* Questa storia, anch'essa piuttosto vecchia ad essere sinceri ma nemmeno tantissimo, è su Shaka, sono i suoi pensieri e le sue riflessioni. Ha un che di malinconico, del resto sono riflessioni di per sé non proprio allegre, considerando che lui stesso è tutto all'infuori di allegro (io lo amo per questo oltre perché è bello!). Buona lettura. Baci Akane *
It's All Tears
…Sono
tutte lacrime…
…non
odio…
…non
rabbia…
…non
disperazione…
…ma
lacrime che rendono omaggio al Sacrificio…
…LACRIME…
Non
si può spiegare.
Non
è una cosa logicamente razionale e normale.
Non
è nulla di descrivibile a parole.
Le
parole in questi momenti risultano solo più inutili e piccole…proprio
insignificanti sciocche perle che nascono dall’anima e si spandono nell’aria
attraverso le corde vocali e la bocca.
Eppure
non è tutto qua.
Non
è tutto qua quelloche l’anima produce in certi momenti. E le parole non
escono solo attraverso la bocca.
Perché
talvolta la bocca e le corde vocali non riescono più a muoversi e stanno ferme
immobili…tremano e basta…quindi in quei momenti le parole escono da un'altra
parte…attraverso gli occhi….ma sono parole mute, quindi si può parlare di
parole ancora?
O
forse è quel qualcos’altro che l’anima produce in quegli attimi
infinitesimali e indescrivibili.
L’anima…compagna
dello spirito che da vita ad un corpo, un contenitore vuoto senza vita prima del
suo arrivo, dell’arrivo dello spirito….l’anima la compagna dello
spirito…lo spirito è l’alito di vita, ma l’anima è la vita stessa…è
ciò che non muore insieme allo spirito e che non può morire in nessun modo
possibile…ciò che da i sensi alle cose, ciò che rende colorato un
qualcosa…è tutto ciò che di massimo degli umani possono sperare di
possedere.
E
l’anima cosa crea in quei momenti così perfetti per la loro atrocità
crudele?
Fiamme.
Fiamme
che ardono riflesse negli occhi di coloro che hanno la bocca paralizzata.
Ma
sono veramente fiamme?
E
fiamme di cosa?
Bisogna
saper leggere…
Un
corpo trema per dimostrare molte cose…può tremare per la paura, per il
disgusto, per la rabbia, per il freddo, per la disperazione…o può tremare
anche per il dolore.
Quando
l’indignazione non basta a dare sfogo all’anima, quando è tutto troppo
pesante, quando non può essere veramente vero quello che gli occhi hanno visto
e quando, infine, la persona che ospita tutto questo non riesce più a
trattenersi…ecco cosa succede.
La
goccia trabocca, l’acqua esce e fa rovesciare il vaso rompendolo…è questa
l’anima…un vaso…e l’acqua sono i sentimenti violenti e incontrastati che
ella contiene…l’anima come un vaso è fragile ma contiene cose
importanti…e quando quest’acqua è troppa e il vaso ne contiene in modo
esagerato…ecco che accade.
La
reazione è molteplice e dipende dai caratteri di ognuno, dipende da molte
cose…ma ciò che colpisce è forse il fuoco che arde in ognuno di quelle
pupille luminose…che può variare, per qualcuno dolore, per altri tristezza,
per altri rassegnazione, per altri ancora…indignazione…oppure coraggio.
È
forse questo che nei loro occhi si legge?
Ma
perché tutto questo?
Perché
doveva accadere una cosa simile?
È
questo che ci si chiede in questi momenti.
Perché
sta accadendo veramente e non può essere uno stupido sogno?
Perché
è tutto così maledettamente vero e reale?
La
vita fa male ed io voglio raggiungerlo nella morte.
Un
pensiero confuso come un altr con una verità sacrosanta protagonista la Morte.
O
il Fato…esiste davvero?
È
tutto deciso?
Quando
uno si rende conto di questo innanzi ad un fatto ignobile ci si ribella e si
tira fuori quanto mai uno poteva sperare di vedere un giorno.
Questo
no.
Ci
si dice questo.
Questo
proprio non dovevano farlo.
È
troppo.
È
da bastardi.
Vanno
puniti…non possono vivere mentre lui è morto.
Non
può essere.
Si
pensa questo, vero?
Quando
la persona più vicina a Dio viene sacrificata
(…lo
sacrificano o è lui che si sacrifica?…)
è
tutto così insostenibile, veloce, aggressivo, violento, ineguagliabile…un
fiume di fuoco che terrorizza…che paralizza.
Trema,
l’ira è risvegliata…e in corpo, nel mio sangue scorre abbastanza coraggio e
furia per non fermarmi. Non mi fermerò. Ho visto abbastanza, ho assistito a
tutto questo scempio e lui, il quasi Dio, non può rimanere invendicato.
Sarà
fatta giustizia.
In
qualunque modo con qualunque mezzo.
Sensazioni,
pensieri, parole.
Un
uomo. Due uomini, tanti…non ha importanza il numero, come non ha importanza
chi siano…importa il perché e cosa li muova.
Quando
la causa di tutto questo si trova davanti occhi simili nulla al mondo, nessuna
forza esiste che possa farlo muovere o reagire nonostante lo possa benissimo
fare.
Un
braccio tesa a porgere la corona del rosario indiano dell’uomo Sacrificato, un
uomo d’rato pieno di luce come tutti i suoi compagni che ora vi sta immerso
felice e sereno, segue un suo disegno…disegno che presto tutti seguiranno e
capiranno.
Un
altro che prende quel rosario con lacrime agli occhi, con consapevolezza e con
l’udito che si perde per ciò che l’anima fa sentire a lui.
Le
lacrime degli altri, la furia a parole, la reazione bloccata dal saggio. E
quella impossibile da arrestare dal fuoco…dai due fuochi che ardono negli
occhi di entrambi i Santi D’oro che non possono più resistere.
Ce
l’hanno davanti e ora possono vendicarsi, hanno la concreta possibilità di
far loro quello che loro hanno fatto all’amico ormai dissolto fra i petali.
E
cosa può fermarli?
Nessuna
avvertenza, nessuna ammonizione, nessuno sguardo, nessuna mano, nessun ‘no’,
nessuna resistenza.
Ma
il dolore è così palpabile, quelle fiamme che ardono sono così visibili e
potenti da bruciare chi viene colpito da quello sguardo…è coraggio ciò che
muove questi esseri fuori dal comune?
Ed
è coraggio quello che muove le tre persone che d’inizio non reagiscono
facendosi colpire di proposito?
Cos’è
ciò che muove i Santi d’oro in generale?
Che
li ha sempre mossi…che ha mosso il Santo che si è Sacrificato dando la vita
per salvare un disegno più importante del suo?
Che
ha mosso sempre i Santi dall’armatura splendente?
Che
muoverà ora e sempre quelle creature così perfette ed imperfette allo stesso
tempo che seguono degli ideali?
Cosa?
Qualcuno
avrebbe dovuto spiegarlo ma appunto non si può.
Le
parole non esistono.
Come
dire ciò che i fatti e gli occhi dicono così bene?
E
perché provare a rovinare un momento così intenso con delle spiegazioni?
È
coraggio?
Quella
è la loro base, ma oltre a quello cos’è?
Quelli
che un tempo erano amici ora si combattono ferocemente leggendo gli uni negli
occhi degli altri.
Quelli
all’apparenza traditori cos’hanno dentro?
Vigliaccheria?
No.
Odio?
No.
Cattiveria?
No.
Pazzia?
No.
Qualcosa
di più grande…qualcosa di più forte…di incomprensibile…di più atroce e
triste…di più terribile…di più…
E
invece quelli che puniscono i traditori cos’hanno dentro?
Coraggio?
Non
solo…
Forza?
Non
solo…
Rabbia?
Non
solo…
Disperazione?
Non
solo…
Tutto
e nulla…cose che non hanno nome…cose che si possono riassumere in un unico
modo, con un'unica descrizione dei loro occhi e della loro anima.
Ciò
che li muove in questo momento di dolore puro e indignazione e grandezza è
questo.
In
realtà è solo una cosa interpretabile in molti altri modi.
Sono
tutte lacrime.
Ed
infine sono solo queste…qualcuno le versa apertamente, qualcuno le versa col
cuore e con l’anima, qualcuno le versa con le sue azioni, qualcuno con la
forza, qualcuno con le mani, qualcuno con gli occhi, qualcuno con la propria
luce…ma tutti lo fanno.
Sono
solo lacrime.
Tutte.
Nessuna
esclusa.
Fiamme
di coraggio e disperazione piene di lacrime.
E
questo può bastare?
Lacrime…lacrime…preghiere
per coloro cui le versi.
Purificatrici.
Non
esistono buoni o cattivi…ma solo persone che nascondono le loro lacrime con le
azioni.
Impareranno
a leggerle?
Lacrime.
Lacrime
e coraggio.
Lacrime.