*Spazio ancora per Chris e Niky che faticano a capirsi e trovarsi anche se nessuno dei due è capace di mollare la presa. La contraddizione di Chris è sempre più evidente e arriverà presto un momento in cui non potrà più fare finta di non vedere che sta già succedendo ciò che cerca di evitare con tutto sé stesso. Niky per ora tiene duro, ma vedremo per quanto. Kari questo capitolo molto di contorno, invece. Per il resto ci tuffiamo in una delle tipiche cose da band, la composizione di un video, uno di quelli speciali. Buona lettura. Baci Akane*
CAPITOLO XVI:
PARLANDO DI SENTIMENTI
"Hai detto che volevi di più
Cosa stai aspettando?
Io non sto scappando da te
Vieni, abbattimi,
Seppelliscimi, seppelliscimi
Ho finito con te
Guardami negli occhi
Mi stai uccidendo, mi stai uccidendo"
- 30 Second to Mars - The kill -
Kari stava interiormente agonizzando nell'essere costretto a conversare con Joshua e delle persone a sua detta importanti per il panorama musicale. Ovviamente si limitava a stare lì vicino e ad annuire con aria annoiata.
Erano comunque progressi, solitamente scappava ad inizio serata, ora la festa era verso la fine e lui era ancora presente.
Stava cercando di isolarsi, quando si sentì afferrare il braccio, si girò a muso duro per partito preso e vide Chris con aria sbrigativa.
- Ehi, io vado… - L'avvertì. Probabilmente voleva dirlo al loro manager, ma essendo occupato in una conversazione che annoiava Kari, l'aveva detto a lui.
- Come mai così presto? - Presto in quanto solitamente era l’ultimo, a Chris piaceva molto fare festa. Pensò che si fossero scambiati i ruoli.
- Devo andare a recuperare Niky! - Kari si fece subito attento e si rabbuiò all’istante.
- Dove l’hai perso? - Come se l’accusasse di chissà quale misfatto, per un momento vide dell'ira funesta nello sguardo di Chris.
- Non l’ho perso, me l’ha portato via Gabriel! -
Gabriel era uno dei loro amici comuni e cantante. Aveva partecipato alla festa di lancio del nuovo album dove aveva conosciuto Niky che, a quanto pare, aveva corteggiato fino a portarselo via. Chris non se ne era accorto subito perchè dopo la gara di ballo si era perso a parlare con Frank, il suo amico di infanzia che non vedeva da qualche mese.
Non nascondeva che in lui aveva visto la possibilità di uno sfogo ormonale. Con Niky ci voleva andare piano, però lui era abituato a far sesso ogni giorno e stava diventando matto in quell'astinenza.
Proprio mentre era appartato con Frank, gli era arrivato il messaggio di Niky che diceva che era andato via con Gabriel.
Kari immusonito mugugnò un appena distinguibile:
- Pezzo di merda, come hai potuto perderlo di vista così? - Kari lo spinse con un calcio: - Sbrigati! Gabriel riesce a farsi chiunque perché, al contrario di te, non brucia chi ha davanti, ma se lo lavora ai fianchi con calma! - Modo di dire da pugile che però fu fin troppo chiaro. Chris infatti già sapeva da solo quali erano i metodi di quel tipo. Non aveva niente contro di lui, gli piaceva ed erano amici da molto tempo, ma per quel discorso di Niky stava giusto giusto per finire sulla sua lista più nera. Nessuno poteva osare toccargli il cucciolo!
Fra le altre cose era anche geloso di Kari che, nonostante sapeva facesse coppia con Joshua, notava un rapporto troppo stretto col suo e solo suo Niky.
Kari vedendolo volare via da lì, non ci pensò su molto. Conosceva Gabriel, sapeva che per farsi seriamente qualcuno se lo portava a casa e ci faceva il bagno insieme in piscina.
Una sera ad una di quelle famose feste del gruppo dove invitavano amici vip e non, era finito ubriaco fradicio prima in macchina sua, poi a casa ed infine in piscina. Quando si era vagamente ripreso, se l'era ritrovato spalmato addosso e gli aveva rifilato un pugno che gli aveva aperto un taglio sul sopracciglio.
Gabriel era del tipo che doveva avere chiunque respirasse, molto simile a Chris in effetti, solo che avevano modi diversi di fare. Il primo ci perdeva più tempo.
“Non che io sia dalla parte di Chris, non sono sicuro che sia giusto per il piccolo uno stronzo come lui, ma nemmeno Gabriel lo è. A questo punto tanto vale che resti con chi posso controllare...”
In effetti il sentimento che Kari provava per Niky era molto particolare, era forte e di difficile interpretazione.
Un fratello, probabilmente.
Magari sperava che potesse essere meglio del proprio... stessa cosa per Joshua che forse poteva essere meglio di suo padre.
Non che poi ci volesse molto.
Sulla via del ritorno, nell'auto sportiva di Chris che sfrecciava impazzita per le vie della città, regnava il silenzio più pesante.
Chris era corso da Gabriel ed aveva recuperato prepotentemente Niky, era chiaro che avesse interrotto qualcosa e questo bruciava moltissimo al cantante.
Si era trattenuto con Niky, gli piaceva, voleva saltargli addosso dal primo giorno, ma aveva avuto per qualche miracolo del riguardo.
Come poteva poi andare col primo che veniva?
Per Chris era inconcepibile, non lo poteva accettare, non riusciva nemmeno a capire come mai se ne fosse andato nel mezzo della festa. Non era proprio un comportamento da lui.
Non ne voleva parlare perchè era troppo arrabbiato e sapeva che in quei casi diceva sempre cose di cui poi si pentiva, ma Niky sembrava molto fermo nella propria posizione. Addirittura con la coscienza pulita.
- Non volevo disturbarti… - Mormorò ad un certo punto per scusarsi di averlo fatto venire.
- Non abita lontano da me, non è un disturbo. - Chris non era veramente ottuso, lo faceva perché non voleva affrontare discorsi scomodi, il tono molto secco e freddo.
- Intendevo alla festa. Ti stavi divertendo, stavi parlando con Frank, non volevo intromettermi, mi pareva di essere di troppo e volendo andare a casa ho raccolto l’occasione. È una brava persona, Gabriel, abbiamo parlato un po’ e mi è piaciuto. Volevo solo andarmene da là, stavo soffocando… - Disse poi con sincerità ed un tono sempre più fine. Si sentiva colpevole di qualcosa che non sapeva, ma soprattutto amareggiato. Voleva rinchiudersi in camera e dormire. Si chiese se Kari all’inizio si fosse sentito così, quando si perdeva sempre nell’alcool e nel sonno. Per non sentire quel tipo di sentimenti schiaccianti e pesanti.
- Cosa c'entra Frank? -
Chiese Chris capendo che il fulcro di tutto era lui.
- Chris, ne sei innamorato? -
Ancora non capiva.
- No, non lo sono. -
- Ma lui sì… -
- Lo so, ma sono affari suoi! Non lo obbligo a venire a letto con me! -
- Ma perché lo fai se lui è innamorato e tu no? Per fare sesso e basta potresti scegliere qualcun altro, ne hai che aspettano un solo tuo cenno… - Aveva senso, il suo discorso, era quello di Chris che non l’aveva eppure non riusciva a rendersene veramente conto. Strinse il volante infastidito, si sentiva nel torto e non capiva perché, odiava sentirsi nel torto e quando succedeva si accendeva automaticamente in segno difensivo:
- Perché mi va, insomma, che c’è di male? E poi non capisco cosa c’entra questo con te e con quel che hai fatto con Gabriel! -
Niky sospirò realizzando quanto lavoro ci fosse da fare su di lui. Si guardò le mani e poi guardò di nuovo lui, seduto accanto che l’osservava infastidito:
- Non hai rispetto per lui, ecco cosa c’è che non va. Non è solo una questione d’egoismo ma anche di… insomma, tu vuoi tenerlo legato a te e se non provi niente per lui e dopo tutto questo tempo o è una bugia oppure non potrà mai cambiare niente, beh, non è giusto. Così lui non potrà mai andare avanti. Vuoi che rimanga innamorato di te a vita in una relazione a senso unico dove tutto quello che gli dai è il tuo corpo ogni tanto, quando ti va? - Era davvero un ragionamento sensato. Sospirando infastidito Chris scese dalla macchina facendosi seguire da Niky. Non voleva mollare, era un argomento che andava affrontato.
- Questo sono io. Non so innamorarmi, l’amore vero non esiste, finisce comunque quindi per non soffrire come un coglione dopo, evito di provarlo ed innamorarmi. Sono vissuto bene così, mi sono adattato al mondo che va così! Se Frank è innamorato di me sono cazzi suoi, può piantarmi quando vuole, non lo obbligo. Mi trovo bene con lui, scopiamo bene, è un mio caro amico, ma non ci sarà mai più di questo perché non voglio. Gliel’ho chiarito da subito che non mi innamorerò mai. Io non voglio queste stronzate! Odio quando le cose finiscono. Ovvio, quando le cose a cui tengo finiscono. - Con questo il quadro di Chris fu completo anche se un piccolo tassello mancava ancora.
I suoi probabilmente erano divorziati ed era cresciuto con esempi continui di storie fallite. Anche le sue sorelle più grandi sicuramente gli avevano mostrato il lato distruttivo e fallimentare dell’amore, ecco perché poi era diventato così.
Niky, una volta in casa, lo prese per il braccio e lo voltò verso di sé, era importante snodare del tutto l’argomento e farlo fuori una volta per tutte ed era importante che Chris capisse. Era dura ma doveva riuscirci.
- Chris, è vero che per amore si soffre, ma non c’è solo quel lato. Gli aspetti positivi comunque ci sono e valgono la pena di essere vissuti lo stesso, anche se una storia dovesse finire. - L’altro scosse la testa testardo ed indurito nello sguardo, ma senza schivarsi dalla sua presa:
- Tu credi nell’amore eterno e credi in Dio e sei puro e pulito. Sei una vera perla rara. Ma la verità è che il mondo è diverso e l’amore eterno non esiste. Esiste l’amore che finisce oppure quello falso. Io non ne voglio sapere! -
- Ma sei mai stato innamorato? - Possibile che non gli fosse mai successo con tutte le esperienze ed i rapporti che aveva avuto?
- No, ho sempre evitato. E tu come fai a credere nell’amore eterno se non lo sei mai stato nemmeno tu? - Era più che altro sincera curiosità, perché parlava così se non sapeva niente? Niky scese con le mani a prendere le sue e gliele portò sul proprio petto, si sentiva chiaramente che il cuore batteva impazzito, così agitato non era mai stato e ci teneva tantissimo a risolvere la situazione e a fargli capire quelle cose. Ci teneva tantissimo a lui e voleva che l’altro lo comprendesse.
- È vero, non mi sono mai innamorato, ma quello che sento ora mi dà conferma che ne vale comunque la pena, perché quando sarò ricambiato sarà esattamente quello che ho sempre cercato, per cui ho vissuto. -
- Potresti non essere mai ricambiato… - Fece piano impressionato dai battiti impazziti, ora era calmo, ma comunque stupito di quel ragazzo e della sua enorme forza interiore. Credeva contro tutto e tutti in cose a cui ormai in pochi credevano e non gliene importava, andava avanti lo stesso. Dove la trovava tanta volontà?
- Sì, ma non posso non provarci perché se invece va bene sarà fantastico e non è una cosa che vorrei perdermi. -
- Ma anche se venissi ricambiato potrebbe finire, un giorno. Tutto finisce. -
- Non tutto. E potrebbe finire, è vero, però ne sarà valsa la pena per quello che avrò provato, per quello che avrò dato e ricevuto. - Ammettere che poteva finire gli bruciava, ma doveva dargli atto che poteva essere. Doveva dargli le risposte giuste. Solo quello.
Chris si avvicinò di un passo continuando a sentire il cuore che batteva, a guardare i suoi occhi un po’ spaventati ed un po’ in subbuglio.
- Cosa ti dà tutta questa sicurezza? -
Voleva veramente capire.
- Ho visto i miei genitori vivere l’uno per l’altro e solo la morte li ha separati, ma poi sono tornati insieme nell’Aldilà. Se l’hanno vissuto loro posso viverlo anche io. Bisogna solo trovare la persona giusta. -
- Cosa ti fa credere che sia io? - A quel punto era stupido non parlarne e non scoprire il resto delle carte. Niky gli lasciò le mani per portargliele ai lati del viso in una specie di carezza molto dolce, Chris si sentì di nuovo più piccolo di lui e scivolando a prenderlo per la vita, l’attirò a sé per quel che rimaneva, scacciando tutto quel che era stato prima.
- Non lo so, lo sento. Sono cose istintive che sento dentro. Non so se sei tu, ma se mi ricambierai, un giorno, so che sarai veramente tu. Se non lo farai, se non riuscirai mai ad amarmi, allora significa semplicemente che non eri tu e ci sarà qualcun altro, per me, da qualche parte. E lo incontrerò, non ne ho il minimo dubbio. - Quella sua granitica sicurezza non l’aveva mai vista in nessuno, così come quella fede non tanto in Dio od in una religione quanto nell’amore stesso. Davvero un fiore in mezzo ai rovi, come in più di uno l’aveva definito. Da chiedersi se fosse vero.
Nel farsi quella domanda fra sé e sé e nel non saper più cosa dirgli, gli carezzò le labbra con le proprie e chiudendo gli occhi si rese conto di aver trattenuto il respiro e di averlo lasciato andare solo in quel momento.
Chiunque egli fosse, se avesse ragione o meno, ancora non lo sapeva e forse non l’avrebbe mai saputo, però era sicuramente diverso dagli altri e, sicuramente, per qualunque motivo avesse questa fissa, il fatto non cambiava.
Lo voleva.
Niky si abbandonò a quel bacio. Chris era turbato, ma non avrebbe mollato, era vicino e se tutti gli dicevano che forse era quello giusto per lui, forse poteva crederci.
Non poteva mollare, con quello che stava provando giorno dopo giorno.
Non poteva semplicemente arrendersi.
Era tutto ciò che sapeva con la certezza più assoluta.
Che poi sarebbe andata bene o male non gli era dato saperlo, ma che ci avrebbe provato ancora ed ancora, questo nessuno glielo avrebbe tolto.
Separati, Chris non poté fare a meno di fargli la domanda che gli era rimasta sull'anima.
- Cosa hai fatto con Gabry? - Niky capì che era geloso come lui lo era stato di Frank e sorrise colpevole.
- Niente. Ci siamo baciati, ma quando ha provato ad andare oltre l'ho fermato. Potevo farlo, mi piaceva, ma non al punto da perdere il controllo. Solo con te lo perdo, quando mi sfiori, quando mi baci io... non riesco a fermarmi. Sei tu che ti fermi perchè sai che non voglio farlo senza una vera relazione. - Chris annuì sollevato, ci aveva sperato fino all'ultimo, ma la paura che invece ci fosse andato a letto l'aveva fatto impazzire.
Era vero che Niky non voleva andare oltre con lui perchè non stavano insieme, gli aveva detto che l'avrebbe fatto solo quando ci sarebbero stati sentimenti d'amore da parte di entrambi. Per cui Chris non lo faceva mai e si controllava, anche se a fatica. Fisicamente lo voleva e gli piaceva al punto da essere geloso e possessivo, ma si ostinava ad imporsi di non provare nulla. Non doveva, perchè poi finiva.
Per cui era solo un cane che si mordeva la coda. Forse non ne sarebbero mai usciti.
- Questo mi fa capire che sono gay, i ragazzi mi piacciono, ma non tutti mi fanno sospirare. Per ora, solo tu. - E con questo Chris provò una tale felicità da odiarsi.
Era quello il famoso sentimento?
Poteva semplicemente accettarlo e viverlo pur sapendo che poi un giorno sarebbe finita, come finivano tutte le relazioni?
La vera tempesta era comunque solo momentaneamente evitata.
I giorni passarono più o meno allo stesso modo, i molti impegni col gruppo dopo il lancio del nuovo album erano sempre di più e l’inizio del tour era alle porte. Prima di partire volevano registrare anche altri video, quindi dopo aver fatto il secondo dove avevano potuto limitarsi a cantare sul classico grattacielo, ne fecero un altro a tema sadomaso.
La canzone era molto erotica di suo con dei giri di basso davvero sensuali e il regista aveva voluto approfittare del tema della canzone e dell’atmosfera della musica per mettere i sei su un set a luci rosse.
Quell’uomo doveva fare un video da censura almeno ad ogni album e Joshua non si opponeva mai poiché trovava la provocazione vitale.
Quando Niky assistette ad alcune riprese capì subito che quella volta la storia sarebbe stata diversa e chiedendosi se avrebbe mai potuto assistere a tutto senza morire d’imbarazzo, fu forte.
Erano tutti e sei clienti di quella casa del piacere sadomaso, ma se per gli altri cinque i riflettori furono minori, per Chris furono molto insistenti poiché si concentrò quasi tutto su di lui. Esaltato tanto dall’idea quanto da ciò che gli stavano facendo fare, subì molto volentieri le scelte di regia che lo vollero sotto le mani di due dominatrici.
Niky sudò molto quando vide come l’avevano conciato, con dei pantaloni in pelle a vita ultra bassa e basta. Fu anche peggio quando vide le due ragazze che avrebbero girato le scene con lui. Ovviamente vestite sadomaso con tutti gli accessori del caso e più scoperte che coperte, i corpi da far girare la testa.
Al turno di Kari di essere inquadrato come cliente che subiva i piaceri sessuali di quel posto, Joshua per il bene del video se ne andò dal set come una furia.
A Niky comunque andò anche peggio quando vide le scene di Chris: era legato alle catene del soffitto che scendevano tenendolo per i polsi e poi si attorcigliavano intorno alle sue gambe aperte.
Il regista volle andarci giù pesante e non fu vero porno solo perché comunque non l’avrebbero accettato come video musicale, altrimenti.
I frustini scoccati per finta non furono niente e nemmeno l’uso, sempre finto ma molto credibile, di altri accessori sadomaso. Il più furono i baci, gli strofinamenti e le leccate delle due ragazze che sembravano divertirsi parecchio almeno tanto quanto Chris che era da oltre due settimane che non faceva sesso e si ritrovò con gli ormoni pericolosamente riaccesi.
Il colpo di grazia fu dato quando, sempre cantando realmente, fu spogliato anche dei pantaloni. La ripresa fu fatta per dietro dove si vide tutto il suo magnifico corpo nudo con ogni muscolo al posto giusto, con primo piano del suo piacente e sodo fondoschiena. Per fortuna di Niky il davanti non fu completamente denudato e trovandola l’unica idea sensata, sentì la fine delle riprese che gli portò finalmente del sano sollievo. Anche perché per farlo cantare bene aveva dovuto presenziare a tutte le sue scene ed essendo molte, i suoi ormoni erano saliti quasi allo stesso livello di quelli del cantante.
Sul momento non lo capirono come avrebbero inciso quelle riprese, l’avrebbero capito solo quando avrebbero potuto vedere il video in anteprima, ovvero il giorno dopo.