CAPITOLO 57:
IL CERCHIO SI ALLARGA
Il mattino seguente Draco si svegliò presto, silenzioso si preparò prima degli altri ed andò a concludere la pulizia della sfera che come da lui previsto era stata fatta a metà da Liam. Finendo in tempo per la colazione, decise di dirigersi direttamente in Sala Grande ad aspettare Harry per ricongiungersi con lui e ripristinare le solite tradizioni, ovvero i pasti insieme.
Era fra i primi e si sedette al solito posto, un po’ distante dagli altri compagni già arrivati. Notò le occhiate curiose e compiaciute che gli arrivarono nel vederlo ancora solo e sorrise divertito fra sé e sé.
Gli faceva piacere non essere più parlato male alle spalle o malvisto, ma lì stava andando ben oltre. Iniziava a sentirsi addirittura un idolo ed era decisamente inebriante, tuttavia decise di rimanere coi piedi per terra e ignorandoli iniziò a mangiare con la sua calma placida, sempre con fare da aristocratico innato. Lanciava numerose occhiate alla porta, sempre più seccate perché Harry osava fare tardi anche quel giorno, finché vide arrivare Blaise poco dopo.
Draco gli diede un’occhiata si sfuggita tornando subito dopo su di lui, lo vide che lo guardava e prima di scegliere un posto, esitò. A quel punto gli fece un cenno indicandogli di mettersi con lui.
Blaise, stupito lui come gli altri che avevano notato la cosa, lo raggiunse esitante non aspettandosi una cosa simile da lui. Suo malgrado si sedette di fronte a Draco dopo un saluto composto che ricambiò.
Attese si mettesse da mangiare ed infine lo ringraziò: - Grazie per ieri sera. Non eri tenuto.
Blaise sorpreso fece un cenno imbarazzato.
- Mi sembrava il minimo, sapevo stavate facendo pace!
Draco continuò a mangiare il porridge guardandolo incuriosito per cercare di studiarlo e capire che tipo fosse. La prima impressione, prima dopo quattro anni nella stessa scuola, classe e Casa, non era stata male, ma doveva capire se la poteva confermare.
- Comunque non eri tenuto lo stesso. Grazie davvero.
- Figurati! - rispose calmo Blaise senza fare sceneggiate per la sorprendente gentilezza di Draco. Altra cosa che apprezzò.
- A proposito, dov’è? - disse poi Blaise guardandosi intorno.
Draco continuando a fare colazione, rispose sentendosi strano nel parlare e nel condividere cose con altri all’infuori di Harry.
- A dormire, credo. Senza di me fa tardi, ma io mi sono svegliato presto per finire la punizione.
Non era male, comunque, avere un altro rapporto speciale e parlare anche con altri al di fuori del proprio ragazzo o dei suoi amici.
Blaise leggendo abilmente fra le righe quel che non gli aveva voluto dire esplicitamente, chiese senza paura: - Perciò tutto bene con lui?
Draco lo guardò ancora per capire che genere di curiosità fosse quella con cui glielo chiedeva, ma vedendo che era semplice sollievo e contentezza, capì che ci aveva visto giusto.
- Tutto alla grande!
Blaise accentuò il sorriso: - Oh, bene, ne sono proprio contento!
Draco lo guardò ancora e sorprendentemente rispose con un cenno dove si poteva scorgere un abbastanza ben distinto sorriso.
Quello fu l’inizio, il vero inizio della loro amicizia. Un’amicizia che si era scelto lui per davvero, che non gli era capitata e che nemmeno era stata imposta per svariate ragioni.
Il suo primo sincero amico.
Euforia. Questo sentì Draco mentre conteneva alla perfezione la voglia di sorridere di più. Poi sentì la voce chiassosa ed allegra di Harry arrivare trafelato come al solito e si voltò regalando a lui quel sorriso felice.
Harry lo raggiunse correndo tutto scoordinato e spettinato, la divisa in disordine già di primo mattino. Si sedette di schianto accanto a lui e non riuscì nemmeno a giustificarsi per il ritardo, che si ritrovò le labbra di Draco sulle sue a sorprenderlo e togliergli il fiato in un buongiorno pubblico decisamente fuori dai suoi standard.
In giro molti si fermarono e li guardarono meravigliati. Fino a quel momento si erano presi sottobraccio o tenuti per mano, pochissime effusioni. Fu un bacio veloce a stampo fatto per mettere in chiaro con tutti, non solo con Liam dall’altra parte del tavolone che li guardava fisso e parecchio male, ma anche con Harry stesso, quali fossero le sue intenzioni.
“Farò di tutto per far capire al mondo intero che sono serio con lui, che lo amo sul serio e che non è solo una fase o chissà cosa pensano tutti. Sarò ancora più chiaro e così tutto andrà meglio!”
Si rese conto di essere disposto anche a quello, per lui, sebbene avrebbe faticato parecchio a non schiantare tutti quelli che li fissavano come dei fenomeni rari.
- Che coraggio... - sentì qualcuno sussurrare. Draco sospirò vedendo Harry ancora di mille colori seduto accanto a fissarlo inebetito, ma fu Blaise a scoppiare a ridere e ad allentare la tensione.
- Dopo di questo il tuo Fan Club diventerà ancora più grande!
Harry si riprese con fatica, ma ci riuscì e lo fece ingozzandosi di uova, bacon e qualunque altra cosa ci fosse nei dintorni.
Draco fece una smorfia faticando a non vomitare.
- Come diavolo fai appena sveglio?
- Perché non sei tornato a svegliarmi? - fece lui invece tornando a quel che stava per dirgli prima.
- Certo, tornavo di sotto solo per te, come no! Non sono la tua balia!
- Ok, ma per poco non facevo tardi davvero!
Sentendoli e vedendoli, Blaise rise ed Harry, guardandolo, si ricordò di dovergli dire qualcosa anche a lui.
- A proposito, grazie per ieri sera! Chissà che casino se Piton ci beccava fuori dopo l’orario...
Nel sentirglielo dire candidamente, Draco gli mise una fetta di pane tostato in bocca a forza per zittirlo borbottando: - se però eviti di dargliene conferma ora, magari non è vano!
Fetta che Harry comunque ingurgitò lo stesso, mentre Blaise dopo aver fatto un cenno di risposta col capo, rimase lì seduto con loro a guardarli divertito.
Fu così che il cerchio delle amicizia di Harry e Draco si allargò.
I giorni erano volati in un battito di ciglia.
Draco sollevò gli occhi al cielo pieno di basse nubi grigio pallido, erano così spesse che sembrava potessero essere raggiunte allungando un dito.
L’aria era pungente ed il fiato si condensava, il profumo era inconfondibile.
“Nevicherà.” realizzò sicuro.
Continuò a camminare avvolto nel mantello invernale e nella sciarpa della sua Casa, verde con sottili strisce grigie.
Aveva bisogno di stare un po’ all’aperto nonostante il freddo invernale, non poteva starsene chiuso in castello o avrebbe soffocato.
Puntò il solito albero del giardino dove solitamente lui ed Harry si mettevano, spesso uno sulla pancia dell’altro. Non aveva nessuna intenzione in mente, voleva dolo stare là, ma non fece in tempo a raggiungerlo che subito il primo fiocco iniziò a scendere e lì si fermò a metà strada tornando a sollevare lo sguardo chiaro, aprì la mano ed attese che i fiacchi si depositassero nel proprio palmo.
Quando raccolse il primo, si sciolse subito e andò alla ricerca di altri che vide sempre più insistenti e fitti calarsi timidamente.
Ci volle poco affinché attaccassero sul suolo gelido. Ben presto ogni cosa si fece più fredda, compreso lui, incantato sui candidi fiocchi che ricoprivano tutto.
Perse la cognizione del tempo mentre si sentiva in qualche modo in pace col mondo, fino a che qualcuno prese la propria sciarpa dal collo e gliel’alzò sulla testa per coprirlo meglio. Nel gesto si sentì quasi strozzare ed un’imprecazione fece eco alla propria, ma la voce familiare rivelò un Harry col cappuccio in testa ed un’espressione infastidita.
- Cercavo il cappuccio ma ho beccato la sciarpa... - si scusò lasciando la sciarpa per cercare il cappuccio del mantello. Quando lo trovò glielo alzò sul capo. - Ti confonderanno con un pupazzo di neve, la tua pelle è così bianca che sembra della stessa consistenza di questi fiocchi!
Così dicendo Harry gli prese la mano e gliela girò lasciando che alcuni di essi si depositassero sul dorso pallido. Draco rise realizzando che in effetti il proprio biancore a momenti non faceva nemmeno distinguere il piccolo cristallo che fra l’altro rimase un po’ lì prima di sciogliersi, indicando che era già freddo.
Harry gli prese le mani fra le sue e le strofinò per scaldargliele. Le sue erano naturalmente calde.
- Si congela qua fuori, infatti nevica... che fai?
Draco alzò le spalle.
- Avevo bisogno di una boccata d’aria
- Ma così ti ammali...
Harry lo prese sempre per le mani e fece per tirarlo dentro, ma Draco pose resistenza e lo trattenne lì nel giardino di Hogwarts, nel movimento allargò le braccia e se lo sistemò contro di sé cingendolo sicuro.
Non avevano idea se ci fosse qualcuno a guardare, con la neve sicuramente dei compagni erano usciti, sentivano vagamente delle voci di meraviglia intorno rivolte alla neve che cadeva.
Si stupì non poco, era da diverse settimane che Draco era diverso, ma aveva pensato che dopo i litigi ed i momenti di tensione, si fosse finalmente rilassato, tuttavia lo conosceva ed anche se in quel periodo della sua vita stavano emergendo nuovi lati suoi che non aveva mai visto, sapeva che quel suo comportamento così affettuoso nei suoi confronti proprio in pubblico, non era sintomo di un semplice rilassamento periodico.
Draco lo stava facendo apposta, si stava sforzando e probabilmente lo faceva per dimostrargli che era assolutamente sicuro di lui e di quel che provava nei suoi confronti, voleva fargli arrivare i suoi sentimenti e cancellare le sue insicurezze.
Tuttavia quel che lo colpiva non era solo quello che stava facendo ed il motivo, ma soprattutto che non era teso e nervoso.
Il vecchio Draco nel comportarsi forzatamente in un modo non da lui, prima o poi sarebbe scoppiato, avrebbero litigato, non si sarebbe sicuramente sentito a suo agio, invece era sereno e rilassato in modo sincero.
Glielo lesse negli occhi così vicini ai propri mentre si abbandonava a quell’abbraccio pubblico, sotto la neve.
Le sue labbra piegate in un sorriso limpido, si avvicinarono alle proprie senza dire nulla di particolare. Nessuna frase, solo gesti. Tanti, tutti così come quelli.
Dolci, romantici, affettuosi. Senza paura e timori, nemmeno mezza esitazione.
“Gli piace, si sente a suo agio. Avrà iniziato a farlo per me, per aiutarmi con le mie insicurezze, ma è finito che gli piace e gli fa bene. Probabilmente è solo iniziare la prima volta, il problema. Una volta che superi un tabù ti rendi conto che non era niente di che e puoi farlo ancora e magari pure ti piace. Draco sta proprio maturando e cambiando tantissimo. Ed io? A che punto sono? Sono indietro o gli sono accanto?”
Draco lo baciò senza dargli tempo di aggiungere altri dubbi ai già tanti che vorticavano nella testa, le sue labbra fredde e secche si unirono alle proprie un po’ più calde e morbide, ma ben presto si raffreddarono prendendo la sua temperatura.
Con la lingua si inumidirono e una sensazione di piacevole torpore li allietò, Harry alzò le braccia e gliele mise intorno al collo sollevandosi sulle punte, aumentando il contrasto con la neve fredda intorno a loro, che ancora gli cadeva addosso. Ben presto non sentirono nessun gelo, furono solo loro, morbidi e caldi, uno sull’altro.
Qualcuno nelle vicinanze li guardava con curiosità morbosa, di questi c’era chi disapprovava parlandone male, ma rigorosamente a bassa voce per non farsi sentire ed eventualmente pietrificare, altri invece sospiravano ammirati e sognanti trovandoli ‘così carini’.
Sapeva che Draco non gli piaceva fare spettacolo, ma per lui stava superando anche quell’ostacolo, l’ennesimo.
Cosa poteva fare lui per il suo ragazzo, invece?
“Sono la sua luce, ma è sufficiente? Vorrei fare di più, ma cosa?”
Con questo desiderio nel cuore, arrivarono le vacanze di Natale ed entrambi andarono a casa insieme a Remus.
Note Finali: le due fan art scelte erano entrambe ottime candidate per rappresentare il capitolo così le ho messe insieme. La Quinta Parte è conclusa con Blaise che diventa il primo amico scelto da Draco e lui che fa quindi un nuovo importante passo in avanti nel mezzo delle sue paure che restano sempre lì dove sono, ma con le quali ora riesce a convivere meglio. Mi serviva una scena ‘riempitiva’ e conclusiva e così mi è venuta su quella della neve che testimonia anche che adesso fra loro è finalmente tutto risolto. Adesso restano le crescite personali che caratterizzeranno la Sesta Parte, che inizierà col prossimo capitolo. Grazie dell’attenzione. Baci Akane