stan passa subito alla soluzione, convinto che lo faremo,
perché queste cose prima o poi succedono. Nole è terrorizzato, questo
nostro rapporto è in assoluto il suo punto più debole... -
- Beh deve stare zitto perché io almeno non gioco a fare la famiglia infilandomi nelle gambe di mia moglie. -
- Certo, perché non sei sposato. -
- No, perché Xisca sa tutto e
fa la mia fidanzata, ma è la mia migliore amica! Avevo bisogno di
questo ruolo, così come te. Solo che tu riesci a fingere meglio e l’hai
sposata e fatto figli, così come Nole, idem. Io non riesco, mi rifiuto
di fingere nella mia vita privata per sempre e fare figli per il gusto
di essere padre. Non voglio essere padre, perché? - Roger si mette a
ridere ai miei tipici sfoghi, è una cosa che mi irrita da sempre, ma
ognuno fa le cose come se le sente e vuole farle. Si alza e mi tende la
mano per aiutarmi ad alzarmi, io la prendo e mi solleva. Poi invece di
mollarmela se la tiene e me la bacia malizioso con l’occhiolino.
- Comunque l’idea di Stan non
è male, forse andrebbe bene anche a Nole, poi. Dico, per poter fare
pace e tornare con te, potrebbe ‘usare’ Stan per farcela pagare, ma poi
tornerebbe tutto come prima. -
Alzo gli occhi al cielo
esasperato riprendendomi la mano, isso il borsone in spalla, lui fa
altrettanto e mi segue fuori per andare in camera, che non è qua al
palazzetto dove abbiamo giocato oggi.
La macchina ci aspetta da un sacco per portarci nell’albergo che ci ospita tutti.
- Ripeto. Siete tutti
impazziti! Io sto bene come sto, perché il mondo ci deve provare con me
e mettermi nei casini? Amo Nole, non voglio altro. Stop. Già devo
condividerlo con quella roba che ha per moglie! -
Odio Jelena, non la sopporto e
tutti lo sanno, Roger ride e la sua risata mi rilassa. Non credo sia
una delle cose che a Nole piace, il fatto che dico tutto a Roger e che
la sua risata ha potere calmante su di me. Però è anche vero che io e
lui abbiamo un rapporto speciale e questa ‘gigantesca questione
irrisolta’. Che non risolveremo mai.
Non voglio.
In parte ho paura che se cedo
poi non sono in grado di smettere e tornare sui miei passi a far finta
di nulla, in parte davvero sono convinto di quel che provo per Nole.
Davvero lo amo e non si tratta di amare Nole più di Roger, questo non
lo so anche perché non ho ceduto con Roger come ho fatto con Nole. Cioè
non faccio con uno le cose che faccio con l’altro e non posso fare
paragoni fino a questo punto.
Però si tratta che non posso,
non voglio ferire Nole. E non importa se magari provo davvero le stesse
identiche cose per uno e per l’altro e semplicemente Nole è stato più
sfacciato e veloce di Roger a mettersi con me e tutto lì. Però ormai le
cose sono così. Punto.
Sto con Nole, amo Nole, sono felice con lui.
Il resto non sono interessato a chiarirlo o a sperimentarlo.
Nessuno me lo impedisce, non c’è un vero divieto. Se ci fosse lo farei per puntiglio, non possono impedirmi le cose.
È che la paura di Nole basta a frenarmi, l’immagine della sofferenza che arrecherei a lui mi toglie ogni desiderio.
Mentre penso questo arriviamo
in albergo ed una volta in camera, Roger spezza il silenzio perfetto
che si era creato, un silenzio strano trattandosi di lui.
Poi si abbassa la zip della
felpa e mi fissa con uno di quegli sguardi strani, diversi, sottili.
Quegli sguardi che ti destrutturano e che mi hanno sempre fatto
impazzire.
- Sai, è anche la prima volta
che dormiamo insieme. Forse hanno paura per questo, Nole e Stan. -
Impallidisco e me ne rendo conto solo ora, solo ora che sono davvero in
camera con lui. E poi lo noto.
Il letto è matrimoniale ed il mio cuore è appena mancato un battito.
Cazzo. Penso che non ne uscirò vivo questa volta.
Più che altro, se questa volta smetto di pensare come faccio spesso, sono finito. Sono definitivamente finito.
Pensa a Nole, Rafa. Pensa a
Nole. Non te lo sta vietando, ha solo il terrore che succeda e sa che
nessuno mi può impedire qualcosa. Niente. Mai.
Ed è di questo che lui ha paura. Che io lo voglia punto e basta.
Peccato che sia una paura più
che fondata, perché mentre Roger si spoglia davanti a me guardandomi
con quel suo sguardo sottile ed ammaliante, mentre è tutto così serio
improvvisamente, io mi sto eccitando e ne ho una maledetta voglia.
No Rafa, non è che vuoi ferire
Nole. È solo che questa ‘gigantesca questione irrisolta’ fra me e Roger
è della portata di un big beng.
Fanculo.