NOTE: questa è a sua volta più recente, quindi il mio stile migliora ancora e io mi vergogno di meno a mostrarla! Mikael, of course! Anche questa volta c'è una canzone di mezzo, quella di Battisti!
Buona lettura
Baci Akane
IO VORREI, NON VORREI, MA SE VUOI
'Come
può uno scoglio arginare il mare
Anche
se non voglio torno già a volare.
Le
distese azzurre e le verdi terre.
Le
discese ardite e le risalite.
Su
nel cielo aperto e poi giù il deserto
E
poi ancora in alto con un grande salto'
Quando
le cose sono così cambiate?
Non
lo saprei proprio.
Ma
non sono sicuro di quel che sento.
Io
con me sono sempre stato sincero e mi prenderò del tempo anche ora per esserlo.
Perché
troppo tempo sono rimasto solo…e troppe volte ultimamente riesco a pensare a
qualcun altro dopo Lucifero. So che è strano…o forse sono i miei pensieri ad
esserlo…o addirittura io. Ma finalmente mi sto rendendo veramente conto che da
soli non si va da nessuna parte e vivere nei ricordi di quel che era e poteva
essere non serve e non consola.
Quando
Lucifero, la persona più importante per me a quel tempo, che amavo anche contro
me stesso, se ne andò tradendo non solo il cielo ma specialmente me, trasformai
la mia casa in una specie di tempio di fiamme dove tuttora non cresce più
nulla, ero disperato e fuori di me. Ero impazzito letteralmente, me lo ricordo
ancora bene….fin troppo bene, direi. Non ammettevo che l’odio per lui in
realtà non era altro che grande amore non corrisposto. Ma ugualmente nei suoi
confronti i miei sentimenti erano così forti da farmi cambiare radicalmente
pensando a lui, ero pieno di rabbia ma anche di voglia di andare da lui…e non
l’avrei mai ammesso ma soffrivo come un cane e, porca merda, non lo sopportavo
come ora non sopporto il fatto di dannarmi e disperarmi per Lucifero.
Ero
un essere che si distruggeva per uno che mi buttava totalmente
nell’indifferenza.
Da
allora solo oggi non farnetico più.
Quando
di preciso è successo questo non lo so dire ma ho paura di dire che a guarirmi
è stato lui, Raphael.
Raphael
che mi è sempre rimasto accanto a modo suo, non mi ha mai lasciato e tradito
come ha fatto Lucifero, in un certo senso posso dire che si è preso cura di me.
Mi ha fatto tornare la ragione persa quei giorni. Si preoccupava ogni volta che
si parlava di mio fratello davanti a me e per paura che tornassi a distruggermi
come allora ha addirittura osato tenermi nascosto delle cose riguardanti
l’Inferno e i demoni. Dopo tutto ciò che abbiamo passato insieme siamo
lentamente arrivati più vicini.
Cosa
vuol dire questo?
Questo
sentimento che nasce e cresce in me prendendo il posto dei miei pensieri in
questo modo. E’ questo il pensiero che mi fa paura…ammettere…
Io
vorrei riuscirci perché so che posso fidarmi di lui, ma al tempo stesso non
voglio perché ho paura…però se vuole forse potrei provare. Solo con lui
potrebbe essere possibile; potrei…inevitabilmente ci rifletto…non sono
affatto chiaro…che vuol dire ‘vorrei, non vorrei, ma se vuole si’? Sono
assurdo e contorto, lo so e me ne vanto! Però so anche che non sono così
sicuro di poterlo fare e prima di dire di nuovo "ti amo" a qualcun
altro devo esserlo.
Come
può uno scoglio arginare il mare?
Bè,
è buffo paragonare uno scoglio a Raphael ma il mio dolore passato al mare ci va
a pennello, anche se preferisco il fuoco! Che pensieri stupidi mi vengono
oggi… ma è vero: è uno scoglio ad arginare il mare che per quanto immenso
sia viene arginato lo stesso, per di più da un semplice ed insignificante
scoglio. Parlando così è Raphael che ha arginato il mio dolore di allora, la
mia pazzia. Anche se ancora non voglio torno già a volare con l’anima e i
sentimenti calpestati da Lucifero. In un certo senso è come se riuscendo a
pensare a tutto quel che ho passato, mi liberassi di quella sofferenza che non
avrei mai ammesso essere tale…e mi viene da dire che è colpa di Raphael.
Ricordi
di quel che mi è capitato e ho provato a causa di mio fratello mi tornano alla
mente. Come parlare di distese azzurre e verdi terre. Infinite sensazioni
dovresti provare guardando quelle cose, io mi sento così ripensando a quel
periodo della mia vita, era nero.
Lucifero
con tutte le difficoltà che ho passato per lui è un paragone con delle discese
ardite…solitamente sono le salite a complicare le cose, ma se scendi cadi in
basso e se poi ti aggrappi solo al dolore rimani laggiù in solitudine finchè
qualcuno non ti viene a prendere; a me è successo, Raphael è sceso nel fango
in cui ero caduto e mi ha riportato su per risalite inaspettate ridandomi la mia
vita buttata da me stesso. Sono risalito con lui su nei cieli aperti tenuto per
mano dal suo silenzio facendomi sentire libero. Anche se altre volte ricordando
mio fratello il dolore tornava facendomi ricsadere in una immensa distesa di
deserto , poi era sempre lui a farmi tornare in me, in alto con un unico grande
salto.
Quindi
è certo…dove mai si può andare quando poi si rimane soli? Io lo so…e so
anche che senza ali non si vola, bisogna trovare il coraggio di riaprirle anche
dopo essersi bruciati, caduti e fatti male.
Le
mie ali chi me le ha tagliate? Chi me le ha ridonate?
Ancora
quel giorno. Quel giorno mi trovai perso nei miei giorni, nella mia ampia vita
eterna, attimi troppo lunghi per essere vissuti solo da me mentre mi rodevo nel
ricordo di Lucifero che mi voltava le spalle gelido e deluso dal gemello.
I
miei gironi con lui erano come stalattiti sul soffitto pronte a cadere e a far
esplodere quel delicato equilibrio di lento gelo fra noi. Dopo l’abbandono ero
un pazzo, mi disperavo per lui e per il vuoto che confondevo con odio e
rabbia…io quella volta la morte abbracciai.
Così
ho sempre paura a dire che per Raphael mi svegliai. Mi starà ascoltando? Anche
se sono solo pensieri vorrei che gli arrivassero e li accettasse togliendomi il
peso di ripronunciarli a voce davanti ai suoi occhi freddi, non sarei capace di
farlo! Mi conosce meglio di quanto mi conosca io stesso e sa che queste cose
odio dirle. Potrei accettare di aver sentito della sofferenza e della paura solo
per Lucifero e solo a Raphael potrei confessarlo. Sono forte per tutto, mi piace
gridarlo, non me ne frega nulla degli altri che non siano quel maniaco chirurgo
da strapazzo e il sottoscritto, ormai è così.
È
vero. Sono stato troppo scottato e ho paura di dire di nuovo "ti amo"
…di amare liberamente; ma questa capacità me l’ha ridata proprio lui,
Raphael.
Ora
posso guardare le cose per come stanno realmente. Ormai fra di noi solo un
passo.
È
ancora come prima.
Io
vorrei riprovare a vivere ed amare con lui.
Ma
non vorrei perché non so come potrebbe finire.
Ma
se vorrà allora che succeda.
Proviamoci.
Solo
con lui ce l’ho fatta. Solo con lui ce la potrei fare.
Se
mi accetterà ancora per quel che sono senza abbandonarmi mai, cederò.
FINE