CAPITOLO 45:
UN MATTINO COMPLICATO

draco

Il primo a svegliarsi fu Harry. Appena aprì gli occhi e il volto addormentato di Draco prese forma davanti al proprio, subito sorrise realizzando cos’era finalmente successo quella notte. 
Solo poche ore prima, per la verità. 
Sorrise e si avvicinò a lui, ancora sul fianco rivolto verso di sé. 
Lo teneva con un braccio intorno al fianco, come ad impedirgli di andarsene. 
Prima di muoversi e baciarlo, ripensò a com’era stato.
Non ci aveva mai realmente pensato a fare l’attivo, ma quando aveva capito che Draco tentennava e che probabilmente per colpa di sua madre non sarebbe nemmeno riuscito a venirgli duro del tutto, gli era andato il sangue al cervello e si era ritrovato ad agire istintivamente.
Non aveva minimamente ragionato, aveva solo fatto ed in un istante si era ritrovato a penetrarlo.
Per un momento aveva pensato si arrabbiasse, ma quando aveva visto che non solo non lo scaraventava altrove, ma addirittura godeva, aveva capito d’aver fatto bene.
Draco non si sentiva ancora pronto, sapeva che faceva un percorso personale per uscire dal proprio lato oscuro, ma era anche legittimo e giusto che lui invece si sentisse pronto e volesse farlo.
Alla fine aveva preso letteralmente le cose (e Draco) nelle sue mani ed era andato tutto bene. 
Era stato a dir poco perfetto. 
Forse Draco aveva sofferto, non aveva idea di come potesse essere prenderlo per la prima volta, ma non credeva di essere poi così tanto dotato, dopotutto aveva quindici anni, si era sviluppato, ma il meglio doveva ancora venire, sperava. 
Harry ridacchiò divertito e si avvicinò al suo viso baciandogli l’angolo delle labbra. Sembrava disegnato da un artista, i suoi lineamenti così simili a quelli di Narcissa, avevano una delicatezza che gli davano una bellezza incredibile. Ma lui che aveva visto suo padre, aveva visto anche i tratti di Lucius e sapeva che crescendo sarebbe diventato un bell’uomo.
Gli scostò la frangia biondo platino dalla fronte e scese a baciargli il collo, andando via via sempre più in basso, puntando dritto al resto del suo corpo longilineo a liscio. 

Draco iniziò a mugolare e sorridere nel sonno, fino a che i sospiri divennero gemiti e quando si girò di schiena dandogli un miglior accesso e la sua bocca si chiuse sulla sua erezione, spalancò gli occhi svegliandosi di scatto.
Contemporaneamente si mise la mano sulla bocca per fermarsi dal gridare in un misto di rimprovero e piacere. 
Non aveva ancora idea di che ora fosse né se sua madre fosse sempre nella camera accanto, ma non intendeva provarlo. 
Voleva dirgli se fosse impazzito, ma la sua mente gli trasmise unicamente piacere che divenne via via sempre più intenso e assoluto, al punto che invece di spingerlo via, attirò la sua testa contro il proprio inguine sollevando il bacino verso di lui.
Quando venne, lo fece nel lenzuolo e non nella sua bocca. 
Stava già pensando all’incantesimo da usare per ripulire le tracce, che Harry risalì su di lui stendendosi a cavalcioni e con le parti intime a contatto, gli diede il suo buongiorno. 
Draco si dimenticò della macchia del peccato e gli mise le mani sui fianchi, accompagnando i movimenti per aiutarlo a trovare lo stesso piacere che aveva appena ricevuto. 
Nel farlo, realizzò che continuare a stimolarsi dopo l’orgasmo appena avuto era incredibilmente bello e finì così per perdere di nuovo il contatto con la realtà, tanto che lasciò che Harry gli succhiasse la lingua liberamente, facendogli ancora una volta ciò che voleva. 
Solo quando anche lui venne, gli si stese sopra senza secondi fini e finalmente, con un sorriso enorme contro il suo collo, tutto raggomitolato sopra di lui, lo salutò. 
- Buongiorno... 
Questa volta un saluto normale. 
- Buongiorno... - rispose Draco roco. 
- Come stai? - fece riferendosi alle sue parti retrostanti. 
Draco inarcò un sopracciglio scettico cercando il suo sguardo che trovò e vide preoccupato e curioso al contempo. 
- Perché lo chiedi? - fece malizioso Draco. Harry arrossì e sorrise con aria di scuse. 
- Lo sai, non è andata come avevamo immaginato, ma ho fatto quello che mi sono sentito... ti dispiace? 
Draco a quel punto rise ed Harry rimase ammaliato a guardarlo. 
- Sei l’unico che si scusa per aver fatto l’attivo! - sminuì la cosa facendogli capire che non gli era dispiaciuto affatto e quando lo fece Harry sospirò di sollievo. 
- Davvero non sei arrabbiato? Mi sono anche addormentato subito... 
- Eri sfinito. Non preoccuparti che ricambierai quando vorrò farlo io... 
Harry annuì radioso, era chiaramente contento che la pensasse così e sembrava già avere un enorme peso in meno.
 - Certo! Sai che non devi nemmeno chiedere. Quando ti sentirai pronto io lo sarò pure! 
- Tu lo sei già! 
- No, ok, ma voglio dire... 
- Ragazzi, avete finito con le porcate? 
Da fuori la voce poco acuta e soprattutto poco discreta di Seamus che batteva alla porta, fece spalancare gli occhi ad entrambi allarmati e terrorizzati. Si guardarono tendendosi come corde di violino, poi sentendo che continuava a bussare facendo un gran baccano per chiamarli, Draco fu più veloce di Harry e lanciandolo brutalmente giù, si fiondò alla porta ad aprirla. Solo quando vide Seamus avvampare di mille colori nel vederlo completamente nudo e spettinato in una versione mai vista, Draco realizzò che non aveva nulla addosso, suo malgrado non si fece scrupoli a prendergli il colletto della maglietta e a trascinarlo malamente dentro. Stava per chiudere la porta quando si imbatté in un blocco che si mise ad ululare. 
Riaprì la porta e vide di aver quasi tranciato il piede di Dean che entrò saltando e tenendoselo.
Nonostante il dolore che sicuramente provava, il suo sguardo era piuttosto feroce mentre si posava inquisitore su Seamus, ancora rosso come un pomodoro e fermo a fissare la splendida nudità di Draco. 
Questi ignorando completamente il proprio stato e il conseguente imbarazzo del ragazzo che aveva quasi pietrificato, lo teneva ancora per la maglietta e con fare minaccioso lo puntava col dito come fosse un coltello. 
- Tu lo sai che mia madre non deve sapere di noi o te lo devo incidere all’interno delle palpebre così te lo ricordi ogni volta che chiudi gli occhi? - sibilò furioso. Seamus scosse convulsamente il capo e poi annuì in una risposta poco chiara.
- Sì... no... cioè... 
- Ti sei rincoglionito in una sola notte? Non eri così idiota ieri sera! - ruggì avvicinando ancora di più il viso al suo, più minaccioso e nervoso che mai. Seamus sembrava sulla via della morte e si riprese solo quando Harry lanciò il costume a Draco sulla faccia.
- Prova a metterti qualcosa addosso e vedrai che le sue facoltà mentali tornano regolari. 
- Appunto... - brontolò Dean seduto che si teneva il piede. Per fortuna la ciabatta glielo aveva salvato dalla rottura, ma si era preso una bella botta lo stesso. 
Tuttavia non pareva sentirlo realmente, perché trucidava con lo sguardo un inebetito Seamus, ancora fermo contro la porta su cui l’aveva  sbattuto. 
Draco sbuffò e si infilò il costume, Harry il suo se l’era appena messo. 
Quando tutti furono coperti, Seamus sembrò tornare fra i vivi e solo a quel punto realizzò di essere nei guai, infatti si girò subito verso il suo ragazzo seduto con uno sguardo a dir poco furibondo. 
- Oh dai, non puoi essere arrabbiato per quello... 
- Oh no, che dici, a momenti sbavavi! Sei solo andato in blackout totale! 
Seamus iniziò a sbracciare nervoso andandogli davanti. 
- Ma era nudo! 
- E allora? Non stai mica con lui! 
- Che c’entra, gli occhi ce li ho! 
- Va bene, la prossima volta lo faccio io e vediamo! 
- Ma l’hai visto? 
- Ragazzi, sapete che è qua e vi sente, vero? - gli ricordò mezzo divertito e mezzo titubante Harry. Draco, nel frattempo, si era ricomposto, pettinandosi e mettendosi anche una maglietta. 

Pareva ignorarli, per la verità, ma Harry sospettava che gli piacesse litigassero per lui; lo conosceva, non sembrava narcisista ma sicuramente gli faceva piacere spiccare sugli altri. 
- Ma scusa, ti sembra giusto che sia geloso? Mi stava nudo davanti! Mi ha sbattuto contro la porta! Lui al mio posto avrebbe fatto uguale! 
Non contento Seamus rincarò la dose rispondendo ad Harry sempre continuando a parlare di Draco e di quanto bello fosse stato in quel momento. 
- Oh, ma ti prego! 
- Vuoi dire che non ti ha fatto effetto? Che non hai pensato quanto fosse gnocco in quel momento? Tutto spettinato come non lo vediamo mai e soprattutto nudo? Ma l’hai visto quanto è già sviluppato? Ha il corpo di un ventenne... 
- E tu l’hai guardato per bene, eh? Vuoi anche misurarlo? - rispose acido Dean indicando l’inguine di Draco, questi sollevò un sopracciglio scettico non riuscendo più a fingere indifferenza. 
- Non serve, sono 15 centimetri in tiro. - la risposta pronta di Harry fece avvampare il proprietario dell’oggetto di discussione che improvvisamente sembrava pentito d’aver aperto nudo e soprattutto d’avere un ragazzo così idiota. 
Seamus urlò il nome di Harry come se fosse un insulto, mentre Dean dalla faccia più incazzata mai vistagli addosso, si calmò immediatamente sfoderando un’espressione impressionata e stupita. 
- Però! Quindici? Complimenti! E cammini ancora? - fu la risposta di Dean riferendosi al fatto che praticamente tutti sapevano che quella notte l’avevano fatto. 
- Certo, ho fatto io l’attivo! 

A quel punto Draco, che aveva definitivamente perso la faccia e la voglia di vivere, aprì la finestra e decise di uscire da lì rifiutandosi categoricamente di rischiare di imbattersi in sua madre nelle condizioni di alto imbarazzo in cui era. 
- Ehi, Draco, perché esci dalla finestra? La porta non ti piace più? - lo chiamò Harry che non capiva che avesse. 
Draco lo ignorò e saltò giù dalla finestra al piano terra lievemente rialzata. 
Un salto normale, per i suoi canoni. 
- Se mia madre non ha sentito tutto è un miracolo! - rispose a denti stretti facendo appello a tutta l’acidità di cui era capace, sperando così di riprendere la faccia che aveva appena perso. Non che parlassero male di lui, ma comunque erano andati un po’ oltre. Un po’ troppo. 
- Cos’è che non devo sentire? 
Quando sentì la sua voce, Draco tornò a morire e questa volta senza possibilità di ripristino. 
Si irrigidì diventando un manico di scopa, tese ogni muscolo, specie quelli che gli facevano male delle natiche, e la fissò bordeaux in viso. Lei era lì fuori in giardino, poco distante dalla finestra della loro camera da dove era uscito. Aveva l’aria più gelida e severa che mai.
- Niente. - mentì spudoratamente. 
- Cosa mi nascondi, Draco? - fece lei a quel punto incrociando le braccia al petto severa, stile direttrice pericolosa. 
- Tante cose, ma se te le nascondo significa che non te le posso dire. - rispose con estrema logica, mantenendosi straordinariamente saldo. I ragazzi, affacciatisi con Harry alla finestra per guardare la scena shoccati, lo ammirarono increduli sia della risposta che del fatto non fosse svenuto. 
Narcissa lo squadrò male, con un disappunto così chiaro nello sguardo che perfino Seamus e Dean si intimidirono pur non ricevendolo, ma capirono perché Draco avesse tanta paura di farle sapere di lui ed Harry. 
Questi, in effetti, stava pensando a come aiutarlo, ma non gli veniva niente di intelligente da replicare, perciò decise di lasciare se la cavasse da solo.
 - Ah, perciò lo ammetti che mi nascondi qualcosa? - replicò lei con enorme disappunto, incredula che suo figlio osasse tanto. 
- Certo che ti nasconde qualcosa, è un adolescente, sarei preoccupato se non lo facesse! - ma il salvatore in quel caso fu Sirius, il quale decise di fare il suo ingresso trionfale in scena come sempre col tempismo giusto.
Harry e Draco lo benedirono mentre lo videro prendere la cugina sotto braccio e condurla lontano dal figlio ancora rigido come il palo di una scopa. 
- E poi era coi suoi amici, non vedi? Probabilmente parlavano di porcate! Vuoi sapere le porcate di cui parlano i ragazzi di oggi? Ricordo di cosa parlavamo noi alla loro età... se vuoi ti faccio qualche esempio... 
Narcissa decise che sarebbe vissuta meglio senza saperlo, perciò si tolse il braccio dalle spalle come se fosse qualcosa di sporco e scrollando elegantemente le spalle, disse gelida: - No grazie. - aumentando l’andatura per precederlo verso la spiaggia. 
Draco tornò a respirare solo quando non li vide più e chiudendo gli occhi rilassò il corpo che per poco non gli cedette. 
Per un momento si era sentito morire all’idea che lei avesse capito tutto. Voleva dirle tutto, ma sicuramente non in quel modo e non ancora. 
“Ci vuole ancora un po’...” si disse sospirando. 
A quel punto venne presto raggiunto dagli altri tre che decisero di saltare dalla finestra anche loro. 
- Perché non usiamo la porta? - chiese Seamus. 
- Comunque complimenti! - fece Dean riferendosi probabilmente più alla sua dote che al suo coraggio, dando una pacca a Draco il quale lo fulminò con uno sguardo. 
- Dai, è andato tutto bene! - Harry, saggiamente, non osò nemmeno toccarlo.
Draco fulminò anche lui, ma per miracolo non fece nessuna maledizione.
Avere degli amici poteva essere tanto bello quanto terribile.


Note Finali: so bene che Draco ha 15 anni e anche se è ben sviluppato e sembra più grande, la fan art che ho scelto per rappresentarlo lo mostra più vicino ai 20 presumo, al massimo possiamo scendere a 18-19 anni, ma sicuramente non sembra un di 17 anni (che è l'età che verosimilmente pensavo Draco potrebbe dimostrare ora), ma voi fingete che in quel disegno (non mio) sia esattamente come l'ho descritto. Era l'unica che rendesse l'idea di come si presenta Draco davanti a Seamus. Mi faceva troppo ridere la scena mentre la scrivevo e comunque è ufficiale, Dean e Seamus sono una tenera coppia. Con questo capitolo delirante finisce la quarta parte, col prossimo entreremo nella quinta e là le cose si faranno più adulte perché anche loro lo sono, ma non vado oltre nei dettagli. Grazie per aver aspettato pazientemente il nuovo capitolo. Il prossimo fra 4 giorni. Grazie dell'attenzione. Baci Akane
PS: per la lunghezza del pene di Draco ho cercato 'lunghezza media peni inglesi' ed è venuto fuori 13 cm, ma volevo essere generosa e renderlo ben dotato il nostro rampollo speciale, così via di 15!