*Stanno ancora girando il nuovo video musicale sotto il sole concente ed in versioni molto hot, mentre Niky diventa il confidente di tutti quelli che sono lì. Forse la sua storia con Chris ha qualche speranza. Mentre glielo iniziano a dire, è tempo di tornare a casa con Kari e Joshua e vedere cosa succede dopo la nottata intensa e piena di rivelazioni shoccanti. È dura arrivare a certi livelli, ma lo è anche il dopo, farci i conti. Buona lettura. Baci Akane*
CAPITOLO XIII: ORMONI
"Nello spazio sconfinato
Attraverso una terra di sangue e sogni
Farò in modo che il tuo cuore non vada in pezzi
Non ti fermi? Per favore
Liberami, liberami
Liberami, liberami
Lasciati andare, lasciati andare, va
E’ il momento di deporre le armi"
- 30 second to mars - great wide open -
Niky non si perse un istante delle riprese, attratto tanto dai soggetti sotto le telecamere quanto dai meccanismi della regia. Era ammirato da quell’uomo eccentrico che dispensava ordini a destra e a manca tenendo testa allo squalo Joshua che metteva becco in tutto.
Quando fu il turno di Chris di cantare, perché lui cantava dal vivo anche nei video, fra il modo in cui era conciato e la sua voce, Niky si sciolse, ma forse fu anche per colpa del sole.
Joshua infatti dovette accompagnarlo sotto il tendone vedendolo barcollare paurosamente.
Quando lo spinse nella sedia all’ombra e gli buttò in faccia una bottiglia d’acqua senza troppi complimenti, gli si sedette accanto finendo per brontolare seccato:
- Piantala di trascurarti, non possiamo farti da baby-sitter, sei tu che lo devi fare a loro! - Fece indicando col capo Chris e Kari.
Niky imbarazzato per l’essere stato di nuovo tratto in salvo in quel modo che lo faceva apparire fragile come non voleva essere, sorseggiò l’acqua trovando sollievo e lucidità per rispondere calmo:
- Chiedo scusa, non lo faccio apposta… dovevo guardarlo cantare e così mi sono fatto coinvolgere troppo… - Per Joshua non era affatto una novità, quella, infatti scoccandogli un’occhiata ironica tornò su Chris che ora aveva una serie di riprese senza dover cantare.
- Sì, immagino! - Era chiara l’allusione. Anche troppo chiara.
Niky la capì anche se non di preciso, ma era difficile fraintendere quel tono e quello sguardo maliziosi e mordendosi il labbro sperò di riuscire a cambiare discorso con la frase successiva sparata senza pensare:
- Allora mi pare che con Kari vada tutto bene! - A cambiare discorso era decisamente bravo, in effetti. Joshua spostò lo sguardo sicuro da lui e Chris a Kari seduto più in là su una roccia, fuori dalle riprese, a dormicchiare al sole per abbronzarsi come anche altri del gruppo a cui non toccavano gli obiettivi nell’immediato futuro.
Erano fanatici dell’abbronzatura ed era normale che non andassero a coprirsi. Tutti ad eccezione di Ian che invece detestava il sole.
Sospirò senza rendersene conto e piegando il capo si immerse nel suo compagno. Stava dannatamente bene in quelle versi da naufrago con la pelle che brillava strategicamente.
- Mi si cuocerà e poi sarà inservibile! - Fu il suo commento fin troppo cristallino che fece ridere Niky.
- Insomma bene! - Dopo il giorno precedente non poteva esserne sicuro, ma dal risveglio di quella mattina come minimo poteva stare tranquillo. La conferma l’ebbe col suo sguardo ammiccante estremamente comunicativo.
‘Non bene, molto di più!’
- Si è deciso a fare il passo da solo senza che gli dessi calci in culo! - Niky capì solo allora le motivazioni che avevano spinto Joshua ad essere così severo con Kari ed anche se non l’aveva capito bene subito, ora era chiaro e non poteva che essere d’accordo, infatti con serenità asserì tranquillo:
- Bisogna darsi da fare per i propri sogni. Bisogna essere i primi a combattere per essi. - Joshua stesso non aveva dubbi che sarebbe stato d’accordo e con una pacca sul ginocchio che rappresentava il suo ringraziamento, si alzò fischiando con quel suo modo acuto e traumatico.
- Kari! Togliti dal sole che ti ammazza e se non lo fa lui lo faccio io! - Le sue grida le udirono tutti e tutti capirono con certezza assoluta che non gli interessava un bel niente degli altri, ma solo di lui. Gli sghignazzi vennero praticamente da ogni essere vivente e finirono in risate vere e proprie quando lo videro fiondarsi come una scheggia dal bassista che pareva per nulla intenzionato a scrostarsi dalla sua postazione luminosa.
Niky rimase solo per poco, poiché Ian nel giro di un istante gli fu di nuovo seduto accanto.
Buttato sulla sedia che si liberava a turno, il ragazzo sorrise dandogli la sua acqua per rinfrescarlo, il tastierista la prese e la bevve volentieri e dopo essersi sventolato si lasciò sfuggire un lamento che solitamente non emetteva mai nemmeno sotto tortura:
- Odio il sole! Ho la pelle delicata e mi scotto sempre! Anche se mi sono messo tutte le precauzioni possibili vedrai come vado a casa stasera! -
Niky rise di gusto non invidiandolo per niente:
- Ti capisco, stavo per sentirmi male io! Sono matti a fare un video simile! -
- E questo è niente! Sapessi in che condizioni quel matto ci fa girare ogni volta! Sempre le più assurde! Una volta siamo andati fino ai limiti di un vulcano! -
Niky impallidì immaginandoselo.
- Ma perché fanno tante riprese a Chris? - Chiese senza controllare minimamente il suo enorme e spiccato interesse per il cantante.
Ian sorrise vedendoci dietro a quella preoccupazione tutto quel che c’era veramente. Interesse specifico.
- È la testa di serie del gruppo, quello che interessa di più al pubblico, oltre che il cantante principale. È normale. Ne approfittano per fargli le riprese sulle parti musicali, quando nessuno canta. - Capendolo, Niky guardò l’ora ed il sole alto e cocente su nel cielo.
- Però a quest’ora è pericoloso… - Non celò il suo stato d’animo che intenerì Ian.
- Quel regista è matto, ma piace a Joshua proprio per questo! - Nessuno avrebbe potuto nutrire dubbi a tal proposito!
- Povero… - Fece poi sentitamente in pensiero per Chris.
Ian non riuscì proprio a trattenere il commento, a quel punto, ma non v’era ironia, malizia o quant’altro, dietro.
- Magari con te funzionerà.. -
- Che vuoi dire? -
Ian parve rifletterci qualche istante prima di dirglielo, alla fine decise che era meglio essere sincero e spiegargli quel particolare che di sicuro nessuno si era preso la briga di dirgli.
- Non so se te ne sei accorto, ma Chris è costituzionalmente incapace di amare. E non è una battuta. Lui non si è mai innamorato, sembra non ne sia capace. Non esce con qualcuno fino a provare sentimenti, fa solo cose fisiche e basta. Non dico che sia innamorato solo di sé stesso anche se lo sembra. Sotto la superficie c'è sicuramente insicurezza. Però sta di fatto che non ha mai amato e tutti sono convinti che mai amerà, non ne è in grado. Però magari ci sbagliamo. Magari serve la persona giusta... - Niky non fu in grado di aggiungere altro, non parlò, non commentò. Rimase senza fiato ad ascoltare quella rivelazione di cui aveva già avuto sentore e si chiese come dovesse viverla, come dovesse prenderla, cosa dovesse fare.
Ian non aggiunse altro. Con un sorriso incoraggiante, si alzò e se ne andò pensando che dopotutto aveva già fatto notevoli miracoli con Kari. Se Niky era capace di farne, tanto valeva approfittarne e vedere che combinava con Chris!
Dopo le riprese ed il via libero del regista per andare a casa, Chris e Kari si avvicinarono a Niky in perfetta sincronia, ma mentre uno rimase in silenzio, l'altro fece una delle sue solite domande:
- Come ti sono sembrato? - Ovvio chi era stato a farla. Kari scosse il capo pensando che fosse sempre il solito e Niky con aria ebete ed ancora le sue immagini impresse nella mente, rispose balbettando:
- O-ottimo! - Chris lo guardò deluso.
- Solo ottimo? Niky, devo far svenire la gente che guarderà il video, devo spingere milioni di persone a scaricarlo e a rivederlo in continuazione! - La megalomania e l'egocentrismo di Chris, a volte, sembravano senza fine e mentre Niky stava pensando e degli epiteti adatti che non lo compromettessero troppo, Kari sbuffò e si prese l'amico trascinandoselo via, lontano dal tendone e dall'equipe che smontava tutto.
- Intanto spingi me a scappare, lavora su questo! - Vedendoli andarsene, il cantante tuonò seccato:
- Ehi, lui è mio! - Ma Kari alzò il dito medio senza fermarsi e nemmeno girarsi.
- Non è un cane! - Con questo si allontanarono fino alle macchine, qualcuno già andava via, altri semplicemente facevano su e giù caricando materiale, ma in generale erano appartati.
Una volta seduti dentro alla sua, Kari l'accese per l'aria condizionata che ebbe cura di non mettere troppo forte e quando anche Niky fece un sospiro di sollievo, il bassista iniziò con un tono basso.
- È tutto molto strano, sai... lo guardo e penso... ora andremo a casa e cosa faremo? Di cosa parleremo? E se mi chiederà di quella mia storia? - Niky non aveva alba di cosa parlasse, solitamente chiedeva di cosa parlava, però decise di lasciarlo andare a ruota libera.
- È Joshua, non ti ha mai obbligato a fare nulla, no? - Kari ci pensò ed annuì, poi fissando il volante che tormentava con le dita come se fosse storto e dovesse raddrizzarlo, disse quasi col broncio.
- Non mi chiedi di quale storia parlo? -
Niky capì che gliene voleva parlare. Probabilmente dopo averlo detto a Joshua, voleva dirlo anche a lui... forse era solo la prima volta quella traumatica e difficile, poi le altre erano quasi una liberazione.
O forse sentiva che a Niky glielo doveva.
- La tua storia, no? - Kari annuì e dopo un po' si decise ad alzare lo sguardo sul suo che già era dolcemente e pazientemente posato sul suo.
- Non vuoi saperla? - Niky ripensò alle parole di Joshua. Uno doveva volere da solo le cose, non doveva essere spinto. Kari lo voleva o si sentiva in dovere?
Per un momento vacillò ma poi con gentilezza sorrise.
- Quando ti va sarò felice di ascoltarla. Se adesso non te la senti non devi... - Kari respirò più a fondo sentendolo e Niky capì che gli aveva detto la cosa giusta.
- Un... un'altra volta, allora... - Niky comprese il suo tentativo... avevano un rapporto confidenziale, si aiutavano a vicenda e capiva che doveva parlargli di sé, però era ancora difficile. Sapeva che doveva e forse anche voleva, ma riuscirci era un altro paio di maniche. Kari incrociò il suo sguardo con gratitudine silenziosa, dietro di lui vide Joshua e Chris raggiungerli e prima di farlo uscire, guardando Chris, disse fugace cambiando totalmente tono:
- Penso che se c'è speranza per me, c'è anche per lui... - Niky rimase sconvolto da questa frase, non per il fatto che si riferisse alle vicende di qualcun altro o perchè fosse positivo verso la loro storia, quando fino a quel momento era sempre stato negativo.
Quanto per il semplice e puro fatto che Kari aveva ammesso che c'era speranza per lui.
Non riuscì a togliersi quell'aria ebete dal volto delicato, perchè la portiera dell'auto si aprì ed una voce squillante lo riprese.
- È ora di andare a casa, sono cotto... mi dovrai riempire di crema dopo sole! - Con questo Chris praticamente si prese Niky, la sua famosa proprietà, e senza permettergli di dissentire se lo trascinò via.
A nessuno era ben chiaro come davvero lo considerasse, però c'era da stupirsi per il modo in cui a volte lo trattava. Sì, una proprietà... ma per quanto legato fosse alle sue cose, non arrivava mai a certi livelli.
Era quasi come che si stesse superando.
Joshua entrò in macchina con Kari e gli disse senza troppe gentilezze di partire.
- Per oggi ho finito anche io! Ho annullato gli altri impegni, quel pazzo mi ha cotto! - Kari gli lanciò uno sguardo sbieco senza capire.
- Ma se siamo noi quelli che giravamo il video! Tu che cazzo c'entri? - Gli chiese infatti.
- Dovevo assicurarmi che non vi ammazzasse! Dio solo sa cos'ha in mente per il prossimo video! - Joshua era capace di dire anche cose molto carine come se fossero insulti, non aveva il dono della dolcezza vera e propria, ma a Kari andava bene così.
Ridacchiando accelerò con la voglia di andare a casa e farsi una doccia fredda. Dopo la notte passata, una giornata simile era stato un massacro.
- Perchè lo tieni per i nostri video, allora? - Era una delle prime conversazioni normali che avevano. Joshua lo guardò stupito ma si riprese subito rispondendogli semplice.
- Perchè è bravo! Pazzo ma bravo! - Semplice.
Continuarono a parlare anche senza articolare frasi troppo lunghe per tutto il tragitto di ritorno, poi una volta a casa Kari si infilò sotto la doccia e Joshua rimase in cucina a pensare, mentre cucinava qualcosa per entrambi, se fosse il caso di accennare lui a qualcosa riguardo la confidenza fatta quella notte.
Era della filosofia che uno doveva fare quello che voleva e non aspettare i Santi dal Cielo, però Kari quel passo, un passo molto grande, l'aveva fatto ormai e poteva anche provare a dimostrargli che in ogni caso gli interessava.
Kari puntava tanto su questo. Non era sicuro di interessargli sul serio, ma come al solito si fraintendevano.
Sentendo la porta del bagno aprirsi ed i suoi passi poco leggeri raggiungerlo, mise in tavola la bistecca e l'insalata, in parte mise la salsa da mangiare con la carne. Dal fianco vide infilarsi la sua mano, il dito immergersi nella salsa in questione e poi finire in bocca di Kari, spuntato silenzioso proprio dietro di lui.
Il suo profumo di doccia lo investì e lo inebriò.
- Tutto bene? - Chiese forse in una delle prime volte che lo faceva.
Kari annuì e si sedette a divorare la cena.
Joshua lo studiò un attimo.
Aveva capito che quello era il suo tentativo di interessamento oppure gli era sfuggito?
Non aveva colto l'occasione, per cui forse non aveva capito.
La conversazione tornò sui video passati e prossimi e sui singoli, insomma, sul gruppo, fino a che, finita anche la cena, Kari chiese di mettergli della crema sulla schiena che si sentiva la pelle tirare e bruciare.
Joshua lo guardò alzandogli la maglietta larga senza maniche e notò che era riuscito a scottarsi in certi punti.
In camera, con il giovane steso e le proprie mani che correvano lisce sulla pelle calda e soda, provò a tornare sull'argomento. Si sentiva idiota, ma del resto bisognava fare un passo a testa.
- Ti sei pentito di avermene parlato? - Chiese più diretto. Kari fece un cenno con le spalle senza dargli risposta, quindi Joshua seccato lo girò con poca gentilezza ed una volta posizionato sulla schiena ed ottenuto il suo sguardo poco comunicativo di natura, disse sul piede di guerra:
- Insomma, perchè non parli più? Ti ho fatto ben due domande e tu non rispondi! Te ne sei pentito? Vorresti non avermi detto nulla? È passata una giornata intera dopo che mi hai detto tutto, non è una cosa facile da fare, puoi anche essertene pentito, non so... - Anche se ormai non aveva molto senso.
Kari si morse il labbro, si alzò a sedere e lo baciò.
Joshua accettò per due secondi, poi lo spinse deciso.
- Questo non è una risposta! - Kari però finì per ridacchiare, grande evento, e spingendolo lo stese sotto di sé ribaltando le posizioni.
Sistemato sopra di lui, lo guardò un istante famelico, lentamente si stava aprendo anche ad altro che non erano solo grugniti e offese.
- Che importanza ha? Ormai te l'ho detto... - Sparì col viso contro il suo collo, le labbra ad assaggiare la sua pelle sensibile. Per Joshua era difficile rimanere in sé così...
- Però potresti anche non volerlo più... - Premeva su quello e non sapeva nemmeno perchè, forse voleva solo che continuasse ad aprirsi ma non sapeva bene quali domande fare.
Kari alla fine gli aprì la camicia che ancora indossava e preferì zittirlo tuffandosi sul suo corpo, leccandolo e mordicchiandolo mentre scendeva dritto all’inguine.
Sapeva che non era una risposta, ma non sapeva cosa dire.
Si era pentito? Forse... o forse ora stava meglio... non riusciva ancora a capire, però sapeva che aveva bisogno di perdersi in lui, in qualcosa di piacevole che gli impedisse di pensare e di provare confusione.
Aveva passato la vita a drogarsi e bere e poi a dormire per non sentire il proprio dolore, ora stava meglio ma era pieno di confusione, non voleva stordirsi, voleva rimanere sveglio, però non voleva nemmeno tutto quel caos.
La sua bocca si chiuse sul suo membro che si eccitò quasi subito, mentre succhiava con la sua tipica irruenza, aumentando l’intensità in modo vertiginoso. Joshua spingeva il bacino contro il suo viso, attirando la sua testa contro di sé, la mano a lavorare sulla propria erezione.
Il sesso con lui era una delle cose migliori per soffiare via quella nebbia, per il momento dell'orgasmo c'era solo il piacere assoluto e niente altro, la mente si spegneva ed era come rigenerarsi.
Non riusciva a farlo di continuo con chiunque, però con Joshua sì, con Joshua andava bene. Joshua era il solo che riusciva ad aiutarlo in quel senso.
Prima di venire si staccò bruscamente e lo girò in fretta, senza perdere tempo, come se avesse un treno da prendere al volo, Kari penetrò Joshua da dietro con alcune spinte possenti e decisa, Joshua si inarcò e si tese per poi rilassarsi, in breve si trovarono a muoversi in sincronia aumentando la forza delle spinte per sentirsi di più e crescere insieme in quell’esplosione che ogni volta li faceva impazzire. Quando vennero tutti e due, Kari ne ebbe conferma.
Il sesso era un tabù per lui, ma con Joshua no... per cui ci si aggrappava per stare bene, non capiva se era sbagliato o meno, ma non riusciva a smettere.
“Provo qualcosa per lui... è un sentimento... è per questo che con lui va bene...”
Decise di darsi questa risposta e di chiedere comunque conferme a Niky il giorno dopo, la sua bussola morale.