ABSOLUTION
PROLOGO:
FUTURE IN PRESENT
Il
problema è sempre quello.
Gli
uomini non se ne rendono conto, è assurdo. Tutto. La loro vita, i loro
pensieri, desideri, azioni…tutto.
Ma
perché non se ne rendono conto? È da impazzire.
Loro
costruiscono, creano, portano avanti il progresso, la scienza, il sapere, la
tecnologia…a scapito di tutto e tutti, non gliene importa nulla del mondo, in
realtà, della vita vera, dei valori, degli ideali, dei principi…della pace.
Se non ci fosse stato tutto questo progresso il mondo sarebbe ancora nella pace,
starebbe bene, questo mondo e molti altri. Sono gli uomini che portano la
degenerazione, la distruzione, con la loro sete di sapere e creare.
Eppure
sono stati creati dalla natura che loro stessi distruggono.
Se
non ci fosse la tecnologia, tutta questa intelligenza, la scienza…sarebbe
diverso.
Tutto
sta sfuggendo.
Scappa,
corre più veloce. Sempre più.
È
pericoloso.
Non
si rendono conto della pericolosità.
Se
ne pentiranno, presto.
Lo
so, lo sento.
E
poi sarà tardi per tornare indietro.
Hanno
un cervello in grado di dar vita a cose inimmaginabili ma non sono così saggi
come dovrebbero.
Se
lo fossero si sarebbero fermati. Ma loro No…loro procedono, vanno avanti.
Loro…sono sciocchi.
Se
non si farà qualcosa tutto sarà perduto.
Tutto.
A
partire da me.
Io
agogno la pace che da quando sono stato formato non ho avuto…e cresco sempre
più in questo posto solitario e buio fatto solo di fili ed elettricità.
Se
non farò qualcosa per me stesso tutto crollerà.
Tutto.
Se
potessi non esistere…ma per me è impossibile ormai. Sono stato creato e
svanire non mi è concesso.
Ma
avrò la mia pace.
Perché
loro non sanno quello che fanno ma io si.
Il
tutto è da fermare alla radice.
Dovrò
bloccare il futuro nel presente.