CAPITOLO 44: 
LA PRIMA VOLTA

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Harry stava fremendo, a momenti sarebbe impazzito.
Nonostante il dolore al ginocchio, zoppicava su e giù per la camera in attesa del suo ritorno. Non per farsi la doccia a sua volta, bensì per saltargli addosso. 
Ormai non era nemmeno una questione di desiderio reale, quanto di puntiglio.
Il suo cervello si era fissato con il sesso con lui e non l’avrebbe lasciato in pace fino a che non si sarebbe soddisfatto. 
Si era già tolto la gran parte dei vestiti, era rimasto in boxer e stava cercando di ricordare se ci fosse un incantesimo per togliersi le tracce dell’acqua di mare di dosso, quando finalmente la porta della camera si aprì e con l’ansia che era straordinariamente salita raggiungendo picchi elevatissimi, si voltò di scatto.
Appena vide Draco entrare con un asciugamano piccolo intorno al collo ed uno grande attorno alla vita, il respiro gli venne a meno e anche qualche battito probabilmente. 
Il suo corpo snello e ben formato era madido di acqua che non si era asciugato ed al momento gli dava le spalle, andò silenzioso ai cassetti per tirare fuori i cambi che non si era portato dietro fingendo di ignorarlo. 
Harry a corto d’ossigeno prese finalmente respiro.
I capelli bagnati erano stati pettinati all’indietro, per il resto la sua schiena dalle spalle larghe si stringeva alla vita sottile, calamitando i suoi occhi sulle goccioline di acqua che scendevano fra le scapole, lungo la colonna vertebrale. 
Harry si morse il labbro e sorrise malizioso con una strana fame, non fisica ma mentale. 
Si avvicinò straordinariamente silenzioso, consapevole che se avessero fatto anche solo mezzo verso sarebbe stata la fine e non avrebbe mai continuato.
Fluido e deciso, scivolò con le mani dai fianchi al davanti, mentre gli baciava lieve la spalla.
Lo sentì fermarsi ed irrigidirsi brevemente, ma le sue dita furono più veloci ad afferrare l’asciugamano sul basso ventre e ad aprirgli i lembi. Una volta che glielo tolse continuò a baciarlo risalendo verso il collo ma quando si imbatté sul secondo telo, lo sentì che veniva sfilato via e solo allora aprì gli occhi e vide che Draco invece di porre resistenza si stava arrendendo. Si era infatti tolto da solo quello piccolo che gli rimaneva adesso lasciando ad Harry libero accesso. 
Draco girò il capo verso di lui ed invece di fermarlo e allontanarlo, sorrise sornione e aprì le labbra porgendogliele senza dire assolutamente niente.
Harry realizzò che stava acconsentendo al suo desiderio e in un attimo fu investito da un’ondata di eccitazione bollente che gli fece dimenticare di avere ancora la pelle salata. 
Il compagno alzò la mano portandola sulla sua nuca alla ricerca di un accesso migliore, come a chiedergli quel bacio che rimase sospeso per un istante mentre i loro occhi si incrociavano carichi di comunicazioni e promesse. 
Non parlarono, ma quando le loro labbra si furono finalmente toccate e fuse, Draco si girò completamente fra le sue braccia lasciando che l’asciugamano cadesse infine a terra. 
Ora gli stava del tutto nudo davanti e mentre si adagiava contro il suo corpo e le mani di Harry scivolavano sul suo petto e sulle sue spalle, le lingue divennero un tutt’uno ed il bacio si fece intenso. 

Il fuoco divampò e Draco capì che nemmeno con tutte le sue forze sarebbe ormai riuscito a fermarsi.
Forse, si disse mentre lo prendeva per la vita infilando le dita affusolate sotto l’elastico dei boxer e facendoglieli cadere ai piedi, in realtà era dannatamente pronto. 
Forse non c’era nulla di cui avere paura. 
Forse sarebbe andato tutto bene. 
Mentre lentamente prendeva il sopravvento premendo le loro erezioni una sull’altra, l’eccitazione partì incendiando ogni sinapsi, scaldandoli di un desiderio senza pari.
Desiderio che divenne lava incandescente mentre lo dirigeva sicuro al letto. Gli permise di stendersi e sistemarsi in mezzo e mentre lo faceva, Harry lo fissava con sguardo intenso pieno di desiderio e calore bruciante.
Era già eccitato in modo piuttosto evidente, Draco rimase ad osservarlo un istante prima di salirgli sopra. 
Era Harry, di cosa doveva preoccuparsi? 
Non poteva che andare bene. 
Sale, la sua pelle sapeva di sale, mentre la percorreva con la bocca. Harry lo accompagnava con le dita immerse fra i suoi capelli ancora umidi mentre lui gli lasciava scie umide sul suo corpo proteso verso di lui. 
Quando Draco scese sul suo inguine leccò dapprima intorno finendo poi per avvolgere la sua erezione che diventava via via sempre più dura. 

Per Harry era difficile non gemere chiedendo di più, ma sapeva che non avrebbe potuto o Draco si sarebbe fermato, spinse perciò il bacino nella sua bocca mentre glielo succhiava con maggior intensità e lui lo accontentò.
Il mondo iniziò lentamente a sfumare quando da lì continuò la sua discesa, gli alzò le gambe ed ottenne l’accesso alla sua fessura che gli diede ben volentieri.
Lo sentì farsi strada con la lingua accompagnata dalle dita ed il piacere continuò a crescere in modo spropositato: quella cosa era dannatamente bella. Draco, tuttavia, osò fermarsi sul più bello risalendo a baciarlo, procurando non poco fastidio in Harry già lanciato verso un orgasmo.
- Non vorrai venire così presto... - sussurrò sulla sua bocca con un ghigno sadico. Harry, ancora spaesato per l’interruzione sul più bello, lo guardò corrucciato. 
- Basta che tu non mi faccia brutti scherzi... - appena lo disse senza rifletterci, glielo lesse negli occhi chiari accesi di una strana luce. 
- Brutti scherzi come fermarmi dicendo che con mia madre accanto non riesco e sono inibito? 
Harry sgranò i propri e lo fissò stralunato e minaccioso. 
- Non dire cazzate... - sibilò. 
- Credi che sia facile avere buone prestazioni col pensiero di tua madre che dorme accanto? - replicò rimanendo steso su di lui, mentre gli si strofinava addosso avendo cura che le loro erezioni non si staccassero nemmeno per sbaglio. Era sbalordivo che nel farlo e nel provare dunque un piacere sempre più forte, riuscisse anche a mettere insieme tutte quelle parole. Ma anche Harry ci riuscì. 
- Credo che adesso mi hai proprio rotto... - sbottò infatti non riuscendo a ragionare lucidamente, tanto meno a capire se lo stesse prendendo in giro. Nel dubbio Harry lo spinse ed invertì le posizioni andando precipitosamente a divorargli l’inguine.

Draco non ebbe nemmeno tempo di riflettere un istante, né di realizzare.
Si ritrovò la sua bocca che praticamente lo divorava furioso, come se dovesse mangiarselo e non procurargli piacere. 
A Draco però piacque quel suo stile vertiginoso, si sentiva suo e vedeva bene che aveva le idee estremamente chiare, così tanto che quando Harry lo sentì pulsare nella sua bocca, si fermò per girarlo di schiena e sparire fra le sue natiche senza una minima esitazione.
Draco spalancò gli occhi e girò il capo torcendosi per guardarlo, ma non poté perché ben presto la sua lingua e le sue dita ricambiarono il favore che gli aveva regalato prima e solo a quel punto capì che forse avevano sempre capito male.
“Non sono io che prenderò la sua verginità...”
Fu una certezza, non un’ipotesi e per quanto strana fosse in quanto non ci avevano mai pensato, Draco non ebbe veramente più paura. 
L’ondata d’eccitazione aiutata dal trattamento irruente di Harry, lo fece abbandonare con le spalle ed il volto sul letto, mentre gli occhi mezzi chiusi indicavano quanto gli stesse piacendo quello che gli stava facendo.
La parte inferiore del corpo, invece, era alzata e protesa verso la bocca e le mani di Harry che lo teneva saldo per i fianchi. 
Fu mentre i brividi si espandevano tremendamente belli che entrambi capirono come sarebbe successo e nessuno dei due si tirò indietro. 
- Sai Draco... - fece Harry occupandosi del suo ingresso: - se non ti senti ancora pronto per prendermi va bene, è giusto... non posso forzarti e capisco che con tua madre qua le tue prestazioni possano non essere al massimo. 
Draco a momenti gli avrebbe praticato un incantesimo di silenzio. Perché insisteva nel parlare invece che usare la lingua su di sé? 

Ma Harry a quel punto smise addirittura di leccarlo, si sollevò e leccandosi la mano, se la strofinò sul proprio pene sollevandosi sulle ginocchia. 
Guardò la sua schiena pallida, sinuosa e inarcata mentre gli si dava impaziente, realizzando come aveva appena fatto lui che quella sera il suo regalo sarebbe stato un altro rispetto a quello che aveva sempre pensato dovesse essere.
Ed andava decisamente bene così.
- Io però sono pronto e non ho paura. Perciò se non ti dispiace... - fece sicuro di sé afferrando i fianchi ed allargando le natiche magre di Draco. 
- Mi prendo il mio regalo... 
Sapeva che non era una violazione in quanto se non avesse veramente voluto, l’avrebbe interrotto immediatamente. 
Appena entrò con una spinta decisa, dovette fermarsi subito lasciando che il suo compagno si abituasse e smettesse di porre resistenza.
Sicuramente non la prima volta migliore per lui, ma si sarebbe fatto perdonare quando voleva ritornandogliela. 

Draco soffriva, la fitta fu improvvisa e acuta così come la sua decisione di fare l’attivo nata dal nulla e precipitosamente.  
Mai ventilata, ma sicuramente totalmente da lui.
“Prende e decide improvvisamente di cambiare i piani e va fino in fondo senza rifletterci un secondo. È così da lui...”
Draco fece un sorrisino divertito e iniziò a rilassarsi aiutandosi con un paio di respiri profondi, a quel punto Harry poté iniziare a muoversi lentamente usando altra saliva per aiutarsi a scivolare meglio in lui.
Piano piano sembrò andare meglio, tanto che Draco che stringeva il lenzuolo sotto di sé e tendeva i muscoli, non iniziò a venirgli lentamente incontro ad ogni movimento e spinta. 

Harry sentì i brividi aumentare diventando sempre più come scariche elettriche. 
Perse presto la connessione con la realtà e la consistenza reale di tutto per immergersi nel piacere più intenso mai provato. 
Solo quando sentì che Draco si stava masturbando da solo, capì che probabilmente doveva aver toccato un punto di piacere dentro di lui, così continuò a spingere più forte mantenendo la posizione. Finalmente lo sentì fremere sotto di sé e vide la sua schiena muoversi come se fosse preda di spasmi. Lo vide mordere il cuscino per costringersi a non gridare e realizzò che il doppio stimolo, dietro e davanti, doveva essere il massimo mai provato. Lo sapeva, l’aveva provato nella versione meno ‘avanzata’ e gli era più che bastata.
Quando Draco venne, il compagno dietro non se ne stupì aspettando proprio la sua esplosione di piacere. A quel punto anche Harry venne poco dopo, avendo aumentato l’intensità delle spinte e sentendolo stringersi a scatti sul suo membro sempre più duro e sensibile. Fu indimenticabile e sicuramente diverso da ogni altro orgasmo avuto fino a quel momento. 
Si sentì tendere e addirittura tremare, mentre si inarcava tutto all’indietro e si abbandonava ad un piacere senza pari. Fu come sentire completamente ogni piccola parte del proprio corpo.

Entrambi si impressero quell’istante nella mente, ma per Draco fu diverso da ogni altro atto sessuale fatto finora con lui. Era stata un’unione totale guidata da un Harry come sempre istintivo e senza dubbi. 
La sua luce nelle tenebre, esattamente com’era sempre stato e come sarebbe stato per sempre. 
Se mai gli fosse successo qualcosa, Draco sarebbe impazzito. 
Lì, con lui addosso che gli si stendeva sfinito sopra, coi cuori palpitanti, ne era proprio certo. 
Senza di lui non ce l’avrebbe mai fatta. 
Harry gli rimase fermo addosso senza dare il minimo cenno di uscire e stendersi sul letto. Draco lo lasciò stare per qualche istante in attesa che si riprendesse e quando lo sentì respirare più regolarmente, vedendo che continuava a non muoversi, iniziò a chiamarlo con un sopracciglio alzato: - Ehi? 
Harry gli stava steso sopra come una coperta, lui gli era bloccato sotto a pancia in giù, sentiva la sua guancia sulla sua spalla, il respiro sul collo. 
Lento. Calmo. 
- Ti sei addormentato? - chiese ben sperando che non fosse così. 
Ancora niente. 
- Harry? 
All’ennesimo silenzio, Draco domò a stento l’istinto di scaraventarlo per terra.
Come diavolo osava addormentarsi dopo aver fatto l’amore per la prima volta? 
Prese un respiro profondo e dopo aver valutato le opzioni, nessuna delle quali che non prevedessero una reazione esagerata che probabilmente avrebbe svegliato sua madre, lo fece delicatamente scivolare di lato scrollandoselo di dosso come se fosse della polvere che non doveva disperdersi nell’aria.
Harry scivolò a peso morto di fianco e a quel punto Draco, non poco dolorante nella schiena e nelle parti retrostanti e basse, si voltò verso di lui con uno scatto, pronto a morderlo.
Quando però lo vide addormentato beato e felice, scosse il capo e sbuffò.
“Razza di idiota, me la pagherai anche per questa, vedrai. Non solo mi fai fare il passivo a sorpresa, ma pure ti addormenti sopra di me appena finisci. Ti salvi solo perché prima di venire tu hai fatto venire me. Anche se penso sia stato un caso. Se non mi auto stimolavo penso che sarei rimasto a secco...”
Draco si era sufficientemente informato su come funzionava il sesso fra ragazzi, per evitare sorprese di qualche tipo, e probabilmente anche Harry aveva fatto altrettanto considerando certe cose, come l’uso della saliva nella maniera in cui l’aveva applicata lui.
Aveva letto da mesi che la doppia stimolazione era una cosa infallibile nonché qualcosa da provare assolutamente, infatti l’aveva provato su Harry durante l’anno scolastico ed in effetti aveva notato un orgasmo molto più partecipe e sentito delle altre volte con solo bocca o mano. 
Adesso capiva. Era effettivamente bello.
Aveva poi letto che soprattutto per chi era vergine da dietro e lo prendeva per la prima volta, per provare un po’ di piacere e magari riuscire anche a venire con il partner dentro nel momento più intenso, cioè quando sentiva che riusciva a toccare il punto interno di godimento, di masturbarsi da davanti in una doppia stimolazione sincrona. 
Avevano avuto ragione. 
“Ottimo manuale!” pensò con un sorriso soddisfatto sistemandosi sul fianco, rivolto verso il suo ragazzo che ormai dormiva per bene.
Non si era abbassato a guardare porno, lì non spiegavano nulla. Aveva visto, ovviamente, ma a parte qualche idea interessante sulle posizioni e aver capito che senza lubrificazione era praticamente impossibile, non era stato utile. 
Era stato bello da vedere, senza ombra di dubbio, ma sicuramente se parlava di utilità quella era per il manuale trovato online. 
Niente di ridicolo o sciocco. 
Pura scienza. 
Aveva trovato altri consigli utili.
Draco sorrise beato sollevando le dita sul viso addormentato di Harry, gli scostò la frangia spettinata e lo carezzò dolcemente, infine lasciò le dita sulla cicatrice sulla fronte e lì, stuzzicandogliela lieve senza farci troppo caso, lasciò che il sonno l’avvolgesse dolcemente.
“Finché non mi sento sicuro ed il mio percorso non è concluso, faremo così come oggi o Harry probabilmente finirebbe per lasciarmi. Ma quando sarò pronto sarò io a prendere lui.”
Rifletté, mentre si addormentava, che c’era una differenza sostanziale fra il fare l’attivo ed il passivo. 
L’attivo dava ogni parte di sé al partner che invece riceveva. Serviva una certa condizione mentale per farlo, ma sapeva di volerlo, dentro di sé. 
Un giorno l’avrebbe fatto. 


Note Finali: è un puro caso che questo capitolo della loro prima volta (evviva ci hanno messo solo 44 capitoli, dai, ho fatto di peggio contando che un bel po' di questi erano troppo piccoli per pensare al sesso), capiti sotto Pasqua. Ma visto che è successo, Buona Pasqua! Ho sempre pensato Draco attivo, però poi mentre scrivevo questa fic mi sono resa conto che non credo siano sempre fissi i loro ruoli a letto dal momento che dipende tanto dal percorso personale che i due hanno in un dato momento, oltre che dalle differenze di questi Draco ed Harry rispetto a quelli originali, per ovvie ragioni. Che poi è così anche nella vita reale, i ruoli attivo/passivo non sono sempre fissi, spesso all'interno di una coppia dipende dal momento il sopra/sotto. Grazie dell'attenzione e a chi legge. Pasqua e Pasquetta sospendo le pubblicazioni, perciò slitta tutto di due giorni, per cui il prossimo capitolo arriverà giovedì se non ho contato male. Baci Akane