Prima Dell'Alba

 

 

La villa è immersa nel silenzio della notte.

Alzo lo sguardo verso il cielo che si sta lentamente scolorando.

Non è ancor l’alba ma quel momento magico in cui tutta la vita si tende nella promessa del rinnovo.

La natura sembra dormire  e invece lavora con grande alacrità, gli animali notturni lentamente tornano nelle loro tane per far spazio a quelli diurni.

La brina si sta per posare su ogni cosa.

E ricamerà, come ogni giorno, perle e diamanti diafani e cristallini per rivestire a nuovo la terra.

Mi sistemo meglio sul gradino della terrazza senza sentire minimamente il freddo di questa giornata di inizio Febbraio.

In fondo sono cresciuto e sono stato allenato nei ghiacci immensi della Siberia, dove il freddo è davvero degno di questo nome.

Insieme con i miei compagni.

Con il mio maestro.

Oggi sarà il suo compleanno.

7 Febbraio.

Lui non è qui però.

Nessuno di loro è qui, nessuno dei dodici cavalieri è tornato da Hades.

Una lacrima cerca di scendere… abbasso il viso verso il foglio bianco che ho davanti… no, non è il momento delle lacrime questo.

Adesso devo scrivere una lettere al mio maestro nel giorno in cui è nato.

Devo cercare di far trapelare i miei sentimenti più profondi.

Tutto quello che non sono mai riuscito a dirgli.

Tutto quello che non sono mai riuscito a fare…

Lascio che la mia mente si riempia di lui e dei suoi ultimi istanti di vita.

Respiro profondamente…e inizio a scrivere.


// Ogni volta che guardo l’alba non posso fare  a meno di pensare a lei.

A lei maestro che mi ha insegnato tutto quello che so.

Tutto quello che sono.

La mia stessa vita acquista un senso perché è stato lei a darglielo.

Lei che ha modellato un ragazzino ferito e solo nel cavaliere che sono.

Nell’unico padrone dell’energia fredda.

Grande e pesante eredità è questa.

Non la volevo a questo prezzo ma il suo sacrificio, il sacrificio di tutti i Gold Saint,

mi ha fatto capire che non esistono cose che tu vorresti avere e cose che tu hai.

Esiste soltanto il  tuo valore.

La tua nobiltà.

Il tuo coraggio.

E questi valori non si possono ereditare.

Li acquisisci giorno dopo giorno, con tenacia.

Con dolore e sofferenza, con cocciutaggine anche.

Ma soprattutto con il cuore.

Con quella parte di te che io avevo ibernato.

Dopo il ritorno da Hades ognuno di noi ha ripreso con la vita di tutti i giorni.

Io e Shun siamo andati a vivere insieme in questa piccola casa sul mare.

Il clima è troppo mite per me ma non ce la sentiamo di allontanarci troppo dagli altri fratelli, non dopo quello che abbiamo condiviso.

Non dopo la paura per Seiya e…tutto il resto.

Seiya e Shiryu vivono nella villa con lady Saori.

Non riescono ad allontanarsi ancora da li e credo che mai riusciranno a farlo.

Ikki…Ikki se n’è andato appena Seiya è uscito dall’ospedale.

Appena abbiamo avuto la certezza che era fuori pericolo.

Ma tutti noi sappiamo che ad un piccolissimo cenno lui tornerà.

Se abbiamo bisogno di lui …lui ritornerà.

E io so,con assoluta certezza, che sarà così anche per voi.

Come è già successo una volta.

La notte la passo per la maggior parte sveglio, seduto su questo scomodo gradino a guardare il cielo che lentamente si scolora per lasciar posto all’alba.

Le poche ore che riesco a dormire sono soltanto perché Shun non chiude gli occhi se non l’ho fatto prima io.

Non ho, non abbiamo, voluto perdere nemmeno un secondo della nostra vita.

Separati.

Non dopo quello che abbiamo passato insieme.

E mai più lo faremo.

Mai più.

Eppure, le poche ore che riesco a dormire, faccio lo stesso sogno.

Ogni volta.

Non ho bisogno dello psicologo per capirlo.

Lei che è steso a terra mentre Zellos la colpisce bestialmente.

Lei che alza la testa e mi guarda, mi sorride…quel sorriso che mai avevo visto sulle sue labbra con me.

Il mio nome detto da lei…

E nel mio sogno, notte dopo notte, io riesco ad arrivare in tempo.

In tempo per prenderla tra le braccia.

In tempo per non vederla morire sotto gli occhi impotente.

In tempo.

Sta arrivando Shun.

Sento dei rumori dietro di me, si è svegliato e non mi ha trovato.

Entrerò prima che venga fuori lui a prendere freddo.

Che farò con questa lettera?

Gliela darò chiaramente.

Gliela darò nei mie sogni, notte dopo notte.

E so che lei la leggerà.

E, forse, sorriderà un’altra volta.

Auguri maestro.

Buon compleanno.

Hyoga.\\