Lui
sa il perché.
Buona lettura!! *
Io In Una Storia
"
Avevo fra le mani la possibilità di far mio un sogno.
E
che sogno.
Davanti
a me c’era lui, il ragazzo che mi aveva rubato il sonno e che vedevo di
continuo nella mente in tutte le pose.
Giorno
e notte.
E
non riuscivo a decidermi!
Ancora
adesso, se ci ripenso, mi viene da ridere…chiaramente quella volta non ridevo
affatto.
Anche
se io, Akira Sendoh, non ho mai avuto problemi nel ridere.
Così
come quando dovevo fare sul serio.
La
cosa incredibile è che mi aveva rimorchiato lui!!!
Lui,
Kaede Rukawa, l’asso del basket giovanile, giovane promessa ecc…
Sapete
tutti benissimo la storia.
Bè,
dalla prima volta che l’ho visto giocare contro di noi in quella partita
assolutamente folle ho pensato che mi sarebbe piaciuto moltissimo approfondire
la nostra…conoscenza!!!
E
a chi non sarebbe piaciuto?
Voglio
vedere voi al mio posto.
Ma
mi fu chiaro fin da subito che tra lui e Sakuragi c’era qualcosa di più di
quello che andava proclamando quella testa rossa.
Io
difficilmente mi sbaglio in queste cose, credetemi.
Le
intuisco subito e da subito avevo intuito che tra loro c’era un’attrazione
fortissima.
Per
non dire altro.
Chiaramente
quei due non se ne erano resi conto ma era questione di giorni.
Assolutamente.
Così
misi da parte il mio sogno e mi dedicai al basket.
Ebbi
qualche storia, senza nessun impegno.
E
intanto i soliti ben informati mi dicevano che quelle due matricole terribili si
erano messe insieme.
E
che tra alti e bassi resistevano.
Litigate
mitiche e riappacificazioni altrettanto mitiche.
Come
il cosiddetto tensai insomma.
Lui
poi non era il tipo che riusciva a tenere nascosto a lungo quello che provava,
figuriamoci con un compagno di squadra che vedeva ogni giorno.
Tutto
come avevo previsto.
Almeno
fino a stasera.
Quando
Rukawa, che fino a quel momento se ne era rimasto solo nel locale, davanti a un
bicchiere sempre mezzo pieno, si alzò e si sedette accanto a me.
Senza
dire una sola parola.
Gli
occhi due pozze scure, senza fondo.
Fredde.
Glaciali
quasi.
Era
arrabbiato, senza dubbio.
Ma
un’ira fredda, gelida.
Che
cosa aveva combinato quella folle testa rossa per ridurlo così?
Non
ce l’avevo con il tensai, e come avrei potuto?
A
parte che era un gran bel ragazzo
pure lui… era troppo simpatico con le sue autoproclamazioni a genio!!!
E
il suo talento era immenso.
Tra
qualche anno quel ragazzo, se coltivato a dovere, sarebbe diventato un rivale
molto temibile e …stimolante.
Ne
ero sicuro!!!
Però
vedere Rukawa così arrabbiato era davvero un evento unico, solo lui poteva
farlo.
Il
ragazzo che era con me lo guardò, spaventato.
Certo
faceva impressione.
Lo
liquidai con una scusa e mi dedicai al sogno della mia giovane vita.
Sperando
che non fosse l’ultimo…
Mi
portò a casa sua.
Nel
suo appartamento.
Sapevo
che lo dividevano insieme… evidentemente avevano rotto davvero se mi portava
li.
Non
era successo niente ancora se non un bacio leggero sulle labbra, non riuscivo a
capirlo.
Mi
aveva detto che quello che era successo con Sakuragi erano affari suoi e che
voleva divertirsi stasera.
Divertirsi.
Come
no.
Con
quell’espressione.
Finsi
di credergli e in pratica portai avanti io la conversazione, da solo.
Lui
partecipava con i suoi monosillabi.
Ed
era già tanto.
Quindi
l’invito mi colse alla sprovvista.
Chiaramente
accettai, ci mancherebbe.
Eppure
qualcosa stonava.
Non
era da lui un comportamento del genere.
Volli
chiudere gli occhi e non vedere ciò che invece era chiaro.
E
andai a casa sua.
La
notte era appena iniziata, era profumata e la luna piena illuminava a giorno
ogni cosa attorno a noi.
Intravidi
la villetta piccola, intima, abbastanza vicino alla scuola.
La
casa sembrava disabitata e io non feci ulteriori commenti, non dissi più nulla,
non ne ebbi il tempo.
Appena
seduti nel divano si fiondò su di me, iniziando a slacciarmi la camicia.
Sembrava
un altro, irriconoscibile.
E
sempre con quell’espressione da brividi negli occhi.
<<
E allora? Tutto qua quello che sai fare?>>
Ca..o,
e quello chi era?
Kaede
Rukawa?
Ma
noooo, non era possibile.
Lo
pensai mentre la camicia volava a terra e lui sfiorava la mia guancia con le
labbra.
Evitava
la mia bocca.
Lo
avevo notato, certo.
<<
…Ka…Ru…’nsomma… io…>> non terminai la frase, la porta della
sala si spalancò ed entrò una furia dai capelli rossi.
Mi
alzai di scatto facendo un salto indietro.
Sakuragi
era a casa.
Che
ca..o stava succedendo?
Iniziarono
ad urlare.
Cioè…Sakuragi
iniziò ad urlare, Rukawa lo guardava in silenzio..
E
questo non fece altro che far andare in bestia ancora di più il rossino.
<<
Sei pazzo o cosa? Che pensavi di fare? >>
Era
rosso come i suoi capelli…e onestamente potevo dire che lo capivo benissimo.
Anche
io lo sarei stato.
<<
cosa credevi? Di saperlo fare solo tu?>>
Gelido…anche
se io riuscii a sentire un’emozione nella sua voce.
Certo…
fino a che il suo compagno si arrabbiava per loro c’era ancora speranza.
Che
casino pazzesco.
Intendeva
davvero dire che Sakuragi lo aveva tradito?
Ma
vaaaa…Mai visto nessuno più cotto di lui!!!
<<
Fare cosa, stupida kitsune? Io non
ho fatto nulla… è stato quel deficiente a mettermi le mani addosso…e se tu
arrivavi cinque minuti dopo lo vedevi a terra con le mani rotte…per chi mi
prendi?>>
Ahhh
ecco… mi sembrava strano.
Uno
che ha qualcuno come Kaede non perde tempo con gli altri.
<<
Intanto le mani le aveva nel tuo ca..o quando vi ho visto…>>
…interessante,
mi sarebbe piaciuto vedere la scena…e la reazione chiaramente…
<<
Ru…mi ha preso alla sprovvista, non avevo capito che volva fare
proprio…quello!!!
Aveva
fatto finta di svenire e io ero corso a sorreggerlo prima che cadesse a terra…
>>
Imbecille!!!
Era la scusa più vecchia del mondo…ci era cascato in pieno!!
<<
Do-hao… quello ti aveva puntato da un pezzo, tutti se ne sono accorti…perché
l’avevi invitato qui?>>
ma
la voce dell’asso del basket non era più gelida, si stava ammorbidendo.
Aveva
capito che era successo…anche se io sono sicuro che lui non aveva dubitato
della fedeltà del suo ragazzo…quanto della sua integrità mentale!!!
Non
accorgersi che uno ti sta dietro…solo a lui poteva capitare!!
Infatti…
<<
Puntato? Che cosa dici stupida Kitsune? E poi non l’ho invitato io…lui si è
invitato da solo…>>
me
ne vado in silenzio dalla stanza.
Non
c’è bisogno di me qui.
Non
più.
La
mia parte, in questa storia, è finita.
Sono
servito a Rukawa per far capire ad Hanamichi che comunque ogni nostro gesto ha
una sua conseguenza e che c’è chi soffre per le nostre cazzate.
Sempre.
Anche
se il modo di soffrire di Kaede Rukawa è abbastanza insolito.
Sento
le grida diventare sempre più deboli fino a fermarsi.
Ecco,
ogni cosa è tornata a posto… che bello far la pace quando si ha litigato.
Appena
sono in strada suona il cellulare: è Kosh!!!
Rispondo
sorridendo…se non sbaglio c’è una
fermata dei taxi da queste parti… potrei andare a casa sua.
La
serata non è ancora finita. "
"
Non so che cosa è che mi
sveglia.
Di
fatto non è stato qualcosa in particolare, nessuna voce, rumore forte o altro.
Io
ho un sonno profondo, non come quello di Kaede certo ma…Kaede!!
Mi
volto verso la sua parte di letto…ed è vuota!
Impreco
tra i denti… e anche fuori!!!
Ci
sta ancora pensando!
A
quella stupida storia intendo.
Quel
cretino patentato che ha avuto la bella idea (l’ultima della sua vita di quel
genere…) di mettermi le mani addosso!
Non
mi crede, lo so!
Se
devo essere onesto forse nemmeno io ci crederei completamente ma io non sono uno
qualunque!!!
Kuso!
Io
sono Hanamichi Sakuragi, il suo ragazzo!!!
E
lui sa, DEVE sapere che io non mi faccio toccare da nessuno che non sia lui!
Altri
rumori.
C’è
qualcuno nell’altra stanza, lui senza du… e quest’altra voce di chi ca..o
è??
Una
è la sua e quell’altra…un sospetto atroce mi fa alzare in piedi
immediatamente.
Vado
di la a una velocità pazzesca e quello che vedo mi gela sul posto: Kaede tra le
braccia di quel porcospino pazzo aspirante suicida!
Lo
vedo ma non riesco a crederci.
Che
cosa fa una persona normale quando vede il suo ragazzo tra le braccia di un
porcospino?
Si
mette a piangere?
Impreca?
Spacca
qualcosa in testa ai due? (…questa potrei prenderla in considerazione…)
Io
ho la mente assolutamente in ebolizione!!
Non
sono ferito e deluso…sono inc…..o nero!!!
E
apro la bocca iniziando a gridare!!
Sendoh
si alza in piedi immediatamente e fa un salto indietro, mentre Kaede rimane li a
guardarmi, impassibile, freddo.
Io
lo tolgo dal mondo!
<<Sei
pazzo o cosa? Che pensavi di fare?>>
Si,
di sicuro è pazzo, ecco, è così!
La
follia lo ha preso all’improvviso e adesso la sua mente annaspa nell’oblio
alla ricerca di…
<<
cosa credevi, di saperlo fare solo tu?>>
lo
sapevo!!!
Sta
pensando ancora a quella storia, altro che pazzo…è freddo e lucido e vuole
vendicarsi!
<<
Fare cosa, stupida Kitsune?Io non ho fatto nulla…è stato quel deficiente a
mettermi le mani addosso!
E
se tu arrivavi due minuti dopo lo vedevi a terra, con le mani rotte…per chi mi
prendi?>>
Non
può credere che io possa aver fatto una cosa del genere!
Mi
fa schifo solo l’idea di farmi toccare da qualcuno che non sia lui!
C’è
una cosa che non riesco a fargli capire: a me non piacciono i ragazzi,
maledizione!
A
me piace soltanto lui1
Punto.
Degli
altri non so che farmene!!!
<<
Intanto le mani le aveva nel tuo c…o quando vi ho visto…>>
Gli
brillano gli occhi, allora non è arrabbiato.
Se
gli brillano gli occhi vuol dire che non è arrabbiato e che mi crede… perché
ha fatto questa sceneggiata allora?
<<
Ru…mi ha preso alla sprovvista, non avevo capito che voleva fare
proprio…quello! Aveva fatto finta di svenire e io ero corso a sorreggerlo
prima che cadesse a terra…>>
ditemi
un po’: dovevo forse farlo cadere? E se poi sbatteva da qualche parte…che ne
so, nello spigolo assassino e se ne andava all’altro mondo?
E
io ero accusato di omicidio?
La
sua espressione mi dice che devo smetterla con questi voli della mente se voglio
ancora avere un ragazzo…cosa che, in questi ultimi tempi, mi attira
particolarmente…specie se il ragazzo in questione è lui!!
<<
Do-hao! Quello ti aveva puntato da un pezzo, tutti se ne sono accorti…perché
l’hai invitato qui?>>
Mi
sento tanto lepre in questo momento…perché solo lui ha questo potere? Quello
di farmi sentire uno stupido?
<<
Puntato? Che cosa dici stupida Kitsune? E poi non l’ho invitato io…lui si è
invitato da solo…>>
e
questa è una verità incrollabile!!!
Ha
fatto tutto da solo quel baccalà!!
E’
il nuovo arrivato nella nostra classe.
Un
tipo che è perfetto in tutto accidenti!!!
Bravo
in ogni materia a scuola, bravo nello sport ( è nella squadra di atletica della
scuola), e un asso con le ragazze.
Mi
si è appiccicato addosso appena arrivato qui!!!
Ma
chi lo vuole quello???
Si
era messo in testa di aiutarmi in matematica (…e Giapponese, diritto, tecnica,
storia…) perché un’altra insufficienza e mi toglievano dalla squadra!
E
si è autoinvitato a casa mia per aiutarmi.
Solo
che casa mia era…hem, è, anche casa di Kaede.
Lo
sapeva?
Bè,
me lo sono chiesto anche io in effetti quando comparve qui ( nn ho idea di chi
gli abbia dato l’indirizzo…ma appena lo so gli rimarrà solo quello. Le idee.Il
resto lo distruggo a testate!!) per aiutarmi a studiare mentre Kaede era ad
allenarsi nel campetto.
Il
resto è storia recente…
<<perché
ca..o non vuoi credermi? E’ stato lui a fare tutto, io non mi sogno nemmeno di
farmi mettere le mani addosso da nessuno che non sia tu…stupida Kitsune>>
mentre
io mando avanti la mia giustissima arringa noto appena, con la coda
dell’occhio, che la porta di casa si chiude e che Kaede si sta avvicinando a
me lentamente.
<<
…perché?>>
…perché?
Ma che domanda sarebbe? Perché che cosa???
Lui
sembra leggermi nel pensiero, la sua voce si abbassa notevolmente e quando la
sua fronte sfiora la mia si ferma attendendo una risposta:
<<perché…lo
sai il perché…>>
arrossisco
violentemente, che posso farci se queste cose mi imbarazzano ancora?
Io
sono un tensai in tutto il resto…mica si può essere perfetti, vi pare??
<<
no, credevo di saperlo ma adesso non ne sono così sicuro>>
stupidissima
volpe sospettosa!!!
A
chi crede di darla a bere?
So
bene che lo sta facendo apposta!!!
Eppure
la mia voce esce lo stesso, nonostante la ragione mi dica di non dargli questa
soddisfazione:
<<
perché ti amo…anche se a volte mi domando come…>> "
"
Arrossisce ancora, è
delizioso quando fa così, me lo mangerei tutto.
La
mia rabbia è svanita come neve al sole.
Lui.
Il
mio sole.
E
la neve della gelosia si dissolve trasformandosi in acqua fresca.
Non
lo faccio terminare, appoggio le labbra sulle sue baciandolo leggermente.
Lo
guardo di nuovo.
Delizioso.
<<
Anche io ti amo, vedi di non dimenticartelo, do-hao…>>
guai
a te se lo farai, tu sei mio e nessuno deve permettersi di mettere le tue mani
su di te.
E
questo lo farò capire anche a questo…pazzo suicida che ha osato toccarti in
quel modo.
Si
accende per un momento, offeso dall’insulto inconsistente e io lo fermo prima
che perda altro tempo prezioso.
Tempo
che possiamo passare in un altro modo.
Trono
a baciarlo afferrando il suo viso con le mani con fermezza, impedendogli di
muoversi.
Meraviglioso.
Miele
puro.
Mi
perdo in lui, nella sua bocca, nel suo corpo.
Nella
sua anima.
Un
arcobaleno di colori che brilla nel MIO cielo soltanto per me.
Ci
troviamo stesi per terra li, dove siamo.
Non
lo porto in camera, perderei troppo tempo.
Gli
tolgo i vestiti frenetico.
Senza
violenza, non ci riuscirei, non con lui.
Né
con nessun’altro.
La
mia frenesia nasce dal desiderio immenso che ho di farlo mio.
Di
entrare in lui e affondare nel suo miele, in quella seta che mi avvolge,
protettiva.
Continuo
a riempire il suo corpo di baci,ogni più parte della sua pelle richiama la mia
bocca, la mia lingua.
E’
mio, questo angelo pazzo a irresponsabile è mio.
Sarà
mia cura far si che non se lo dimentichi mai più.
In
un silenzio rotto solo dai nostri ansimi mi prendo cura di lui a fondo,
accogliendolo nella mia bocca e facendolo godere come solo lui sa fare.
Con
quell’abbandono che mi fa impazzire ogni volta.
Quando
entro in lui sono passati pochi minuti… non potevo aspettare ancora.
Non
ce la facevo.
Eppure
lui si alza con i fianchi venendomi incontro, mi anticipa annullando il dolore,
il rancore, la gelosia.
Tutto.
Lasciando
soltanto l’amore.
Tutto
inizia e tutto finisce allo stesso modo: Con i suoi colori che mi esplodono
dentro.
Mai
più solo.
Fino
a che questi colori si accenderanno per me non sarò mai più solo.
Fino
a che l’universo esisterà e il sole brillerà ancora nel cielo.
Secolo
più, secolo meno. "