Vuoi Un Mondo Pulito? Scopa!
La luna illumina
uno spettacolo stupefacente anche ai miei occhi che a lungo
hanno
sognato un momento simile. Svegliarmi con "lui" al mio
fianco.
La sua pelle dorata sotto il sole, adesso, con la luce
argentata della luna,
sembra un manto stellato.
Il viso
abbandonato nel sonno non ha la sua solita espressione da "do-hao"
che
mi fa uscire di testa quando ci alleniamo.
Ma è
dolce come quella di un bambino.
Sensuale come quella di un
amante.
Il mio amante.
Mi stendo di nuovo cercando di non
svegliarlo.
Abbiamo fatto l'amore due volte di seguito, mai sazi
di noi.
La sua passione ha eguagliato la mia, al sua fame d'amore
ha stupito perfino il
mio cuore... cuore che credevo niente e
nessuno più avrebbe fatto battere così!
Da quanto
tempo mi sono accorto di amarlo?
No, non dal primo istante, non è
del tutto vero.
Mi ha colpito, certo... e non solo fisicamente
ma... non volevo saperne di
provare niente per nessuno... femmina
o maschio che sia.
Nessuno doveva distogliermi dal mio sogno:
diventare il numero uno del Giappone
per poter andare in
America.
Che ne è stato di questo mio desiderio?
Oh...è
sempre lì, che mi sprona a fare sempre di più, a
mettermi in gioco
completamente.
Senza mai stancarmi, dando il
meglio di me.
Ma da quando questa meravigliosa testa rossa è
entrato di prepotenza nella mia
vita il mio sogno non è più
solo... accanto a lui c'è anche questo sbruffone
pieno di
sè che parla senza prima inserire il cervello... l'unico
ragazzo che mi
abbia fatto uscire dalla mia apparente
apatia.
L'unico che mi abbaia scosso fin nel profondo.
E il
desiderio di lui cresceva insieme alla voglia di prenderlo e ridurlo
una
poltiglia a forza di pugni.
Boccaccia
insolente!
Difficilmente qualcuno è riuscito a farmi uscire
di testa come lui.
Non sono un teppista che fa a pugni per ogni
cazzata... mi limito ad ignorarli e
a fare i cavoli miei.
Con
lui questo non è stato possibile, fin dal primo giorno.
E
insieme a questo istinto omicida che ha sempre acceso il mio sangue
c'era
anche il desiderio di toccarlo che aumentava
vertiginosamente in me.
Toccarlo per vedere se i suoi muscoli
erano reali, duri sotto la pelle.
Se quel colore dorato era
proprio uniforme... se quei capelli scottavano come il
fuoco che
bruciava in quelle pozze scure che sono i suoi occhi.
Avrei fatto
qualunque cosa per averlo.
Anche una sola notte.
Ma non avrei
mai pensato di dover ringraziare una maglietta.
Una piccola,
semplice maglietta nera con una scritta grande, molto grande,
nel
mezzo.
Scritta che mi ha fatto andare il sangue alla
testa... e anche in altre parti
del corpo se devo dire la
verità.
Ridacchio divertito e anche questo è una
novità che devo a lui...
Ma la mia faccia stamattina quando
si è presentato in palestra prima dell'inizio
delle lezione
per i suoi soliti tiri dev'essere stata memorabile.
Ormai è
una abitudine deliziosa arrivare li un quarto d'ora prima e fermarmi
in
palestra per tirare qualche canestro.
Soprattutto da quando
ho capito che anche lui aveva avuto al mia stessa idea.
In genere
arriviamo insieme, mi metto le scarpe da basket e inizio a tirare
con
lui accanto, che tenta in tutti i modi di provocarmi.
Un
modo assolutamente unico per iniziare la giornata.
Stamattina,
dicevo, è arrivato con quella maglietta che mi ha fatto uscire
gli
occhi dalle orbite: "Vuoi un mondo pulito? SCOPA! "
Roba
da non credere!
Ma chi poteva andare in giro con una maglia del
genere?
Solo un pazzo incosciente che non è assolutamente
consapevole dell'effetto che
una scritta così provocante
può avere se messa su un fisico some il suo.
Hanamichi
Sakuragi, appunto.
Come potevo fare l'indifferente con un invito
del genere scritto bianco su nero?
Il sangue ha cominciato a
pulsare nelle tempie...forte, sempre più forte mentre
mi
vedevo accettare un invito così chiaro li, in quel preciso
momento.
Senza nemmeno chiudere a chiave la porta!
Per fortuna
il mio autocontrollo mi impedì di compiere atti estremi
davanti a
tutti... ma dovevo fare qualche cosa per impedire a
questo disgraziato
incosciente di essere messo a terra da tutti
quelli che, appena letto il
messaggio, avrebbe accolto l'invito
senza chiedersi nemmeno se il rossino che lo
sfoggiava era in
pieno possesso di tutte le sue facoltà.
Che cosa
feci?
Sento il sorriso che distende i miei lineamenti...uno dei
miei rari sorrisi,
devo dire la verità... ma per lui ne
vale la pena.
Bè... appena prese la palla dirigendosi con
disinvoltura verso il canestro mi
catapultai addosso a quel do-hao
che osava sfidare così il mio autocontrollo
spingendomi a
violentarlo seduta stante!
Con la scusa di strappargli la palla mi
stesi letteralmente su di lui,
affondando con la parte inferiore
del mio corpo tra le sue gambe e bloccandogli
i polsi sulla
testa.
Il suo sguardo sbigottito mi fece mollare la presa per una
frazione di
secondo...ma lui era troppo allibito per
approfittarne, e così riuscii a non
perderlo, non avevo
intenzione di farlo più!
<< Kitsune...ma sei
deficente???
Che cazzo stai facendo?>>
La mia voce uscì
stranamente roca, curiosamente profonda...
<< Sto cercando
di insegnare a un do-hao che non si può provocare
impunemente
Kaede Rukawa...>>
la sua bocca era a un
millimetro dalla mia, aperta per lo stupore... il suo
corpo stava
cominciando a tradirlo, qualcosa si risvegliava anche in
lui...
altroché!!!
Avvicinai la mia bocca alla sua
cominciando a esplorare le sue labbra,
muovendomi piano su di esse
e stando attento a eventuali morsi che non
vennero...
Aveva
chiuso gli occhi e le guance si erano tinte di
rosso...adorabile
accidenti.
Da mangiare.
Continuai così
per un po', con quella morbidezza che si apriva per me.
Allora
tiri fuori la lingua per lambire un po' quella bocca irriverente
che
adesso sembrava stranamente calma e silenziosa.
Disegnai il
suo contorno senza tralasciare nemmeno un pezzettino, mentre la
mia
eccitazione si risvegliava pericolosamente.
Con un gemito
profondo infilai la lingua al suo interno e iniziai un duello
feroce,
con lui che non ci stava fare il passivo tranquillo, mentre
aveva
liberato i polsi e li aveva chiusi dietro il mio collo.
Un
bacio che ancora ricordo con eccitazione... da svenire li,
immediatamente.
Cosa ci risvegliò?
Il nostro
autocontrollo?
Naaaaaa...
La voce di qualcuno che si stava
avvicinando...qualcuno che gridava il suo nome
a squarciagola!
Un
potenziale suicida!
Si staccò immediatamente cercando di
mettersi in piedi e non riuscendoci
chiaramente.
Eravamo troppo
annodati.
Dopo uno sguardo bruciante e un bacio veloce sulle
labbra mi alzai in piedi
liberandolo e lui si fiondò in
bagno, imbarazzatissimo!!!!
La giornata era iniziata bene, con
quella maglietta da infarto... e prometteva
meglio!
Questo mi
dissi mentre uscivo dalla palestra senza degnare di
un'occhiata
Harukinacara e le sue degne amichette.
Che
illuso... non conoscevo ancora bene Hanamichi Sakuragi evidentemente,
o
almeno non fino in fondo...cosa che volevo fare immediatamente
ma che mi era
stata preclusa!!!
Chi mi svegliò dal mio
sogno?
Mitsui, Ryota e due del nuovo anno... due che non volevano
vivere ancora a lungo
e che li avrei accontentati immediatamente
se non la finivano di mangiarselo con
gli occhi!
Bè, che
Mitsui se lo sarebbe fatto volentieri io l'avevo intuito... e
non
bisogna essere dei tensai per capire una cosa del genere,
visto il modo in cui
lo guardava quando gli allenamenti erano
iniziati da un po' e il sudore
incollava la maglietta al suo corpo
in una maniera quasi indecente.
Quindi, appena lo vide entrare in
palestra vestito in quel modo la sua pressione
salì
vistosamente e si mise a fissarlo in maniera sfacciata.
Credete
che lui, il tensai per eccellenza, si accorse di qualche
cosa?
Macché... figuriamoci!!!
<<Ah ah ah... avete
visto che maglietta esplosiva che ha il tensai?
E' un regalo di
Yoei, degno di me, bisogna ammetterlo!!!>>
Ma cheaccidenti
stava dicendo?
Non si rendeva conto che con quella maglia tutti si
sentivano in diritto di
dargli retta... o almeno tutti quelli sani
di mente e con un robusto appetito...
Come Mitsui appunto!
Che
inizò a fare battutine su battutine, insieme a quell'altro
deficiente di
Ryota, mentre intanto si avvicinava e cercava di
palparlo senza nemmeno
nascondere quanto gli piacesse farlo.
E
lui?
Il genio per eccellenza?
Nulla!!!
Assolutamente
niente!!!
No ma dico... proprio niente !
Nessuna reazione se
non quella di prenderlo a pugni credendo che anche lui
volesse
fare la stessa cosa!
Ma si può essere più idioti di
così dico io!
Allora presi in mano al situazione e,
afferrata una palla, la lanciai addosso a
lui con una precisione e
una forza degna d me.
Si voltò furibondo e appena mi mise
bene a fuoco...arrossì fino alla radice dei
capelli.
L'ho
già detto quanto è adorabile quando arrossisce?
E
come lo divorerei all'istante?
Iniziammo chiaramente ad azzuffarci
e il mio corpo si accese seduta stante...se
mai che ne fosse
ulteriore bisogno.
Gli altri ci ignorarono andando a cambiarsi e
il gori...ehm, Akagi venne avanti
gridando le solite frasi che gli
regalava sempre.
<< Perchè...mi hai...mm...>>
mi
disse sottovoce mentre mi ero fermato e gli guardavo la bocca,
affamato.
Gli soffiai a un millimetro dall'orecchio, mentre
strofinavo il mio basso ventre
contro il suo
<< vai in
giro con una maglietta così... e mi chiedi il
perchè?>>
divenne ancora più rosso, se questo
è possibile, e io non resistetti e con Akagi
che era quasi
sopra i noi gli sfiorai l'angolo della bocca.
Mi alzai
immediatamente, prima che il capitano me lo facesse fare con la
forza,
e me ne andai lasciandolo li, steso, confuso... ed
eccitato!
Fu un allenamento memorabile.
Unico.
E ancora
adesso, se ci penso, sento il sangue che si accende nelle vene.
Mi
metto su un gomito e lo osservo, togliendo del tutto il lenzuolo che
gli
copriva le gambe.
Meraviglioso.
Allungo la mano e la
passo leggera sulla pelle della gambe, non voglio che si
svegli
ancora, non subito.
Mentre la mente torna all'uscita della
palestra e a quei deficienti che si
misero a guardarlo con
ingordigia.
Che idioti.
Ed eravamo ancora nel cortile della
scuola!
Pensa te durante la strada per tornare a casa!
Ma Mito
non aveva nulla da fare che non regalargli quell'invito allo
scopare?
Loro presero alla lettera l'invito e iniziarono a
girargli intorno come
avvoltoi, un po' per divertirsi e un po' sul
serio.
Io ero accanto alla mia bici e osservavo, attento.
Se la
cavò benissimo come sempre.
Loro riuscirono a colpirlo allo
zigomo un paio di volte ma fu l'ultima cosa che
fecero.
Non
dovetti nemmeno intervenire!
La mia mano risale lentamente
lungo al gamba fino all'inguine che sfiora appena,
per poi
continuare la sua esplorazione, mentre lui mugola qualche cosa
senza
svegliarsi.
Divino.
Anche con i lividi al viso e
gli occhi accesi di una rabbia incontrollabile.
Dovetti fare forza
su me stesso per non afferrarlo e farlo mio seduta stante.
Dovevo
trovare una scusa per farlo venire a casa mia o per andare da lui...
non
se ne parlava di restare un'altra notte da solo, ad
immaginarlo sotto di me
mentre invocava il mio nome in un delirio
assoluto.
E lui mi stupì di nuovo quel giorno... e non fu
nemmeno l'unica volta.
<< vieni da me Kitsune? Mia madre è
di turno stanotte, sono solo...>>
Solo... tutta la notte.
Il
resto è storia.
Eccolo qui, accanto a me, il mio uke
remissivo.
Remissivo, figuriamoci.
Quanto può esserlo
una tigre... della tigre ha anche il colore poi.
Non voleva
saperne di stare sotto e di fare l'uke, altroché!
Rotolammo
nel letto come forsennati, godendo con le mani, la bocca...senza
un
minimo di riservo e di timidezza.
Con una passione senza
limiti.
E, sopratutto, senza cedere di un millimetro.
Ci siamo
addormentati sfiniti, senza che nessuno dei due si sia arreso...
ma
adesso...adesso caro il mio ragazzo... adesso sarai mio senza
nemmeno
accorgertene...quando te ne renderai conto sarà
troppo tardi.
Stando bene attendo a non schiacciarlo con il mio
peso mi metto sopra di lui e
inizio a mordicchiargli i capezzoli,
alternando la lingua ai denti.
Un gemito più lungo degli
altri esce dalla sua bocca mentre passo all'altro
senza che lui
apra gli occhi.
Si sta svegliando ma il piacere che prova gi
impedisce di allontanarmi
bruscamente.
Scendo con la lingua
lungo il suo torace e giù, sugli addominali.
La tuffo
nell'ombelico mimando il movimento che fra poco farò...
Infila
le mani nei miei capelli mentre alza il
bacino...irresistibile.
Meraviglioso.
Scendo più giù
seguito dalle sue mani e mi fermo sul suo sesso eretto,
già
bagnato.
La lingua lo sfiora e lui geme più
forte, gli occhi serrati e le mani che stanno
tirando
convulsamente.
Sorrido mentre, a piccole lappate, lo bagno tutto
con la mia saliva...lo farò
impazzire... letteralmente.
E
quando sarà sul punto di urlare...lo prenderò!
E
finalmente questo corpo stupendo sarà mio.
Così come
doveva essere dall'inizio...
Non ce la fa più...sta
cominciando a insultarmi... con un sorrisetto diabolico
faccio
scivolare in bocca la punta e inizio a succhiarla.
Il grido che
esce dalla sua bocca sembra veramente quello di una tigre...
Muove
la testa sul cuscino alzando i fianchi, in una offerta muta di se
stesso
che rischia di farmi perdere il controllo.
Lo accontento
e lo faccio scivolare lentamente lungo la mia gola, cm dopo cm,
fino
a quando non ci sta più.
Allora lo faccio uscire di nuovo
per rituffarlo dentro subito
dopo.
Fuori...dentro.
Fuori...dentro.
Fino a quando lui
inizia a gridare...allora lo succhio con ferocia,
artigliandogli i
glutei e facendolo urlare.
Viene sollevandosi quasi dal materasso,
le mani strette sul lenzuolo e gli occhi
spalancati!
E'
l'essenza stessa della passione.
Kami quanto lo amo.
Mi fermo
improvvisamente e lo guardo negli occhi appannati dal
piacere...
Cazzo, è vero.
Lo amo.
Io amo questo
sbruffone egocentrico do-hao.
Amo la sua passione, la sua purezza,
la sua ingenuità.
Il re dei Tensai.
Che Kami me la mandi
buona.
Prima che riesca a rendersene conto risalgo lungo il suo
corpo e gli alzo le
gambe mentre affondo con la lingua nella sua
bocca.
La sorpresa è assoluta e non riesce a reagire in
nessun modo.
Bene.
Inizio a duellare con la sua lingua e lo
penetro con un colpo di reni.
Senza averlo preparato prima.
Del
resto non me ne avrebbe dato il tempo.
Il suo grido rimbomba nella
mia bocca e mi morde la lingua a sangue.
Pazzo.
Pazzo amore
mio.
Mai domato.
Mai vinto.
Inizio a muovermi convulsamente
mentre lui mi segue stringendo i denti per non
essere da
meno.
Arriviamo presto al punto del non ritorno e le nostra urla
di sicuro fanno
chiamare la polizia ai suoi vicini
rispettabilissimi.
Vengo dentro di lui mordendogli la spalla che
succhio avidamente, possibile che
non sono mai sazio del suo
corpo?
Mi segue subito dopo bagnandomi con il suo seme
caldo
Rotolo accanto a lui che mi cinge le spalle con un
braccio... lo sapevo .
Non poteva che essere così con
lui.
Una battaglia all'ultimo sangue... il suo però.
Stavolta
è stato il suo.
Per il futuro...vedremo... ma non giurarci
amore mio...non è facile avere Kaede
Rukawa.
E poi...
adesso che ho scoperto come sei caldo è com'è
incredibile essere dentro
di te... non ti lascerò
facilmente.
Puoi giurarci.
Ci addormentiamo per qualche tempo,
a svegliarmi è il vuoto accanto a me.
Dove sei andato da
solo?
Ancora non hai capito che mi appartieni?
Compari dalla
porta del bagno con i boxer addosso e i capelli bagnati... già
la
doccia'
Ma che ore sono?
<< Kitsune... mia madre
arriva fra poco...è meglio se ci facciamo
trovare
decenti...sai com'è...ehm...>>
diventa
rosso come i suoi capelli.
Fino a un'ora fa rotolava nel letto con
me godendo come un pazzo e adesso mi
diventa rosso.
E'
veramente puro come un bambino... istintivo.
Il MIO bambino.
E
fa bene a non dimenticarlo.
Lo penso quando vedo che afferra la
famosa maglietta e se la mette addosso.
<< Che credi di fare
con quella do-hao?>>
<< Che credi che voglia
farci???
Metterla, no?>>
E' impazzito
evidentemente.
Godere l'ha fatto impazzire.
<< Tu sei
fuori...non ti muovi con quell'inno alla scopata senza limiti...>>
Mi
guarda strabuzzando gli occhi
<<...inno a che???
Ma sei
scemo'
Io metto quello che voglio, hai capito Kitsune
scema???>>
Kitsune scema?
Adesso gli faccio vedere io
quanto sono scemo...
Mi fiondo su di lui che cerca di scartarmi
... chiaramente non ci riesce e
finiamo per terra a rotolarci,
mentre la maglietta vola in un
angolo...dimenticata
momentaneamente.
Devo trovare il modo di portarla a casa ed
appenderla.
Merita il posto d'onore in camera mia.
Magica
maglietta.
Come lui.