AMULETI E TALISMANI



scarabeo Scarabeo: Inizialmente nell'antico Egitto e, in seguito, in tutto il Mediterraneo orientale, lo Scarabeo Sacro divenne un simbolo importante, considerato fonte di vita, di creatività, di virilità e di rinnovamento. Gli Egizi associarono l'attività dello scarabeo stercorario - che deposita il suo seme nello sterco al quale dà poi una forma sferica facendolo rotolare con le zampe posteriori - con il corso giornaliero del sole, che si sposta da est a ovest, a indicare il rinnovamento e l'auto-rigenerazione costante. Scarabei Sacri di notevole grandezza, venivano collocati alle porte dei templi soprattutto quando si celebrava qualche cerimonia speciale perché erano i potenti simboli protettori legati a riti e credenze religiose. Oggi gli scarabei-amuleto vengono collocati nelle case perché proteggano gli abitanti.

occhio di horus Occhio di Horus: Horus, noto anche come Ra, il dio del cielo e del sole, aveva testa di falco e i suoi attributi erano la luce e la misericordia: nelle tombe reali sono stati rinvenuti spesso amuleti che riproducono l'occhio del dio, il cui scopo era proteggere il defunto nell'aldilà. Si trattava inoltre di un emblema della regalità: gli antichi egizi ritenevano l'occhio di horus un simbolo di indistruttibilità in grado di favorire la rinascita, motivo forse per cui è stato ritrovato anche sotto il dodicesimo strato di bende che avvolgevano la mummia di Tutankhamon. La tradizione più recente della massoneria si è appropriata del simbolo forse perché molti riportano di come la corrente massonica discenda dagli scalpellini egizi. Anche gli Stati Uniti hanno usato l'occhio di Horus, sul retro del proprio stemma, dove compare in cima a una piramide come l'occhio della provvidenza o l'occhio onniveggente o che vede tutto. L'occhio di Horus è presente anche nell'immagine buddhista dell'occhio del mondo, rivelatore della prospettiva illuminata di Buddha: pare che nell'antichità i marinai del Mediterraneo dipingessero l'occhio sulla prua delle imbarcazioni per assicurarsi una traversata priva di pericoli. Nella tradizione egiziana, l'occhio di Horus veniva riportato ora rivolto a destra ora a sinistra questo perché esso rappresentava anche conoscenze particolari e segrete inerenti all'iniziazione ai misteri tecnologici tramandati dalle scuole misteriche egiziane. L'occhio viene rappresentato come amuleto protettivo ma anche per indicare a quale parte del cervello si debba fare affidamento a particolari "lavori interiori" durante la scoperta del proprio Sè superiore: svolge una particolare funzione di memore nei riguardi della psiche, che verrà attivata per restare "all'erta" così da sfuggire da eventuali attacchi esterni, da qui la sua caratteristica protettiva.

hei tiki L'Hei-Tiki: Secondo le leggende Maori, Tiki fu il primo uomo sulla Terra, rappresenta un supporto per la fertilità e la buona fortuna, una protezione dagli spiriti maligni, ma anche il dio Maori Tiki che era considerato responsabile della creazione della vita, quindi un pari ma anche un dio allo stesso tempo.

koru Koru: il koru a forma di spirale è derivato da un dispiegamento della felce argentata, i movimenti circolari verso l'interno del simbolo si riferisce all'eterno ritornare alle origini ancestrali, a un radicamento con le lontane origini proprie e del mondo, mentre la parte che si dispiega è di per sé un simbolo che indica nuova vita, la speranza, la perfezione, la rinascita, i nuovi inizi, il risveglio, la crescita personale, la purezza, il collegamento con la natura, lo spirito di rinnovamento e la pace.

hei matau Hei Matau: Originariamente i Maori erano pescatori, una delle loro fonti di cibo era l'oceano, quindi un amo da pesca di alta qualità era un elemento prezioso da possedere: indossarne uno al collo è simbolo di prosperità, che il "pesce" non mancherà mai nelle nostre "reti", quindi abbondanza, ma anche potere, salute, autorità e rispetto per il mare e la vita che ci vive dentro. Sempre hei matau rappresenta la buona fortuna nei viaggi, in special modo quelli per mare o sulle acque, un simbolo per rendere sicuro il viaggio e affrettare il ritorno sicuro a casa (il porto).

manaia Manaia: Il Manaia è l'angelo custode, la luce invisibile che circonda l'individuo, lo protegge dal male, possiede una testa di uccello, il corpo umano e la coda di pesce, che rappresentano l'equilibrio tra cielo, terra e acqua.

acchiappasogniAcchiappasogni: Secondo la tradizione indiana gli incubi che vagano nell'aria di notte possono essere intrappolati in una ragnatela posta vicino al letto, finchè la luce dell'alba non li porta via. In questo modo i sogni saranno sempre piacevoli. L'origine dell'acchiappasogni si lega ad alcuni popoli nativi del nordamerica. Secondo gli antropologi fu costruito per la prima volta presso la tribù Ojibwa, o Chippewa e, con il tempo, si diffuse a tutta la popolazione Algonchina.
Molte sono le leggende che narrano la nascita di questo "magico talismano":
La più famosa narra di una bambina "Nuvola Fresca", che un giorno, terrorizzata da incubi ricorrenti, in cui un uccello più nero della notte la divorava, rivelò alla madre "Ultimo Sospiro della Sera" le sue paure e le chiese aiuto.
La madre allora inventò una rete tonda per pescare i sogni nel lago della notte e le diede il potere di riconoscere i sogni buoni e quelli cattivi.
Al centro del circolo intrecciato mise un sasso e intorno ad esso una goccia d'argento (il tempo lunare), un turchese (a significare desiderio) e un dente di animale forte (simbolo di protezione).
All'estremo inferiore della rete legò delle piume di uccelli.
Fatto ciò, "Ultimo Sospiro della Sera" appese l'oggetto sul lettino di "Nuvola Fresca"
..."i sogni buoni resteranno dentro, i cattivi andranno via..."
E così fu....
Un'altra leggenda, questa volta Lakota, racconta invece del dio Iktomi, dio dell'inganno e della prudenza, che un giorno apparve sotto l'aspetto di un ragno ai capi spirituali Lakota. Fece un buco in un salice dove collocò piume, pelo di cavallo e perline, poi cominciò a tessere la sua ragnatela.
Terminata la tessitura disse al più vecchio tra i saggi:
" Questa ragnatela è un cerchio perfetto con un buco al centro. Dovrà essere usata per aiutare la tua gente a raggiungere i propri obiettivi, facendo buon uso delle idee, dei sogni e delle visioni. Quando si crede nel Grande Spirito, la ragnatela può afferrare le buone idee e lasciare che le cattive si perdano attraverso il buco."
In passato gli acchiappasogni erano costruiti soprattutto per vegliare il sonno dei bimbi. Venivano infatti appesi sui loro letti o fatti portare direttamente addosso come ciondoli.
Quelli appesi ai letti dei bimbi molto piccoli, portavano una piuma posizionata al centro che, oltre a divertire il bimbo con i suoi movimenti, doveva anche insegnargli l'esistenza e
il movimento dell'aria.
Un 'altra funzione, forse meno conosciuta, dell'acchiappasogni, era quella di messaggero d'amore. In effetti, si credeva che la rete oltre ad imprigionare i bei sogni,
imprigionasse anche i sogni romantici degli innamorati.
Perchè la tela di ragno?
Il ragno è il simbolo del potere.
Questo animale che spesso suscita paura e ribrezzo, fin dai tempi antichi, ha sempre assunto un ruolo protettivo e di portafortuna contro ogni tipo di pericolo.

denti squalo Denti di squalo preistorici: Sono comunemente conosciuti come “Lingue di san Paolo” ma sono in realtà denti di squalo fossili, originari dell’Arcipelago di Malta. San Paolo durante l’ultimo viaggio una forte tempesta fece naufragare l’imbarcazione sulla quale viaggiava, egli riuscì a salvarsi solo grazie all’intervento di alcuni pescatori. Alcuni abitanti del luogo si presero cura di lui; a causa di una disattenzione, però, fu morso da un serpente ma senza riportare gravi conseguenze. Il santo benedisse gli isolani che gli avevano salvato la vita, tuttavia, essendo pur sempre un uomo, maledisse quella terra di serpenti; allora accadde un fatto straordinario: a partire da quel momento i serpenti di Malta cessarono di essere velenosi.
In molte zone del Pianeta un tempo occupate dal mare, è possibile trovare denti fossili di squalo; ne esistono di tutte le dimensioni. Questo genere di fossile abbonda nelle isole dell’Arcipelago di Malta; probabilmente agli inizi del Medioevo, cominciò a diffondersi tra i maltesi l’idea che le “pietre” di forma triangolare che si trovavano con facilità in alcune zone delle isole, fossero le lingue dei serpenti che san Paolo aveva maledetto (all’epoca, infatti, si pensava che questi animali conservassero il veleno nella lingua); dal momento che l’apostolo aveva reso inoffensive quelle lingue velenose, si pensò che potessero essere un buon antidoto anche contro gli altri veleni.
Durante il Medioevo, infatti, non era infrequente che le grandi controversie politiche o familiari si risolvessero avvelenando la cena o la bevanda del rivale, ed è proprio per questo motivo era abitudine mettere uno di questi denti fossili all’interno della coppa del vino, affinché rendesse inoffensivo il veleno che poteva trovarvisi.

gufi Gufi e civette: Il gufo e la civetta sono simboli universali, di origini antichissime; in alcune culture sono emblemi di saggezza, soprattutto il gufo, e proteggono dall’ignoranza e dall’oscurantismo, in altre sono amuleti cui vengono riconosciute proprietà più generiche.
Per altri popoli, invece, hanno connotazioni negative e sono messi addirittura in relazione con il male. Molte popolazioni indiane d’America considerano il gufo uno spirito protettore oppure il depositario delle anime dei defunti tanto che elevano Totem a loro forma ed immagine. Nella Grecia classica la civetta era, assieme all’ulivo e alla Luna crescente, uno dei simboli di Atena figlia di Zeus dea della sapienza e dell’intelligenza. In Babilonia si usavano amuleti a forma di civetta per proteggere le donne durante il parto, gli aborigeni australiani credevano che la civetta rappresentasse quella della donna. In Giappone gli Ainu, un antico popolo indigeno, lo considerava il messaggero degli dei (o antenati divini), ed elevavano loro brindisi prima delle spedizioni di caccia, credevano inoltre che il grido della civetta avvertisse di un pericolo. Tuttavia nell’antica Roma gufi e civette erano viste come creature demoniache dela notte, il loro volo era considerato un cattivo presagio, secondo la leggenda fu il grido di una civetta ad annunciare la morte di Giulio Cesare, di Cesare Augusto e di Marco Vipsanio Agrippa. Durante le battaglie, inoltre, vedere una civetta levarsi in volo era sinonimo di una prossima sconfitta.
Un talismano in forma di gufo e di civetta è molto efficace se dobbiamo affrontare prove intellettuali particolarmente impegnative; tale oggetto è anche un potente amuleto che protegge dal malocchio e può essere utile portarlo appeso al collo, a contatto con la pelle.
La tradizione vuole che questo tipo di talismano abbia maggior efficacia se ci viene regalato da qualcuno che ci vuole bene perché reca in sé le buone intenzioni e l’affetto della persona che ce l’ha donato, si possono anche tenere in casa o ufficio oggetti ornamentali con la loro forma, collocati in luoghi adatti.

corallo Corallo Rosso: “L’albero della vita dell’Oceano”, come è stato a volte chiamato il Corallo rosso, viene usato da secoli per la preparazione di amuleti protettori.
Può essere utilizzato nella sua forma originale, poiché alcuni ritengono che esso sia più efficace in quanto si pensava fosse vivente (come un tempo lo era infatti), infatti la gente riteneva che qualunque operazione compiuta sul corallo ne "uccidesse" le magiche energie interne.
Questo non è assolutamente vero, ma esiste ancora la credenza che se un corallo usato in magia si rompe per qualunque motivo, significa che ha perduto il suo potere e bisogna cercarne un altro restituendo il pezzo rotto all'oceano. La leggenda vuole che quando Perseo uccise Medusa, il suo sangue sgorgò nel mare trasformandosi in corallo rosso dalle magiche proprietà.
I marinai avvolgevano il Corallo rosso in pelli di foca e lo attaccavano all’albero della barca perché li salvaguardasse dai pericoli del mare durante la navigazione. Si crede che possa essere l’antidoto per eccellenza contro il malocchio e che sia in grado di liberare gli uomini dagli incantesimi, dai turbamenti emotivi e da diversi tipi di malattie.

fatima Mano di Fatima: Uno degli amuleti più popolari del Medio Oriente è la “mano di Fatima”, consistente nella raffigurazione di una mano con le dita unite e rivolte verso il suolo. Coloro che credono nei suoi poteri solitamente la indossano come orecchino, anello o pendente, ma vi sono esemplari più grandi da collocare nelle case. Vi sono prove che queste icone della mano di Fatima si usassero nella terra di Canaan (in Palestina) e in Fenicia, sulle coste dell’attuale Siria, migliaia di anni prima dell’era cristiana; in alcune zone dell’Africa e dell’Asia questi amuleti prendono il nome di “palma”, termine che non si riferisce però alla parte della mano opposta al dorso, ma che vuole indicare la pianta della palma poiché la disposizione delle dita può evocare le foglie di questo albero venerato da alcuni popoli.
Una leggenda riguardo il nome dell'amuleto deriva dalla tradizione musulmana: la figlia di Maometto, Fatima, bruciò la sua mano senza rendersene conto dopo aver scoperto suo marito che la tradiva. Dal momento che la donna non reagì contro di lui, ma finì per bruciarsi la mano cucinando, questo sarebbe uno dei simboli della cultura musulmana che riguarda le donne.
Esistono varie versioni della mano di Fatima: con un unico pollice, oppure quellac con tre dita centrali e un piccolo pollice a ogni lato, in modo che la figura sia completamente simmetrica. Alcuni di questi amuleti hanno al centro del palmo della mano la rappresentazione dell’occhio di Maat, che protegge contro il malocchio. Nella versione ebraica conosciuta come “mano hamesh” o “mano di Miriam”, può apparire al contrario ossia con le dita rivolte verso l’alto e solitamente porta quattro pesciolini appesi al polso (questi animali sono considerati sacri in molte culture); in altre versioni la mano appare rivolta verso il basso com’è abituale ma con un pesce dipinto su ogni dito. Oggi è facile trovare la mano di hamesh, la versione ebraica, in California, lì si crede che questo amuleto, oltre che difendere dall’ira, prevenga le infedeltà, inoltre si è diffusa la credenza che la mano di Fatima protegga dai terremoti e catastrofi cui sono molto esposti gli abitanti della Costa occidentale degli Stati Uniti.
In molti paesi dell’Asia, l’amuleto è considerato particolarmente efficace per prevenire ogni tipo di disgrazia e di malattia ed è chiamato “occchio misericordioso che tutto vede”.

ambra Ambra: L’Ambra è una resina fossilizzata prodotta da pini oggi estinti, diffusi sulla Terra circa 40 milioni di anni fa; l’origine organica le conferisce proprietà preziose poiché ha imprigionato l’energia solare assorbita da queste conifere; sarà sufficiente saper “risvegliare” tale energia per godere dei benefici di questo amuleto. I gladiatori indossavano amuleti di questa resina nella convinzione che li aiutasse nell’arena, e Poppea, moglie di Nerone, rese così popolare questo materiale presso la sua corte che le donne si tingevano perfino i capelli di un colore simile. Uno dei miti più affascinanti racconta che essa ebbe origine dalle lacrime delle Eliadi, le sorelle dello sfortunato Fetonte.
Strofinata con un panno essa forma un campo magnetico che genera una potente carica elettrica, tale caratteristica ha fatto si che fosse considerata fin dall’antichità come un talismano dalle preziosi e particolari virtù. Usata nel corso dei secoli come amuleto protettore, si credeva che potesse trasferire alla persona che la portava i suoi poteri: liberare dalla malinconia e tristezza, infondendo allegria, prevenire malattie e tradimenti, allontanare il malocchio e molto altro ancora.
Attualmente si crede che chi indossa un amuleto di Ambra possa attirare l’amicizia di persone affettuose, leali e generose; se si fosse appesa una collana di Ambra al collo dei neonati li si sarebbe preservati dai veleni sconosciuti, da possibili incantesimi e sortilegi. Nel Medioevo si assumeva l’Ambra in forma di polvere mischiata con erbe medicinali, per esorcizzare gli spiriti maligni, si indossavano gioielli per tenere lontane le malattie: l’origine dell’attuale uso si deve alle dame dell’epoca vittoriana che la tennero in grande stima.

gau Gau: fra i diversi amuleti caratteristici del Tibet, il Gau è uno dei più belli. si tratta di un piccolo contenitore di metallo decorato da gioielli incastonati e che può essere portato appeso al collo o al polso.
Essi credono che questo prezioso amuleto possa proteggerli da qualsiasi tipo di malattia o incidente, soprattutto quando sono in viaggio, e che sia in grado, inoltre, di allontanare da loro le disgrazie. Viene utilizzato per conservare al suo interno qualche versetto o brano di testi religiosi scritti in sanscrito, o anche per riporre oggetti o simboli che i tibetani considerano sacri o che sono stati benedetti da un lama. in caso di malattia, essi riempiono d’acqua il Gau che porta incisi all’interno parti di testi sacri, e danno da bere al paziente direttamente dall’amuleto convinti che in questo modo il malato possa beneficiare dei poteri curativi del talismano.

occhio azzurro Occhio Azzurro:  L’occhio azzurro è l’amuleto protettore più famoso in Grecia, nei Paesi del Vicino Oriente ed in Turchia, dove conta su una tradizione molto radicata. Sin da tempi remoti, gli abitanti delle coste del Mediterraneo credono fermamente che i poteri dell’occhio azzurro possano preservarli da qualunque tipo di sventura. L'occhio è simbolicamente associato al Sole, fonte principale della luce, e di conseguenza la vista è stata assimilata alla comprensione, collegando gli occhi con i valori dell’intelligenza e dell’azione spirituale. Queste due forze sono veramente potenti quando si desidera essere protetti contro potenziali energie negative. L’occhio azzurro, avendo il colore del cielo e del pensiero, possiede, inoltre, una connotazione chiaramente positiva, per cui si crede che possa attrarre fortuna verso colui che lo porta; tuttavia questo talismano è soprattutto un potente protettore contro il malocchio.

mezzaluna Mezzaluna: Nella storia dell’umanità la Luna è sempre stata associata all’alternarsi delle stagioni, alla fecondità della Terra e degli animali, all’individuazione dei momenti più propizi per la semina ed il raccolto; il fatto che la Luna crescesse, andasse calando per poi sparire significava che le leggi della natura erano rispettate, in questo modo era garantita la continuità della vita.
Gli antichi Egizi associavano la mezzaluna alla dea Iside, simbolo della femminilità e protettrice delle madri e dei neonati.
Gli amuleti con questa forma vigilavano, quindi, su donne e bambini, mentre non esercitavano alcun potere sugli uomini.
Più tardi, in epoca romana, le donne giovani usavano sfoggiare al collo ciondoli in Argento che rappresentavano la mezzaluna ritenendo, in questo modo, di poter generare figli sani e forti; simili amuleti, inoltre, erano raccomandati per superare delusioni ed insuccessi sentimentali.

quadrifoglio Quadrifoglio: il quadrifoglio, un trifoglio a 4 petali, unendo la simbologia sacra all’estrema rarità, si è convertito nell’amuleto portafortuna per eccellenza. Trovarne uno indica che la buona sorte è dalla vostra parte; andare per sentieri e casualmente trovare un quadrifoglio, per la leggenda nordica, è segno di benevolenza da parte degli Elfi. Caratteristico è il fatto che deve nascere in mezzo ai trifogli, la sua forma rappresenta una croce, ed ogni fogliolina ha un significato: REPUTAZIONE – RICCHEZZA – SALUTE – AMORE SINCERO. Secondo la leggenda, l’origine di questo popolare amuleto risale agli albori stessi dell’umanità, si pensa infatti che Eva, quando venne cacciata dal Giardino dell’Eden, portò con sé un quadrifoglio, da allora esso ha accompagnato l’uomo nelle diverse epoche della sua storia, considerato sempre non solo un valido talismano protettore, ma anche un efficace apportatore di buona fortuna, speranza, fede ed amore. I celti lo consideravano una pianta sacra, apportatrice di forza e di eccezionale vitalità. Nel Medioevo le persone iniziate al mondo della magia e pratiche occulte, utilizzavano solitamente un quadrifoglio per proteggersi dai demoni e dagli spiriti maligni, forse per lo stesso motivo, sul pavimento di alcune cattedrali medioevali, è incisa l’immagine di un quadrifoglio.

ferro di cavallo  Ferro di Cavallo: In alcune culture del mondo, specialmente in Occidente, è diffusa da tempo immemorabile l’abitudine di appendere un ferro di cavallo sulla porta di casa o del luogo di lavoro per proteggere da possibili disgrazie ed attrarre fortuna e buona sorte su tutti coloro che vivono o vi lavorano. sia che lo utilizziamo per proteggere il nostro focolare: ponendolo vicino alla porta; sia che lo indossiamo come piccolo ciondolo: preferibilmente a contatto con la pelle e vicino al cuore; questo amuleto deve essere sempre appeso con le estremità rivolte verso il basso; la spiegazione è curiosa: la tradizione dice che gli spiriti maligni possono raggiungere i loro obiettivi strisciando e muovendosi verso il basso, non possono in nessun caso dirigersi verso l’alto: collocando un ferro di cavallo con le estremità verso il basso, quindi, si impedisce loro di passare, imprigionandoli per l’eternità nel cerchio magico del talismano. Si dice anche che messo in questo modo lasciamo che la buona fortuna “scorra” verso il basso allontanandosi da noi, per cui alcuni raccomandano di collocare il ferro rivolto verso l’alto, affinchè il semicerchio serva da contenitore per la buona sorte; sono 2 opinioni diverse, ma entrambe fanno capo alla saggezza popolare e, pertanto, è bene tenerle presenti. Al Ferro, materia prima di questo talismano, anticamente erano conferiti poteri soprannaturali.
Nel Medioevo usava buttare un ferro di cavallo sul fuoco per allontanare una strega da un luogo, poiché si credeva che il ferro caldo potesse porre fine ai suoi esorcismi e malefici; vi era anche l’abitudine di collocare un ferro di cavallo vicino ad un cadavere per proteggere il suo spirito dalle forze malefiche che avrebbe dovuto affrontare nell’Aldilà. La credenza dei poteri sovrannaturali di questo oggetto proviene da un’antica leggenda: essa racconta che in Inghilterra viveva un fabbro, San Dunstano, talmente bravo che un dì, un potente spirito maligno, gli chiese di ferrargli uno zoccolo. Il fabbro, in qualche modo, riuscì a fare in modo che il demone provasse dolore appena poggiato lo zoccolo a terra; per placare il suo dolore, il demone promise a San Dunstano di risparmiare dalle sue maledizioni tutte le case che recassero un ferro di cavallo affisso alla porta. Per questo ancora oggi si pensa che questo ferro sia capace di allontanare gli spiriti maligni. Toccarlo porta fortuna e ricchezze, ma non dev’essere nuovo, bensì appartenuto e perso dal quadrupede.

chiavi Chiavi antiche: Le chiavi antiche hanno un grosso potere interiore, specie se vecchie e usurate, poiché rappresentano il potere di aprire porte nuove o chiuderne di vecchie e inutili ormai. Tre chiavi legate insieme rappresentano la ricchezza, la salute e l'amore, tre doni della vita che tutti vogliono e per attirarli si usa legare tre chiavi (la dimensione non importa) con un nastro di seta rossa, segno dell'attività della ricerca per raggiungere i propri scopi e simbolo della vita. Una chiave d'argento e una d'oro indicano l'emblema papale con le chiavi delle porte del paradiso e dell'inferno o della materialità e dello spirito.

pipistrello Pipistrello: nella cultura cinese è un simbolo beneaugurante: in Cina, il pipistrello, simboleggia vita lunga e felice; la parola per pipistrello in cinese è "Fu", che indica anche "buona fortuna". I cinesi indossano amuleti con l'ideogramma stilizzato del pipistrello o appendono ciondoli uguali per protezione e per attirare la gioia e la fortuna nella propria casa o nella propria ditta. Esistono anche biglietti di auguri in Cina che rappresentano due pipistrelli, per indicare che chi manda quel biglietto desidera ogni bene al destinatario.

orso Orso: Da piccole tribù di nativi americani, sia della Siberia che dell'Alaska, l'orso era considerato un simbolo particolarmente fortunato, anche perché avrebbe sfamato un intero villaggio con la sua carne, quindi catturarne uno era un vero colpo di fortuna, in special modo se nessuno moriva nel tentativo: si pensava avesse poteri soprannaturali per il fatto di saper sopravvivere anche durante l'inverno più freddo, stando in letargo. Nella tradizione scandinava, l'orso è una incarnazione del Dio Odino.

grillo Grillo: Nelle notti tranquille e calde, il canto dei grilli è cullante e melodioso, dona un senso di benessere e tranquillità, ma non appena qualche pericolo si avvicina, smette di cantare: ecco perché il grillo è un simbolo beneaugurante.

rana Rana: In molte culture antiche, la rana era associata alla pioggia, poiché durante le piogge spesso brevi e rare, questi anfibi approfittavano della situazione per accoppiarsi, per questo sembrano uscire dalla terra a centinaia per assolvere alla riproduzione. Agli occhi dell'uomo questo era un evento magico e inspiegabile (al contrario di quanto sappiamo oggi) per questo la rana venne connessa alla pioggia e, quindi, poiché la pioggia porta ad abbondanti raccolti, anche alla prosperità ed alla fortuna.

pesce rosso Pesce Rosso: Il pesce dorato porta la fortuna sotto forma di pace, saggezza e vita lunga: si tratta di uno degli otto simboli sacri al Buddha, serve a rappresentare la fertilità, l'abbondanza e l'armonia con il flusso della vita. Gli antichi greci credevano che i pesci rossi portassero fortuna maggiormente nel matrimonio e nelle relazioni; anche in Egitto erano tenuti dei pesci rossi in casa come simbolo di pace e serenità.




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