Nascerò con te
C'è un respiro in più.
Nel buio
sei tu.
Allungo la mano accanto a me, senza aprire gli occhi e sento sotto le
dita della pelle calda.
Morbida.
Un leggero movimento, sei voltato a
pancia in giù e la tua schiena si sposta piano ma la mia mano la segue.
Non
ti svegli, io volto la testa verso il tuo respiro e apro gli occhi.
Dalla
finestra aperta entrano i raggi della luna che bagnano il tuo corpo di una luce
argentata.
Eccitante.
I capelli verdi ricadono sul tuo viso coprendolo ai
miei occhi.
Li scosto lentamente, mi offri la parte destra del tuo bellissimo
volto.
Le ciglia lunghe che ombreggiano le tue gote bianche.
Il naso
piccolo e delicato, da ragazzina.
La bocca morbida, carnosa… meravigliosa da
baciare.
Un nettare degno degli dei.
Ed è soltanto mio.
Cosa ho fatto
io per meritare tutto questo?
Per meritare te nella mia vita?
Mi metto di
profilo cosi che i nostri volti si sfiorino e il mio sguardo solitamente duro e
concentrato si scioglie in un sorriso.
Basta che ti guardo e il ghiaccio che
sento nel mio cuore si scioglie.
Nel tuo sorriso dolcissimo.
Nei tuoi
occhi puri come due smeraldi.
Caldi come un abbraccio.
Ed io mi sento un
altro.
E' come se accanto a tè subissi una metamorfosi.
rivedo il tuo
volto sereno ieri sera quando hai capito che quello che provo per tè è andato
oltre l'amicizia.
Che quello che provi per me è così grande da contenere
tutto il mondo.
Non eri stupito, ne spaventato… in fondo tutto questo non è
che la logica conseguenza di quello che è successo nella settima casa, quella di
libra.
Tu mi hai salvato la vita a costo della tua e io ho lottato con tutto
me stesso per permettere a Seiya e a Sirio di portarti via.
Dove potevano
salvarti.
Allungo le dita e sfioro leggermente la tua pelle…
Com'è
calda…
Quanto ti amo piccolo mio.
Quanto è grande questo sentimento che
trabocca dal mio cuore riempiendomi di un calore e di una dolcezza mai provato
in tutta la mia vita.
Scoprire di amarci e dircelo è stato tutt'uno.
Non
potevo nascondertelo, questo sentimento che mi rinnova completamente è così
nuovo per me che non riuscivo a fare a meno di esternarlo.
Soltanto con
te.
E poi… perché dovrei vergognarmi?
E di che cosa?
Di amare la
persona più dolce del mondo?
Almeno del MIO mondo.
Fare l'amore è stato
una logica conseguenza.
Nello steso istante in cui ci siamo baciati ho capito
che non mi sarebbe bastato.
Che non ci sarebbe bastato.
Avvicino la mia
bocca alle tue palpebre abbassate e le bacio piano, le sento fremere e sorrido
nella penombra della stanza.
Continuo baciando le ciglia scure, le gote calde
e morbide, appena arrivo sulla bocca la schiudi immediatamente e il tuo braccio,
che fino ad ora era rimasto abbandonato lungo il fianco, imprigiona le mie
spalle e mi trattieni contro di te.
Come se io volessi scappare.
Che
pensiero assurdo.
Ti mordo leggermente il labbro inferiore per poi succhiarlo
avidamente.
Tu rispondi infilandomi la lingua tra le labbra, forzandole ad
aprirle… cosa che io faccio immediatamente.
Il tuo sapore.
Mi piace da
morire.
Inebriante come una coppa di vino dolcissimo e profumato.
E come
vino vai alla testa, ubriacandomi.
In un attimo ti volti e mi trascini con
tè.
Non è che devi fare uno sforzo immane.
Mi stendo su di te continuando
a baciarti mentre con le mani cerco e trovo tutti i punti sensibili del tuo
corpo che ormai per me non ha più segreti.
Non dopo questa notte.
ti sento
muovere piano in risposta, gemiti che si perdono nella mia bocca e che mi
infiammano ancora di più.
Io, Hyoga, il ragazzo dei ghiacci.
Il padrone
dell'energia fredda… mi sciolgo così fra le tue braccia.
Mi ritrovo pieno di
passione e di desiderio.
Per un ragazzino dai capelli verdi e il cuore
immenso come il mondo intero.
Lascio la tua bocca e scivolo più giù con la
lingua, seguendo i contorni di quel corpo così meraviglioso.
Così mio.
E
mentre mi perdo nel tuo sapore un senso di possesso incredibile mi riempie il
cuore.
Non sapevo di essere così incredibilmente possessivo.
Non credevo
di saper amare così profondamente qualcuno che non fosse mia madre.
- Adesso
Hyoga… ti prego, prendimi adesso…- ma io aspetto ancora un po', voglio darti
tutto il piacere che meriti.
Voglio sentirti gridare e contorcerti, vittima
di sensazioni troppo grandi per poterle contenere tutte.
Sento la tua
eccitazione pulsare contro di me e mi abbasso deciso, iniziando a stuzzicarla
con la punta della lingua.
alzo un attimo la testa per guardarti, I tuoi
capelli si muovono al ritmo del tuo corpo… una cascata verde che riempie il
cuscino mandando bagliori purissimi.
Torno ad abbassare la testa e ti accolgo
nella mia bocca, strappandoti gemiti sempre più alti.
E non ti lascio nemmeno
quando vieni, assetato del tuo inconfondibile sapore, assetato di te.
E
finalmente ti prendo, cercando di controllare la mia foga, la passione che mi
brucia annullando ogni mio controllo e volontà.
Il tuo calore.
Com'è
grande.
Mi brucia e io affondo completamente in tè, lasciandomi guidare
dall'istinto e dal bisogno immenso che ho di te.
Mi vieni subito incontro,
superando il dolore velocemente, per cercare il piacere più grande.
Per
salire in alto insieme a me.
Sempre più in alto.
Crollo su di te, esausto
e tu mi abbracci convulsamente, come se non volessi lasciarmi andare via mai
più.
-… Hyoga …- la tua voce affannata, tremante, mi arriva fino in fondo al
cuore, già pieno di te.
- è stato… è stato come rinascere di nuovo…- sorrido
tra le lacrime che si sono assurdamente affacciate alle tue dolcissime parole, -
si… ed ogni notte nascerò fra le tue braccia… e come l'alba mi
scoprirai…-
Cerchi la mia bocca e mi baci di nuovo mentre sono ancora dentro
di te, mescolando così le nostre lacrime, lacrime d'amore.
Chi sono
io?
Hyoga il freddo, spietato guerriero?
Hyoga unico padrone dell'energia
fredda?
O Cristal innamorato di Andromeda?
Non lo so… non m'importa
saperlo.
Nascerò fra un minuto.
Con te.