Pirati Superstiziosi
ONIROMANZIA
La
propensione al sogno non è un’esclusiva
della vita notturna ma è presente anche nello stato di veglia.
Si
tratta di quei brevi istanti di
evasione in cui lo spirito si libera e va alla deriva, cioè quando
cadiamo in
un altro stato situato tra la veglia e il sonno e siamo così assorti
che ci
devono ripetere più volte le cose.
L’uomo
sogna così come respira e,
talvolta, i suoi sogni diventano realtà.
Gli
antichi davano un significato ai
propri sogni ricorrendo al linguaggio dei segni, dei simboli, dei miti
e delle
credenze.
I
neurofisiologi affermano che la
funzione del sogno è il risultato della nostra attività cerebrale e
organica.
Gli
psicoanalisti freudiani vi
ravvisavano effetti compensatori e fantasmi prodotti della libido,
ovvero il
desiderio inteso come energia degli istinti e delle inclinazioni che
compongono
la personalità.
Gli
psicoanalisti junghiani spiegano che
i nostri sogni portano con sé messaggi simbolici la cui interpretazione
è un
buon modo per conoscere noi stessi e per orientarci.
Gli
antichi vedevano i sogni come
messaggi inviati dagli dei per illuminare, mandare avvertimenti,
fornire una
guida.
I
nostri sogni risultano funzioni
cerebrali e organiche frutto di nostri desideri che decifrandoli
favoriscono la
presa di coscienza che sono portatori di messaggi simbolici essenziali.
Ci
avvertono anche di alcune situazioni che potrebbero accadere affinché
possiamo
prepararci.
Dunque,
considerando tutto questo
possiamo dire che valga la pena prestare attenzione ai nostri sogni
perché è un
buon modo per entrare in relazione con sé stessi.
Babilonia
Secondo
la tradizione e le credenze
babilonesi il sogno è un dio che assume le sembianze del respiro, lo
ziqiqu, il
quale, a notte fonda, erra tra il cielo e la terra.
Zoqoqu,
il dio-sogno, è un demone
notturno, una creazione della notte.
È
in effetti sotto l’influenza duplice
di Shamash o Utu, il Sole, e del dio Luna Sin o Nanna.
Per
interpretare il messaggio trasmesso
dal dio-sogno, l’indovino oltre a consultare i formulari dei presagi
deve fare
appello alle risorse della propria immaginazione. A Babilonia solo un
indovino
o sacerdote, l’interrogatore, è in grado di interpretare un sogno.
Esso
ha carattere magico, sacro e
demoniaco, è sconsigliato dunque al sognatore di raccontarlo ad altre
persone
diverse dall’indovino.
L’interpretazione
si accompagna ad una
cerimonia.
Egitto
Per
gli egiziani, il sogno è un risveglio
e il sonno il cammino che conduce al risveglio della coscienza.
Il
sognatore è colui che veglia e si
sveglia, è vigile, un avventuriero dell’anima e della coscienza.
La
visione è considerata un dono degli
dei, infatti vedendo il proprio avvenire, il sognatore è in grado di
evitare
gli accadimenti negativi e di scongiurare in tal modo conseguenze
spiacevoli o
disastrose. Consente cioè di prevenire il male piuttosto che
combatterlo.
Ma
il sonno è un luogo di pericolo, è il
regno dell’ombra, dei morti, dei geni malvagi, degli spiriti dalle
cattive
intenzioni. Così bisogna prendere alcune precauzioni per accedere al
regno del
sogno premonitore.
Due
divinità protettrici accompagnano il
sognatore: la prima è Neith, ‘Colei che è’ o ‘la Tremenda’, dea
guerriera i cui
attributi sono l’arco e le frecce (associata ad Atena), si tratta di
una
divinità del destino; il secondo è Bes, nume tutelare della famiglia, è
un nano
barbuto dal viso contratto in una smorfia.
Protetto
da questa divinità e da questo
genio buono, il dormiente viene confortato e se non è sufficiente, una
volta
sveglio può recitare una preghiera per scacciare quanto lo ha turbato
nel
sonno.
Infine
si può invocare, come ultima
risorsa, Iside la Maga , la grande protettrice dell’Egitto.
L’interprete
dei sogni od oniromante
officia nel tempio o Casa di Vita.
Sono
monasteri, istituti religiosi,
sanatori o centri di cura dove i sacerdoti conservano i manoscritti
rituali e sacri
dell’antico Egitto,
studiano e praticano ogni sorta di scienza tipo astrologia, astronomia,
medicina, emerologia, divinazione e teologia.
Il
tempio di Dendera era celebre per le
guarigioni quasi miracolose che vi si ottenevano.
Il
tempio di Canòpo era un centro di
cura a cui affluivano gli egiziani malati, depressi o affaticati per
riposarsi,
rigenerarsi o guarire.
Il
tempio di Menfi era famoso per le
cure del sonno e le rivelazioni che potevano fare ai sognatori
interpretandone
i sogni. Qui vi era usanza praticare anche una tecnica di sogni
indotti: si
metteva il sognatore in condizioni particolari inducendolo a
distaccarsi dal
mondo esterno isolandosi in una specie di cella dai
muri bianchi sui quali poteva scrivere o
disegnare i propri sogni che l’oniromante veniva poi ad interpretare.
Questa
era una forma di psicanalisi ante
litteram, praticata almeno 3000 anni fa!
Cina
Gli
spiriti, entità sovrannaturali o
esseri vaganti ricoprivano un ruolo di grande importanza nella vita
degli
antichi Cinesi.
In
Cina, gli oniromanti dividevano i
sogni in quattro categorie:
-
Sogni inviati dal Cielo: avevano un
carattere sacro e rappresentavano simboli di carattere essenziale e
provvidenziale recepiti solo da individui privilegiati o fuori dalla
norma,
eletti scelti dal Cielo. Potevano palesarsi anche nello stato di veglia
sotto
forma di visioni o apparizioni. Solo un indovino sapeva interpretarli.
Questo
genere di sogno era raro.
-
Sogni inviati dalle Divinità: le
divinità venivano considerate inviati del Cielo, messaggeri o soldati
celesti
in grado di proteggere gli uomini; erano spiriti del bene e del male
che
ricordano gli angeli. Queste divinità non assumevano sembianze umane ma apparivano nel
sogno come demoni
terrificanti, draghi o altri animali fantastici. Sogni di questo genere
si
potevano spesso palesare a un comandante prima di ogni battaglia oppure
ad un
individuo che si apprestava a un compito importante, a un incarico
particolare.
Tali sogni avevano il compito di avvisare il sognatore dei pericoli che
correva
e delle protezioni di cui poteva avvalersi.
-
Sogni inviati dagli Antenati: tra i
Cinesi gli Antenati giocavano un ruolo assimilabile alla divinità. Per
loro che
uno sia vivo o morto ha poca importanza poiché per loro i due universi
si
compenetrano. Hanno un profondo rispetto nei propri avi che ritengono
onnipresenti. Incontrare un antenato nel corso del sogno e ricevere un
messaggio, era per loro del tutto normale. Anzi, era fonte di
inquietudine che
nessuno rivolgesse alcun sogno in quanto concludeva che non aveva la
protezione
dei propri avi. Coloro, quindi, che sognavano spesso i propri antenati
si
sentivano protetti e fortunati e seguivano alla lettera le loro
indicazioni.
Quando i Cinesi anziani non sognavano più i propri avi deducevano che
erano
prossimi al raggiungerli. L’interpretazione poteva confermare o
smentire il
contenuto di un sogno facendo riferimento a fattori astrologici o a
differenti
arti divinatorie.
-
Sogno inviati dagli Spiriti: erano
spesso sogni a contenuto terrificante, non si riferivano
necessariamente a
colui che sognava, potevano anche solo metterlo alla prova. Potevano
essere dei
fantasmi, vittime di un’ingiustizia o di un crimine che reclamava
vendetta
spaventando il sognatore per ottenere giustizia. Potevano anche essere
anime
erranti e male intenzionate, al soldo di maghi o streghe inviate per
danneggiare chi sognava. In questo caso l’indovino diventava anche
esorcista
per combattere i fantasmi.
Attualmente…
Nelle
società primitive e nelle civiltà
antiche il sogno era considerato spesso come una naturale e
sovrannaturale
facoltà che permetteva agli uomini di entrare in contatto con l’aldilà,
con i
demoni e gli dei.
Le
visioni, le apparizioni e le
illuminazioni appartengono al mondo del sogno che è lo strumento che
permette
di comunicare con il divino.
Il
sogno possiede un carattere magico ma
soprattutto sacro.
Nelle
società primitive l’oniromanzia
era un arte che si praticava in modo scientifico.
L’analisi
dei sogni è l’unico strumento
d’indagine dell’animo umano in possesso dello psicanalista. È come
viene
utilizzato tale strumento che ci interessa.
Secondo
Freud i sogni sarebbero degli
effetti compensativi e delle fantasie prodotte dalla libido, un
aggregato di
energie istintive e pulsioni incontrollate che ognuno di noi occulta e
che
dovrebbero formare l’essenza stessa della nostra personalità.
In
una seduta di psicanalisi, lo
psicanalista partendo da un sogno che sembra aver impressionato il
sognatore,
fa trovare a lui stesso il significato celato, profondo e intimo
svolgendo così
una funzione che nell’antichità era spesso assunta dai sacerdoti e
dagli
indovini. Egli prende in considerazione i messaggi contenuti nei sogni
come
altrettanti sintomi di un disagio mentale latente che influenza il
comportamento del sognatore o che lo incatena a riflessi
comportamentali
negativi che nuocono al suo benessere.
I sogni premonitori
Sognare
sarebbe dunque per l’animo umano
una necessità vitale.
Il sogno
agisce
sempre a titolo
preventivo, ognuno di essi avvisa il sognatore di un fatto, uno stato o
una
situazione prima che ne subisca le conseguenze. Questi sogni sono
considerati
premonitori.
Credits
Per questo materiale si ringrazia un'enciclopedia da cui
mi sono
consultata, si chiama Scoprire e conoscere l'Astrologia e le Arti
divinatorie, edito dalla DeAgostini, il volume da cui ho preso ciò che
ho riportato di mia mano qui sopra, è il quinto.