11. UNO SMISTAMENTO SHOCCANTE

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La vera rivincita di Draco arrivò allo Smistamento. 
Tutti, nel riconoscerlo, lo guardarono male bisbigliando alle spalle, specie quando venne smistato nella casa Serpeverde in modo estremamente scontato. 
Ma fu veramente soddisfacente quando fu Harry a salire sul pulpito, dopo essere già stato riconosciuto grazie a Ron che l’aveva presentato a destra e sinistra come se fosse il suo nuovo migliore amico, ignorando per altro Draco. Una volta lì col Cappello Parlante in testa, Harry si era letteralmente messo a pregarlo di mandarlo con Draco ai Serpeverde.
L’oggetto incantato davanti ai suoi ripetuti ‘Serpeverde’ sottovoce, ci aveva riflettuto un po’ prima di decretare. 
- Mmm... Serpeverde, eh? Beh, caro ragazzo, saresti anche molto adatto ai Grifondoro... leggo un gran coraggio e un forte attaccamento agli amici e alla famiglia... molta generosità... - stava dicendo il vecchio cappello a punta tutto raggrinzito. Harry si vedeva che era teso e concentrato nella sua preghiera carica di speranza ed infine ecco la sentenza: - ma potere e ambizione traboccano in te e visto che lo vuoi tanto, ti accontento. SERPEVERDE! 
A quello un silenzio di tomba seguì per tutta la Sala Grande gremita di ragazzi dagli undici ai diciassette anni, suddivisi nelle quattro tavolate delle case. 
Un silenzio di cui Draco godette. 
Non era così essenziale per lui stare con Harry però ne era contento, ovviamente. 
Godette comunque per le facce di tutta quella gente convinta che il famosissimo Harry Potter dovesse stare nella casa predestinata, quella considerata ‘dei maghi buoni’, come se i Serpeverde fossero solo ‘cattivi’. 
Se Draco poteva essere considerato un ‘erede malvagio’ e lo confermava il fatto che stesse in Serpeverde, come poteva essere che Harry Potter fosse lì anche lui? 
Forse perché, semplicemente, come aveva detto Remus, non c’erano case buone e cattive, solo maghi buoni o cattivi. E non c’entrava che fossero smistati nei Serpeverde se cattivi e Grifondoro se buoni. 
Quei pregiudizi ridicoli era ora di sfatarli.
E tanto Harry quanto Draco ne erano decisi più che mai. 
Da lì partiva il cambiamento. 
Harry, sotto lo sguardo attonito di tutti i presenti, saltellò ben felice verso il tavolo Serpeverde che lo applaudì subito con entusiasmo, nonostante lo stupore che li aveva pervasi. 
Per loro avere un Malfoy, il figlio di un rinnegato e di un criminale, non era un grosso problema anche perché  non era l’unico per la verità, però era strano avere Harry Potter. 
Il giovane si sedette vicino a Draco e gli circondò le spalle col braccio finendo quasi per stampargli un bacio sulla guancia come d’abitudine. Gesto che lui bloccò in tempo con un’occhiataccia inceneritrice. 
- Hai visto che ce l’ho fatta? Sei contento? Io sono contento! 
Draco, dopo l’occhiataccia che l’aveva fermato dal baciarlo davanti a tutti, annuì con un piccolo sorriso che vide solo lui e pochi altri davanti a loro. 

Quando si fa la storia, quando la si cambia, quando si segna un’epoca in qualche modo, non lo si sa. 
Non si sa mai quand’è che con i nostri gesti e le nostre scelte cambiamo la storia e non si sa cosa si ha sfiorato, cosa si è evitato, quanto si è inciso nella storia. 
Non lo si saprà mai, in realtà, ma è così.
Harry non sapeva di nuovo quanto ancora una volta aveva cambiato le cose. 
Tuttavia sapeva quanto felice era di essere riuscito nel suo obiettivo di stare con Draco e finalmente, la sera nella loro camera, poté planargli addosso dopo aver scelto un letto vicino al suo. Lo abbracciò forte scoccandogli il famoso bacio sulla guancia che prima non aveva potuto dargli. 
Draco, riscaldato da quel gesto che suo malgrado prima gli era mancato, fece un piccolo sorriso compiaciuto. 
- Sei contento? - altri intorno a loro notarono vagamente il gesto, trovandoli solo troppo sorprendentemente amici e niente di che. Non poi così interessanti da essere guardati a lungo e spiati. 
Harry si sedette nel suo letto ignorando il proprio, mentre Draco, già sistemato sotto le coperte e col pigiama addosso, riponeva la propria bacchetta al sicuro nel comodino. 
- Certo che lo sono. - disse Draco con Harry che si infilava sotto le sue coperte. - E che fai ora? - lo guardò mentre lo spingeva in parte e si toglieva gli occhiali. 
- Mi metto a dormire con te, come sempre! 
Draco avvampò e si guardò intorno sperando di non essere notati in quell’angolo in fondo del dormitorio. Nessuno, di nuovo, sembrava aver cura di loro. Ognuno molto sulle proprie ed indifferenti agli altri. 
Un po’ l’ambiente ideale per Draco, così chiuso e silenzioso. Il posto giusto per crescere, concentrarsi, diventare un grande mago e chiudere le boccacce a tutti quelli che parlavano male di lui. 
Alla fine sospirò e si rilassò con buona pace, lasciando che la luce del dormitorio si chiudesse al solito orario per tutti. 
I due si girarono uno verso l’altro ed Harry gli prese la mano, ancora al settimo cielo. Draco avvampò imbarazzato. Non si rendeva minimamente conto di niente, ma andando avanti così avrebbe dovuto dirglielo. Tonto com’era poteva non accorgersi che lo stava involontariamente trattando come il suo fidanzato. Per Harry era normale come respirare, Draco capiva che non lo era veramente, lo capiva grazie alle reazioni di sua madre a certe cose, ma ad Harry non era mai importato. 
Invece lasciò che le loro dita si intrecciassero lì sul cuscino e lasciò che i loro visi, vicinissimi, si osservassero fino a sentire i respiri addosso. Lasciò che i loro corpi a tratti si toccassero sotto le coperte. 
- Erano tutti shoccati che venissi nei Serpeverde. - disse Draco con un sorrisino soddisfatto, cercando di mascherare quell’imbarazzo. Harry sorrise. 
- Mi dispiace che ci siano questi pregiudizi fra le case. Non credo sia giusto. I Serpeverde è una casa di maghi potenti, non di maghi cattivi. Non solo, per lo meno... e se tu stai qua, io ci voglio stare. Voglio essere un mago potente anche io. 
Draco aveva sentito quei discorsi fino allo sfinimento e ormai li conosceva a memoria.
- Ormai ci siamo, è successo. Puoi essere soddisfatto di te stesso. 
- Ma tu mi volevi? Non è che ti ho imposto qualcosa che non vuoi? Anche io che dormo con te... se... se non vuoi... 
Solo dopo che aveva fatto tutto quello che voleva, come sempre, gli chiedeva se a lui stava bene. Draco scoppiò a ridere e per non farsi sentire, perché non voleva che la gente capisse che aveva anche un po’ di gioia di vivere ogni tanto, nascose il viso contro il collo di Harry il quale, senza capire che avesse, se lo tenne abbracciandolo istintivamente e ridendo a sua volta. 
Lì, abbracciato a lui, più stretto di prima, ogni parte di sé andò a fuoco, ma era così bello quel contatto, quell’abbraccio. Così giusto in qualche modo. 
Smise di ridere e si calmò rimanendo contro di lui, accoccolato, in quell’affetto che in undici anni aveva realmente trovato solo in lui. 
- Sai di cosa sono contento? - chiese poi dopo un po’.
- Di cosa? 
- Di poter fare la mia storia. Di avere l’occasione giusta per creare la mia storia. Mia in quanto Draco e non figlio di un Malfoy e di una Black. Sistemerò le cose per me. 
Adesso ne era convinto, lo sentiva più che mai. 

Harry sorrise contento che si sentisse così, pieno di voglia di rivincita e di buone sensazioni. Non l’aveva mai sentito così positivo e propositivo e solo ora capiva quanto ci tenesse a tutto quello, non l’aveva mai dato tanto a vedere. 
- Sono contento, vedrai che andremo benissimo. 
Harry gli baciò la testa e con un bel respiro profondo, si lasciò cadere in un bel sonno profondo che raggiunse in un attimo, davvero molto stanco dopo la lunga giornata emozionante. 

Draco dopo un po’ riemerse dalla sua spalla e lo guardò con un sorriso ebete sulla faccia e l’emozione in circolo. Un’emozione in grado di farlo sognare. 
A volte le cose andavano come sperava. 
Osservando il suo viso già addormentato, gli scostò la frangia e chiudendo gli occhi si addormentò toccandogli la cicatrice, nella sua tipica e personale forma di rilassamento. 

Quando il giorno seguente arrivò la lettera dei ragazzi via gufo, Sirius, Remus e Narcissa si trovavano insieme, svegli quasi all’alba ed in attesa per tutta a giornata per avere proprio quella notizia.
La notizia dello Smistamento tanto atteso. 
Fu Remus a leggere ad alta voce per tutti e fu sempre lui a dare la ‘tragica’ comunicazione.
Tragica per Sirius ovviamente. 
- ‘Cari... tutti voi.’ - Remus rise. - Questo è Harry che non sapeva come riassumere in una parola parlando a tutti noi... - spiegò come se ci fosse bisogno o fosse interessante saperlo. 
- Sì, vai avanti! - brontolò sbrigativo Sirius. 
- 'Qua ci siamo ambientati in fretta, ma non vediamo l’ora di iniziare a scoprire bene tutta Hogwarts e di imparare a diventare dei veri maghi. Per il momento è ancora tutto nuovo. Comunque la notizia è che sia io che Draco siamo Serpeverde, perciò siamo entrambi molto contenti. Probabilmente agli zii verrà un infarto, ma voglio che sappiate che l’ho voluto con tutto me stesso e che sono molto felice. Spero lo terrete in considerazione e che supererete lo shock. Draco è molto orgoglioso di stare in questa casa. Promettiamo di impegnarci al massimo per diventare dei maghi fortissimi e rendervi tutti orgogliosi. Un abbraccio a tutti. Alla prossima. Harry e Draco.’ 
Remus lesse coraggiosamente tutta la lettera senza fermarsi nel momento in cui Sirius sentendo la fatidica frase si era steso per terra picchiando la fronte sul pavimento, esagerato e melodrammatico come sempre. 
Lasciando la lettera sul tavolo della cucina, ignorò ancora Sirius in fase imbarazzante e sorrise a Narcissa. 
- Sei contenta? È Serpeverde. 
Narcissa era dritta, impettita e, cosa straordinaria, sorrideva soddisfatta ed orgogliosa. 
- Io sì, molto. Probabilmente voi no. 
Remus si grattò la nuca con un risolino nervoso. 
- Eh... speravamo in un altro risultato... ma quel che conta è che Harry sia... - stava per dire felice guardando Sirius ancora a terra, ma lui coprì la sua voce con la sua lugubre e disperata. 
- È UN BAMBINO! NON HA CAPITO NULLA DELLO SMISTAMENTO! NON DOVEVA INTERFERIRE! SE NON L’AVESSE FATTO SAREBBE SICURAMENTE STATO MESSO NEI GRIFONDORO! 
Sirius già gridava mentre Narcissa godeva con un ineccepibile controllo. Remus, invece, voleva fare un incantesimo silenziante a Sirius. 
- Oh andiamo, lo sai che il Cappello fa quello che deve fare, Harry non poteva interferire... - più o meno. 
- Lo sai che tiene in considerazione la volontà del bambino! - replicò alzandosi in piedi di scatto e fronteggiandolo fiammeggiante, i capelli spettinati e sciolti gli davano un’aria ancora più da pazzo del solito. E di solito già lo sembrava molto. 
- Sì però se uno vuole andare in una casa che non gli appartiene proprio per niente, comunque non lo manda lì! Significa che Harry era predisposto ANCHE per Serpeverde oltre che... 

- Harry è Grifondoro! - lo interruppe Sirius non riuscendo a sopportare niente che riguardasse Harry in Serpeverde. Avrebbe potuto accettare qualunque altra casa, ma non quella. Era un evento tragico e nefasto!
Perfino lui che era un Black era riuscito a suo tempo a scampare a quella casa orribile. Perché quel bambino doveva essere così in fissa con Draco tanto da mettersi in quel posto che non capiva quanto brutto fosse?

- Quello che conta è che sia felice! - tentò ancora Remus stanco di discutere con lui.
- È un bambino, cosa ne sa della felicità? Appena vedrà che schifo di casa si è scelto sarà disperato, altro che felice! 
Narcissa a sentire tante cavolate tutte insieme decise di intervenire con il suo tipico aplomb elegante ed aggraziato. 
- Se vogliono diventare grandi maghi, la sola casa è la Serpeverde e lo sapete bene entrambi! 
Remus lo sapeva, anche se comunque non gli piaceva lo stesso. Comunque sapeva minimizzare il colpo subito. Sirius in risposta prese e se ne andò sbattendo la porta di casa. 
Non l’avrebbe digerita facilmente.
Forse mai. 
- Che primadonna che è... - commentò acida Narcissa. Remus sospirò toccandosi la fronte che gli doleva di già. 
- Un giorno forse crescerà. 
- Tu dici? - non ne era più tanto sicuro. 
- Più che altro lo spero. 


Note Finali: mi immaginavo troppo il momento in cui i tre adulti (si fa per dire, uno di loro non è tanto adulto) avrebbero ricevuto la notizia dello Smistamento! In realtà in questa parte Sirius e Remus saranno un po' meno presenti perché ovviamente la location è ad Hogwarts, ma torneranno dal momento che devono ancora accadere molte cose e non staremo comunque solo a scuola.

Immaginoavo questo Harry vissuto in un ambiente sereno e pieno d'amore così allegro, solare, espansivo e soprattutto molto ingenuo per non dire anche ottuso, mentre Draco ha ancora moltissime sfacettature che usciranno e scoprirà. 

Grazie a chiunque legga e in particolare chi ha commentato! Mi ha fatto molto piacere. Grazie anche a chiunque abbia fatto le bellissime fan art che ho gentilmente preso da Pinterest. 

Baci Akane