*Si dice che il cammino verso le tenebre sia lento, ma anche quello verso la luce lo è. Vediamo come se la cava Draco ed i suoi passi accompagnato sempre dal suo eterno angelo custode, Harry. Buona lettura. Baci Akane*

CAPITOLO 56: 
LUCE NELLE TENEBRE

drarry

Draco vide che aveva freddo, cosa che anche lui aveva ma avendo volato con la scopa si era tenuto il mantello, perciò se l’aprì e si avvicinò a lui avvolgendolo sia col braccio che con il soprabito caldo. Attaccò il corpo al suo e dopo aver sistemato un lembo dell’indumento, scivolò col braccio intorno alla vita cingendolo.
Harry si rilassò subito e appoggiò la testa alla sua. 
- Sono insicuro ed impulsivo oltre che geloso e possessivo. Pensi che io possa continuare a piacerti lo stesso? - poteva sembrare scherzasse per sdrammatizzare, ma Draco capì che diceva sul serio. 
- E tu pensi che io ti piacerò lo stesso così narcisista ed egocentrico come sono? 
Harry ridacchiò più forte e strofinò la testa contro la sua, nell’incavo del suo collo. Draco voltò il capo e gliela baciò in risposta. 
Rimasero un po’ così senza scusarsi a vicenda, trovandolo superfluo. Ammirarono il paesaggio inquietante per uno e affascinante per l’altro, entrambi inseguendo vari pensieri che non avrebbero condiviso ancora, seppure inconsapevolmente simili.
“Se sto davvero con lui per paura di essere mangiato dalle mie tenebre, prima voglio esserne sicuro. Devo capire. Devo capire veramente che fare di questo impulso oscuro che viene fuori ogni tanto.”
- Credi che il narcisismo sia un brutto difetto? 

Harry alzò la testa di scatto per guardarlo meravigliato di quella domanda così poco da lui. 
- E la gelosia? - gli disse di rimando. Draco sorrise e scosse il capo baciandolo lievemente sulle labbra intirizzite dal freddo. 
- Devo solo abituarmi. Però a questo punto ho un quesito da porti. 
Harry si fece attento e serio stupito che gli chiedesse così tanti pareri invece di interiorizzare tutto da solo e farsi divorare come al solito. 
- Spara. - fece appoggiandosi coi gomiti sulla ringhiera. Draco lo imitò avendo cura che il mantello coprisse sufficientemente entrambi, non ancora intenzionati a tornare nel loro dormitorio dove ormai probabilmente erano già tutti. 
- Saresti geloso se diventassi amico di Blaise? 
Harry preso in contropiede poiché non si aspettava una cosa simile, fece una piccola smorfia cercando di essere lucido e giusto. 
- Non posso essere geloso di tutti quelli che ti stanno intorno, no? 
- Me lo stai chiedendo o dicendo? - rispose furbo Draco. Harry si rese conto di non essere stato effettivamente chiarissimo.
- Ma come mai improvvisamente vuoi diventare amico di qualcuno? Perché è bravo a volare con la scopa? - Harry lo disse con troppa foga e decisamente un pizzico innegabile di acidità e Draco rise spingendolo con la spalla come per frenarlo e farlo accorgere che era di nuovo partito. 
- Anche. E poi perché ha avuto le palle per inseguirmi nelle condizioni in cui ero. In quanti l’avrebbero fatto?  
Harry dovette convenire con lui poiché da Draco furibondo sarebbero scappati tutti i membri del suo Fan Club. Non rispondendo subito, Draco approfondì ulteriormente usando sempre un tono molto calmo e pacato. 
- Non l’avevo mai notato, ma è una persona piacevole, tutto sommato. Incredibilmente normale, per essere un Serpeverde, ed è una rarità. Ho pensato che mi andasse a genio e che se dovessi scegliermi un amico poteva forse essere lui, ma non voglio turbarti.
Harry profondamente stupito che gli chiedesse davvero il permesso di essere amico per la prima volta di qualcuno, lo guardò di nuovo a quella vicinanza, uno di fianco all’altro. Draco ricambiò lo sguardo mentre aspettava la sua risposta. Un po’ si sentiva già geloso, ma sapeva perfettamente di stare esagerando e di essere fuori strada. Oltretutto era incredibile che Draco ritenesse qualcuno sufficientemente alla sua altezza da provare ad essergli addirittura amico. Era anzi un evento rarissimo, perciò decise di pensare al suo bene e di dargli prova di maturità. 
- Se non ci prova con te anche lui per me va bene. - Draco lo guardò con aperto stupore capendo che non scherzava. Davvero la clausola era che Blaise non ci provasse con lui, ma per Harry era importante stabilire quella regola, sebbene fosse contento da un lato che Draco se la sentisse di aprirsi a qualcuno. Tuttavia l’idea che al mondo esistesse un altro eletto oltre a sé stesso lo sconvolgeva, ma cercava di nasconderlo a tutti i costi.
- Davvero non ti dà fastidio? 
- Certo che mi dà fastidio! Sono geloso e possessivo, ricordi? - sbottò sincero e stufo Harry, tutto infervorato. Poi sospirò e si calmò tentando di spiegarsi meglio e mostrare anche quanto bene gli voleva: - Voglio dire, puoi essergli amico se lo ritieni alla tua altezza. È raro che tu consideri qualcuno alla tua altezza, degno della tua amicizia. Finora sono stati gli amici a sceglierti. I miei. Però lui sarebbe il primo che sceglieresti tu. Va bene, insomma. Sei libero di farti gli amici che vuoi. Ma voglio che se ci prova con te o se capisci che gli piaci, tu chiudi con lui senza dargli adito. Sto cercando di essere maturo, questo non significa che non sarò più geloso!

Draco rise dopo averlo ascoltato con profondo stupore. Era un discorso molto onesto ed adulto al tempo stesso. Sapeva che Harry sarebbe stato comunque geloso anche senza effettivo motivo, per il momento Blaise non aveva fatto nulla, perciò parlavano semplicemente per ipotesi fatte sulla base di ciò che ultimamente tendeva a capitare per lo più. Insomma, Draco stava piacendo a molti, ma comunque Harry non voleva impedirgli qualcosa che capiva era incredibile e positivo per lui. 
- Non hai paura che se dovessi mai capire che gli piaccio in quel senso te lo tenga nascosto perché sono narcisista ed egocentrico? - lo stuzzicò acido con la reale intenzione di testare il suo ragazzo. Conosceva bene Harry, sapeva che stava macinando una cosa simile nel suo cervello mentre con la bocca diceva qualcosa di apparentemente maturo e comprensivo.
Harry alzò un sopracciglio pensandoci molto poco, infatti si raddrizzò e gli restituì il mantello intenzionato a scendere. 
- Vuoi essere amico anche del tuo Fan Club? E comunque cosa credi, che non mi accorgerei prima di te se piaci a qualcuno? 
Draco rise ancora capendo che aveva ragione, mentre lo faceva gli prese il polso e l’attirò a sé facendolo appoggiare al proprio petto. Quando gli fu contro, l’avvolse con entrambe le braccia intorno alla vita. 
Un’altra folata di vento li colpì e Draco appoggiò la fronte alla sua rilassandosi e sentendosi meglio, più leggero e pulito dopo quella conversazione sincera e profonda. 
- Non voglio essere amico del mio Fan Club né di nessuno di quelli a cui piaccio. Però sarò sincero, mi piace piacere. Non lo nego e non lo negherò mai. Mi piace essere apprezzato e pure osannato, ok? Però sono sicuro che Blaise è fra i pochi a cui non piaccio in quel senso; gli vado bene come persona, non ha paura di me e soprattutto riesce a starmi dietro, ma non ha altri interessi verso di me. 
Harry rise staccando la fronte dalla sua e gettando la testa all’indietro. 
- Fra i pochi a cui non piaci in quel senso? Sei pure modesto! Lo annoto nella lista delle tue nuove incredibili qualità!  - lo canzonò Harry che ora rideva e si divertiva. 
Il suo viso così illuminato e l’aria sinceramente serena, finalmente, come non era da molti giorni, lo rincuorò e lo sollevò come nient’altro era riuscito a fare nello stesso periodo. Draco decise di non cambiare modalità e lo assecondò continuando a scherzare pizzicandogli i fianchi, Harry squittì dimenandosi fra le sue braccia che erano troppo forti per lui. Si arrese così rimanendo lì mentre Draco tornava ad appoggiare la fronte alla sua, come a cercare un ulteriore contatto che gli desse pace. 
- Annotalo insieme al mio lato oscuro che prima con Liam mi ha fatto quasi scagliare contro un incantesimo non di quelli buoni. 

Harry lo guardò con meraviglia tornando a staccare la fronte dalla sua per guardarlo bene, rimase però fra le sue braccia, cingendolo a sua volta sotto quel caldo mantello. Quasi non sentiva più il vento.
Scrutò il suo sguardo visibilmente turbato e si ricordò del dubbio di prima. 
“Mi cerca perché sono la sua luce o perché prova veramente qualcosa per me?”
La risposta sembrava lì davanti a sé e Draco gliela stava offrendo. O meglio, gli stava offrendo la legittimità di quel dubbio. 
“Allora avevo ragione, mi nascondeva davvero qualcosa!”
- Ma non l’hai fatto. - sarebbe stato un discorso da fare con Remus, ma decise di provare a cavarsela da solo. 
Draco piegò il capo. 
- Ma volevo molto. E comunque il narcisismo? L’egocentrismo? Non sono anche queste il mio lato oscuro? 
- Se tu ti circondassi di tutti quelli che ti idolatrano proprio per nutrire il tuo ego costantemente e sentirti Dio, quello sarebbe una cosa da lato oscuro. Oppure se mi tradissi. O ancora se avessi realmente fatto uno schiantesimo a Liam. Ma mi hai appena chiesto il permesso di essere amico di uno che non è poi così male e che non ti viene dietro. Non mi hai chiesto di esserlo di Liam e soprattutto non hai fatto nessun incantesimo a nessuno. Hai scelto bene, in quel momento. Ed eri solo, non c’era nessuno a dirti cosa fare e cosa andava bene. - Harry ci teneva a specificarlo per fargli capire indirettamente che se stava con lui perché era la sua bussola morale, non doveva visto che se la cavava benissimo da solo. Non aveva bisogno di bussole di nessun tipo, ma solo di un fidanzato.
Draco rimase in silenzio a guardarlo e scrutarlo negli occhi in quella penombra che diventava più scura mano a mano che le luci in giro per il castello si spegnevano. Nessuno dei due però fece per muoversi, nonostante sapessero che se li avessero beccati sarebbe stato un guaio. E forse già sapevano tutti che erano spariti di nuovo. 
- Credi così tanto in me?
Harry piegò il capo e sorrise dolcemente, alzò una mano da sotto il mantello e gli carezzò il viso. Lo sentì rilassarsi sotto le sue dita e rasserenarsi. 
- Certo che credo in te. Ciecamente. So che hai paura del tuo buio interiore, ma averne paura non significa abbracciarlo, anzi. È proprio perché ne hai paura, che sono sicuro che non cederai mai. E sai perché lo so?
Draco sgranò gli occhi rapito da quel suo discorso, bisognoso di sentire la risposta. Harry glielo lesse chiaramente in viso. 
- Perché non ti sei mai aperto così tanto e non ti ho spinto io a dirmi cosa mi nascondevi. Sapevo che c’era qualcosa, era questo che mi aveva fatto uscire di testa, perché non capivo cosa fosse. Ma me ne hai parlato tu e questo credimi, Draco, non è per niente una cosa da lato oscuro. 
Appena lo disse vide Draco tornare a respirare sollevato con un evidente enorme peso in meno, gli occhi gli brillarono e con l’emozione che straripò in un istante, così visibile, così bella, lo baciò con trasporto stringendolo forte a sé. Harry ricambiò sollevandosi sulle punte, circondandogli il collo con le braccia mentre lui lo stringeva a sé per la vita.
Le labbra di entrambi erano secche e fredde, ma si inumidirono a vicenda mentre si baciavano ed il calore che scaturì dal contatto delle loro lingue intrecciate, si espanse velocemente in tutto il loro corpo. Draco si abbandonò a lui, a quell’abbraccio cercato e a quel bacio sentito ed Harry tornò a sentirsi sereno, mentre l’insicurezza veniva definitivamente spazzata via dal vento che li avvolgeva quasi fosse vivo e li benedisse in qualche modo.  
“Forse mi cerca perché sono la sua luce nelle tenebre, ma questo non è dunque amore?”
Appena lo realizzò, la pace lo invase. 
Non avrebbe più esitato rischiando di rovinare qualcosa di talmente importante da non avere paragone con niente altro. 

Una volta tornati di soppiatto nel dormitorio Serpeverde, notarono che nessuno li cercava sorprendentemente e quando arrivarono nei loro letti, capirono il motivo.
Qualcuno aveva messo al loro posto sotto le coperte ben tirate su dei cuscini per far sì che sembrassero loro. 
Quando aprirono le coperte videro un biglietto nel letto di Draco. 
‘Il professore se l’è bevuta. Mi dovete un favore. Blaise.’
Draco fece un sorrisino, mentre Harry capendo cosa avevano rischiato, ovvero la morte trattandosi di Piton, sospirò di sollievo alzando gli occhi al cielo. Draco, spogliandosi e preparandosi silenzioso per la notte, lo guardò ancora divertito. 
- Mica male il mio nuovo amico, no? 
Harry fece una smorfia ancora terrorizzato all’idea di essere beccati dal loro insegnante peggiore mentre l’altro rideva sommesso. 
Una volta pronti, Draco si stese nel proprio letto ma prima di tirarsi su le coperte, allargò un braccio indicandogli di infilarsi con lui. Prima di tuffarsi Harry lo guardò meravigliato. 
- Sei sicuro? - fece spontaneo. Il suo ragazzo si mise un dito sulle labbra ad indicargli di stare zitto. 
- Se fai piano sì. Dormono tutti! 
Harry vittorioso scacciò subito via qualunque cosa ed essere vivente che avevano osato turbarlo tanto in quel periodo e così, finalmente sereno e contento, si accoccolò contro di lui sul suo braccio. Lo avvolse con la gamba mentre la piacevole sensazione del suo corpo forte e tonico gli trasmetteva benessere. 
Draco coprì i loro copri con le coperte, con una mano gli carezzò i capelli arruffati scivolando sul collo. Lo sentì rilassarsi come un gattino che faceva le fusa, mentre accoccolava meglio il volto contro il suo collo sensibile. 
- Domani mattina devo svegliarmi presto per finire la mia punizione, perciò nessuno se ne accorgerà. - gli spiegò. 
- Pensavo l’avessi fatta finire a Liam. - rispose sulla sua pelle solleticandolo. 
- Dubito fortemente che l’abbia finita veramente. Io non l’avrei fatto.
Harry mosse il capo contro il suo convenendo con lui. 
- Sì, non mi dà l’idea di uno che si fa bullizzare, in effetti. 
Draco, con enorme sollievo nel sentirlo tranquillo e sulla via del sonno, si rilassò lasciandosi finalmente andare sentendo che le cose, in un modo o nell’altro, si erano finalmente e veramente sistemate.