CAPITOLO
V:
UN AIUTO INASPETTATO
Thiago
entrò e gli bastò uno sguardo per capire che era successo
qualcosa.
Alexis
era sull'orlo delle lacrime.
Impallidì
nel vederlo così tremante davanti alla porta, il cellulare in mano,
stretto forte, come se fosse la cosa più importante della sua
vita.
- Alex? - Chiese preoccupato. - Chi era al telefono?
- Ed ebbe paura a chiederglielo, sentiva che non gli sarebbe
piaciuto saperlo.
-
Era... era lui... - Non lo sapevano ancora chi era... non aveva mai
detto il nome, sapevano solo che veniva da un altro Stato, avevano
dedotto che era o del Cile o un giocatore della sua vecchia squadra,
l'Udinese. Ma non sapevano nulla di quel gruppo, tanto meno del
Cile.
-
Cosa?! - Esclamò esterrefatto. - Dopo mesi ti chiama? -
Alexis
era ancora sotto shock, non poteva rispondere ma Thiago aveva la
necessità urgente di sapere. Come poteva essere ancora in quelle
condizioni per lui? Non era normale, dannazione!
"Non
lo batterò mai!" Pensò seccato.
-
Cosa ti ha detto? - Alexis alzò lo sguardo perso su di lui e riuscì
a mettere insieme un paio di considerazioni.
-
Lo ha sempre tenuto spento perchè chiamo di continuo. Quando l'ha
riacceso mi è arrivato il messaggio di notifica e... l'ho chiamato
subito senza pensarci. Lui ha tirato su ma è rimasto in silenzio.
Non ha detto niente... -
- Come fai a dire che era lui e
non qualcun altro? -
- Chi, la moglie? - Era sposato, si
disse Thiago. Che situazione difficile anche quella...
-
Non poteva essere? - Alexis scosse il capo deciso.
- No, mi
avrebbe insultato quando gli ho detto che lo amavo ancora! - Thiago
si sentì anche male ma non proferì parola. Così Alexis proseguì
sentendosi meglio nel parlarne a forza in quel modo.
- Non
ha detto niente, respirava e poi tratteneva il fiato per ascoltare
il mio... le mie parole... l'ho implorato di dirmi dov'era, di farsi
vedere... sai... sono andato molte volte da lui in questi mesi
e non c'è stato verso di vederlo, si è sempre nascosto ed io non
potevo chiedere aiuto a nessuno... -
Thiago non aveva mai
saputo niente di tutto ciò, sapeva che ogni tanto Alexis spariva
dalla circolazione ma pensava andasse da qualche parente come
capitava a tutti.
Mai
avrebbe pensato che invece tornava da lui cercando di vederlo...
-
Dopo tutto questo tempo? - Gli sfuggì stupito. Alexis lo guardò
col medesimo sguardo.
-
Sarà così per sempre. - E forse era un'esagerazione tipica sua o
forse era vero perchè lo sentiva nel profondo. In ogni caso, non si
poteva negare che colpisse...
-
Cosa farai? - Chiese Thiago capendo in cuor suo che se questo
ragazzo aveva risposto dopo tutto questo tempo ed era rimasto in
silenzio ad ascoltare la sua voce, significava che in ogni caso lo
ricambiava ancora.
- Continuerò a chiamarlo e ad aspettare che
accenda il cellulare, a guardare le sue partite e le sue interviste
e ad andare nella sua città appena ho tempo libero. Sai... - Esitò
alla fine calando il tono della voce... - a volte sono riuscito a
vederlo... da lontano... poi spariva veloce. Non so se mi vedeva e
scappava ma quando mi avvicinavo non lo trovavo più... sembra un
sogno, vero? - Thiago non disse nulla, non poteva rispondere né
fare alcun cenno. Era impressionato dal sentimento forte che provava
per lui, la sua testardaggine nel perseverare, quel fuoco che lo
consumava ma non lo spegneva mai.
Era
un modo d'amare che non aveva visto mai in nessuno. Si poteva?
Alexis
era incredibile e capì, Thiago, il motivo per cui un uomo sposato
che giocava in un altro Stato, lo lasciava. Non perchè non l'amava
più... solo perchè non poteva amarlo come meritava... era una cosa
molto diversa.
-
Lo amo come il primo giorno che me ne sono reso conto. - Thiago si
sentì colpito in pieno stomaco da un pugno senza pietà, ma fu
bravo a controllarsi e a stare calmo. Si limitò a sospirare e
sorridere incoraggiante.
-
Sono sicuro che ti ama anche lui... solo che non può... - Questo fu
tutto quello che poté fare per lui... e fu anche troppo.
Quel
giorno era con Dani.
Dani non lo lasciava mai perchè era
testardamente convinto, al contrario di Thiago, che le cose prima o
poi sarebbero cambiate e lui sarebbe dovuto essere presente. Alexis
era il suo ragazzo ideale, Thiago poteva rassegnarsi ma Dani non era
il tipo.
L'avrebbe
avuto.
Questo
lo pensò fino a quel giorno.
I
ritiri delle Nazionali per gli Europei erano iniziati mentre quelli
delle amichevoli sudamericane che non disputavano tornei estivi,
erano appena finiti.
Dani ed Alexis si erano trovati a
Barcellona per il cambio di valige e per una chiacchierata in
amicizia, poi sarebbero andati a fare le meritate vacanze ognuno per
conto proprio.
Non
parlavano di lui da Aprile, dalla notte di quella chiamata.
Dani
si era illuso che fosse libero da quelle catene ma Dani si illudeva
troppo facilmente, a detta di Thiago.
-
Insomma sei sempre circondato da un sacco di ragazzi, tu! - Le foto
con la nazionale l'avevano mostrato con molti ragazzi, alcuni in
evidente speranza di essere l'avventura di una notte, altri in veste
d'amici. Però come le api intorno al miele, lui ne aveva sempre.
Alexis
rise consapevole di ciò che diceva. Lui si accorgeva di tutto,
fingeva solo di essere tonto per comodità.
-
Che vuoi, ho una faccia di bronzo! - Fece allegro schiaffeggiandosi.
Aveva un sorriso molto contagioso, rideva con tutto il viso, persino
con gli occhi. Non ne aveva mai visti così.
-
E non solo quello! - Esclamò Dani allusivo riferendosi al suo bel
corpo atletico.
Alexis
capì che ci provava, questa volta apertamente, ma finse
indifferenza.
-
Modestamente mi alleno ogni giorno mica per niente! - Continuava a
fare il narcisista perchè era un ruolo comodo, Dani decise che
questa volta non gli sarebbe scappato, era sicuro che non provava
più niente per l'altro... doveva cogliere l'occasione visto che
Thiago era fuori dalle palle!
-
Bè, dalle foto sembri in forma ma bisogna vedere se lo sei anche al
lato pratico... per tutti i tipi di attività! - E con quello
divenne molto malizioso e gli fece l'occhiolino. Alexis rise e si
carezzò il petto soffermandosi di proposito sui capezzoli. Era
davvero un provocatore nato, quando ci si metteva.
-
Lo diranno i posteri! - Con questo non intendeva assolutamente
nulla. Né che ci sarebbe stato, né che c'era qualcun altro nella
sua vita. Dani si scocciò, voleva capire ed era stufo di tutti
questi giretti di parole. Stava per attaccare seriamente quando il
telefono del cileno squillò. Un messaggio.
Dani
imprecò ma pazientò che leggesse. Nel vedere la sua espressione
mutare repentina mentre leggeva, impallidì con lui capendo che
doveva essere una notizia sconvolgente, forse grave.
Alexis
da ridente divenne pallido come un cadavere e serio, mortalmente
serio. Sgranò gli occhi incredulo e alzò la schiena
dall'appoggio.
- Non ci posso credere! - Dani si protese,
era preoccupato e non riusciva ad immaginare di che diavolo
parlasse.
-
Cosa c'è? Brutte notizie? - Alexis alzò lo sguardo shockato, non
lo vedeva veramente...
però rispose automaticamente.
-
E' un mio ex compagno di squadra... mi... - La voce gli tremò
dall'emozione, così come le mani. - mi ha detto dove fa il ritiro
LUI. - E con LUI si intendeva solo il suo ex.
Dani
impallidì, Alexis aveva le lacrime agli occhi dalla felicità ed
era ancora sconvolto, come se ritenesse quello il regalo più bello
del mondo.
-
Ma... ma non avevi chiuso? - Provò Dani non sapendo bene cosa dire.
Sperando solo che fosse la cosa giusta.
Alexis
si alzò di scatto come avesse un petardo nel sedere e sbattendo le
mani sul tavolino esclamò con una gioia a dir poco esplosiva.
-
CON LUI NON FINIRA' MAI! - Ed ora aveva la possibilità di farglielo
capire... - Lo capirà anche quel testone! Ora non ha scelta, cazzo!
Dovrà ascoltarmi, lo stronzo! - Dani non riuscì a dire nulla, del
resto non c'era niente... aveva amaramente perso.
"Sbagliasse
un colpo quel deficiente di Thiago!" Pensò alla fine inebetito
mentre Alexis correva su di sopra a finire in fretta la
valigia.
C'era un cambio di programma.
La vacanza
l'avrebbe fatta in Polonia, non alle Maldive!