Tormenta Di Neve
ANIMA
ANIMALE
Lievi ma inesorabili i fiocchi di neve ricoprono tutto col loro immutato
splendore, un manto gelido che vorrei rispecchiasse la mia anima, candida, pura,
immacolata. Tanto splendore acceca gli occhi e rende impossibile persino tentare
di guardarlo a lungo... ci si potrebbe smarrire per il cielo plumbeo, o perdere
nel vento che infuria e si alza sempre di più inondando tutto. Niente si
salverà. Rabbrividisco per un attimo, la neve mi riporta in mente cose tristi,
ricordi di un tempo che non tornerà mai più. Una volta avrei corso sopra il
gelido manto cercando di imprimerci la mia impronta, facendo a palle di neve e
divertendomi ancora di più proprio perché la tempesta stava arrivando. Una
volta. Adesso la consapevolezza che ogni azione ha non una ma mille conseguenze
e alcune di esse davvero terribili mi rende più prudente.
Adesso mi limito a contemplare e cercare di capire che cazzo vogliono fare quei
due deficienti che si avvicinano a Hermione e Ron. Come se i miei amici avessero
bisogno di scuse per spaccargli la faccia. Quello che ci hanno fatto passare
l'anno scorso basta e avanza. Cerco di muovermi verso di loro per un istinto
innato, so che non hanno bisogno di me ma non voglio che la cosa prosegua,
potrebbe essere pericolosa, la bufera è davvero forte sembra quasi sia frutto
di
qualche incantesimo... ma concentrandomi un attimo capisco subito che non è così,
non c'è traccia di magia nell'aria.
Poi il suo odore. Penetrante eppure raffinato, l'ho sentito centinaia di volte
durante i nostri scontri, lui, Malfoy.
Mi volto impaziente, non è possibile che voglia davvero sfidarmi adesso,
rischiare di rimanere intrappolati per cosa poi? Un misero desiderio di
vendetta? Da cosa? Devo avergli fatto qualche torto in qualche altra vita perché
in questa sinceramente non trovo motivi validi per cui debba accanirsi contro di
me. Se poi è davvero odio. Non sono io quello bravo a capire le persone, quella
è Hermione, con un semplice sguardo ti sa dare l'esame psichiatrico di
qualunque
mago a Hogwarts, io di Malfoy capisco solo quello che leggo adesso in lui. Odio,
desiderio di umiliarmi, di farmi capire che è superiore, di farmi 'scoprire' in
qualche modo. Scoprire? Certo che è strano forte a volte quel ragazzo...
basterebbe che smettesse di essere sempre così dannatamente concentrato su se
stesso e si accorgerebbe che io sono esattamente come mi mostro. È lui che si
è
inculcato l'idea di essere chissà chi e adesso fa di tutto per portarla avanti,
per essere davvero come suo padre vuole. Poi smetto di leggerlo, dopotutto sono
cose sue e adesso sono troppo occupato a guardarlo storto per levarmelo dai
piedi per perdermi ancora nei meandri contorti della sua piccola mente.
"Potter"
Odio come pronuncia il mio nome, prepotente, superiore, ma chi cazzo ti credi di
essere stupido nanerottolo che non sa nemmeno cosa è il vero male, la vera
disperazione, si crede cattivo lui!
"Malfoy"
Ma guardalo com'è soddisfatto adesso, di cosa? Di morire sepolto da una valanga
di neve? Oh beh io obiezioni non ne avrei... ma nemmeno mezza! Ma lo scemo non
vuole semplicemente morire sepolto da una valanga di neve, pretende anche che io
lo segua magari implorandolo di lasciarmi andare! Mi guarda coi suoi occhi di
metallo, mi sfida, non molla un istante il mio viso intento ad osservare ogni
minima reazione, percepire ogni stato d'animo, in questo è maestro, lui ha
sempre capito prima di tutti gli altri come mi sentivo, solamente guardandomi
intuiva il mio disagio, il mio tormento, la mia disperazione a volte, e si è
affinato sempre di più per poi usare queste armi contro di me, per prendermi in
giro, tormentarmi, rompermi le scatole, farmi infuriare anche. Una volta ci
riusciva benissimo, bastava un suo sguardo e io cascavo nella sua rete come un
fesso, ma adesso è diverso, adesso ho provato la vera rabbia ed è qualcosa che
non si può contemplare, scende giù per le pareti dell'anima e brucia, brucia
in
un posto così intimo da aver voglia di spaccare tutto, uccidere qualcuno,
ferire
la persona che l'ha provocata; la vera rabbia è qualcosa di così potente e
distruttivo che non ho nessuna voglia di sprecarla per lui.
"Malfoy...non so se te ne sei accorto....ma dovremmo tornare...lasciami
passare!
Si sta scatenando una tormenta di neve!" sono il primo a cedere e rompere
il
nostro muto duello, il muro di neve che si stà alzando dietro di lui è
devastante, devo assolutamente correre ai ripari altrimenti non ne usciamo vivi,
e se lui è troppo stupido per capirlo che crepi!
Stò accarezzando l'idea di lasciarlo li a morire congelato, chissà come
sarebbe
la sua faccia poi... esilarante! Già adesso è tutto un programma... sembra un
invasato, le pupille dilatate e un sorriso mellifluo in viso, pazzo...è un
pazzo,
non ha intenzione di scappare, non ha intenzione di cedere, ma cosa vuole
dimostrare? Chi è il più scemo fra di noi? Non temo la morte, non l'ho mai
temuta, ma è una cosa troppo grande e orribile per affrontarla così, io ne ho
sempre avuto rispetto, l'ho odiata anche, e lui è un cretino se ha intenzione
di
starsene li! Ma poi vince come sempre il mio lato buono e lo afferro per un
braccio per trascinarlo in un rifugio che so essere da queste parti. Credo. Si
eccolo li, per fortuna perché sento Malfoy rabbrividire e con un ghigno
immagino
come sarà schifato dal contatto prolungato, a me non dispiace, non è un brutto
ragazzo lui se solo si togliesse dal viso quell'aria insopportabile da io sono
il meglio guai a voi se mi sfiorate!
"Malfoy...Ma eri impazzito? ...Abbiamo rischiato la vita...e la rischiamo
ancora
...finchè non finisce questa tormenta...dovresti usare il cervello..."
E sono incazzato con lui perché non dovrebbe sfidare la morte in questo modo,
la
morte si sfida per ragioni importanti, si sfida per difendere le persone che
ami, non per dimostrare che si è i più scemi della scuola! Mi guarda
sprezzante,
come se non gliene fregasse niente di quello che stò dicendo è come se dicesse
che in un certo senso avesse vinto lui, non si è scomposto, non è scappato.
Idiota. Non riesco nemmeno più a infuriarmi come una volta, ormai ho perso ogni
speranza di un barlume di cervello con lui. Quando comincia a sistemarsi i
capelli capisco che avevo ragione. È irrecuperabile. Io i miei nemmeno li ho
sfiorati, tanto fanno sempre quello che vogliono, e poi non mi interessa
mostrarmi sempre impeccabile come fa lui. Certo che adesso è strano da vedere
così, i capelli biondi gli avvolgono il viso come tanti fili dorati, senza il
gel acquistano uno splendore quasi innaturale, di seta.
Poi parla.
E addio incantesimo.
"se fai silenzio, Potter, la permanenza in questo...'posto'...potrebbe
essere meno
terribile invece che se tu parlassi in continuazione..."ma poteva stare
zitto?
Sembrava quasi decente mentre si sistemava... stupido certo a preoccuparsi di
una
cosa del genere adesso, ma pur sempre decente.
"pensi di conoscere una magia abbastanza grande da far cessare la tempesta?
O di
farci riportare indietro?" beh oddio un paio di incantesimi che potrebbero
tornarci utili li so... ma dovrei rovinargli il soliloquio?
"e allora dovremo rassegnarci a passare il tempo della tormenta qua!"
Mi volta le spalle e ci giurerei che in questo momento si considera grande,
cresciuto, superiore...diversamente da me che mi sono fatto prendere dal panico,
secondo lui, razza di cretino! È solo uno stupido immaturo che non si rende
conto di che cosa ha davanti, di che cosa rischia, ma perché poi mi
interessa...
Sistema un po' la capanna, crea del fuoco nel caminetto, ripulisce... e intanto
pensa. Posso quasi sentirlo il flusso dei suoi pensieri scorrere libero per la
stanza, è senza difese adesso, pensa a suo padre, alla sua famiglia, a quanto
è
fiero di essere un Malfoy e di continuare la strada di suo padre. Ma tutto
questo mi provoca solamente un brivido lungo la schiena perché andando più a
fondo posso percepire lo sforzo per convincersi che va tutto bene, che è giusto
così, che suo padre è fiero di lui...senza accorgersi che non è suo padre che
deve
essere fiero di lui ma se stesso.
È lui che si guarda allo specchio ogni mattina, è lui che deve fare i conti
con
se stesso, è lui che deve aver paura di diventare malvagio solo per seguire uno
stupido mangiamorte. Sprezzare la vita Malfoy...è questo quello che ti hanno
insegnato? Ridere della morte di Cedric, prendermi in giro per quella di Sirius,
accettare tutte quelle che ha inflitto suo padre, sfidarla così... tutto questo
non è superiorità Malfoy è solo superficialità. E tu non lo sei ancora...ma
sei
sulla buona strada per diventarlo.
Il mio tocco ti brucia vero? Perché? Perché sai che tuo padre non ti avrebbe
salvato? Perché nessuno ti ha mai toccato fin'ora se non per secondi fini?
Perché ti da fastidio il fatto che esiste ancora qualcuno che fa qualcosa per
qualcun altro disinteressatamente? Perché in fondo ti ha fatto piacere mentre
non dovrebbe fartene? Tu vuoi diventare come lui, e non ti accorgi che non lo
sei, che l'indifferenza di cui ti ricolma ti fa male, e mi odi perché io sono
esattamente il contrario del tuo idolo.
Ma mi odi?
E io?
Non ti ho scelto... non ho preso la tu mano perché solo guardandoti intuivo
tutto
il mondo che rappresentavi, sentivo il vento gelido del male insinuarsi negli
spirargli dell'anima, e non volevo diventare così.
Ma ora so che non è davvero malvagità quella che ti muove Malfoy, ma solo
confusione. Tu vuoi tante cose...farmela pagare, vendicarti perché non ti ho
scelto, tu credi di essere superiore, forte, irresistibile...e ti brucia il
fatto
che io non abbia voluto accettarti, che io abbia preferito la compagnia di Ron
alla tua.
E non ti chiedi perché ti brucia.
"però ora fa caldo..."
E dopo questa frase criptica comincia a togliersi maglia e camicia. Deglutisco.
È più mingherlino di me ma comunque muscoloso, guizzano sotto la luce fioca e
avvolgente del fuoco, la pelle liscia e candida, da toccare, accarezzare. Non mi
ero mai interessato abbastanza a lui da leggerlo ma adesso che l'ho fatto ho
scoperto che è più contorto e labirintico di quanto appaia, la sua mente è
piena
di gallerie oscure e impenetrabili e tuttavia cerca un appiglio...tutto quello
che
fa è solamente un disperato tentativo di accendere la luce.
Vediamo quello che sarà capace di fare.