ANIMAL INSTINCT

CAPITOLO 5

Jericho entrò dalla finestra, senza il minimo sforzo, passando dalla scala antincendio.
Si addentrò con passi lenti, mentre lo stereo riempiva, con le note di Beethoven, l'ambiente.
Peccato dover uccidere una donna così bella.
Ma in fondo era solo un incarico come tanti, non poteva certo trascurare il lavoro per stare dietro alle follie di gente come Lion-ho e soci!
Estrasse la 537Magnun dalla fondina all'interno della giacca grigia.
Mise lentamente il silenziatore alla canna.
Nessuno l'avrebbe sentito.
I suoi occhi, colore del ghiaccio, erano fermi sui suoi movimenti.
Tutti ritenevano che non avesse paura di nulla, che non provasse nulla nell'uccidere qualcuno. Non sbatteva mai le palpebre, perchè doveva avere ogni possibile movimento sotto controllo.
Per questo era conosciuto come lo Squalo.
Avanzò in direzione del bagno.
La sua vittima doveva essere lì.
Vallo a capire perchè la volevano morta. Era solo una normalissima infermiera. Che potevano volere da lei?
Jericho aveva imparato a non porre mai domande ai suoi clienti. Per questo era così richiesto.

Celine si avvolse nell'accappatoio di spugna rosa. I capelli ricadevano grondanti sul tessuto.
"Ahhh!!" esclamò "Mi ci voleva proprio..." mise le pantofole ed uscì dal bagno che ancora era immerso nei vapori dell'acqua calda.
Avanzò di qualche passo prima di accorgersi di una figura estranea nella stanza.
"Oh mio Dio!" mormorò facendo cadere l'asciugamano con cui stava asciugando i capelli.
Jericho aveva la pistola puntata verso di lei.
"Non me ne voglia signorina...io vengo solo pagato!"
Improvviso, lo schioccare di una frusta, strappò l'arma dalla mano del Killer.
"Non ci riprovare bastardo!" minacciò una voce di donna, notevolmente decisa "E' stata di per sè una pessima serata....vogliamo concluderla in bellezza!?"
Lo Squalo si voltò in direzione della giovane. Per un attimo il suo viso lasciò trapelare un'espressione: la sorpresa.
"Asha la Gazza!" esclamò
"Ma va? Se sei qui dovresti già saperlo!" rispose a tono.
Che ci fa qui la Gazza?

Pensò il killer
"Allontanati da mia sorella!" minacciò la giovane, puntando contro di lui la sua stessa arma.
Le cose cominciarono a quadrare nella mente dell'uomo.
Mmh...A quanto pare i miei committenti ce l'avevano proprio con la Ladra...non posso ucciderla...lei è una del gruppo...merda ci perderò 50.000$...
"Ti muovi?" rincarò Asha con tono spazientito
"Credo ci sia stato un malinteso..." cominciò Jericho avanzando verso la giovane
"Non un altro passo bell'imbusto, o ti buco la pancia!"
"Potresti farti male..."
"Veramente....avrei detto il contrario....!"
Sgusciante.
Fu l'unico aggettivo che la giovane dai capelli bruni riuscì a pensare, nel notare il rapido movimento dell'aggressore.
In un attimo, Jericho, le si portò alle spalle disarmandola.
Senza scomporsi minimamente, rinfoderò la Magnum.
"Sono mortificato di aver creato spavento e scompiglio...buona serata!"
Ed uscì passando per la porta.
Asha era interdetta. E quello chi era adesso? Un altro dei mastini di Machiavelli? No....sembrava decisamente diverso....

Jericho si avviò per la strada buia e deserta.
velocemente compose un numero al cellulare.
"Vedova?...ho appena avuto un incontro ravvicinato con la Gazza...Dì a Lion-ho di decidersi a convocare quei ragazzi prima che si facciano male..." poi aggiunse "....un gatto....un corvo...una gazza....un lupo....una scimmia ed un rospo...notevolmente vario come gruppo...spero solo che siano all'altezza...." e scomparve inghiottito da quella notte senza fine.